Come se ne viene fuori ?
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Re: Come se ne viene fuori ?
Agli angloamericani piacerebbe tanto che l'Euro si disintegrasse quindi i loro commenti vanno presi "cum grano salis".
Certo che se la Merkel avesse detto si un paio d'annetti fa agli Eurobond e al cambio di mission della BCE e avessimo finanziato allora il buso greco oggi non staremmo così...
Certo che se la Merkel avesse detto si un paio d'annetti fa agli Eurobond e al cambio di mission della BCE e avessimo finanziato allora il buso greco oggi non staremmo così...
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Re: Come se ne viene fuori ?
A proposito del buco di JP Morgan che ormai si aggira verso i 5 mld di $ e delle operazioni "naked short" (vendite allo scoperto senza avere i titoli in prestito...) di Goldman Sachs con gli Hedge Fund delle Cayman non parla nessuno?
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Re: Come se ne viene fuori ?
................Maucat ha scritto:Agli angloamericani piacerebbe tanto che l'Euro si disintegrasse quindi i loro commenti vanno presi "cum grano salis".
Certo che se la Merkel avesse detto si un paio d'annetti fa agli Eurobond e al cambio di mission della BCE e avessimo finanziato allora il buso greco oggi non staremmo così...
Caro Maucat.Non preoccuparti ci disintegriamo da soli.SE la BCE non comincia a stampare carta moneta andiamo giu tutti come i birilli.
Ognuno torna alla propria moneta con la propria inflazione, e forse allora saremo competitivi nei mercati.
Ciao
Paolo11
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Re: Come se ne viene fuori ?
Mentre aspettiamo di vedere se qualcosa cambia nei confronti delle Grecia,
in Italia non possiamo continuare con un parlamento ,che non rispecchia più il Paese, e frena qualsiasi proposta che tocca gli interessi dei corruttori.
Non converrebbe andare alle elezioni in autunno offrendo fin d'ora al governo Monti la possibilità di continuare a governare per un altro anno,ma con una maggioranza parlamentarte diversa ?
in Italia non possiamo continuare con un parlamento ,che non rispecchia più il Paese, e frena qualsiasi proposta che tocca gli interessi dei corruttori.
Non converrebbe andare alle elezioni in autunno offrendo fin d'ora al governo Monti la possibilità di continuare a governare per un altro anno,ma con una maggioranza parlamentarte diversa ?
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Re: Come se ne viene fuori ?
Votare, votare prima possibile poi vedremo chi governerà...
Paolo11, L'inflazione della nuova Lira eroderebbe ancor più il potere d'acquisto degli italiani e quindi la loro capacità di acquisto e quindi il PIL, in più ricorda che i debiti che hai rimarrebbero in Euro (Marchi) quindi rivedremmo il copione dei mutui in ECU degli anni 80/90...
L'Euro deve rimanere ma con nuove regole...
Paolo11, L'inflazione della nuova Lira eroderebbe ancor più il potere d'acquisto degli italiani e quindi la loro capacità di acquisto e quindi il PIL, in più ricorda che i debiti che hai rimarrebbero in Euro (Marchi) quindi rivedremmo il copione dei mutui in ECU degli anni 80/90...
L'Euro deve rimanere ma con nuove regole...
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Re: Come se ne viene fuori ?
Day after day
Il fronte del centrodestra
Di Federica Fantozzi 18 maggio 2012
«Da Monti a Monty». Gli sfiduciati del Pdl liquidano con una battuta velenosa il tentato abbraccio di Berlusconi a Luca Cordero di Montezemolo.
Il quale, peraltro, non ha nessuna voglia di fare la ciambella di salvataggio di un partito allo sbando.
Che da un lato corteggia Mister Ferrari per costruire il mirabolante rassemblement dei moderati, e dall’altra strizza l’occhio a Grillo ai ballottaggi.
Mentre 24 ore dopo il pranzo del Cavaliere con Monti - dove «tutto bene», «e sono qui a votare la fiducia», e confronto «franco», e il Pdl non farà mancare il sostegno al governo - si ricomincia con l’ostruzionismo sul ddl anticorruzione.
Mentre Alfano, dopo aver bocciato il doppio turno alla francese (ormai è chiaro che resta il Porcellum ritoccato) apre il prossimo fronte. «Difficile l’approvazione del fiscal compact senza segnali chiari sulla crescita dall’Europa».
