Emma Bonino, il regime italiano,i riconoscimenti all'estero.
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Emma Bonino, il regime italiano,i riconoscimenti all'estero.
La partitocrazia italiana, il regime antidemocratico italiano fa' di tutto per impedire ad Emma Bonino di essere la protagonista della rinascita del nostro Paese. E' una lunga storia, decennale....
I mezzi d'informazione, i tg e le maggiori trasmissioni politiche, continuano ad ESCLUDERLA DAL DIBATTITO POLITICO perche' hanno paura di lei e del suo prestigio. Si potrebbe proprio dire che l' "Italia non la merita" pero' tra gli esponenti politici e' al primo posto per popolarita', come mai? Per favore, non diamo la colpa al "mostro Pannella..." (uomo a cui Emma tiene di piu' nella sua vita, oltre a sua madre) se le simpatie che riscuote Emma tra la gente non si traducono in voti a parte l'8,5% delle Europee di qualche anno fa.
Godetevi questo momento perche' non l'avrete dai tg, da Vespa, dagli altri "due" compari antidemocratici.
http://www.youtube.com/watch?v=ooiRGhv9GbQ
http://emmabonino.it/news/10143
I mezzi d'informazione, i tg e le maggiori trasmissioni politiche, continuano ad ESCLUDERLA DAL DIBATTITO POLITICO perche' hanno paura di lei e del suo prestigio. Si potrebbe proprio dire che l' "Italia non la merita" pero' tra gli esponenti politici e' al primo posto per popolarita', come mai? Per favore, non diamo la colpa al "mostro Pannella..." (uomo a cui Emma tiene di piu' nella sua vita, oltre a sua madre) se le simpatie che riscuote Emma tra la gente non si traducono in voti a parte l'8,5% delle Europee di qualche anno fa.
Godetevi questo momento perche' non l'avrete dai tg, da Vespa, dagli altri "due" compari antidemocratici.
http://www.youtube.com/watch?v=ooiRGhv9GbQ
http://emmabonino.it/news/10143
Re: Emma Bonino, il regime italiano,i riconoscimenti all'est
I bananas più o meno direbbero le stesse cose per il loro beniamino.
Berlusconi vince il premio Carli per la politica. E dice: “Italia ingovernabile”
L'ex premier ritira il riconoscimento intitolato al governatore della Banca d'Italia che si oppose alla P2. Attacco a Grillo e ai piccoli partiti: "Fanno l'interesse dei loro leader". Gianni Letta e Barbara Palombelli tra i giurati
di Mario Portanova | 10 maggio 2012Commenti (525)
Più informazioni su: Alemanno, Berlusconi, grillo, letta, P2, palombelli, Premio Carli.
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“Noi abbiamo un paese con una Costituzione che non consente di governare”. E’ l’esordio di Silvio Berlusconi, che a Roma ha ricevuto il premio Guido Carli, in memoria del governatore della Banca d’Italia (nel periodo, tra l’altro, in iniziò il durissimo scontro tra l’istituto e il piduista Michele Sindona per il crac della Banca privata italiana). Berlusconi, dimessosi nel novembre scorso per l’incapacità del suo governo di affrontare la crisi economica, ha vinto il riconoscimento nella categoria “politica”. Ad assegnarglielo, in questa terza edizione, una giuria composta tra gli altri da Gianni Letta (presidente), Antonio Martusciello, Giovanni Minoli, Mario Orfeo, Barbara Palombelli e Antonello Piroso.
Berlusconi ha ribadito la necessità di riformare “l’architettura istituzionale italiana”, spiegando di aver accettato di dimettersi da presidente del consiglio “perché mi è stata offerta la possibilità di sedermi insieme all’opposizione per fare le riforme”. Senza le quali, ha avvertito, ”bisogna trovare l’accordo con i piccoli partiti come il 5% di Grillo, il 4% di Casini, il 2% dell’Idv e il 9% di Bossi”. Il problema, ha denunciato, è che questi piccoli partiti “agiscono non per l’interesse comune, ma guardando spesso al proprio interesse particolare, che coincide con l’interesse dei propri leader”.
Tra le cause dell’ingovernabilità, Berlusconi ha annoverato la Corte costituzionale, diventata “un organo politico della sinistra”, e ha lamentato la presenza, al Quirinale, di “una serie di tecnici che con la lente di ingrandimento esamina i dettagli della legge in base ai profili di incostituzionalità”. Così leggi già approvate rischiano di “tornare alle Camere”.
