Come se ne viene fuori ?
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Re: Come se ne viene fuori ?
PdC
Barbara Spinelli
E’ una vera sorpresa come proposta.
Non condivisibili:
Ministro Trasporti e Lavori pubblici
Arch. Massimiliano Fuksas
Ministro della Difesa
Marco Pannella
Il resto sono condivisibili.
Questo però porterà alla rivolta dei Poltrone & Forchette.
Barbara Spinelli
E’ una vera sorpresa come proposta.
Non condivisibili:
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Arch. Massimiliano Fuksas
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Marco Pannella
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Questo però porterà alla rivolta dei Poltrone & Forchette.
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Re: Come se ne viene fuori ?
Day after day
Lo sfascio di Merlonia
I disperati
Berlusconi e il ‘rinnovamento’ del Pdl: da ‘Forza Italia’ a ‘Italia Pulita’
Il compito di depositare il marchio è stato affidato da B. al tesoriere Rocco Crimi. Il simbolo della lista riprenderà il tricolore. Pare che i dettagli siano stati "limati" insieme a Marcello Dell'Utri. La ricerca dei "nuovi volti” sarà guidata da Bertolaso
di Sara Nicoli | 5 giugno 2012
Allenatore, certo. Di una squadra nuova di zecca che farà ancora della faccia di bronzo una insindacabile virtù. Silvio Berlusconi si avvia a diventare il “coach” di Italia Pulita, la nuova anima del centrodestra che alle prossime politiche prenderà le forme di un listone civico, vero catalizzatore di voti di quello che un tempo è stato il Pdl. Per andare “oltre” ma, soprattutto, per conservare il bacino elettorale oggi in piena diaspora.
Italia Pulita è una creatura politica creata a tavolino, né più e né meno di come, ormai quasi vent’anni fa, fu costruita Forza Italia. E gli somiglia pure un po’. “Volti nuovi – ha chiesto il Cavaliere – anche sconosciuti, ma voglio facce pulite e poi persone vere, che la gente riconosca e che consideri dei punti di riferimento di valori solidi; se fossero ancora vivi, ci metterei dentro Vianello e la Mondaini”. Ecco, dunque, quello che è accaduto. Che venerdì scorso, durante la convention del Pdl alla Camera, Berlusconi si è reso conto drammaticamente che il suo seguito si era polverizzato insieme con il partito; troppe sedie vuote, troppe defezioni, anche importanti, di primo piano, troppe critiche alla sua “pazza idea” di farsi l’euro in casa propria. E, come sempre accade quando Berlusconi prova forti momenti di scoramento, subito dopo ne fa seguire un altro di grande efficienza. E ideazione.
Ieri mattina di buon ora, ha quindi spedito al Viminale Rocco Crimi, lo storico tesoriere del partito, per registrare nome e simbolo della nuova creatura. Pare che, per limare alcuni dettagli, sia stato sveglio tutta la notte di sabato, accanto al suo fedele amico di sempre, Marcello Dell’Utri. E proprio lui, alla fine, ha tirato fuori il “coniglio dal cilindro”, lo slogan da mettere sotto il nuovo nome: “Cambiare per unire”. Anche sul simbolo, l’inossidabile coppia Berlusconi-Dell’Utri è andata sul classico. Il simbolo della lista ricorderà, almeno nei colori, la vecchia bandiera di Forza Italia (bianco, rosso e verde), ma la scritta di Italia Pulita dovrebbe essere in azzurro, “sfumata”, non solo per essere di richiamo al popolo “azzurro”, ma anche perché, com’è noto, gli italiani “si sentono azzurri dentro”, sarebbe stato l’ennesimo suggello di Dell’Utri mentre sul televisore vedeva scorrere le immagini di Italia-Germania dell’82 rimandate in onda da La 7.
