quo vadis PD ????
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Re: quo vadis PD ????
Castopoli e sprecopoli
Addirittura tre guardie del corpo?
1- D’ACCORDO, TRASCINARE IL CARRELLO TRA GLI SCAFFALI DELL’IKEA, RIEMPIENDOLO DI PADELLE ANTIADERENTI E PENTOLE, ALLA CACCIA DI UNO STENDIBIANCHERIA, PUO’ ESSERE ANCHE FATICOSO PER UNA SIGNORA COME LA SENATRICE DEL PD ANNA FINOCCHIARO - 2- MA, CON I VENTI GELIDI CHE DA TEMPO STANNO INVESTENDO LA CASTA POLITICA, FRA GRILLI E CAVALLETTE, LA BATTAGLIERA ESPONENTE DEL PD AVEVA PROPRIO BISOGNO DI UTILIZZARE LE BRACCIA DEI SUOI TRE UOMINI DI SCORTA COME SERVIZIEVOLI DOMESTICI?
http://www.dagospia.com/rubrica-3/polit ... -39338.htm
Addirittura tre guardie del corpo?
1- D’ACCORDO, TRASCINARE IL CARRELLO TRA GLI SCAFFALI DELL’IKEA, RIEMPIENDOLO DI PADELLE ANTIADERENTI E PENTOLE, ALLA CACCIA DI UNO STENDIBIANCHERIA, PUO’ ESSERE ANCHE FATICOSO PER UNA SIGNORA COME LA SENATRICE DEL PD ANNA FINOCCHIARO - 2- MA, CON I VENTI GELIDI CHE DA TEMPO STANNO INVESTENDO LA CASTA POLITICA, FRA GRILLI E CAVALLETTE, LA BATTAGLIERA ESPONENTE DEL PD AVEVA PROPRIO BISOGNO DI UTILIZZARE LE BRACCIA DEI SUOI TRE UOMINI DI SCORTA COME SERVIZIEVOLI DOMESTICI?
http://www.dagospia.com/rubrica-3/polit ... -39338.htm
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Re: quo vadis PD ????
elio ha scritto:
Incredibile! Quando leggo queste notizie spero sempre che non siano vere. Purtroppo, quasi sempre mi devo ricredere con amarezza. Tre guardie del corpo....non sono un pò troppo? Inoltre, le guardie del corpo sono persone con la propria dignità e dovrebbero fare il loro mestiere al meglio delle possibilità, ma non i fatti di casa della Senatrice, anche se autorevole!
sottoscrivo.
il pensiero che ha usato la scorta per portare a casa le borse della spesa e non la Ruby Rubacuori di turno mitiga solo leggerissimamente l'incazzatura...
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Re: quo vadis PD ????
Il Pd e la paura del rinnovamento
"Bene, ma contro il nuovo perdiamo "
di CONCITA DE GREGORIO
A metà strada fra l'orgoglio di bandiera e lo spavento.
Fra la soddisfazione di aver vinto nella stragrande maggioranza dei comuni
(persino Monza, persino Como, persino Crema) e la certezza di aver vinto male.
Con la metà degli italiani astenuti, con un milione di voti in meno rispetto all'ultima volta e gli iscritti dimezzati, con un avversario politico dissolto, il Pdl e la Lega che non ci sono più.
E con l'onda della sfiducia che sale, ormai gigantesca, e che fra Cinque Stelle si incarna in volti e in nomi fino a ieri sconosciuti:
Pizzarotti, chi è mai costui?
Alvise Maniero di anni 26, nuovo sindaco di Mira già feudo del Pci?
Ma il Pd non ce l'aveva un Pizzarotti, un Maniero?
…omissis…
Amara e mesta la sensazione, dice il capogruppo Dario Franceschini ,perché il disamore per chi ha condotto i giochi della politica fino ad oggi accomuna
"chi ha combattuto Berlusconi e chi lo ha assecondato senza più neppure distinguere il tesoriere che compra diamanti da quello che paga i manifesti elettorali al suo partito".
E allora il vuoto attorno cresce.
e cresce fino ad alimentare la fastidiosa sensazione che il Pd sia un luogo, come dicono coloro che conoscono solo questo linguaggio, "contendibile".
Che sia un mezzo di trasporto ancora buono ma privo di una dirigenza all'altezza del compito che l'aspetta.
