Renzi
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Re: Renzi
SULLA PRIMA PAGINA INTERNA, DELLA COPERTINA, POSSIAMO LEGGERE L’IMPOSTAZIONE DELL’OPERA:
Entrambi goffi di successo, caricaturali e non
di rado improponibili. Entrambi venditori di
pentole.(ndt. Mi compiaccio con il giornalista Andrea Scanzi per essersene accorto) Una slide qui uno slogan là.
E buon Twitter a tutti.
Entrambi circondati da una “classe dirigente”
senza arte né parte.
Entrambi bugiardi seriali, compiaciuti e
conclamati.
Entrambi populisti come nessuno, anche se poi
i “populisti” sono sempre gli altri.
Entrambi megalomani, con la fregola delle
opere megagalattiche.
Entrambi allergici alle correnti interne.
Al dissenso. Alla Rai libera.
CONTINUA
Da leggere a piccoli sorsi con un tiramisù al fianco.
Entrambi goffi di successo, caricaturali e non
di rado improponibili. Entrambi venditori di
pentole.(ndt. Mi compiaccio con il giornalista Andrea Scanzi per essersene accorto) Una slide qui uno slogan là.
E buon Twitter a tutti.
Entrambi circondati da una “classe dirigente”
senza arte né parte.
Entrambi bugiardi seriali, compiaciuti e
conclamati.
Entrambi populisti come nessuno, anche se poi
i “populisti” sono sempre gli altri.
Entrambi megalomani, con la fregola delle
opere megagalattiche.
Entrambi allergici alle correnti interne.
Al dissenso. Alla Rai libera.
CONTINUA
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Re: Renzi
UncleTom ha scritto:SULLA PRIMA PAGINA INTERNA, DELLA COPERTINA, POSSIAMO LEGGERE L’IMPOSTAZIONE DELL’OPERA:
Entrambi goffi di successo, caricaturali e non
di rado improponibili. Entrambi venditori di
pentole.(ndt. Mi compiaccio con il giornalista Andrea Scanzi per essersene accorto) Una slide qui uno slogan là.
E buon Twitter a tutti.
Entrambi circondati da una “classe dirigente”
senza arte né parte.
Entrambi bugiardi seriali, compiaciuti e
conclamati.
Entrambi populisti come nessuno, anche se poi
i “populisti” sono sempre gli altri.
Entrambi megalomani, con la fregola delle
opere megagalattiche.
Entrambi allergici alle correnti interne.
Al dissenso. Alla Rai libera.
CONTINUA
Da leggere a piccoli sorsi con un tiramisù al fianco.
Entrambi circondati da una corte di fedelissimi
con cui spartirsi il potere. Il cerchio magico.
Il giglio magico. Il nulla magico.
Entrambi garantisti. Ma solo quando conviene. (ndt. Da aggiungere: a loro due, venditori di pentole usate)
Entrambi complottisti, ma solo se il complotto
l’hanno ordito loro.
Renzi e Berlusconi si somigliano così tanto
da diventare una cosa sola:Renzusconi.
Con il consueto stile ironico e tagliente,
Andrea Scanzi firma un esilarante –
e inquietante – ritratto di Matteo Renzi:
un politico sopravalutato e fanfarone,
arrogante e vendicativo. Drammaticamente
simile,anzitutto nei difetti a chi per vent’anni
ha inguaiato questo Paese. E di cui il segretario
Pd, con il beneplacito di molti ”intellettuali”,
intende portare a termine il lavoro.
Magari con un nuovo inciucio, stavolta
definitivo, tra allievo e maestro.
CONTINUA
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Re: Renzi
…..IL SUONO DELLE CAMPANE A MORTO, STA RIEMPIENDO TUTTA L’ITALIA
…….E NOI CHE MERLI SIAMO, BEVIAMO, BEVIAMO
Air Force Renzi, ora è ufficiale: costa 150 milioni di euro. È scritto in un documento del ministero della Difesa
Airbus quadrimotore - Un documento della Difesa - escluso dal report inviato in Parlamento - rivela il costo del noleggio da Etihad che dura fino al 2023
di Toni De Marchi e Carlo Tecce | 30 novembre 2017
•
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| 28
Il capriccio di Matteo Renzi – un mega aereo di Stato a noleggio, l’Air Force Renzi – è riassunto in una cifra altrettanto mega: 149.557.812 euro. Il fiorentino ha lasciato Palazzo Chigi da quasi una dozzina di mesi e non usufruisce del quadrimotore di proprietà di Etihad (già azionista al 49 per cento di Alitalia), ma il conto è arrivato in Parlamento soltanto in questi giorni sotto forma dei documenti sui contratti attivati dal ministero della Difesa nel 2016.
I 150 milioni dell’Air Force Renzi sono opportunamente “nascosti” in una tabella allegata – che proponiamo in pagina – “distrattamente” neppure presente all’interno del faldone pubblicato (si tratta del dossier CCXLV, cioè 245 in latino, che per legge deve essere diffuso ogni anno assieme al bilancio della Difesa). Oltre al costo per l’affitto, si scopre pure la durata dell’accordo con gli emiratini: sette anni, che scadono nel 2023.
