La Terza Guerra Mondiale
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Re: La Terza Guerra Mondiale
....E CHI PUNIRA' ERDOGAN??????......
Trump valuta l'azione militare
Erdogan: Allah punirà Assad
A Washington si discute di possibili rappresaglie sulla Siria. Intanto Ankara punta il dito: "Le vittime uccise dal sarin"
di Lucio Di Marzo
16 minuti fa
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Trump valuta l'azione militare
Erdogan: Allah punirà Assad
A Washington si discute di possibili rappresaglie sulla Siria. Intanto Ankara punta il dito: "Le vittime uccise dal sarin"
di Lucio Di Marzo
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Re: La Terza Guerra Mondiale
Siria, attacco Usa con 60 missili Trump: gli altri Paesi si uniscano
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Corriere della Sera
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Giuseppe Sarcina
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Dal nostro corrispondente a WASHINGTON — La prima azione di guerra di Donald Trump: 59 missili Tomahawk lanciati contro la base siriana di Al Shayrat, da dove, secondo l’intelligence americana, sarebbero partiti i jet di Bashar al Assad carichi di armi chimiche. Al momento non si hanno notizie di vittime o di feriti. Non sarebbe stato colpito alcun aereo o mezzo dei russi, schierati con il regime di Damasco. I missili sono stati lanciati probabilmente da una portaerei alle 20.30 ora americana, le 2,30 in Italia.
© Fornito da RCS MediaGroup S.p.A.
Le parole di Trump
Trump era a cena con il presidente cinese Xi Jinping, nel resort di Mar-a-Lago in Florida. Poco dopo si è presentato davanti alle telecamere per rilasciare una breve dichiarazione: «Cari concittadini, martedì scorso il dittatore siriano Bashar al-Assad ha lanciato un orribile attacco chimico contro civili innocenti; usando un letale gas nervino, Assad ha stroncato la vite di uomini, donne, bambini senza speranza. È stata una morte lenta e brutale per molti di loro. Perfino neonati meravigliosi sono stati crudelmente assassinati in questo attacco barbarico. Nessun figlio di Dio dovrebbe mai patire un simile orrore». Poi la spiegazione del raid. «Questa notte ho ordinato un’azione militare mirata sull’aeroporto in Siria da cui è partito l’attacco chimico. È nell’interesse vitale per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti prevenire e scoraggiare la diffusione di armi chimiche letali. Non c’è alcun dubbio che la Siria abbia queste armi terribili, violando i suoi impegni previsti dalla Convenzione sulle armi chimiche e ignorando gli inviti del Consiglio di sicurezza dell’Onu. Non sono serviti anni di tentativi per indurre Assad a cambiare atteggiamento. E’ stato un fallimento e un fallimento molto drammatico. Il risultato è che la crisi dei rifugiati continua ad aggravarsi e le regione continua a destabilizzarsi, minacciando gli Stati Uniti e i suoi alleati. Questa sera faccio appello a tutte le nazioni civilizzate a porre fine alle stragi e allo spargimento di sangue in Siria e a porre fine al terrorismo di ogni tipo».
L’ipotesi più limitata
Nel pomeriggio di ieri, 6 aprile, il Segretario alla Difesa James Mattis aveva sottoposto al presidente degli Stati Uniti due opzioni. Prima: bombardamento di alcuni aeroporti militari controllati dal governo di Damasco. Seconda: raid contro obiettivi diversi, non solo scali aerei, ma anche le fabbriche sospettate di assemblare le armi chimiche. Trump ha scelto l’ipotesi più limitata, ordinando anche ai suoi generali di avvisare i russi, utilizzando il canale di comunicazione riservato alle emergenze. Ma il segnale è chiaro e i Tomahawk di stanotte riportano al massimo le tensioni tra Washington e Mosca. Il prezzo del petrolio, indicatore significativo in questi casi, è già in rapida salita.
