Diario della caduta di un regime.
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Re: Diario della caduta di un regime.
......IN PUNTA DI PIEDI IN FONDO AL POZZO, CERCANDO DI EVITARE L'ONDA.....
Minzolini, Augias: “Sistema imputridito. Politici inconsapevoli della catastrofe di loro azioni e omissioni su gente normale”
Politica
Il giornalista risponde ai lettori di Repubblica: "In Senato un'offensiva violazione del principio che vuole la legge uguale per tutti. Mi ricorda quando la destra festeggiò con la mortadella la caduta del governo Prodi. Ma dopo 10 anni le cose sono peggiorate"
di F. Q. | 19 marzo 2017
commenti (36)
9,9 mila
Più informazioni su: Augusto Minzolini, Corrado Augias, Senato
Ormai è “il sistema ad essere irriformabile perché imputridito.
Gli attori che vediamo, o scompostamente agitati o riluttanti a partecipare ai lavori d’aula, hanno ormai con evidenza perso la testa, inconsapevoli dei riflessi catastrofici delle loro azioni o omissioni sulla gente normale”.
A scrivere è Corrado Augias, nella stanza delle lettere su Repubblica, rispondendo a due lettori del quotidiano che sollevavano il caso Minzolini. Augias aggiunge che sono arrivate “moltissime lettere come queste, tutte indignate, anzi furenti, alcune impubblicabili”.
In una delle due lettere si sottolinea tra l’altro che “questi (i senatori, ndr) non solo lo salvano, ma lo sommergono di baci: spettacolo penoso e offensivo”.
Una critica che Augias fa sua: “Un capogruppo più accorto, in apertura avrebbe dovuto mettere in guardia i suoi senatori, invitarli a reprimere l’esultanza. Si trattava non di un’assoluzione ma di uno scampato pericolo, per il rotto della cuffia, con offensiva violazione del principio che vuole la legge uguale per tutti”.
Se pensiamo che a festeggiare Minzolini è andato anche il senatore Pd il riferimento si può quindi allargare al capogruppo del Pd in Senato Luigi Zanda, il quale ha lasciato libertà di coscienza ai colleghi democratici.
Per Augias, dunque, il sistema è “imputridito” e i politici appaiono “inconsapevoli dei riflessi catastrofici delle loro azioni o omissioni sulla gente normale”.
Un’umiliazione progressiva delle istituzioni che ricorda, prosegue il giornalista e scrittore, la caduta del governo Prodi nel 2008 quando “l’Aula del Senato si trasformò in un bivacco; quello che non era riuscito a Mussolini riuscì al senatore neofascista Strano che festeggiò ingozzandosi platealmente di mortadella, occhiali da sole e maglioncino rosso gettato sulle spalle”.
“Sono passati quasi dieci anni – dice Augias – e le cose sono peggiorate al punto che nessuno ormai più essere considerato immune al contagio, nemmeno i neo-arrivati Cinquestelle”.
Il riferimento è in particolare al caso di Genova: i leader M5s “danno quotidianamente prova di essere pronti a ogni trucco, anzi di averne concepiti di nuovi.
Per esempio il capo che annulla un’elezione in Rete e la fa ripetere fino a quando non esce il candidato che gli fa comodo”.
Minzolini, Augias: “Sistema imputridito. Politici inconsapevoli della catastrofe di loro azioni e omissioni su gente normale”
Politica
Il giornalista risponde ai lettori di Repubblica: "In Senato un'offensiva violazione del principio che vuole la legge uguale per tutti. Mi ricorda quando la destra festeggiò con la mortadella la caduta del governo Prodi. Ma dopo 10 anni le cose sono peggiorate"
di F. Q. | 19 marzo 2017
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9,9 mila
Più informazioni su: Augusto Minzolini, Corrado Augias, Senato
Ormai è “il sistema ad essere irriformabile perché imputridito.
Gli attori che vediamo, o scompostamente agitati o riluttanti a partecipare ai lavori d’aula, hanno ormai con evidenza perso la testa, inconsapevoli dei riflessi catastrofici delle loro azioni o omissioni sulla gente normale”.
A scrivere è Corrado Augias, nella stanza delle lettere su Repubblica, rispondendo a due lettori del quotidiano che sollevavano il caso Minzolini. Augias aggiunge che sono arrivate “moltissime lettere come queste, tutte indignate, anzi furenti, alcune impubblicabili”.
In una delle due lettere si sottolinea tra l’altro che “questi (i senatori, ndr) non solo lo salvano, ma lo sommergono di baci: spettacolo penoso e offensivo”.
Una critica che Augias fa sua: “Un capogruppo più accorto, in apertura avrebbe dovuto mettere in guardia i suoi senatori, invitarli a reprimere l’esultanza. Si trattava non di un’assoluzione ma di uno scampato pericolo, per il rotto della cuffia, con offensiva violazione del principio che vuole la legge uguale per tutti”.
Se pensiamo che a festeggiare Minzolini è andato anche il senatore Pd il riferimento si può quindi allargare al capogruppo del Pd in Senato Luigi Zanda, il quale ha lasciato libertà di coscienza ai colleghi democratici.
Per Augias, dunque, il sistema è “imputridito” e i politici appaiono “inconsapevoli dei riflessi catastrofici delle loro azioni o omissioni sulla gente normale”.
Un’umiliazione progressiva delle istituzioni che ricorda, prosegue il giornalista e scrittore, la caduta del governo Prodi nel 2008 quando “l’Aula del Senato si trasformò in un bivacco; quello che non era riuscito a Mussolini riuscì al senatore neofascista Strano che festeggiò ingozzandosi platealmente di mortadella, occhiali da sole e maglioncino rosso gettato sulle spalle”.
“Sono passati quasi dieci anni – dice Augias – e le cose sono peggiorate al punto che nessuno ormai più essere considerato immune al contagio, nemmeno i neo-arrivati Cinquestelle”.
Il riferimento è in particolare al caso di Genova: i leader M5s “danno quotidianamente prova di essere pronti a ogni trucco, anzi di averne concepiti di nuovi.
Per esempio il capo che annulla un’elezione in Rete e la fa ripetere fino a quando non esce il candidato che gli fa comodo”.
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Re: Diario della caduta di un regime.
DAL PRIMO DOPO GUERRA FINO AD UNA TRENTINA DI ANNI FA, IN PIAZZA DEL DUOMO A MILANO, LATO INGRESSO GALLERIA VITTORIO EMANUELE, NEL TARDO POMERIGGIO SI RADUNAVANO CAPPANNELLI DI GENTE CHE DISCUTEVANO DI POLITICA. SPESSO SI ACCAPIGLIAVANO.
OGGI TUTTO QUESTO LO RIVEDO SUI COMMENTI AGLI ARTICOLI DEI GIORNALI, IN RETE.
LA PRIMA RIFLESSIONE CHE SI PUO’ FARE, E’ CHE I TRICOLORI NON CAMBIERANNO MAI.
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Antonello Ladu • un'ora fa
.....inconsapevoli dei riflessi catastrofici delle loro azioni o omissioni sulla gente normale......sbagliato , eccome se lo sanno. Ma per tenersi i privilegi accontentano il potente di turno .
△ ▽
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mauriziost • un'ora fa
Il livore di augias verso il M5S è cosa nota, tenta sempre di coinvolgerli anche dove non hanno nulla a che fare. Bisogna ricordare che questo tipo per sua ammissione ha rubato un libro da giovane in libreria, quindi a quale miglior partito aderire se non al pd- forza itala, fingendo di indignarsi per poi appoggiarli?
3 △ ▽
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sere1964 . • 2 ore fa
Un commento analogo fatto da me qualche ora fa è stato rimosso (removed). Chiedo venia: deve essere perché a Minzolini ho dato del ladro. E mi sbagliato. Il reato non è furto, ma concussione. Chiedo pubblicamente scusa, non mi rimuovete, per favore!
