Giulietto Chiesa

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
pancho
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Re: Giulietto Chiesa

Messaggio da pancho »

Joblack ha scritto:A parte tutte le critiche a Grillo ed al suo linguaggio, comico e liberatorio, bisogna cogliere anche i FATTI di Grillo che ben vengono sintetizzati da Marco Travaglio a Servizio Pubblico di giovedì 10 maggio 2012 , al link sotto.

http://www.youtube.com/watch?v=KHpCPHDFiGE

Se si ascolta bene e senza i paraocchi Marco Travaglio, le leggi popolari presentate da Grillo in parlamento, e puntualmente messe negli scantinati dagli "antipolitici" PdR, ex-comunista, e presidenti delle due Camere, l'ex-fascista Gian_Fini e l'ex-affiliato Schi..ni., appunto se approvate avrebbero cambiato il volto di un parlamento di screditati, ignoranti, assenteisti (nessuno ... dico nessuno presente al question-time della Cancellieri sul recente fenomeno di terrorismo a Genova), piduisti, nominati, puttaniere, bagascie, e via discorrendo.

Allora guardando i FATTI, chi impedisce il regolare esercizio della Democrazia Diretta, prevista dalla Costituzione, sono proprio i "custodi" si fa per dire della Costituzione, appunto i presidenti suddetti. Esiste un reato costituzionale, appunto chiamato "attentato alla Costituzione" che i partiti, il popolo civile potrebbe eccepire ... ma tutti blaterano ma nessun fa i FATTI, a partire dell'Imbelle PD.

Allora io dico "Grillo ed il Movimento 5 stelle" vanno bene fino a quando non nascerà un partito SERIO e di sinistra che veramente ci rappresenta tutti.

Ho detto! Augh
Allora io dico "Grillo ed il Movimento 5 stelle" vanno bene fino a quando non nascerà un partito SERIO e di sinistra che veramente ci rappresenta tutti.
Hai colto, in un certo senso, il vero punto del problema,Jo.
La protesta di questo popolo ha trovato un suo sbocco naturale in assenza di un vero partito sano e poi se anche di sinistra meglio. Costoro dove sarebbero andati e come avrebbero manifestato nil loro dosagio?
Ora sta' al popolo politicizzato e meglio ancora se rientra nei canoni di sinistra organizzarsi e trarre a se parte di questa gente che sicuramente non e' tutta di sinistra. Almeno questa parte tentiamo di recuperarla. Facciano lo stesso coloro che non hanno i miei stessi ideali. Qualcuno lo ha capito anche a dx ma e' ancora lontano dall' essere recepito da questa ondata di malconto.

un salutone da Juan
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
pancho
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Re: Giulietto Chiesa

Messaggio da pancho »

mariok ha scritto:Non mi è chiaro se Giulietto Chiesa parla da giornalista o da politico.

Nel primo caso, condivido anche le virgole della sua analisi. Mi sembra ormai evidente che entrambe le ricette in campo per fronteggiare la crisi, quella neo-liberista che punta sulla riduzione dello stato sociale per liberare risorse da affidare al mercato, sia quella neo-keynesiana che punta al sostegno della domanda attraverso l'espansione del debito pubblico per ridare fiato allo "sviluppo", si muovono all'interno del sistema così com'è e non tengono conto del fatto che la crisi attuale non è ciclica ma sistemica.

Nel secondo caso (che parli cioè da politico) l'insoddisfazione purtroppo è totale.

Significa infatti poco e nulla affermare che occorrono nuovi soggetti politici che, attraverso una "larga alleanza di popolo", governino la "transizione verso un nuovo sistema".

E qual'è questo "nuovo sistema" e da dove può mai nascere una nuova politica che non parta da una visione e quindi da una strategia (in senso militare, visto che si tratta di una vera e propria guerra contro i difensori ad oltranza degli attuali poteri finanziari)?

Mi sembra, da questo punto di vista, che, con tutto il rispetto per una persona intellettualmente onesta, anche lui brancoli nel buio.

Intanto sembra aver abbandonato l'idea (secondo me avventuristica) del default, dell'uscita dall'euro e del ritorno alle deboli valute nazionali europee. E questo mi sembra un passo di buon senso.