Bersani?
Forse, ma forse anche no.
Chi altro allora?
E attraverso quali metodi di selezione?
Perché il tempo è poco, se si vota fra dieci mesi, dice ancora Franceschini,
"a settembre al massimo il nome del candidato premier deve essere sul tavolo"
e ad oggi il candidato del Pd è Bersani, il segretario.
Ma i giovani scalpitano, e non solo loro.
Renzi è pronto per primarie che pretende, Civati ha una sua proposta e "Prossima Italia" - un sito, un libro, un progetto - al varo.
I "giovani turchi" di Rifare l'Italia (che hanno in antipatia sia l'uno che l'altro) promettono "un grande evento a metà luglio a Milano", annuncia Stefano Fassina che ci lavora con Matteo Orfini, Andrea Orlando, Gianni Cuperlo.
Walter Veltroni commemora Falcone e pensa a un listone civico da affiancare a quello del Pd, in Transatlantico mormorano che persino D'Alema si sia infine convinto che senza un rinnovamento visibile la prospettiva dell'alleanza al Centro sia poca cosa e del resto è proprio Fassina, l'ortodosso Fassina a dire "basta pensare a Casini, il "patto di sindacato" che governa il partito deve lasciare campo alla realtà che si muove là fuori.
Quello di cui abbiamo bisogno, oggi, è di premere sul governo perché siano rinegoziati con l'Unione europea gli obiettivi di crescita.
Anche noi, come la Spagna, dobbiamo ottenere una deroga, spostare in avanti gli obiettivi economici e nel frattempo lavorare a valorizzare i tanti bravissimi dirigenti che abbiamo sul territorio".
…omissis…
Il Pd vince contro il centrodestra ma perde contro chi si propone come "nuovo":
questo è quel che ci dice il risultato elettorale.
Da Genova a Parma, perché anche la vittoria di Genova è una vittoria a metà.
Quindi mi pare chiaro che la risposta debba essere questa:
rinnovare la classe dirigente, che non vuol dire azzerarla, ma rimettere al centro tutte le persone piene di entusiasmo e di capacità che, per paura del confronto con l'opacità di certi profili promossi per logiche interne alle carriere di partito, sono state fino ad oggi confinate ai margini".
Cioè a dire:
nel Partito democratico le persone ci sono, di Pizzarotti il Pd è pieno.
Solo che stanno di lato, per non fare ombra ai funzionari affidabili.
Quelli che vincono magari le primarie col sostegno dell'apparato e la disciplina dell'elettorato, ma poi perdono le elezioni.
Marta Meo, una giovane dirigente del Veneto che - delusa - si è ultimamente fatta da parte pur restando in direzione Pd, aggiunge che
"il sindaco di Mira, Alvise Maniero, se fossimo un partito accogliente sarebbe stato uno di noi.
E invece no, perché io capisco che dobbiamo giustamente sostenere questo governo e dunque non possiamo fare quella politica radicale oggi molto richiesta, ma dovremo pur dire al nostro elettorato come la pensiamo sulle cose, dobbiamo pur dire dei sì e dei no.
Sul lavoro, sulle tasse, sui diritti civili, sull'ambiente e sulle grandi opere.
Sono questi i temi: i "no questo e no quello" hanno trovato humus e si sono rivolti altrove perché non abbiamo saputo gestire, coinvolgere, dare un posto a preoccupazioni che non sono anti-sviluppo, o almeno non solo:
sono legittime paure per la salute per l'ambiente in cui viviamo, per il mondo che abitiamo. I giovani sono lì, giustamente".
Pippo Civati scrive oggi sul suo blog:
"Ripeto ormai da anni, perfettamente inascoltato che bisogna attaccare la Lega
(non farle pesanti ammiccamenti), che il Terzo Polo esiste solo nei politicismi di Palazzo e che si deve interpretare il voto al M5S prima che, superando una certa soglia, diventi una forza alternativa al centrosinistra
(che poi, come corollario, ci conduca tutti alla sconfitta alle elezioni politiche).
Che il Nord non lo rappresenta più nessuno e il Sud si è auto-organizzato intorno a formule di difficile comprensione non appena si supera il Volturno.
Che si vede una certa sclerotizzazione al Centro, nel senso geografico del termine:
e un drappo pietoso copra Siena e le sue ricchezze perdute".
Siena, la prossima frontiera.