Il nuovo nome è stato sottoposto a un sondaggio instant di Alessandra Ghisleri. E i risultati sono stati talmente incoraggianti da convincere il Cavaliere a mettere subito sotto chiave la trovata. Pare che circa il 65% del campione abbia dato il proprio “entusiastico assenso” a un partito composto da campioni di “pulizia morale”. Già, ma dove andarli a cercare? Mica facile. Anche qui, però, il genio mediatico di Berlusconi ha dato il colpo d’ala che tutti attendevano. E, allora, ecco più nel dettaglio che cosa conterrà Italia Pulita: sarà piena di “giovani imprenditori e anche giovanissimi ragazzi appena usciti a pieni voti dall’università, che si vogliono imbarcare nella ricostruzione morale e politica del Paese”. Peccato che ad Irene Tinagli abbia già pensato Montezemolo, perchè la “morettina che va sempre a Ballarò” piaceva anche a B. Lo scout di questi “volti puliti” sarà Guido Bertolaso. Per quelli più noti ci si è affidati a Gerry Scotti.
Il Fatto Quotidiano, 5 giugno 2012
Lo sfascio di Merlonia
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Berlusconi e il ‘rinnovamento’ del Pdl: da ‘Forza Italia’ a ‘Italia Pulita’
Il compito di depositare il marchio è stato affidato da B. al tesoriere Rocco Crimi. Il simbolo della lista riprenderà il tricolore. Pare che i dettagli siano stati "limati" insieme a Marcello Dell'Utri. La ricerca dei "nuovi volti” sarà guidata da Bertolaso
di Sara Nicoli | 5 giugno 2012
Allenatore, certo. Di una squadra nuova di zecca che farà ancora della faccia di bronzo una insindacabile virtù. Silvio Berlusconi si avvia a diventare il “coach” di Italia Pulita, la nuova anima del centrodestra che alle prossime politiche prenderà le forme di un listone civico, vero catalizzatore di voti di quello che un tempo è stato il Pdl. Per andare “oltre” ma, soprattutto, per conservare il bacino elettorale oggi in piena diaspora.
Italia Pulita è una creatura politica creata a tavolino, né più e né meno di come, ormai quasi vent’anni fa, fu costruita Forza Italia. E gli somiglia pure un po’. “Volti nuovi – ha chiesto il Cavaliere – anche sconosciuti, ma voglio facce pulite e poi persone vere, che la gente riconosca e che consideri dei punti di riferimento di valori solidi; se fossero ancora vivi, ci metterei dentro Vianello e la Mondaini”. Ecco, dunque, quello che è accaduto. Che venerdì scorso, durante la convention del Pdl alla Camera, Berlusconi si è reso conto drammaticamente che il suo seguito si era polverizzato insieme con il partito; troppe sedie vuote, troppe defezioni, anche importanti, di primo piano, troppe critiche alla sua “pazza idea” di farsi l’euro in casa propria. E, come sempre accade quando Berlusconi prova forti momenti di scoramento, subito dopo ne fa seguire un altro di grande efficienza. E ideazione.
Ieri mattina di buon ora, ha quindi spedito al Viminale Rocco Crimi, lo storico tesoriere del partito, per registrare nome e simbolo della nuova creatura. Pare che, per limare alcuni dettagli, sia stato sveglio tutta la notte di sabato, accanto al suo fedele amico di sempre, Marcello Dell’Utri. E proprio lui, alla fine, ha tirato fuori il “coniglio dal cilindro”, lo slogan da mettere sotto il nuovo nome: “Cambiare per unire”. Anche sul simbolo, l’inossidabile coppia Berlusconi-Dell’Utri è andata sul classico. Il simbolo della lista ricorderà, almeno nei colori, la vecchia bandiera di Forza Italia (bianco, rosso e verde), ma la scritta di Italia Pulita dovrebbe essere in azzurro, “sfumata”, non solo per essere di richiamo al popolo “azzurro”, ma anche perché, com’è noto, gli italiani “si sentono azzurri dentro”, sarebbe stato l’ennesimo suggello di Dell’Utri mentre sul televisore vedeva scorrere le immagini di Italia-Germania dell’82 rimandate in onda da La 7.