«Il Cav non sa cosa fare» aveva (pre) detto Giuliano Ferrara dopo la batosta del 6 maggio. E al netto di sondaggi, ipotesi di gruppi autonomi (di cui si parla da un anno) in Parlamento, voci fatte filtrare di trattative ad alto livello, la situazione non è cambiata.
http://www.unita.it/italia/cosi-monteze ... i-1.412160
Il fronte del centrodestra
Di Federica Fantozzi 18 maggio 2012
«Da Monti a Monty». Gli sfiduciati del Pdl liquidano con una battuta velenosa il tentato abbraccio di Berlusconi a Luca Cordero di Montezemolo.
Il quale, peraltro, non ha nessuna voglia di fare la ciambella di salvataggio di un partito allo sbando.
Che da un lato corteggia Mister Ferrari per costruire il mirabolante rassemblement dei moderati, e dall’altra strizza l’occhio a Grillo ai ballottaggi.
Mentre 24 ore dopo il pranzo del Cavaliere con Monti - dove «tutto bene», «e sono qui a votare la fiducia», e confronto «franco», e il Pdl non farà mancare il sostegno al governo - si ricomincia con l’ostruzionismo sul ddl anticorruzione.
Mentre Alfano, dopo aver bocciato il doppio turno alla francese (ormai è chiaro che resta il Porcellum ritoccato) apre il prossimo fronte. «Difficile l’approvazione del fiscal compact senza segnali chiari sulla crescita dall’Europa».
«Il Cav non sa cosa fare» aveva (pre) detto Giuliano Ferrara dopo la batosta del 6 maggio. E al netto di sondaggi, ipotesi di gruppi autonomi (di cui si parla da un anno) in Parlamento, voci fatte filtrare di trattative ad alto livello, la situazione non è cambiata.
http://www.unita.it/italia/cosi-monteze ... i-1.412160
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Re: Come se ne viene fuori ?
17MAG2012
Intese impossibili
Bisogna solo prenderne atto. Sulla giustizia esiste una maggioranza – Pd, Idv, Fli, con qualche cautela dell’Udc – che mette sistematicamente il Pdl all’angolo. In ballo non c’è il singolo provvedimento, ma il modo stesso di concepire la repressione penale. Che i berlusconiani vorrebbero il più blanda possibile. Che gli altri all’opposto vorrebbero il più dura possibile.
Adesso di mezzo c’è la corruzione. E su questa si litiga. Ormai da un mese. L’economia va a rotoli, l’euro rischia. Ma loro irresponsabilmente continuano. Come succede ormai da due anni. Monti incontra Berlusconi, ma dai retroscena è evidente che non sarà la giustizia l’occasione di una possibile rottura. Questa consapevolezza politica, anziché smussare gli spigoli dello scontro, li acumina. Avanti così, con passione distruttiva, su ogni emendamento, ogni parola, ogni virgola che contiene. Senza rendersi conto che la gente non ne può più.
Post scriptum delle 03.00
Paradossi della politica. C’è da chiedersi con quale senso di responsabilità Angelino Alfano, segretario del partito che ormai da due mesi sta ostacolando in tutti modi un’intesa bipartisan sull’anti-corruzione, adesso accusa il Pd di voler far saltare il governo, solo per aver approvato con l’Idv un emendamento per aumentare di un anno la pena della corruzione propria.
*****
Un'anno e mezzo fa ci stava la corrente di pensiero che propugnava l'ammucchiata.
Adesso penso sia chiaro perché si diceva no all'ammucchiata.
Intese impossibili
Bisogna solo prenderne atto. Sulla giustizia esiste una maggioranza – Pd, Idv, Fli, con qualche cautela dell’Udc – che mette sistematicamente il Pdl all’angolo. In ballo non c’è il singolo provvedimento, ma il modo stesso di concepire la repressione penale. Che i berlusconiani vorrebbero il più blanda possibile. Che gli altri all’opposto vorrebbero il più dura possibile.
Adesso di mezzo c’è la corruzione. E su questa si litiga. Ormai da un mese. L’economia va a rotoli, l’euro rischia. Ma loro irresponsabilmente continuano. Come succede ormai da due anni. Monti incontra Berlusconi, ma dai retroscena è evidente che non sarà la giustizia l’occasione di una possibile rottura. Questa consapevolezza politica, anziché smussare gli spigoli dello scontro, li acumina. Avanti così, con passione distruttiva, su ogni emendamento, ogni parola, ogni virgola che contiene. Senza rendersi conto che la gente non ne può più.