Etihad ha consegnato l’Airbus 340-500 nel gennaio del 2016, dopo ripetuti interventi di conversione e riqualificazione del mezzo che ha effettuato il primo volo il 31 marzo 2006. La giustificazione dell’operazione è spiegata nel documento con la necessità di ottemperare alla normativa “Etops”, le limitazioni a cui sono sottoposti gli aerei commerciali quando sorvolano gli oceani. Ma è una menzogna: i quadrimotori commerciali non esistono quasi più. L’Alitalia, per dire, ne è sprovvista. Per colpa dell’azienda disastrata?
L’americana Delta Airlines, che ha oltre mille aerei in servizio, dispone di quattro quadrimotori, degli anziani Boeing 747, i Jumbo Jet. Etihad, su 124 aerei, solo 13. Il primo volo transatlantico su un bimotore risale addirittura all’aprile 1985 e venne compiuto da un aereo della Twa. Parliamo di 32 anni fa, dunque. Da Londra a Tokyo servono 12 ore di volo. La British Airways copre la rotta con dei bimotori Boeing 787 Dreamliner, il costo per ora di volo è la metà esatta dell’aereo di Stato.
Il quadrimotore turbofan, ritirato dal mercato nel 2011, subito ribattezzato Air Force Renzi, è talmente grosso che deve atterrare a Fiumicino e non a Ciampino, dove opera il 31° stormo dell’Aeronautica militare e dove sono parcheggiati gli aerei di Stato. Il fiorentino ha bramato a lungo l’anacronistico Airbus per le traversate oceaniche, le riunioni ad alta quota, soprattutto con le connessioni internet a bordo, ma per aggirare le polemiche (e la trasparenza) ha costretto il governo a secretare i contratti e non l’ha mai neanche utilizzato per non danneggiare la campagna elettorale sul referendum costituzionale.
L’Airbus 340-500 con le insegne provvisorie della Repubblica italiana, dopo un anno e mezzo di rullaggi tecnici e addestramenti del personale, ha esordito in una trasferta negli Stati Uniti e in Canada dell’aprile 2017 con Paolo Gentiloni presidente del Consiglio. In sostanza: per un quinto del tempo del noleggio, l’Italia ha pagato Etihad senza usare l’Air Force Renzi, se non – va ricordato – per una missione del sottosegretario Ivan Scalfarotto a Cuba. L’ex premier ha sempre negato spese folli per l’Airbus, confidando sulla riservatezza nella triangolazione Difesa-Etihad-Alitalia. Ma già nel 2016, invece, una “nota aggiuntiva” del ministero di Roberta Pinotti segnalava un aumento del 622 per cento sul 2015 delle “funzioni esterne” per i voli di Stato: 15 milioni di euro, come rivelò il Fatto, forse serviti per la manutenzione straordinaria del velivolo. Denaro che si perde, non è mica un investimento.
Nel 2023, per l’appunto, l’Italia dovrà restituire l’Airbus a Etihad dopo aver saldato rate per 149 milioni, più gli eventuali extra. E pensare che nel 2011, l’ultima stagione di produzione per un esemplare quadrimotore del costruttore franco-tedesco, per un aereo nuovo si spendevano 261 milioni di dollari. Appurato che un velivolo di queste dimensioni non serve se non a soddisfare delle manie di grandezze, una possibile “motivazione” è che sia una sorta di favore per risarcire Etihad dell’impegno in Alitalia. Fu proprio Renzi a sollecitare il soccorso di Abu Dhabi per salvare l’ex compagnia di bandiera italiana.
È andata come coi capitani coraggiosi di Silvio Berlusconi: Alitalia è al collasso e in svendita.
Resta l’ennesimo mistero del documento denominato CCXLV che riguarda la “relazione sullo stato di attuazione dei programmi di ammodernamento e rinnovamento di mezzi, impianti e sistemi”. È stato consegnato al Parlamento monco, guarda caso, della parte in cui risultano le spese effettive per l’Air Force Renzi.
Per una strana “svista” questo pezzo è finito in un altro documento che non c’entra niente e che riferisce dell’ammodernamento delle infrastrutture. Il documento monco appare sui portali di Camera e Senato. “Noi abbiamo pubblicato quello che ci ha mandato la Difesa”, replicano fonti di Palazzo Madama. La trasparenza non decolla, rimane saldamente ancorata a terra.
di Toni De Marchi e Carlo Tecce | 30 novembre 2017
https://www.ilfattoquotidiano.it/premiu ... i-di-euro/
…….E NOI CHE MERLI SIAMO, BEVIAMO, BEVIAMO
Air Force Renzi, ora è ufficiale: costa 150 milioni di euro. È scritto in un documento del ministero della Difesa
Airbus quadrimotore - Un documento della Difesa - escluso dal report inviato in Parlamento - rivela il costo del noleggio da Etihad che dura fino al 2023
di Toni De Marchi e Carlo Tecce | 30 novembre 2017
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Il capriccio di Matteo Renzi – un mega aereo di Stato a noleggio, l’Air Force Renzi – è riassunto in una cifra altrettanto mega: 149.557.812 euro. Il fiorentino ha lasciato Palazzo Chigi da quasi una dozzina di mesi e non usufruisce del quadrimotore di proprietà di Etihad (già azionista al 49 per cento di Alitalia), ma il conto è arrivato in Parlamento soltanto in questi giorni sotto forma dei documenti sui contratti attivati dal ministero della Difesa nel 2016.
