SONDAGGI POLITICI
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Re: SONDAGGI POLITICI
……………………………………………………..FORZA MERLI!!!!!!!!!................................
Io non guardo le TV di Berlusconi da più di 20 anni.
Da qualche anno non guardo la TV in generale.
Ma cosa ha imposto di raccontare Silvio Massimo, per incantare i merli????????????
Nel 2008 il Popolo delle Libertà:
Coalizione di centro-destra
Coalizione composta da Il Popolo della Libertà, Lega Nord e Movimento per l'Autonomia
Alla Camera ha preso:
17.403.145[2][3]
46,31 %
Il Partito di Berlusconi ha perso almeno più di venti punti, e di cosa stanno cianciando????????????????????????????
Quando gli fa comodo perdono la memoria??????????????????????????
Sondaggi, il centrodestra vola: è la prima forza del Paese. Il M5S di Di Maio ai minimi storici
Forza Italia coi valori più alti da inizio anno. E il centrodestra vola: è l'area politica più consistente del Paese, pari a circa un terzo degli elettori
Sergio Rame - Gio, 05/10/2017 - 17:11
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Non c'è un "effetto Di Maio". Nei sondaggi il Movimento 5 stelle crolla al minimo mai registrato nel 2017.
Il Pd si può ancora vantare di essere "la prima forza politica del Paese", in realtà ad essere cresciuto veramente è il centrodestra. I dem sono in testa con il 27,3% mentre M5s è indietro di poco meno di mezzo punto. Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia, se considerati in blocco, rappresentano l'area politica più consistente del Paese, pari a circa un terzo degli elettori. Per l'esattezza, stando al sondaggio di YouTrend, valgono il 33,1%.
Il crollo dei Cinque Stelle
Le recenti primarie, che hanno incoronato il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio candidato premier del Movimento 5 Stelle, non hanno influito positivamente sulle intenzioni di voto per il partito fondato da Beppe Grillo. In realtà, non è ancora detto che il calo fatto registrare dai pentastellati sia una diretta conseguenza delle primarie. Però un calo c'è stato. "Ce lo dicono i numeri - fa sapere la rilevazione dell'Agi - la media mobile odierna (basata, ricordiamolo, sui sondaggi pubblicati nelle ultime due settimane) ci dice che al primo posto c'è il Partito democratico con il 27,3% dei consensi". Il Movimento 5 stelle è al secondo posto, staccato in realtà di pochissimo, meno di mezzo punto. "Ma - si legge - si tratta della prima volta, in questo 2017".
Il boom del centrodestra
Dopo fine giugno, all'indomani delle elezioni comunali, i grillini hanno perso due punti, con impressionante regolarità. A beneficiare di questa "emorragia" di voti, secondo i sondaggisti di YouTrend, sarebbe stato il centrodestra. "Stante l'immobilità del Pd, che praticamente da maggio rimane "incollato" al M5S (in lieve vantaggio o in altrettanto lieve svantaggio) - spiegano - ad essere cresciuto è il centrodestra". Se considerati in blocco, sono oggi l'area politica più consistente, pari a circa un terzo degli elettori (per l'esattezza il 33,1%). "Forza Italia replica al decimale il valore della scorsa settimana, il più alto da inizio anno (13,8%) - si legge ancora - anche Lega Nord e Fratelli dI sono vicini ai loro valori massimi di questo 2017".
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Ma cosa ha imposto di raccontare Silvio Massimo, per incantare i merli????????????
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Sergio Rame - Gio, 05/10/2017 - 17:11
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Non c'è un "effetto Di Maio". Nei sondaggi il Movimento 5 stelle crolla al minimo mai registrato nel 2017.
Il Pd si può ancora vantare di essere "la prima forza politica del Paese", in realtà ad essere cresciuto veramente è il centrodestra. I dem sono in testa con il 27,3% mentre M5s è indietro di poco meno di mezzo punto. Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia, se considerati in blocco, rappresentano l'area politica più consistente del Paese, pari a circa un terzo degli elettori. Per l'esattezza, stando al sondaggio di YouTrend, valgono il 33,1%.