Ma proporre semplicisticamente la nazionalizzazione delle banche (evidentemente non solo a livello nazionale, ma europeo visto che parla di BCE che vorrebbe nazionalizzare, non sopprimere come lasciavano intendere suoi precedenti interventi) mi sembra molto poco. Non che l'ipotesi sia da escludere. Ma bisognerebbe anche indicare i passi successivi che ci "traghettino" verso questo misterioso "nuovo sistema". Nazionalizzare per far cosa? Per finanziare il debito e mettere quindi in atto una politica keynesiana che d'altra parte si dice giustamente non essere la soluzione? Per finanziare lo sviluppo? Per sostenere un sistema economico che non regge più?

Chiedere poi, in chiusura, a Grillo di fare la sua proposta e di partecipare alla costruzione di una nuova alleanza popolare, mi sembra addirittura comico, se non fosse tragico per l'implicita ammissione dell'impotenza di una sinistra che evidentemente non sa più che pesci pigliare.
Allora mi spego meglio se nell'altro ho fatto fatica ad esporre tutti i miei dubbi.
Riprendo da questo post.
Non mi è chiaro se Giulietto Chiesa parla da giornalista o da politico.
Io credo che parli in entrambe le vesti e penso ne abbia pure il potere.
Nel primo caso, condivido anche le virgole della sua analisi. Mi sembra ormai evidente che entrambe le ricette in campo per fronteggiare la crisi, quella neo-liberista che punta sulla riduzione dello stato sociale per liberare risorse da affidare al mercato, sia quella neo-keynesiana che punta al sostegno della domanda attraverso l'espansione del debito pubblico per ridare fiato allo "sviluppo", si muovono all'interno del sistema così com'è e non tengono conto del fatto che la crisi attuale non è ciclica ma sistemica.
Quindi entrambi siamo daccordo su questo.
Nel secondo caso (che parli cioè da politico) l'insoddisfazione purtroppo è totale.

Significa infatti poco e nulla affermare che occorrono nuovi soggetti politici che, attraverso una "larga alleanza di popolo", governino la "transizione verso un nuovo sistema".

E qual'è questo "nuovo sistema" e da dove può mai nascere una nuova politica che non parta da una visione e quindi da una strategia (in senso militare, visto che si tratta di una vera e propria guerra contro i difensori ad oltranza degli attuali poteri finanziari?
Come intellettuale e uomo di cultura, Giulietto pone delle domande ed indica qualche soluzione. Propone di riunirci come popolo indignato poiche solo l'unione fa la forza e quindi invita a ricercare soluzioni veloci per affrontare questa crisi.
Ora abbiamo disogno di tutte le forze indignate per affrontare subito questo problema sapendo che poi le ns. vie si divideranno perche' diversi sono i ns, obiettivi. Qui abbiamo davanti un potere economico/finanziario che tenta di tutto per restare a galla da un disastro da lui stesso creato. E' una guerra impari se tentiamo di farla con le ns. singole forze. Questi partiti oramai non hanno niente da dirci . Ci possono servire solo per attraversare questo "mar rosso" e basta.
Ma proporre semplicisticamente la nazionalizzazione delle banche (evidentemente non solo a livello nazionale, ma europeo visto che parla di BCE che vorrebbe nazionalizzare, non sopprimere come lasciavano intendere suoi precedenti interventi) mi sembra molto poco. Non che l'ipotesi sia da escludere. Ma bisognerebbe anche indicare i passi successivi che ci "traghettino" verso questo misterioso "nuovo sistema". Nazionalizzare per far cosa? Per finanziare il debito e mettere quindi in atto una politica keynesiana che d'altra parte si dice giustamente non essere la soluzione? Per finanziare lo sviluppo? Per sostenere un sistema economico che non regge più?
Certamente la nazionalizzazione e' una delle ipotesi. Su questo molti economisti italiani e non, sono daccordo.
Il come arrivarci non possiamo che ce lo indichi il Giulietto. Lui propone delle soluzioni che poi dovranno essere discusse con tutti coloro che in questo ci credono. Sbaglia? Non lo so ma cqm esprime tutto quelo che pensa senza mezzi termini e sui quali trova pure consenso fra alcune forze politiche e fra gli stessi guru dell'economia. Lui, Giulietto, propone soluzioni che ognuno di noi poi puo' portare in discussione e quindi confrontarci . La cosa su cui e' certo e' che questi politicanti con le loro nenie sono finiti e prima di gettarli alle ortiche dovremmo aver gia a disposizione il nuovo.