△ ▽
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sere1964 . • 2 ore fa
Avete memorizzato la scena di Minzolini salvato dalle acque ( putride) in parlamento? La sua facciona gioiosa e i baci e abbracci calorosi?Pubblicatela per favore ,in modo ripetitivo e ossessivo, a futura memoria. Ma non dimenticate la didascalia, se no i posteri penseranno che si tratti di un salvatore della patria giustamente osannato.
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Blue Bayou • 3 ore fa
Soldatino Augias, il vuoto intellettuale. Imputridito lo è anche il tuo essere viscido e vuoto, "saggio e tribuno", quanto un pugno di prugne, tu, Scalfari e Grüber!
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gigi einaudi > Blue Bayou • un'ora fa
non possono essere condivisibili i toni - specialmente se rivolti verso persone anziane - come scalfari, augias e la gruber, ma una critica alla demagogia del pd di Renzi che i citati giornalisti hanno tutelato e tutelano fino a nuovo ordine senz'altro sì.
△ ▽
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Silvano Pavanello > Blue Bayou • 2 ore fa
Non conosci il significato di vergogna,vuoto intellettuale ? Dal commento ,l' intelligenza non sai neanche cos'è
△ ▽
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sere1964 . • 3 ore fa
Ma quali inconsapevoli? Sanno bene quello che fanno: fondano nuovi partiti per assicurarsi le poltrone, ci faranno tornare al proporzionale in modo da "governare" ( si fa per dire) con le "grandi" ( numericamente) coalizioni, assicurandosi per il mantenimento dello status quo, e se l'Europa basse cassa per azioni incisive ( lacrime e sangue) c'è sempre un Capo dello Stato acquiescente che nomina senatore a vita un altro Maramaldo per i provvedimenti necessari.....
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Roberto Mantovani • 4 ore fa
caro Augias mi sembrava strano che dicessi qualcosa di giusto! E infatti era solo per tirare dentro i 5 Stelle! Da te che Indefessamente hai difeso il PD nonostante tutto e tutti era strana una denuncia pura e semplice del tuo partito ! E' semplicemente un altro modo per dire "sono tutti uguali" quindi votare PD FI o 5 Stelle è la stessa cosa. Quindi se tu non puoi votare i tuoi butti il tavolo per aria. Da piccolo eri uno di quelli che se non vinceva si portava via il pallone vero ? ;-)
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lacomare • 4 ore fa
Capisco la delusione per il fatto del senato. Ma equipararlo al fatto 5s significa non volerlo ammettere. Una fedelta' di appartenenza quasi militare quindi poco razionale.
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antony970 • 4 ore fa
Paragonare le due cose è da esseri infimi. .. Chi prendeva soldi in nero o chi ha piazzato la propria figlia alla Rai non ha voce in capitolo soprattutto perché fino all'altro ieri era renziani .. Scenda dal piedistallo e faccia mea culpa e si zittisca sui 5s
6 △ ▽
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Il figlio del grigio • 5 ore fa
Concordo e credo che se nn fosse perché oggi le regole sono europee e un eventuale caudillo verrebbe spazzato via in poco tempo,i rischi che corre la demos a causa del voto che noi abbiamo dato a quest ammasso di imbecillì che festeggiano alle e sulle nostre spalle ,nn è bella la situazione...meno male che l Europa c'è !!!
△ ▽
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stefano37 • 5 ore fa
Forse imputridito è chi elegge questi......."complici" del condannato......cane non mangia cane......
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Enzo Altieri • 6 ore fa
Eppure se gli parli di cittadini onesti del M5S, magari un po' ingenui ed inesperti, ma seriamente impegnati per il vero bene comune, a sto rintronato finto comunista gli vengono le crisi epilettiche!
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Benedetto • 6 ore fa
augias è quello che commentando la vicenda della bimbetta gettata giù dal balcone a Caviano da qualcuno dei suoi aguzzini ebbe a dire che ..sì..ma teniamo presente che a 5 anni si atteggiava come una di 16 o 18. Questo disse!
E non è stato un commento a caldo, bensì ragionato, quindi convinto.
Quindi che si vergogni, stia zitto e sparisca per sempre.
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Mulas Michele • 12 ore fa
Augias : démentica di essere stato in tempi non molto lontani il "menestrello" del PD . . .
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stefano sarti • 12 ore fa
Ho sempre votato a sinistra anche se non ho mai avuto tessere in tasca....In assoluto, la prima che non mi è piaciuta per niente è stata quella di avallare il rientro dei capitali sporchi detenuti all'estero facendo pagare il 5%...Con questa di Minzolini hanno passato il segno, non li voterò mai più.
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Chicco67 • 12 ore fa
Meno male tra pochi mesi, concluso l'iter burocratico e fatto il rogito della vendita delle mie proprietà lascerò questo paese per uno più normale, civile.
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stefano sarti • 12 ore fa
Fanno schifo
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Luca Nicoletti • 13 ore fa
Consiglio ad Augias di concentrarsi sulle malefatte del PD. Visto che per la prima volta ha preso coscienza della degenerazione del parlamento italiano. E capisco che inconsciamente non riesca ad accettare che il M5S, con tutti gli errori di gioventù, (l'unico che non prende soldi pubblici) è l'unico vicino alla gente! Se ne faccia una ragione...
4 △ ▽
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SempreContro • 13 ore fa
Assolutamente d'accordo con Augias. SpettacolI indegni.
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Petronio • 13 ore fa
Se, ormai "il sistema è irriformabile perché imputridito" ha ragione M5S.....
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Salvo • 13 ore fa
Commento alla luce del sole !
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Paolo Catti De Gasperi • 13 ore fa
Augias , dai retta , vota M5S e smettila di ricercare il santo tra i camdidati pd. Non esiste ! Smetti di rivoltarti nel fango imputridito che critichi, fattene una ragione
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ghostrideralfa • 13 ore fa
Hanno raggiunto lo scopo tanto agognato dai mafiosi..commettere reati sapendo di farla franca..Uno puo' chiamarli come vuole,politici..onorevoli,ecc..ma sempre mafiosi rimangono.
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Rheinold • 14 ore fa
Povero Augias che vive nel mondo dei sogni e definisce i nostri politici "inconsapevoli"...
E poveri quegli italiani che consapevolmente devono subire tutto questo scempio.
△ ▽
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Diego • 14 ore fa
Augias dovrebbe almeno avere la decenza di tacere!
Ormai un anno fa, parlava addirittura di "trappola" e cavillava sul fatto che si "correva il rischio" che questa classe politica si salvasse da sola: https://www.youtube.com/wat...
Ora che il rischio lo ha corso (con evidente risultato), il sedicente "intellettuale" si accorge che il sistema è imputridito. Meglio tardi che mai...
△ ▽
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Vincenzo Giancristofaro • 14 ore fa
Ogni tanto si sveglia...
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blobel • 14 ore fa
E allora cosa ci propone?
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Fabrizio • 14 ore fa
L'Italia, contrariamente a chi la pensa diversamente, è una Repubblica democratica e la prova provata di rispettare il diritto di parola l'abbiamo avuta pubblicando l'opinione di Augias.
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lacomare > Fabrizio • 3 ore fa
Vero. Scrivendo poi si qualifica da solo.
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Wolfgang • 14 ore fa
Cosa potevamo aspettarci da una combriccola di nominati senza faccia né dignità? Si parano il sacco a vicenda...Spettacolo da fine impero, insultante, raccapricciante. Difficile trovare l'aggettivo giusto.