Gli antichi responsabili del disastro Monte dei Paschi oggi tacciono.
Tace il segretario, impegnato piuttosto a disegnare in relativa solitudine un percorso di galleggiamento fino alla prossima formazione delle liste per le politiche.
Vasco Errani e Migliavacca i suoi consiglieri.
Errani, al terzo mandato. Migliavacca, custode delle alchimie e dei dosaggi numerici.
Salvatore Caronna, europarlamentare, è stato segretario regionale emiliano del Pd.
Li conosce bene entrambi.
"Accontentarsi di come sono andate le cose non va bene - dice - Nessuno è entusiasta.
La scomparsa del Pdl e la crescita della protesta mettono in pericolo la tenuta stessa del sistema paese.
Dobbiamo andare ad elezioni con una nuova legge elettorale.
E' dirimente.
Bisogna mettere la riforma elettorale come condizione per il sostegno a questo governo".
Se no?
Perché non è detto che ci si riesca a fare questa riforma.
Anzi.
"Se no non esiste.
Non è un problema che si risolva attraverso le primarie, questo.
Le primarie i candidati perdenti le hanno vinte a Parma come a Palermo.
Non si risolve un problema di identità con le primarie.
Siamo a un cambio d'epoca, siamo davanti a un vuoto.
Qualcuno presto lo riempirà.
Il centrodestra, Berlusconi, troverà un nome facendolo uscire dai sondaggi, ci metterà i milioni, sembrerà nuovo.
Qualcun altro arriverà.
A sinistra bisogna dare una fisionomia alla proposta che vogliamo fare.
Subito.
Non con un altro giro di giostra fra capi e capetti, no.
Con una legge elettorale.
Il tempo è scaduto.
Il maquillage non serve".
Il maquillage, qualunque cosa sia, non serve.
Il tempo è scaduto.
http://www.repubblica.it/politica/2012/ ... ef=HREC1-1
"Bene, ma contro il nuovo perdiamo "
di CONCITA DE GREGORIO
A metà strada fra l'orgoglio di bandiera e lo spavento.
Fra la soddisfazione di aver vinto nella stragrande maggioranza dei comuni
(persino Monza, persino Como, persino Crema) e la certezza di aver vinto male.
Con la metà degli italiani astenuti, con un milione di voti in meno rispetto all'ultima volta e gli iscritti dimezzati, con un avversario politico dissolto, il Pdl e la Lega che non ci sono più.
E con l'onda della sfiducia che sale, ormai gigantesca, e che fra Cinque Stelle si incarna in volti e in nomi fino a ieri sconosciuti:
Pizzarotti, chi è mai costui?
Alvise Maniero di anni 26, nuovo sindaco di Mira già feudo del Pci?
Ma il Pd non ce l'aveva un Pizzarotti, un Maniero?
…omissis…
Amara e mesta la sensazione, dice il capogruppo Dario Franceschini ,perché il disamore per chi ha condotto i giochi della politica fino ad oggi accomuna
"chi ha combattuto Berlusconi e chi lo ha assecondato senza più neppure distinguere il tesoriere che compra diamanti da quello che paga i manifesti elettorali al suo partito".
E allora il vuoto attorno cresce.
e cresce fino ad alimentare la fastidiosa sensazione che il Pd sia un luogo, come dicono coloro che conoscono solo questo linguaggio, "contendibile".
Che sia un mezzo di trasporto ancora buono ma privo di una dirigenza all'altezza del compito che l'aspetta.
Bersani?
Forse, ma forse anche no.
Chi altro allora?
E attraverso quali metodi di selezione?
Perché il tempo è poco, se si vota fra dieci mesi, dice ancora Franceschini,
"a settembre al massimo il nome del candidato premier deve essere sul tavolo"
e ad oggi il candidato del Pd è Bersani, il segretario.
Ma i giovani scalpitano, e non solo loro.
Renzi è pronto per primarie che pretende, Civati ha una sua proposta e "Prossima Italia" - un sito, un libro, un progetto - al varo.
I "giovani turchi" di Rifare l'Italia (che hanno in antipatia sia l'uno che l'altro) promettono "un grande evento a metà luglio a Milano", annuncia Stefano Fassina che ci lavora con Matteo Orfini, Andrea Orlando, Gianni Cuperlo.