E poi.
Ma chi l'ha detto che il pubblico sia sinonimo di perdite. In italia inizialmente aveva dato frutti buoni. Sono stati gli uomini con la loro gestione a distruggerli. Gli stessi uomini che poi una volta privatizzato si sono trovati a dirigere un'altra volta la stessa barca mandata a remengo da loro stessi. Quindi non demonizziamo l'idea ma gli uomini messi in quel posto. Uomini che non avevano alcun senso dello stato e quindi da sempre hanno lavorato affinche' quello che era pubblico diventasse al piu' presto privato.

Se non abbiamo chiaro questo quadro, diventa allora facile dire che bisogna privatizzare al piu' presto.

La sanita di oggi dovrebbe ben insegnare o no? E' il sistema sanitario che non va o e' la gestione da buttare a mare?

tutto qui.

un salutone da Juan
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
mariok

Re: Giulietto Chiesa

Messaggio da mariok »

pancho ha scritto: Ma chi l'ha detto che il pubblico sia sinonimo di perdite. In italia inizialmente aveva dato frutti buoni. Sono stati gli uomini con la loro gestione a distruggerli. Gli stessi uomini che poi una volta privatizzato si sono trovati a dirigere un'altra volta la stessa barca mandata a remengo da loro stessi. Quindi non demonizziamo l'idea ma gli uomini messi in quel posto. Uomini che non avevano alcun senso dello stato e quindi da sempre hanno lavorato affinche' quello che era pubblico diventasse al piu' presto privato.

Se non abbiamo chiaro questo quadro, diventa allora facile dire che bisogna privatizzare al piu' presto.

La sanita di oggi dovrebbe ben insegnare o no? E' il sistema sanitario che non va o e' la gestione da buttare a mare?

tutto qui.

un salutone da Juan
Se ci innamoriamo ognuno delle proprie idee senza nemmeno tentare di capire ciò che scrive l'altro, che discutiamo a fare?

Su questo punto pensavo di essere stato già sufficientemente chiaro. Ma lasciamo perdere, mi sembra tempo sprecato.
mariok ha scritto:Ho capito che il problema non sono le nazionalizzazioni "in sè" ma è l'ingerenza della politica (anzi, direi più correttamente dei partiti).

Però, oltre questa giusta affermazione di principio, nessuno spiega, nemmeno Ferrero e tutti quelli come lui che teorizzano un ritorno alle nazionalizzazioni, come intendono evitare che le storie di mala gestione di ieri e di oggi si ripetano come e più di prima.

Questo è il semplicissimo problema che pongo ed al quale mi pare che nessuno dia risposta.

Se la soluzione è che basta mettere politici di sinistra al posto di quelli di destra a gestire la cosa pubblica, la mia risposta è che "ccà nisciun'è fesso" cioè: balle non sono più disposto a sentirmele ripetere.
pancho
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Re: Giulietto Chiesa

Messaggio da pancho »

Però, oltre questa giusta affermazione di principio, nessuno spiega, nemmeno Ferrero e tutti quelli come lui che teorizzano un ritorno alle nazionalizzazioni, come intendono evitare che le storie di mala gestione di ieri e di oggi si ripetano come e più di prima.

Questo è il semplicissimo problema che pongo ed al quale mi pare che nessuno dia risposta.

Se la soluzione è che basta mettere politici di sinistra al posto di quelli di destra a gestire la cosa pubblica, la mia risposta è che "ccà nisciun'è fesso" cioè: balle non sono più disposto a sentirmele ripetere.
Il problema e' piu' semplice di quello che possa sembrare se la politica ha chiari quali sono i suoi obiettivi finali. Contrariamente e' lecita la tua osservazione.