I 150 milioni dell’Air Force Renzi sono opportunamente “nascosti” in una tabella allegata – che proponiamo in pagina – “distrattamente” neppure presente all’interno del faldone pubblicato (si tratta del dossier CCXLV, cioè 245 in latino, che per legge deve essere diffuso ogni anno assieme al bilancio della Difesa). Oltre al costo per l’affitto, si scopre pure la durata dell’accordo con gli emiratini: sette anni, che scadono nel 2023.
Etihad ha consegnato l’Airbus 340-500 nel gennaio del 2016, dopo ripetuti interventi di conversione e riqualificazione del mezzo che ha effettuato il primo volo il 31 marzo 2006. La giustificazione dell’operazione è spiegata nel documento con la necessità di ottemperare alla normativa “Etops”, le limitazioni a cui sono sottoposti gli aerei commerciali quando sorvolano gli oceani. Ma è una menzogna: i quadrimotori commerciali non esistono quasi più. L’Alitalia, per dire, ne è sprovvista. Per colpa dell’azienda disastrata?
L’americana Delta Airlines, che ha oltre mille aerei in servizio, dispone di quattro quadrimotori, degli anziani Boeing 747, i Jumbo Jet. Etihad, su 124 aerei, solo 13. Il primo volo transatlantico su un bimotore risale addirittura all’aprile 1985 e venne compiuto da un aereo della Twa. Parliamo di 32 anni fa, dunque. Da Londra a Tokyo servono 12 ore di volo. La British Airways copre la rotta con dei bimotori Boeing 787 Dreamliner, il costo per ora di volo è la metà esatta dell’aereo di Stato.
Il quadrimotore turbofan, ritirato dal mercato nel 2011, subito ribattezzato Air Force Renzi, è talmente grosso che deve atterrare a Fiumicino e non a Ciampino, dove opera il 31° stormo dell’Aeronautica militare e dove sono parcheggiati gli aerei di Stato. Il fiorentino ha bramato a lungo l’anacronistico Airbus per le traversate oceaniche, le riunioni ad alta quota, soprattutto con le connessioni internet a bordo, ma per aggirare le polemiche (e la trasparenza) ha costretto il governo a secretare i contratti e non l’ha mai neanche utilizzato per non danneggiare la campagna elettorale sul referendum costituzionale.
L’Airbus 340-500 con le insegne provvisorie della Repubblica italiana, dopo un anno e mezzo di rullaggi tecnici e addestramenti del personale, ha esordito in una trasferta negli Stati Uniti e in Canada dell’aprile 2017 con Paolo Gentiloni presidente del Consiglio. In sostanza: per un quinto del tempo del noleggio, l’Italia ha pagato Etihad senza usare l’Air Force Renzi, se non – va ricordato – per una missione del sottosegretario Ivan Scalfarotto a Cuba. L’ex premier ha sempre negato spese folli per l’Airbus, confidando sulla riservatezza nella triangolazione Difesa-Etihad-Alitalia. Ma già nel 2016, invece, una “nota aggiuntiva” del ministero di Roberta Pinotti segnalava un aumento del 622 per cento sul 2015 delle “funzioni esterne” per i voli di Stato: 15 milioni di euro, come rivelò il Fatto, forse serviti per la manutenzione straordinaria del velivolo. Denaro che si perde, non è mica un investimento.
Nel 2023, per l’appunto, l’Italia dovrà restituire l’Airbus a Etihad dopo aver saldato rate per 149 milioni, più gli eventuali extra. E pensare che nel 2011, l’ultima stagione di produzione per un esemplare quadrimotore del costruttore franco-tedesco, per un aereo nuovo si spendevano 261 milioni di dollari. Appurato che un velivolo di queste dimensioni non serve se non a soddisfare delle manie di grandezze, una possibile “motivazione” è che sia una sorta di favore per risarcire Etihad dell’impegno in Alitalia. Fu proprio Renzi a sollecitare il soccorso di Abu Dhabi per salvare l’ex compagnia di bandiera italiana.
È andata come coi capitani coraggiosi di Silvio Berlusconi: Alitalia è al collasso e in svendita.
Resta l’ennesimo mistero del documento denominato CCXLV che riguarda la “relazione sullo stato di attuazione dei programmi di ammodernamento e rinnovamento di mezzi, impianti e sistemi”. È stato consegnato al Parlamento monco, guarda caso, della parte in cui risultano le spese effettive per l’Air Force Renzi.
Per una strana “svista” questo pezzo è finito in un altro documento che non c’entra niente e che riferisce dell’ammodernamento delle infrastrutture. Il documento monco appare sui portali di Camera e Senato. “Noi abbiamo pubblicato quello che ci ha mandato la Difesa”, replicano fonti di Palazzo Madama. La trasparenza non decolla, rimane saldamente ancorata a terra.
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Re: Renzi
UncleTom ha scritto:…..IL SUONO DELLE CAMPANE A MORTO, STA RIEMPIENDO TUTTA L’ITALIA
…….E NOI CHE MERLI SIAMO, BEVIAMO, BEVIAMO
Air Force Renzi, ora è ufficiale: costa 150 milioni di euro. È scritto in un documento del ministero della Difesa
Airbus quadrimotore - Un documento della Difesa - escluso dal report inviato in Parlamento - rivela il costo del noleggio da Etihad che dura fino al 2023
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Il capriccio di Matteo Renzi – un mega aereo di Stato a noleggio, l’Air Force Renzi – è riassunto in una cifra altrettanto mega: 149.557.812 euro. Il fiorentino ha lasciato Palazzo Chigi da quasi una dozzina di mesi e non usufruisce del quadrimotore di proprietà di Etihad (già azionista al 49 per cento di Alitalia), ma il conto è arrivato in Parlamento soltanto in questi giorni sotto forma dei documenti sui contratti attivati dal ministero della Difesa nel 2016.
