Come se ne viene fuori ?
Re: Come se ne viene fuori ?
Bersani sul voto in Germania
«Che batosta per la Merkel»
«C'è una parte del opinione pubblica tedesca che capisce che nessuno si salva da solo» ha proseguito Bersani, a margine di un incontro elettorale a sostegno del candidato sindaco a Cuneo Gigi Garelli, in vista del ballottaggio.
«La speculazione nel mondo è talmente forte da poter togliere la sovranità ad ogni singolo stato, a meno che noi non condividiamo in Europa la sovranità e non reagiamo tutti insieme» ha osservato il segretario del Pd.
«Se è così ce la facciamo» altrimenti il pericolo è che « con queste idee che fino a qui hanno governato, a uno a uno possiamo andare nei guai tutti. E si finisce come 'Dieci piccoli indiani' a uno a uno, compresa la Germania».
Secondo Bersani l'idea di reagire tutti insieme «comincia a farsi strada». E l'auspicio è che « si faccia strada rapidamente, perché purtroppo non abbiamo molto tempo».
http://www.unita.it/italia/bersani-sul- ... l-1.410910
«Che batosta per la Merkel»
«C'è una parte del opinione pubblica tedesca che capisce che nessuno si salva da solo» ha proseguito Bersani, a margine di un incontro elettorale a sostegno del candidato sindaco a Cuneo Gigi Garelli, in vista del ballottaggio.
«La speculazione nel mondo è talmente forte da poter togliere la sovranità ad ogni singolo stato, a meno che noi non condividiamo in Europa la sovranità e non reagiamo tutti insieme» ha osservato il segretario del Pd.
«Se è così ce la facciamo» altrimenti il pericolo è che « con queste idee che fino a qui hanno governato, a uno a uno possiamo andare nei guai tutti. E si finisce come 'Dieci piccoli indiani' a uno a uno, compresa la Germania».
Secondo Bersani l'idea di reagire tutti insieme «comincia a farsi strada». E l'auspicio è che « si faccia strada rapidamente, perché purtroppo non abbiamo molto tempo».
http://www.unita.it/italia/bersani-sul- ... l-1.410910
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Re: Come se ne viene fuori ?
La Grecia affossa le borse e fa impennare lo spread a quota 440
Ad Atene fallisce l'ultimo tentativo per creare un esecutivo e la notizia butta giù le borse di tutta europa e fa schizzare il differenziale fra Btp e Bund. Intanto Moody's declassa 26 banche italiane sollevando un polverone poltico-finanziario. Il presidente dell'Abi: "Prima ci dicono di fare austerity, poi ci penalizzano perché non c'è crescita"
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 15 maggio 2012
Lo spread torna a schizzare, dopo che ieri aveva sfondato il tetto già critico dei 420 punti oggi arriva a quota 440. In apertura si trovava a 423 ma nel primo pomeriggio si impenna a 439 punti. Dopo l’apertura positiva crollano anche le borse europee. Entrambi i dati hanno subito un forte condizionamento dal fallimento greco di creare un nuovo esecutivo.
Milano perde quasi il 2 per cento, Parigi e Madrid oltre l’uno, Amsterdam, Bruxelles e Copehnagen sfiorano il -1. Atene maglia nera con perdite oltre il 3 per cento. Dopo il lunedì nero di ieri, sembrava tornato il sereno sui principali mercati europei, dopo una tempesta costata nella vigilia 120 miliardi di euro, sui timori per la Grecia. Il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker al suo arrivo all’incontro dei ministri delle Finanze dei 27 a Bruxelles si è detto “fiducioso che il governo spagnolo raggiungerà gli obiettivi di riduzione del deficit sia per il 2012 che per il 2013″. Ora, ha aggiunto, tutto “dipende dal lasciar fare il suo lavoro” a Madrid.
Agenzie di rating nel mirino di banche e politici italiani. Il presidente dell’associazione bancaria italiana Giuseppe Mussari è sconcertato: dopo il taglio del rating di 26 banche italiane operato da Moody’s si chiede: ”Come Abi siamo totalmente contrari a questo giudizio la premessa macroeconomica ci sembra palesemente contraddittoria. Nell’ultimo giudizio negativo, il tema è che il paese non assumeva le giuste politica di stabilità di bilancio. Oggi la premessa è che il paese ha assunto la decisione in ordine alla stabilità di bilancio che determina nel breve periodo una riduzione della domanda. E’ buona la prima o la seconda?”. Mentre Pier Ferdinando Casini usa parole forti: “Il declassamento di Moody’s è un atto criminale verso l’economia del paese. Ieri queste agenzie non hanno visto i disastri dei derivati e di un’economia costruita sulle bolle speculative e oggi, in presenza di condizioni che erano quelle di ieri, declassano le nostre banche”.
Partita bene anche Piazza Affari che questa mattina in apertura ha fatto segnare un + 0.7% poi è scivolata verso lo zero e ora si trova in perdita. Maglia nera A2a (-4,58% il teorico), congelata per eccesso di volatilità, occhi puntati su Ubi Banca (+1,5%) dopo i risultati trimestrali. Bene anche Fonsai (+1,16%) e Premafin (+2,41%), mentre, a parte Banco Popolare (-0,87%), il declassamento del rating di Moody’s non frena Intesa Sanpaolo (+0,58%), Unicredit (+0,52%) ed Mps (+0,1%). Difficoltà per Saras (-1,85%) dopo i risultati trimestrali.Positive in apertura anche le altre piazze finanziarie europee. Parigi guadagna lo 0,75%, Francoforte +0,55%; Amsterdam +0,41%; Bruxelles +0,31% però cala a -0,58%; Londra +0,24%.
Lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi equivalenti si attesta a 439 punti sulla piattaforma Bloomberg, ieri chiudeva a 423. Il rendimento è al 5,84%. Il differenziale calcolato sui Bonos spagnoli è a 475 punti per un tasso del 6,22%.
Tra i titoli più acquistati ci sono gli automobilistici Peugeot (+1,69%) e Renault (+1,21%) e gli estrattivo-minerari ArcelorMittal (+2,32%), Vedanta (+1,14%) e Xstrata (+1,33%). Bene Vivendi (+4,91%) dopo i risultati trimestrali migliori delle attese degli analisti, mentre frenano Bankia (-4,14%) e Thyssenkrupp (-3,9%), che ha ridotto le stime sulle vendite del secondo trimestre.
Ad Atene fallisce l'ultimo tentativo per creare un esecutivo e la notizia butta giù le borse di tutta europa e fa schizzare il differenziale fra Btp e Bund. Intanto Moody's declassa 26 banche italiane sollevando un polverone poltico-finanziario. Il presidente dell'Abi: "Prima ci dicono di fare austerity, poi ci penalizzano perché non c'è crescita"
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 15 maggio 2012
Lo spread torna a schizzare, dopo che ieri aveva sfondato il tetto già critico dei 420 punti oggi arriva a quota 440. In apertura si trovava a 423 ma nel primo pomeriggio si impenna a 439 punti. Dopo l’apertura positiva crollano anche le borse europee. Entrambi i dati hanno subito un forte condizionamento dal fallimento greco di creare un nuovo esecutivo.
Milano perde quasi il 2 per cento, Parigi e Madrid oltre l’uno, Amsterdam, Bruxelles e Copehnagen sfiorano il -1. Atene maglia nera con perdite oltre il 3 per cento. Dopo il lunedì nero di ieri, sembrava tornato il sereno sui principali mercati europei, dopo una tempesta costata nella vigilia 120 miliardi di euro, sui timori per la Grecia. Il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker al suo arrivo all’incontro dei ministri delle Finanze dei 27 a Bruxelles si è detto “fiducioso che il governo spagnolo raggiungerà gli obiettivi di riduzione del deficit sia per il 2012 che per il 2013″. Ora, ha aggiunto, tutto “dipende dal lasciar fare il suo lavoro” a Madrid.
Agenzie di rating nel mirino di banche e politici italiani. Il presidente dell’associazione bancaria italiana Giuseppe Mussari è sconcertato: dopo il taglio del rating di 26 banche italiane operato da Moody’s si chiede: ”Come Abi siamo totalmente contrari a questo giudizio la premessa macroeconomica ci sembra palesemente contraddittoria. Nell’ultimo giudizio negativo, il tema è che il paese non assumeva le giuste politica di stabilità di bilancio. Oggi la premessa è che il paese ha assunto la decisione in ordine alla stabilità di bilancio che determina nel breve periodo una riduzione della domanda. E’ buona la prima o la seconda?”. Mentre Pier Ferdinando Casini usa parole forti: “Il declassamento di Moody’s è un atto criminale verso l’economia del paese. Ieri queste agenzie non hanno visto i disastri dei derivati e di un’economia costruita sulle bolle speculative e oggi, in presenza di condizioni che erano quelle di ieri, declassano le nostre banche”.
Partita bene anche Piazza Affari che questa mattina in apertura ha fatto segnare un + 0.7% poi è scivolata verso lo zero e ora si trova in perdita. Maglia nera A2a (-4,58% il teorico), congelata per eccesso di volatilità, occhi puntati su Ubi Banca (+1,5%) dopo i risultati trimestrali. Bene anche Fonsai (+1,16%) e Premafin (+2,41%), mentre, a parte Banco Popolare (-0,87%), il declassamento del rating di Moody’s non frena Intesa Sanpaolo (+0,58%), Unicredit (+0,52%) ed Mps (+0,1%). Difficoltà per Saras (-1,85%) dopo i risultati trimestrali.Positive in apertura anche le altre piazze finanziarie europee. Parigi guadagna lo 0,75%, Francoforte +0,55%; Amsterdam +0,41%; Bruxelles +0,31% però cala a -0,58%; Londra +0,24%.
Lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi equivalenti si attesta a 439 punti sulla piattaforma Bloomberg, ieri chiudeva a 423. Il rendimento è al 5,84%. Il differenziale calcolato sui Bonos spagnoli è a 475 punti per un tasso del 6,22%.
Tra i titoli più acquistati ci sono gli automobilistici Peugeot (+1,69%) e Renault (+1,21%) e gli estrattivo-minerari ArcelorMittal (+2,32%), Vedanta (+1,14%) e Xstrata (+1,33%). Bene Vivendi (+4,91%) dopo i risultati trimestrali migliori delle attese degli analisti, mentre frenano Bankia (-4,14%) e Thyssenkrupp (-3,9%), che ha ridotto le stime sulle vendite del secondo trimestre.
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Re: Come se ne viene fuori ?
Ma gli incazzati stanno tutti su IFQ? I commenti all’articolo precedente.
maurizio f 1 ora ago
se penso che questo governo di miliardari sostenuto da un parlamento di condannati e inquisiti si è mangiato la mia pensione e miei risparmi e il mio lavoro e ora siamo di nuovo al punto di partenza, come devo reagire?