ALTRO SU MSN:
Le prime immagini dei missili lanciati
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Le parole di Trump
Trump era a cena con il presidente cinese Xi Jinping, nel resort di Mar-a-Lago in Florida. Poco dopo si è presentato davanti alle telecamere per rilasciare una breve dichiarazione: «Cari concittadini, martedì scorso il dittatore siriano Bashar al-Assad ha lanciato un orribile attacco chimico contro civili innocenti; usando un letale gas nervino, Assad ha stroncato la vite di uomini, donne, bambini senza speranza. È stata una morte lenta e brutale per molti di loro. Perfino neonati meravigliosi sono stati crudelmente assassinati in questo attacco barbarico. Nessun figlio di Dio dovrebbe mai patire un simile orrore». Poi la spiegazione del raid. «Questa notte ho ordinato un’azione militare mirata sull’aeroporto in Siria da cui è partito l’attacco chimico. È nell’interesse vitale per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti prevenire e scoraggiare la diffusione di armi chimiche letali. Non c’è alcun dubbio che la Siria abbia queste armi terribili, violando i suoi impegni previsti dalla Convenzione sulle armi chimiche e ignorando gli inviti del Consiglio di sicurezza dell’Onu. Non sono serviti anni di tentativi per indurre Assad a cambiare atteggiamento. E’ stato un fallimento e un fallimento molto drammatico. Il risultato è che la crisi dei rifugiati continua ad aggravarsi e le regione continua a destabilizzarsi, minacciando gli Stati Uniti e i suoi alleati. Questa sera faccio appello a tutte le nazioni civilizzate a porre fine alle stragi e allo spargimento di sangue in Siria e a porre fine al terrorismo di ogni tipo».
L’ipotesi più limitata
Nel pomeriggio di ieri, 6 aprile, il Segretario alla Difesa James Mattis aveva sottoposto al presidente degli Stati Uniti due opzioni. Prima: bombardamento di alcuni aeroporti militari controllati dal governo di Damasco. Seconda: raid contro obiettivi diversi, non solo scali aerei, ma anche le fabbriche sospettate di assemblare le armi chimiche. Trump ha scelto l’ipotesi più limitata, ordinando anche ai suoi generali di avvisare i russi, utilizzando il canale di comunicazione riservato alle emergenze. Ma il segnale è chiaro e i Tomahawk di stanotte riportano al massimo le tensioni tra Washington e Mosca. Il prezzo del petrolio, indicatore significativo in questi casi, è già in rapida salita.
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Re: La Terza Guerra Mondiale
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MEDIO ORIENTE
Siria, gli Stati Uniti attaccano con 59 missili la base del raid chimico|Il lancio: video|I razzi e il fuoco nella notte: le foto
Trump: «Agito in interesse Usa»|Mosca: «È aggressione»
Il cambio di rotta di Donald|La crisi e gli scenari in 6 punti
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Re: La Terza Guerra Mondiale
Missili Usa contro la Siria
Lanciati 59 missili Tomahawk contro una base aerea siriana di Shayrat. Damasco e Mosca: "È un'aggressione"
di Orlando Sacchelli
7 minuti fa
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La rappresaglia è scattata. Gli Stati Uniti hanno sferrato un attacco missilistico contro la Siria di Assad.
Da due navi americane, di stanza nel Mediterraneo orientale, sono stati lanciati 59 missili Tomahawk contro la base siriana di Al Shayrat, da dove, secondo l’intelligence Usa, sarebbero partiti i caccia carichi di armi chimiche che martedì hanno colpito la città di Khan Shaykhun, a una settantina di km a sud di Idlib, uccidendo almeno 74 persone.
In una nota il Pentagono ha definito la risposta americana "proporzionata" rispetto all’odiosa azione di Assad contro la propria gente. Il raid è scattato quando in Siria erano le 4.40 del mattino. "Dalle prime indicazioni - si legge nella nota - emerge che è stato severamente danneggiato o distrutto un aereo nonché infrastrutture ed equipaggiamenti di supporto". Trump, dunque, ha voluto lanciare un avvertimento. "Questa notte chiedo a tutte le nazioni civilizzate di unirsi a noi per far cessare questo bagno di sangue e questi massacri in Siria e per porre fine al terrorismo di ogni tipo".
rappresaglia è scattata. Gli Stati Uniti hanno sferrato un attacco missilistico contro la Siria di Assad.