Se un partito crede nel pubblico, deve mettere le giuste pedine a gestirlo.

Qui non si tratta Ferrreo e di quant'altro uomo politico. E' chiaro che se un politico non ci crede nel pubblico e deve pure gestirlo fara' in modo che questo non funzioni e quindi venga privatizzato. E chiaro pure che conseguentemente l'opinione pubblica opti per questa soluzione "pilotata" ad arte.

Quindi, se ci crediamo saremo in grado di farlo funzionare ma se non ci crediamo e' molto semplice distruggerlo.

Esempi ne abbiamo a non finire.

Abbiamo pure gli esempi di come sono andate poi le privatizzazioni e questo penso che basti e ne avanzi pure.
Pensiamo alla privatizzazione e allo smantellamento dell'IRI fatta da D'Alema, di cui spesso si vanta,ed ora come stanno le cose.Per non parlare poi del decreto salvabanche del 23/0/99 e dei soldi alle scuole private.

Come vedi, caro Mario, il definirsi di sinistra(e qui non mi riferisco a te) non basta se poi crei queste situazioni e non sei piu' difensore dello stato sociale.

Se mancano questi fari di attrazione e' poi chiaro che si creano situazioni del genere fra un popolo ormai allo sbando e perdipiu' spoliticizzato. Il male non e' l'effetto ma la causa.
Fare la morale a poi a chi potrebbe "andar fuori di testa" non risolve il problema se non si ricercano le cause di tutto questo.

Quindi vengano pure avanti tutte le proposte siano esse da destra che da sinistra poiche abbiamo bisogno che l'intera classe politica si contrapponga sugli obiettivi e non sul loro comportamento etico-morale e quant'altro.

Ho tralasciato ancora una volta qualcosa?

un salutone da Juan
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mariok

Re: Giulietto Chiesa

Messaggio da mariok »

pancho ha scritto:Quindi, se ci crediamo saremo in grado di farlo funzionare ma se non ci crediamo e' molto semplice distruggerlo.
Caro Juan

ridurre tutto al problema di "crederci" è troppo semplice.

Magari bastasse essere di sinistra, credere nel pubblico, per avere una buona politica.

Le cose purtroppo sono un po' più complesse.

I valori sono premesse indispensabili per tentare di costruire una società diversa. Ma poi occorre metterci l'intelligenza, non solo la passione, esser capaci di trarre insegnamento dalla storia, inventare modi nuovi di sviluppare e gestire un sistema realmente nuovo.

E' questo che purtroppo manca alla sinistra oggi (o almeno a coloro che pretendono di rappresentarla).

Non capire che gli stati nazionali hanno esaurito il loro ciclo e che la loro degenerazione è stata la causa delle macerie che ci hanno lasciato le esperienze del secolo scorso (sia di destra che di sinistra) è veramente diabolico.

Nella prima versione del nostro manifesto avevo scritto: "quando la casa crolla si comincia dalle fondamenta". Bisogna cioè rimettere in discussione tutto, senza paure e senza riserve mentali.

Una nuova società va costruita partendo dal basso, cioè dal concetto stesso di comunità, dalle strutture di base dell'aggregazione sociale, non ricreando uno stato ad immagine e somiglianza di quelli finora conosciuti, illudendosi che basti cambiare il manovratore per risolvere i problemi.

Di fronte ad un sistema in crisi, ad uno sviluppo ormai chiaramente non sostenibile, una sinistra seria ed innovatrice dovrebbe impegnarsi a promuovere, sperimentare, stimolare e sostenere nuove forme partecipate di produrre, consumare, gestire ed erogare servizi.

Gli esempi potrebbero essere tanti.

C'è una crisi gravissima di cui pochissimo si parla: quella dell'agricoltura. I produttori sono strozzati dalla grande distribuzione che fa i prezzi e che lucra attraverso una filiera inefficiente e talvolta controllata dalla criminalità organizzata.

