La Terza Guerra Mondiale
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Re: La Terza Guerra Mondiale
I 13.600 cannoni della Corea del Nord: "A Seul 60mila morti in 24 ore"
Lo strumento più potente della Corea del Nord è l’artiglieria, solo in parte schierata al confine con il Sud.
Franco Iacch - Mar, 30/05/2017 - 18:49
Il missile testato poche ore fa dalla Corea del Nord, alla presenza di Kim Jong Un, è un nuovo sistema balistico a corto raggio a guida terminale di precisione. E’ quanto si legge in una nota della Korean Central News Agency. Secondo la KCNA, il nuovo missile testato implementava un “nuovo sistema di guida di precisione”.
Si tratterebbe del medesimo missile, variante Scud ER, svelato durante la parata militare del 15 aprile scorso, per commemorare il 105 ° anniversario della nascita di Kim Il-sung, fondatore del paese e nonno dell’attuale leader, Kim Jong-un. Il missile, decollato da Wonsan, avrebbe volato per 450 km colpendo l’area designata, al largo della costa orientale della Corea del Nord, con “una margine di errore di sette metri”. Nel comunicato non viene utilizzato un gergo tecnico, ma per definizione la Probabilità di Errore Circolare è la distanza tra il bersaglio designato e l'effettivo punto d'impatto del sistema d’arma. Minore la CEP, maggiore sarà la precisione del missile.
Il messaggio di Kim
“Svilupperemo armi sempre più potenti per difendere la Corea del Nord dagli Stati Uniti. Mai come adesso il nostro spirito è forte nel raggiungere tali obiettivi ed inviare un regalo agli Yankees in rappresaglia alle loro provocazioni. Ogni volta che trasmettiamo i nostri preziosi successi, gli Yankees continuano a preoccuparsi, così come cresce il nostro disprezzo per i gangster dell'esercito marionetta sudcoreano, sempre più scoraggiati”.
Il nuovo missile di precisione
Secondo la KCNA, il nuovo Hwasong (nome della Corea del Nord dato ai missili Scud) utilizza il carburante liquido, ma il suo “processo preparatorio è stato reso più celere grazie al nuovo livello di automatizzazione raggiunto”. Nella tecnologia a freddo, il missile è espulso dalla piattaforma di lancio tramite aria compressa. Nei sottomarini, ad esempio, l’accensione del primo stadio o fase di spinta, avviene dopo aver superato la superficie marina: il missile, avvolto da una bolla di gas, non tocca mai l’acqua. I vantaggi sono innegabili. Nel caso del Pukguksong-2 lanciato da terra, viene meno la componente progettata per dissipare il calore ed i fumi di scarico generati dal lancio del missile. L’immediato processo iniziale del lancio è difficilmente rilevabile dalla rete satellitare. Tuttavia, l’espulsione a freddo è influenzata nella sua fase di espulsione dai forti venti che ne possono alterare la precisione. Il propellente solido, invece, conferisce immediati tempi di reazione e prontezza di funzionamento. Il combustibile premiscelato in forma solida viene stivato direttamente nel missile. Avviato il processo di accensione, questo non può essere modificato o disattivato a differenza di quanto avviene nel combustibile allo stato liquido. Il flusso di carburante allo stato liquido può essere controllato così come la quantità di spinta prodotta può essere regolata, attivata o disattivata. I missili a combustibile liquido sono alimentati sul sito di lancio in un processo che può durare delle ore e che richiede diversi veicoli di supporto.
Se il nuovo sistema di guida del missile e gli accorgimenti aerodinamici come le superfici di controllo venissero confermati, la Corea del Nord potrebbe estendere tale tecnologia anche alla famiglia Nodong. Se a Pyongyang venisse riconosciuta una capacità missilistica di precisione, ad oggi ritenuta dubbia, questa imporra una rivisitazione dei piani d’attacco degli Stati Uniti e degli alleati nella regione, poiché la manovrabilità terminale potrebbe superare (in caso di un singolo massiccio attacco) i sistemi di difesa presenti in Giappone ed in Corea del Nord.
E’ innegabile un costante progresso nel programma missilistico balistico. Nel solo mese di maggio, la Corea del Nord ha lanciato un missile alla settimana.