Dura reazione di Damasco. La tv di stato siriana ha definito il lancio di missili Usa contro target militari del regime "un’aggressione". Pressoché identica la risposta di Mosca: "L'attacco americano è un'aggressione a uno Stato sovrano".
http://www.ilgiornale.it/news/mondo/mis ... 83473.html
Lanciati 59 missili Tomahawk contro una base aerea siriana di Shayrat. Damasco e Mosca: "È un'aggressione"
di Orlando Sacchelli
7 minuti fa
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La rappresaglia è scattata. Gli Stati Uniti hanno sferrato un attacco missilistico contro la Siria di Assad.
Da due navi americane, di stanza nel Mediterraneo orientale, sono stati lanciati 59 missili Tomahawk contro la base siriana di Al Shayrat, da dove, secondo l’intelligence Usa, sarebbero partiti i caccia carichi di armi chimiche che martedì hanno colpito la città di Khan Shaykhun, a una settantina di km a sud di Idlib, uccidendo almeno 74 persone.
In una nota il Pentagono ha definito la risposta americana "proporzionata" rispetto all’odiosa azione di Assad contro la propria gente. Il raid è scattato quando in Siria erano le 4.40 del mattino. "Dalle prime indicazioni - si legge nella nota - emerge che è stato severamente danneggiato o distrutto un aereo nonché infrastrutture ed equipaggiamenti di supporto". Trump, dunque, ha voluto lanciare un avvertimento. "Questa notte chiedo a tutte le nazioni civilizzate di unirsi a noi per far cessare questo bagno di sangue e questi massacri in Siria e per porre fine al terrorismo di ogni tipo".
rappresaglia è scattata. Gli Stati Uniti hanno sferrato un attacco missilistico contro la Siria di Assad.
Dura reazione di Damasco. La tv di stato siriana ha definito il lancio di missili Usa contro target militari del regime "un’aggressione". Pressoché identica la risposta di Mosca: "L'attacco americano è un'aggressione a uno Stato sovrano".
http://www.ilgiornale.it/news/mondo/mis ... 83473.html
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Re: La Terza Guerra Mondiale
Gli Stati Uniti attaccano la Siria con 59 missili
La condanna di Mosca: “Atto di aggressione”
Dopo la strage provocata dalle armi chimiche, Trump aveva pensato a un’azione militare contro Assad
Nella notte l’offensiva. Iran: “Pericolosa azione unilaterale”. Putin: “Violata la legge internazionale”
^^^^^^
Siria, Usa attaccano base aerea di Damasco con oltre 50 missili. Russia: “È un’aggressione a Stato dell’Onu”
Mondo
di F. Q. | 7 aprile 2017
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358
Le intenzioni degli Stati Uniti nei confronti della Siria di Assad ? “Vedrete”. Era stata questa l’enigmatica risposta fornita ai cronisti da Donald Trump, dopo l’attaco con armi chimiche a Idlib. Meno di 48 ore dopo, quel “vedrete” si è trasformato in 59 missili Tomahawk che l’esercito americano ha lanciato da due cacciatorpediniere della marina contro una base aerea siriana. Si tratta della base di Shayrat, nel centro della Siria, da dove si sospetta sia stato lanciato l’attacco chimico contro Khan Sheikhoun, la cittadina occupata dai ribelli. L’orario indicato dell’impatto è delle 20 e 45 ora di Washington (le 2,45 in Italia), mentre a Damasco erano le prime ore del mattino.
