Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la SX?
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
UN OBITORIO CHIAMATO "PD"
Il piano di Renzi per tornare subito in gioco
Dimissioni da segretario Pd ed elezioni a giugno
Dalle 14.30 di lunedì riunione dello stato maggiore dem: così l’ex rottamatore vuole uscire dall’angolo
Michele Emiliano si prepara: “Riporteremo nel partito tanta gente andata via per colpa dell’ex premier”
Foto Roberto Monaldo / LaPresse 18-12-2016 Roma Politica Assemblea nazionale del Partito Democratico Nella foto Matteo Renzi Photo Roberto Monaldo / LaPresse 18-12-2016 Rome (Italy) National assembly of the Democratic Party In the photo Matteo Renzi
Elezioni a giugno o dimissioni dalla segreteria Pd e congresso “lampo”. E nei progetti più ambiziosi, addirittura la “doppietta”: congresso e voto. A due mesi e mezzo dal referendum, Renzi ha deciso di provare una mossa per uscire dall’angolo. E dunque, se proprio non riesce a portare il Paese a votare a giugno, allora ha deciso di lanciare il percorso per il congresso anticipato. Con la speranza, per la verità quasi impossibile, di prendere due piccioni con una fava: congresso lampo, con primarie il 30 aprile ed elezioni a giugno
di Wanda Marra
Il piano di Renzi per tornare subito in gioco
Dimissioni da segretario Pd ed elezioni a giugno
Dalle 14.30 di lunedì riunione dello stato maggiore dem: così l’ex rottamatore vuole uscire dall’angolo
Michele Emiliano si prepara: “Riporteremo nel partito tanta gente andata via per colpa dell’ex premier”
Foto Roberto Monaldo / LaPresse 18-12-2016 Roma Politica Assemblea nazionale del Partito Democratico Nella foto Matteo Renzi Photo Roberto Monaldo / LaPresse 18-12-2016 Rome (Italy) National assembly of the Democratic Party In the photo Matteo Renzi
Elezioni a giugno o dimissioni dalla segreteria Pd e congresso “lampo”. E nei progetti più ambiziosi, addirittura la “doppietta”: congresso e voto. A due mesi e mezzo dal referendum, Renzi ha deciso di provare una mossa per uscire dall’angolo. E dunque, se proprio non riesce a portare il Paese a votare a giugno, allora ha deciso di lanciare il percorso per il congresso anticipato. Con la speranza, per la verità quasi impossibile, di prendere due piccioni con una fava: congresso lampo, con primarie il 30 aprile ed elezioni a giugno
di Wanda Marra
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
http://www.repubblica.it/esteri/2017/02 ... f=HREC1-11
Congresso Podemos, trionfa Iglesias : avrà la maggioranza assoluta
Il leader conquista il 60 per cento del nuovo "Consejo Ciudadano". Hanno votanto (online) 155 mila iscritti: record di partecipazione. Sconfitto il numero due del partito, Iñigo Errejón
Congresso Podemos, trionfa Iglesias : avrà la maggioranza assoluta
Il leader conquista il 60 per cento del nuovo "Consejo Ciudadano". Hanno votanto (online) 155 mila iscritti: record di partecipazione. Sconfitto il numero due del partito, Iñigo Errejón
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
LA DIREZIONE DELL’OBITORIO CHIAMATO "PD"
Una diretta che non seguirei manco morto.
Il masochismo di questi tempi è nocivo alla salute.
Perché uno pensa ancora che il”BOMBA” sia cambiato dopo la scoppola del 4 dicembre???????????
Renzi: “Congresso prima delle elezioni? Accetto”
Segui in diretta tv l’intervento del segretario Pd
Direzione a Roma, faccia a faccia con la minoranza. “Basta con le rese dei conti, diamoci una regolata”
L’intervento – “Evitiamo la personalizzazione del dopo referendum”. Anche Massimo D’Alema all’incontro
Politica
Si riunisce la Direzione nazionale del Partito democratico. Sul tavolo tutti i nodi: dal sostegno al governo Gentiloni alla legge elettorale, il voto alle amministrative, regionali siciliane, referendum sul lavoro e politiche. In questo quadro Renzi deve dire se intende lasciare la guida del partito oppure no. Le regole interne al partito prevedono che resti in carica fino all’8 dicembre, ma in caso di dimissioni l’Assemblea può eleggere un nuovo segretario o indire un congresso anticipato
di F. Q.
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Pd, a Roma si riunisce la Direzione nazionale. Renzi: “Andiamo al congresso” – Segui la diretta
di F. Q. | 13 febbraio 2017
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Più informazioni su: Direzione PD, Governo Gentiloni, Matteo Renzi, Paolo Gentiloni, PD
Oggi, a Roma, si riunisce la Direzione nazionale del Partito democratico. Sul tavolo tanti temi fino a quando sostenere il governo Gentiloni, se approvare leggi elettorali omogenee per Camera e Senato, quando votare per amministrative, regionali siciliane, referendum sul lavoro e politiche. In questo quadro Renzi dovrà anche dire se intende lasciare la guida del partito oppure no. Le regole interne al partito prevedono che Renzi resti in carica fino all’8 dicembre 2017 (a quattro anni dalla nomina) ma se presentasse le dimissioni l’Assemblea del Partito Democratico può eleggere un nuovo segretario per la parte restante del mandato o indire un congresso anticipato.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/02 ... a/3388411/
Una diretta che non seguirei manco morto.
Il masochismo di questi tempi è nocivo alla salute.
Perché uno pensa ancora che il”BOMBA” sia cambiato dopo la scoppola del 4 dicembre???????????
Renzi: “Congresso prima delle elezioni? Accetto”
Segui in diretta tv l’intervento del segretario Pd
Direzione a Roma, faccia a faccia con la minoranza. “Basta con le rese dei conti, diamoci una regolata”
L’intervento – “Evitiamo la personalizzazione del dopo referendum”. Anche Massimo D’Alema all’incontro
Politica
Si riunisce la Direzione nazionale del Partito democratico. Sul tavolo tutti i nodi: dal sostegno al governo Gentiloni alla legge elettorale, il voto alle amministrative, regionali siciliane, referendum sul lavoro e politiche. In questo quadro Renzi deve dire se intende lasciare la guida del partito oppure no. Le regole interne al partito prevedono che resti in carica fino all’8 dicembre, ma in caso di dimissioni l’Assemblea può eleggere un nuovo segretario o indire un congresso anticipato
di F. Q.