Walter Veltroni commemora Falcone e pensa a un listone civico da affiancare a quello del Pd, in Transatlantico mormorano che persino D'Alema si sia infine convinto che senza un rinnovamento visibile la prospettiva dell'alleanza al Centro sia poca cosa e del resto è proprio Fassina, l'ortodosso Fassina a dire "basta pensare a Casini, il "patto di sindacato" che governa il partito deve lasciare campo alla realtà che si muove là fuori.
Quello di cui abbiamo bisogno, oggi, è di premere sul governo perché siano rinegoziati con l'Unione europea gli obiettivi di crescita.
Anche noi, come la Spagna, dobbiamo ottenere una deroga, spostare in avanti gli obiettivi economici e nel frattempo lavorare a valorizzare i tanti bravissimi dirigenti che abbiamo sul territorio".
…omissis…
Il Pd vince contro il centrodestra ma perde contro chi si propone come "nuovo":
questo è quel che ci dice il risultato elettorale.
Da Genova a Parma, perché anche la vittoria di Genova è una vittoria a metà.
Quindi mi pare chiaro che la risposta debba essere questa:
rinnovare la classe dirigente, che non vuol dire azzerarla, ma rimettere al centro tutte le persone piene di entusiasmo e di capacità che, per paura del confronto con l'opacità di certi profili promossi per logiche interne alle carriere di partito, sono state fino ad oggi confinate ai margini".
Cioè a dire:
nel Partito democratico le persone ci sono, di Pizzarotti il Pd è pieno.
Solo che stanno di lato, per non fare ombra ai funzionari affidabili.
Quelli che vincono magari le primarie col sostegno dell'apparato e la disciplina dell'elettorato, ma poi perdono le elezioni.
Marta Meo, una giovane dirigente del Veneto che - delusa - si è ultimamente fatta da parte pur restando in direzione Pd, aggiunge che
"il sindaco di Mira, Alvise Maniero, se fossimo un partito accogliente sarebbe stato uno di noi.
E invece no, perché io capisco che dobbiamo giustamente sostenere questo governo e dunque non possiamo fare quella politica radicale oggi molto richiesta, ma dovremo pur dire al nostro elettorato come la pensiamo sulle cose, dobbiamo pur dire dei sì e dei no.
Sul lavoro, sulle tasse, sui diritti civili, sull'ambiente e sulle grandi opere.
Sono questi i temi: i "no questo e no quello" hanno trovato humus e si sono rivolti altrove perché non abbiamo saputo gestire, coinvolgere, dare un posto a preoccupazioni che non sono anti-sviluppo, o almeno non solo:
sono legittime paure per la salute per l'ambiente in cui viviamo, per il mondo che abitiamo. I giovani sono lì, giustamente".
Pippo Civati scrive oggi sul suo blog:
"Ripeto ormai da anni, perfettamente inascoltato che bisogna attaccare la Lega
(non farle pesanti ammiccamenti), che il Terzo Polo esiste solo nei politicismi di Palazzo e che si deve interpretare il voto al M5S prima che, superando una certa soglia, diventi una forza alternativa al centrosinistra
(che poi, come corollario, ci conduca tutti alla sconfitta alle elezioni politiche).
Che il Nord non lo rappresenta più nessuno e il Sud si è auto-organizzato intorno a formule di difficile comprensione non appena si supera il Volturno.
Che si vede una certa sclerotizzazione al Centro, nel senso geografico del termine:
e un drappo pietoso copra Siena e le sue ricchezze perdute".
Siena, la prossima frontiera.
Gli antichi responsabili del disastro Monte dei Paschi oggi tacciono.
Tace il segretario, impegnato piuttosto a disegnare in relativa solitudine un percorso di galleggiamento fino alla prossima formazione delle liste per le politiche.
Vasco Errani e Migliavacca i suoi consiglieri.
Errani, al terzo mandato. Migliavacca, custode delle alchimie e dei dosaggi numerici.
Salvatore Caronna, europarlamentare, è stato segretario regionale emiliano del Pd.
Li conosce bene entrambi.
"Accontentarsi di come sono andate le cose non va bene - dice - Nessuno è entusiasta.
La scomparsa del Pdl e la crescita della protesta mettono in pericolo la tenuta stessa del sistema paese.
Dobbiamo andare ad elezioni con una nuova legge elettorale.
E' dirimente.