A confermarlo nella notte è un portavoce del Pentagono, prima che lo stesso presidente intervenisse sulla questione. “Ho ordinato un raid mirato” alla base dalla quale è partito l’attacco chimico, ha fatto sapere Trump parlando da Mar-a-Lago e spiegando che “gli Stati Uniti devono prevenire la diffusione e l’uso delle armi chimiche”, perché non c’è dubbio che la Siria abbia “usato armi chimiche”. Una dichiarazione di poco più di tre minuti, in cui Trump è nuovamente tornato ad attaccare il presidente della Siria Bashar al-Assad, definendo l’attacco do Idlib “barbaro”. I missili americani hanno puntato e colpito piste, apparecchi e zone di rifornimento. Un comunicato del Pentagono fa sapere che l’attacco Usa contro la base aerea in Siria ha “ridotto la capacità del governo siriano di utilizzare armi chimiche”.
Anche la tv di Stato siriana conferma che i missili hanno colpito una serie di obiettivi militari all’interno del Paese, definendo l’attacco una “aggressione”, mentre non si sono fatte attendere le reazioni degli altri Paesi. Prima tra tutte la Russia, storica alleata di Assad. R – L’attacco americano sulla base militare siriana “viola la legge internazionale. Washington ha compiuto un atto di aggressione contro uno Stato sovrano”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato dal portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, secondo i media russi.
di F. Q. | 7 aprile 2017
La condanna di Mosca: “Atto di aggressione”
Dopo la strage provocata dalle armi chimiche, Trump aveva pensato a un’azione militare contro Assad
Nella notte l’offensiva. Iran: “Pericolosa azione unilaterale”. Putin: “Violata la legge internazionale”
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Siria, Usa attaccano base aerea di Damasco con oltre 50 missili. Russia: “È un’aggressione a Stato dell’Onu”
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di F. Q. | 7 aprile 2017
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Le intenzioni degli Stati Uniti nei confronti della Siria di Assad ? “Vedrete”. Era stata questa l’enigmatica risposta fornita ai cronisti da Donald Trump, dopo l’attaco con armi chimiche a Idlib. Meno di 48 ore dopo, quel “vedrete” si è trasformato in 59 missili Tomahawk che l’esercito americano ha lanciato da due cacciatorpediniere della marina contro una base aerea siriana. Si tratta della base di Shayrat, nel centro della Siria, da dove si sospetta sia stato lanciato l’attacco chimico contro Khan Sheikhoun, la cittadina occupata dai ribelli. L’orario indicato dell’impatto è delle 20 e 45 ora di Washington (le 2,45 in Italia), mentre a Damasco erano le prime ore del mattino.
A confermarlo nella notte è un portavoce del Pentagono, prima che lo stesso presidente intervenisse sulla questione. “Ho ordinato un raid mirato” alla base dalla quale è partito l’attacco chimico, ha fatto sapere Trump parlando da Mar-a-Lago e spiegando che “gli Stati Uniti devono prevenire la diffusione e l’uso delle armi chimiche”, perché non c’è dubbio che la Siria abbia “usato armi chimiche”. Una dichiarazione di poco più di tre minuti, in cui Trump è nuovamente tornato ad attaccare il presidente della Siria Bashar al-Assad, definendo l’attacco do Idlib “barbaro”. I missili americani hanno puntato e colpito piste, apparecchi e zone di rifornimento. Un comunicato del Pentagono fa sapere che l’attacco Usa contro la base aerea in Siria ha “ridotto la capacità del governo siriano di utilizzare armi chimiche”.
Anche la tv di Stato siriana conferma che i missili hanno colpito una serie di obiettivi militari all’interno del Paese, definendo l’attacco una “aggressione”, mentre non si sono fatte attendere le reazioni degli altri Paesi. Prima tra tutte la Russia, storica alleata di Assad. R – L’attacco americano sulla base militare siriana “viola la legge internazionale. Washington ha compiuto un atto di aggressione contro uno Stato sovrano”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato dal portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, secondo i media russi.
di F. Q. | 7 aprile 2017
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Re: La Terza Guerra Mondiale
l’analisi
L’attacco Usa in Siria, 59 missili
e sei segnali su cui fare attenzione
Una raffica di missili da crociera contro la base siriana e molti messaggi. C’è questo nella rappresaglia decisa da Trump in risposta all’attacco chimico da parte del regime siriano
di Guido Olimpio
1.