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Pd, a Roma si riunisce la Direzione nazionale. Renzi: “Andiamo al congresso” – Segui la diretta
di F. Q. | 13 febbraio 2017
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Più informazioni su: Direzione PD, Governo Gentiloni, Matteo Renzi, Paolo Gentiloni, PD
Oggi, a Roma, si riunisce la Direzione nazionale del Partito democratico. Sul tavolo tanti temi fino a quando sostenere il governo Gentiloni, se approvare leggi elettorali omogenee per Camera e Senato, quando votare per amministrative, regionali siciliane, referendum sul lavoro e politiche. In questo quadro Renzi dovrà anche dire se intende lasciare la guida del partito oppure no. Le regole interne al partito prevedono che Renzi resti in carica fino all’8 dicembre 2017 (a quattro anni dalla nomina) ma se presentasse le dimissioni l’Assemblea del Partito Democratico può eleggere un nuovo segretario per la parte restante del mandato o indire un congresso anticipato.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/02 ... a/3388411/
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
LA VOX POPULI SULL'INTERVENTO DI BENITO, PINOCCHIO MUSSOLONI, DETTO IL BOMBA, NON PUO' ESSERE ELUSA
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la 554 • 32 minuti fa
un marchionne di seconda mano,a parte lui ma anche mai piú a quelli la del pidi
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ilcorsaro58 • 33 minuti fa
...dici come vuoi abbattere l'evasione e combattere la mafia!!! Così crei opportunità sul lavoro, investimenti e istruzione!!! Con la presenza di questi due elementi non si fa un bel niente...in economia e nel sociale!!!
△ ▽
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GP68 • 33 minuti fa
Parlerà solo lui per qualche ora e prenderà tutti per stanchezza.
△ ▽
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LuxiferMaximus • 35 minuti fa
L'unico new deal ammesso è un new deal in cui tu sei fuori da tutto.
Te ne devi annà!
Lo hai promesso!
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ilcorsaro58 • 39 minuti fa
stendi un velo pietoso sulla cultura e l'istruzione...per carità divina.
△ ▽
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Igildo Bailo • 42 minuti fa
IO NON VOGLIO E SE VOGLIO . . .
Puro Renziano di sempre ! ! !
2 △ ▽
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former • 43 minuti fa
anche se è vestito alla marchionne, l'aspetto è quello di un pugile messo alle corde .. volto livido ed espressione tirata ..
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Solo contro tutti • 43 minuti fa
Vaccaboia com'è ingrassato. Altroché pinocchietto, ora è pinocchione...
6 △ ▽
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Ladroni Ditalia • 43 minuti fa
tutte chiacchiere e fumo, ecco chi è matteo renzi
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ilcorsaro58 • 44 minuti fa
sentimenti e i drammi della scissione li hai creati tu!!! VATTENE
2 △ ▽
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zaidecom • 44 minuti fa
Caro amico, fatti un partito tutto tuo, ti levi dai piedi tutte le zavorre post-comuniste, lo chiami "partito dell'ultra-sinistra" o poi fai lo zerbino dell'establishment, tanto che te ne importa a te?, magari il popolo ti crede e il tuo partito si fa la crana ...
4 △ ▽
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Ladyold • 44 minuti fa
Chi sono i partiti che fanno gara per ottenere tanti extracomunitari in Italia?...
per poi abbandonare milioni di italiani ( 10 milioni di italiani senza reddito e abbandonati al loro destino ) senza un aiuto economico dal Governo?
2 △ ▽
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I_veri_sciacalli • un'ora fa
Stà a parlar della globalizzazione, del Trump, dell'Europa, ma del PD, di quello che è successo, della spaccatura interna non ne parla??? Il solito furbacchione. Ma ti dimetti o no??? Fai dimettere il governo Gentiloni o no??? Solo questo interessa alla gente!!!
I vitalizi parlamentari, questo è importante per i piddini, si andrà a votare nel 2018, alla faccia di tutti i cittadini.
Interessante l'elogio fatto a Giuliano Ferrara, qualcuno non si è ancora convinto forse che costui rappresenta la destra, pure berlusconiana? Poveri elettori piddini, continuate a darvi la zappa sui piedi, continuate pure!
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alieno cosmo • un'ora fa
"Segui in diretta l’intervento di Matteo Renzi" ------ Per favore da parte di questo c' e' proprio piu' niente da seguire, abbiamo avuto già un saggio di ciò che e' stato capace di fare. Sembra che i disastri che ha fatto non sono da poco. Ma lo tengono ancora nel partito? Non avete i biglietti di solo andata? Mah!
1 △ ▽
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Patroclo Grecia • un'ora fa
Renzi, molla l'osso, lascia il PD e vai dove il tuo cuore ha sempre guardato: Forza Italia
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Un'altra persona sta scrivendo...
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Marco Maria Mazzillo • un'ora fa
vabbe ma senza faccette è una noia. Ridateci il Renzi vero, quello di Crozza!
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goodat • un'ora fa
Il Sig. Renzi a 42 anni ha la stessa fama del Sig Berlusconi che di anni ne ha 80, dopo soli due anni di governo, gli italiani hanno capito che è un venditore di aria fritta, se non erro al referenzum si sono espressi chiaramente riguardo alla fiducia che egli merita, ora non capisco come un personaggio simile si permetta di profondere consigli e direttive riguardo al futuro, caro Renzi hai ricevuto per grazia divina la possibilità di governare l'Italia, promettevi rottamazioni, tagli di spesa, etc, peccato hai dimostrato il contrario, hai dimostrato di non essere all'altezza, ora fatti da parte, tanto un posto fisso all'interno del partito lo troverai sicuramente.