Il premio per la categoria “giornalismo” è andato a Vittorio Feltri. Tra i soci del premio, oltre ai nipoti di Guido e Maria Carli, figurano Gianni Alemanno, Gabriella Buontempo (già moglie di Italo Bocchino), Barbara Palombelli.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/05 ... le/226044/
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Re: Emma Bonino, il regime italiano,i riconoscimenti all'est
Passiamo ai fatti invece di sparare battute:quanto tempo e' che non vedi Emma Bonino da Floris o da Santoro? Come vedi non voglio parlare di Vespa (e' assodato "chi professionalmente")ma degli altri due "beniamini dell'informazione", riconosciuti come i maggiori paladini della democrazia.mariok ha scritto:I bananas più o meno direbbero le stesse cose per il loro beniamino.
Berlusconi vince il premio Carli per la politica. E dice: “Italia ingovernabile”
L'ex premier ritira il riconoscimento intitolato al governatore della Banca d'Italia che si oppose alla P2. Attacco a Grillo e ai piccoli partiti: "Fanno l'interesse dei loro leader". Gianni Letta e Barbara Palombelli tra i giurati
di Mario Portanova | 10 maggio 2012Commenti (525)
Più informazioni su: Alemanno, Berlusconi, grillo, letta, P2, palombelli, Premio Carli.
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“Noi abbiamo un paese con una Costituzione che non consente di governare”. E’ l’esordio di Silvio Berlusconi, che a Roma ha ricevuto il premio Guido Carli, in memoria del governatore della Banca d’Italia (nel periodo, tra l’altro, in iniziò il durissimo scontro tra l’istituto e il piduista Michele Sindona per il crac della Banca privata italiana). Berlusconi, dimessosi nel novembre scorso per l’incapacità del suo governo di affrontare la crisi economica, ha vinto il riconoscimento nella categoria “politica”. Ad assegnarglielo, in questa terza edizione, una giuria composta tra gli altri da Gianni Letta (presidente), Antonio Martusciello, Giovanni Minoli, Mario Orfeo, Barbara Palombelli e Antonello Piroso.
Berlusconi ha ribadito la necessità di riformare “l’architettura istituzionale italiana”, spiegando di aver accettato di dimettersi da presidente del consiglio “perché mi è stata offerta la possibilità di sedermi insieme all’opposizione per fare le riforme”. Senza le quali, ha avvertito, ”bisogna trovare l’accordo con i piccoli partiti come il 5% di Grillo, il 4% di Casini, il 2% dell’Idv e il 9% di Bossi”. Il problema, ha denunciato, è che questi piccoli partiti “agiscono non per l’interesse comune, ma guardando spesso al proprio interesse particolare, che coincide con l’interesse dei propri leader”.
Tra le cause dell’ingovernabilità, Berlusconi ha annoverato la Corte costituzionale, diventata “un organo politico della sinistra”, e ha lamentato la presenza, al Quirinale, di “una serie di tecnici che con la lente di ingrandimento esamina i dettagli della legge in base ai profili di incostituzionalità”. Così leggi già approvate rischiano di “tornare alle Camere”.
Il premio per la categoria “giornalismo” è andato a Vittorio Feltri. Tra i soci del premio, oltre ai nipoti di Guido e Maria Carli, figurano Gianni Alemanno, Gabriella Buontempo (già moglie di Italo Bocchino), Barbara Palombelli.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/05 ... le/226044/
PS:Il mio beniamino in questo caso e' Emma Bonino, non lo era anche per te....?
Re: Emma Bonino, il regime italiano,i riconoscimenti all'est
Non lo so e non mi interessa. Non ho bisogno di vedere Emma Bonino da Floris o da Santoro per sapere chi è e quali sono le sue idee.
La tua è una concezione lottizzatrice e partitocratica dell'informazione. Quella secondo cui i tempi televisivi devono essere ripartiti "equamente" tra i partiti, partendo dal presupposto che gli spettatori sono dei perfetti imbecilli che si formano le proprie convinzioni in misura direttamente proporzionale al tempo di esposizione a questo o quel personaggio.
La tua è una concezione lottizzatrice e partitocratica dell'informazione. Quella secondo cui i tempi televisivi devono essere ripartiti "equamente" tra i partiti, partendo dal presupposto che gli spettatori sono dei perfetti imbecilli che si formano le proprie convinzioni in misura direttamente proporzionale al tempo di esposizione a questo o quel personaggio.
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Re: Emma Bonino, il regime italiano,i riconoscimenti all'est
La risposta non mi ha convinto, ma proprio per niente. L'Agicom ha accolto le 50 denunce (negli anni) dei Radicali e come sono state "tradotte" quelle denuce sul sistema dell'Informazione in Italia?mariok ha scritto:Non lo so e non mi interessa. Non ho bisogno di vedere Emma Bonino da Floris o da Santoro per sapere chi è e quali sono le sue idee.