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IlGranchio • 14 ore fa
Perché tirare a mano i M5S? Ognuno risponda delle sue azioni, indipendentemente da quello che fanno altri. In più non metterei sullo stesso piano negare l'attuazione di una legge dello stato con le scelte interne di un movimento.
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Rolex D'Arabia • 14 ore fa
Riabilitare il compagno Berlusconi ora si può
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Dr. Giuseppe • 15 ore fa
Magari i politicanti non fossero consapevoli dell'effetto delle loro azioni e omissioni sulla gente normale! Lo fanno apposta, per creare malcontento, per il gusto di prendere per i fondelli e per vedere fin dove arriva la pazienza della gente e quindi fino a che punto possono spingersi nei loro abusi! Speriamo la situazione arrivi presto all'implosione del sistema marcio.
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Marc84 • 15 ore fa
È scontato che Augias non citi Renzi e le sue mirabolanti promesse fasulle tra i motivi della cattiva percezione della classe politica tra i cittadini, d'altra parte gioca in quella stessa squadra.
Nota curiosa: il senatore Strano passò al FLI di Fini, il gruppo di scissionisti dal Pdl salutato da quelli come Augias quali onesti antagonisti del satrapo di Arcore.
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TheGlide22 • 15 ore fa
Non sono inconsapevoli,sono molto ma molto peggio : menefreghisti-autoreferenziali (solo per citarne un paio).
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OGGI TUTTO QUESTO LO RIVEDO SUI COMMENTI AGLI ARTICOLI DEI GIORNALI, IN RETE.
LA PRIMA RIFLESSIONE CHE SI PUO’ FARE, E’ CHE I TRICOLORI NON CAMBIERANNO MAI.
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Antonello Ladu • un'ora fa
.....inconsapevoli dei riflessi catastrofici delle loro azioni o omissioni sulla gente normale......sbagliato , eccome se lo sanno. Ma per tenersi i privilegi accontentano il potente di turno .
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mauriziost • un'ora fa
Il livore di augias verso il M5S è cosa nota, tenta sempre di coinvolgerli anche dove non hanno nulla a che fare. Bisogna ricordare che questo tipo per sua ammissione ha rubato un libro da giovane in libreria, quindi a quale miglior partito aderire se non al pd- forza itala, fingendo di indignarsi per poi appoggiarli?
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sere1964 . • 2 ore fa
Un commento analogo fatto da me qualche ora fa è stato rimosso (removed). Chiedo venia: deve essere perché a Minzolini ho dato del ladro. E mi sbagliato. Il reato non è furto, ma concussione. Chiedo pubblicamente scusa, non mi rimuovete, per favore!
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sere1964 . • 2 ore fa
Avete memorizzato la scena di Minzolini salvato dalle acque ( putride) in parlamento? La sua facciona gioiosa e i baci e abbracci calorosi?Pubblicatela per favore ,in modo ripetitivo e ossessivo, a futura memoria. Ma non dimenticate la didascalia, se no i posteri penseranno che si tratti di un salvatore della patria giustamente osannato.
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Blue Bayou • 3 ore fa
Soldatino Augias, il vuoto intellettuale. Imputridito lo è anche il tuo essere viscido e vuoto, "saggio e tribuno", quanto un pugno di prugne, tu, Scalfari e Grüber!
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gigi einaudi > Blue Bayou • un'ora fa
non possono essere condivisibili i toni - specialmente se rivolti verso persone anziane - come scalfari, augias e la gruber, ma una critica alla demagogia del pd di Renzi che i citati giornalisti hanno tutelato e tutelano fino a nuovo ordine senz'altro sì.
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Silvano Pavanello > Blue Bayou • 2 ore fa
Non conosci il significato di vergogna,vuoto intellettuale ? Dal commento ,l' intelligenza non sai neanche cos'è
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sere1964 . • 3 ore fa
Ma quali inconsapevoli? Sanno bene quello che fanno: fondano nuovi partiti per assicurarsi le poltrone, ci faranno tornare al proporzionale in modo da "governare" ( si fa per dire) con le "grandi" ( numericamente) coalizioni, assicurandosi per il mantenimento dello status quo, e se l'Europa basse cassa per azioni incisive ( lacrime e sangue) c'è sempre un Capo dello Stato acquiescente che nomina senatore a vita un altro Maramaldo per i provvedimenti necessari.....
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Roberto Mantovani • 4 ore fa
caro Augias mi sembrava strano che dicessi qualcosa di giusto! E infatti era solo per tirare dentro i 5 Stelle! Da te che Indefessamente hai difeso il PD nonostante tutto e tutti era strana una denuncia pura e semplice del tuo partito ! E' semplicemente un altro modo per dire "sono tutti uguali" quindi votare PD FI o 5 Stelle è la stessa cosa. Quindi se tu non puoi votare i tuoi butti il tavolo per aria. Da piccolo eri uno di quelli che se non vinceva si portava via il pallone vero ? ;-)
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lacomare • 4 ore fa
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antony970 • 4 ore fa
Paragonare le due cose è da esseri infimi. .. Chi prendeva soldi in nero o chi ha piazzato la propria figlia alla Rai non ha voce in capitolo soprattutto perché fino all'altro ieri era renziani .. Scenda dal piedistallo e faccia mea culpa e si zittisca sui 5s
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Il figlio del grigio • 5 ore fa
Concordo e credo che se nn fosse perché oggi le regole sono europee e un eventuale caudillo verrebbe spazzato via in poco tempo,i rischi che corre la demos a causa del voto che noi abbiamo dato a quest ammasso di imbecillì che festeggiano alle e sulle nostre spalle ,nn è bella la situazione...meno male che l Europa c'è !!!
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stefano37 • 5 ore fa
Forse imputridito è chi elegge questi......."complici" del condannato......cane non mangia cane......
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Enzo Altieri • 6 ore fa
Eppure se gli parli di cittadini onesti del M5S, magari un po' ingenui ed inesperti, ma seriamente impegnati per il vero bene comune, a sto rintronato finto comunista gli vengono le crisi epilettiche!
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Benedetto • 6 ore fa
augias è quello che commentando la vicenda della bimbetta gettata giù dal balcone a Caviano da qualcuno dei suoi aguzzini ebbe a dire che ..sì..ma teniamo presente che a 5 anni si atteggiava come una di 16 o 18. Questo disse!
E non è stato un commento a caldo, bensì ragionato, quindi convinto.
Quindi che si vergogni, stia zitto e sparisca per sempre.
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Mulas Michele • 12 ore fa
Augias : démentica di essere stato in tempi non molto lontani il "menestrello" del PD . . .
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stefano sarti • 12 ore fa
Ho sempre votato a sinistra anche se non ho mai avuto tessere in tasca....In assoluto, la prima che non mi è piaciuta per niente è stata quella di avallare il rientro dei capitali sporchi detenuti all'estero facendo pagare il 5%...Con questa di Minzolini hanno passato il segno, non li voterò mai più.
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Chicco67 • 12 ore fa
Meno male tra pochi mesi, concluso l'iter burocratico e fatto il rogito della vendita delle mie proprietà lascerò questo paese per uno più normale, civile.
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stefano sarti • 12 ore fa
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Luca Nicoletti • 13 ore fa
Consiglio ad Augias di concentrarsi sulle malefatte del PD. Visto che per la prima volta ha preso coscienza della degenerazione del parlamento italiano. E capisco che inconsciamente non riesca ad accettare che il M5S, con tutti gli errori di gioventù, (l'unico che non prende soldi pubblici) è l'unico vicino alla gente! Se ne faccia una ragione...
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SempreContro • 13 ore fa
Assolutamente d'accordo con Augias. SpettacolI indegni.
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Petronio • 13 ore fa
Se, ormai "il sistema è irriformabile perché imputridito" ha ragione M5S.....
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Salvo • 13 ore fa
Commento alla luce del sole !