Bene. Non ho mai visto uno straccio di iniziativa, di proposta e di lotta da parte della sinistra per intervenire sulla cosiddetta "filiera lunga" di cui si parla da decenni più o meno sempre negli stessi termini. Le sparute iniziative autogestite da gruppi di buona volontà sono abbandonate a se stesse e non vengono mai portate al giusto livello dell'attenzione e dell'iniziativa politica.

Ancora. Stiamo vedendo ancora la disperata protesta degli operai ex Fiat di Termini Imerese, che sono andati ad occupare la sede di Equitalia (che per la verità non c'entra nulla) pur di avere un minimo di visibilità.

E' una storia che va avanti da anni. Che Marchionne sarebbe andato via di lì si sa da una vita.

Ebbene. Quale proposta alternativa è venuta in tutti questi anni dalla sinistra sulla quale mobilitare quei disperati, che non fosse la solita sterile inutile invocazione di un famigerato Ministero dello sviluppo perché trovasse "un compratore" della fabbrica che garantisse un po' di lavoro per un po' di anni fino alla prossima crisi? Non un solo progetto serio e realmente alternativo, che superasse le logiche già abbondantemente fallite.

In un momento di crisi mondiale del mercato dell'auto è uscita alla fine dal cilindro niente di meno che la soluzione Dr2, che è fallita ancor prima di partire!

Altro esempio. La sanità. Ma cos'altro deve succedere per convincersi che l'attuale sistema basato sulle regioni e sulle cosiddette Aziende Sanitarie Locali (la salute affidate ad aziende!) non regge e che non basta per risanare un sistema ridotto ad un colabrodo che le nomine dei manager e dei primari le faccia Vendola invece di Formigoni?

Questo sistema si sta sgretolando da solo e non certo per i colpi delle forze ad esso antagoniste che le stanno prendendo di santa ragione anziché darle.

Quando cominceremo a prospettare qualcosa di realmente nuovo ed alternativo, anche solo per tentativi e per successive approssimazioni?

Dove sono le idee?

Possibile che debba essere Grillo a fornircele?
camillobenso
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Re: Giulietto Chiesa

Messaggio da camillobenso »

Una nuova società va costruita partendo dal basso, cioè dal concetto stesso di comunità, dalle strutture di base dell'aggregazione sociale, non ricreando uno stato ad immagine e somiglianza di quelli finora conosciuti, illudendosi che basti cambiare il manovratore per risolvere i problemi.

mariok

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Aggiungerei che manca, anche sul forum, un dibattito di come gestire il transitorio che ci porta dalle macerie che si stanno producendo ancora dalla caduta alla nascita della Terza Repubblica.

E’ un vuoto che deve essere riempito.
pancho
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Re: Giulietto Chiesa

Messaggio da pancho »

camillobenso ha scritto:Una nuova società va costruita partendo dal basso, cioè dal concetto stesso di comunità, dalle strutture di base dell'aggregazione sociale, non ricreando uno stato ad immagine e somiglianza di quelli finora conosciuti, illudendosi che basti cambiare il manovratore per risolvere i problemi.

mariok

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Aggiungerei che manca, anche sul forum, un dibattito di come gestire il transitorio che ci porta dalle macerie che si stanno producendo ancora dalla caduta alla nascita della Terza Repubblica.

E’ un vuoto che deve essere riempito.
Ti sbagli amico "Conte". Quando avevo posto in discussione questo tema:"Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la SX?" avevo proprio questa intenzione.

Oltre al come fare, la discussione avrebbe posto pure la domanda come gestire poi questa transizione.

Purtroppo non ha avuto futuro. Forse perche' prima bisogna costruire un'idea e poi gestire un'eventuale transizione. Ma se ci dividiamo sulle idee non puoi sperare che si discuta sulla transizione.

Anche sul tema da te posto sul "Come se ne viene fuori?" ci si poteva allungare su quanto da te posto. Anche qui purtroppo quanto da te richiesto non ha avuto risposte.

un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
camillobenso
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Re: Giulietto Chiesa

Messaggio da camillobenso »

pancho ha scritto:
camillobenso ha scritto:Una nuova società va costruita partendo dal basso, cioè dal concetto stesso di comunità, dalle strutture di base dell'aggregazione sociale, non ricreando uno stato ad immagine e somiglianza di quelli finora conosciuti, illudendosi che basti cambiare il manovratore per risolvere i problemi.

mariok

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Aggiungerei che manca, anche sul forum, un dibattito di come gestire il transitorio che ci porta dalle macerie che si stanno producendo ancora dalla caduta alla nascita della Terza Repubblica.