13600 cannoni pronti a cancellare Seul
Tra poche ore il Pentagono tenterà di intercettare nello spazio un missile balistico (c’è molta apprensione per la riuscita del test), mentre giovedì prossimo il Gruppo da Battaglia della Nimitz farà rotta verso il Pacifico occidentale unendosi alle portaerei Carl Vinson e Ronald Reagan. Tre portaerei e relativi Gruppi da Battaglia, almeno sei sottomarini oltre a caccia, bombardieri strategici e convenzionali schierati a terra teoricamente in posizione d’attacco. E' una potenza non indifferente, ma servirà a scoraggiare la Corea del Nord? Si scoraggia un nemico sole se quest'ultimo si sente veramente minacciato. Ed avere tre gruppi da battaglia e non utilizzarli, invierebbe un messaggio ambiguo. La decisione di Trump, ritenuta senza precedenti, è un avvertimento alla Corea del Nord dal compiere ulteriori test nucleari e missilistici. Con un ragionevole grado di certezza, qualora scoppiasse un conflitto, Seul andrebbe perduta con lanci di rappresaglia in Corea del Sud ed in Giappone. L’equipaggiamento militare di Pyongyang è ritenuto obsoleto, ma ciò non gli impedirebbe di scatenare su Seoul uno sbarramento di artiglieria devastante. Se scoppiasse un conflitto, né l'esercito degli Stati Uniti, né le forze della Corea del Sud potrebbero sperare di azzerare tale minaccia, stimata in 13600 cannoni di diverso calibro pari (in linea teorica) a mezzo milione di granate in poco meno di sessanta minuti. Lo strumento più potente della Corea del Nord è l’artiglieria, solo in parte schierata al confine con la Corea del Sud. Tuttavia, l’artiglieria di Pyongyang è afflitta da un alto tasso di malfunzionamenti dovuto alle munizioni indigene ed allo scarso addestramento delle unità. Secondo Stratfor, il 25 per cento delle munizioni d’artiglieria della Corea del Nord non esplode sul bersaglio. Dubbi anche sulla cadenza di fuoco e sulla precisione dei sistemi.
Il rateo di fuoco sostenuto è fondamentale per i sistemi di artiglieria: maggior numero di colpi sul bersaglio nel più breve tempo possibile prima di essere identificati e distrutti. Diverso il punto sui moderni sistemi a lungo raggio, come il lanciarazzi multiplo da 300 mm con una presunta gittata di 125 miglia: per potenza eguaglierebbe il BM-30 russo. Identificato durante l’ultima parata militare, è stato messo in produzione di massa dal regime da due anni. La Corea del Nord potrebbe quindi colpire Seul che si trova soltanto a 35 miglia dalla zona smilitarizzata con un fuoco di sbarramento pesante. Tatticamente parlando, un MLRS è più pratico ed economico rispetto ad un missile.
L’aspetto nucleare della testata del missile, potrebbe essere tranquillamente sostituto da granate d’artiglieria combinate con armi chimiche. Secondo la Nuclear Threat Initiative, la riserva della Nord oscilla tra le 2500 e le 5000 tonnellate di agenti chimici. Il Paese sarebbe in grado di produrre agenti nervini come il Sarin ed il VX. Questi ultimi sono ritenuti al centro della produzione di armi chimiche del Paese. Se Pyongyang utilizzasse proprio tali asset e li esponesse al rilevamento ed al fuoco di contro-batteria, sarebbero certamente utilizzati nel targeting indiscriminato della capitale e dei suoi sobborghi.
I missili per la rappresaglia
Sarebbero oltre mille, infine, i missili balistici nell’arsenale della Corea del Nord, compresi gli Scud e le versioni indigene a lungo raggio Nodong e Taepodong, potenzialmente in grado di colpire qualsiasi parte della Corea del Sud. I missili balistici fornirebbero una significativa potenza di fuoco supplementare diretta contro Seul e le postazioni militari statunitensi al di là della penisola coreana, come ad esempio in Giappone. Pyongyang potrebbe certamente imbarcare testate a diverso rendimento fino a ad un Kt con esplosivo ad alto potenziale e non convenzionali. I missili, a causa della carenze negli attuali sistemi di guida, verrebbero certamente indirizzati contro i centri urbani come atto di ritorsione. Diverso il ricorso ad un potenziale attacco con testate nucleari. Le stime sono discordanti. Probabilmente due, forse cinque già imbarcate sui Nodong. Tuttavia, un singolo attacco nucleare contro un centro urbano della Corea del Sud si tradurrebbe in un disastro catastrofico ed attiverebbe, irrimediabilmente, la linea leggera e pesante Ohio degli Stati Uniti, sempre in posizione di lancio. La ritorsione non convenzionale della Corea del Nord, innescherebbe un contesto da giorno del giudizio con conseguenze inimmaginabili.