Il crollo dei Cinque Stelle
Le recenti primarie, che hanno incoronato il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio candidato premier del Movimento 5 Stelle, non hanno influito positivamente sulle intenzioni di voto per il partito fondato da Beppe Grillo. In realtà, non è ancora detto che il calo fatto registrare dai pentastellati sia una diretta conseguenza delle primarie. Però un calo c'è stato. "Ce lo dicono i numeri - fa sapere la rilevazione dell'Agi - la media mobile odierna (basata, ricordiamolo, sui sondaggi pubblicati nelle ultime due settimane) ci dice che al primo posto c'è il Partito democratico con il 27,3% dei consensi". Il Movimento 5 stelle è al secondo posto, staccato in realtà di pochissimo, meno di mezzo punto. "Ma - si legge - si tratta della prima volta, in questo 2017".
Il boom del centrodestra
Dopo fine giugno, all'indomani delle elezioni comunali, i grillini hanno perso due punti, con impressionante regolarità. A beneficiare di questa "emorragia" di voti, secondo i sondaggisti di YouTrend, sarebbe stato il centrodestra. "Stante l'immobilità del Pd, che praticamente da maggio rimane "incollato" al M5S (in lieve vantaggio o in altrettanto lieve svantaggio) - spiegano - ad essere cresciuto è il centrodestra". Se considerati in blocco, sono oggi l'area politica più consistente, pari a circa un terzo degli elettori (per l'esattezza il 33,1%). "Forza Italia replica al decimale il valore della scorsa settimana, il più alto da inizio anno (13,8%) - si legge ancora - anche Lega Nord e Fratelli dI sono vicini ai loro valori massimi di questo 2017".
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Sergio Rame - Gio, 05/10/2017 - 17:11
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Il crollo dei Cinque Stelle
Le recenti primarie, che hanno incoronato il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio candidato premier del Movimento 5 Stelle, non hanno influito positivamente sulle intenzioni di voto per il partito fondato da Beppe Grillo. In realtà, non è ancora detto che il calo fatto registrare dai pentastellati sia una diretta conseguenza delle primarie. Però un calo c'è stato. "Ce lo dicono i numeri - fa sapere la rilevazione dell'Agi - la media mobile odierna (basata, ricordiamolo, sui sondaggi pubblicati nelle ultime due settimane) ci dice che al primo posto c'è il Partito democratico con il 27,3% dei consensi". Il Movimento 5 stelle è al secondo posto, staccato in realtà di pochissimo, meno di mezzo punto. "Ma - si legge - si tratta della prima volta, in questo 2017".
Il boom del centrodestra
Dopo fine giugno, all'indomani delle elezioni comunali, i grillini hanno perso due punti, con impressionante regolarità. A beneficiare di questa "emorragia" di voti, secondo i sondaggisti di YouTrend, sarebbe stato il centrodestra. "Stante l'immobilità del Pd, che praticamente da maggio rimane "incollato" al M5S (in lieve vantaggio o in altrettanto lieve svantaggio) - spiegano - ad essere cresciuto è il centrodestra". Se considerati in blocco, sono oggi l'area politica più consistente, pari a circa un terzo degli elettori (per l'esattezza il 33,1%). "Forza Italia replica al decimale il valore della scorsa settimana, il più alto da inizio anno (13,8%) - si legge ancora - anche Lega Nord e Fratelli dI sono vicini ai loro valori massimi di questo 2017".
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Il crollo dei Cinque Stelle
Le recenti primarie, che hanno incoronato il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio candidato premier del Movimento 5 Stelle, non hanno influito positivamente sulle intenzioni di voto per il partito fondato da Beppe Grillo. In realtà, non è ancora detto che il calo fatto registrare dai pentastellati sia una diretta conseguenza delle primarie. Però un calo c'è stato. "Ce lo dicono i numeri - fa sapere la rilevazione dell'Agi - la media mobile odierna (basata, ricordiamolo, sui sondaggi pubblicati nelle ultime due settimane) ci dice che al primo posto c'è il Partito democratico con il 27,3% dei consensi". Il Movimento 5 stelle è al secondo posto, staccato in realtà di pochissimo, meno di mezzo punto. "Ma - si legge - si tratta della prima volta, in questo 2017".