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Paolo Catti De Gasperi • 13 ore fa
Augias , dai retta , vota M5S e smettila di ricercare il santo tra i camdidati pd. Non esiste ! Smetti di rivoltarti nel fango imputridito che critichi, fattene una ragione
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ghostrideralfa • 13 ore fa
Hanno raggiunto lo scopo tanto agognato dai mafiosi..commettere reati sapendo di farla franca..Uno puo' chiamarli come vuole,politici..onorevoli,ecc..ma sempre mafiosi rimangono.
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Rheinold • 14 ore fa
Povero Augias che vive nel mondo dei sogni e definisce i nostri politici "inconsapevoli"...
E poveri quegli italiani che consapevolmente devono subire tutto questo scempio.
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Diego • 14 ore fa
Augias dovrebbe almeno avere la decenza di tacere!
Ormai un anno fa, parlava addirittura di "trappola" e cavillava sul fatto che si "correva il rischio" che questa classe politica si salvasse da sola: https://www.youtube.com/wat...
Ora che il rischio lo ha corso (con evidente risultato), il sedicente "intellettuale" si accorge che il sistema è imputridito. Meglio tardi che mai...
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Vincenzo Giancristofaro • 14 ore fa
Ogni tanto si sveglia...
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blobel • 14 ore fa
E allora cosa ci propone?
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Fabrizio • 14 ore fa
L'Italia, contrariamente a chi la pensa diversamente, è una Repubblica democratica e la prova provata di rispettare il diritto di parola l'abbiamo avuta pubblicando l'opinione di Augias.
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lacomare > Fabrizio • 3 ore fa
Vero. Scrivendo poi si qualifica da solo.
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Wolfgang • 14 ore fa
Cosa potevamo aspettarci da una combriccola di nominati senza faccia né dignità? Si parano il sacco a vicenda...Spettacolo da fine impero, insultante, raccapricciante. Difficile trovare l'aggettivo giusto.
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IlGranchio • 14 ore fa
Perché tirare a mano i M5S? Ognuno risponda delle sue azioni, indipendentemente da quello che fanno altri. In più non metterei sullo stesso piano negare l'attuazione di una legge dello stato con le scelte interne di un movimento.
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Rolex D'Arabia • 14 ore fa
Riabilitare il compagno Berlusconi ora si può
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Dr. Giuseppe • 15 ore fa
Magari i politicanti non fossero consapevoli dell'effetto delle loro azioni e omissioni sulla gente normale! Lo fanno apposta, per creare malcontento, per il gusto di prendere per i fondelli e per vedere fin dove arriva la pazienza della gente e quindi fino a che punto possono spingersi nei loro abusi! Speriamo la situazione arrivi presto all'implosione del sistema marcio.
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Marc84 • 15 ore fa
È scontato che Augias non citi Renzi e le sue mirabolanti promesse fasulle tra i motivi della cattiva percezione della classe politica tra i cittadini, d'altra parte gioca in quella stessa squadra.
Nota curiosa: il senatore Strano passò al FLI di Fini, il gruppo di scissionisti dal Pdl salutato da quelli come Augias quali onesti antagonisti del satrapo di Arcore.
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TheGlide22 • 15 ore fa
Non sono inconsapevoli,sono molto ma molto peggio : menefreghisti-autoreferenziali (solo per citarne un paio).
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Re: Diario della caduta di un regime.
Ormai è “il sistema ad essere irriformabile perché imputridito.
Corrado Augias
“Con la riforma penale il governo salva i corrotti
Così ci saranno più impuniti e processi bloccati”
Intervista al magistrato antimafia Sebastiano Ardita, autore con Davigo del libro “Giustizialisti”
“Vietato usare il trojan? Si chiude l’ultimo varco per avere le prove di molti reati dei colletti bianchi”
Sebastiano Ardita, procuratore aggiunto a Messina, è un magistrato antimafia da sempre in prima linea. Con lui entriamo nel dettaglio della riforma penale per capire le conseguenze sulle indagini: “È indubbio che il governo vada molto oltre nel limitare l’utilizzo dell’intrusore informatico. La Cassazione ha delimitato l’uso per la criminalità organizzata mafiosa, terroristica e semplice, invece, nel ddl penale, l’uso del trojan si prevede esclusivamente per mafia e terrorismo, salvo che si stia compiendo un reato”
di Antonella Mascali
Corrado Augias
“Con la riforma penale il governo salva i corrotti
Così ci saranno più impuniti e processi bloccati”
Intervista al magistrato antimafia Sebastiano Ardita, autore con Davigo del libro “Giustizialisti”
“Vietato usare il trojan? Si chiude l’ultimo varco per avere le prove di molti reati dei colletti bianchi”
Sebastiano Ardita, procuratore aggiunto a Messina, è un magistrato antimafia da sempre in prima linea. Con lui entriamo nel dettaglio della riforma penale per capire le conseguenze sulle indagini: “È indubbio che il governo vada molto oltre nel limitare l’utilizzo dell’intrusore informatico. La Cassazione ha delimitato l’uso per la criminalità organizzata mafiosa, terroristica e semplice, invece, nel ddl penale, l’uso del trojan si prevede esclusivamente per mafia e terrorismo, salvo che si stia compiendo un reato”
di Antonella Mascali
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Re: Diario della caduta di un regime.
Ormai è “il sistema ad essere irriformabile perché imputridito.
Corrado Augias
LA PROPAGANDA AI TEMPI DELLA GUERRA DELLE POLTRONE NEL PAESE DEI MERLONI BOCCALONI GIGANTI
NOI I BUONI – LORO I CATTIVI
Enrico Mentana bacchetta Pd e M5S: "Il partito dei 101 anonimi e il movimento di Nessuno"
Il direttore del Tg di La7, con un post sul suo profilo Facebook, si scaglia contro il Partito Democratico e Beppe Grillo: "Il partito dei 101 anonimi e il movimento di Nessuno sono le forze principali del nostro Paese"
Alessia Albertin - Dom, 19/03/2017 - 16:18
commenta
Enrico Mentana torna a far discutere con un suo post su Facebook. Questa volta oggetto delle critiche del direttore del tg di La7 sono il Partito Democratico, definito "il partito dei 101 anonimi" e Beppe Grillo con il suo "Movimento di Nessuno".
Nella sua arringa, che non risparmia nessuno, il giornalista inizia con una critica alla politica italiana incapace, a suo dire, di assumersi le proprie responsabilità.
"Nel rissoso saloon della politica italiana, dove tutti accusano tutti, dove si è sempre al primo giorno di campagna elettorale, c'è un solo grande assente: la capacità di prendersi le proprie responsabilità, mai - esrodisce Mentana - Se Claudio Scajola voleva davvero comprarsi coi soldi suoi la famosa casa vista Colosseo, gli bastava brevettare il disclaimer "a mia insaputa": ora sarebbe straricco. Tutti negano, tutti si chiamano fuori, o fanno i vaghi. Non ci si rende conto del danno permanente di credibilità che fa alla politica questa deroga sistematica al principio di responsabilità".
Il giornalista attacca duramente il Partito democratico e in particolare i 101 "anonimi" franchi tiratori piddini che azzopparono la corsa al Quirinale di Romano Prodi.
"Tra un mese esatto, il 19 aprile, saranno quattro anni da quando si perpetrò il più significativo harakiri di responsabilità politica della nostra storia recente - scrive il giornalista - Quel giorno la candidatura di Romano Prodi al Quirinale - decisa all'unanimità dall'assemblea degli elettori del Pd - venne affossata da almeno 101 franchi tiratori (calcolo successivi fanno salire il numero a 120). È la ferocia della lotta politica, si dirà. Il fatto è che in questi quattro anni nessuno di quegli oltre cento parlamentari ha ammesso di non aver votato Prodi. Nessuno! È successo all'inizio di questa legislatura, quindi questi parlamentari sono ancora tutti lì - prosegue il direttore - e alcuni avranno avuto anche responsabilità di governo, fatto o evitato scissioni, invitato a più riprese colleghi e avversari al senso di responsabilità. Ma quel macroscopico atto di impallinamento anonimo è stato rimosso. Un episodio politico di prima grandezza, il vero scheletro nell'armadio del Pd".