E’ un vuoto che deve essere riempito.
Ti sbagli amico "Conte". Quando avevo posto in discussione questo tema:"Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la SX?" avevo proprio questa intenzione.

Oltre al come fare, la discussione avrebbe posto pure la domanda come gestire poi questa transizione.

Purtroppo non ha avuto futuro. Forse perche' prima bisogna costruire un'idea e poi gestire un'eventuale transizione. Ma se ci dividiamo sulle idee non puoi sperare che si discuta sulla transizione.

Anche sul tema da te posto sul "Come se ne viene fuori?" ci si poteva allungare su quanto da te posto. Anche qui purtroppo quanto da te richiesto non ha avuto risposte.

un salutone

Dovevo postarlo in “Come se ne viene fuori” ma va bene anche qui.

LA SITUAZIONE proposta da Annalisa Cuzzocrea su Repubblica è insufficiente e deve essere allargata.

1) Il mondo della finanza continua ad essere popolato da personaggi spregiudicati, metti una pezza da una parte e si apre un buco dall’altra creando difficoltà all’intero pianeta. Dal Corriere:


Cade il mito JPMorgan:
«Abbiamo sbagliato tutto»
Buco da 2 miliardi.

2) Non ci voleva un equipe di scienziati della politica per comprendere che gli sviluppi della crisi greca dopo le votazioni di domenica avrebbero avuto questo risultato.

Sembra che oramai prevalga la convinzione che si debba andare di nuovo ad elezioni a metà giugno.

Non servono assolutamente a nulla perché non si capisce cosa dovrebbero votare i greci di diverso dalle loro convinzioni di una settimana fa. Non sono intervenuti fattori che possono fare cambiare parere in modo determinante.

Una corrente di pensiero sostiene che l’estrema sinistra potrebbe ottenere la maggioranza. Se cosi fosse,.. a quale prezzo per la Grecia?

La lunga agonia della Grecia sta per concludersi, ma non sappiamo come.


Ieri, il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, il più europeista della compagine Merkel, ha dichiarato che l’Eurozona può sopravvivere anche senza la Grecia.

Smentisce immediatamente quella dichiarazione l’agenzia di rating Fitch,che fa sapere che l’uscita dall’euro di Atene metterebbe a rischio il rating dell’Italia, Spagna e altri Paesi.

Più di un economista, anche dall’altra parte dell’Atlantico ritiene che l’Europa abbia completamente sbagliato la politica economico finanziaria, ma piuttosto che ammettere l’errore preferisce il suicidio economico dell’intero continente.

La presa di posizione di Wolfgang Schaeuble sembra dargli ragione.

Anche George Soros, dagli Usa fa sapere che l’Europa sbaglia tutto e che tagli e tasse uccidono e che la moneta unica è in bilico.

In Italia la destra ha portato allo sfascio una nazione, in Europa la destra sta sfasciando un continente. Complimenti, sono sempre gli stessi.


3) Le notizie che arrivano dalla Spagna preoccupano non poco. Hanno votato, è cambiato il colore del governo ma la situazione non migliora affatto. La Commissione europea ha bocciato i conti.


4) In Francia assistiamo alla fuga di 200mila patrioti francesi. “Allons enfants de la Patrie,
Le jour de gloire est arrivé! “



Au reovoir VII arrondissement con la tour Eiffel, au reovoir boulevard Saint Germain, adieu XVI arrondissement con il Bois de Boulogne.

Da gennaio i ricchi francesi fuggono perché i sondaggi davano per certa la vittoria di Hollande il maleintenzionato.

Da noi Mario Monti è stato previdente, per non fare fuggire i ricchi martella i poveri.


5) E’ ricomparso il terrorismo figlio di questa situazione degenere. Come possa finire non lo sappiamo.


