La Terza Guerra Mondiale

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
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Re: La Terza Guerra Mondiale

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SMS Per Lucfig
L’Ovra, prima ha cercato di impedire la pubblicazione del post precedente, poi ha letteralmente cancellato quanto incollato.

ESAMINA ELEMENTO, compariva all’atto del bloccaggio


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UncleTom
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Re: La Terza Guerra Mondiale

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………………..GLI ALLEGRI EROI………….

https://www.bing.com/videos/search?q=gl ... &FORM=VIRE



Corea del Nord, segretario Difesa Usa: "Esercito si tenga pronto"

3/35

Tgcom24
Redazione Tgcom243 ore fa

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© articolo
"Tenetevi pronti, se la diplomazia fallisce con la Corea del Nord". È il messaggio all'esercito del segretario alla Difesa statunitense, James Mattis. "È in corso uno sforzo diplomatico con la Corea del Nord. Cosa ci riserva il futuro? Nessuno può dirlo. C'è una cosa che l'esercito statunitense può fare: essere pronto ad assicurare le opzioni militari che il nostro presidente potrebbe decidere di scegliere, se necessario", ha quindi spiegato Mattis.
UncleTom
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Re: La Terza Guerra Mondiale

Messaggio da UncleTom »

L'ultima teoria sul perché esiste la vita umana su questo pianeta, è della scorsa settimana.

La persona che la sosteneva ne era piuttosto convinta. Non l'avevo mai sentita prima questa teoria.

Noi siamo una colonia penale, di un altro pianeta nello spazio.

Comunque sia, il genere umano è stupido, stupido, stupido.

Come inizia e come finisce la vita umana sono dati certi e inconfutabili per tutti.

Il tempo di permanenza varia a secondo dei periodi.

In media oggi la durata di vita di un essere umano è di 72 anni.

Ma come si vive, non sembra interessare i più.

Meno che meno coloro che mettono a rischio la vita sul pianeta.




Corea del Nord: «Trump ha acceso la miccia, sarà pioggia di fuoco»
1/29

Il Messaggero
Un'ora fa
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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, con il suo discorso all'Assemblea Generale dell'Onu, ha «acceso la miccia» nella penisola coreana e il popolo della Corea del Nord desidera che gli Usa vengano puniti con una «pioggia di fuoco». Così il ministro degli Esteri di Pyongyang Ri Yong-ho in un colloquio con la Tass. Secondo Ri Yong-ho, il giro di vite sanzionatorio equivale «a un atto di guerra e aggressione» e il programma nucleare rappresenta per il paese «una garanzia di pace».
Le potenze nucleari vicine della Corea del Nord che sostengono la politica aggressiva degli Stati Uniti nei confronti di Pyongyang «si suicideranno e si procureranno guai», ha detto il ministro degli Esteri di Pyongyang Ri Yong-ho in un colloquio con la Tass. Sia la Russia che la Cina hanno votato a favore lo scorso settembre ad un inasprimento delle sanzioni Onu contro la Corea del Nord.
lucfig
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Re: La Terza Guerra Mondiale

Messaggio da lucfig »

Dalla Corea del Nord all'Iran

Non comprendo se c'è una strategia, l'unica che mi viene in mente è il fatto che Trump è così deficiente che non comprende che sarà ricordato come colui che ha scatenato la TERZA GUERRA MONDIALE.

Vedo solo follia nella sua politica estera.

Obama ha avuto il premio nobel ma poi ha riappacificato Cuba ed Iran, ma Trump sta distruggendo tutto portando tutto all'olocausto nucleare.

da www.huffingtonpost.it

Donald Trump: "Il mondo si unisca agli Stati Uniti per fermare Teheran"
Il presidente Usa apre il fronte contro l'Iran: "Non ripeterò gli errori di Obama
"
13/10/2017 12:34 CEST | Aggiornato 18 minuti fa
Huffington Post


"È tempo per il mondo intero di unirsi a noi nel chiedere che il governo iraniano metta fine al suo perseguimento di morte e distruzione". È l'appello lanciato dal presidente Usa Donald Trump con l'approvazione di un nuova e più ampia strategia per l'Iran "in consultazione con il suo team per la sicurezza nazionale". "È il punto d'arrivo di nove mesi di discussioni con il Congresso e i nostri alleati su come proteggere meglio la sicurezza dell'America", rende noto la Casa Bianca.

