Fermate il treno, voglio scendere.

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
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lucfig
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Re: Fermate il treno, voglio scendere.

Messaggio da lucfig »

Questa vignetta è più loquace di mille parole

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UncleTom
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Re: Fermate il treno, voglio scendere.

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PERCHE' QUESTA NOTIZIA DI TESTA, NEL LORO SITO IN QUESTO MOMENTO, CE L'HANNO SOLO GLI STRUMPTRUPPEN???




È caccia a una Citroen bianca
"In auto terroristi islamici"


La segnalazione della polizia di Como diramata in tutta Italia: ricercati due tunisini sospettati di legami al terrorismo

di Rachele Nenzi

1 ora fa
144
UncleTom
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Re: Fermate il treno, voglio scendere.

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MA IN PARLAMENTO CHE CI STANNO A FARE GLI STRUMPTRUPPEN??????

PREFERISCONO FARE CAMPAGNA ELETTORALE PERCHE' RENDE DI PIU'????



L'accoglienza costa 5 miliardi
Pd in pressing per altri posti


Nel 2017 si va verso quota 200mila migranti e lo Stato dovrà spendere 4,6 miliardi per gestire il fenomeno

di Valentina Raffa
UncleTom
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Re: Fermate il treno, voglio scendere.

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"BANDITI" DELL'INFORMAZIONE, SI NASCE O SI DIVENTA?????


MOLTO PROBABILMENTE LA NOTIZIA ESISTE, MA L'INFORMAZIONE DEVE ESSERE COMPLETA,....NON SOLO QUELLA CHE SERVE A CREARE ODIO TRA I MERLI PIU' DEBOLI PER RACCATTARE VOTI.

LE REGIONI DEL SUD NON STANNO PAGANDO LA SANITA' LOMBARDA PER LE PRESTAZIONI FATTE A CITTADINI DEL SUD COSTRETTI A VENIRE AL NORD PER FARSI CURARE.

EPPURE QUI NESSUNO CONSIDERA CLANDESTINI COLORO CHE VENGONO A FARSI CURARE DALLE REGIONI DEL SUD.




Regioni, buco da 100 milioni
per dare le cure ai clandestini


Lo Stato rimborsa in ritardo gli ospedali che garantiscono l'assistenza. E così l'arretrato continua a crescere


di Lodovica Bulian

26 minuti fa
54



IN QUESTO MOMENTO COME PRIMA NOTIZIA SUL BOLLETTINO UFFICIALE DEGLI STRUMPTRUPPEN
UncleTom
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Re: Fermate il treno, voglio scendere.

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L'OVRA NON VUOLE CHE VENGANO PUBBLICATE CERTE NOTIZIE



HANNO DI NUOVO CANCELLATO TUTTO
UncleTom
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Re: Fermate il treno, voglio scendere.

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STRUMPTRUPPEN, I SOLITI IPOCRITI PROFESSIONISTI.

PERCHE’ NON DICONO VERAMENTE QUELLO CHE VORREBBERO?????

RIPRISTINARE I FORNI CREMATORI DEL SECOLO SCORSO.




Gli italiani chiudono ai migranti: solo uno su 5 vuole accettarli tutti
Crollano i buonisti: -6% in un anno. Cambia il vento: cresce l'area di chi vuole respingimenti ad ogni costo
Renato Mannheimer - Dom, 28/05/2017 - 18:02
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La vicenda dei flussimigratori che, ormai da tempo, caratterizzano il nostro Paese, è tornata negli ultimi giorni di grande attualità. Sia per eventi di carattere politico: lamanifestazione svoltasi a Milano la scorsa settimana e le polemiche che ha suscitato hanno riproposto decisamente la questione.