I 150 milioni dell’Air Force Renzi sono opportunamente “nascosti” in una tabella allegata – che proponiamo in pagina – “distrattamente” neppure presente all’interno del faldone pubblicato (si tratta del dossier CCXLV, cioè 245 in latino, che per legge deve essere diffuso ogni anno assieme al bilancio della Difesa). Oltre al costo per l’affitto, si scopre pure la durata dell’accordo con gli emiratini: sette anni, che scadono nel 2023.
Etihad ha consegnato l’Airbus 340-500 nel gennaio del 2016, dopo ripetuti interventi di conversione e riqualificazione del mezzo che ha effettuato il primo volo il 31 marzo 2006. La giustificazione dell’operazione è spiegata nel documento con la necessità di ottemperare alla normativa “Etops”, le limitazioni a cui sono sottoposti gli aerei commerciali quando sorvolano gli oceani. Ma è una menzogna: i quadrimotori commerciali non esistono quasi più. L’Alitalia, per dire, ne è sprovvista. Per colpa dell’azienda disastrata?
L’americana Delta Airlines, che ha oltre mille aerei in servizio, dispone di quattro quadrimotori, degli anziani Boeing 747, i Jumbo Jet. Etihad, su 124 aerei, solo 13. Il primo volo transatlantico su un bimotore risale addirittura all’aprile 1985 e venne compiuto da un aereo della Twa. Parliamo di 32 anni fa, dunque. Da Londra a Tokyo servono 12 ore di volo. La British Airways copre la rotta con dei bimotori Boeing 787 Dreamliner, il costo per ora di volo è la metà esatta dell’aereo di Stato.
Il quadrimotore turbofan, ritirato dal mercato nel 2011, subito ribattezzato Air Force Renzi, è talmente grosso che deve atterrare a Fiumicino e non a Ciampino, dove opera il 31° stormo dell’Aeronautica militare e dove sono parcheggiati gli aerei di Stato. Il fiorentino ha bramato a lungo l’anacronistico Airbus per le traversate oceaniche, le riunioni ad alta quota, soprattutto con le connessioni internet a bordo, ma per aggirare le polemiche (e la trasparenza) ha costretto il governo a secretare i contratti e non l’ha mai neanche utilizzato per non danneggiare la campagna elettorale sul referendum costituzionale.
L’Airbus 340-500 con le insegne provvisorie della Repubblica italiana, dopo un anno e mezzo di rullaggi tecnici e addestramenti del personale, ha esordito in una trasferta negli Stati Uniti e in Canada dell’aprile 2017 con Paolo Gentiloni presidente del Consiglio. In sostanza: per un quinto del tempo del noleggio, l’Italia ha pagato Etihad senza usare l’Air Force Renzi, se non – va ricordato – per una missione del sottosegretario Ivan Scalfarotto a Cuba. L’ex premier ha sempre negato spese folli per l’Airbus, confidando sulla riservatezza nella triangolazione Difesa-Etihad-Alitalia. Ma già nel 2016, invece, una “nota aggiuntiva” del ministero di Roberta Pinotti segnalava un aumento del 622 per cento sul 2015 delle “funzioni esterne” per i voli di Stato: 15 milioni di euro, come rivelò il Fatto, forse serviti per la manutenzione straordinaria del velivolo. Denaro che si perde, non è mica un investimento.
Nel 2023, per l’appunto, l’Italia dovrà restituire l’Airbus a Etihad dopo aver saldato rate per 149 milioni, più gli eventuali extra. E pensare che nel 2011, l’ultima stagione di produzione per un esemplare quadrimotore del costruttore franco-tedesco, per un aereo nuovo si spendevano 261 milioni di dollari. Appurato che un velivolo di queste dimensioni non serve se non a soddisfare delle manie di grandezze, una possibile “motivazione” è che sia una sorta di favore per risarcire Etihad dell’impegno in Alitalia. Fu proprio Renzi a sollecitare il soccorso di Abu Dhabi per salvare l’ex compagnia di bandiera italiana.
È andata come coi capitani coraggiosi di Silvio Berlusconi: Alitalia è al collasso e in svendita.
Resta l’ennesimo mistero del documento denominato CCXLV che riguarda la “relazione sullo stato di attuazione dei programmi di ammodernamento e rinnovamento di mezzi, impianti e sistemi”. È stato consegnato al Parlamento monco, guarda caso, della parte in cui risultano le spese effettive per l’Air Force Renzi.
Per una strana “svista” questo pezzo è finito in un altro documento che non c’entra niente e che riferisce dell’ammodernamento delle infrastrutture. Il documento monco appare sui portali di Camera e Senato. “Noi abbiamo pubblicato quello che ci ha mandato la Difesa”, replicano fonti di Palazzo Madama. La trasparenza non decolla, rimane saldamente ancorata a terra.