Negare a Teheran "ogni via per l'arma nucleare", contrastare la minaccia dei missili balistici e "di altre armi asimmetriche", "neutralizzare la sua influenza destabilizzante" nella regione e "contenere la sua aggressione, specialmente il suo sostegno al terrorismo e ai militanti". Sono tre dei sei punti chiave della nuova strategia approvata da Donald Trump per l'Iran.

Tra gli obiettivi negare a Teheran i fondi per le sue "attività maligne", "rivitalizzare le tradizionali alleanze" Usa e opporsi alle guardie della rivoluzione.

"La nuova strategia Usa per l'Iran punta a neutralizzare l'influenza destabilizzante del governo iraniano e a contenere la sua aggressione, in particolare il suo supporto per il terrorismo e i militanti", è il primo punto.

Gli Usa vogliono inoltre "rivitalizzare le loro tradizionali alleanze e partnership regionali come baluardo alla sovversione iraniana e ripristinare un più stabile equilibrio di potere nella regione".

Washington lavorerà anche per "negare al regime iraniano, e specialmente al Corpo della guardia rivoluzionaria islamica (Irgc), i fondi per le sue attività maligne, e per opporsi alle attività dell'Irgc che sottrae la ricchezza del popolo iraniano". Come quarto punto è indicato il contrasto delle minacce agli Usa e ai suoi alleati derivanti "dai missili balistici e da altre armi asimmetriche".

Gli Usa intendono poi "riunire la comunità internazionale per condannare le evidenti violazioni dei diritti umani dell'Irgc e la sua ingiusta detenzione di cittadini americani e di altri stranieri con accuse pretestuose". Infine, "soprattutto negare al regime iraniano ogni via per l'arma nucleare". Tra le attività nel mirino Usa anche il sostegno iraniano al regime di Assad, l'ostilità verso Israele, la minaccia alla libertà di navigazione, in particolare nel Golfo Persico, i cyber attacchi contro Usa, Israele ed altri alleati e partner degli americani in Medio Oriente.

Iran: se Usa lasciano lo facciamo anche noi. Se gli Usa si ritirano dall'accordo sul nucleare iraniano, anche Teheran farà lo stesso: lo ha dichiarato il presidente del parlamento iraniano Ali Larijani a San Pietroburgo. "Senz'altro, c'è questa possibilità", ha risposto Larijani ai giornalisti che gli domandavano se Teheran stesse pensando di ritirarsi dagli accordi in risposta a una mossa simile da parte di Washington. "Lo stesso accordo lo prevede: se verranno intraprese azioni" da parte degli altri firmatari, "anche l'Iran - ha detto - potrà adottare azioni adeguate".
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lucfig
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Re: La Terza Guerra Mondiale

Messaggio da lucfig »


Giochiamo a Risiko ...

Corea del Nord: Vicino a Russia e Cina. Non credo che queste potenze sono felici che ai loro confini si possono insediare le basi militari USA, per questo ci tengono a tenere in l'equilibrio la Corea del Nord.

Iran: Petrolio ... e ho detto tutto. In più sono nemici storici dell'Arabia Saudita. Adesso che è fuori dai giochi Iraq, diventa una pedina essenziale per il controllo della zona e del petrolio.

Russia: Non comprendo il perché ha appoggiato Trump, sapendo che è incapace di diplomazia e tipo reazionario, forse perché se USA vanno in guerra loro ci guadagnano in influenza e soldi?

Cina: Una guerra degli USA renderebbe carta straccia il debito che sta nelle casse dello Stato, mettendo di fatto in crisi economica lo stato cinese, ma permetterebbe di mettere in difficoltà il Giappone, suo nemico storico e commerciale.