Sia, ancor più, a causa degli avvenimenti che si succedono: la frequenza degli sbarchi continua a scuotere l’opinione pubblica ed è di qualche giorno fa la notizia dell’ennesima strage che ha visto lamorte in mare anche di numerosi bambini. Al tempo stesso, anche il proseguire degli attentati terroristici spaventa la popolazione di tutto il mondo occidentale, che li ricollega sempre più, a torto o a ragione, alla problematica degli immigrati. L’ultimo sanguinoso episodio di Manchester ha riportato il discorso anche su questa questione e, in generale, sulla problematica dell’accoglienza. Cosa ne pensano gli italiani? Quali politiche dovrebbero essere adottate nei confronti degli arrivi crescenti di immigrati? Al riguardo può essere utile esaminarei risultati di un sondaggio (condotto dall’istituto Eumetra Monterosa intervistando un campione della popolazione del nostro Paese con più di 17 anni di età) effettuato nei giorni scorsi, replicando quesiti già posti esattamente un anno fa, in modo da cogliere l’evoluzione temporale degli atteggiamenti e delle opinioni. Permane tra gli intervistati una quota minoritaria, ma comunque relativamente ampia, pari a poco meno di un quinto del campione (19%), che si dimostra particolarmente «aperta» in questo senso e che propone di «accogliere tutti gli immigrati che arrivano perché spesso sono perseguitati nei loro paesi». Si tratta in particolare di giovani (tra chi ha meno di 24 anni questa posizione è assunta da più di un terzo degli intervistati), specie studenti e di chi possiede un titolo di studio più elevato. Dal punto di vista dell’orientamento politico, la posizione di apertura incondizionata è più frequente tra chi indica un’intenzione di voto per i partiti del centrosinistra. Ma questa tendenza ad accogliere tutti gli immigrati indiscriminatamente è andata rapidamente erodendosi nel tempo. L’analogo sondaggio effettuato esattamente un anno fa faceva infatti registrare una percentuale sostanzialmente maggiore (25%) di coloro che assumevano questa posizione, che mostra dunque una diminuzione di circa il 6% in dodici mesi. Ciò suggerisce come nel tempo - per una pluralità di motivi - il grado di «apertura» verso gli immigrati sia andato restringendosi, anche tra i giovani e tra gli elettori dei partiti di centrosinistra. Non a caso, sul fronte opposto, si accresce nel tempo la percentuale di chi manifesta l’opinione esattamente contraria, vale a dire che bisognerebbe respingere tutti gli immigrati incondizionatamente. Lo dice più di un terzo del campione oggi intervistato (36%), con un’accentuazione, al contrario, tra i meno giovani (tra quanti hanno più di 65 anni, questa opinione è sottolineata dal 41%) e tra chi possiede un titolo di studio medio-basso. Sono di quest’idea in particolare coloro che esercitano professioni meno remunerative, forse sottoposti maggiormente alla concorrenza lavorativa degli immigrati. E ancor più coloro che si trovano in una posizione sociale più marginale, come pensionati o casalinghe, specie se vivono in comuni di piccole dimensioni. Sul piano dell’orientamento politico, l’opposizione all’arrivo di nuovi immigrati appare decisamente più sentita tra gli elettori di Forza Italia e, in misura ancora maggiore, da coloro che optano per la Lega Nord. Guardando nuovamente ciò che è accaduto negli ultimi dodici mesi si nota, come si è detto, rispetto a maggio 2016, un incremento (sia pure di entità più modesta, pari al 3%) di questo atteggiamento, segno di una più accentuata «chiusura» relativa nei confronti degli immigrati. Ma la maggior parte degli intervistati, oggi ancor più di un anno fa, si schiera su una posizione intermedia, volta a consentire l’accesso solo di una parte degli immigrati, «accettando solo i profughi e respingendo chi arriva da noi per motivi economici» distinguendo dunque in relazione alle motivazioni dell’arrivo nel nostro Paese. Manifesta questo orientamento il 43% (era il 39% un anno fa), con una accentuazione tra chi vive nelle grandi città sopra i 100.000 abitanti, ove le problematiche dell’accoglienza sono certo diverse che nei centri di più piccole dimensioni. Insomma, la maggioranza degli italiani non appare del tutto ostile, in modo magari preconcetto, all’accoglimento dei nuovi immigrati. Ma chiede regole chiare sui criteri di accesso nel nostro Paese. Al tempo stesso, tuttavia, si manifesta, da parte di un’area crescente di popolazione una posizione di «chiusura» totale agli immigrati e al loro afflusso. È un segnale di disagio che non può essere sottovalutato da chi deve progettare gli interventi in quest’ambito.
UncleTom
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Re: Fermate il treno, voglio scendere.

Messaggio da UncleTom »

Dal clima all'immigrazione, a Taormina il G7 dei "non accordi ...
http://www.ilgiornale.it/.../taormina-r ... -paesi-140...
1.
1 giorno fa - A Taormina continuano i lavori del G7, dopo una prima giornata in cui i ... E questo nonostante in realtà l'emergenza immigrazione resti di fatto ...
G7 Taormina, sui migranti si abbozza: "Sì a diritti ma anche difesa ...
https://www.ilfattoquotidiano.it › Mondo
1.
2 giorni fa - Sul terrorismo c'è una dichiarazione congiunta di "dura condanna". Molto vaga la bozza sull'immigrazione. Trump non ha ancora deciso se ...