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LA VOX POPULI
Pietro✔ Abbonato Digital ● 7 ore fa
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Un bullo toscano senza essere stato mai eletto e quindi senza avere presentato un programma e raccolto il consenso degli elettori-contribuenti entra a Palazzo Chigi e incomincia a spendere e spandere oltre che distribuire incarichi in centri importanti dello Stato. E queste sono le conseguenze : pagare il conto delle scelleratezze di una cricca sostenuta dalla stampa di regime.
Gli elettori-contribuenti dovrebbero pretendere la fotografia iniziale del Bilancio dello Stato e la fotografia finale del Bilancio dello Stato a qualsiasi governo.
La fotografia all'ingresso e all'uscita da Palazzo Chigi.
Tanto per non perdere la memoria : il pregiudicato Berlusconi con i suoi governi ha
incrementato il DEBITO PUBBLICO per la bellezza di 557.200.000.000 di euro (leggasi 557,2 miliardi di euro) ; il Pinocchio Renzi con il suo governo abusivo ha
incrementato il DEBITO PUBBLICO per 120.000.000.000 di euro (leggasi 120 miliardi di euro).
Questi due soggetti, da evitare come la peste, insieme hanno accumulato 677,2 miliardi di debito pubblico che rappresenta quasi il 30% del debito pubblico totale.
Bisogna riflettere sui dati altrimenti l'Italia è destinata alla rovina. Un esempio gli elettori ce l'hanno : MPS ( Monte dei Paschi di Siena).
Non vi ricorda niente ? Non bisogna dimenticare.
talia ↪ Pietro ● 2 ore fa
Chi può smentire queste affermazioni?
mariofebbraio✔ Abbonato Digital ● 7 ore fa
Votatemi! Ne comprerò uno più grande e più costoso.
scarpantibus ↪ mariofebbraio ● 2 ore fa
L'ironia della sorte è che ad andarci sarà proprio Di Maio.
Italo✔ Sostenitore ↪ scarpantibus ● 24 minuti fa
E se Di Maio scegliesse di volare su un aereo di linea ? .....oppure su un aereo militare?
lucio✔ Abbonato Digital ● 10 ore fa
PER IL MALE CHE CERTI politici hanno fatto al nostro paese: sarebbe stato anche troppo onorevole se avessero viaggiato con i servizi di linea.
mario capella vigna✔ Abbonato Digital ● 11 ore fa
L?Aereo , il treno , è una malattia che ci costa cara .
Sacha75✔ Abbonato Digital ● 12 ore fa
Ricordo che essendo un quadrimotore non ha bisogno della certificazione ETOPS. La E e la T di ETOPS significano ENGINE TWIN, quindi non il 340 di Renzi.
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adriana✔ Abbonato Digital ↪ Sacha75 ● 9 ore fa
questo però è quello che ha scritto sul documento il ministero della Difesa, non quello che dice il giornalista; infatti: "..La giustificazione dell’operazione è spiegata nel documento con la necessità di ottemperare alla normativa “Etops”,.... Ma è una menzogna...";
io credo, però, che il fatto più rilevante sia che questo cavolo di aereo ci costa un pacco di soldi delle nostre tasse (oltre a dimostrare la megalomania del nostro)
grimm ● 35 minuti fa
...e il tutto per trasportare un c..........
talia ● 54 minuti fa
Ma è reale l'incidente del treno che ha investito una donna?
Gianfranco Lanini ● un'ora fa
e allora....... Vergognoso perchè ???? Scusate ma il Presidente del Consiglio ed il Presidente della Repubblica Italiana con che cosa si devono spostare, con un DC3 Dakota.... ma per piacere, conta anche l'immagine e l'Italia deve ambire al ruolo che le spetta.....
talia ● 2 ore fa
Ma non era quello delle macchine blu da vendere su Ebay ? Bel cambio di verso.... anche qui , dalle auto all'aereo!
Bruno 70 ● 2 ore fa
E poi c'è gente in Italia, che parla male del pazzerellone (vero o finto?) della Corea del Nord. Almeno quello con i suoi missili ha messo sull'attenti tutto il mondo, mentre il nostro rampante contaballe, ha fatto comprare un aereo obsoleto e mezzo catorcio, per fare il bullo unicamente in Italia e con i soldi dello Stato, cioè i nostri. Che al logorroico di Rignano, l'aria gli sia lieve.
italianopersbaglio ● 2 ore fa
Un megalomane, un berluschino qualche centimetro piu alto ma con meno soldi e meno trucco.
Giancarlo P. ● 2 ore fa
che vergogna
non tanto renzi, lui da squalo quale è ne approfitta
la vergogna è di chi continua a sostenerlo
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Il primo scaldacqua elettrico di media capacità con tecnologia ibrida in classe A.
50% RISPARMIO OGNI GIORNO
L'Irlanda dalla A alla Z: per ogni lettera una scoperta su questa verde isola
Irlanda.com
scarpantibus ● 2 ore fa
Questa si che è una notiziona, ecco se di Maio avesse detto a chiare lettere di rinunciare agli F35, sai quanti miliardi di euro avremmo risparmiato? ma non l'ha detto e il Fatto tace.
IlGrilloParlante ● 2 ore fa
Il prossimo sarà un A380 con palestra per buttare giù la panza
durante il volo!
IlGrilloParlante ● 2 ore fa
Alla fine è come quello che si compra il macchinone
e poi non ha i soldi per la benzina !
Rimarrà in garage!
ZeroDemocrazia ● 2 ore fa
Ma dai, solo" 150 milioni buttati via, per l'Air Fritt One.