Manifesto un leggero disappunto come vorrebbe il PD, o mi inc.....o come una bestia seguendo il mio istinto?
smira 11 minuti ago in risposta a maurizio f
Ma sei matto?
puoi protestare un pochino, vestito da pagliaccio, fino alle 8 di sera e mi raccomando sobrio.
Altrimenti sei un violento, i genitori ti accusano, all'università ti accusano, i vigili urbani ti accusano, i tecnici ti accusano, i fascisti ti accusano, i cattolici ti accusano, i celerini ti accusano, i ministri miliardari ti accusano e i sindacati ti accusano.
Non vorrai mica far arrabbiare tutti.
Alexbe74 44 minuti ago
Onore al popolo Greco! La libertà vale piu' di qualsiasi altra cosa! Io essere schiavo di questa Europa, non lo vorrei mai essere. Soffriranno, ma dopo potranno nuovamente sentirsi un POPOLO, quello che noi non saremo MAI.
Antonio Rossi 1 ora ago
Dov'è LA CONSOB????????? dov'è??????????quanto ci vuole per fare un blocco delle vendite allo scopero?? bloccate la speculazione
icesurfer 1 ora ago in risposta a Antonio Rossi
Una nazione con fondamentali economici deboli emette titoli per finanziarsi, ma gli investitori (banche, fondi privati o sovrani, semplici investori) dubitano che, tra 5 o 10 anni, questa nazione sara' in grado di restituire quei soldi. Per cui comprano solo a fronte di interessi alti.
Questo e' quanto.
Se vieti la vendita allo scoperto, cosa hai risolto di quanto sopra?
E soprattutto, che c'entra la Consob? Non e' la Consob che puo' eventualmente vietare lo shorting.
Pietro Croce 5 ore ago
Se lo spread continua a calare così in una settimana arriva a cinquecento!!
Ma chi li scrive certi titoli?
giancarlo4601 6 ore ago
Vano fu il "brigar" del Colle che "fortissimamente volle" allontanarci dal baratro. Ora come Willi il Coyote siamo lì a mulinare le zampe, fermi, ma già precipitati e con il vuoto sotto che ci attende. Intanto, Beep-Beep, lo "spread" è sempre più inafferrabile e più "infierisce" il taglieggiatore Monti e più Beep-Beep ci fa "bip-bip!
--LEFT-- 5 minuti ago
Il MIBbone risfonda il minimone. Strano, chi l'avrebbe mai detto? Cavallitto è finito sul lastrico?
Quando i CDS italioti ritorneranno a 500 confidiamo che qualcuno se ne accorga.
http://www.bloomberg.com/quote...
http://www.cnbc.com/id/3845175...
PS. Spread e CDS Spagna viaggiano nell'iperspazio
baskerville2012 32 minuti ago
Hmm ok tralasciando che si stava meglio quando si stava peggio, che non esistono più le mezze stagioni e via discorrendo. Ma una volta usciti dal l'euro quanto costerà un litro di benzina con le nuove lire ultra svalutate? Ed i mutui in euro saranno riconvertiti con la nuova moneta...beh si proprio un bell'affare. Infondo lo sanno anche i bambini che l'economia si fa stampando denaro!
corradochef 52 minuti ago
Ma il "grande" professorone, ex rettore bocconiano e suoi "collaboratori, oltre a non dire nulla che fanno ?
Pensano di mettere altre tasse ? A parte le bavande gasate di 3 centesimi, arriverà anche quella sui computers ? Manca solo quella per l'aria che respiriamo anche se inquinata. Forza Beppe, mandiamloli tutti a "lavorare" a 1.000 Euro al mese. Se non li vogliono, si possono aggiungere agli "esodati"
Paolo Pattini 1 ora ago
Ormai tutti hanno capito che la grande finanza è un soggetto mostruoso, deleterio, rapace, speculativo, che genera enormi guadagni per pochi a scapito di perdite per moltissimi... non tutti sanno invece che anche in Italia esiste una finanza etica che opera in silenzio ma con grandi risultati, con metodi e per obiettivi totalmente opposti alla speculazione, per supportare l'economia concreta, e a cui hanno aderito già 35 mila italiani, ed è lo strumento con cui ripartire, informatevi anche voi... http://giannigirotto.wordpress...
gianco36 2 ore ago
Quando, in epoca Reganiana, fu costituito l'FMI che di fatto tolse ai governi la possibilità di intervenire sulla finanza ( e questa fu una vittoria delle lobby internazionali) la finanza cambiò ruolo. Da finanziatrice delle imprese quotate in borsa, divenne solo strumento speculativo fine a se stesso. Un grande "Casinò" che trattiene i guadagni e scarica le perdite sui singoli Stati. Gli eletti a cariche importanti, Presidenti di Repubbliche Presidenziali o Capi di Governo, da allora sono stati eletti solo col Loro "placet".Da un paio d'anni le economie di molti Stati europei, sono sotto ricatto della finanza; gli Stati..
icesurfer 2 ore ago in risposta a gianco36
Il Fondo Monetario Internazionale non e' stato costituito "in epoca reganiana", ma nel 1944, a Bretton Woods. Se vuoi inventare nuove teorie complottiste, almeno usa riferimenti corretti.
filpolo 2 ore ago
Il problema immediato non siamo più noi, è la Germania. Non c'è molto che banche e governo italiani possano fare a questo punto.
Andrea Castellani 3 ore ago
MARIO MONTI ....porteremo lo spread sotto i 300 punti...infatti...sempre peggio!!!speriamo cada dalla poltrona prima delle elezioni
smira 7 minuti ago in risposta a Andrea Castellani
...non credo si rialzerà.