Poi arriva il turno del Movimento 5 Stelle. Mentana non risparmia Beppe Grillo per la vicenda, al centro di una grossa polemica, del blog del comico, ma "a sua insaputa". Piovono scritiche anche per il caso Cassimatis, che potrebbe finire in tribunale.
"Su un piano diverso, ma con la stessa inverosimiglianza, come fa Beppe Grillo a non rendersi conto di quanto nuoccia profondamente alla sua credibilità, e quindi a quella del Movimento che ha fondato, l'uso assolutistico del suo blog, come scettro di Salomone, per validare o invalidare elezioni, per dare la linea, proclamare e sconvocare a giro di ore consultazioni e referendum - commenta Mentana - Il tutto senza mai rendere conto a nessuno, su scelte e numeri, inappellabile. E poi però, di fronte a una querela, scivere che lui, Grillo "non è responsabile, né gestore, né moderatore, né direttore, né provider, né titolare del dominio del blog né degli account Twitter, né dei tweet e Facebook e non ha alcun potere di direzione né di controllo sul blog né sugli account twitter e Facebook e tanto meno di e su ciò che ivi viene postato". Per la brutta vicenda genovese Grillo ha scritto "fidatevi di me". Di me chi?", si chiede con ironia il direttore del Tg di La7.
La conclusione del giornalista non lascia scampo a nessuno: "Ecco, il partito dei 101 anonimi e il movimento di Nessuno sono le forze principali del nostro paese". Poi la chiusa che sa di sferzata: "PS sono direttamente responsabile di quel che ho scritto".
Corrado Augias
LA PROPAGANDA AI TEMPI DELLA GUERRA DELLE POLTRONE NEL PAESE DEI MERLONI BOCCALONI GIGANTI
NOI I BUONI – LORO I CATTIVI
Enrico Mentana bacchetta Pd e M5S: "Il partito dei 101 anonimi e il movimento di Nessuno"
Il direttore del Tg di La7, con un post sul suo profilo Facebook, si scaglia contro il Partito Democratico e Beppe Grillo: "Il partito dei 101 anonimi e il movimento di Nessuno sono le forze principali del nostro Paese"
Alessia Albertin - Dom, 19/03/2017 - 16:18
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Enrico Mentana torna a far discutere con un suo post su Facebook. Questa volta oggetto delle critiche del direttore del tg di La7 sono il Partito Democratico, definito "il partito dei 101 anonimi" e Beppe Grillo con il suo "Movimento di Nessuno".
Nella sua arringa, che non risparmia nessuno, il giornalista inizia con una critica alla politica italiana incapace, a suo dire, di assumersi le proprie responsabilità.
"Nel rissoso saloon della politica italiana, dove tutti accusano tutti, dove si è sempre al primo giorno di campagna elettorale, c'è un solo grande assente: la capacità di prendersi le proprie responsabilità, mai - esrodisce Mentana - Se Claudio Scajola voleva davvero comprarsi coi soldi suoi la famosa casa vista Colosseo, gli bastava brevettare il disclaimer "a mia insaputa": ora sarebbe straricco. Tutti negano, tutti si chiamano fuori, o fanno i vaghi. Non ci si rende conto del danno permanente di credibilità che fa alla politica questa deroga sistematica al principio di responsabilità".
Il giornalista attacca duramente il Partito democratico e in particolare i 101 "anonimi" franchi tiratori piddini che azzopparono la corsa al Quirinale di Romano Prodi.
"Tra un mese esatto, il 19 aprile, saranno quattro anni da quando si perpetrò il più significativo harakiri di responsabilità politica della nostra storia recente - scrive il giornalista - Quel giorno la candidatura di Romano Prodi al Quirinale - decisa all'unanimità dall'assemblea degli elettori del Pd - venne affossata da almeno 101 franchi tiratori (calcolo successivi fanno salire il numero a 120). È la ferocia della lotta politica, si dirà. Il fatto è che in questi quattro anni nessuno di quegli oltre cento parlamentari ha ammesso di non aver votato Prodi. Nessuno! È successo all'inizio di questa legislatura, quindi questi parlamentari sono ancora tutti lì - prosegue il direttore - e alcuni avranno avuto anche responsabilità di governo, fatto o evitato scissioni, invitato a più riprese colleghi e avversari al senso di responsabilità. Ma quel macroscopico atto di impallinamento anonimo è stato rimosso. Un episodio politico di prima grandezza, il vero scheletro nell'armadio del Pd".
Poi arriva il turno del Movimento 5 Stelle. Mentana non risparmia Beppe Grillo per la vicenda, al centro di una grossa polemica, del blog del comico, ma "a sua insaputa". Piovono scritiche anche per il caso Cassimatis, che potrebbe finire in tribunale.
"Su un piano diverso, ma con la stessa inverosimiglianza, come fa Beppe Grillo a non rendersi conto di quanto nuoccia profondamente alla sua credibilità, e quindi a quella del Movimento che ha fondato, l'uso assolutistico del suo blog, come scettro di Salomone, per validare o invalidare elezioni, per dare la linea, proclamare e sconvocare a giro di ore consultazioni e referendum - commenta Mentana - Il tutto senza mai rendere conto a nessuno, su scelte e numeri, inappellabile. E poi però, di fronte a una querela, scivere che lui, Grillo "non è responsabile, né gestore, né moderatore, né direttore, né provider, né titolare del dominio del blog né degli account Twitter, né dei tweet e Facebook e non ha alcun potere di direzione né di controllo sul blog né sugli account twitter e Facebook e tanto meno di e su ciò che ivi viene postato". Per la brutta vicenda genovese Grillo ha scritto "fidatevi di me". Di me chi?", si chiede con ironia il direttore del Tg di La7.
La conclusione del giornalista non lascia scampo a nessuno: "Ecco, il partito dei 101 anonimi e il movimento di Nessuno sono le forze principali del nostro paese". Poi la chiusa che sa di sferzata: "PS sono direttamente responsabile di quel che ho scritto".
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Re: Diario della caduta di un regime.
Locri in piazza, Don Ciotti: “Oggi tutti sbirri”
I banchi vuoti: 9 storie di bimbi vittime di mafia
Nel comune calabrese 25mila persone, altre 500mila in tutta Italia per la XII giornata della memoria
Da Dodò ai gemelli Asta: le vite dei bambini uccisi da Cosa Nostra raccontate dal fondatore di Libera
Mafie
“Oggi a Locri siamo tutti sbirri. Ricorderemo tanti nomi di esponenti delle forze dell’ordine che hanno perso la vita e nessuno li può etichettare e insultare”. Parola di don Ciotti, dopo le scritte comparse ieri a Locri. Da qui è partito il corteo con il quale Libera celebra la XXII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Sono 25mila i partecipanti nel paese dell’Aspromonte; cinquecentomila le presenze nel resto d’Italia. In testa i familiari delle vittime
di F. Q.
I banchi vuoti: 9 storie di bimbi vittime di mafia
Nel comune calabrese 25mila persone, altre 500mila in tutta Italia per la XII giornata della memoria
Da Dodò ai gemelli Asta: le vite dei bambini uccisi da Cosa Nostra raccontate dal fondatore di Libera
Mafie
“Oggi a Locri siamo tutti sbirri. Ricorderemo tanti nomi di esponenti delle forze dell’ordine che hanno perso la vita e nessuno li può etichettare e insultare”. Parola di don Ciotti, dopo le scritte comparse ieri a Locri. Da qui è partito il corteo con il quale Libera celebra la XXII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Sono 25mila i partecipanti nel paese dell’Aspromonte; cinquecentomila le presenze nel resto d’Italia. In testa i familiari delle vittime
di F. Q.