Europa: ... non sa che fare ... forse dopo ci pensa

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UncleTom
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Re: La Terza Guerra Mondiale

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....QUAL’E’ IL CONFINE TRA IL GIOCO DELLA PROPAGANDA E LA REALTA??????




Corea del Nord minaccia l'Onu: «Guerra nucleare in qualsiasi momento»

1/33

Il Messaggero
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Un'ora fa



© Ansa
Una «guerra nucleare potrebbe scoppiare in qualsiasi momento»: è la minaccia lanciata all'Onu dal vice ambasciatore di Pyongyang al Palazzo di Vetro, Kim In Ryong. «Finché nessuno partecipa alle azioni militari Usa contro la Corea del Nord, noi non abbiamo alcuna intenzione di usare o minacciare di usare armi nucleari», ha detto. «Il continente Usa - ha aggiunto - è nel nostro raggio, se gli Usa invadono anche solo un centimetro del nostro sacro territorio non scamperanno alla nostra severa punizione in qualsiasi parte del globo».
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Re: La Terza Guerra Mondiale

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......SIAMO ARRIVATI ALLA LETTERA P.
PROPAGANDA O PAZZIA???????????????



Corea, Usa: "Prepariamoci al peggio"

2/29


Signo
4 ore fa
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Gli USA "non escludono la possibilità di negoziati diretti con la Corea del Nord, ma con i loro alleati Giappone e Corea del Sud devono prepararsi al peggio se la diplomazia dovesse fallire": lo ha detto il vicesegretario di stato americano, John Sullivan durante la sua visita a Tokyo.
Una "guerra nucleare potrebbe scoppiare in qualsiasi momento": è la minaccia lanciata all'Onu dal vice ambasciatore di Pyongyang al Palazzo di Vetro, Kim In Ryong. "Finché nessuno partecipa alle azioni militari Usa contro la Corea del Nord, noi non abbiamo alcuna intenzione di usare o minacciare di usare armi nucleari", ha detto. "Il continente Usa - ha aggiunto - è nel nostro raggio, se gli Usa invadono anche solo un centimetro del nostro sacro territorio non scamperanno alla nostra severa punizione in qualsiasi parte del globo".
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Re: La Terza Guerra Mondiale

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..............................GIORNI COSI'......................




CONTINUA LA LINEA DI CONFINE TRA IL GIOCO DELLA PROPAGANDA E LA REALTA'



E' un modo per tenere sottomesso ed in apprensione il pianeta somministrando la paura dell'inizio di una guerra atomica che si sa dove comincia ma non si sa dove finisce,.......oppure è la pura follia umana incurante dell'autodistruzione???????????

Ma l'Onu dove stà???????

E' così conciato da sbatter via come la vecchia Società delle Nazioni nel 1939????????

Eppure gli stipendi alla fine del mese li prendono.

E che fior di stipendi.





L'allarme del direttore della Cia Pompeo: "La Corea del Nord a un passo dal poter colpire gli USA"
http://www.rainews.it&&&&&&& http://www.rainews.it

Un'ora fa

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Il regime nordcoreano e' "ad un passo" dall'ottenere un missile balistico intercontinentale (Icbm) armato con una testata nucleare in grado di colpire gli Stati Uniti e noi stiamo lavorando per impedirlo. Lo ha dichiarato il direttore della Cia, Mike Pompeo, confermando che il presidente Donald Trump e' determinato ad impedire che Pyongyang riesca a compiere la svolta necessaria per minacciare con un ordigno nucleare gli Usa, che si tratti di "oggi o tra un mese".
"Ribadendo che Trump - benché personalmente lo smentisca continuamente su Twitter - preferisca ancora tenere aperta la porta alla diplomazia, l'opzione militare è tra le opzioni", ha detto Pompeo.
Ancora di più oggi dopo che secondo gli analisti Usa i progressi dei tecnici norcoreani sono stati così rapidi che non si può più essere sicuri di quando saranno in grado di colpire l'America: "Quando si parla di mesi (dal traguardo di Pyongyang, ndr) la nostra capacita di comprendere ad un livello preciso a che punto sono è di fatto irrilevante. Il presidente ha ripetutamente chiarito che è pronto ad impedire che Kim Jong-Un abbia la capacità di mettere a rischio l'America. Anche ricorrendo alla forza militare se necessario".
Il 4 ed il 28 luglio Pryongyang ha lanciato 2 missili Hwasong-14 con una gittata di oltre 10.000 km in grado di colpire quasi tutti gli Usa e l'Europa. Il 3 settembre ha fatto esplodere la sua prima bomba all'idrogeno (H) da 260 kilotoni.
Ciò che ancora manca a Kim Jong-un e' un veicolo di rientro in grado di proteggere la testata dai violenti stress termici e fisici che subisce al rientro nell'atmosfera alla fine della sua traiettoria balistica. Senza questo veicolo di rientro l'ordigno potrebbe raggiungere il suo obiettivo ma senza innescare una reazione di fissione nucleare.
lucfig
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Re: La Terza Guerra Mondiale