Lo strumento più potente della Corea del Nord è l’artiglieria, solo in parte schierata al confine con il Sud.
Franco Iacch - Mar, 30/05/2017 - 18:49
Il missile testato poche ore fa dalla Corea del Nord, alla presenza di Kim Jong Un, è un nuovo sistema balistico a corto raggio a guida terminale di precisione. E’ quanto si legge in una nota della Korean Central News Agency. Secondo la KCNA, il nuovo missile testato implementava un “nuovo sistema di guida di precisione”.
Si tratterebbe del medesimo missile, variante Scud ER, svelato durante la parata militare del 15 aprile scorso, per commemorare il 105 ° anniversario della nascita di Kim Il-sung, fondatore del paese e nonno dell’attuale leader, Kim Jong-un. Il missile, decollato da Wonsan, avrebbe volato per 450 km colpendo l’area designata, al largo della costa orientale della Corea del Nord, con “una margine di errore di sette metri”. Nel comunicato non viene utilizzato un gergo tecnico, ma per definizione la Probabilità di Errore Circolare è la distanza tra il bersaglio designato e l'effettivo punto d'impatto del sistema d’arma. Minore la CEP, maggiore sarà la precisione del missile.
Il messaggio di Kim
“Svilupperemo armi sempre più potenti per difendere la Corea del Nord dagli Stati Uniti. Mai come adesso il nostro spirito è forte nel raggiungere tali obiettivi ed inviare un regalo agli Yankees in rappresaglia alle loro provocazioni. Ogni volta che trasmettiamo i nostri preziosi successi, gli Yankees continuano a preoccuparsi, così come cresce il nostro disprezzo per i gangster dell'esercito marionetta sudcoreano, sempre più scoraggiati”.
Il nuovo missile di precisione
Secondo la KCNA, il nuovo Hwasong (nome della Corea del Nord dato ai missili Scud) utilizza il carburante liquido, ma il suo “processo preparatorio è stato reso più celere grazie al nuovo livello di automatizzazione raggiunto”. Nella tecnologia a freddo, il missile è espulso dalla piattaforma di lancio tramite aria compressa. Nei sottomarini, ad esempio, l’accensione del primo stadio o fase di spinta, avviene dopo aver superato la superficie marina: il missile, avvolto da una bolla di gas, non tocca mai l’acqua. I vantaggi sono innegabili. Nel caso del Pukguksong-2 lanciato da terra, viene meno la componente progettata per dissipare il calore ed i fumi di scarico generati dal lancio del missile. L’immediato processo iniziale del lancio è difficilmente rilevabile dalla rete satellitare. Tuttavia, l’espulsione a freddo è influenzata nella sua fase di espulsione dai forti venti che ne possono alterare la precisione. Il propellente solido, invece, conferisce immediati tempi di reazione e prontezza di funzionamento. Il combustibile premiscelato in forma solida viene stivato direttamente nel missile. Avviato il processo di accensione, questo non può essere modificato o disattivato a differenza di quanto avviene nel combustibile allo stato liquido. Il flusso di carburante allo stato liquido può essere controllato così come la quantità di spinta prodotta può essere regolata, attivata o disattivata. I missili a combustibile liquido sono alimentati sul sito di lancio in un processo che può durare delle ore e che richiede diversi veicoli di supporto.
Se il nuovo sistema di guida del missile e gli accorgimenti aerodinamici come le superfici di controllo venissero confermati, la Corea del Nord potrebbe estendere tale tecnologia anche alla famiglia Nodong. Se a Pyongyang venisse riconosciuta una capacità missilistica di precisione, ad oggi ritenuta dubbia, questa imporra una rivisitazione dei piani d’attacco degli Stati Uniti e degli alleati nella regione, poiché la manovrabilità terminale potrebbe superare (in caso di un singolo massiccio attacco) i sistemi di difesa presenti in Giappone ed in Corea del Nord.
E’ innegabile un costante progresso nel programma missilistico balistico. Nel solo mese di maggio, la Corea del Nord ha lanciato un missile alla settimana.