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Re: Diario della caduta di un regime.
CI MANCAVA SOLO QUESTA..............
Datajournalism
Analfabeti funzionali, il dramma italiano: chi sono e perché il nostro Paese è tra i peggiori
Sono capaci di leggere e scrivere, ma hanno difficoltà a comprendere testi semplici e sono privi di molte competenze utili nella vita quotidiana. Nessuna nazione in Europa, a parte la Turchia, ne conta così tanti. Tutti i numeri per capire la dimensione di un fenomeno spesso sottovalutato
di Elisa Murgese
21 marzo 2017
Articolo + diagrammi e tabelle:
http://espresso.repubblica.it/inchieste ... =HEF_RULLO
Datajournalism
Analfabeti funzionali, il dramma italiano: chi sono e perché il nostro Paese è tra i peggiori
Sono capaci di leggere e scrivere, ma hanno difficoltà a comprendere testi semplici e sono privi di molte competenze utili nella vita quotidiana. Nessuna nazione in Europa, a parte la Turchia, ne conta così tanti. Tutti i numeri per capire la dimensione di un fenomeno spesso sottovalutato
di Elisa Murgese
21 marzo 2017
Articolo + diagrammi e tabelle:
http://espresso.repubblica.it/inchieste ... =HEF_RULLO
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Re: Diario della caduta di un regime.
LA GUERRA DELLE POLTRONE CHE PORTERA’ ALLO SFASCIO DEFINITIVO DEL PAESE.
Alla fine sono sempre loro. Gli eredi dell’ex Dc e relativi satelliti della Prima Repubblica.
Incuranti, avevano portato allo sfascio la Prima Repubblica.
Poi si sono camuffati e riciclati e adesso sempre incuranti delle necessità del Paese, corrono a tutta birra per andare a sbattere contro il muro.
Dato che Pagnonceli, stamani, sul Corriere della Sera, ha comunicato che i 5S sono il primo partito in Italia, è iniziata la politica di logoramento a suon di comunicazioni al fine di screditarli con ogni mezzo possibile.
5 ore fa
55
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La capitale tra rifiuti e degrado
A Roma è emergenza cinghiali
Alessandra Benignetti
Due giorni fa avevano pubblicato la comunicazione del loro santone di Hardcore, in cui dichiarava che i 5S sono peggio dei comunisti.
Da Google:
Berlusconi: "Col M5S l'Italia è in pericolo. Peggio dei comunisti del '94 ...
http://www.ilgiornale.it/.../col-m5s-li ... 75203.html
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7 giorni fa - Prima c'erano i comunisti adesso ci sono i 5 stelle. Riforma della giustizia che non ha mai fatto. Berlusconi ama il suo portafogli più di ...
Silvio Berlusconi: "Col M5S l'Italia è in pericolo, peggio dei comunisti ...
http://www.huffingtonpost.it/2017/03/15 ... 78136.html
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7 giorni fa - Con il Movimento 5 Stelle l'Italia è in pericolo, più che con i comunisti nel '94. Lo dice, in un colloquio privato al Giornale, il leader di Forza Italia ...
Berlusconi: Col M5S Italia è in pericolo, peggio dei comunisti | LaPresse
http://www.lapresse.it/berlusconi-col-m ... sti-del-94....
1. Copia cache
6 giorni fa - Oggi chi aggredisce la democrazia sono altri ma, se possibile, "ancor più pericolosi dei comunisti del '94: il Movimento Cinque Stelle
Silvio Berlusconi | M5S peggio dei comunisti nel 1994 | Dichiarazioni
www.polisblog.it › Silvio Berlusconi
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Valutazione: 4 - 1 voto
6 giorni fa - Berlusconi: "M5S più pericoloso dei comunisti nel 1994" ... un parallelo tra i comunisti di allora e il Movimento 5 Stelle di oggi, definendo i ... Il nemico numero uno dell'Italia, a detta di Berlusconi, è il M5S: "Loro sono la mia più ...
Berlusconi M5S è un grave pericolo per la democrazia, peggio dei ...
http://www.fanpage.it/berlusconi-m5s-e- ... ggio-dei-c...
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Valutazione: 3,9 - 512 voti
6 giorni fa - Berlusconi: “M5S è un grave pericolo per la democrazia, peggio dei comunisti del '94” ... è impedire che l'Italia finisca per consegnarsi al Movimento 5 Stelle. ... sono altri ma, se possibile, ancor più pericolosi dei comunisti del ...
Berlusconi contro M5S: “Più pericolosi dei comunisti, se vincono ...
https://www.forexinfo.it › Notizie e Approfondimenti > › Politica Italiana >
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7 giorni fa - Berlusconi contro M5S: “Più pericolosi dei comunisti, se vincono bisogna ... Silvio Berlusconi attacca duramente il Movimento 5 Stelle. ... I 5 Stelle sono la mia più grande preoccupazione, non da politico, ma da italiano. ... Borsa Italiana oggi la peggiore:Milano chiude male e lo spread sale a 192 punti base.
Alla fine sono sempre loro. Gli eredi dell’ex Dc e relativi satelliti della Prima Repubblica.
Incuranti, avevano portato allo sfascio la Prima Repubblica.
Poi si sono camuffati e riciclati e adesso sempre incuranti delle necessità del Paese, corrono a tutta birra per andare a sbattere contro il muro.
Dato che Pagnonceli, stamani, sul Corriere della Sera, ha comunicato che i 5S sono il primo partito in Italia, è iniziata la politica di logoramento a suon di comunicazioni al fine di screditarli con ogni mezzo possibile.
5 ore fa
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La capitale tra rifiuti e degrado
A Roma è emergenza cinghiali
Alessandra Benignetti
Due giorni fa avevano pubblicato la comunicazione del loro santone di Hardcore, in cui dichiarava che i 5S sono peggio dei comunisti.
Da Google:
Berlusconi: "Col M5S l'Italia è in pericolo. Peggio dei comunisti del '94 ...
http://www.ilgiornale.it/.../col-m5s-li ... 75203.html
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7 giorni fa - Prima c'erano i comunisti adesso ci sono i 5 stelle. Riforma della giustizia che non ha mai fatto. Berlusconi ama il suo portafogli più di ...
Silvio Berlusconi: "Col M5S l'Italia è in pericolo, peggio dei comunisti ...
http://www.huffingtonpost.it/2017/03/15 ... 78136.html
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7 giorni fa - Con il Movimento 5 Stelle l'Italia è in pericolo, più che con i comunisti nel '94. Lo dice, in un colloquio privato al Giornale, il leader di Forza Italia ...
Berlusconi: Col M5S Italia è in pericolo, peggio dei comunisti | LaPresse
http://www.lapresse.it/berlusconi-col-m ... sti-del-94....
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6 giorni fa - Oggi chi aggredisce la democrazia sono altri ma, se possibile, "ancor più pericolosi dei comunisti del '94: il Movimento Cinque Stelle
Silvio Berlusconi | M5S peggio dei comunisti nel 1994 | Dichiarazioni
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Berlusconi M5S è un grave pericolo per la democrazia, peggio dei ...
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6 giorni fa - Berlusconi: “M5S è un grave pericolo per la democrazia, peggio dei comunisti del '94” ... è impedire che l'Italia finisca per consegnarsi al Movimento 5 Stelle. ... sono altri ma, se possibile, ancor più pericolosi dei comunisti del ...