Il boom del centrodestra
Dopo fine giugno, all'indomani delle elezioni comunali, i grillini hanno perso due punti, con impressionante regolarità. A beneficiare di questa "emorragia" di voti, secondo i sondaggisti di YouTrend, sarebbe stato il centrodestra. "Stante l'immobilità del Pd, che praticamente da maggio rimane "incollato" al M5S (in lieve vantaggio o in altrettanto lieve svantaggio) - spiegano - ad essere cresciuto è il centrodestra". Se considerati in blocco, sono oggi l'area politica più consistente, pari a circa un terzo degli elettori (per l'esattezza il 33,1%). "Forza Italia replica al decimale il valore della scorsa settimana, il più alto da inizio anno (13,8%) - si legge ancora - anche Lega Nord e Fratelli dI sono vicini ai loro valori massimi di questo 2017".
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Re: SONDAGGI POLITICI
ANCHE IL PD HA IL SUO "CAPITAN SCOGLIONE".
A DIFFERENZA PERO' DELLA COSTA CONCORDIA, IN CUI NESSUNO VOLEVA MORIRE, NEL PD SONO FELICI DI SUICIDARSI CON CAPITAN SCOGLIONE II
IlFattoQuotidiano.it / Politica
Sondaggi, effetto Sicilia: il Pd sprofonda, il M5s rimbalza in alto. Impresentabili? A destra se ne fregano: Fi e Lega stabili
Politica
L'analisi di Ipsos per il Corriere della Sera. L'effetto emulazione punisce il Partito democratico e spinge i Cinquestelle. Di sicuro le candidature imbarazzanti non sono un problema per gli elettori di Fi, Lega e Fdi: i primi due sono stabili, il partito della Meloni cresce. Una maggioranza virtuale? No, non c'è nemmeno a questo giro
di F. Q. | 11 novembre 2017
Più informazioni su: Movimento 5 Stelle, PD, Sondaggi, Sondaggi Elettorali
per articolo e tabella, vedi:
https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/1 ... i/3970951/
A DIFFERENZA PERO' DELLA COSTA CONCORDIA, IN CUI NESSUNO VOLEVA MORIRE, NEL PD SONO FELICI DI SUICIDARSI CON CAPITAN SCOGLIONE II
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Sondaggi, effetto Sicilia: il Pd sprofonda, il M5s rimbalza in alto. Impresentabili? A destra se ne fregano: Fi e Lega stabili
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L'analisi di Ipsos per il Corriere della Sera. L'effetto emulazione punisce il Partito democratico e spinge i Cinquestelle. Di sicuro le candidature imbarazzanti non sono un problema per gli elettori di Fi, Lega e Fdi: i primi due sono stabili, il partito della Meloni cresce. Una maggioranza virtuale? No, non c'è nemmeno a questo giro
di F. Q. | 11 novembre 2017
Più informazioni su: Movimento 5 Stelle, PD, Sondaggi, Sondaggi Elettorali
per articolo e tabella, vedi:
https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/1 ... i/3970951/
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Re: SONDAGGI POLITICI
20 NOVEMBRE 2017
Centrosinistra, Merlo: "Grillo o Berlusconi? Elettori costretti a scegliere il male minore"
Dalla Sicilia a Ostia la sinistra è in crisi: sconfitta ovunque si presenti divisa con tutte le sigle di cui si cui si compone "di cui gli elettori non ricordano nemmeno i nomi". Cosa fa l'elettore di sinistra quando è costretto a scegliere tra Grillo e Berlusconi? A Ostia ha votato per i Cinque Stelle, ma non certo a causa di un "effetto Raggi".
Il commento di Francesco Merlo
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Non resta che aspetare. Alla fine per un elettore di centrosinistra o di sinistra, che non segue poi tanto la politica, va a votare per il male minore, la destra ormai è stata già sperimentata e il ricordo dello spread a oltre 550 punti non si dimentica facilmente. Votare per la Sinistra sarebb e solo un voto di testimonianza, votare per il PD non entusiasma, quundi si può ritenere già un ballottaggio tra M5S E DESTRA.
Centrosinistra, Merlo: "Grillo o Berlusconi? Elettori costretti a scegliere il male minore"
Dalla Sicilia a Ostia la sinistra è in crisi: sconfitta ovunque si presenti divisa con tutte le sigle di cui si cui si compone "di cui gli elettori non ricordano nemmeno i nomi". Cosa fa l'elettore di sinistra quando è costretto a scegliere tra Grillo e Berlusconi? A Ostia ha votato per i Cinque Stelle, ma non certo a causa di un "effetto Raggi".