13600 cannoni pronti a cancellare Seul
Tra poche ore il Pentagono tenterà di intercettare nello spazio un missile balistico (c’è molta apprensione per la riuscita del test), mentre giovedì prossimo il Gruppo da Battaglia della Nimitz farà rotta verso il Pacifico occidentale unendosi alle portaerei Carl Vinson e Ronald Reagan. Tre portaerei e relativi Gruppi da Battaglia, almeno sei sottomarini oltre a caccia, bombardieri strategici e convenzionali schierati a terra teoricamente in posizione d’attacco. E' una potenza non indifferente, ma servirà a scoraggiare la Corea del Nord? Si scoraggia un nemico sole se quest'ultimo si sente veramente minacciato. Ed avere tre gruppi da battaglia e non utilizzarli, invierebbe un messaggio ambiguo. La decisione di Trump, ritenuta senza precedenti, è un avvertimento alla Corea del Nord dal compiere ulteriori test nucleari e missilistici. Con un ragionevole grado di certezza, qualora scoppiasse un conflitto, Seul andrebbe perduta con lanci di rappresaglia in Corea del Sud ed in Giappone. L’equipaggiamento militare di Pyongyang è ritenuto obsoleto, ma ciò non gli impedirebbe di scatenare su Seoul uno sbarramento di artiglieria devastante. Se scoppiasse un conflitto, né l'esercito degli Stati Uniti, né le forze della Corea del Sud potrebbero sperare di azzerare tale minaccia, stimata in 13600 cannoni di diverso calibro pari (in linea teorica) a mezzo milione di granate in poco meno di sessanta minuti. Lo strumento più potente della Corea del Nord è l’artiglieria, solo in parte schierata al confine con la Corea del Sud. Tuttavia, l’artiglieria di Pyongyang è afflitta da un alto tasso di malfunzionamenti dovuto alle munizioni indigene ed allo scarso addestramento delle unità. Secondo Stratfor, il 25 per cento delle munizioni d’artiglieria della Corea del Nord non esplode sul bersaglio. Dubbi anche sulla cadenza di fuoco e sulla precisione dei sistemi.
Il rateo di fuoco sostenuto è fondamentale per i sistemi di artiglieria: maggior numero di colpi sul bersaglio nel più breve tempo possibile prima di essere identificati e distrutti. Diverso il punto sui moderni sistemi a lungo raggio, come il lanciarazzi multiplo da 300 mm con una presunta gittata di 125 miglia: per potenza eguaglierebbe il BM-30 russo. Identificato durante l’ultima parata militare, è stato messo in produzione di massa dal regime da due anni. La Corea del Nord potrebbe quindi colpire Seul che si trova soltanto a 35 miglia dalla zona smilitarizzata con un fuoco di sbarramento pesante. Tatticamente parlando, un MLRS è più pratico ed economico rispetto ad un missile.
L’aspetto nucleare della testata del missile, potrebbe essere tranquillamente sostituto da granate d’artiglieria combinate con armi chimiche. Secondo la Nuclear Threat Initiative, la riserva della Nord oscilla tra le 2500 e le 5000 tonnellate di agenti chimici. Il Paese sarebbe in grado di produrre agenti nervini come il Sarin ed il VX. Questi ultimi sono ritenuti al centro della produzione di armi chimiche del Paese. Se Pyongyang utilizzasse proprio tali asset e li esponesse al rilevamento ed al fuoco di contro-batteria, sarebbero certamente utilizzati nel targeting indiscriminato della capitale e dei suoi sobborghi.
I missili per la rappresaglia
Sarebbero oltre mille, infine, i missili balistici nell’arsenale della Corea del Nord, compresi gli Scud e le versioni indigene a lungo raggio Nodong e Taepodong, potenzialmente in grado di colpire qualsiasi parte della Corea del Sud. I missili balistici fornirebbero una significativa potenza di fuoco supplementare diretta contro Seul e le postazioni militari statunitensi al di là della penisola coreana, come ad esempio in Giappone. Pyongyang potrebbe certamente imbarcare testate a diverso rendimento fino a ad un Kt con esplosivo ad alto potenziale e non convenzionali. I missili, a causa della carenze negli attuali sistemi di guida, verrebbero certamente indirizzati contro i centri urbani come atto di ritorsione. Diverso il ricorso ad un potenziale attacco con testate nucleari. Le stime sono discordanti. Probabilmente due, forse cinque già imbarcate sui Nodong. Tuttavia, un singolo attacco nucleare contro un centro urbano della Corea del Sud si tradurrebbe in un disastro catastrofico ed attiverebbe, irrimediabilmente, la linea leggera e pesante Ohio degli Stati Uniti, sempre in posizione di lancio. La ritorsione non convenzionale della Corea del Nord, innescherebbe un contesto da giorno del giudizio con conseguenze inimmaginabili.
