Diario della caduta di un regime.

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UncleTom
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Re: Diario della caduta di un regime.

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............VERSO LE ELEZIONI........





Dal "il Fatto Quotidiano" in rete, ora:

Liste, da Bossi a Razzi la carica dei riciclati
Pd, lite Orlando-Renzi sui posti alla minoranza


Guardasigilli contro il segretario democratico: “Rispettate le proporzioni? Non offenda l’intelligenza”
Boschi dalle Alpi alle Piramidi: capolista anche in 3 collegi in Sicilia. Pd sull’isola: “Atto di bullismo”


Elezioni Politiche 2018

CRONACA ORA PER ORA – Ripescato il Senatur. Salvini: “Riconoscenza anche se mi dà del cretino”. Il senatore abruzzese che emigrò in Svizzera fa il difficile e rivendica il vecchio seggio. La Lega a Bologna schiera Gianni Tonelli, segretario del Sap e strenuo difensore dei poliziotti condannati per la morte di Federico Aldrovandi. E poi il ritorno dell’ex presidente del Molise Michele Iorio: con lo scadere dei termini i partiti svelano le proprie carte
di F. Q.

•PD, LE LISTE DI RENZI: ALLA MINORANZA VANNO LE BRICIOLE •IN CAMPANIA I DEM SCHIERANO CINQUE IMPUTATI

•ECCO LE LISTE DI FI: DAL CALCIO AI CONDANNATI FINO ALLE MISS •fuori i padri delle grandi battaglie civili. Da Manconi a Lo Giudice e Realacci

•preparativi per le larghe intese. “Berlusconi ha garantito all’Ue che la Lega non sarà al governo”




L'ASPETTO PIU' SORPRENDENTE E':

“Berlusconi ha garantito all’Ue che la Lega non sarà al governo”


Ma chi può, ragionevolmente, credere a questa Mega Balla??????????????????????????????

Come pensa di vincere le elezioni il profeta di Hardcore, se eslude la Lega associata al potere????????

E Salvini, che la Lega di Milano, sponsorizza il segretario come prossimo premier, cosa dice??????????????
UncleTom
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.............PIU' SODOMA CHE CAMORRA.......





IlFattoQuotidiano.it / Politica

Referendum Lombardia, i tablet per il voto inutilizzabili per gli alunni: “Sono voting machine e pesano due chili”


"È un investimento, non una spesa perché i tablet rimarranno in dotazione alle scuole come strumento didattico" aveva detto Roberto Maroni presentando le “voting machine”. In realtà una spesa lo è sicuramente stata, visto che i 24.000 tablet sono costati 23 milioni di euro. Lenti, goffi e pesanti e con il sistema operativo Ubuntu
di F. Q. | 28 gennaio 2018
472

10,8 mila

Più informazioni su: Referendum Lombardia, Roberto Maroni

“È un investimento, non una spesa perché i tablet rimarranno in dotazione alle scuole come strumento didattico” aveva detto Roberto Maroni presentando le “voting machine” fornite dalla società Smartmatic. In realtà una spesa lo è sicuramente stata, visto che i 24.000 tablet sono costati 23 milioni di euro, a cui vanno aggiunti gli stipendi dei 7000 assistenti digitali formati appositamente che, insieme ai soldi spesi per la campagna e per gli agenti ai seggi, fanno un totale di circa 50 milioni di euro, cioè quasi il quadruplo di quanto speso dal collega Zaia per il referendum in Veneto col vecchio metodo carta e matita.

E l’investimento? Considerando che


https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/0 ... i/4120644/


AGLI ITALIANI, SODOMA PIACE.

PERCHE'??????????????????????????????
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Re: Diario della caduta di un regime.

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......GLI INSEGNAMENTI SULLA MAGIA DEL "MAGO OTELMA" SONO SERVITI............





Notizia di testa de "il Fatto Quotidiano", di oggi:



I pm chiedono alla Lega 48 milioni di fondi pubblici, Salvini vuole ridarne 3. E
s'indaga per riciclaggio anche sul dopo - Bossi: 18 milioni sono spariti nel nulla


:twisted: :twisted: :twisted: :twisted:
BANDA HACKER IN AZIONE
NON FUNZIONA
==========================================================================Ee
eRO PIÙ CHE SICURO DI ESSERE NEL 3D GIUSTO, PERCHE' MENTRE SCRIVEVO AVEVO DAVANTI LA SCRITTA DEL POST PRECEDENTE:

.....AGLI ITALIANI, SODOMA PIACE.