Il nuovo nome è stato sottoposto a un sondaggio instant di Alessandra Ghisleri. E i risultati sono stati talmente incoraggianti da convincere il Cavaliere a mettere subito sotto chiave la trovata. Pare che circa il 65% del campione abbia dato il proprio “entusiastico assenso” a un partito composto da campioni di “pulizia morale”. Già, ma dove andarli a cercare? Mica facile. Anche qui, però, il genio mediatico di Berlusconi ha dato il colpo d’ala che tutti attendevano. E, allora, ecco più nel dettaglio che cosa conterrà Italia Pulita: sarà piena di “giovani imprenditori e anche giovanissimi ragazzi appena usciti a pieni voti dall’università, che si vogliono imbarcare nella ricostruzione morale e politica del Paese”. Peccato che ad Irene Tinagli abbia già pensato Montezemolo, perchè la “morettina che va sempre a Ballarò” piaceva anche a B. Lo scout di questi “volti puliti” sarà Guido Bertolaso. Per quelli più noti ci si è affidati a Gerry Scotti.
Il Fatto Quotidiano, 5 giugno 2012
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Re: Come se ne viene fuori ?
Camillobenso, colpito nel segno, Marco Pannella era solo una provocazione.
Barbara Spinelli figlia del + grande convinto europeo, cioè Altiero Spinelli, che l'Italia e l'intera europa abbia mai avuto.
Su Fuksas non capisco perchè non ti va. ....è bravo ed credo che sia anche di sx.
Bye
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Toro Seduto (Ta-Tanka I-Yo-Tanka)
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
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Re: Come se ne viene fuori ?
ciao joblack!
Penso che tu sappia del legame politico tra Altiero Spinelli e i Radicali, vero?
Quindi, pensi proprio che Pannella sarebbe una "provocazione" se ricoprisse qualche carica, ad esempio Ministro della Difesa o degli Esteri?
http://www.youtube.com/watch?v=F425ZovRoyw
"A futura memoria se la memoria ha un futuro".
Penso che tu sappia del legame politico tra Altiero Spinelli e i Radicali, vero?
Quindi, pensi proprio che Pannella sarebbe una "provocazione" se ricoprisse qualche carica, ad esempio Ministro della Difesa o degli Esteri?
http://www.youtube.com/watch?v=F425ZovRoyw
"A futura memoria se la memoria ha un futuro".
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Re: Come se ne viene fuori ?
Fuksas è di sinistra.Joblack ha scritto:Camillobenso, colpito nel segno, Marco Pannella era solo una provocazione.
Barbara Spinelli figlia del + grande convinto europeo, cioè Altiero Spinelli, che l'Italia e l'intera europa abbia mai avuto.
Su Fuksas non capisco perchè non ti va. ....è bravo ed credo che sia anche di sx.
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Un po’ per un irrigidimento incomprensibile in tv un po’ di anni fa.
Un po’ non nego che ci sia lo zampino di Crozza (nel senso dell’attenzione posta)
Dato che si muovono montagne di soldi e la tangente è un obbligo, preferirei Il Dott. Raffaele Guariniello, Procuratore Aggiunto in Torino, l’uomo che non si è mai piegato alla Fiat, pm per il caso della Eternit. Un mastino, nel senso buono che potrebbe far fare lavori al suo prezzo di mercato.
Maurizio Crozza Massimiliano Fuffas L'expo di Milano 204
http://www.youtube.com/watch?v=euiHLJwYdJo
Fuffas e le rotonde del Palladio
http://www.youtube.com/watch?v=DZ5mGKk9yUo
Italialand : MAURIZIO CROZZA - MASSIMILIANO "FUFFAS" FUKSAS
http://www.youtube.com/watch?v=UbGrZzlVFI4
FUFFAS SOPPALCA NAPOLI
http://www.youtube.com/watch?v=sVxPpKqcScE
Crozza Fuffas 2012 30 05 Fardelli di Italialand !!
http://www.youtube.com/watch?v=pnrr-nTPExk
Italialand : MAURIZIO CROZZA - MASSIMILIANO FUFFAS:
http://www.youtube.com/watch?v=JAdX5Qq2UuI
Fuffas e le tombe etrusche
http://www.youtube.com/watch?v=L-9Fu_w3J80
Italialand - Massimiliano Fuffas - Il Design
http://www.youtube.com/watch?v=vC1b1KzxsnY
Crozza in "Fuffas e la Fallingwater(i Kaufmann avevano le cozze sotto le ascelle).mp4
http://www.youtube.com/watch?v=DZRuG0JYBVA
Massimiliano Fuffas come coniugare estetica e
http://www.youtube.com/watch?v=XcZuVXBoyNU
MAURIZIO CROZZA & Fuffas - Padova 11 Settembre 2009
http://www.youtube.com/watch?v=HKkMAMWPV5A
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Re: Come se ne viene fuori ?