Sp1959 3 ore ago
L'ABI si lamenta della presunta contraddittorietà di Moody's, che prima declassava perchè i conti dell'Italia divergevano dal pareggio, mentre ora il problema è il calo della domanda (ovvero la recessione).
In effetti, è Moody's ad avere ragione (sebbene i mercati abbiano già capito da settimane ciò che l'agenzia ha certificato ieri) perchè i nostri banchieri, tramite il delegato Monti, hanno trattato l'Italia come l'asino di Buridano.
La fine dell'Italia non sarà diversa dall'epilogo della favola di Buridano.
Frittifriola 5 ore ago
Il problema è la nazione tedesca, l'Europa con i tedeschi dentro è morta. Bisogna deteschizzare l'Europa.
maurizio f 1 ora ago
se penso che questo governo di miliardari sostenuto da un parlamento di condannati e inquisiti si è mangiato la mia pensione e miei risparmi e il mio lavoro e ora siamo di nuovo al punto di partenza, come devo reagire?
Manifesto un leggero disappunto come vorrebbe il PD, o mi inc.....o come una bestia seguendo il mio istinto?
smira 11 minuti ago in risposta a maurizio f
Ma sei matto?
puoi protestare un pochino, vestito da pagliaccio, fino alle 8 di sera e mi raccomando sobrio.
Altrimenti sei un violento, i genitori ti accusano, all'università ti accusano, i vigili urbani ti accusano, i tecnici ti accusano, i fascisti ti accusano, i cattolici ti accusano, i celerini ti accusano, i ministri miliardari ti accusano e i sindacati ti accusano.
Non vorrai mica far arrabbiare tutti.
Alexbe74 44 minuti ago
Onore al popolo Greco! La libertà vale piu' di qualsiasi altra cosa! Io essere schiavo di questa Europa, non lo vorrei mai essere. Soffriranno, ma dopo potranno nuovamente sentirsi un POPOLO, quello che noi non saremo MAI.
Antonio Rossi 1 ora ago
Dov'è LA CONSOB????????? dov'è??????????quanto ci vuole per fare un blocco delle vendite allo scopero?? bloccate la speculazione
icesurfer 1 ora ago in risposta a Antonio Rossi
Una nazione con fondamentali economici deboli emette titoli per finanziarsi, ma gli investitori (banche, fondi privati o sovrani, semplici investori) dubitano che, tra 5 o 10 anni, questa nazione sara' in grado di restituire quei soldi. Per cui comprano solo a fronte di interessi alti.
Questo e' quanto.
Se vieti la vendita allo scoperto, cosa hai risolto di quanto sopra?
E soprattutto, che c'entra la Consob? Non e' la Consob che puo' eventualmente vietare lo shorting.
Pietro Croce 5 ore ago
Se lo spread continua a calare così in una settimana arriva a cinquecento!!
Ma chi li scrive certi titoli?
giancarlo4601 6 ore ago
Vano fu il "brigar" del Colle che "fortissimamente volle" allontanarci dal baratro. Ora come Willi il Coyote siamo lì a mulinare le zampe, fermi, ma già precipitati e con il vuoto sotto che ci attende. Intanto, Beep-Beep, lo "spread" è sempre più inafferrabile e più "infierisce" il taglieggiatore Monti e più Beep-Beep ci fa "bip-bip!
--LEFT-- 5 minuti ago
Il MIBbone risfonda il minimone. Strano, chi l'avrebbe mai detto? Cavallitto è finito sul lastrico?
Quando i CDS italioti ritorneranno a 500 confidiamo che qualcuno se ne accorga.
http://www.bloomberg.com/quote...
http://www.cnbc.com/id/3845175...
PS. Spread e CDS Spagna viaggiano nell'iperspazio
baskerville2012 32 minuti ago
Hmm ok tralasciando che si stava meglio quando si stava peggio, che non esistono più le mezze stagioni e via discorrendo. Ma una volta usciti dal l'euro quanto costerà un litro di benzina con le nuove lire ultra svalutate? Ed i mutui in euro saranno riconvertiti con la nuova moneta...beh si proprio un bell'affare. Infondo lo sanno anche i bambini che l'economia si fa stampando denaro!
corradochef 52 minuti ago
Ma il "grande" professorone, ex rettore bocconiano e suoi "collaboratori, oltre a non dire nulla che fanno ?
Pensano di mettere altre tasse ? A parte le bavande gasate di 3 centesimi, arriverà anche quella sui computers ? Manca solo quella per l'aria che respiriamo anche se inquinata. Forza Beppe, mandiamloli tutti a "lavorare" a 1.000 Euro al mese. Se non li vogliono, si possono aggiungere agli "esodati"
Paolo Pattini 1 ora ago
Ormai tutti hanno capito che la grande finanza è un soggetto mostruoso, deleterio, rapace, speculativo, che genera enormi guadagni per pochi a scapito di perdite per moltissimi... non tutti sanno invece che anche in Italia esiste una finanza etica che opera in silenzio ma con grandi risultati, con metodi e per obiettivi totalmente opposti alla speculazione, per supportare l'economia concreta, e a cui hanno aderito già 35 mila italiani, ed è lo strumento con cui ripartire, informatevi anche voi... http://giannigirotto.wordpress...