1 △ ▽
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sergio45 • un'ora fa
Sto seguendo in diretta ! Renzi sta menando "il can per l'aia "! Cioè la prende alla larga ! Deve affrontare i problemi soprattutto che lui ha creato in Italia e nel suo partito ! Finora un discorso fumoso sulla difensiva !
1 △ ▽
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nocensura • un'ora fa
non ho intenzione di seguire il "discorso" monocorde del viperetta ,i soliti luoghi comuni ,i : chi cammina a passi indietro non sempre va indietro,ma può andare pure avanti, "esserci non vuol dire starci,perché ci puoi stare ma non esserci con la testa , le banane si attaccano sotto i piedi anche di quelli che vanno piano ,il futuro se riparte col piede sbagliato devi cambiare scarpa ecc.
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giovanni536 • un'ora fa
È mezzora
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giovanni536 • un'ora fa
In questa Direzione Nazionale proibite al Renzino di usare la Parola "Compagni". Perchè egli
dei "Compagni" non ha nemmeno un pelino.
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Denny • un'ora fa
E' passato dalle pentole ai viaggi su Marte nel 2040/2050.
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Roberto BO. • un'ora fa
Ma questi fanno solo congressi riunioni direzioni ma lavorare mai!!!!!!
speriamo comunque che questa sia la volta buona che il PD si frantuma, visto che sceglieranno senz'altro Renzi come comadante del titanic
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Enea Melandri • un'ora fa
Mi lascia sempre un po' perplesso quando Renzi dice "chi perde congresso o primarie rispetti risultati" http://fareprogresso.it/vedi_f...
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Luigi • un'ora fa
Ahi, Ahi ... La Cina è vicina ... (nel senso delle primarie) ...
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Ichnusae • un'ora fa
Ma la Raggi quando interverrà?
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Scintilla • un'ora fa
Vi prego, la diretta è troppo.
2 △ ▽
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Foskolo • un'ora fa
Vattene.
foskolo
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la 554 • 32 minuti fa
un marchionne di seconda mano,a parte lui ma anche mai piú a quelli la del pidi
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ilcorsaro58 • 33 minuti fa
...dici come vuoi abbattere l'evasione e combattere la mafia!!! Così crei opportunità sul lavoro, investimenti e istruzione!!! Con la presenza di questi due elementi non si fa un bel niente...in economia e nel sociale!!!
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GP68 • 33 minuti fa
Parlerà solo lui per qualche ora e prenderà tutti per stanchezza.
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LuxiferMaximus • 35 minuti fa
L'unico new deal ammesso è un new deal in cui tu sei fuori da tutto.
Te ne devi annà!
Lo hai promesso!
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ilcorsaro58 • 39 minuti fa
stendi un velo pietoso sulla cultura e l'istruzione...per carità divina.
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Igildo Bailo • 42 minuti fa
IO NON VOGLIO E SE VOGLIO . . .
Puro Renziano di sempre ! ! !
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former • 43 minuti fa
anche se è vestito alla marchionne, l'aspetto è quello di un pugile messo alle corde .. volto livido ed espressione tirata ..
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Solo contro tutti • 43 minuti fa
Vaccaboia com'è ingrassato. Altroché pinocchietto, ora è pinocchione...
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Ladroni Ditalia • 43 minuti fa
tutte chiacchiere e fumo, ecco chi è matteo renzi
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ilcorsaro58 • 44 minuti fa
sentimenti e i drammi della scissione li hai creati tu!!! VATTENE
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zaidecom • 44 minuti fa
Caro amico, fatti un partito tutto tuo, ti levi dai piedi tutte le zavorre post-comuniste, lo chiami "partito dell'ultra-sinistra" o poi fai lo zerbino dell'establishment, tanto che te ne importa a te?, magari il popolo ti crede e il tuo partito si fa la crana ...
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Ladyold • 44 minuti fa
Chi sono i partiti che fanno gara per ottenere tanti extracomunitari in Italia?...
per poi abbandonare milioni di italiani ( 10 milioni di italiani senza reddito e abbandonati al loro destino ) senza un aiuto economico dal Governo?
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I_veri_sciacalli • un'ora fa
Stà a parlar della globalizzazione, del Trump, dell'Europa, ma del PD, di quello che è successo, della spaccatura interna non ne parla??? Il solito furbacchione. Ma ti dimetti o no??? Fai dimettere il governo Gentiloni o no??? Solo questo interessa alla gente!!!
I vitalizi parlamentari, questo è importante per i piddini, si andrà a votare nel 2018, alla faccia di tutti i cittadini.
Interessante l'elogio fatto a Giuliano Ferrara, qualcuno non si è ancora convinto forse che costui rappresenta la destra, pure berlusconiana? Poveri elettori piddini, continuate a darvi la zappa sui piedi, continuate pure!
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alieno cosmo • un'ora fa
"Segui in diretta l’intervento di Matteo Renzi" ------ Per favore da parte di questo c' e' proprio piu' niente da seguire, abbiamo avuto già un saggio di ciò che e' stato capace di fare. Sembra che i disastri che ha fatto non sono da poco. Ma lo tengono ancora nel partito? Non avete i biglietti di solo andata? Mah!
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Patroclo Grecia • un'ora fa
Renzi, molla l'osso, lascia il PD e vai dove il tuo cuore ha sempre guardato: Forza Italia
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Marco Maria Mazzillo • un'ora fa
vabbe ma senza faccette è una noia. Ridateci il Renzi vero, quello di Crozza!
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goodat • un'ora fa
Il Sig. Renzi a 42 anni ha la stessa fama del Sig Berlusconi che di anni ne ha 80, dopo soli due anni di governo, gli italiani hanno capito che è un venditore di aria fritta, se non erro al referenzum si sono espressi chiaramente riguardo alla fiducia che egli merita, ora non capisco come un personaggio simile si permetta di profondere consigli e direttive riguardo al futuro, caro Renzi hai ricevuto per grazia divina la possibilità di governare l'Italia, promettevi rottamazioni, tagli di spesa, etc, peccato hai dimostrato il contrario, hai dimostrato di non essere all'altezza, ora fatti da parte, tanto un posto fisso all'interno del partito lo troverai sicuramente.