PERCHE'??????????????????????????????
===========================================================================

Non che gli altri siano meglio, ma lo scannatoio per la corsa alla poltrona è motivata da questa manna del "Gratta e Vinci"
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Re: Diario della caduta di un regime.

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.......CRONACA DELLA SECONDA CAPORETTO.......

Da "LA STAMPA":

I partiti alle prese con la questione morale. Condannati o imputati, in molti rischiano i seggi per la legge Severino
Banche, Forza Italia salva il Pd
Intervista con Casini: "Relazione influenzata dalle candidature ma niente patti occulti"


PIER, UN BALENOTTERO DOC, CON IL NASO DI PINOCCHIO
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Re: Diario della caduta di un regime.

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.......CRONACA DELLA SECONDA CAPORETTO.......

.............STIAMO RASCHIANDO IL FONDO......



Da "LA STAMPA" :

Sospese le interviste, Forza Italia inquieta. Di Maio: se non vince nessuno, nostro esecutivo con chi ci sta
Malore di Berlusconi, giallo nel centrodestra

^^^^^^

Dal vice Bufaliere :

Il riposo del gurrriero Berlusconi

Silvio non va' da Vespa: la rissa sulle liste lo ha sfinito e si prepara alla volata finale

^^^^^^

Dal Bufaliere, in sesta pagina:

Berlusconi, ore di riposo
<<Poi vedranno i sorci verdi>>

Il Cavaliere affaticato dal lavoro degli ultimi
giornidisdice alcuni impegni<< Ma sto bene>>
UncleTom
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Re: Diario della caduta di un regime.

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L’Italia è malata di cancro, per colpa della vera mafia: l’Ue