gianco36 2 ore ago
Quando, in epoca Reganiana, fu costituito l'FMI che di fatto tolse ai governi la possibilità di intervenire sulla finanza ( e questa fu una vittoria delle lobby internazionali) la finanza cambiò ruolo. Da finanziatrice delle imprese quotate in borsa, divenne solo strumento speculativo fine a se stesso. Un grande "Casinò" che trattiene i guadagni e scarica le perdite sui singoli Stati. Gli eletti a cariche importanti, Presidenti di Repubbliche Presidenziali o Capi di Governo, da allora sono stati eletti solo col Loro "placet".Da un paio d'anni le economie di molti Stati europei, sono sotto ricatto della finanza; gli Stati..
icesurfer 2 ore ago in risposta a gianco36
Il Fondo Monetario Internazionale non e' stato costituito "in epoca reganiana", ma nel 1944, a Bretton Woods. Se vuoi inventare nuove teorie complottiste, almeno usa riferimenti corretti.
filpolo 2 ore ago
Il problema immediato non siamo più noi, è la Germania. Non c'è molto che banche e governo italiani possano fare a questo punto.
Andrea Castellani 3 ore ago
MARIO MONTI ....porteremo lo spread sotto i 300 punti...infatti...sempre peggio!!!speriamo cada dalla poltrona prima delle elezioni
smira 7 minuti ago in risposta a Andrea Castellani
...non credo si rialzerà.
Sp1959 3 ore ago
L'ABI si lamenta della presunta contraddittorietà di Moody's, che prima declassava perchè i conti dell'Italia divergevano dal pareggio, mentre ora il problema è il calo della domanda (ovvero la recessione).
In effetti, è Moody's ad avere ragione (sebbene i mercati abbiano già capito da settimane ciò che l'agenzia ha certificato ieri) perchè i nostri banchieri, tramite il delegato Monti, hanno trattato l'Italia come l'asino di Buridano.
La fine dell'Italia non sarà diversa dall'epilogo della favola di Buridano.
Frittifriola 5 ore ago
Il problema è la nazione tedesca, l'Europa con i tedeschi dentro è morta. Bisogna deteschizzare l'Europa.
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Re: Come se ne viene fuori ?
Day after day
Detto,..fatto
Silvyokis Berlukonidis è di parola: Voteremo solo quello in cui crediamo..............(la truffa)
Vi conviene impararlo:
http://www.youtube.com/watch?v=a7PqXoF579g
**
Legge anticorruzione, voto a rilento. “Ostruzionismo Pdl in commissione”
Fli vota con Pdl e Udc un emendamento sul falso in bilancio. Futuro e Libertà poi fa sapere che c'è stato "un errore" perché tratti in inganno dal "parere favorevole del governo". Il ministro Severino: "Se errore c'è stato si porrà rimedio in aula"
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 15 maggio 2012
Lavori a rilento sul disegno di legge anticorruzione. In un’ora e mezzo, stamani, le commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera hanno votato un solo emendamento a causa della raffica di interventi da parte soprattutto del Pdl. Da Pd, Udc e Idv arriva l’accusa di ostruzionismo. La presidente della Commissione Giustizia, Giulia Bongiorno, sottolinea: “La mia preoccupazione non è venuta meno, anzi è maggiore di prima”. Il disegno di legge è infatti calendarizzato in Aula per il 28 maggio. “Reputo importante – ha aggiunto la Bongiorno – approfondire il ddl e andare in Aula in tempi utili. Chiederò la dilatazione delle sedute sperando che la seduta di giovedì col ministro sia chiave per procedere”.
Il confronto sulla legge anticorruzione procede a ritmo blando ormai da oltre tre mesi. Il Pdl aveva tentato di recente anche di inserirci una norma sulla concussione che avrebbe cancellato il processo Ruby (poi la norma è stata bocciata). Tutto questo succede mentre ieri pomeriggio la discussione sulla riforma del finanziamento ai partiti è andata pressoché deserta.
La giornata. I lavori si sono aperti con un intervento del capogruppo del Pdl in commissione Giustizia, Enrico Costa, che, carte alla mano, ha ripercorso, giorno per giorno, l’andamento dei lavori sul ddl anti-corruzione sottolineando che non è vero che il Pdl “ha tirato il freno a mano su questo provvedimento”.
”Oggi in Commissione Giustizia siamostati condotti in errore, assecondando il parere del Governo, ed abbiamo di fatto modificato il primo articolo” sul falso in bilancio. Lo scrive in una nota Angela Napoli (Fli) sottolineando che “il mio errore verrà modificato in Aula”.
Un dettagliato intervento, durante il quale la presidente Bongiorno ha sottolineato: “Certo, se per dimostrare che non c’è ostruzionismo impieghiamo dieci minuti non otteniamo l’obiettivo…”. Costa ha anche chiesto al governo (presente con il sottosegretario Salvatore Mazzamuto visto che il ministro Paola Severino è in missione negli Stati Uniti) di rivedere la propria valutazione di remissione all’Aula su molti emendamenti: “Si tratta di una materia importante su cui è giusto che il governo dia la sua tesi, perchè se le cose restano così si potrebbe arrivare a una situazione di una certa confusione”. Una richiesta non accolta dal sottosegretario. A quel punto, però, a prendere la parola, anche più in generale sul provvedimento sono stati gli azzurri Luigi Vitali, Maurizio Paniz e Francesco Paolo Sisto (colui che propose il “Cancella Ruby”).