Bisogna mettere la riforma elettorale come condizione per il sostegno a questo governo".
Se no?
Perché non è detto che ci si riesca a fare questa riforma.
Anzi.
"Se no non esiste.
Non è un problema che si risolva attraverso le primarie, questo.
Le primarie i candidati perdenti le hanno vinte a Parma come a Palermo.
Non si risolve un problema di identità con le primarie.
Siamo a un cambio d'epoca, siamo davanti a un vuoto.
Qualcuno presto lo riempirà.
Il centrodestra, Berlusconi, troverà un nome facendolo uscire dai sondaggi, ci metterà i milioni, sembrerà nuovo.
Qualcun altro arriverà.
A sinistra bisogna dare una fisionomia alla proposta che vogliamo fare.
Subito.
Non con un altro giro di giostra fra capi e capetti, no.
Con una legge elettorale.
Il tempo è scaduto.
Il maquillage non serve".
Il maquillage, qualunque cosa sia, non serve.
Il tempo è scaduto.
http://www.repubblica.it/politica/2012/ ... ef=HREC1-1
Re: quo vadis PD ????
La foto di Anna Finocchiaro all'Ikea con la scorta è stata senz'altro pubblicata dal giornale di Berlusconi per squallide quanto inutili motivazioni propagandistiche.
Tuttavia tale foto, nella quale potevano trovarsi al posto della Finocchiaro centinaia di altri personaggi, è proprio per questo emblematica di una triste e tragica realtà.
Il mondo dei privilegi che ruota intorno alla classe politica è ormai un fenomeno di dimensioni sociali.
L'autoriforma di questa classe dirigente non può avvenire spontaneamente.
Serve purtroppo qualcosa di traumatico, che non escludo si stia avvicinando.
Tuttavia tale foto, nella quale potevano trovarsi al posto della Finocchiaro centinaia di altri personaggi, è proprio per questo emblematica di una triste e tragica realtà.
Il mondo dei privilegi che ruota intorno alla classe politica è ormai un fenomeno di dimensioni sociali.
L'autoriforma di questa classe dirigente non può avvenire spontaneamente.
Serve purtroppo qualcosa di traumatico, che non escludo si stia avvicinando.
Re: quo vadis PD ????
@mariok le uova non hanno mai fatto male a nessuno. oltre a un segnale ben preciso si da più lavoro alle lavasecco .
monetine possono fare male , artiglieria pesante speriamo di non arrivarci .
Pd:Renzi basta con cultura stalinista,partito e' casa mia
(ANSA) - ROMA, 24 MAG - ''Credo che i miei compagni'' di partito ''debbano abbandonare la cultura stalinista che considera nemico numero uno, l'amico piu' vicino che dissente''; comunque ''io dal Pd non me ne vado perche' il Pd e' anche casa mia''. Lo afferma il sindaco-rottamatore Matteo Renzi in un'intervista al quotidiano QN, in cui ribadisce che le primarie vanno fatte e che ''uno di noi giovani amministratori ci sara': non e' detto che sia io''.
ma perchè se ne deve andare lui? ce ne sono di cariatidi !
tutta questa "democraticità" nel PD si rivela sempre più deleteria , checché se ne dica manca la figura di un leader che detti la linea, sto fatto che sono "inter pares" porta solo immobilità e caos e anche tanta ipocrisia
monetine possono fare male , artiglieria pesante speriamo di non arrivarci .
Pd:Renzi basta con cultura stalinista,partito e' casa mia
(ANSA) - ROMA, 24 MAG - ''Credo che i miei compagni'' di partito ''debbano abbandonare la cultura stalinista che considera nemico numero uno, l'amico piu' vicino che dissente''; comunque ''io dal Pd non me ne vado perche' il Pd e' anche casa mia''. Lo afferma il sindaco-rottamatore Matteo Renzi in un'intervista al quotidiano QN, in cui ribadisce che le primarie vanno fatte e che ''uno di noi giovani amministratori ci sara': non e' detto che sia io''.
ma perchè se ne deve andare lui? ce ne sono di cariatidi !
tutta questa "democraticità" nel PD si rivela sempre più deleteria , checché se ne dica manca la figura di un leader che detti la linea, sto fatto che sono "inter pares" porta solo immobilità e caos e anche tanta ipocrisia
Re: quo vadis PD ????