Scritto il 01/2/18 • nella Categoria: idee Condividi

«Non mi ero scordato della profezia Montanelli sull’Italia che avrebbe dovuto immunizzarsi da Berlusconi», dice Paolo Barnard, che oggi propone di “immunizzarsi” dai 5 Stelle (votandoli) che il giornalista considera un’autentità calamità nazionale per inadeguatezza e impreparazione, inaudita suddistanza al padre-padrone Grillo e al vertice del “partito-azienda” incarnato dalla struttura dei Casaleggio. L’anziano Montanelli, irritato per la “discesa in campo” del Cavaliere nel ‘94? «L’impianto teorico dell’immunizzazione era giustissimo», ma il direttore del “Giornale” sbagliò bersaglio: «Il motivo per cui l’Italia non s’immunizzò da Berlusconi fu che Berlusconi è stato, delle due, una cura per l’Italia. Montanelli – che fu socialmente miope come una talpa incappucciata quando credette che l’Italia ‘bene’ l’avrebbe seguito fuori dal “Giornale” – fu trascinato dalla bestiale ondata Travaglio-Vajont la cui narrativa era che il Cavaliere rappresentava la porno-Nutella della mafia a Palazzo Chigi, cioè il peggio mai conosciuto dall’Italia di Calamandrei». Per Barnard, il tragico errore di quel postulato montanelliano «fu nella sua totale incomprensione di cosa sia una vera mafia e di cosa sarebbe stato il peggio mai conosciuto dall’Italia».
«La vera mafia, cioè una cupola non eletta e mirante a spolpare vivo senza pietà il popolo italiano, non stava affatto a Palermo, ma a Bruxelles», scrive Barnard nel suo blog. «La mafia di Palermo, dai tempi di Garibaldi in poi, mai ebbe (e mai avrà) il potere di ridurre quello che era il settimo più ricco paese del pianeta a un maiale (Piigs) d’Europa». Un “maiale” «ridicolizzato dal mondo, bastonato e rapinato dalla Germania, e tutto ciò in meno di 11 anni». Insiste, Barnard: «Bruxelles con la sua vera mafia c’è riuscita, ha avuto questo potere». Quanto alla politica italiana, «chi era di casa a Palermo era Berlusconi», mentre «chi era di casa a Bruxelles erano Amato, Ciampi, Padoa Schioppa, Visco, D’Alema», fino ai “salvifici” tecnocrati come Vittorio Grilli e Pier Carlo Padoan. «E guardatevi intorno come ci hanno ridotti. Goldman Sachs nel suo Global Outlook 2017 boccia nell’imbarazzo una sola nazione europea: l’Italia delle riforme dei sopraccitati criminali collusi, oggi ultima in Ue sotto la Spagna e la Grecia come proiezioni di crescita». Il peggio mai conosciuto dall’Italia? «Fu di fatto, e per 16 anni filati, contrastato (almeno un minimo) solo da Silvio Berlusconi, «che per questo fu deposto nel golpe finanziario del novembre 2011 (Trichet-Monti-Napolitano)», che Barnard per primo denunciò «con grafici e prove» in televisione, a “Matrix” (“Canale 5”) e poi a “L’Ultima Parola” e “La Gabbia” (La7).
Una «criminale opera di distrazione di massa, divenuta distruzione», secondo Barnard è stata condotta da «speculatori come Travaglio, Luttazzi, Biagi, Santoro, la Guzzanti, Gomez e il codazzo poi nato, anche con Mediobanca e De Benedetti», Quella violenta propaganda contro Berlusconi impedì (e oggi impedisce) a tre quarti del paese di pervenire all’orribile verità. Montanelli? «Ci chiese d’immunizzarci dal sudore, cosa inutile e impossibile, mentre un melanoma micidiale stava invadendo la pelle di tutta l’Italia col Trattato di Maastricht». Giunti a questo punto, cioè alla farsa conclamata delle elezioni 2018 (promesse-fotocopia e nessun accenno alle vere cause Ue della crisi), Barnard ribadisce che voterà proprio per i detestati grillini, che a suo dire «rappresentano una tripla voragine». Ovvero: «L’allucinante speculazione della CasaleggioForProfit su 60 milioni di noi», nonché «la più intimidatoria cultura dell’omertà-terrore in un partito, dal fascismo a oggi», e infine «la mortale impreparazione di chiunque lì dentro a governare un paese quasi morto fra Usa, Cina ed Emergenti». Il Movimento 5 Stelle? «Davvero è come la peste», scrive Barnard. Per cui, conclude, «dobbiamo “ammalarci di loro”, e sperare nella immunizzazione per sempre dal peggior partito italiano dai giorni di Calamandrei».
UncleTom
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Re: Diario della caduta di un regime.

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Magaldi: schede bianche e poltrone vuote in Parlamento