Il commento di Francesco Merlo
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Non resta che aspetare. Alla fine per un elettore di centrosinistra o di sinistra, che non segue poi tanto la politica, va a votare per il male minore, la destra ormai è stata già sperimentata e il ricordo dello spread a oltre 550 punti non si dimentica facilmente. Votare per la Sinistra sarebb e solo un voto di testimonianza, votare per il PD non entusiasma, quundi si può ritenere già un ballottaggio tra M5S E DESTRA.
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Re: SONDAGGI POLITICI
iospero ha scritto:20 NOVEMBRE 2017
Centrosinistra, Merlo: "Grillo o Berlusconi? Elettori costretti a scegliere il male minore"
Dalla Sicilia a Ostia la sinistra è in crisi: sconfitta ovunque si presenti divisa con tutte le sigle di cui si cui si compone "di cui gli elettori non ricordano nemmeno i nomi". Cosa fa l'elettore di sinistra quando è costretto a scegliere tra Grillo e Berlusconi? A Ostia ha votato per i Cinque Stelle, ma non certo a causa di un "effetto Raggi".
Il commento di Francesco Merlo
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Non resta che aspetare. Alla fine per un elettore di centrosinistra o di sinistra, che non segue poi tanto la politica, va a votare per il male minore, la destra ormai è stata già sperimentata e il ricordo dello spread a oltre 550 punti non si dimentica facilmente. Votare per la Sinistra sarebb e solo un voto di testimonianza, votare per il PD non entusiasma, quundi si può ritenere già un ballottaggio tra M5S E DESTRA.
Il punto di vista di Ugo Magri, riportato sabato scorso su La Stampa e ripreso da Dagospia
18 nov 2017 11:46
MATTARELLA STA PER SUONARE IL GONG! NIENTE RINVII, AL VOTO IL 4 MARZO
- IN CASO DI ESITO SPAGNOLO SENZA UN VINCITORE DOPO LE ELEZIONI NON AVREMO "GOVERNI DEL COLLE"
- L'IPOTESI DI UN VOTO BIS A FINE GIUGNO
-
Ugo Magri per la Stampa
Matteo Renzi ha urgenza di tornare alle urne, anzi fosse dipeso da lui avremmo votato già la scorsa primavera.
Silvio Berlusconi, invece, non ha per niente fretta: vorrebbe prima tornare candidabile e spera che la sentenza di Strasburgo arrivi in tempo per le prossime elezioni.
Ogni leader ha segnato sul calendario la propria data ideale, in base ai rispettivi calcoli di convenienza.
Ma la decisione non spetta ai partiti.
Il potere di sciogliere le Camere e mandare tutti a casa appartiene al Capo dello Stato.
L' orientamento di Sergio Mattarella, secondo quanto filtra dal Colle, è di ridare la parola al popolo non appena il «Rosatellum» sarà operativo.
Al governo resta meno di un mese per ridisegnare i collegi, poi le commissioni parlamentari daranno un parere, ma non vincolante. Entro Natale l' intera trafila sarà conclusa.
Nel frattempo, il Parlamento avrà licenziato la legge di bilancio e, forse, pure lo Ius soli.
A quel punto, per il decreto di scioglimento, ogni giorno sarà quello buono. Non ci sarà nemmeno bisogno che Paolo Gentiloni salga a dare le dimissioni: il Presidente della Repubblica può staccare comunque la spina, come è accaduto altre volte in passato.
Gli basterà constatare che la legislatura è esaurita, «sentiti» i presidenti di Senato e Camera (entrambi peraltro già lanciatissimi nella campagna elettorale). Dopodiché la legge prescrive: le elezioni vanno tenute tra i 45 e i 70 giorni dalla firma presidenziale. Dunque le date su cui è orientato il Quirinale sono il 4 oppure l' 11 marzo, più la prima delle due domeniche. Non risultano volontà di rinvio, solo conferme che il gong sta per suonare.
Il caso spagnolo La scelta del 4 marzo (o dell' 11) potrà avere un grande impatto su quanto accadrà dopo le elezioni.
Soprattutto nel caso in cui dalle urne non dovesse emergere un chiaro vincitore.