La tua è una concezione lottizzatrice e partitocratica dell'informazione. Quella secondo cui i tempi televisivi devono essere ripartiti "equamente" tra i partiti, partendo dal presupposto che gli spettatori sono dei perfetti imbecilli che si formano le proprie convinzioni in misura direttamente proporzionale al tempo di esposizione a questo o quel personaggio.
Re: Emma Bonino, il regime italiano,i riconoscimenti all'est
Non avevo il minimo dubbio. Appellarsi poi all'Agcom (nominata dai partiti) è come appellarsi a Provenzano per combattere il pizzo.pannelliano ha scritto:La risposta non mi ha convinto, ma proprio per niente. L'Agicom ha accolto le 50 denunce (negli anni) dei Radicali e come sono state "tradotte" quelle denuce sul sistema dell'Informazione in Italia?mariok ha scritto:Non lo so e non mi interessa. Non ho bisogno di vedere Emma Bonino da Floris o da Santoro per sapere chi è e quali sono le sue idee.
La tua è una concezione lottizzatrice e partitocratica dell'informazione. Quella secondo cui i tempi televisivi devono essere ripartiti "equamente" tra i partiti, partendo dal presupposto che gli spettatori sono dei perfetti imbecilli che si formano le proprie convinzioni in misura direttamente proporzionale al tempo di esposizione a questo o quel personaggio.
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Re: Emma Bonino, il regime italiano,i riconoscimenti all'est
A chi dovrebbero appellarsi allora? Al Presidente della Repubblica? L'hanno fatto!mariok ha scritto:Non avevo il minimo dubbio. Appellarsi poi all'Agcom (nominata dai partiti) è come appellarsi a Provenzano per combattere il pizzo.pannelliano ha scritto:La risposta non mi ha convinto, ma proprio per niente. L'Agicom ha accolto le 50 denunce (negli anni) dei Radicali e come sono state "tradotte" quelle denuce sul sistema dell'Informazione in Italia?mariok ha scritto:Non lo so e non mi interessa. Non ho bisogno di vedere Emma Bonino da Floris o da Santoro per sapere chi è e quali sono le sue idee.
La tua è una concezione lottizzatrice e partitocratica dell'informazione. Quella secondo cui i tempi televisivi devono essere ripartiti "equamente" tra i partiti, partendo dal presupposto che gli spettatori sono dei perfetti imbecilli che si formano le proprie convinzioni in misura direttamente proporzionale al tempo di esposizione a questo o quel personaggio.
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Re: Emma Bonino, il regime italiano,i riconoscimenti all'est
Il Movimento 5 Stelle ha dimostrato che si può essere sulla scena politica anche senza TV.
Basta con questa storia, il popolo italiano non è un bambino deficente di 10 anni che ha bisogno delle prediche da prete per poter "scegliere".
I Radicali avanzassero le loro proposte, senza inganni (p.e. allearsi a sinistra per fare le politiche di destra) le facessero nelle piazze, nei mercati, su internet.
Essendo LIBERISTI e volendo Americanizzare l'Italia, incurante di millenni di differenza culturale, saranno valutati per quello che sono.
Il loro atteggiamento (ogni anno cambiano cavallo per non capire che il fantino è scarso) è più partitocratico di qualsiasi partito ed oggi non tira una buona aria per il concetto di partito.
Se vediamo la lunga lista dei ex-radicali notiamo che ormai è diventata una Lobby Politica, al pari della Lobby dell'Informazione di Lotta Continua.
Per me la Bonino come Presidente della Repubblica sarebbe l'ultima oscenità che questa povera Italia sta subendo.
Basta con questa storia, il popolo italiano non è un bambino deficente di 10 anni che ha bisogno delle prediche da prete per poter "scegliere".
I Radicali avanzassero le loro proposte, senza inganni (p.e. allearsi a sinistra per fare le politiche di destra) le facessero nelle piazze, nei mercati, su internet.
Essendo LIBERISTI e volendo Americanizzare l'Italia, incurante di millenni di differenza culturale, saranno valutati per quello che sono.
Il loro atteggiamento (ogni anno cambiano cavallo per non capire che il fantino è scarso) è più partitocratico di qualsiasi partito ed oggi non tira una buona aria per il concetto di partito.
Se vediamo la lunga lista dei ex-radicali notiamo che ormai è diventata una Lobby Politica, al pari della Lobby dell'Informazione di Lotta Continua.
Per me la Bonino come Presidente della Repubblica sarebbe l'ultima oscenità che questa povera Italia sta subendo.