Post scriptum delle 03.00
Paradossi della politica. C’è da chiedersi con quale senso di responsabilità Angelino Alfano, segretario del partito che ormai da due mesi sta ostacolando in tutti modi un’intesa bipartisan sull’anti-corruzione, adesso accusa il Pd di voler far saltare il governo, solo per aver approvato con l’Idv un emendamento per aumentare di un anno la pena della corruzione propria.
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Un'anno e mezzo fa ci stava la corrente di pensiero che propugnava l'ammucchiata.
Adesso penso sia chiaro perché si diceva no all'ammucchiata.
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Re: Come se ne viene fuori ?
LA SITUAZIONE
di PIETRO VISCONTI
Polveriera giustizia
nella maggioranza
E Grillo tenta il botto
Dal fronte-giustizia nuove tensioni nella maggioranza. Anzi, stavolta è uno strappo in piena regola che innesca una catena di ritorsioni parlamentari potenzialmente molto rischiose per Monti. Ieri in commissione Pd, Idv e Fli - modificando il testo-base del ministro Severino - hanno aumentato da 7 a 8 anni il massimo della pena per il reato di corruzione commesso compiendo atti contrari ai doveri d'ufficio. Per il Pdl è un segnale di guerra.
Salta il tavolo al quale la Severino voleva affidare la ricucitura. È la premessa di una resa dei conti nell'aula di Montecitorio, dove il provvedimento è in calendario dal 28 maggio
Anche al Senato si alza la temperatura: i berlusconiani promettono "determinazione e intransigenza" sulla responsabilità civile dei magistrati. Tra le righe si legge l'intenzione di sostenere la linea dura, quella che prevede sanzioni "dirette" a carico delle toghe ritenute responsabili di errori giudiziari.
Il governo, anche per bocca di Monti, ha più volte ripetuto che la giustizia è un tassello del complicato mosaico per restituire affidabilità all'Italia davanti agli investitori internazionali. È alludendo a questo che il presidente della Camera Fini chiede un'approvazione rapida del testo-Severino: "Già troppo tempo è passato. E per di più siamo uno dei pochi Paesi a non aver ratificato la Convenzione di Strasburgo", una specie di euro-bussola per adeguare le legislazioni alle sfide della criminalità in doppiopetto.
Non bastasse lo scontro in Parlamento, è vigilia di ballottaggi, altro fattore di moltiplicazione dello spirito di rivalità tra i partiti della maggioranza pro-Monti. Occhi puntati soprattutto su Parma: si vedrà qui se l'armata di Grillo è invincibile o può essere fermata dall'"usato sicuro" del Pd di Bersani.
http://www.repubblica.it/politica/?ref=HRHM1-2
di PIETRO VISCONTI
Polveriera giustizia
nella maggioranza
E Grillo tenta il botto
Dal fronte-giustizia nuove tensioni nella maggioranza. Anzi, stavolta è uno strappo in piena regola che innesca una catena di ritorsioni parlamentari potenzialmente molto rischiose per Monti. Ieri in commissione Pd, Idv e Fli - modificando il testo-base del ministro Severino - hanno aumentato da 7 a 8 anni il massimo della pena per il reato di corruzione commesso compiendo atti contrari ai doveri d'ufficio. Per il Pdl è un segnale di guerra.
Salta il tavolo al quale la Severino voleva affidare la ricucitura. È la premessa di una resa dei conti nell'aula di Montecitorio, dove il provvedimento è in calendario dal 28 maggio
Anche al Senato si alza la temperatura: i berlusconiani promettono "determinazione e intransigenza" sulla responsabilità civile dei magistrati. Tra le righe si legge l'intenzione di sostenere la linea dura, quella che prevede sanzioni "dirette" a carico delle toghe ritenute responsabili di errori giudiziari.
Il governo, anche per bocca di Monti, ha più volte ripetuto che la giustizia è un tassello del complicato mosaico per restituire affidabilità all'Italia davanti agli investitori internazionali. È alludendo a questo che il presidente della Camera Fini chiede un'approvazione rapida del testo-Severino: "Già troppo tempo è passato. E per di più siamo uno dei pochi Paesi a non aver ratificato la Convenzione di Strasburgo", una specie di euro-bussola per adeguare le legislazioni alle sfide della criminalità in doppiopetto.