La linea rossa
Trump traccia la sua linea rossa con il raid stesso. Vuol dimostrare di essere pronto a dare ordini immediati e impegnativi anche in un teatro complesso. E lancia un monito a Damasco a non riprovarci. Dal momento in cui sono trapelate le prime indiscrezioni su possibili interventi militari e l’attacco sono passate poche ore. Non settimane. La dottrina potrebbe essere applicata ovunque la Casa Bianca ritenga sia necessario.
(Reuters)
L’attacco Usa in Siria, 59 missili
e sei segnali su cui fare attenzione
Una raffica di missili da crociera contro la base siriana e molti messaggi. C’è questo nella rappresaglia decisa da Trump in risposta all’attacco chimico da parte del regime siriano
di Guido Olimpio
1.
La linea rossa
Trump traccia la sua linea rossa con il raid stesso. Vuol dimostrare di essere pronto a dare ordini immediati e impegnativi anche in un teatro complesso. E lancia un monito a Damasco a non riprovarci. Dal momento in cui sono trapelate le prime indiscrezioni su possibili interventi militari e l’attacco sono passate poche ore. Non settimane. La dottrina potrebbe essere applicata ovunque la Casa Bianca ritenga sia necessario.
(Reuters)
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Re: La Terza Guerra Mondiale
Internazionale
Trump, 59 missili sulla Siria: "Il mondo si unisca a noi"
Gli americani hanno preso di mira la base di Al Shayrat da cui, secondo le loro informazioni, erano partiti gli aerei con le armi chimiche
07 aprile 2017
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Il presidente Usa Trump ha messo in pratica le sue minacce di attaccare la Siria dopo la strage col gas del 4 aprile scorso. Gli Stati Uniti hanno lanciato 59 missili Tomahawk contro una base aerea di Damasco a Shayrat, nel centro del Paese: la stessa da cui secondo fonti di intelligence sarebbero partiti i jet che martedì hanno scaricato agenti chimici sulla provincia di Idlib, fatali per oltre 70 persone tra cui almeno 30 bambini.
Secondo il governatore di Homs, l'attacco americano ha ucciso tre soldati e due civili. Altre sette persone sono rimaste ferite. Trump, secondo quanto riferito dai suoi collaboratori, ha preso la decisione ieri pomeriggio perchÚ 'nessun bambino dovrebbe soffrirè. Ha poi spiegato che 'è nel vitale interesse della sicurezza nazionale degli Stati Uniti evitare e impedire l'uso di letali armi chimiche e ha lanciato un appello ai 'paesi civilizzatì affinché si uniscano agli Usa per 'mettere fine al massacro e al bagno di sanguè in Siria.
Gli Stati Uniti hanno colpito la base aerea siriana di Shayrat, nella provincia occidentale di Homs, da dove sarebbero decollati i caccia responsabili dell'attacco chimico su Khan Sheikhoun. La base è stata colpita da 59 missili lanciati dai cacciatorpedinieri USS Porter e USS Ross nel Mediterraneo orientale
Durissima reazione del presidente russo Vladimir Putin all'attacco missilistico scagliato dagli Stati Uniti contro la Siria. Il leader del Cremlino si tratta di 'un atto di aggressione contro uno Stato sovrano che 'arreca un danno notevole ai rapporti russo-americanì e 'crea un ostacolo serio alla creazione di una coalizione internazionale per lottare contro il terrorismo.
GLI AGGIORNAMENTI Su Repubblica.it
© Riproduzione riservata 07 aprile 2017
http://espresso.repubblica.it/internazi ... =HEF_RULLO
Trump, 59 missili sulla Siria: "Il mondo si unisca a noi"
Gli americani hanno preso di mira la base di Al Shayrat da cui, secondo le loro informazioni, erano partiti gli aerei con le armi chimiche
07 aprile 2017
Il presidente Usa Trump ha messo in pratica le sue minacce di attaccare la Siria dopo la strage col gas del 4 aprile scorso. Gli Stati Uniti hanno lanciato 59 missili Tomahawk contro una base aerea di Damasco a Shayrat, nel centro del Paese: la stessa da cui secondo fonti di intelligence sarebbero partiti i jet che martedì hanno scaricato agenti chimici sulla provincia di Idlib, fatali per oltre 70 persone tra cui almeno 30 bambini.