Scritto il 30/1/18 • nella Categoria: idee Condividi

Poltrone vuote, “prenotate” dalle schede bianche di milioni di elettori: quelli che potrebbero abbandonare l’astensionismo e recarsi alle urne per la più clamorosa delle proteste, affidata a decine di seggi destinati a restare vacanti. Possibile? Non ancora: la legge non lo consente, anche se esistono giuristi che stanno esaminando quest’eventualità, cioè la possibilità di non assegnare a nessun partito i seggi corrispondenti, proporzionalmente, al numero delle schede lasciate in bianco. «Intanto, consiglio seriamente di valutare questa opzione: sarebbe un messaggio forte e chiaro, di aperta sfiducia, nei confronti di questi partiti sfrontati che stanno impunemente prendendo in giro gli italiani», sostiene Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt. «Non è giusto che i seggi vengano assegnati solo a chi sceglie un partito: sarebbe più democratico se il voto rappresentasse correttamente tutti gli elettori, compresi cioè quelli che votano scheda bianca». Dopo aver lanciato l’idea già il 22 gennaio, poi fatta propria anche da Paolo Barnard, nell’ultima puntata della trasmissione radiofonica “Massoneria On Air”, su “Colors Radio”, Magaldi rilancia: serve un gesto dimostrativo, per denunciare quelle che possiamo già annunciare come le elezioni più inutili e truffaldine della storia, «precedute da una campagna elettorale verminosa».
I “vermi” in questione? Le menzogne di cui sono farcite le esternazioni dei maggiori raggruppamenti: «“Mai con Berlusconi”, ripetono i renziani, ingannando i loro elettori, ben sapendo che proprio col Cavaliere daranno vita a un “inevitabile” governo di larghe intese». L’uomo di Arcore? «Idem: in Europa ha fatto il giro dei potenti che contano, e solo per rassicurarli». All’orizzonte c’è infatti un comodo “inciucio” con l’innocuo Pd, anche per emarginare Salvini e i suoi residui accenti anti-Ue. Quanto ai 5 Stelle, interviene (in diretta web-streaming su YouTube) un altro “rooseveltiano”, Gianfranco Carpeoro: «I grillini hanno scelto il peggio, cioè Di Maio, e non invece un parlamentare preparato come Danilo Toninelli». Le “parlamentarie”? «Pura demagogia: per candidarsi basta stare simpatici a cento persone. Perché invece i grillini con fanno congressi e confronti democratici? Perché non selezionano una classe dirigente responsabile? Se i partiti scegliessero il meglio, anziché il peggio come avviene oggi, faremmo tutti un passo avanti». Le schede in bianco? «Ottima idea di Gioele Magaldi, per dare corpo e visibilità all’ipotesi di lavoro del dopo-elezioni, cioè il nuovo soggetto politico: il Pdp, Partito Democratico Progressista».
Una cosa è certa, assicura Magaldi: «Dopo il 4 marzo, di fronte a un’ipotesi che veda sorgere l’ennesimo non-governo basato sull’intesa di soggetti che hanno fino di essere antagonisti, animeremo vistose proteste per chiedere al più presto il ritorno alle urne». Il “partito delle schede bianche”? «E’ giusto che, un giorno, possa essere legittimamente rappresentato, con una bella fila di poltrone vuote, in un Parlamento dove nessuno dei contendenti osa affrontare la situazione italiana, cioè una crisi artificiosa creata dalla sottrazione di sovranità operata dai poteri oligarchici privati, finanziari, che utilizzano per i lori scopi l’Unione Europea». E ad Emma Bonino, che invoca “più Europa”, Magaldi ricorda che il sogno degli Stati Uniti d’Europa è stato sabotato e ucciso dai gestori dell’Ue e poi anche ridicolizzato da Renzi, Hollande e la Merkel, nella loro beffarda scampagnata a Ventotene, dove Altiero Spinelli aveva scritto il suo manifesto federalista. «Inviteremo anche la Bonino al convegno di Milano su Olof Palme, in primavera: un’occasione per ricordare il leader socialista svedese assassinato nell’86 e ragionare su cosa dovrebbe essere, l’Europa democratica di cui non c’è traccia». I partiti in corsa per elezioni fanno finta che il problema non esista, raccontando agli elettori che il voto del 4 marzo servirà a qualcosa? «Ragione in più per non votarli, obbligandoli a contare le nostre schede bianche».
cielo 70
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UncleTom ha scritto:LIBRE news
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L’Italia è malata di cancro, per colpa della vera mafia: l’Ue