D'altra parte il bugiardone rignaese che dove passa fa solo danni, si era già allenato facendo il Sindaco di Firenze quando riusci a spendere la bellezza di 1.070.000 euro, senza peraltro che nessuno abbia mai potuto vedere le ricevute. A parte il Tar che poi, casualmente, ci ha posto sopra una bella pietra tombale. Alla faccia della trasparenza.
merlinotto ● 2 ore fa
adesso lo userà gigino il breve o la felparuspata, 1816 no, non si fida, usa i suoi
Udovicich ● 2 ore fa
non mi fiderei di salire su un aereo che attraversa l'oceano spinto da due soli motori
crebs ↪ Udovicich ● 2 ore fa
Visto quello che stanno facendo i produttori degli aerei, ritengo che lei non attraverserà più l'oceano o lo farà su aerei decrepiti.
LuCcoluccioN ● 3 ore fa
..il fanciullo sperpera...ed io pagoooo!!!
..vorrei chiedere ai pddini da trincea se secondo loro son soldini spesi bene!?!
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Frenci65 ● 3 ore fa
E poi dicono dove prenderete i soldi per il reddito di cittadinanza, per la piccola media impresa, per la connettività, per il sociale...facile basta che dei cialtroni sciacalli si tolgano dai marroni...
sab ● 3 ore fa
Centocinquantamilioni di pernacchie!
pegasoblu ● 3 ore fa
Il mio commento è: ********************************* !
Dal Col Claudio ● 3 ore fa
Dobbiamo ringraziare il megalomane di Rignano e la sua mania di grandezza.
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Re: Renzi
Pseudologia fantastica
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Per pseudologia fantastica (o mitomania o bugia patologica) si intende un'elaborazione intenzionale e dimostrativa di esperienze o eventi molto poco probabili e facilmente confutabili[1]. In un lavoro del 2012 Katie Elizabeth Treanor la definisce «l'abituale, prolungata e ripetuta produzione di mistificazioni, spesso di natura complessa e fantasiosa (...), bugie facilmente smascherabili che non vengono utilizzate per ottenere un tornaconto materiale o qualsivoglia vantaggio sociale, quanto per accrescere la propria autostima o proteggersi dal giudizio altrui»[2].
Spesso il paziente fa sue, come vissute, le esperienze che inventa di sana pianta. Il suo cervello elabora ricordi come se fossero momenti realmente vissuti.
Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]
La pseudologia fantastica è una categoria nosografica ancora discussa in psichiatria[3][4], descritta per la prima volta da Anton Delbrück nel 1891[5], caratterizzata dal ricorso abituale alla bugia. Si ritrova in soggetti istrionici o psicopatici (i cosiddetti "bugiardi patologici") e può riguardare i più disparati eventi o argomenti (per esempio: luoghi diversi, avventure galanti, situazioni improbabili, ecc.), talora amplificati parossisticamente fino a raggiungere gradi altissimi di inverosimiglianza. Viene giudicata un prodotto diretto dell'immaginazione: non dipende pertanto dai deficit di memoria e non deve quindi essere confusa con le confabulazioni.[1]
Caratteristiche principali della pseudologia fantastica sono le seguenti:[senza fonte]
• Le storie raccontate sono di solito avvincenti e fantasiose, ma non vanno mai oltre la realtà. La possibilità di verità è la chiave di sopravvivenza del bugiardo patologico. Non sono dovute a manifestazioni di depressione o ad una psicosi più ampia: durante il confronto il bugiardo patologico può ammettere che le storie non sono vere, anche se controvoglia.
• La tendenza ad inventare storie è cronica; non è provocata dalla situazione immediata o da pressioni sociali, ma più da un innato tratto della personalità.
• Un motivo totalmente personale, e non esterno, serve a discernere la patologia clinicamente: es., situazioni pericolose o di stress possono indurre una persona a mentire ripetutamente, senza evidenza di un reale sintomo patologico.
• Le storie raccontate tendono a dipingere come positiva la persona del narratore. Il bugiardo "decora la sua stessa persona" raccontando storie che lo presentano come eroe o come vittima. Per esempio, la persona si presenta nelle storie come estremamente coraggiosa, dice di conoscere persone importanti e famose, o dice di guadagnare più soldi di quanti ne guadagni in realtà.
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Per pseudologia fantastica (o mitomania o bugia patologica) si intende un'elaborazione intenzionale e dimostrativa di esperienze o eventi molto poco probabili e facilmente confutabili[1]. In un lavoro del 2012 Katie Elizabeth Treanor la definisce «l'abituale, prolungata e ripetuta produzione di mistificazioni, spesso di natura complessa e fantasiosa (...), bugie facilmente smascherabili che non vengono utilizzate per ottenere un tornaconto materiale o qualsivoglia vantaggio sociale, quanto per accrescere la propria autostima o proteggersi dal giudizio altrui»[2].
Spesso il paziente fa sue, come vissute, le esperienze che inventa di sana pianta. Il suo cervello elabora ricordi come se fossero momenti realmente vissuti.
Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]
La pseudologia fantastica è una categoria nosografica ancora discussa in psichiatria[3][4], descritta per la prima volta da Anton Delbrück nel 1891[5], caratterizzata dal ricorso abituale alla bugia. Si ritrova in soggetti istrionici o psicopatici (i cosiddetti "bugiardi patologici") e può riguardare i più disparati eventi o argomenti (per esempio: luoghi diversi, avventure galanti, situazioni improbabili, ecc.), talora amplificati parossisticamente fino a raggiungere gradi altissimi di inverosimiglianza. Viene giudicata un prodotto diretto dell'immaginazione: non dipende pertanto dai deficit di memoria e non deve quindi essere confusa con le confabulazioni.[1]
Caratteristiche principali della pseudologia fantastica sono le seguenti:[senza fonte]
• Le storie raccontate sono di solito avvincenti e fantasiose, ma non vanno mai oltre la realtà. La possibilità di verità è la chiave di sopravvivenza del bugiardo patologico. Non sono dovute a manifestazioni di depressione o ad una psicosi più ampia: durante il confronto il bugiardo patologico può ammettere che le storie non sono vere, anche se controvoglia.
• La tendenza ad inventare storie è cronica; non è provocata dalla situazione immediata o da pressioni sociali, ma più da un innato tratto della personalità.
• Un motivo totalmente personale, e non esterno, serve a discernere la patologia clinicamente: es., situazioni pericolose o di stress possono indurre una persona a mentire ripetutamente, senza evidenza di un reale sintomo patologico.
• Le storie raccontate tendono a dipingere come positiva la persona del narratore. Il bugiardo "decora la sua stessa persona" raccontando storie che lo presentano come eroe o come vittima. Per esempio, la persona si presenta nelle storie come estremamente coraggiosa, dice di conoscere persone importanti e famose, o dice di guadagnare più soldi di quanti ne guadagni in realtà.
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Re: Renzi
UN PAESE ALLO SFASCIO IRREVERSIBILE
Il bugiardo "decora la sua stessa persona" raccontando storie che lo presentano come eroe o come vittima.
1 - RENZI ESULTA: "NON SO COME VISCO DORMIRÀ STANOTTE"
Ilario Lombardo per “la Stampa”
Perché lui come ha dormito questa notte dopo la pubblicazione del Ministero della Difesa, in cui ha speso 150 milioni per un aereo per stare al passo di Obama????
Il bugiardo "decora la sua stessa persona" raccontando storie che lo presentano come eroe o come vittima.
1 - RENZI ESULTA: "NON SO COME VISCO DORMIRÀ STANOTTE"
Ilario Lombardo per “la Stampa”
Perché lui come ha dormito questa notte dopo la pubblicazione del Ministero della Difesa, in cui ha speso 150 milioni per un aereo per stare al passo di Obama????
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Re: Renzi
Un anno dopo la vittoria del No al referendum
Il disastro promesso da Renzi? Quello del suo Pd
L’ex premier preannunciava rovine in caso di sconfitta. A pagare le conseguenze è stato solo il suo partito
Richetti: “Le politiche? Puntiamo al 40%”. Cuperlo: “Come se il Benevento andasse in Champions” – video
Politica
Investitori in fuga, crollo degli investimenti, banche a rischio collasso, Pil in picchiata, tracolli dell’occupazione e il ritorno del fantasma spread? Non è successo nulla di quanto preannunciato dall’ex premier in caso di sconfitta personale alle ‘urne costituzionali’ di fine 2016. L’unico, vero disastro è all’interno del Partito democratico a matrice renziana. Tra divisioni, scissioni, correnti e cespugli, c’è ancora chi spera nel 40% alle prossime elezioni politiche. Cuperlo è più realista del re: “Come se il Benevento arrivasse in Champions League”. E allora si preannuncia un Patto del Nazareno/bis con Berlusconi e le destre di Manolo Lanaro e Alberto Sofia
Il disastro promesso da Renzi? Quello del suo Pd
L’ex premier preannunciava rovine in caso di sconfitta. A pagare le conseguenze è stato solo il suo partito
Richetti: “Le politiche? Puntiamo al 40%”. Cuperlo: “Come se il Benevento andasse in Champions” – video
Politica
Investitori in fuga, crollo degli investimenti, banche a rischio collasso, Pil in picchiata, tracolli dell’occupazione e il ritorno del fantasma spread? Non è successo nulla di quanto preannunciato dall’ex premier in caso di sconfitta personale alle ‘urne costituzionali’ di fine 2016. L’unico, vero disastro è all’interno del Partito democratico a matrice renziana. Tra divisioni, scissioni, correnti e cespugli, c’è ancora chi spera nel 40% alle prossime elezioni politiche. Cuperlo è più realista del re: “Come se il Benevento arrivasse in Champions League”. E allora si preannuncia un Patto del Nazareno/bis con Berlusconi e le destre di Manolo Lanaro e Alberto Sofia
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Re: Renzi
Quando i gufi erano Renzi, Confindustria e Fitch
Il disastro dopo la vittoria del No? Non si è visto
In caso di bocciatura della riforma costituzionale avevano profetizzato caos politico e fuga di capitali