Messaggio da lucfig »

La dimostrazione di colpire gli USA cambia il livello di scontro.

Russia e Cina utilizzano il Kim per mettere in smacco gli USA


dal www.huffingtonpost.it
Mosca rompe il fronte anti-Kim. L'ambasciatrice Usa all'Onu: "Il mondo è più vicino a una guerra"
Il ministro degli Esteri russo: "Le azioni americane contro la Corea del Nord sono intenzionalmente provocatorie"
30/11/2017 08:48 CET | Aggiornato 1 ora fa

Mosca rompe il fronte anti-Kim. Le azioni degli Usa contro la Corea del Nord sono "intenzionalmente provocatorie". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, sottolineando che la via delle sanzioni ormai è "esaurita". Lo riporta la Tass.

Intanto l'ambasciatrice degli Stati Uniti alle Nazioni unite, Nikki Haley, parlando durante la riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu ha affermato che con l'ultimo test missilistico da parte della Corea del Nord il leader nordcoreano Kim Jong-un "ha preso una decisione che avvicina il mondo alla guerra".

Haley ha sottolineato che gli Usa non cercano una guerra e ha detto che, se ci dovesse essere, sarà dovuta ai "ripetuti atti di aggressione" da parte di Pyongyang. Nikki Haley, ha avvertito l'ambasciatrice Usa.

"Con il successo ottenuto con il livellamento delle sanzioni multilaterali contro il regime di Kim Jong-un, esso continua a testare missili nuovi e più potenti e a marciare verso un arsenale nucleare funzionale". L'ambasciatrice ha anche aggiunto che il lancio di missili balistici della Corea del Nord di ieri è stato "più avanzato rispetto ai precedenti" e che "nessuno può dubitare che la minaccia stia crescendo".

La Russia, invece, invoca calma e prudenza. "Nella situazione attuale chiediamo urgentemente a tutte le parti coinvolte di fermare le crescenti tensioni che accompagnano ogni nuovo ciclo di reazioni e misure di risposta - ha sottolineato il rappresentante permanente di Mosca all'Onu, Vassily Nebenzia -. C'è bisogno di fermarsi e riflettere attentamente sulle conseguenze di tali passi. Chiediamo a tutte le parti di iniziare immediatamente i lavori per trovare una formula per un accordo politico e diplomatico", ha sottolineato ricordando che "per noi, è chiaro che non c'è una soluzione militare ai problemi nella penisola coreana".
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lucfig
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Re: La Terza Guerra Mondiale

Messaggio da lucfig »

Concordo pienamente con questa tesi.