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sergio45 • un'ora fa
Sto seguendo in diretta ! Renzi sta menando "il can per l'aia "! Cioè la prende alla larga ! Deve affrontare i problemi soprattutto che lui ha creato in Italia e nel suo partito ! Finora un discorso fumoso sulla difensiva !
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nocensura • un'ora fa
non ho intenzione di seguire il "discorso" monocorde del viperetta ,i soliti luoghi comuni ,i : chi cammina a passi indietro non sempre va indietro,ma può andare pure avanti, "esserci non vuol dire starci,perché ci puoi stare ma non esserci con la testa , le banane si attaccano sotto i piedi anche di quelli che vanno piano ,il futuro se riparte col piede sbagliato devi cambiare scarpa ecc.
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giovanni536 • un'ora fa
È mezzora
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giovanni536 • un'ora fa
In questa Direzione Nazionale proibite al Renzino di usare la Parola "Compagni". Perchè egli
dei "Compagni" non ha nemmeno un pelino.
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Denny • un'ora fa
E' passato dalle pentole ai viaggi su Marte nel 2040/2050.
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Roberto BO. • un'ora fa
Ma questi fanno solo congressi riunioni direzioni ma lavorare mai!!!!!!
speriamo comunque che questa sia la volta buona che il PD si frantuma, visto che sceglieranno senz'altro Renzi come comadante del titanic
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Enea Melandri • un'ora fa
Mi lascia sempre un po' perplesso quando Renzi dice "chi perde congresso o primarie rispetti risultati" http://fareprogresso.it/vedi_f...
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Luigi • un'ora fa
Ahi, Ahi ... La Cina è vicina ... (nel senso delle primarie) ...
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Ichnusae • un'ora fa
Ma la Raggi quando interverrà?
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Scintilla • un'ora fa
Vi prego, la diretta è troppo.
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Foskolo • un'ora fa
Vattene.
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
I dati mi sono stati forniti da chi ha visto, stamani, L’Aria che Tira, (La7).
Se domani si tenessero le primarie del Partito
Democratico per la scelta del leader e candidato
Premier, lei per quale leader voterebbe?
Matteo Renzi................. 49,7
Michele Emiliano…………..7,4
Enrico Rossi………………..4,7
Roberto Speranza…………..4,2
Andrea Orlando…………….3,5
La tabella la potrete trovare al punto 20,23, disponibile nella registrazione in rete sul sito della 7.
http://www.la7.it/laria-che-tira/rivedi ... 017-204427
A VOI LE CONSIDERAZIONI DEL CASO
Se domani si tenessero le primarie del Partito
Democratico per la scelta del leader e candidato
Premier, lei per quale leader voterebbe?
Matteo Renzi................. 49,7
Michele Emiliano…………..7,4
Enrico Rossi………………..4,7
Roberto Speranza…………..4,2
Andrea Orlando…………….3,5
La tabella la potrete trovare al punto 20,23, disponibile nella registrazione in rete sul sito della 7.
http://www.la7.it/laria-che-tira/rivedi ... 017-204427
A VOI LE CONSIDERAZIONI DEL CASO
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
La sciarada dei movimenti a sinistra, fra scissioni e nuovi partitiLa sciarada dei movimenti a sinistra, fra scissioni e nuovi partiti
Nella combo partendo da sinistra in alto: Pier Luigi Bersani, Giuliano Pisapia, Massimo D'Alema, Nichi Vendola, Stefano Fassina, Pippo Civati
La crisi del Pd tra fratture, alleanze, coalizioni o nuove liste. Da D'Alema a Bersani, da Pisapia a Vendola, da Fassina a Civati, la sinistra antirenziana ha un grosso problema da risolvere: riorganizzarsi il più in fretta possibile
di MONICA RUBINO
http://www.repubblica.it/politica/2017/ ... ref=HREA-1
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Se alla prossima assemblea Pd si deciderà il congresso subito per votare a giugno credo che resterà un PD del 20% , poi bisognerà vedere chi farà il segretario e in che direzione vuole andare.
Se punteranno al centrodestra anche Pisapia e il suo Campo progressista non ci staranno , mentre un PD a guida Franceschini o altro da Renzi potrebbero trovare un'alleanza con tutta la sinistra e puntare a una grande coalizione del centrosinistra in cui la SINISTRA diventerebbe forza di maggioranza.
In Spagna Iglesias, in Francia Hamon o Macron , in Germania Schulz (Schulz convince i tedeschi e scavalca la Merkel nei sondaggi, la cancelliera trema ) , un po' tutti sono per rivedere i trattati e far ripartire l'Europa, il 2017 deve essere l'anno del cambiamento o la fine dell'euro.
Non ritengo che la Spagna sia per lo statu quo e i socialisti che attualmente permettono la vita DEL GOVERNO dovrebbero pensarci.
Se la sinistra europea vuole affermarsi deve coordinarsi meglio e fare un programma europeo per il futuro dell'Europa, un programma che preveda dei fondamentali da farsi in diverse tappe, uno sguardo al futuro per il bene di tutti.
Nella combo partendo da sinistra in alto: Pier Luigi Bersani, Giuliano Pisapia, Massimo D'Alema, Nichi Vendola, Stefano Fassina, Pippo Civati
La crisi del Pd tra fratture, alleanze, coalizioni o nuove liste. Da D'Alema a Bersani, da Pisapia a Vendola, da Fassina a Civati, la sinistra antirenziana ha un grosso problema da risolvere: riorganizzarsi il più in fretta possibile
di MONICA RUBINO
http://www.repubblica.it/politica/2017/ ... ref=HREA-1
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Se alla prossima assemblea Pd si deciderà il congresso subito per votare a giugno credo che resterà un PD del 20% , poi bisognerà vedere chi farà il segretario e in che direzione vuole andare.
Se punteranno al centrodestra anche Pisapia e il suo Campo progressista non ci staranno , mentre un PD a guida Franceschini o altro da Renzi potrebbero trovare un'alleanza con tutta la sinistra e puntare a una grande coalizione del centrosinistra in cui la SINISTRA diventerebbe forza di maggioranza.