Berlusconi contro M5S: “Più pericolosi dei comunisti, se vincono ...
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Re: Diario della caduta di un regime.
6 ore fa
18
Morto a 91 anni Reichlin
Storico dirigente del Pci
Luca Romano
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Re: Diario della caduta di un regime.
BANDITISMO DI STATO
TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE
LIBRE news
Recensioni
segnalazioni.
E adesso si vendono anche la Cassa (Depositi e Prestiti)
Scritto il 22/3/17 • nella Categoria: segnalazioni Condividi
Occorreranno studi approfonditi di psicologia per riuscire un giorno o l’altro finalmente a capire come mai, ogni volta che si parla di debito pubblico, al ministro dell’economia di turno brillino gli occhi, si guardi furtivamente intorno e con riflesso pavloviano decida di mettere sul mercato un altro pezzo di ricchezza sociale. Come fossimo agli albori della dottrina neoliberale, ci tocca ogni volta sentire la litania: «Servono le privatizzazioni per abbattere il debito pubblico».
Nel frattempo, ci siamo venduti quasi tutto e il debito pubblico ha continuato allegramente la sua irresistibile ascesa.
Poco importa.
Ormai sappiamo che ogni volta che si “accende” lo “scontro” tra il nostro governo e l’Unione Europea, dobbiamo controllare le nostre tasche perché è quasi automatica la soluzione: la sottrazione di un bene comune.
Per carità, questa volta siamo solo alla fase istruttoria, ma il fatto che sia già uscita sulla stampa appare una studiata strategia di sondaggio preventivo per vedere di nascosto l’effetto che fa.
Il ministero dell’economia sta studiando un nuovo assetto della Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), che prevede la cessione di una quota del 15%, che porterebbe la proprietà pubblica al 65% (essendo il 15,93% già in possesso delle fondazioni bancarie).
Essendo il patrimonio complessivo pari a 33 miliardi, nelle casse dello Stato entrerebbero 5 miliardi che naturalmente sarebbero destinati all’abbattimento del debito pubblico. Inutile sottolineare come la parola “abbattimento” nel dizionario italiano ha un preciso significato: demolizione, distruzione, abolizione.
Può chiamarsi abbattimento un’operazione che porterà il nostro debito pubblico dagli attuali 2.217,7 miliardi (dicembre 2016) ai futuri 2.212,7 miliardi?
In compenso, se l’ultimo dividendo staccato da Cdp corrispondeva a 850 milioni di euro (dei quali, 680 milioni sono andati allo Stato), in futuro, su ogni dividendo simile, lo Stato ne incasserà solo 550. Non è neppure chiaro ad oggi a chi verrà ceduto il 15% se a investitori istituzionali, a fondi o banche estere.
La svendita di un ulteriore pezzo di Cdp si incrocia anche con le grandi manovre intorno alla privatizzazione di Poste: l’idea del ministero dell’economia è quella di cedere entro l’anno il residuo 29,3% (dopo aver ceduto il 35% a Cdp e il 36,7% a investitori individuali e istituzionali). Grandi manovre finanziarie, fatte all’oscuro di tutti i detentori della ricchezza di Cassa Depositi e Prestiti, ovvero quelle oltre 20 milioni di persone che vi depositano i risparmi (oltre 250 miliardi) e che sapranno sempre meno intorno alla loro tutela e utilizzo.
Forse è davvero giunto il momento di rilanciare una campagna di massa per la socializzazione di Cassa Depositi e Prestiti, per il suo decentramento territoriale e per la gestione partecipativa dell’utilizzo del risparmio postale. Hanno venduto tutti i beni comuni e ora scappano con la Cassa.
È il momento di riprenderci la ricchezza sociale che rappresenta.
(Marco Bersani, “Si vendono persino la Cassa”, dal “Manifesto” del 18 marzo 2017, articolo ripreso da “Attac Italia”).
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E adesso si vendono anche la Cassa (Depositi e Prestiti)
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Occorreranno studi approfonditi di psicologia per riuscire un giorno o l’altro finalmente a capire come mai, ogni volta che si parla di debito pubblico, al ministro dell’economia di turno brillino gli occhi, si guardi furtivamente intorno e con riflesso pavloviano decida di mettere sul mercato un altro pezzo di ricchezza sociale. Come fossimo agli albori della dottrina neoliberale, ci tocca ogni volta sentire la litania: «Servono le privatizzazioni per abbattere il debito pubblico».
Nel frattempo, ci siamo venduti quasi tutto e il debito pubblico ha continuato allegramente la sua irresistibile ascesa.
Poco importa.
Ormai sappiamo che ogni volta che si “accende” lo “scontro” tra il nostro governo e l’Unione Europea, dobbiamo controllare le nostre tasche perché è quasi automatica la soluzione: la sottrazione di un bene comune.
Per carità, questa volta siamo solo alla fase istruttoria, ma il fatto che sia già uscita sulla stampa appare una studiata strategia di sondaggio preventivo per vedere di nascosto l’effetto che fa.
Il ministero dell’economia sta studiando un nuovo assetto della Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), che prevede la cessione di una quota del 15%, che porterebbe la proprietà pubblica al 65% (essendo il 15,93% già in possesso delle fondazioni bancarie).
Essendo il patrimonio complessivo pari a 33 miliardi, nelle casse dello Stato entrerebbero 5 miliardi che naturalmente sarebbero destinati all’abbattimento del debito pubblico. Inutile sottolineare come la parola “abbattimento” nel dizionario italiano ha un preciso significato: demolizione, distruzione, abolizione.
Può chiamarsi abbattimento un’operazione che porterà il nostro debito pubblico dagli attuali 2.217,7 miliardi (dicembre 2016) ai futuri 2.212,7 miliardi?
In compenso, se l’ultimo dividendo staccato da Cdp corrispondeva a 850 milioni di euro (dei quali, 680 milioni sono andati allo Stato), in futuro, su ogni dividendo simile, lo Stato ne incasserà solo 550. Non è neppure chiaro ad oggi a chi verrà ceduto il 15% se a investitori istituzionali, a fondi o banche estere.
La svendita di un ulteriore pezzo di Cdp si incrocia anche con le grandi manovre intorno alla privatizzazione di Poste: l’idea del ministero dell’economia è quella di cedere entro l’anno il residuo 29,3% (dopo aver ceduto il 35% a Cdp e il 36,7% a investitori individuali e istituzionali). Grandi manovre finanziarie, fatte all’oscuro di tutti i detentori della ricchezza di Cassa Depositi e Prestiti, ovvero quelle oltre 20 milioni di persone che vi depositano i risparmi (oltre 250 miliardi) e che sapranno sempre meno intorno alla loro tutela e utilizzo.
Forse è davvero giunto il momento di rilanciare una campagna di massa per la socializzazione di Cassa Depositi e Prestiti, per il suo decentramento territoriale e per la gestione partecipativa dell’utilizzo del risparmio postale. Hanno venduto tutti i beni comuni e ora scappano con la Cassa.
È il momento di riprenderci la ricchezza sociale che rappresenta.
(Marco Bersani, “Si vendono persino la Cassa”, dal “Manifesto” del 18 marzo 2017, articolo ripreso da “Attac Italia”).
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Re: Diario della caduta di un regime.
L'EX CAV. E' ALLA FRUTTA??????
6 minuti fa
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Il Cav avverte gli alleati:
"Uniti arginiamo il M5S"
Francesco Cramer
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Berlusconi avverte gli alleati: "Solo uniti arginiamo il M5s"
I sondaggi in mano al leader di Fi danno la coalizione sopra il 30%. Caos Province, gli azzurri attaccano il Pd
Francesco Cramer - Mer, 22/03/2017 - 08:11
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Berlusconi non ha dubbi: «Solo il centrodestra unito può fare da argine alla minaccia grillina».