Quest’ultimo in particolare ha chiesto l’accantonamento di alcuni emendamenti. Richiesta sulla quale, poi, è stata necessaria una votazione dopo una serie di altri interventi. Da ultimo il Pdl ha chiesto al governo di valutare ancora una volta il proprio parere su un emendamento a firma Sisto sulle pene minime per il peculato. Una proposta di modifica sulla quale il ministro Severino aveva dato parere contrario. Una decisione della quale, secondo Manlio Contento (ancora Pdl), “non si è resa conto”, visto che nella maggior parte dei casi sui minimi di pena si era rimessa all’Aula. Anche qui ne è seguito un dibattito con interventi soprattutto del Pdl.
Alla fine l’emendamento è stato posto in votazione e bocciato, ma è stato l’unico di tutta la mattinata. “E’ in atto – ha commentato Antonio Di Pietro – un ostruzionismo becero, sciocco, che dimostra come ormai il Parlamento sia usato solamente per assicurare l’impunità anche nella prossima legislatura. Un comportamento che raggiunge la volgarità e la connivenza”.
Pd, Idv, Udc e Fli all’attacco. Da parte del Pdl c’è un atteggiamento che “ci lascia sconcertati: si vogliono allungare i tempi a dismisura e lo scopo è quello di non discutere, non votare gli emendamenti e arrivare in Aula con il testo Alfano” dice la capogruppo del Pd in commissione Giustizia Donatella Ferranti. “Noi – aggiunge – stiamo facendo interventi solo dove necessario per consentire i voti e siamo disponibili se necessario a lavorare in notturna e venerdì”. Per il deputato dell’Udc Pierluigi Mantini “c’è uno strisciante ostruzionismo da parte del Pdl che abbiamo sconfitto con il primo voto di oggi, ma questa non può essere una strategia utile a completare i lavori perchè fatalmente, all’interno della maggioranza, arriveremo a dividerci su un testo fondamentale per il Paese”.
Più chiara la relatrica del testo, Angela Napoli, di Futuro e Libertà: “Il Pdl si sta comportando in maniera vergognosa e checchè ne dica ne dovrà rispondere di fronte al Paese. Blocca i lavori non consentendo di arrivare in Aula con un testo completo. E’ chiaro che vorrebbero si andasse in Aula con il testo così com’è arrivato dal Senato”.
La replica. Il Pdl si difende. “Quanto sta avvenendo in Commissione Giustizia è allarmante per la pervicacia con la quale si stanno violentando principi di diritto che sono sempre stati patrimonio riconosciuto nel nostro Paese – dichiara Luigi Vitali – Con il pretesto di adeguare la nostra normativa a quella europea in tema di lotta alla corruzione si stanno aumentando indiscriminatamente i minimi ed i massimi delle pene e si stanno introducendo nuovi reati senza la doverosa tipicizzazione. Si è creata un’anomala maggioranza pseudo giustizialista che sta consegnando l’Italia ad un periodo di grandi incertezze dove vigerà, più di oggi, la giurisprudenza e non la legge”. “Non possiamo – ha concluso Vitali – abdicare alla difesa di questi principi anche nell’interesse di coloro che non sanno quello che fanno; o forse lo sanno benissimo”.
Insiste Sisto: “Il partito dei neo-giustizialisti ha mostrato il suo vero, disarmante e spaventoso, volto. Pd, Idv e Fli, con l’appoggio insperato dell’Udc, hanno aumentato la pena minima del peculato,nonostante il pacato intervento del sottosegretario Mazzamuto, a quattro anni di reclusione. Al di là dello specifico tema, la pretesa di fare giustizia incrementando a dismisura le pene minime è contraria alla Costituzione, al diritto ad una pena giusta, alla esperienza di questi anni”.’
Intanto i deputati del Pdl, dell’Udc e di Fli hanno approvato in commissione Giustizia, con parere favorevole del Governo, un emendamento al testo sul falso in bilancio che di fatto svuota la proposta di legge dell’Idv. Unica novità: il carcere sale dai 2 ai 3 anni. Pd e Idv protestano e annunciano di voler ripresentare emendamenti per l’Aula e subito dopo Fli fa sapere che c’è stato un errore: “Oggi in Commissione Giustizia siamostati condotti in errore, assecondando il parere del governo, ed abbiamo di fatto modificato il primo articolo – fa sapere Angela Napoli di Fli – sottolineando che il mio errore verrà modificato in Aula. Futuro e Libertà è sempre stato il partito che ha inteso riproporre il provvedimento del falso in bilancio ed in tal senso ha accondisceso fin dalla calendarizzazione il provvedimento a prima firma on. Di Pietro. Il mio errore, ribadisco causato dal voler assecondare la posizione del governo, verrà sicuramente non solo modificato allorchè il provvedimento giungerà in Aula, ma verrà risarcito attraverso il dovuto comportamento sugli emendamenti rimasti in modo che venga salvaguardata la bontà del ripristino del falso in bilancio”.
Alle richieste di spiegazioni da parte di Pd e Idv il governo risponde con il sottosegretario alla Giustizia: “Mi sono limitato a dare i pareri formulati dall’ufficio legislativo. Per il resto si parli con il ministro” dice Salvatore Mazzamuto. E il Guardasigilli risponde a stretto giro che fa sapere che sul falso in bilancio erano state fornite al sottosegretario Salvatore Mazzamuto “tutte le schede necessarie a fornire i pareri agli emendamenti presentati. Se errore c’è stato, nel senso che il Mazzamuto non ha letto per intero la scheda fornitagli si porrà rimedio in aula” dice il ministro della Giustizia Paola Severino.