Perché, votando in quella data, Mattarella avrà qualche settimana di tempo per consultare i partiti, dare un incarico e poi, casomai l' incaricato fallisse, ritentare con qualcun altro; insomma, potrà verificare se nel nuovo Parlamento ci sarà una maggioranza possibile.
E qualora nessuna soluzione di governo si rivelasse praticabile, procedendo in fretta resterebbe comunque aperta una finestrella per eventuali nuove elezioni prima dell'estate.
Detta così, può sembrare una pazzia: mai è accaduto in Italia di votare due volte a stretto giro.
Ma talvolta la realtà batte l' immaginazione, e del resto gli spagnoli hanno appena concesso il bis, prima di convergere faticosamente sul governo Rajoy.
Per volontà del popolo sovrano, l' Italia potrebbe ritrovarsi nella stessa precaria condizione della Spagna.
Ai frequentatori del Colle l' eventualità, sia pure teorica, è ben presente.
Lassù nessuno si augura uno scenario di caos.
Il primo a non desiderarlo è, con tutta evidenza, Mattarella.
Nei suoi panni di arbitro della crisi, l'ideale sarebbe che emergessero una maggioranza e un premier la sera stessa delle elezioni.
O che nei giorni successivi, perlomeno, i partiti si accordassero tra loro, in modo da non lasciare il Paese senza governo.
Nell' ambito della sua «moral suasion», senza dubbio Mattarella calerà in quel caso la carta della persuasione.
Ma chi ritiene (o si illude) che l'attuale inquilino del Quirinale ci metterà comunque una pezza, e pur di guadagnare tempo darà vita a governi «del Presidente», «tecnici», «balneari», «purchessia» o «allo sbando» (tutti privi di una maggioranza certa e stabile), esponendosi all' accusa di voler negare la voce al popolo, quel qualcuno è fuori strada.
Fine della supplenza
Non solo al Quirinale ma in tutti i palazzi che contano, compresi quelli lontano dall' Italia, l'epoca delle «supplenze» istituzionali viene considerata agli sgoccioli.
Sei anni di governi indicati dal Capo dello Stato hanno messo a nudo potenzialità e limiti delle formule emergenziali, calate dall' alto.
Il poco che circola sugli scenari futuri va in tutt' altra direzione: Mattarella non ha la minima intenzione di surrogare i partiti.
Saranno loro, ed essi soltanto, protagonisti dei rispettivi destini.
Toccherà ai leader assumersi la responsabilità di fare accordi, accettando i compromessi necessari, oppure di riportare l' Italia alle urne.
Votando ai primi di marzo, sarebbe ancora possibile riprovarci entro fine giugno, per esempio domenica 24.
E non è detto che i risultati si ripeterebbero in fotocopia.
Qualcuno potrebbe pagare caro un «no» irragionevole a intese di buon senso.
Ma soprattutto (così ritiene chi meglio conosce il Presidente), nessuno potrà permettersi di mantenere preclusioni, pregiudiziali e veti sulla premessa che, tanto, sarà il Capo dello Stato a metterci la faccia davanti al Paese.
È ora che i partiti crescano, nella forza e nelle responsabilità.
Non può esserci sempre un papà che provvede.
http://www.dagospia.com/rubrica-3/polit ... 161098.htm
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Re: SONDAGGI POLITICI
Son d'accordo con te, anche se non capisco questo tuo "aspettare" .iospero ha scritto:20 NOVEMBRE 2017
Centrosinistra, Merlo: "Grillo o Berlusconi? Elettori costretti a scegliere il male minore"
Dalla Sicilia a Ostia la sinistra è in crisi: sconfitta ovunque si presenti divisa con tutte le sigle di cui si cui si compone "di cui gli elettori non ricordano nemmeno i nomi". Cosa fa l'elettore di sinistra quando è costretto a scegliere tra Grillo e Berlusconi? A Ostia ha votato per i Cinque Stelle, ma non certo a causa di un "effetto Raggi".
Il commento di Francesco Merlo
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Non resta che aspetare. Alla fine per un elettore di centrosinistra o di sinistra, che non segue poi tanto la politica, va a votare per il male minore, la destra ormai è stata già sperimentata e il ricordo dello spread a oltre 550 punti non si dimentica facilmente. Votare per la Sinistra sarebb e solo un voto di testimonianza, votare per il PD non entusiasma, quundi si può ritenere già un ballottaggio tra M5S E DESTRA.