Ma Meloni alza la posta: «Alleati solo se il Cavaliere lascia il Ppe».
I sondaggi sul tavolo di Arcore confermano: nonostante i Cinque stelle stiano dimostrando di non essere in grado di amministrare la cosa pubblica, Roma in testa, i loro consensi continuano a crescere. L'ultima rilevazione di Ipsos per il Corriere parla di un 32,3 per cento contro il 30,9 di un mese fa. Crolla invece il Pd che precipita verso il 26,8 per cento perdendo ben 3,3 punti percentuali. Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia sorridono: azzurri e verdi sono appaiati al 12,8 per cento mentre il partito della Meloni cresce e si assesta al 4,6 per cento. Insieme farebbero oltre il 30 per cento. I sondaggi in mano al Cavaliere sono addirittura più positivi ma la conditio sine qua non per evitare che il Paese venga conquistato dalla Casaleggio e associati è che il centrodestra metta da parte battibecchi interni e ritrovi le ragioni dell'unità. Questo spera l'ex premier e i segnali che provengono da Salvini nelle ultime ore vengono giudicati positivi. Il leader del Carroccio ha cominciato a parlare di «federazione» di centrodestra, consapevole - forse - che da solo non avrebbe speranze contro i grillini.
Ma a spingere il leader del Carroccio verso il calumet della pace con gli azzurri non è soltanto la lettura delle intenzioni di voto che condannano alla sconfitta un centrodestra diviso. Ci sono, soprattutto, fattori interni: la Lega ribolle. Il Senatùr ha preso a far da pungolo a Salvini, contestandone la linea lepenista, destrorsa, antieuropeista e nazionale. Una voce che solo in apparenza è fuori dal coro. Soprattutto al Nord il verbo bossiano attecchisce e trova terreno fertile in tantissimi leghisti della prima ora che storcono il naso verso un Carroccio che fa rotta a Sud. Un esempio? Le ultime parole di Gianna Gancia, mica una qualsiasi, visto che la Gancia è capogruppo leghista in Regione Piemonte ma anche consorte del senatore Calderoli: «Noi abbiamo sostenuto fin dall'inizio che quel modello di Lega lepenista condannerebbe il nostro partito e la coalizione di centrodestra nel proprio insieme all'opposizione a vita o a fare da sponda a un movimento grillino destinato a far vincere la sinistra», riporta il sito lospiffero.it. Le imputazioni condivise da molti: aver accantonato la questione settentrionale, aver picchiato troppo duro contro Berlusconi, aver considerato un vecchio arnese Bossi che rimane un pezzo di cuore e anima della Lega. Non solo: il Carroccio al centro-sud non solo non sfonda ma arretra. In Emilia, per esempio, il numero degli iscritti sostenitori è precipitato: erano 1.168 nel 2015; sono crollati a 522 nel 2016. Come non tenerne conto?
Sul fronte di Fratelli d'Italia, invece, si continua a chiedere che Berlusconi rinunci a qualsiasi tentazione nazarenica, firmando una clausola anti-inciucio. La risposta degli azzurri sembra positiva posto che anche ieri Forza Italia è andata all'attacco del Pd. L'accusa: la legge Delrio (quella della finta abolizione delle Province ndr) è un disastro. Questi enti locali non vengono più eletti ma continuano a gestire 130mila chilometri di strade e 5.100 scuole superiori dove studiano 2 milioni e mezzo di ragazzi. Ma le Province non hanno più autonomia finanziaria e sono in «rosso» per circa 650 milioni di euro. E Forza Italia va all'attacco: intervenga subito il governo.
Ma Meloni alza la posta: «Alleati solo se il Cavaliere lascia il Ppe».
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Il Cav avverte gli alleati:
"Uniti arginiamo il M5S"
Francesco Cramer
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Berlusconi avverte gli alleati: "Solo uniti arginiamo il M5s"
I sondaggi in mano al leader di Fi danno la coalizione sopra il 30%. Caos Province, gli azzurri attaccano il Pd
Francesco Cramer - Mer, 22/03/2017 - 08:11
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Berlusconi non ha dubbi: «Solo il centrodestra unito può fare da argine alla minaccia grillina».
Ma Meloni alza la posta: «Alleati solo se il Cavaliere lascia il Ppe».
I sondaggi sul tavolo di Arcore confermano: nonostante i Cinque stelle stiano dimostrando di non essere in grado di amministrare la cosa pubblica, Roma in testa, i loro consensi continuano a crescere. L'ultima rilevazione di Ipsos per il Corriere parla di un 32,3 per cento contro il 30,9 di un mese fa. Crolla invece il Pd che precipita verso il 26,8 per cento perdendo ben 3,3 punti percentuali. Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia sorridono: azzurri e verdi sono appaiati al 12,8 per cento mentre il partito della Meloni cresce e si assesta al 4,6 per cento. Insieme farebbero oltre il 30 per cento. I sondaggi in mano al Cavaliere sono addirittura più positivi ma la conditio sine qua non per evitare che il Paese venga conquistato dalla Casaleggio e associati è che il centrodestra metta da parte battibecchi interni e ritrovi le ragioni dell'unità. Questo spera l'ex premier e i segnali che provengono da Salvini nelle ultime ore vengono giudicati positivi. Il leader del Carroccio ha cominciato a parlare di «federazione» di centrodestra, consapevole - forse - che da solo non avrebbe speranze contro i grillini.
Ma a spingere il leader del Carroccio verso il calumet della pace con gli azzurri non è soltanto la lettura delle intenzioni di voto che condannano alla sconfitta un centrodestra diviso. Ci sono, soprattutto, fattori interni: la Lega ribolle. Il Senatùr ha preso a far da pungolo a Salvini, contestandone la linea lepenista, destrorsa, antieuropeista e nazionale. Una voce che solo in apparenza è fuori dal coro. Soprattutto al Nord il verbo bossiano attecchisce e trova terreno fertile in tantissimi leghisti della prima ora che storcono il naso verso un Carroccio che fa rotta a Sud. Un esempio? Le ultime parole di Gianna Gancia, mica una qualsiasi, visto che la Gancia è capogruppo leghista in Regione Piemonte ma anche consorte del senatore Calderoli: «Noi abbiamo sostenuto fin dall'inizio che quel modello di Lega lepenista condannerebbe il nostro partito e la coalizione di centrodestra nel proprio insieme all'opposizione a vita o a fare da sponda a un movimento grillino destinato a far vincere la sinistra», riporta il sito lospiffero.it. Le imputazioni condivise da molti: aver accantonato la questione settentrionale, aver picchiato troppo duro contro Berlusconi, aver considerato un vecchio arnese Bossi che rimane un pezzo di cuore e anima della Lega. Non solo: il Carroccio al centro-sud non solo non sfonda ma arretra. In Emilia, per esempio, il numero degli iscritti sostenitori è precipitato: erano 1.168 nel 2015; sono crollati a 522 nel 2016. Come non tenerne conto?
Sul fronte di Fratelli d'Italia, invece, si continua a chiedere che Berlusconi rinunci a qualsiasi tentazione nazarenica, firmando una clausola anti-inciucio. La risposta degli azzurri sembra positiva posto che anche ieri Forza Italia è andata all'attacco del Pd. L'accusa: la legge Delrio (quella della finta abolizione delle Province ndr) è un disastro. Questi enti locali non vengono più eletti ma continuano a gestire 130mila chilometri di strade e 5.100 scuole superiori dove studiano 2 milioni e mezzo di ragazzi. Ma le Province non hanno più autonomia finanziaria e sono in «rosso» per circa 650 milioni di euro. E Forza Italia va all'attacco: intervenga subito il governo.
Ma Meloni alza la posta: «Alleati solo se il Cavaliere lascia il Ppe».
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