Ciao cammillobenso! Allora Pannella alla Difesa non lo vorresti, ok. Posso offrirti una seconda opzione? Vediamo se la condividi: Emma Bonino presidente del Consiglio con Pannella ministro degli esteri o della difesa confermando gli altri membri del Governo, persino...il Presidente della Repubblica. Che ne pensi? O Pannella "fuori" in tutti i casi solo perche' e' Pannella....e tocca "ogni tanto" qualche nervo scoperto...della nostra amata Repubblica, ne' piu' e ne' meno di come lo fa Emma? ;-)camillobenso ha scritto:PdC
Barbara Spinelli
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Marco Pannella
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Questo però porterà alla rivolta dei Poltrone & Forchette.
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Re: Come se ne viene fuori ?
pannelliano ha scritto:Ciao cammillobenso! Allora Pannella alla Difesa non lo vorresti, ok. Posso offrirti una seconda opzione? Vediamo se la condividi: Emma Bonino presidente del Consiglio con Pannella ministro degli esteri o della difesa confermando gli altri membri del Governo, persino...il Presidente della Repubblica. Che ne pensi? O Pannella "fuori" in tutti i casi solo perche' e' Pannella....e tocca "ogni tanto" qualche nervo scoperto...della nostra amata Repubblica, ne' piu' e ne' meno di come lo fa Emma? ;-)camillobenso ha scritto:PdC
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Nulla osta per Emma Bonino, perché tutte le volte che gli hanno affidato un’incarico lo ha svolto con competenza, con impegno, con diligenza. E’ conosciuta all’estero e questo ci avvantaggia.
Per quanto riguarda Giacinto Pannella,…..e perché allora non Cossiga o Oscar Luigi Scalfaro???
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Re: Come se ne viene fuori ?
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Elezioni anticipate, Bersani ribadisce: “Voto nel 2013, manteniamo il patto”
Il segretario del Pd: "Non siamo maggioranza in questo Parlamento, ma, anche se non tutto quello che fa questo governo ci piace, saremo leali". Poi conferma la sua intenzione di candidarsi alle primarie per la premiership: "Ma spero non da solo"
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 5 giugno 2012
“Non tutto è nelle nostre mani, non siamo maggioranza in questo Parlamento ma per quel che ci riguarda manterremo il patto e l’assoluta lealtà. Per noi si arriva al 2013″. Così Pierluigi Bersani prende le distanze dall’ipotesi di voto a ottobre lanciata ieri da Stefano Fassina e che aveva provocato non poche reazioni. Ma oggi le cose le mette a posto proprio il segretario: ”Per noi – ribadisce – si arriva al 2013. Come? Si capirà meglio dalla proposta che farò venerdì in direzione”.
Bersani insiste poi in un’intervista al Tg1: “Non abbiamo la maggioranza in Parlamento, tuttavia voglio dirlo chiaramente: anche se non tutto quello che fa questo governo ci piace e in alcuni casi faremmo diversamente, manterremo il nostro patto, e andiamo avanti fino al 2013. Abbiamo detto ‘Prima di tutto l’Italia’, e per noi questo vale sempre”. Bersani poi conferma l’intenzione di candidarsi alla premiership: “Penso di sì, spero non da solo”. Quanto alle alleanze “riusciremo nel ‘bricolage’, ma ora il problema è il rapporto tra Pd e società e venerdì farò una proposta molto aperta”.