6) La destra è completamente rasa al suolo. Il caro estinto per non fare dimenticare il suo ruolo di saltimbanco della politica italiana spara indirizzi politici “a la carte”. Un giorno dichiara “Con Mario fino al 2013” e il giorno dopo gli fa sapere che voteranno solo provvedimenti che li convincono.
In pratica quelli che interessano lui e la sua ciurma di bucanieri. Il disorientamento all’interno del fu partito di plastica è al top, come accade regolarmente in questi casi. Lo stupidario naturalmente non manca. La marescialla dei Lagunari, Daniela Santadeché si autocandida a premier.

L’elettorato del caro estinto non ha ancora deciso di fare le valige per il Belgio come hanno fatto gli omologhi parigini del VII e XVI arrondissement, ma preme perché venga dato il benservito a Monti e alla sua polizia fiscale come dichiara la capofila Daniela Santadeché.

Pierazzurro sotto le macerie ha sepellito il terzo pollo e ha dato il benservito a Rutelli e agli uomini del Fli. Io a sentire certe dichiarazioni m’incazzerei: <<Non mi sveglio di certo pensando a Granata- ha dichiarato l’ineffabile Pier- e non mi addormento di certo pensando a Briguglio>>. Il Fli è servito di barba e capelli. Adesso non gli fanno più comodo perché Pier pensa in grande e quindi li sbologna.

E’ fortemente determinato a rifare la Dc, ma deve chiamarla con un altro nome, perché Democrazia
Cristiana è un marchio troppo sputtanato. La chiamerà Partito della Nazione (chissà chi glielo avrà suggerito questa ciofeca di nome)

Pier mira a prendersi il Pdl, ma pone la condizione che il caro estinto venga sotterrato, deve uscire dalla politica. Da parte sua il caro estinto vuole l’alleanza con la mummia democristiana, è disposto a lasciargli il comando ma non intende essere espulso dalla politica.

Ma i numeri non bastano e quindi chiede che i democristiani di “”sinistra”” passino con lui a destra.

Su Renzi ci ha messo gli occhi.

Sarà comunque un bel match. Nessuno ricorda a memoria d’uomo dove il caro estinto abbia fatto parte di un’organizzazione in cui lui ricopriva incarichi secondari ed era a disposizione di altri,…..ad eccetto della Mafia Spa.

7) Il Pd è sempre su “Scherzi a parte”. L’oligarchia castale del Pd ha deciso che Pier Luigi debba essere il prossimo premier. Forse è meglio la versione Crozza, almeno perché per qualche secondo si ride,….qui invece è un pianto unico. Ma Renzi non ci sta e preme sulle primarie a ottobre. La casta e il cerchio magico bersaniano si ribellano.

Gramsci aveva fondato L’Unità, Bersani potrebbe fondare La Disunità.

Fiorin Fioroni dopo la presa d’atto che il suo oracolo Pierazzurro era finito sotto le macerie delle elezioni amministrative, ha allargato il raggio d’azione, facendosi propugnatore di un’alleanza che vada dal Sel a Pierazzurro. Ma Pierazzurro ha subito fatto sapere (per la tre milionesima volta che lui con la foto di Vasto non ci sta)

Per i democristianucci del Pd, la sconfitta di Pierazzurro finito sotto le macerie è stata una botta più forte della perdita di consenso del Pd. Vedono in sostanza allontanarsi la possibilità del ricongiungimento familiare con Casini, Pisanu, Buttiglione e Giovanardi, i quattro dell’Ave Maria.

Non hanno il coraggio di osare, di rischiare a spostarsi come avevano fatto la Binetti, Carra e Lusetti. Fino a quando non avranno la certezza di avere una poltrona sicura nel Partito della Nazione, preferiscono tenersi stretta quella del Partito defunto. In questo modo il Cs rimarrà sempre al palo riproponendo a livello nazionale la penultima fase greca.

8) La Lega è fuori gioco, e oggi apprendiamo che il boss della ‘ndrangheta esultò: <<Abbiamo la Lega in pugno>>

Le mafie dilagano ma nessuno che intende ripartire spiega come si possa ripristinale la legalità perduta in Italia.