Non bastasse lo scontro in Parlamento, è vigilia di ballottaggi, altro fattore di moltiplicazione dello spirito di rivalità tra i partiti della maggioranza pro-Monti. Occhi puntati soprattutto su Parma: si vedrà qui se l'armata di Grillo è invincibile o può essere fermata dall'"usato sicuro" del Pd di Bersani.
http://www.repubblica.it/politica/?ref=HRHM1-2
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Re: Come se ne viene fuori ?
Economia
Borsa, qualche regoletta per la Goldman Sachs
Venerdì, 18 maggio 2012 - 17:29:00
Di Paolo Antonazzo*
Egregio Direttore,
premesso che, attraverso il web, è stato richiesto l'intervento dei cittadini a supporto dei tecnici del Prof. Monti, Le invio poche idee che reputo come condizioni indispensabili per superare veramente ogni forma di crisi economica, almeno laddove esiste un mercato borsistico. Il mio auspicio, ovviamente, è che l'attuale premier, contrariamente a quanto affermato da qualche parlamentare della Lega Nord, non sia un servitore dell'alta finanza, chè, in tal caso, purtroppo, non ci sarebbe da fare alcun affidamento su di lui.
Premesso che il mercato borsistico internazionale è indispensabile per la raccolta di liquidità e per la formazione del prezzo per le aziende quotate in Borsa, bisogna tuttavia provvedere, a qualsiasi costo, a stabilire delle precise norme legali a livello internazionale, per disciplinare severamente tale mercato. E ciò perchè, da un pò di anni, purtroppo, tali mercati borsistici non sono affatto liberi, come qualsiasi altro mercato soggetto solo alla legge della domanda e dell'offerta o, come si tenta di far credere alle masse. Infatti, dopo circa 40 anni di lavoro in banca, insieme ad amici, ho potuto sperimentare concretamente come pochi grossissimi speculatori internazionali, come i Rothschild e i Rockfeller detentori della Goldman Sachs, attraverso l'uso di determinati codici, riescono a stabilire e a guidare il prezzo di qualsiasi titolo e/o azienda, come se fosse un docile gregge di pecore. Questa purtroppo è la verità.
Per riuscire a disciplinare tali mercati e al fine di evitare ogni forma di speculazione illecita, perpetrata dai grandi finanzieri a danno di qualsiasi Stato e/o di qualsiasi grossa azienda bisogna arrivare, con una Legge a livello internazionale, a stabilire prima di tutto una leva di credito finanziario - che attualmente oscilla con un affidamento bancario che va da 10 a 100 volte la liquidità posseduta - la quale non sia superiore a 4 o al massimo 5 volte. Inoltre bisognerebbe stabilire una netta separazione fra le Banche di credito ordinario che gestiscono i depositi risparmiati dai cittadini col sudore e col sangue, le quali andrebbero assolutamente nazionalizzate e le banche finanziarie che lavorano in Borsa, limitando al massimo o eliminando del tutto le compra-vendite allo scoperto di qualsiasi titolo.
Si ribadisce che sia l'abbassamento della leva di credito finanziario, sia l'eliminazione delle compravendite allo scoperto sono delle condizioni indispensabili per debellare ogni forma di terrorismo speculativo contro gli Stati e le aziende. Purtroppo gli americani e gli inglesi si opporranno ferocemente, perchè, soprattutto gli USA utilizzano, attraverso gli speculatori internazionali, tali mezzi come potente grimaldello per far abbassare paurosamente il prezzo di ogni titolo (comprese le valute) e per impadronirsi quindi delle aziende che, pur di non fallire, vengono acquistate talora a prezzi incredibilmente bassi; il che costringe anche i Paesi, oggetto di tali speculazioni, alla miseria e alla fame, come pare stia accadendo adesso.
Se il Prof. Monti, forte della stima di cui gode a livello internazionale, è davvero al servizio del popolo italiano, allora deve lottare per l'approvazione di una legge, la quale, eliminando tassativamente le altissime leve di credito e le compra-vendite allo scoperto, provveda anche a disciplinare severamente il Mercato borsistico internazionale, perchè sia liberato dalle mani dei grandi speculatori. Con simile intervento, penso proprio che si finirebbe col dimenticare definitivamente qualsiasi forma di crisi economico finanziaria.
Termino esprimendo la mia più viva meraviglia sul fatto che illustri personaggi, come i signori Mario Draghi, Mario Monti, Romano Prodi e l'attuale presidente della CE Barroso, non facciano mai alcun riferimento alla risoluzione di questi gravi problemi finanziari.