Nonché crollo dell’occupazione e spread alle stelle. Ora festeggiano crescita del pil e dei posti di lavoro
Economia & Lobby
Per dirla con Matteo Renzi, hanno perso i “gufi” e i “profeti di sventura”. Ma stavolta il gufo è lui. Insieme ai suoi fedelissimi e a centri studi, agenzie di rating e banche d’affari che, prima del referendum del 4 dicembre 2016 sulla riforma costituzionale, avevano evocato scenari di caos politico e apocalisse economica in caso di vittoria del No. Un anno dopo, con il pil a +1,5%, l’Italia resta in coda alla classifica Ue ma ben lontano dal -0,7% paventato nel luglio 2016 da Confindustria. Ed è lo stesso Renzi a rivendicarlo. Negli ultimi 12 mesi, poi, non si sono registrate fughe di capitali né la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro di Chiara Brusini
•VIDEO – Un anno dopo. Cuperlo: “40% alle prossime elezioni? Come il Benevento in Champions”
•Dalle province nel limbo ai Centri per l’impiego: tutti i nodi irrisolti dopo la scommessa persa da Renzi
•La catastrofe annunciata da Renzi con la vittoria del No? È l’implosione del ‘suo’ Pd (di M. Lanaro e A. Sofia)
Il disastro dopo la vittoria del No? Non si è visto
In caso di bocciatura della riforma costituzionale avevano profetizzato caos politico e fuga di capitali
Nonché crollo dell’occupazione e spread alle stelle. Ora festeggiano crescita del pil e dei posti di lavoro
Economia & Lobby
Per dirla con Matteo Renzi, hanno perso i “gufi” e i “profeti di sventura”. Ma stavolta il gufo è lui. Insieme ai suoi fedelissimi e a centri studi, agenzie di rating e banche d’affari che, prima del referendum del 4 dicembre 2016 sulla riforma costituzionale, avevano evocato scenari di caos politico e apocalisse economica in caso di vittoria del No. Un anno dopo, con il pil a +1,5%, l’Italia resta in coda alla classifica Ue ma ben lontano dal -0,7% paventato nel luglio 2016 da Confindustria. Ed è lo stesso Renzi a rivendicarlo. Negli ultimi 12 mesi, poi, non si sono registrate fughe di capitali né la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro di Chiara Brusini
•VIDEO – Un anno dopo. Cuperlo: “40% alle prossime elezioni? Come il Benevento in Champions”
•Dalle province nel limbo ai Centri per l’impiego: tutti i nodi irrisolti dopo la scommessa persa da Renzi
•La catastrofe annunciata da Renzi con la vittoria del No? È l’implosione del ‘suo’ Pd (di M. Lanaro e A. Sofia)
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Re: Renzi
.....A CONTI FATTI, LA DC ERA CADUTA PER MOLTO MENO (COMPLESSIVAMENTE)
“Boschi? Ho risposto a quel che hanno chiesto”
L’audizione del pm Rossi si ritorce contro il Pd
Magistrato scrive a Casini. Sulle sue parole dem hanno attaccato Visco. Villarosa (M5s): ‘Maquillage Pd’
MARIA ELENA BOSCHI ANNUNCIA: “FIRMATO MANDATO PER QUERELA DE BORTOLI. ALTRE SEGUIRANNO”
Politica
A quattro giorni dall’intervento che ha fornito ai renziani l’assist per scaricare le colpe del crac Etruria su Bankitalia, a finire sotto accusa è il procuratore di Arezzo Roberto Rossi. Che respinge le accuse di omissioni durante l’audizione davanti alla commissione banche. Nulla è stato nascosto “sulla posizione del consigliere Boschi in relazione alle domande che mi venivano poste”. Le domande, si giustifica ora Rossi, riguardavano il processo per bancarotta – in cui il padre del sottosegretario non è coinvolto – e non le indagini in corso. Che, si scopre, riguardano eccome Pier Luigi Boschi, indagarto sia per falso in prospetto che per accesso abusivo al credito di F. Q.
•IL PADRE DELLA SOTTOSEGRETARIA INDAGATO PER LE FALSE INFORMAZIONI AI RISPARMIATORI SUI BOND (DI D. VECCHI)
•30 NOVEMBRE – IL PD, CON L’ASSIST DI ROSSI, SCARICA TUTTE LE COLPE DEL CRAC SU BANKITALIA
“Boschi? Ho risposto a quel che hanno chiesto”
L’audizione del pm Rossi si ritorce contro il Pd
Magistrato scrive a Casini. Sulle sue parole dem hanno attaccato Visco. Villarosa (M5s): ‘Maquillage Pd’
MARIA ELENA BOSCHI ANNUNCIA: “FIRMATO MANDATO PER QUERELA DE BORTOLI. ALTRE SEGUIRANNO”
Politica
A quattro giorni dall’intervento che ha fornito ai renziani l’assist per scaricare le colpe del crac Etruria su Bankitalia, a finire sotto accusa è il procuratore di Arezzo Roberto Rossi. Che respinge le accuse di omissioni durante l’audizione davanti alla commissione banche. Nulla è stato nascosto “sulla posizione del consigliere Boschi in relazione alle domande che mi venivano poste”. Le domande, si giustifica ora Rossi, riguardavano il processo per bancarotta – in cui il padre del sottosegretario non è coinvolto – e non le indagini in corso. Che, si scopre, riguardano eccome Pier Luigi Boschi, indagarto sia per falso in prospetto che per accesso abusivo al credito di F. Q.
•IL PADRE DELLA SOTTOSEGRETARIA INDAGATO PER LE FALSE INFORMAZIONI AI RISPARMIATORI SUI BOND (DI D. VECCHI)
•30 NOVEMBRE – IL PD, CON L’ASSIST DI ROSSI, SCARICA TUTTE LE COLPE DEL CRAC SU BANKITALIA
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