In Spagna Iglesias, in Francia Hamon o Macron , in Germania Schulz (Schulz convince i tedeschi e scavalca la Merkel nei sondaggi, la cancelliera trema ) , un po' tutti sono per rivedere i trattati e far ripartire l'Europa, il 2017 deve essere l'anno del cambiamento o la fine dell'euro.
Non ritengo che la Spagna sia per lo statu quo e i socialisti che attualmente permettono la vita DEL GOVERNO dovrebbero pensarci.
Se la sinistra europea vuole affermarsi deve coordinarsi meglio e fare un programma europeo per il futuro dell'Europa, un programma che preveda dei fondamentali da farsi in diverse tappe, uno sguardo al futuro per il bene di tutti.
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Che l'Italia è in grossa parte di destra e/o estremista.UncleTom ha scritto:I dati mi sono stati forniti da chi ha visto, stamani, L’Aria che Tira, (La7).
Se domani si tenessero le primarie del Partito
Democratico per la scelta del leader e candidato
Premier, lei per quale leader voterebbe?
Matteo Renzi................. 49,7
Michele Emiliano…………..7,4
Enrico Rossi………………..4,7
Roberto Speranza…………..4,2
Andrea Orlando…………….3,5
La tabella la potrete trovare al punto 20,23, disponibile nella registrazione in rete sul sito della 7.
http://www.la7.it/laria-che-tira/rivedi ... 017-204427
A VOI LE CONSIDERAZIONI DEL CASO
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
ALL'OMBRA DE' CIPRESSI E DENTRO L'URNE
CONFORTATE DI PIANTO
E' FORSE IL SONNO DELLA MORTE MEN DURO?
Foscolo Ugo
Renzi, tra mediatori e burattinai. Gli ultimi giorni dei democratici
In vista dell’assemblea di domenica, guida ai protagonisti della battaglia interna al Pd. Con un tessitore indiscusso: Franceschini
Renzi, tra mediatori e burattinai. Gli ultimi giorni dei democratici
di Wanda Marra | 15 febbraio 2017
| 226
Quella convocata per domenica potrebbe essere l’ultima Assemblea del Partito Democratico nella sua forma (più o meno) originaria e la prima del Partito Democratico che sarà. Una specie di Partito di Renzi, sia secondo Pier Luigi Bersani, sia nelle intenzioni dell’ (ancora) segretario. Nella realtà – e nelle preoccupazioni di molti tra i Democratici – magari solo un ex Pd, un partitino da Prima Repubblica. Adatto a un sistema proporzionale, nel quale nessuno vince davvero e le grandi coalizioni sono obbligate. Vada come vada e sia quel che sia, ieri l’ex premier è andato per la sua strada e ha fatto convocare il parlamentino dem per domenica, a Roma, all’Hotel Parco de’Principi. In origine doveva essere sabato, ma le telefonate hanno chiarito che per garantirsi un numero minimo di presenze è meglio domenica. Mentre Renzi disegnava il suo percorso, la minoranza si avviava all’uscita. Domenica non ci sarà. Nonostante il tentativo di mediazione di Dario Franceschini, che ha lavorato per convincere il segretario a concedere qualche settimana in più per il congresso. Ma Renzi oltre metà maggio non vuole andare, convinto che serva un mese tra le primarie e le Amministrative, previste a giugno (data ancora da stabilire). Gli scissionisti vogliono ottobre. E lui non cambia idea: domenica si dimette per un congresso il più veloce possibile. La prima incognita però è proprio l’Assemblea: i renziani sono certi di riuscire a portare il numero legale (501, la metà più 1 dei componenti), senza il quale la decisione non è esecutiva. Ma i prossimi giorni si annunciano frenetici. Con una serie di “tessitori”.
Dario Franceschini. Quando il potente ministro della Cultura abbandona la barca, vuol dire che quella affonda. Fu così quando mollò Bersani, dopo le elezioni “non vinte” del 2013. Fu così quando abbandonò Letta per salire sul carro di Renzi candidato segretario e pronto a scalare Palazzo Chigi. Ora, Franceschini sta ancora con il segretario: in cambio del suo appoggio ha ottenuto la promessa che non si voti a giugno. Questa la parte più visibile dell’accordo: ma il fu “vice-disastro” (copyright Renzi, qualche anno fa) ha 90 parlamentari a cui garantire un futuro. Peraltro, dall’inizio, si è fatto garante con Sergio Mattarella di garantire una legge elettorale. E, più in generale, di non far esplodere il sistema.
Paolo Gentiloni. Il premier lunedì si è seduto accanto a Renzi al tavolo della presidenza e lì è rimasto, anche mentre il suo predecessore a Palazzo Chigi non spendeva neanche una parola in lode del suo governo e anzi sosteneva la necessità di un esecutivo più forte per trattare in Europa. Il presidente del Consiglio con il segretario che l’ha voluto dov’è ha un patto di ferro: se l’altro gli chiede un passo indietro, lo farà. Nel frattempo, però, deve governare. E per farlo, la scelta è farsi vedere e sentire il meno possibile: fatti e non politica. Una strategia che fino adesso ha funzionato: ma cosa sarà del suo esecutivo, di fronte a una scissione e a un congresso, con una campagna elettorale di Renzi tutta da inventare, con il rischio che proprio le scelte del governo diventino un bersaglio?
Andrea Orlando. “Se ci si divide sulla leadership o sul calendario, questo rischia di essere patologico”. Così ha detto anche ieri il ministro della Giustizia. Dopo un intervento in direzione in cui ha tentato di mediare, invitando tutti a discutere di contenuti in una Conferenza programmatica. Ora molti guardano a lui come al “Salvatore della Patria”: se si candidasse contro Renzi potrebbe evitare la scissione. Su di lui Giorgio Napolitano ripone le recondite speranze di arginare l’avanzata di Grillo e l’impazzimento del sistema in blocco. Il Guardasigilli sta parlando con tutti (anche con Bersani), ma sa benissimo che – una volta che Delrio e Franceschini hanno deciso di stare con Renzi – non può apparire come il candidato della vecchia guardia, di D’Alema & co. Il pressing su di lui è alto. Tanto è vero che nessuno è pronto a scommettere che – anche se gli altri se ne vanno e lui resta dentro – appoggerà Renzi.