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«Non si discute per aver ragione, ma per capire» (Peanuts)
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Re: Emma Bonino, il regime italiano,i riconoscimenti all'est
Ciao lucfig, mi spieghi perche' non vedi MAI MAI MAI la Bonino da Santoro, da Vespa, o da Floris? E perche', ad es. dedicano a Grillo 3 o 4 minuti di "spot elettorale" senza contraddittorio? Perche' invitavano sempre Bertinotti anni fa? Perche' invitano sempre Di Pietro ora? Ti sei mai chiesto perche'? Ritieni che la Bonino abbia meno meno "requisiti" di loro..?lucfig ha scritto:Il Movimento 5 Stelle ha dimostrato che si può essere sulla scena politica anche senza TV.
Basta con questa storia, il popolo italiano non è un bambino deficente di 10 anni che ha bisogno delle prediche da prete per poter "scegliere".
I Radicali avanzassero le loro proposte, senza inganni (p.e. allearsi a sinistra per fare le politiche di destra) le facessero nelle piazze, nei mercati, su internet.
Essendo LIBERISTI e volendo Americanizzare l'Italia, incurante di millenni di differenza culturale, saranno valutati per quello che sono.
Il loro atteggiamento (ogni anno cambiano cavallo per non capire che il fantino è scarso) è più partitocratico di qualsiasi partito ed oggi non tira una buona aria per il concetto di partito.
Se vediamo la lunga lista dei ex-radicali notiamo che ormai è diventata una Lobby Politica, al pari della Lobby dell'Informazione di Lotta Continua.
Per me la Bonino come Presidente della Repubblica sarebbe l'ultima oscenità che questa povera Italia sta subendo.
Personalmente credo che il "regime partitocratico" abbia paura di Bonino e Pannella (dei Radicali) perche' su molte "proposte politiche", la gente e' con loro, lo dimostrano 65 milioni di firme referendarie raccolte negli anni.
Tu dici che i Radicali vogliono "americanizzare l'Italia"? I Radicali hanno proposto tanti referendum, tra i quali quello del passaggio al sistema uninominale anglosassone: bene la gente come ha risposto? E il Parlamento cosa ne ha fatto di quella "volonta' popolare"? Sul finanziamento pubblico dei partiti, nel 1993, LA GENTE cosa aveva deciso sul referendum dei Radicali?
Non scherziamo, siamo in un regime che e' tutto fuorche' democratico a cominciare dalla sistema dell'informazione.
Sul resto (lobby politica-ex radicale ecc..) sorvolo...c'e' poco da commentare, ti commenti da solo...Potrei solo rispondere:"Vedi, quella gente non ha avuto la forza di rimanere in casa Radicale...di sicuro non e' stata cacciata...e' difficile essere Radicale".
PS: Se poi la politica in Italia si deve affidare a Grillo e Di Pietro...poveri noi!
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Re: Emma Bonino, il regime italiano,i riconoscimenti all'est
Caro Pannelliano se davvero credi che ad oggi la TV influenzi positivamente le scelte politiche, allora è inutile che parliamo, abbiamo sensazioni differenti su questo Paese.
A differenza di te seguo grillo fino dagli albori e ti dico che anche senza quel "grande fratello" la politica si può, e per me si deve, fare senza la TV.
Lo ha dimostrato per il referendum dell'Acqua Pubblica e sul Nucleare che malgrado il silenzio dei principali network televisivi il popolo italiano ha risposto positivamente.
Lo ha dimostrato il successo del movimento 5 stelle e con campagne elettorale da pochi migliaia di euro.
Lo ha dimostrato Santoro che con nessun network si può fare informazione.
Lo ha dimostrato il Fatto Quotidiano che senza finanziamento (vd radio radicale) si può fare informazione.
Mio caro pannelliano, i radicali sono molto bravi allo sport nazionale: Chiange e futte (Piange e fotte).
A differenza di te seguo grillo fino dagli albori e ti dico che anche senza quel "grande fratello" la politica si può, e per me si deve, fare senza la TV.
Lo ha dimostrato per il referendum dell'Acqua Pubblica e sul Nucleare che malgrado il silenzio dei principali network televisivi il popolo italiano ha risposto positivamente.
Lo ha dimostrato il successo del movimento 5 stelle e con campagne elettorale da pochi migliaia di euro.
Lo ha dimostrato Santoro che con nessun network si può fare informazione.
Lo ha dimostrato il Fatto Quotidiano che senza finanziamento (vd radio radicale) si può fare informazione.
Mio caro pannelliano, i radicali sono molto bravi allo sport nazionale: Chiange e futte (Piange e fotte).
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