Detto,..fatto
Silvyokis Berlukonidis è di parola: Voteremo solo quello in cui crediamo..............(la truffa)
Vi conviene impararlo:
http://www.youtube.com/watch?v=a7PqXoF579g
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Legge anticorruzione, voto a rilento. “Ostruzionismo Pdl in commissione”
Fli vota con Pdl e Udc un emendamento sul falso in bilancio. Futuro e Libertà poi fa sapere che c'è stato "un errore" perché tratti in inganno dal "parere favorevole del governo". Il ministro Severino: "Se errore c'è stato si porrà rimedio in aula"
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 15 maggio 2012
Lavori a rilento sul disegno di legge anticorruzione. In un’ora e mezzo, stamani, le commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera hanno votato un solo emendamento a causa della raffica di interventi da parte soprattutto del Pdl. Da Pd, Udc e Idv arriva l’accusa di ostruzionismo. La presidente della Commissione Giustizia, Giulia Bongiorno, sottolinea: “La mia preoccupazione non è venuta meno, anzi è maggiore di prima”. Il disegno di legge è infatti calendarizzato in Aula per il 28 maggio. “Reputo importante – ha aggiunto la Bongiorno – approfondire il ddl e andare in Aula in tempi utili. Chiederò la dilatazione delle sedute sperando che la seduta di giovedì col ministro sia chiave per procedere”.
Il confronto sulla legge anticorruzione procede a ritmo blando ormai da oltre tre mesi. Il Pdl aveva tentato di recente anche di inserirci una norma sulla concussione che avrebbe cancellato il processo Ruby (poi la norma è stata bocciata). Tutto questo succede mentre ieri pomeriggio la discussione sulla riforma del finanziamento ai partiti è andata pressoché deserta.
La giornata. I lavori si sono aperti con un intervento del capogruppo del Pdl in commissione Giustizia, Enrico Costa, che, carte alla mano, ha ripercorso, giorno per giorno, l’andamento dei lavori sul ddl anti-corruzione sottolineando che non è vero che il Pdl “ha tirato il freno a mano su questo provvedimento”.
”Oggi in Commissione Giustizia siamostati condotti in errore, assecondando il parere del Governo, ed abbiamo di fatto modificato il primo articolo” sul falso in bilancio. Lo scrive in una nota Angela Napoli (Fli) sottolineando che “il mio errore verrà modificato in Aula”.
Un dettagliato intervento, durante il quale la presidente Bongiorno ha sottolineato: “Certo, se per dimostrare che non c’è ostruzionismo impieghiamo dieci minuti non otteniamo l’obiettivo…”. Costa ha anche chiesto al governo (presente con il sottosegretario Salvatore Mazzamuto visto che il ministro Paola Severino è in missione negli Stati Uniti) di rivedere la propria valutazione di remissione all’Aula su molti emendamenti: “Si tratta di una materia importante su cui è giusto che il governo dia la sua tesi, perchè se le cose restano così si potrebbe arrivare a una situazione di una certa confusione”. Una richiesta non accolta dal sottosegretario. A quel punto, però, a prendere la parola, anche più in generale sul provvedimento sono stati gli azzurri Luigi Vitali, Maurizio Paniz e Francesco Paolo Sisto (colui che propose il “Cancella Ruby”).
Quest’ultimo in particolare ha chiesto l’accantonamento di alcuni emendamenti. Richiesta sulla quale, poi, è stata necessaria una votazione dopo una serie di altri interventi. Da ultimo il Pdl ha chiesto al governo di valutare ancora una volta il proprio parere su un emendamento a firma Sisto sulle pene minime per il peculato. Una proposta di modifica sulla quale il ministro Severino aveva dato parere contrario. Una decisione della quale, secondo Manlio Contento (ancora Pdl), “non si è resa conto”, visto che nella maggior parte dei casi sui minimi di pena si era rimessa all’Aula. Anche qui ne è seguito un dibattito con interventi soprattutto del Pdl.
Alla fine l’emendamento è stato posto in votazione e bocciato, ma è stato l’unico di tutta la mattinata. “E’ in atto – ha commentato Antonio Di Pietro – un ostruzionismo becero, sciocco, che dimostra come ormai il Parlamento sia usato solamente per assicurare l’impunità anche nella prossima legislatura. Un comportamento che raggiunge la volgarità e la connivenza”.
Pd, Idv, Udc e Fli all’attacco. Da parte del Pdl c’è un atteggiamento che “ci lascia sconcertati: si vogliono allungare i tempi a dismisura e lo scopo è quello di non discutere, non votare gli emendamenti e arrivare in Aula con il testo Alfano” dice la capogruppo del Pd in commissione Giustizia Donatella Ferranti. “Noi – aggiunge – stiamo facendo interventi solo dove necessario per consentire i voti e siamo disponibili se necessario a lavorare in notturna e venerdì”. Per il deputato dell’Udc Pierluigi Mantini “c’è uno strisciante ostruzionismo da parte del Pdl che abbiamo sconfitto con il primo voto di oggi, ma questa non può essere una strategia utile a completare i lavori perchè fatalmente, all’interno della maggioranza, arriveremo a dividerci su un testo fondamentale per il Paese”.
Più chiara la relatrica del testo, Angela Napoli, di Futuro e Libertà: “Il Pdl si sta comportando in maniera vergognosa e checchè ne dica ne dovrà rispondere di fronte al Paese. Blocca i lavori non consentendo di arrivare in Aula con un testo completo. E’ chiaro che vorrebbero si andasse in Aula con il testo così com’è arrivato dal Senato”.