Secondo il governatore di Homs, l'attacco americano ha ucciso tre soldati e due civili. Altre sette persone sono rimaste ferite. Trump, secondo quanto riferito dai suoi collaboratori, ha preso la decisione ieri pomeriggio perchÚ 'nessun bambino dovrebbe soffrirè. Ha poi spiegato che 'è nel vitale interesse della sicurezza nazionale degli Stati Uniti evitare e impedire l'uso di letali armi chimiche e ha lanciato un appello ai 'paesi civilizzatì affinché si uniscano agli Usa per 'mettere fine al massacro e al bagno di sanguè in Siria.
Gli Stati Uniti hanno colpito la base aerea siriana di Shayrat, nella provincia occidentale di Homs, da dove sarebbero decollati i caccia responsabili dell'attacco chimico su Khan Sheikhoun. La base è stata colpita da 59 missili lanciati dai cacciatorpedinieri USS Porter e USS Ross nel Mediterraneo orientale
Durissima reazione del presidente russo Vladimir Putin all'attacco missilistico scagliato dagli Stati Uniti contro la Siria. Il leader del Cremlino si tratta di 'un atto di aggressione contro uno Stato sovrano che 'arreca un danno notevole ai rapporti russo-americanì e 'crea un ostacolo serio alla creazione di una coalizione internazionale per lottare contro il terrorismo.
GLI AGGIORNAMENTI Su Repubblica.it
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Re: La Terza Guerra Mondiale
Putin: "Danni considerevoli alle relazioni Usa-Russia"
Per Putin, l'attacco degli Stati Uniti contro obiettivi in Siria rappresenta "un'aggressione contro uno stato sovrano"
Luca Romano - Ven, 07/04/2017 - 10:29
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L'attacco degli Stati Uniti contro obiettivi in Siria rappresenta "un'aggressione contro uno stato sovrano", dannosa tanto alle relazioni russo-statunitensi, che per la la lotta comune contro il terrorismo.
È il parere espresso dal presidente russo Vladimir Putin, secondo quanto riferito dal portavoce Dmitrij Peskov. "Il presidente Putin ha detto che gli attacchi degli Stati Uniti contro la Siria rappresentano un'aggressione contro uno stato sovrano, una violazione del diritto internazionale", costruita su un "pretesto", ha dichiarato Peskov. Il portavoce del Cremlino ha aggiunto che secondo Putin, "l'attacco è anche un tentativo di distogliere l'attenzione della comunità internazionale dal numero crescente di vittime civili in Iraq. L'esercito siriano non possiede scorte di armi chimiche".
Peskov ha sottolineato che l'Organizzazione per la proibizione dell'uso di armi chimiche (Opac) "un'agenzia specializzata dell'Onu" aveva confermato la completa distruzione dell'arsenale di armi chimiche di Damasco. "Questo passo di Washington danneggia in modo significativo i rapporti Usa-Russia, che già sono fragili", ha riferito il portavoce del Cremlino. "E, soprattutto, secondo Putin, questo passo non ci avvicina alla meta finale nella lotta contro il terrorismo internazionale, ma piuttosto crea un serio ostacolo alla creazione di una coalizione internazionale contro di esso".
L'attacco missilistico americano alla base militare siriana è stato preparato prima del presunto attacco chimico di Idlib. È la nuova accusa lanciata da Mosca agli Usa. "È ovvio - si legge in un comunicato del ministero degli Esteri citato dalla Bbc - che l'attacco missilistico americano era stato preparato. È chiaro a qualsiasi esperto che Washington ha deciso di colpire già prima degli eventi di Idlib, che sono stati usati come pretesto".
Per Putin, l'attacco degli Stati Uniti contro obiettivi in Siria rappresenta "un'aggressione contro uno stato sovrano"
Luca Romano - Ven, 07/04/2017 - 10:29
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L'attacco degli Stati Uniti contro obiettivi in Siria rappresenta "un'aggressione contro uno stato sovrano", dannosa tanto alle relazioni russo-statunitensi, che per la la lotta comune contro il terrorismo.