Ovviamente non mi auguro che si finisca nella violenza.
Era solo per dire che la tanto richiesta autoriforma del sistema è impossibile.
E' un intero gruppo sociale che ormai vive di questo sistema e non deciderà mai di suicidarsi.
E' gente che ormai sa fare solo questo mestiere che gli rende anche bene. Come fa a rinunciarvi "spontaneamente"?
Credo che molti siano anche in buona fede quando si mostrano fermamente convinti che il loro "mondo" è normale e fa parte della democrazia.
La Finocchiaro, per esempio, su FB sostiene che anzi per lei è un sacrificio andare alla Ikea con la scorta e che le è stata imposta.
Non ho motivi di dubitare che qualche balordo le avrà indirizzato qualche minaccia. Come può capitare a tutti quelli che appaiono sempre in televisione. Ma da qui a dover avere la scorta anche per fare qualche spesa, mi sembra onestamente un'esagerazione.
E' pur vero che in Italia abbiamo la criminalità organizzata molto più agguerrita che in altri paesi. Ma penso proprio che della Finocchiaro gliene può fregare di meno.
Perché allora per esempio Angela Merkel non ha di questi problemi?
Era solo per dire che la tanto richiesta autoriforma del sistema è impossibile.
E' un intero gruppo sociale che ormai vive di questo sistema e non deciderà mai di suicidarsi.
E' gente che ormai sa fare solo questo mestiere che gli rende anche bene. Come fa a rinunciarvi "spontaneamente"?
Credo che molti siano anche in buona fede quando si mostrano fermamente convinti che il loro "mondo" è normale e fa parte della democrazia.
La Finocchiaro, per esempio, su FB sostiene che anzi per lei è un sacrificio andare alla Ikea con la scorta e che le è stata imposta.
Non ho motivi di dubitare che qualche balordo le avrà indirizzato qualche minaccia. Come può capitare a tutti quelli che appaiono sempre in televisione. Ma da qui a dover avere la scorta anche per fare qualche spesa, mi sembra onestamente un'esagerazione.
E' pur vero che in Italia abbiamo la criminalità organizzata molto più agguerrita che in altri paesi. Ma penso proprio che della Finocchiaro gliene può fregare di meno.
Perché allora per esempio Angela Merkel non ha di questi problemi?
Re: quo vadis PD ????
Da Feltri a Mastella, le scorte di vip e politici ci costano 250 milioni all’anno – Video
24/05/2012By violapost
Le foto degli agenti di scorta che spingono il carrello della senatrice Anna Finocchiaro all’interno di un negozio Ikea stanno destando grande clamore e, in alcuni, anche indignazione. Tanto che la Finocchiaro è stata costretta a rispondere sul proprio profilo Facebook: “Voglio solo precisare òscrive la senatrice del Pd- che la ‘scorta’, come i titoli la definiscono, mi è stata assegnata dal Ministero dell’ Interno per ragioni che, ovviamente, non devo e non posso rendere note. ” Ora, nessuno mette in dubbio l’utilità della scorta per la Finocchiaro (anche se sembra siano tanti quelli cui non serve come dimostra il video che postiamo in basso) ma l’obiezione sorge spontanea: non è che occupandosi del carrello della spesa gli agenti vengono distolti dal proprio compito di vigilare sulla persona scortata? E se davvero qualche malintenzionato avesse deciso di aggredire la senatrice, gli agenti sarebbero stati pronti a proteggerla? Insomma, non è stata una buona idea e non si è data una bella immagine.
Quest’episodio ci dà tuttavia la possibilità di fare qualche ragionamento sul servizio scorte in Italia. Ecco qualche numero:
2.108 sono gli operatori della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Penitenziaria e persino del Corpo forestale utilizzati per i servizi di scorta.
700-800 automobili dal costo oscillante tra i 120 e i 180 mila euro ciascuna.
250 milioni di euro l’anno, il costo dei servizi di protezione anche se è una cifra approssimata per difetto perché non tiene conto dei soldi sborsati per l’acquisto delle auto blindate. In linea di massima, si può parlare di 700-800 automobili dal costo oscillante tra i 120 e i 180 mila euro ciascuna. (dati Silp)
Tra i nomi celebri sottoscorta a spese dei contribuenti ci sono figure come Oliviero Diliberto, due giornalisti coraggiosissimi che rischiano la vita tutti i giorni (si fa per dire) come Vittorio Feltri eMaurizio Belpietro (quello degli autoattentati), il presidente della Lazio Claudio Lotito, Clemente Mastella (indagato per presunte tangenti), l’ex ministro Paolo Cirino Pomicino (condannato in via definitiva per corruzione).