In aggiunta bisogna dire che dietro a Kim ci sono Iran, Russia e Cina che lo sostengono e gli USA fanno la figura dei pirla.


da www.ilfattoquotidiano.it
Nord Corea, fine stratega travestito da pazzo: così Kim Jong-un ha messo in scacco la comunità internazionale
MONDO
Dietro la figura da bambino cresciuto che si diverte a sparare missili, si nasconde un leader molto più vicino alla popolazione di quanto non lo fossero i suoi predecessori, che in meno di un anno è riuscito a intimorire il Giappone a la Corea del Sud, mettendo in imbarazzo i capi di potenze come Stati Uniti e Cina. E ha migliorato le condizioni economiche del Paese, che "ha conosciuto una crescita tra l’1% e il 4%", spiega Antonio Fiori, docente di Politica e Istituzioni della Corea all'Università di Bologna
di Gianni Rosini | 30 novembre 2017


La faccia paffuta, i più o meno confermati episodi di violenza sadica ai quali viene periodicamente accostato e un taglio di capelli che gli è valso il paragone con Psy, il cantante sudcoreano diventato famoso grazie alla hit Gangnam Style, hanno contribuito alla costruzione di un’immagine grottesca del presidente della Corea del Nord, Kim Jong-un. Immagine che ha indotto l’opinione pubblica internazionale, ma anche alcuni governi, a cadere nell’errore della sottovalutazione del personaggio. “Un pazzo che spara missili ovunque”, lo ha definito Donald Trump. In realtà, dietro la figura da bambino troppo cresciuto che si diverte a giocare con gli armamenti, si nasconde un abile stratega molto più vicino alla popolazione di quanto non lo fossero i suoi predecessori. Un leader che in meno di un anno è riuscito a mettere in imbarazzo i capi di potenze mondiali come Stati Uniti e Cina e a instillare il timore di un attacco imminente tra le popolazioni di Giappone e Corea del Sud. “Sulla questione coreana. Kim Jong-un è l’unico che ne sta uscendo magnificamente dal punto di vista strategico”, commenta Antonio Fiori, docente di Politica e Istituzioni della Corea all’Università di Bologna. “La presunta irrazionalità dei suoi gesti nasconde un disegno preciso. Questa irrazionalità è un vestito di cui il leader nordcoreano può spogliarsi la sera”. Un fine stratega travestito da pazzo.


Con lui la Corea del Nord è diventata potenza nucleare
Il principale “merito” da riconoscere al figlio del Caro Leader, Kim Jong-il, è quello di aver reso la Repubblica Popolare Democratica di Corea una potenza nucleare a tutti gli effetti. Con un esercito tra i più numerosi al mondo, composto da circa 1,5 milioni di soldati attivi, ai quali si devono aggiungere circa 5 milioni di riservisti, il piano di sviluppo del dittatore nordcoreano si è potuto concentrare sulla produzione di testate nucleari sempre più potenti e missili capaci di trasportarle: “Il vero e importante sviluppo – continua Fiori – è stato quello relativo al programma atomico. Basti pensare che quattro dei sei test compiuti da Pyongyang sono avvenuti sotto la leadership di Kim. Che ha dato agli scienziati possibilità di sviluppo tecnologico senza precedenti”.


Una strategia che l’opinione pubblica internazionale e le grandi potenze hanno catalogato come il delirio di un fanatico guerrafondaio. Lo sviluppo nucleare in realtà, risponde a una tattica razionale e studiata in campo internazionale, quella che Tim Marshall in Le Dieci Mappe Che Spiegano il Mondo ha definito del “Debole Folle”. Diventare una potenza nucleare ha permesso alla Corea del Nord di diventare un attore che non può più essere ignorato dalla comunità internazionale, oltre ad aver così creato un deterrente contro gli attacchi stranieri. “L’importanza della collocazione geografica della Corea del Nord è risaputa – continua Fiori – il vero passo in avanti di Kim Jong-un è stato quello di mettere in scacco tutti gli attori internazionali coinvolti”.