La replica. Il Pdl si difende. “Quanto sta avvenendo in Commissione Giustizia è allarmante per la pervicacia con la quale si stanno violentando principi di diritto che sono sempre stati patrimonio riconosciuto nel nostro Paese – dichiara Luigi Vitali – Con il pretesto di adeguare la nostra normativa a quella europea in tema di lotta alla corruzione si stanno aumentando indiscriminatamente i minimi ed i massimi delle pene e si stanno introducendo nuovi reati senza la doverosa tipicizzazione. Si è creata un’anomala maggioranza pseudo giustizialista che sta consegnando l’Italia ad un periodo di grandi incertezze dove vigerà, più di oggi, la giurisprudenza e non la legge”. “Non possiamo – ha concluso Vitali – abdicare alla difesa di questi principi anche nell’interesse di coloro che non sanno quello che fanno; o forse lo sanno benissimo”.
Insiste Sisto: “Il partito dei neo-giustizialisti ha mostrato il suo vero, disarmante e spaventoso, volto. Pd, Idv e Fli, con l’appoggio insperato dell’Udc, hanno aumentato la pena minima del peculato,nonostante il pacato intervento del sottosegretario Mazzamuto, a quattro anni di reclusione. Al di là dello specifico tema, la pretesa di fare giustizia incrementando a dismisura le pene minime è contraria alla Costituzione, al diritto ad una pena giusta, alla esperienza di questi anni”.’
Intanto i deputati del Pdl, dell’Udc e di Fli hanno approvato in commissione Giustizia, con parere favorevole del Governo, un emendamento al testo sul falso in bilancio che di fatto svuota la proposta di legge dell’Idv. Unica novità: il carcere sale dai 2 ai 3 anni. Pd e Idv protestano e annunciano di voler ripresentare emendamenti per l’Aula e subito dopo Fli fa sapere che c’è stato un errore: “Oggi in Commissione Giustizia siamostati condotti in errore, assecondando il parere del governo, ed abbiamo di fatto modificato il primo articolo – fa sapere Angela Napoli di Fli – sottolineando che il mio errore verrà modificato in Aula. Futuro e Libertà è sempre stato il partito che ha inteso riproporre il provvedimento del falso in bilancio ed in tal senso ha accondisceso fin dalla calendarizzazione il provvedimento a prima firma on. Di Pietro. Il mio errore, ribadisco causato dal voler assecondare la posizione del governo, verrà sicuramente non solo modificato allorchè il provvedimento giungerà in Aula, ma verrà risarcito attraverso il dovuto comportamento sugli emendamenti rimasti in modo che venga salvaguardata la bontà del ripristino del falso in bilancio”.
Alle richieste di spiegazioni da parte di Pd e Idv il governo risponde con il sottosegretario alla Giustizia: “Mi sono limitato a dare i pareri formulati dall’ufficio legislativo. Per il resto si parli con il ministro” dice Salvatore Mazzamuto. E il Guardasigilli risponde a stretto giro che fa sapere che sul falso in bilancio erano state fornite al sottosegretario Salvatore Mazzamuto “tutte le schede necessarie a fornire i pareri agli emendamenti presentati. Se errore c’è stato, nel senso che il Mazzamuto non ha letto per intero la scheda fornitagli si porrà rimedio in aula” dice il ministro della Giustizia Paola Severino.
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Re: Come se ne viene fuori ?
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1) Vianello - Spread in questo istante 455
2) Fiorilli (corrispondente Rai ad Atene) - Nell'ultima settimana i greci hanno ritirato dalle banche 700 milioni di euro.
La corsa continua per ragioni evidenti.
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Ultima modifica di camillobenso il 16/05/2012, 9:35, modificato 1 volta in totale.
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Re: Come se ne viene fuori ?
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La crisi di Atene getta lo scompiglio sul mercato europeo dei titoli di Stato: Italia e Spagna nel mirino
ECONOMIA Il differenziale tra Btp e Bund raggiunge i 471 punti, quello tra i titoli tedeschi e spagnoli sfonda quota 500. Rendimenti dei nostri titoli a 10 al 6,15%. Borse: Tokyo chiude in calo dell'1,12%
http://www.corriere.it/
***
Dai Tg di ieri sera martedì nero per le borse.
Lunedì avevano detto la stessa cosa.
E questa sera?
PS. I pipparoli italiani nello studio continuano a sparare le solite cazzate che sentiamo da mesi.
Non cambia nulla nelle interviste.
Continua la presa per il kulen sulla crescita.
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Ultima modifica di camillobenso il 16/05/2012, 9:34, modificato 1 volta in totale.
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Re: Come se ne viene fuori ?
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Se la progressione dello spread cresce con i ritmi di questa settimana rischiamo che Silvyokis Berluskonydis possa chiedere di rientrare a Palazzo Chigi.
Già la quota odierna potrebbe legittimarlo.
Non essendoci stata nessuna sfiducia parlamentare potrebbe risultare dalla parte della ragione.
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Re: Come se ne viene fuori ?
camillobenso ha scritto:Day after day
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Già la quota odierna potrebbe legittimarlo.
Non essendoci stata nessuna sfiducia parlamentare potrebbe risultare dalla parte della ragione.
Almeno questo mi sentirei di escludero.
per una questione numerica.
non ha più i voti dei tangentari verdi...
e comunque,Dio non voglia che sia lui a gestire il viminale durante lo spoglio elettorale del 2013.
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Re: Come se ne viene fuori ?
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Tutte le borse asiatiche e europee in calo, Euro sotto 1,27 col Dollaro...
Stiamo cominciando a sbilanciarci sull'orlo del baratro stile Willie il Coyote...
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Ultima modifica di Maucat il 16/05/2012, 9:49, modificato 1 volta in totale.
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