Gianni Cuperlo. Lunedì in direzione ha fatto l’intervento più “radicale”: “Matteo, il punto è se la tua politica sia quella giusta per sconfiggere la destra”. Un tempo candidato contro Renzi per la vecchia guerra, poi presidente del Pd, poi dimissionario, poi annesso alla causa del Sì al referendum, sta faticosamente cercando una soluzione per il Pd (e per sé). Dunque, media, nel tentativo di evitare la scissione. Ma è pessimista. Domenica in Assemblea ci sarà.
Michele Emiliano. Erano settimane, se non mesi, che il Governatore della Puglia preparava la sua battaglia contro Renzi. “Mi candido segretario”, ha detto anche lunedì in direzione. È stato lui a provocare l’accelerazione del dibattito quando è andato da Lucia Annunziata a dire che se l’ex premier non avesse convocato il congresso sarebbe stato il segretario a scindersi dal Pd. Se scissione sarà, il suo è un bivio amaro: o uscire con D’Alema e Bersani e giocare una partita che non è la sua, oppure restare e rischiare davvero di fare lo sfidante perfetto. Voleva costruire il partito del Sud, sognava Palazzo Chigi: chissà se è già finita.
CONFORTATE DI PIANTO
E' FORSE IL SONNO DELLA MORTE MEN DURO?
Foscolo Ugo
Renzi, tra mediatori e burattinai. Gli ultimi giorni dei democratici
In vista dell’assemblea di domenica, guida ai protagonisti della battaglia interna al Pd. Con un tessitore indiscusso: Franceschini
Renzi, tra mediatori e burattinai. Gli ultimi giorni dei democratici
di Wanda Marra | 15 febbraio 2017
| 226
Quella convocata per domenica potrebbe essere l’ultima Assemblea del Partito Democratico nella sua forma (più o meno) originaria e la prima del Partito Democratico che sarà. Una specie di Partito di Renzi, sia secondo Pier Luigi Bersani, sia nelle intenzioni dell’ (ancora) segretario. Nella realtà – e nelle preoccupazioni di molti tra i Democratici – magari solo un ex Pd, un partitino da Prima Repubblica. Adatto a un sistema proporzionale, nel quale nessuno vince davvero e le grandi coalizioni sono obbligate. Vada come vada e sia quel che sia, ieri l’ex premier è andato per la sua strada e ha fatto convocare il parlamentino dem per domenica, a Roma, all’Hotel Parco de’Principi. In origine doveva essere sabato, ma le telefonate hanno chiarito che per garantirsi un numero minimo di presenze è meglio domenica. Mentre Renzi disegnava il suo percorso, la minoranza si avviava all’uscita. Domenica non ci sarà. Nonostante il tentativo di mediazione di Dario Franceschini, che ha lavorato per convincere il segretario a concedere qualche settimana in più per il congresso. Ma Renzi oltre metà maggio non vuole andare, convinto che serva un mese tra le primarie e le Amministrative, previste a giugno (data ancora da stabilire). Gli scissionisti vogliono ottobre. E lui non cambia idea: domenica si dimette per un congresso il più veloce possibile. La prima incognita però è proprio l’Assemblea: i renziani sono certi di riuscire a portare il numero legale (501, la metà più 1 dei componenti), senza il quale la decisione non è esecutiva. Ma i prossimi giorni si annunciano frenetici. Con una serie di “tessitori”.
Dario Franceschini. Quando il potente ministro della Cultura abbandona la barca, vuol dire che quella affonda. Fu così quando mollò Bersani, dopo le elezioni “non vinte” del 2013. Fu così quando abbandonò Letta per salire sul carro di Renzi candidato segretario e pronto a scalare Palazzo Chigi. Ora, Franceschini sta ancora con il segretario: in cambio del suo appoggio ha ottenuto la promessa che non si voti a giugno. Questa la parte più visibile dell’accordo: ma il fu “vice-disastro” (copyright Renzi, qualche anno fa) ha 90 parlamentari a cui garantire un futuro. Peraltro, dall’inizio, si è fatto garante con Sergio Mattarella di garantire una legge elettorale. E, più in generale, di non far esplodere il sistema.
Paolo Gentiloni. Il premier lunedì si è seduto accanto a Renzi al tavolo della presidenza e lì è rimasto, anche mentre il suo predecessore a Palazzo Chigi non spendeva neanche una parola in lode del suo governo e anzi sosteneva la necessità di un esecutivo più forte per trattare in Europa. Il presidente del Consiglio con il segretario che l’ha voluto dov’è ha un patto di ferro: se l’altro gli chiede un passo indietro, lo farà. Nel frattempo, però, deve governare. E per farlo, la scelta è farsi vedere e sentire il meno possibile: fatti e non politica. Una strategia che fino adesso ha funzionato: ma cosa sarà del suo esecutivo, di fronte a una scissione e a un congresso, con una campagna elettorale di Renzi tutta da inventare, con il rischio che proprio le scelte del governo diventino un bersaglio?
Andrea Orlando. “Se ci si divide sulla leadership o sul calendario, questo rischia di essere patologico”. Così ha detto anche ieri il ministro della Giustizia. Dopo un intervento in direzione in cui ha tentato di mediare, invitando tutti a discutere di contenuti in una Conferenza programmatica. Ora molti guardano a lui come al “Salvatore della Patria”: se si candidasse contro Renzi potrebbe evitare la scissione. Su di lui Giorgio Napolitano ripone le recondite speranze di arginare l’avanzata di Grillo e l’impazzimento del sistema in blocco. Il Guardasigilli sta parlando con tutti (anche con Bersani), ma sa benissimo che – una volta che Delrio e Franceschini hanno deciso di stare con Renzi – non può apparire come il candidato della vecchia guardia, di D’Alema & co. Il pressing su di lui è alto. Tanto è vero che nessuno è pronto a scommettere che – anche se gli altri se ne vanno e lui resta dentro – appoggerà Renzi.