È il parere espresso dal presidente russo Vladimir Putin, secondo quanto riferito dal portavoce Dmitrij Peskov. "Il presidente Putin ha detto che gli attacchi degli Stati Uniti contro la Siria rappresentano un'aggressione contro uno stato sovrano, una violazione del diritto internazionale", costruita su un "pretesto", ha dichiarato Peskov. Il portavoce del Cremlino ha aggiunto che secondo Putin, "l'attacco è anche un tentativo di distogliere l'attenzione della comunità internazionale dal numero crescente di vittime civili in Iraq. L'esercito siriano non possiede scorte di armi chimiche".
Peskov ha sottolineato che l'Organizzazione per la proibizione dell'uso di armi chimiche (Opac) "un'agenzia specializzata dell'Onu" aveva confermato la completa distruzione dell'arsenale di armi chimiche di Damasco. "Questo passo di Washington danneggia in modo significativo i rapporti Usa-Russia, che già sono fragili", ha riferito il portavoce del Cremlino. "E, soprattutto, secondo Putin, questo passo non ci avvicina alla meta finale nella lotta contro il terrorismo internazionale, ma piuttosto crea un serio ostacolo alla creazione di una coalizione internazionale contro di esso".
L'attacco missilistico americano alla base militare siriana è stato preparato prima del presunto attacco chimico di Idlib. È la nuova accusa lanciata da Mosca agli Usa. "È ovvio - si legge in un comunicato del ministero degli Esteri citato dalla Bbc - che l'attacco missilistico americano era stato preparato. È chiaro a qualsiasi esperto che Washington ha deciso di colpire già prima degli eventi di Idlib, che sono stati usati come pretesto".
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Re: La Terza Guerra Mondiale
Gli Stati Uniti attaccano la Siria con 59 missili
La condanna di Mosca: “Atto di aggressione”
Offensiva sulla base da cui è partito raid di Damasco con armi chimiche che ha ucciso oltre 80 persone
Putin: “Azione decisa prima della strage”. Hollande e Merkel: “Responsabilità è di Assad” – Ora per ora
Mondo
Le intenzioni degli Stati Uniti nei confronti della Siria di Assad? “Vedrete”. Questa l’enigmatica risposta fornita ai cronisti da Donald Trump, dopo l’attacco con armi chimiche a Idlib. Meno di 48 ore dopo, quel “vedrete” si è trasformato in 59 missili Tomahawk che l’esercito americano ha lanciato da due cacciatorpediniere della marina contro una base di Shayrat, da dove si sospetta sia stato lanciato l’attacco chimico di martedì. Cinque i morti. Dura condanna di Putin: “Washington ha compiuto un atto di aggressione contro uno Stato sovrano”
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La condanna di Mosca: “Atto di aggressione”
Offensiva sulla base da cui è partito raid di Damasco con armi chimiche che ha ucciso oltre 80 persone
Putin: “Azione decisa prima della strage”. Hollande e Merkel: “Responsabilità è di Assad” – Ora per ora
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Le intenzioni degli Stati Uniti nei confronti della Siria di Assad? “Vedrete”. Questa l’enigmatica risposta fornita ai cronisti da Donald Trump, dopo l’attacco con armi chimiche a Idlib. Meno di 48 ore dopo, quel “vedrete” si è trasformato in 59 missili Tomahawk che l’esercito americano ha lanciato da due cacciatorpediniere della marina contro una base di Shayrat, da dove si sospetta sia stato lanciato l’attacco chimico di martedì. Cinque i morti. Dura condanna di Putin: “Washington ha compiuto un atto di aggressione contro uno Stato sovrano”
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Re: La Terza Guerra Mondiale
Insomma si salva solamente Carter.Tutti gli altri presidenti USA hanno provocato guerre ovunque.
Ciao
Paolo11
Ciao
Paolo11
Chi c’è in linea
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