Aspettare che?
Se x aspettare intendi attendere la lista di eventuali ministri dei 5stelle, beh allora concordo col tuo aspettare.
Questa sinistra che ingloba anche vecchi trombati e lo stesso D'Alame che alla nascita del PD dichiara che in questo partito non si sarebbe mai identificato e poi...... sappiamo come è andata sia col suo cospargersi il capo con la cenere e poi messo da parte nel momento più opportuno x Renzi.
Questa che dovrebbe essere la nuova sinistra non ha ancora connotati sui quelli potermi individuare e quindi non capisco xche ora dovrei votarli.
Non è più tempo di votare in fiducia di.... o di che cosa...
Ora navigo a vista e questo non l'ho voluto io ma me lo hanno costretto
un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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Re: SONDAGGI POLITICI
Non resta che aspettare l'esito delle elezioni
Non so se hai letto il MANIFESTO di Possibile, che dovrebbe essere il programma della nuova Sinistra, se ci si attiene a quanto previsto è quanto di meglio ci si possa aspettare. Il mio auspicio sarebbe di chiedere agli elettori del PD di sottoscriverlo, se l'approvano , perché al contrario noi abbiamo sottolineato cosa non va nel loro programma, se vogliono ancora considerarsi di centrosinistra.
Quindi a tutti vorrei dire VOTATE PER LA NUOVA SINISTRA.
Non so se hai letto il MANIFESTO di Possibile, che dovrebbe essere il programma della nuova Sinistra, se ci si attiene a quanto previsto è quanto di meglio ci si possa aspettare. Il mio auspicio sarebbe di chiedere agli elettori del PD di sottoscriverlo, se l'approvano , perché al contrario noi abbiamo sottolineato cosa non va nel loro programma, se vogliono ancora considerarsi di centrosinistra.
Quindi a tutti vorrei dire VOTATE PER LA NUOVA SINISTRA.
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Re: SONDAGGI POLITICI
ma cosa c'è scritto nel programma di civati?oppure è un foglio che bisogna condividere a prescindere dai contenuti anche se non si è d'accordo?
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Re: SONDAGGI POLITICI
Il 4 dicembre ci sarà l'assemblea costituente del gruppo unico della sinistra, ovvero Sinistra Unita.lilly ha scritto:ma cosa c'è scritto nel programma di civati?oppure è un foglio che bisogna condividere a prescindere dai contenuti anche se non si è d'accordo?
Per gli scettici dico solo che chi sta tessendo la tela sono Civati, Frantoianni e Speranza, tre giovani e lo fanno con modalità totalmente diverse ...
Io parteciperò all'assemblea del 26 nella mia città ... ed ora che ci alziamo dalle sedie e dalle tastiere e iniziamo a crederci, cosa difficile dopo tante delusioni, ma nella depressione non c'è via di scampo.
Lilly, vai, ascolta ... il pessimismo porta al governo del Nazzareno. Pensa ai M5S che tutti credevano innocui e poi si stanno rivelando decisivi nella vita politica italiana ... ascolta e credici ... non hai altro.
Ecco il loro Appello a tutti noi:
"Care italiane, cari italiani,
vi diamo appuntamento sabato 2 dicembre (4 Dicembre) a Roma per una grande assemblea popolare insieme ai delegati e alle delegate che verranno eletti/e democraticamente i prossimi 25 e 26 novembre.
Vogliamo costruire una nuova proposta politica capace di fronteggiare le emergenze del nostro tempo, contrastare le disuguaglianze e lo sfruttamento, restituire centralità e dignità al lavoro, dare attenzione ai molti che faticano e non ai pochi che contano.
Una proposta chiara e credibile nelle scelte di campo, radicale e di governo, coerente nei programmi e innovativa nel metodo, nella forma e nei profili che dovranno rappresentarla, rigorosamente costituzionale nelle intenzioni e nelle finalità.
Vogliamo costruire una comunità di donne e di uomini, rispettosa delle persone e delle Istituzioni, che non si affidi a slogan, inganni e scorciatoie ma a soluzioni utili, lungimiranti e sostenibili per un cambiamento concreto.