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Re: La Terza Guerra Mondiale
ITALIANI BRAVA GENTE?????????
IL CASO
'Soldati italiani hanno addestrato torturatori?': La politica si muove dopo la nostra denuncia
Le foto shock pubblicate dall'Espresso sugli abusi compiuti dall'esercito iracheno sui civili sospettati di avere avuto rapporti con l'Isis alimentano il dibattito. E il Movimento 5 Stelle deposita un'interrogazione parlamentare per chiedere chiarezza sul ruolo del nostro esercito
DI REDAZIONE
01 giugno 2017
ARTICOLO + FOTO:
http://espresso.repubblica.it/internazi ... =HEF_RULLO
IL CASO
'Soldati italiani hanno addestrato torturatori?': La politica si muove dopo la nostra denuncia
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Re: La Terza Guerra Mondiale
Mondo
Usa,
una drammatica ammissione
Raid anti-Isis, in due mesi uccisi oltre trecento civili
3/32
Corriere della Sera
Redazione online
10 ore fa
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La coalizione anti-Isis guidata dagli Stati Uniti ha ucciso per errore dall’inizio della campagna in Iraq e Siria, nell’agosto 2014, almeno 484 civili, di cui oltre 300 tra marzo ed aprile di quest’anno. È quanto emerge dal rapporto mensile della stessa coalizione. Segno di una recrudescenza dei raid da quando alla Casa Bianca si è insediato Donald Trump.
http://www.msn.com/it-it/notizie/mondo/ ... spartanntp
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Re: La Terza Guerra Mondiale
Londra, auto sui passanti al London Bridge: forze dell'ordine sul posto
2/30
Il Messaggero
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2 ore fa
Incidente sul London Bridge dove un'auto avrebbe sbandato e urtato alcuni pedoni. Forze dell'ordine sul posto, non è ancora chiara la dinamica di quanto successo.
http://www.msn.com/it-it/notizie/mondo/ ... spartandhp
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Re: La Terza Guerra Mondiale
UncleTom ha scritto:Londra, auto sui passanti al London Bridge: forze dell'ordine sul posto
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Londra sotto attacco: terrore in 3 zone della città
Furgone sui passanti e accoltellamenti: 2 morti
Sul London Bridge un van lanciato sulla folla, poi l’autista scende e colpisce le persone: “Tre uomini
sono ancora in fuga”. Coltelli “e colpi di arma da fuoco” a Borough Market. Allarme anche a Vauxhall
Mondo
Un pulmino che investe alcuni pedoni a London Bridge, alcune persone ferite a colpi di coltello, almeno due morti. La polizia entra in azione, passano alcuni minuti di caos e poi ancora accoltellamenti nella zona di Borough Market, poco distante, dove alcuni testimoni dicono di aver sentito spari. Quindi il terzo flash a Vauxhall. Nella notte tra sabato e domenica Londra torna sotto attacco
di F. Q.
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Re: La Terza Guerra Mondiale
Occhiello prima pagina de iL Fatto Quotidiano:
ULTIM ’ORA Ancora paura a Londra: un f u rgone si è schiantato investendo decine
di persone, alcune avrebbero tagli alla gola. Lo spettro del j i h ad è sempre tra noi
ULTIM ’ORA Ancora paura a Londra: un f u rgone si è schiantato investendo decine
di persone, alcune avrebbero tagli alla gola. Lo spettro del j i h ad è sempre tra noi
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Re: La Terza Guerra Mondiale
....DOVE L'EUROPA SCOPRE DI ESSERE IN GUERRA.....