Gianni Cuperlo. Lunedì in direzione ha fatto l’intervento più “radicale”: “Matteo, il punto è se la tua politica sia quella giusta per sconfiggere la destra”. Un tempo candidato contro Renzi per la vecchia guerra, poi presidente del Pd, poi dimissionario, poi annesso alla causa del Sì al referendum, sta faticosamente cercando una soluzione per il Pd (e per sé). Dunque, media, nel tentativo di evitare la scissione. Ma è pessimista. Domenica in Assemblea ci sarà.
Michele Emiliano. Erano settimane, se non mesi, che il Governatore della Puglia preparava la sua battaglia contro Renzi. “Mi candido segretario”, ha detto anche lunedì in direzione. È stato lui a provocare l’accelerazione del dibattito quando è andato da Lucia Annunziata a dire che se l’ex premier non avesse convocato il congresso sarebbe stato il segretario a scindersi dal Pd. Se scissione sarà, il suo è un bivio amaro: o uscire con D’Alema e Bersani e giocare una partita che non è la sua, oppure restare e rischiare davvero di fare lo sfidante perfetto. Voleva costruire il partito del Sud, sognava Palazzo Chigi: chissà se è già finita.
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
… bandiera rossa …
Compagno Landini, compagno Emiliano, compagno Ferrero, compagno Civati, compagni sinceri
ed alle donne ed agli uomini che vedevano nell’idea di sinistra , comunque una speranza
chi vi scrive è uno dei tanti nessuno che abitano questa terra infelice che molti continuano a chiamare patria nonostante essa diventi ogni giorno di più una matrigna perversa. Ovunque si girino gli occhi, ovunque si presti attenzione ad un mormorio di fondo a crescere come solo le urla di disperazione riescono a fare, ovunque si tocchino con mano gli infiniti esempi a trasmettere l’assurdo di una realtà, amara e frustrante, sempre più diffusa, lì cresce la voglia di arrendersi o di adeguarsi al potere vigente e, peggio, di trasmigrare verso lidi che, nella confusione che tutto contiene, rischiano di essere peggiori del male nel sembrare l’ultima speranza in cui poter ancora credere.
Quei lidi che hanno fatto dell’onestà in politica una bandiera forse dimenticando che l’onestà non è un merito, ma un dovere, si giovano ed a ragione, della rabbia e della incapacità di reazione dei tanti che sono stati costretti a smettere di credere in una idea, in una forza alternativa al capitalismo più bieco, alla possibilità che i diritti degli uomini, dei lavoratori, di un popolo, dovessero crescere e non diminuire.
Una rabbia che tanto più si spinge all’odio quanto più prima avesse creduto e addirittura amato quella speranza, quella idea e quelle lotte per i diritti che adesso ha visto e vede calpestare di continuo.
Una rabbia senza limiti e razionalità quando si accomuna, questo è il grande pericolo, a visioni del mondo totalmente opposte e, di certo, più forti giacché legate al predominio ed al potere il cui desiderio è insito, malignamente genetico, in ciascuno di noi. Una rabbia che vedrà i compagni delusi che vi si affidano diventare per l’ennesima volta uno strumento di potere per cavalli di troia che riusciranno forse a distruggere questo sistema, ma non saranno capaci, per le loro contraddizioni nei modi e nei come a costruire, di crearne un altro funzionale per tutti e capace di assicurare una dignità ed un onore senza distinzioni e senza barriere per alcuno.
Quindi l’odio compagni: quello verso un partito che per rincorrere l’effimero potere di un governo ha mutuato la questua di voti innaturali al posto delle proprie origini; l’egoismo al posto della difesa dei diritti; l’opportunismo della protervia al posto della lotta per un mondo migliore; l’arrivismo personale al posto del benessere diffuso; la difesa della finanza al posto della crescita dell’economia; il taglio del sociale al posto della dignità e del vivibile.
Quell’odio che ha visto la propria culla in una progressiva distanza dal mondo reale; la cui crescita è stata la fuga dalle tessere, poi dalle sezioni, poi dagli uomini, non più credibili, ed infine nella sempre crescente astensione da quel diritto fondamentale per ogni democrazia che è la scelta libera del voto e terminata per sempre più persone verso lo sdoganamento di quelle forze che, nel proprio sembrare, sono, in effetti, rimaste come l’ultima occasione per cambiare.
Dunque Compagni, tutti a sembrare diversi e veri, nel miserabile comparto di una sinistra ciarliera e litigiosa come non mai, perché non prendere il coraggio a due mani e decidere di scegliere una via alternativa finalmente presente sul territorio, finalmente decisa a combattere il sistema anche uscendo da quelle regole che il sistema ha imposto per tutelare sé stesso, prontamente decisa a combattere ogni e tutte le battaglie fino alla risoluzione definitiva dei tanti problemi ad affliggere questo paese?. Perché non farlo?. Perché continuare a permettere che cresca l’odio ed invece, con un bagno di umiltà sincero, non tentare, almeno tentare, di riacquistare quella fiducia necessaria non tanto a governare, quanto a ripristinare, anche dall’opposizione e forse molto di più dall’opposizione, quel rapporto di forze che tanto ha reso in passato.
Voi dovreste averlo come un dovere; dovreste viverlo come lo scopo e lo sfogo naturale di una storia passata, vilipesa ed traviata dalle recenti sicumere, che ha visto ben più d’uno sacrificare sé stesso affinché tanti stessero meglio ed avanzassero verso un mondo non solo diverso, ma decisamente migliore. Perciò ESSERE compagni, non più solo apparire!.
E’ una supplica, il disperato grido di aiuto di un compagno ad altri compagni ed io, non sono che uno dei milioni ancora a crederlo possibile …
Non fatelo cadere nel vuoto!.
Di Francesco Briganti
https://www.facebook.com/francesco.briganti.39?fref=ts
Questo appello, se condiviso, sarebbe buona cosa mandarla da più persone possibili ai vari destinatari.