Un progetto che ricostruisca la trama di un patto democratico e di solidarietà in grado di non lasciare indietro nessuno, perché tutte e tutti hanno diritto a un futuro.
Un progetto, in grado di guardare all'Europa e al mondo, capace di valorizzare la partecipazione e le proposte che si affacciano nella società e sulla scena politica.
Il 2 dicembre(4 dicembre) daremo vita a qualcosa che ancora non c'è e di cui l'Italia ha davvero bisogno.
Vi aspettiamo"
Pippo Civati - Nicola Fratoianni - Roberto Speranza
_____________________
«Non si discute per aver ragione, ma per capire» (Peanuts)
_____________________
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Re: SONDAGGI POLITICI
IERI, IL FATTO QUOTIDIANO HA SCOPERTO L’ACQUA CALDA
I dem mai così male da quando sono sotto la guida dell'ex presidente del Consiglio.
IlFattoQuotidiano.it / Politica
Sondaggi, Pd di Renzi al minimo storico: 24,4%. M5s è primo partito, Forza Italia stacca la Lega. Liberi e Uguali al 6,6
I dem mai così male da quando sono sotto la guida dell'ex presidente del Consiglio. M5s nettamente primo partito, ma lontani dalla soglia che permetterebbe di governare. Al momento solo il centrodestra, con Forza Italia al 16.7, si avvicina alle percentuali che garantiscono la maggioranza. La sinistra unita di Grasso lontana dalla doppia cifra
di F. Q. | 9 dicembre 2017
411
• 5 mila
•
•
Più informazioni su: Forza Italia, Lega Nord, M5S, Matteo Renzi, PD, Pietro Grasso, Sondaggi, Sondaggi Elettorali
Sedici punti in meno rispetto alle Europee di tre anni fa, il 6% lasciato per strada da maggio a oggi: il Pd è al minimo storico nell’era renziana. E le rilevazioni non tengono conto del forfait di Giuliano Pisapia e Angelino Alfano, usciti di scena mercoledì. L’ultimo sondaggio di Ipsos registra il crollo del Partito Democratico e la crescita del Movimento Cinque Stelle, primo partito con il 29,1% delle preferenze secondo le intenzioni di voto registrate dall’istituto di Nando Pagnoncelli tra il 5 e il 6 dicembre. Comunque ancora molto lontano dalla soglia che permetterebbe di governare. Per quell’obiettivo ha al momento qualche chance solo il centrodestra unito che fa segnare il 36 per cento. Mentre la prima rilevazione di Liberi e Uguali si attesta al 6,6%. Non c’è quindi il grande balzo della sinistra unita, ma comunque la coalizione e la guida di Pietro Grasso premiamo le formazioni di sinistra.
Il crollo del Pd, risalgono i Cinque Stelle – La rottamazione di Matteo Renzi ha riportato le lancette dei dem indietro di quattro anni: Pier Luigi Bersani nel 2013 si fermò al 25,4% nelle urne, un punto in più di quanto il Pd raccoglierebbe se si votasse oggi. E bisogna comprendere quale effetto avrà l’addio di Alternativa Popolare e Campo Progressista, i cui voti si disperderanno tra centrodestra, dem e Liberi e Uguali. Così ora il Pd è lontanissimo dai risultati del M5s, primo partito con il 29,1% dei voti. Un risultato che avvicina il Movimento al muro del 30% attorno al quale i Cinque Stelle hanno viaggiato tra maggio e giugno 2017.
Centrodestra al 36 guidato da Fi – Sopra quella soglia c’è solo il centrodestra unito, grazie al risultato di Forza Italia. Il partito di Silvio Berlusconi raccoglierebbe oggi il 16,7 per cento dei voti in netta crescita al 15,1 di luglio e al 13,2 di maggio. La performance degli azzurri permette di staccare la Lega di Matteo Salvini al 14,4 nella partita tutta interna per la guida della coalizione, completata da Fratelli d’Italia che post-congresso arriva al 4,9 per cento.