Molti di questi non corrono alcun pericolo se non quello di incontrare un elettore inferocito. L’Italia infatti è l’unico paese al mondo in cui si viene scortati per essere protetti dai cittadini.
E poi ci sono situazioni come quella denunciata da quest’agente nel video che segue:
http://www.youtube.com/watch?feature=pl ... EeVqmoB9Ic
http://violapost.it/?p=8145
24/05/2012By violapost
Le foto degli agenti di scorta che spingono il carrello della senatrice Anna Finocchiaro all’interno di un negozio Ikea stanno destando grande clamore e, in alcuni, anche indignazione. Tanto che la Finocchiaro è stata costretta a rispondere sul proprio profilo Facebook: “Voglio solo precisare òscrive la senatrice del Pd- che la ‘scorta’, come i titoli la definiscono, mi è stata assegnata dal Ministero dell’ Interno per ragioni che, ovviamente, non devo e non posso rendere note. ” Ora, nessuno mette in dubbio l’utilità della scorta per la Finocchiaro (anche se sembra siano tanti quelli cui non serve come dimostra il video che postiamo in basso) ma l’obiezione sorge spontanea: non è che occupandosi del carrello della spesa gli agenti vengono distolti dal proprio compito di vigilare sulla persona scortata? E se davvero qualche malintenzionato avesse deciso di aggredire la senatrice, gli agenti sarebbero stati pronti a proteggerla? Insomma, non è stata una buona idea e non si è data una bella immagine.
Quest’episodio ci dà tuttavia la possibilità di fare qualche ragionamento sul servizio scorte in Italia. Ecco qualche numero:
2.108 sono gli operatori della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Penitenziaria e persino del Corpo forestale utilizzati per i servizi di scorta.
700-800 automobili dal costo oscillante tra i 120 e i 180 mila euro ciascuna.
250 milioni di euro l’anno, il costo dei servizi di protezione anche se è una cifra approssimata per difetto perché non tiene conto dei soldi sborsati per l’acquisto delle auto blindate. In linea di massima, si può parlare di 700-800 automobili dal costo oscillante tra i 120 e i 180 mila euro ciascuna. (dati Silp)
Tra i nomi celebri sottoscorta a spese dei contribuenti ci sono figure come Oliviero Diliberto, due giornalisti coraggiosissimi che rischiano la vita tutti i giorni (si fa per dire) come Vittorio Feltri eMaurizio Belpietro (quello degli autoattentati), il presidente della Lazio Claudio Lotito, Clemente Mastella (indagato per presunte tangenti), l’ex ministro Paolo Cirino Pomicino (condannato in via definitiva per corruzione).
Molti di questi non corrono alcun pericolo se non quello di incontrare un elettore inferocito. L’Italia infatti è l’unico paese al mondo in cui si viene scortati per essere protetti dai cittadini.
E poi ci sono situazioni come quella denunciata da quest’agente nel video che segue:
http://www.youtube.com/watch?feature=pl ... EeVqmoB9Ic
http://violapost.it/?p=8145
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Re: quo vadis PD ????
Perché allora per esempio Angela Merkel non ha di questi problemi?
mariok
***
Perché non vive in Italia.
La scorta, con il fasullo di Hardcore ha assunto di nuovo la valenza dei tempi manzoniani di Renzo e Lucia. Allora non si chiamava “scorta” ma “bravi”.
Il numero dei bravi che attorniavano il signore di turno, significavano il potere reale del potente. Più bravi,.. più potere.
E’ la rappresentazione che è andata in scena negli ultimi undici anni con il fasullo. Mai nessun premier o altra autorità era circondata nella pubblica via da cotanti “bravacci”.
Anche Sandro Pertini ha dovuto litigare non poco perché della scorta non ne voleva assolutamente sapere. Poi alla fine ha dovute cedere per i tempi che erano, ma sono arrivati ad un compromesso. Un solo agente di scorta, e doveva camminargli due metri dietro.
Ed era il numero uno dei numeri uno.