Io l'ho spedita con mail a: agenda@micheleemiliano.it e alla cortese attenzione del compagno
Maurizio Landini: organizzazione@fiom.cgil.it
Invito i compagni a farlo. Un saluto erding
Compagno Landini, compagno Emiliano, compagno Ferrero, compagno Civati, compagni sinceri
ed alle donne ed agli uomini che vedevano nell’idea di sinistra , comunque una speranza
chi vi scrive è uno dei tanti nessuno che abitano questa terra infelice che molti continuano a chiamare patria nonostante essa diventi ogni giorno di più una matrigna perversa. Ovunque si girino gli occhi, ovunque si presti attenzione ad un mormorio di fondo a crescere come solo le urla di disperazione riescono a fare, ovunque si tocchino con mano gli infiniti esempi a trasmettere l’assurdo di una realtà, amara e frustrante, sempre più diffusa, lì cresce la voglia di arrendersi o di adeguarsi al potere vigente e, peggio, di trasmigrare verso lidi che, nella confusione che tutto contiene, rischiano di essere peggiori del male nel sembrare l’ultima speranza in cui poter ancora credere.
Quei lidi che hanno fatto dell’onestà in politica una bandiera forse dimenticando che l’onestà non è un merito, ma un dovere, si giovano ed a ragione, della rabbia e della incapacità di reazione dei tanti che sono stati costretti a smettere di credere in una idea, in una forza alternativa al capitalismo più bieco, alla possibilità che i diritti degli uomini, dei lavoratori, di un popolo, dovessero crescere e non diminuire.
Una rabbia che tanto più si spinge all’odio quanto più prima avesse creduto e addirittura amato quella speranza, quella idea e quelle lotte per i diritti che adesso ha visto e vede calpestare di continuo.
Una rabbia senza limiti e razionalità quando si accomuna, questo è il grande pericolo, a visioni del mondo totalmente opposte e, di certo, più forti giacché legate al predominio ed al potere il cui desiderio è insito, malignamente genetico, in ciascuno di noi. Una rabbia che vedrà i compagni delusi che vi si affidano diventare per l’ennesima volta uno strumento di potere per cavalli di troia che riusciranno forse a distruggere questo sistema, ma non saranno capaci, per le loro contraddizioni nei modi e nei come a costruire, di crearne un altro funzionale per tutti e capace di assicurare una dignità ed un onore senza distinzioni e senza barriere per alcuno.
Quindi l’odio compagni: quello verso un partito che per rincorrere l’effimero potere di un governo ha mutuato la questua di voti innaturali al posto delle proprie origini; l’egoismo al posto della difesa dei diritti; l’opportunismo della protervia al posto della lotta per un mondo migliore; l’arrivismo personale al posto del benessere diffuso; la difesa della finanza al posto della crescita dell’economia; il taglio del sociale al posto della dignità e del vivibile.
Quell’odio che ha visto la propria culla in una progressiva distanza dal mondo reale; la cui crescita è stata la fuga dalle tessere, poi dalle sezioni, poi dagli uomini, non più credibili, ed infine nella sempre crescente astensione da quel diritto fondamentale per ogni democrazia che è la scelta libera del voto e terminata per sempre più persone verso lo sdoganamento di quelle forze che, nel proprio sembrare, sono, in effetti, rimaste come l’ultima occasione per cambiare.
Dunque Compagni, tutti a sembrare diversi e veri, nel miserabile comparto di una sinistra ciarliera e litigiosa come non mai, perché non prendere il coraggio a due mani e decidere di scegliere una via alternativa finalmente presente sul territorio, finalmente decisa a combattere il sistema anche uscendo da quelle regole che il sistema ha imposto per tutelare sé stesso, prontamente decisa a combattere ogni e tutte le battaglie fino alla risoluzione definitiva dei tanti problemi ad affliggere questo paese?. Perché non farlo?. Perché continuare a permettere che cresca l’odio ed invece, con un bagno di umiltà sincero, non tentare, almeno tentare, di riacquistare quella fiducia necessaria non tanto a governare, quanto a ripristinare, anche dall’opposizione e forse molto di più dall’opposizione, quel rapporto di forze che tanto ha reso in passato.
Voi dovreste averlo come un dovere; dovreste viverlo come lo scopo e lo sfogo naturale di una storia passata, vilipesa ed traviata dalle recenti sicumere, che ha visto ben più d’uno sacrificare sé stesso affinché tanti stessero meglio ed avanzassero verso un mondo non solo diverso, ma decisamente migliore. Perciò ESSERE compagni, non più solo apparire!.
E’ una supplica, il disperato grido di aiuto di un compagno ad altri compagni ed io, non sono che uno dei milioni ancora a crederlo possibile …
Non fatelo cadere nel vuoto!.
Di Francesco Briganti
https://www.facebook.com/francesco.briganti.39?fref=ts
Questo appello, se condiviso, sarebbe buona cosa mandarla da più persone possibili ai vari destinatari.
Io l'ho spedita con mail a: agenda@micheleemiliano.it e alla cortese attenzione del compagno
Maurizio Landini: organizzazione@fiom.cgil.it
Invito i compagni a farlo. Un saluto erding
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Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Questo appello, se condiviso, sarebbe buona cosa mandarla da più persone possibili ai vari destinatari.
Io l'ho spedita con mail a: agenda@micheleemiliano.it e alla cortese attenzione del compagno
Maurizio Landini: organizzazione@fiom.cgil.it
Invito i compagni a farlo. Un saluto erding
Tra i vari destinatari io comprenderei un po' tutti, a partire da PISAPIA, Emiliano, Vendola, Landinji, Rossi, Speranza, Bersani, Fassina, Civati, Ferrero, Fratoianni ecc. ecc. tranne un PD a guida Renzi.
Questi potrebbero definire una piattaforma della sinistra che potrebbe superare il 20% e dettare le condizioni a un PD non renziano che secondo me farebbe fatica a raggiungere il 20% smentendo alcuni sondaggi che lo danno al 27%.
Chi c’è in linea
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