LA POLEMICA
De Luca, frase-choc su Rosy Bindi:
«Io impresentabile? Da ucciderla» video
I vertici Pd: «Inaccettabile, si scusi»
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LA POLEMICA IN TV
De Luca: «La Bindi? Da ucciderla quando mi definì impresentabile»
Il governatore a Matrix (ma fuori onda) contro la presidente della Commissione antimafia. Il Pd: «Si scusi». Lui replica: «Contro di me delinquenza giornalistica,
quella vicenda fu grave ma ora con l’onorevole non c’è più alcun problema»
di Alessandro Chetta
NAPOLI - Di nuovo quel verbo, «uccidere». Stavolta speso contro Rosy Bindi, un mesetto fa usato col Direttorio 5 Stelle (in quel caso disse «che vi possano ammazzare tutti quanti»). Sempre come intercalare da volgo, è chiaro, lungi da ogni intenzione. Però De Luca ci rifà, ancora in tv anche se - va detto - pizzicato in un fuori onda a «Matrix». Gli viene mostrato un video in cui Sgarbi lo difende, alla sua maniera, paragonando la Bindi alla Clinton. «Quello che fece la Bindi - ha detto il governatore campano dopo aver visto il filmato di Sgarbi - è stata una cosa infame, da ucciderla. Ci abbiamo rimesso l’1,5%, il 2% di voti. Atti di delinquenza politica. E non c’entra niente la moralità, era tutto un attacco al governo Renzi». Si chiude così il servizio andato in onda mercoledì nella trasmissione di Canale 5. Viene tirata in ballo la presidente della Commissione Antimafia che lo aveva inserito nella lista dei candidati «impresentabili» poco prima delle elezioni regionali del 2015.
La replica di De Luca: delinquenza giornalistica
«Ci ritroviamo di fronte all’ennesimo atto di delinquenza giornalistica - ha replicato con una nota De Luca - Chiarisco che nell’intervista che ieri (mercoledì, ndr) ho rilasciato a Matrix nessuna domanda, e tantomeno alcuna risposta, ha riguardato l’onorevole Bindi. Al termine della stessa intervista, il giornalista ha tirato fuori il suo tablet chiedendomi, mentre gli operatori smontavano i cavalletti delle telecamere, se poteva mostrarmi quanto aveva affermato in una precedente trasmissione l’ospite Vittorio Sgarbi sull’onorevole Bindi. Abbiamo parlato di Sgarbi, e commentato insieme, sorridendo e facendo battute, quel video che non conoscevo».
«Nessun problema con la Bindi, quella vicenda è chiusa»
«Verificheremo - prosegue la nota di De Luca - con l’ufficio legale gli estremi della querela a fronte di una evidente violazione della privacy e violenza privata esercitata. Un ennesimo episodio di scorrettezza professionale e di inciviltà. Per il resto, la vicenda, grave, di un anno fa è chiusa. Non c’era e non c’è alcun problema con l’onorevole Bindi, nei cui confronti, al di là di ogni differenza politica, riconfermo il mio rispetto oltre ogni volgare strumentalizzazione».
L’assoluzione
Il presidente della Regione Campania il 29 settembre scorso è stato assolto per la vicenda del Sea Park, il parco marino mai realizzato a Salerno, processo per il quale l’Antimafia inserì il suo nome nella black list pre-elettorale. Secondo i giudici «il fatto non sussiste». «Era questa la vicenda - scrisse De Luca su Twitter - per cui una avventurosa parlamentare ci aveva presentato come impresentabili».
La querela contro Bindi archiviata
Anche a distanza di tempo, quella lista compilata dalla Commissione parlamentare è rimasta indigeribile per l’ex sindaco sceriffo di Salerno. La querela che sporse nei confronti della collega di partito però è finita archiviata nel gennaio scorso. Il Gip del Tribunale di Roma Giovanni Giorgianni scrisse nelle motivazioni: «È evidente come le decisioni furono avallate e largamente condivise dai rappresentanti dei gruppi parlamentari presenti in seno alla Commissione e come, in ogni caso, alla Commissione plenaria fu sottoposto l’esito dei lavori, immediatamente prima della conferenza stampa».
Pd, il suo partito: «Parole inaccettabili, deve scusarsi»
«Parole inaccettabili - afferma Lorenzo Guerini, vicesegretario del Partito democratico - a Rosy Bindi, alla quale va la nostra piena solidarietà. Nessuna polemica politica, per quanto aspra, o nessuna decisione, per quanto controversa, giustificano espressioni come quelle di De Luca riportate dai mezzi di informazione». Dello stesso avviso la vicesegretaria nazionale del Pd, Debora Serracchiani: «Sono inaccettabili certi toni, spero che De Luca si scusi al più presto con Rosy Bindi per le sue parole».
I «precedenti»
Vincenzo De Luca manda a gambe all’aria spesso e volentieri ogni diplomazia mediatica. Tanto da meritare da un po’ la ribalta nazionale, anche grazie alle imitazioni di Crozza. Solo restando all’ultimo anno e mezzo: Bindi a parte, bersaglio preferito («L’iniziativa dell’onorevole Rosaria Bindi è sul piano umano infame e diffamatoria e sul piano costituzionale eversiva», giugno 2015). Invece Virginia Raggi sarebbe una «bambolina imbambolata», Di Maio-Fico-Di Battista un trio di «mezze pippe», la trasmissione Report farebbe «camorrismo giornalistico» e gli intellettuali critici con le costose luci d’artista natalizie a Salerno sono «dodici pinguini riuniti in un salotto».
17 novembre 2016 | 13:24
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VIDEO:
http://corrieredelmezzogiorno.corriere. ... 21f5.shtml