Con una fotografia come quella che ritrae madonna Finocchiaro e i suoi boys,, comporterebbe immediatamente la retrocessione ad altri servizi dei tre agenti di scorta. Manca la protezione alla presidente del Gruppo del Partito Democratico. Tre boys di scorta sono un’esagerazione. E’ pur vero che oggi i parlamentari rischiano più una anno fa di essere insultati per le strade di Roma, vista la considerazione che hanno di loro gli italiani. Ma tre boys sono esagerati, da esibizione del potere con i “bravi”, mica è Saviano in perenne lotta con le Mafie SpA.
mariok
***
Perché non vive in Italia.
La scorta, con il fasullo di Hardcore ha assunto di nuovo la valenza dei tempi manzoniani di Renzo e Lucia. Allora non si chiamava “scorta” ma “bravi”.
Il numero dei bravi che attorniavano il signore di turno, significavano il potere reale del potente. Più bravi,.. più potere.
E’ la rappresentazione che è andata in scena negli ultimi undici anni con il fasullo. Mai nessun premier o altra autorità era circondata nella pubblica via da cotanti “bravacci”.
Anche Sandro Pertini ha dovuto litigare non poco perché della scorta non ne voleva assolutamente sapere. Poi alla fine ha dovute cedere per i tempi che erano, ma sono arrivati ad un compromesso. Un solo agente di scorta, e doveva camminargli due metri dietro.
Ed era il numero uno dei numeri uno.
Con una fotografia come quella che ritrae madonna Finocchiaro e i suoi boys,, comporterebbe immediatamente la retrocessione ad altri servizi dei tre agenti di scorta. Manca la protezione alla presidente del Gruppo del Partito Democratico. Tre boys di scorta sono un’esagerazione. E’ pur vero che oggi i parlamentari rischiano più una anno fa di essere insultati per le strade di Roma, vista la considerazione che hanno di loro gli italiani. Ma tre boys sono esagerati, da esibizione del potere con i “bravi”, mica è Saviano in perenne lotta con le Mafie SpA.
Re: quo vadis PD ????
La Finocchiaro, per esempio, su FB sostiene che anzi per lei è un sacrificio andare alla Ikea con la scorta e che le è stata imposta.
sicuramente vero, ma è pur vero che "le è stata imposta" da un meccanismo di cui anche lei fa parte, e non mi pare si sia fatta promotrice di una proposta di legge per avere solo un uomo di scorta, onde provare meno fastidio quando vuole comprarsi i broccoletti o il tavolo svalbingen .
vero quello che dice lo zio, c'è stata un'escalation nella dimostrazione muscolare della "putenza" con il berlusca, ma anche prima non scherzavano.
un mio cugino poliziotto ( de roma ) ha sempre fatto solo scorte ...( alias "commissioni" al seguito dei democristi per ospedali, negozi et similia ) ... autisti e valletti più che body-guard.
sicuramente vero, ma è pur vero che "le è stata imposta" da un meccanismo di cui anche lei fa parte, e non mi pare si sia fatta promotrice di una proposta di legge per avere solo un uomo di scorta, onde provare meno fastidio quando vuole comprarsi i broccoletti o il tavolo svalbingen .
vero quello che dice lo zio, c'è stata un'escalation nella dimostrazione muscolare della "putenza" con il berlusca, ma anche prima non scherzavano.
un mio cugino poliziotto ( de roma ) ha sempre fatto solo scorte ...( alias "commissioni" al seguito dei democristi per ospedali, negozi et similia ) ... autisti e valletti più che body-guard.
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Re: quo vadis PD ????
Comunque Ikea lo abbiamo anche a Padova.IL nostro vende in genere mobilia camere ciucine eccc....pochissimo da mangiare prodotti loro.
Certo andare con 3 persone di scorta, non si differenzia dagli altri.Neache fosse un magistrato che lotta per laq mafia.Penso che sia una cosa individuale.
Voi vedere se io non voglio scorte me la impongono? se fosse stata cambizzato,altra cosa.
E tutto da rifare.
Ciao
Paolo11
Certo andare con 3 persone di scorta, non si differenzia dagli altri.Neache fosse un magistrato che lotta per laq mafia.Penso che sia una cosa individuale.
Voi vedere se io non voglio scorte me la impongono? se fosse stata cambizzato,altra cosa.
E tutto da rifare.
Ciao
Paolo11
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