Attentato Londra, i testimoni: "Vittime sgozzate sul London Bridge"
2/30
Quotidiano.Net
Michele Sabattini
3 ore fa
CONDIVIDI
Città colpita su vari fronti
Londra, 4 giugno 2017 - Orrore a Londra, ancora una volta colpita da un attentato sanguinoso. La situazione è ancora confusa (qui le ultime notizie), ma le prime testimonianze che arrivano dal London Bridge, teatro di uno dei due attacchi, sono raccapriccianti. Un furgone bianco è uscito di strada con l'intenzione di travolgere i passanti. Dopo aver investito una ventina di persone, dal pulmino sono scesero alcune persone, cinque a quanto pare, che hanno iniziato ad aggredire i passanti a coltellate gridando "Questo è per Allah". I morti sarebbero almeno 7, anche se il bilancio è ancora provvisorio. Una delle persone ferite al London Bridge "sanguinava copiosamente dal collo e sembrava avesse un taglio profondo alla gola". Lo ha raccontato alla Bbc Alex Shellum, che era in un pub nelle vicinanze con la sua ragazza e altri due amici quando la donna è entrata nel locale per chiedere aiuto.
© SE Poligrafici(wc)|ANSA|85336b16b9890811e3c946bbff300247
Le reazioni / Esultano i sostenitori dell'Isis
IL TAXISTA - Come in ogni tragedia in cui i terroristi colpiscono innocenti anche ieri sera c'è stato chi ha tentato di fermarli o di aiutare le vittime. Un tassista, dietro condizione di anonimato, ha raccontato di essersi trovato davanti i terroristi che "brandivano i loro lunghi coltelli. A quel punto ho tentato di invertire la marcia per fermarli investendoli. Ho pensato: 'ora lo tiro giù con il taxi e lo fermo'". Ma non ha fatto in tempo perché mentre stava "per investire" uno dei sospetti "si è spostato all'ultimo minuto e in quel momento sono usciti fuori 3 agenti che lo hanno bloccato".
TERRORISTI - I 5 presunti terroristi sarebbero scesi dal furgone tutti con candelotti di dinamite addosso. Due sarebbero stati colpiti e uccisi dalla polizia: una foto, diffusa dalla Bbc, immortale i due sospetti a terra con il presunto giubbotto da kamikaze. Autore dello scatto un fotografo italiano, Gabriele Sciotto, che si trovava lì per caso. Era in un pub per assistere alla finale di Champions League, lui tifoso della Juventus, quando ha capito che qualcosa era accaduto ed è uscito "per immortalare un momento di verità".
http://www.msn.com/it-it/notizie/mondo/ ... spartandhp
Attentato Londra, i testimoni: "Vittime sgozzate sul London Bridge"
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Londra, 4 giugno 2017 - Orrore a Londra, ancora una volta colpita da un attentato sanguinoso. La situazione è ancora confusa (qui le ultime notizie), ma le prime testimonianze che arrivano dal London Bridge, teatro di uno dei due attacchi, sono raccapriccianti. Un furgone bianco è uscito di strada con l'intenzione di travolgere i passanti. Dopo aver investito una ventina di persone, dal pulmino sono scesero alcune persone, cinque a quanto pare, che hanno iniziato ad aggredire i passanti a coltellate gridando "Questo è per Allah". I morti sarebbero almeno 7, anche se il bilancio è ancora provvisorio. Una delle persone ferite al London Bridge "sanguinava copiosamente dal collo e sembrava avesse un taglio profondo alla gola". Lo ha raccontato alla Bbc Alex Shellum, che era in un pub nelle vicinanze con la sua ragazza e altri due amici quando la donna è entrata nel locale per chiedere aiuto.
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Le reazioni / Esultano i sostenitori dell'Isis
IL TAXISTA - Come in ogni tragedia in cui i terroristi colpiscono innocenti anche ieri sera c'è stato chi ha tentato di fermarli o di aiutare le vittime. Un tassista, dietro condizione di anonimato, ha raccontato di essersi trovato davanti i terroristi che "brandivano i loro lunghi coltelli. A quel punto ho tentato di invertire la marcia per fermarli investendoli. Ho pensato: 'ora lo tiro giù con il taxi e lo fermo'". Ma non ha fatto in tempo perché mentre stava "per investire" uno dei sospetti "si è spostato all'ultimo minuto e in quel momento sono usciti fuori 3 agenti che lo hanno bloccato".
TERRORISTI - I 5 presunti terroristi sarebbero scesi dal furgone tutti con candelotti di dinamite addosso. Due sarebbero stati colpiti e uccisi dalla polizia: una foto, diffusa dalla Bbc, immortale i due sospetti a terra con il presunto giubbotto da kamikaze. Autore dello scatto un fotografo italiano, Gabriele Sciotto, che si trovava lì per caso. Era in un pub per assistere alla finale di Champions League, lui tifoso della Juventus, quando ha capito che qualcosa era accaduto ed è uscito "per immortalare un momento di verità".