Un Paese così conciato è destinato solo a fallire.
camillobenso
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Re: Giulietto Chiesa

Messaggio da camillobenso »

giorgio ha scritto:>Caso la lettrice o il lettore non lo sapessero, il maggior problem dell’Unione Europea è il debito pubblico. Abbiamo vissuto troppo a lungo al di sopra dei nostri mezzi. Sono le pensioni a scavare voragini nel bilancio dello Stato. Agevolare i licenziamenti crea occupazione. La funzione dei sindacati si è esaurita: sono residui ottocenteschi. I mercati provvedono a far affluire capitale e lavoro dove è massima la loro utilità collettiva. Il privato è più efficiente del pubblico in ogni settore: acqua, trasporti, scuola, previdenza, sanità. È la globalizzazione che impone la moderazione salariale. Infine le classi sociali non esistono più.<

(dalla prefazione del libro di cui ante: queste sono le i"idee correnti" che ci vengono vendute come verità assolute", e che Gallino, ovviamente, contesta alla radice)


Non stupiscono affatto, perché chi gode di privilegi e vuole continuare a goderne qualcosa dovrà pur dire per difendersi.

Tutto però dipende dai merli. Se ci sono merli che abboccano il gioco è fatto. Ha sempre funzionato così da sempre.

Mi rifaccio a Totò e Miseria e nobiltà.

F.Sciosciamocca (Totò) e (Franco Caruso)

Lei è ignorante?

Io? Sì.

Bravo, bravo. Viva l'ignoranza! Tutti così dovrebbero essere. E se ha dei figliuoli, non li mandi a scuola, per carità! Li faccia sguazzare nell'ignoranza.



Lusi, Belsito, Bossi, in testa ma anche tutti i parlamentari con stipendi più alti dei colleghi europei, certamente si.

I partiti bocciati al referendum sul finanziamento pubblico che s’inventano un nuovo finanziamento 5 volte tanto, sì.

I ricchi francesi che hanno già lasciato la Francia dall’inizio dell’anno in 200mila e sono riparati i n Belgio certamente sì.

Gli italiani che hanno depositato solo nelle banche svizzere 150 miliardi di euro,certamente sì?

Il Celeste che si faceva pagare tutto da Daccò, certamente si.

Chi ha preso le mazzette per gli F35, certamente sì.

Si potrebbe fare una nuova Treccani di chi vive al di sopra delle proprie possibilità.

Quelle sopra lette sono una serie di imbecillità che qui a Milano dicono da sempre: “Se la và l’ha gà i gamb”

Se una scemenza riesce a passare cammina poi sulle sue gambe.

Il problema fin dalla notte dei tempi è che fino a quando il popolo ha la pancia piena non si pone certi problemi e lascia correre su tutto,…..è solo quando la pancia è vuota e lo stomaco comincia a gorgogliare che comincia a riflettere.
mariok

Re: Giulietto Chiesa

Messaggio da mariok »

giorgio ha scritto: Però non capisco bene, caro Mario, perchè le analisi possano essere condivisibili se fatte dal "giornalista" e non lo siano se fatte dal "politico": o lo sono o non lo sono, punto.
Ovviamente, quella proposta da Chiesa è una "semplificazione", questa si giornalistica, per il mezzo con cui è stata diffusa e per la brevità da "corsivo" (o elzeviro?) del testo.
Ma questo a mio parere è un pregio che la rende più "diretta".
La domanda mi meraviglia.

Mi sembra evidente la differenza di ruolo e di responsabilità tra un giornalista e un politico.

Il primo ha il compito di raccontare la realtà e di proporre le sue analisi.

Il secondo ha la responsabilità di indicare linee d'azione, strategie per modificare la realtà.

Quanto alle analisi siamo d'accordo. Ma a che ci serve se poi da esse non scaturiscono idee e proposte che indichino soluzioni?

Sinceramente sono un po' stanco di assistere a questa specie di autocompiacimento per la giustezza delle analisi a cui non segue qualche straccio di indicazione che serva a cambiare questa realtà.

Ed in questo Giulietto Chiesa, ma purtroppo non è l'unico, mi sembra abbia poco o nulla da dire.
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