*Un lettore
http://affaritaliani.libero.it/economia ... 52012.html
Borsa, qualche regoletta per la Goldman Sachs
Venerdì, 18 maggio 2012 - 17:29:00
Di Paolo Antonazzo*
Egregio Direttore,
premesso che, attraverso il web, è stato richiesto l'intervento dei cittadini a supporto dei tecnici del Prof. Monti, Le invio poche idee che reputo come condizioni indispensabili per superare veramente ogni forma di crisi economica, almeno laddove esiste un mercato borsistico. Il mio auspicio, ovviamente, è che l'attuale premier, contrariamente a quanto affermato da qualche parlamentare della Lega Nord, non sia un servitore dell'alta finanza, chè, in tal caso, purtroppo, non ci sarebbe da fare alcun affidamento su di lui.
Premesso che il mercato borsistico internazionale è indispensabile per la raccolta di liquidità e per la formazione del prezzo per le aziende quotate in Borsa, bisogna tuttavia provvedere, a qualsiasi costo, a stabilire delle precise norme legali a livello internazionale, per disciplinare severamente tale mercato. E ciò perchè, da un pò di anni, purtroppo, tali mercati borsistici non sono affatto liberi, come qualsiasi altro mercato soggetto solo alla legge della domanda e dell'offerta o, come si tenta di far credere alle masse. Infatti, dopo circa 40 anni di lavoro in banca, insieme ad amici, ho potuto sperimentare concretamente come pochi grossissimi speculatori internazionali, come i Rothschild e i Rockfeller detentori della Goldman Sachs, attraverso l'uso di determinati codici, riescono a stabilire e a guidare il prezzo di qualsiasi titolo e/o azienda, come se fosse un docile gregge di pecore. Questa purtroppo è la verità.
Per riuscire a disciplinare tali mercati e al fine di evitare ogni forma di speculazione illecita, perpetrata dai grandi finanzieri a danno di qualsiasi Stato e/o di qualsiasi grossa azienda bisogna arrivare, con una Legge a livello internazionale, a stabilire prima di tutto una leva di credito finanziario - che attualmente oscilla con un affidamento bancario che va da 10 a 100 volte la liquidità posseduta - la quale non sia superiore a 4 o al massimo 5 volte. Inoltre bisognerebbe stabilire una netta separazione fra le Banche di credito ordinario che gestiscono i depositi risparmiati dai cittadini col sudore e col sangue, le quali andrebbero assolutamente nazionalizzate e le banche finanziarie che lavorano in Borsa, limitando al massimo o eliminando del tutto le compra-vendite allo scoperto di qualsiasi titolo.
Si ribadisce che sia l'abbassamento della leva di credito finanziario, sia l'eliminazione delle compravendite allo scoperto sono delle condizioni indispensabili per debellare ogni forma di terrorismo speculativo contro gli Stati e le aziende. Purtroppo gli americani e gli inglesi si opporranno ferocemente, perchè, soprattutto gli USA utilizzano, attraverso gli speculatori internazionali, tali mezzi come potente grimaldello per far abbassare paurosamente il prezzo di ogni titolo (comprese le valute) e per impadronirsi quindi delle aziende che, pur di non fallire, vengono acquistate talora a prezzi incredibilmente bassi; il che costringe anche i Paesi, oggetto di tali speculazioni, alla miseria e alla fame, come pare stia accadendo adesso.
Se il Prof. Monti, forte della stima di cui gode a livello internazionale, è davvero al servizio del popolo italiano, allora deve lottare per l'approvazione di una legge, la quale, eliminando tassativamente le altissime leve di credito e le compra-vendite allo scoperto, provveda anche a disciplinare severamente il Mercato borsistico internazionale, perchè sia liberato dalle mani dei grandi speculatori. Con simile intervento, penso proprio che si finirebbe col dimenticare definitivamente qualsiasi forma di crisi economico finanziaria.
Termino esprimendo la mia più viva meraviglia sul fatto che illustri personaggi, come i signori Mario Draghi, Mario Monti, Romano Prodi e l'attuale presidente della CE Barroso, non facciano mai alcun riferimento alla risoluzione di questi gravi problemi finanziari.
*Un lettore
http://affaritaliani.libero.it/economia ... 52012.html
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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Re: Come se ne viene fuori ?
La rassegna stampa dal sito del ministero dell'Interno
http://tweb.interno.it/news/daily/rasse ... STAMPA.pdf
http://tweb.interno.it/news/daily/rasse ... STAMPA.pdf
Chi c’è in linea
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