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Re: La Terza Guerra Mondiale
LONDRA SOTTO ATTACCO
Furgone travolge pedoni sul London Bridge: morti e feriti. Uccisi i 3 killer. May: "Si indaga per terrorismo"
di Luca Romano
25 minuti fa
572
Furgone travolge pedoni sul London Bridge: morti e feriti. Uccisi i 3 killer. May: "Si indaga per terrorismo"
di Luca Romano
25 minuti fa
572
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Re: La Terza Guerra Mondiale
UncleTom ha scritto:LONDRA SOTTO ATTACCO
Furgone travolge pedoni sul London Bridge: morti e feriti. Uccisi i 3 killer. May: "Si indaga per terrorismo"
di Luca Romano
25 minuti fa
572
Londra, un furgone sui pedoni "20 feriti sul London Bridge"
Torna la paura nella capitale britannica. I testimoni: "Accoltellati alcuni passanti da tre uomini armati"
Luca Romano - Dom, 04/06/2017 - 06:37
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Londra piomba ancora nel terrore. Un furgone ha investito alcuni pedoni sul London Bridge, nel centro di Londra. Il veicolo avrebbe investito una ventina di persone e ne avrebbe ferite alcune.
La polizia ha chiuso l'accesso al ponte e la stazione della metropolitana. Ci sarebbero almeno 7 persone accoltellate, di cui 3 giacciono a terra con la gola tagliata, secondo quanto riferiscono testimoni. Il bilancio per il momento sarebbe di almeno 7 morti. Sempre secondo i testimoni dal furogone sarebbero scese almeno tre persone armate di lunghi coltelli e avrebbero colpito i passanti. Poi la fuga.
Testimoni riferiscono di aver udito esplodere diversi colpi d'arma da fuoco subito dopo che il pulmino bianco è salito a tutta velocità sul marciapiede del London bridge. La polizia sarebbe intervenuta circa 10 minuti dopo i primi colpi. La dinamica ricorda quella dell'attentato del 22 marzo scorso al Palazzo di Westminster dove un uomo Khalid Massod uccise 5 persone percorrendo a tuta velocità il Wesminster Bridge con un auto a noleggio, travolgendo i pedoni, per poi schiantarsi contro il cancello del Parlamento.
Un secondo attacco è stato sferrato al Borough Market, zona frequentata anche la sera per i tanti locali presenti attorno all'antico mercato, dove agenti armati sono intervenuti. Il Borough Market dista poco più di 200 metri da London bridge. "Scappare in un luogo sicuro", perché "questa è una opzione migliore che arrendersi o negoziare", e nascondersi, impostando il telefono in modalità silenziosa e barricandosi dentro. Sono le indicazioni che la polizia di Londra dà su Twitter ai residenti delle aree colpite da quella che potrebbe essere una serie coordinata di attentati. Secondo alcune indiscrezioni la polizia ha aperto il fuoco uccidendo almeno due killer e sta cercando il terzo sospetto. Un uomo è stato arrestato, ma non è stato accertato il suo ruolo, nella zona di Bororugh High Street. Secondo il premier Teresa May "si tratta di un attaco terroristico". Ipotesi confermata anche da Scotland Yard. Dopo una caccia all'uomo durata qualche ora, i tre terroristi sono stati uccisi dalla polizia. Indossavano false cinture esplosiove che hanno usato per minacciare i passanti al grido di "questo è per Allah".
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Re: La Terza Guerra Mondiale
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Furgone sui passanti e accoltellamenti: 2 morti
Sul London Bridge un van lanciato sulla folla, poi l’autista scende e colpisce le persone: “Tre uomini
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di F. Q.
Londra sotto attacco: terrore in 3 zone della città
Furgone sui passanti e accoltellamenti: 2 morti
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sono ancora in fuga”. Coltelli “e colpi di arma da fuoco” a Borough Market. Allarme anche a Vauxhall
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Un pulmino che investe alcuni pedoni a London Bridge, alcune persone ferite a colpi di coltello, almeno due morti. La polizia entra in azione, passano alcuni minuti di caos e poi ancora accoltellamenti nella zona di Borough Market, poco distante, dove alcuni testimoni dicono di aver sentito spari. Quindi il terzo flash a Vauxhall. Nella notte tra sabato e domenica Londra torna sotto attacco
di F. Q.
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