La sinistra unita piace (ma non troppo) – La novità della settimana è rappresentata da Liberi e Uguali, la formazione che tiene insieme i partiti alla sinistra della Pd. Alla prima rilevazione post incoronazione a leader di Pietro Grasso, Liberi e Uguali si attesta al 6,6 per cento secondo Ipsos. La soglia del 10 per cento profetizzata da Massimo D’Alema è ancora lontana, ma comunque l’unità piace agli elettori dell’area di sinistra. A fine ottobre, infatti, Mdp e Sinistra Italiana erano accreditati rispettivamente del 2,8 e 2,6 per cento. L’unione, quindi, ha un suo valore in termini percentuali. E nuovi arrivi sono alle porte dopo lo smembramento di Campo Progressista.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/1 ... 6/4028173/
I dem mai così male da quando sono sotto la guida dell'ex presidente del Consiglio.
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Sondaggi, Pd di Renzi al minimo storico: 24,4%. M5s è primo partito, Forza Italia stacca la Lega. Liberi e Uguali al 6,6
I dem mai così male da quando sono sotto la guida dell'ex presidente del Consiglio. M5s nettamente primo partito, ma lontani dalla soglia che permetterebbe di governare. Al momento solo il centrodestra, con Forza Italia al 16.7, si avvicina alle percentuali che garantiscono la maggioranza. La sinistra unita di Grasso lontana dalla doppia cifra
di F. Q. | 9 dicembre 2017
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Sedici punti in meno rispetto alle Europee di tre anni fa, il 6% lasciato per strada da maggio a oggi: il Pd è al minimo storico nell’era renziana. E le rilevazioni non tengono conto del forfait di Giuliano Pisapia e Angelino Alfano, usciti di scena mercoledì. L’ultimo sondaggio di Ipsos registra il crollo del Partito Democratico e la crescita del Movimento Cinque Stelle, primo partito con il 29,1% delle preferenze secondo le intenzioni di voto registrate dall’istituto di Nando Pagnoncelli tra il 5 e il 6 dicembre. Comunque ancora molto lontano dalla soglia che permetterebbe di governare. Per quell’obiettivo ha al momento qualche chance solo il centrodestra unito che fa segnare il 36 per cento. Mentre la prima rilevazione di Liberi e Uguali si attesta al 6,6%. Non c’è quindi il grande balzo della sinistra unita, ma comunque la coalizione e la guida di Pietro Grasso premiamo le formazioni di sinistra.
Il crollo del Pd, risalgono i Cinque Stelle – La rottamazione di Matteo Renzi ha riportato le lancette dei dem indietro di quattro anni: Pier Luigi Bersani nel 2013 si fermò al 25,4% nelle urne, un punto in più di quanto il Pd raccoglierebbe se si votasse oggi. E bisogna comprendere quale effetto avrà l’addio di Alternativa Popolare e Campo Progressista, i cui voti si disperderanno tra centrodestra, dem e Liberi e Uguali. Così ora il Pd è lontanissimo dai risultati del M5s, primo partito con il 29,1% dei voti. Un risultato che avvicina il Movimento al muro del 30% attorno al quale i Cinque Stelle hanno viaggiato tra maggio e giugno 2017.
Centrodestra al 36 guidato da Fi – Sopra quella soglia c’è solo il centrodestra unito, grazie al risultato di Forza Italia. Il partito di Silvio Berlusconi raccoglierebbe oggi il 16,7 per cento dei voti in netta crescita al 15,1 di luglio e al 13,2 di maggio. La performance degli azzurri permette di staccare la Lega di Matteo Salvini al 14,4 nella partita tutta interna per la guida della coalizione, completata da Fratelli d’Italia che post-congresso arriva al 4,9 per cento.
La sinistra unita piace (ma non troppo) – La novità della settimana è rappresentata da Liberi e Uguali, la formazione che tiene insieme i partiti alla sinistra della Pd. Alla prima rilevazione post incoronazione a leader di Pietro Grasso, Liberi e Uguali si attesta al 6,6 per cento secondo Ipsos. La soglia del 10 per cento profetizzata da Massimo D’Alema è ancora lontana, ma comunque l’unità piace agli elettori dell’area di sinistra. A fine ottobre, infatti, Mdp e Sinistra Italiana erano accreditati rispettivamente del 2,8 e 2,6 per cento. L’unione, quindi, ha un suo valore in termini percentuali. E nuovi arrivi sono alle porte dopo lo smembramento di Campo Progressista.
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