Una guerra alla Corea del Nord non piace a nessuno. La Cina, ad esempio, non vorrebbe condividere uno dei suoi confini con una Corea unita sotto l’influenza statunitense. Meglio una Corea del Nord da gestire come Stato cuscinetto. Anche gli Stati Uniti non hanno alcuna intenzione di scatenare un conflitto che metterebbe a rischio la sicurezza di un partner strategico come la Corea del Sud, anch’essa lontana dall’idea di uno scontro diretto con i cugini di Pyongyang. Stessa cosa vale per il Giappone che, oltre a problemi di sicurezza, ha rapporti poco cordiali sia con la Cina che con Seul e, per questo, preferisce mantenere l’equilibrio nell’area. “In questo scenario – dice il docente – Kim Jong-un è l’unico che ne esce meravigliosamente: che ci piaccia o no, ha permesso lo sviluppo militare e tecnologico del proprio Paese, ha creato scompiglio nella Comunità Internazionale, tiene in scacco l’amministrazione Usa, ancora indecisa sul da farsi, ha messo in imbarazzo la Cina. È evidente, quindi, che questa strategia della tensione messa in atto da Kim Jong-un abbia mandato in tilt la comunità internazionale. E lo ha fatto con una razionalità travestita da pazzia”.


Crescita economica e continue apparizioni. Kim si vende come leader del popolo
I successi del giovane leader, però, si registrano anche internamente. Nonostante la Corea de Nord sia una delle dittature più feroci al mondo, con la popolazione che vive in un costante stato di sottomissione al volere del Partito, il dittatore 33enne ha cambiato strategia rispetto al padre e al nonno, inaugurando una stagione di maggiore attenzione, almeno di facciata, alle esigenze dei suoi “sudditi”.

Ad esempio, ha migliorato le condizioni economiche del Paese. “I numeri dicono che la Corea del Nord ha conosciuto una crescita tra l’1% e il 4% – spiega il professore – è difficile capire, però, se questo abbia avuto riflessi sulle condizioni di vita della popolazione. Se questi miglioramenti ci sono stati, comunque, saranno visibili solo nella capitale, dove vive la parte di popolazione considerata più meritevole secondo la divisione in tre differenti classi sociali prevista dal Songbun nordcoreano. Certo è che, negli ultimi anni, Pyongyang è cambiata: sono state realizzate più infrastrutture e la popolazione ne ha inevitabilmente giovato”.


La vera rivoluzione, però, Kim Jong-un l’ha realizzata con un’operazione di facciata che, nell’immaginario collettivo del popolo nordcoreano, lo avvicina ai comuni cittadini più di quanto siano riusciti mai a fare i suoi predecessori. “Generalmente, l’autorità conferita a un leader va a scemare man mano che ci si allontana generazionalmente dalla figura del padre fondatore, in questo caso Kim Il-sung – dice Fiori – Kim Jong-un lo ha capito, come ha compreso che in quella società doveva viverci e comandare con l’appoggio del popolo. Per questo ha aumentato decisamente il numero delle apparizioni pubbliche, ovviamente sempre molto controllate, e ha cercato di ingraziarsi le élite militari visitando spesso le varie dislocazioni”.

Nel discorso di inizio anno, quando ha spiegato alla popolazione il programma parallelo di sviluppo economico e nucleare, ha addirittura chiesto pubblicamente scusa ai cittadini per non aver raggiunto gli obiettivi economici prefissati: “Ha usato come giustificazione la necessità di accelerare lo sviluppo degli armamenti rispetto alla crescita economica per motivi di sicurezza internazionale – continua Fiori -, ma anche questo gesto fa capire quanto tenga ad apparire un leader del popolo, a differenza del padre”.


Vicinanza che ha voluto trasmettere anche nei confronti delle donne nordcoreane: “Ha istituito la Festa della Donna – conclude il professore – e a differenza dei precedenti leader, dei quali si diceva avessero molte amanti, lui si presenta sempre più spesso in pubblico accompagnato dalla moglie. La First Lady sta diventando una presenza costante durante le apparizioni di Kim Jong-un. Ma il gesto più eclatante, a mio parere, l’ha compiuto durante la visita a un dislocamento militare femminile: al termine dell’incontro, le soldatesse hanno chiesto una foto con il leader. Non una foto di gruppo, ma dei selfie, come se fosse una star di Hollywood. Lui ha soddisfatto la richiesta, intrattenendosi con queste donne intente a scattare foto. Un avvicinamento che il padre, ad esempio, non avrebbe mai permesso”.

Twitter: @GianniRosini
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