Ecco cosa (non) è stato deciso al G7 di Taormina - Formiche.net
formiche.net/2017/05/27/g7-taormina-merkel-gentiloni-trump/
1.
1 giorno fa - Il G7 di Taormina si è concluso tra alcuni punti di contatto e distanze ... Il principale degli argomenti affrontati sabato è stato l'immigrazione.


Il G7 cade sui migranti: bocciato il piano italiano, vince la linea Trump
http://www.huffingtonpost.it/.../il-g7- ... ince-la-li...
1.
2 giorni fa - C'è stato Miller qui a Taormina a imporre la linea americana: ... all'immigrazione, che Trump addirittura poteva anche decidere di non venire a ...



GLI STRUMPTRUPPEN SONO PORTATORI DI ODIO E DI GUERRA.



IL LORO NUOVO PROFETA A STELLE E STRISCE NON HA PER NIENTE RISOLTO A TAORMINA IL PROBLEMA DELL’IMMIGRAZIONE.

MA NON ERANO I SETTE GRANDI???????

TOCCAVA A LORO RISOLVERE IL PROBLEMA.

INVECE SI SONO COMPORTATI COME I SETTE NANI.

E IN QUESTO EQUIVOCO GLI STRUMPTRUPPEN NOSTRANI CI MARCIANO
UncleTom
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Re: Fermate il treno, voglio scendere.

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........IN NOME DELLA RAZZA PURA.......


CRISTIANOPOLI



L'immigrazione e lo ius soli
per abbattere la classe media


Il piano per trasformare l'Italia in una società meticcia senza nulla in comune. E, quindi, più semplice da sottomettere

di Angelo Angelini

32 minuti fa
0
UncleTom
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Re: Fermate il treno, voglio scendere.

Messaggio da UncleTom »

PIU' SICUREZZA,.......MENO LIBERTA'


STRUMPTRUPPEN IN ATTESA DI : ARMIAMOCI........E PARTITE





Islam radicale e terrorismo, un decalogo per dire basta


Dieci regole per la "tolleranza zero": basta con il calpestare identità, leggi e tradizioni in nome della convivenza



Gian Micalessin - Mar, 06/06/2017 - 22:59



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L’Italia fin qui s’è salvata. Ma se continueremo a calpestare identità, leggi e tradizioni in nome della convivenza con l’islamismo radicale faremo i conti con il terrore. Ecco il decalogo per chi vuole stare con la May e non con l’Europa della resa.




Abbandonare il relativismo culturale

L’Islam non può essere messo sullo stesso piano del Cristianesimo. Il Corano è un libro del 650 dopo Cristo identificato come la parola di Dio e, come tale, immutabile e non criticabile. Il Cristianesimo nasce dai testi dell’Antico e del Nuovo Testamento progressivamente interpretati, filtrati e modernizzati dal pensiero di filosofi come Sant’Agostino e San Tommaso fino alle Encicliche di due giganti come Papa Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Il tutto mentre l’Islam sunnita continua a non avere una gerarchia in grado di condannare e abiurare il fanatismo.


Isolare i fanatici: serve la legge sull’albo degli imam

I l primo passo per mettere fuori legge i fanatici è la creazione di un albo degli imam supervisionato dallo Stato con la collaborazione delle comunità islamiche moderate. Se ne parla da oltre un decennio, ma a tutt’oggi non è mai stato messo a punto. L’ultimo a prometterlo fu l’estate scorsa il ministro dell’Interno Angelino Alfano. Da allora è rimasto lettera morta. Come sono rimasti lettera morta i corsi per la formazione degli imam. Così i predicatori continuano a sfuggire ai controlli e le porte delle moschee restano aperte a wahabiti, salafiti e Fratelli Musulmani.

Mettere al bando chi segue la sharia come unica norma

L a pretesa di regolare le proprie comunità attraverso la sharia, ovvero la legge coranica, è la cartina di tornasole che permette di riconoscere chi non è integrabile nelle nostre società. Chiunque pretenda di sostituire il diritto e le leggi dello Stato con la legge religiosa, come le comunità legate alla Fratellanza Musulmana o ai wahabiti, persegue la creazione di società separate. Da lì ad arrivare alla nascita di quartieri islamici «vietati» agli «infedeli» il passo è breve. E in Belgio, Francia, Olanda ed Inghilterra sta già succedendo.

Riscoprire tradizione, valori e radici cristiane

I valori cristiani sono gli unici in cui s’identifica tutta l’Europa. Nei secoli hanno garantito progresso, libertà e salvaguardia dei più deboli, ma anche la difesa del Continente in momenti come la battaglia di Lepanto e l’assedio di Vienna. Sono un patrimonio unico perché dal Cristianesimo è germogliata la democrazia. Ma la nostra tradizione religiosa ci lega anche ai Cristiani del Medioriente, prime vittime della persecuzione islamista. Soltanto riscoprendo e rafforzando questa radici riscopriremo la nostra identità e sapremo contrapporci al fanatismo islamista.