Scritto il 01/2/18 • nella Categoria: idee Condividi

«Non mi ero scordato della profezia Montanelli sull’Italia che avrebbe dovuto immunizzarsi da Berlusconi», dice Paolo Barnard, che oggi propone di “immunizzarsi” dai 5 Stelle (votandoli) che il giornalista considera un’autentità calamità nazionale per inadeguatezza e impreparazione, inaudita suddistanza al padre-padrone Grillo e al vertice del “partito-azienda” incarnato dalla struttura dei Casaleggio. L’anziano Montanelli, irritato per la “discesa in campo” del Cavaliere nel ‘94? «L’impianto teorico dell’immunizzazione era giustissimo», ma il direttore del “Giornale” sbagliò bersaglio: «Il motivo per cui l’Italia non s’immunizzò da Berlusconi fu che Berlusconi è stato, delle due, una cura per l’Italia. Montanelli – che fu socialmente miope come una talpa incappucciata quando credette che l’Italia ‘bene’ l’avrebbe seguito fuori dal “Giornale” – fu trascinato dalla bestiale ondata Travaglio-Vajont la cui narrativa era che il Cavaliere rappresentava la porno-Nutella della mafia a Palazzo Chigi, cioè il peggio mai conosciuto dall’Italia di Calamandrei». Per Barnard, il tragico errore di quel postulato montanelliano «fu nella sua totale incomprensione di cosa sia una vera mafia e di cosa sarebbe stato il peggio mai conosciuto dall’Italia».
«La vera mafia, cioè una cupola non eletta e mirante a spolpare vivo senza pietà il popolo italiano, non stava affatto a Palermo, ma a Bruxelles», scrive Barnard nel suo blog. «La mafia di Palermo, dai tempi di Garibaldi in poi, mai ebbe (e mai avrà) il potere di ridurre quello che era il settimo più ricco paese del pianeta a un maiale (Piigs) d’Europa». Un “maiale” «ridicolizzato dal mondo, bastonato e rapinato dalla Germania, e tutto ciò in meno di 11 anni». Insiste, Barnard: «Bruxelles con la sua vera mafia c’è riuscita, ha avuto questo potere». Quanto alla politica italiana, «chi era di casa a Palermo era Berlusconi», mentre «chi era di casa a Bruxelles erano Amato, Ciampi, Padoa Schioppa, Visco, D’Alema», fino ai “salvifici” tecnocrati come Vittorio Grilli e Pier Carlo Padoan. «E guardatevi intorno come ci hanno ridotti. Goldman Sachs nel suo Global Outlook 2017 boccia nell’imbarazzo una sola nazione europea: l’Italia delle riforme dei sopraccitati criminali collusi, oggi ultima in Ue sotto la Spagna e la Grecia come proiezioni di crescita». Il peggio mai conosciuto dall’Italia? «Fu di fatto, e per 16 anni filati, contrastato (almeno un minimo) solo da Silvio Berlusconi, «che per questo fu deposto nel golpe finanziario del novembre 2011 (Trichet-Monti-Napolitano)», che Barnard per primo denunciò «con grafici e prove» in televisione, a “Matrix” (“Canale 5”) e poi a “L’Ultima Parola” e “La Gabbia” (La7).
Una «criminale opera di distrazione di massa, divenuta distruzione», secondo Barnard è stata condotta da «speculatori come Travaglio, Luttazzi, Biagi, Santoro, la Guzzanti, Gomez e il codazzo poi nato, anche con Mediobanca e De Benedetti», Quella violenta propaganda contro Berlusconi impedì (e oggi impedisce) a tre quarti del paese di pervenire all’orribile verità. Montanelli? «Ci chiese d’immunizzarci dal sudore, cosa inutile e impossibile, mentre un melanoma micidiale stava invadendo la pelle di tutta l’Italia col Trattato di Maastricht». Giunti a questo punto, cioè alla farsa conclamata delle elezioni 2018 (promesse-fotocopia e nessun accenno alle vere cause Ue della crisi), Barnard ribadisce che voterà proprio per i detestati grillini, che a suo dire «rappresentano una tripla voragine». Ovvero: «L’allucinante speculazione della CasaleggioForProfit su 60 milioni di noi», nonché «la più intimidatoria cultura dell’omertà-terrore in un partito, dal fascismo a oggi», e infine «la mortale impreparazione di chiunque lì dentro a governare un paese quasi morto fra Usa, Cina ed Emergenti». Il Movimento 5 Stelle? «Davvero è come la peste», scrive Barnard. Per cui, conclude, «dobbiamo “ammalarci di loro”, e sperare nella immunizzazione per sempre dal peggior partito italiano dai giorni di Calamandrei».
Ma lui chi propone? Che Visco, Padoa Schioppa e D'Alema fossero peggio di Berlusconi deve dimostrarlo. Piuttosto Prodi ultimamente non si capisce che sta a fare.
UncleTom
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Re: Diario della caduta di un regime.

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cielo 70 ha scritto:
UncleTom ha scritto:LIBRE news
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L’Italia è malata di cancro, per colpa della vera mafia: l’Ue


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«Non mi ero scordato della profezia Montanelli sull’Italia che avrebbe dovuto immunizzarsi da Berlusconi», dice Paolo Barnard, che oggi propone di “immunizzarsi” dai 5 Stelle (votandoli) che il giornalista considera un’autentità calamità nazionale per inadeguatezza e impreparazione, inaudita suddistanza al padre-padrone Grillo e al vertice del “partito-azienda” incarnato dalla struttura dei Casaleggio. L’anziano Montanelli, irritato per la “discesa in campo” del Cavaliere nel ‘94? «L’impianto teorico dell’immunizzazione era giustissimo», ma il direttore del “Giornale” sbagliò bersaglio: «Il motivo per cui l’Italia non s’immunizzò da Berlusconi fu che Berlusconi è stato, delle due, una cura per l’Italia. Montanelli – che fu socialmente miope come una talpa incappucciata quando credette che l’Italia ‘bene’ l’avrebbe seguito fuori dal “Giornale” – fu trascinato dalla bestiale ondata Travaglio-Vajont la cui narrativa era che il Cavaliere rappresentava la porno-Nutella della mafia a Palazzo Chigi, cioè il peggio mai conosciuto dall’Italia di Calamandrei». Per Barnard, il tragico errore di quel postulato montanelliano «fu nella sua totale incomprensione di cosa sia una vera mafia e di cosa sarebbe stato il peggio mai conosciuto dall’Italia».
«La vera mafia, cioè una cupola non eletta e mirante a spolpare vivo senza pietà il popolo italiano, non stava affatto a Palermo, ma a Bruxelles», scrive Barnard nel suo blog. «La mafia di Palermo, dai tempi di Garibaldi in poi, mai ebbe (e mai avrà) il potere di ridurre quello che era il settimo più ricco paese del pianeta a un maiale (Piigs) d’Europa». Un “maiale” «ridicolizzato dal mondo, bastonato e rapinato dalla Germania, e tutto ciò in meno di 11 anni». Insiste, Barnard: «Bruxelles con la sua vera mafia c’è riuscita, ha avuto questo potere». Quanto alla politica italiana, «chi era di casa a Palermo era Berlusconi», mentre «chi era di casa a Bruxelles erano Amato, Ciampi, Padoa Schioppa, Visco, D’Alema», fino ai “salvifici” tecnocrati come Vittorio Grilli e Pier Carlo Padoan. «E guardatevi intorno come ci hanno ridotti. Goldman Sachs nel suo Global Outlook 2017 boccia nell’imbarazzo una sola nazione europea: l’Italia delle riforme dei sopraccitati criminali collusi, oggi ultima in Ue sotto la Spagna e la Grecia come proiezioni di crescita». Il peggio mai conosciuto dall’Italia? «Fu di fatto, e per 16 anni filati, contrastato (almeno un minimo) solo da Silvio Berlusconi, «che per questo fu deposto nel golpe finanziario del novembre 2011 (Trichet-Monti-Napolitano)», che Barnard per primo denunciò «con grafici e prove» in televisione, a “Matrix” (“Canale 5”) e poi a “L’Ultima Parola” e “La Gabbia” (La7).
Una «criminale opera di distrazione di massa, divenuta distruzione», secondo Barnard è stata condotta da «speculatori come Travaglio, Luttazzi, Biagi, Santoro, la Guzzanti, Gomez e il codazzo poi nato, anche con Mediobanca e De Benedetti», Quella violenta propaganda contro Berlusconi impedì (e oggi impedisce) a tre quarti del paese di pervenire all’orribile verità. Montanelli? «Ci chiese d’immunizzarci dal sudore, cosa inutile e impossibile, mentre un melanoma micidiale stava invadendo la pelle di tutta l’Italia col Trattato di Maastricht». Giunti a questo punto, cioè alla farsa conclamata delle elezioni 2018 (promesse-fotocopia e nessun accenno alle vere cause Ue della crisi), Barnard ribadisce che voterà proprio per i detestati grillini, che a suo dire «rappresentano una tripla voragine». Ovvero: «L’allucinante speculazione della CasaleggioForProfit su 60 milioni di noi», nonché «la più intimidatoria cultura dell’omertà-terrore in un partito, dal fascismo a oggi», e infine «la mortale impreparazione di chiunque lì dentro a governare un paese quasi morto fra Usa, Cina ed Emergenti». Il Movimento 5 Stelle? «Davvero è come la peste», scrive Barnard. Per cui, conclude, «dobbiamo “ammalarci di loro”, e sperare nella immunizzazione per sempre dal peggior partito italiano dai giorni di Calamandrei».
Ma lui chi propone? Che Visco, Padoa Schioppa e D'Alema fossero peggio di Berlusconi deve dimostrarlo. Piuttosto Prodi ultimamente non si capisce che sta a fare.
Ultima modifica di UncleTom il 03/02/2018, 10:26, modificato 1 volta in totale.
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Re: Diario della caduta di un regime.

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