Pieno controllo della rete internet da parte dello Stato

L a rete internet è oggi la terra senza legge in cui operano i predicatori dell’odio e su cui Isis e Al Qaida disseminano propaganda e fanno proselitismo. In tempi di lotta al terrorismo non può restare il dominio di Google e di multinazionali interessate soltanto al profitto, ma indifferenti alla minaccia causata ai cittadini. Lo Stato deve esercitare la propria sovranità sulla rete imponendo ai gestori non solo la distruzione e l’eliminazione di tutti i siti che ospitano propaganda jihadista, ma anche la vigilanza e la segnalazione preventiva sui contenuti sospetti.

L’accoglienza non è gratis e non è un diritto

L’ accoglienza non è gratis. E soprattutto non è un diritto. L’accoglienza non va concessa indiscriminatamente ed automaticamente a chiunque. Chi fugge da guerre e persecuzioni e si appella al diritto all’asilo deve in cambio accettare di conformarsi alle leggi, alle regole e alle tradizioni del nostro Paese. La premessa indispensabile per l’ottenimento dell’accoglienza in Italia è la sottoscrizione di un impegno formale ad accettare i nostri valori e a rispettare le nostre leggi. Pena l’espulsione e il rientro immediato al Paese d’origine.

Vietare il burqa e tutti gli altri simboli dell’odio

I l primo a condannare «burqa» e «niqab» dichiarandoli estranei alla tradizione musulmana è stato nel 2009 Mohammad Sayyed Tantawi, il Grande Imam della Moschea e dell’Università Al Azhar del Cairo. Ma il velo integrale oltre ad essere un simbolo della sottomissione femminile imposta dall’Islam radicale è anche una bandiera dell’odio e della segregazione all’interno della società. Chi ne impone l’uso alle donne e chi lo esibisce indossandolo con orgoglio rifiuta l’integrazione e punta a creare delle società separate.

Combattere contro il Califfato in prima linea

L a missione in Afghanistan è stata, nel lungo periodo, un fallimento, ma l’immediato attacco al regno talebano, subito dopo l’11 settembre, permise di ridimensionare la minaccia di Al Qaida nel resto del mondo. Oggi, a tre anni dalla dichiarazione del Califfato, l’Occidente continua a combattere in ordine sparso in Irak e Siria. È invece fondamentale un impegno diretto di tutto l’Occidente per cancellare lo Stato Islamico proprio nelle terre dove si è radicato. Combattendo, dove si rivela necessario, anche al fianco della Russia di Putin.

Qatar e Arabia, vanno isolati quei falsi alleati

Qatar e Arabia Saudita professano la stessa fede in quel credo wahabita dell’Islam perseguita anche dai militanti dell’Isis e di Al Qaida. I loro finanziamenti a moschee e centri islamici minacciano di portare anche in Europa la versione più estremista della fede musulmana. In Siria e Irak il Qatar e l’Arabia Saudita finanziano e armano, assieme alla Turchia, i gruppi jihadisti, Al Qaida e l’Isis. Solo isolandoli, come stanno facendo proprio in queste ore gli altri Paesi arabi del Golfo, potremo prosciugare l’acqua in cui nuota il terrorismo.

Marocco, Tunisia, Egitto e Giordania: i nemici del terrore

I l Marocco combatte una guerra senza quartiere all’Isis ed è una delle poche nazioni, assieme a Tunisia e Giordania ad avere infiltrati dentro lo Stato Islamico. L’Egitto del presidente Abd al-Fattah al-Sisi ha sconfitto i Fratelli Musulmani in patria, fronteggia i gruppi jihadisti in un Paese cruciale per il Mediterraneo come la Libia e combatte l’Isis nel Sinai, al confine con Israele. Solo rafforzando le alleanze con questi Paesi manterremo un occhio vigile su tutta la rete del terrore ed eviteremo rischi maggiori per il futuro.
UncleTom
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Re: Fermate il treno, voglio scendere.

Messaggio da UncleTom »

.......SIAMO SICURI CHE TUTTO POSSA FILARE LISCIO ANCHE DA NOI??????......



TORINO E 'STATO SOLO UN CAMPANELLO D'ALLARME...........



Cronaca | Di D. Fiori


Sesto, minacce di morte
a sindaca pro accoglienza
“C’è clima d’odio. Ma io
sono per la sicurezza”
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