Infine la crisi economica: “Se non ci sarà un intervento immediato contro la crisi, si rischia molto. Parliamoci chiaro: è la cultura della destra, del primato assoluto della finanza e dei mercati che ci ha portato fin qui in Usa e in Europa. Obama ha ragione, le proposte ci sono, le abbiamo avanzate come progressisti. O entro il mese si decide qualcosa o siamo nei guai”. “Sono d’accordissimo sugli Stati Uniti d’Europa – prosegue – ma accontentiamoci di un passo avanti per non farne cento indietro. Un passo avanti è impedire che la Grecia esca dall’euro e dare un sostegno alle banche spagnole, altrimenti finisce come i dieci piccoli indiani, a uno a uno la speculazione colpisce tutti”.
Fassina insiste. Oggi Fassina aveva ribadito la sua idea: ”La mia intervista andava letta tutta intera – chiarisce a Ilsussidiario.net – Ho espresso una preoccupazione politica che ribadisco. Se da un lato la situazione economica e sociale del Paese è gravissima, dall’altro le elezioni amministrative ci hanno consegnato il collasso del Pdl e un Parlamento ormai incapace di fare le riforme. Alla luce di questa premessa occorre verificare cosa sono in grado di fare le forze politiche sulla legge elettorale”. “Se entro la pausa estiva la riforma elettorale sarà avviata in modo credibile – osserva – si potrà tranquillamente arrivare alla scadenza naturale della legislatura, altrimenti bisognerà anticipare l’ultimo atto significativo del governo Monti e andare al voto”.
D’Alema: “Voto anticipato? Sciocchezza”. Affermazioni schiacciate dalla critica arriva subito dopo da Massimo D’Alema: “Mi pare una sciocchezza, non credo che sia ragionevole puntare alle elezioni ad ottobre al contrario mi auguro che la direzione del Pd venerdì rilanci l’impegno per la riforma elettorale e quella costituzionale che è all’esame del Senato. Una cosa è stimolare il governo e chiedere un maggior impegno per la crescita, altra è farlo cadere che è uno stimolo, direi, eccessivo”. Questa, aggiunge, “è la mia opinione, altre sono opinioni rispettabilissime di altre persone che hanno un nome e un cognome ma che non sono io”.
Il crescendo di no all’interno del Pd è proseguito con il vicesegretario del partito Enrico Letta: “Provocare elezioni anticipate – scrive su Twitter – mentre l’Italia riprende credibilità europea è farci cascare nella solita inaffidabilità. La pagheremmo cara”. Infine la presa di posizione definitiva di Bersani. Quanto alla riforma elettorale, a Fassina risponde, ancora su Twitter, Francesco Boccia: “Fassina fa finta di non capire: cambio legge elettorale dipende da noi! Va cambiata senza se e senza ma. Abbiamo il dovere di farlo…”.
Il Pdl si spacca (di nuovo). Le reazioni all’idea di Fassina continuano anche oggi, soprattutto alla luce delle dichiarazioni di molti esponenti del Pdl che si sono detti d’accordo con il responsabile Economia dei democratici. Così qualcuno, nel centrodestra, cerca di rimettere a posto le cose: “Immaginare oggi – interviene Osvaldo Napoli – a pochi giorni dal G8, dalle nuove elezioni in Grecia e dal vertice Ue di invocare le elezioni in autunno è un esercizio che trovo sadomaso. Lo dico con tutto il rispetto e la stima che ho per gli amici del PdL che aspirano a emulare Stefano Fassina in una corsa verso il nulla, cioè verso la catastrofe nazionale”. Spariglia invece l’ex ministro Gianfranco Rotondi: “Bondi e Fassina rompono un tabù: meglio elezioni a ottobre che una rissa semestrale con un finale antipolitico. Sono pronto a sostenere un bis di Monti con Alfano e Bersani nel governo. E sono certo che a ottobre l’Italia voterebbe questa maggioranza”. Il coordinatore nazionale del Pdl Sandro Bondi infatti già ieri aveva spiegato di essere d’accordo con Fassina e oggi l’ha ribadito: ”Le riflessioni dell’onorevole Fassina hanno posto un problema serio che non si può eludere, e che anch’io da tempo sollevo sia pure senza clamore e senza alcuna presunzione”. Bondi sottolinea che non sarebbe né un “rischio” né uno “scandalo” anticipare le elezioni politiche.
Ad ogni modo il Pdl si riscopre spaccato: “Chi lavora per far cadere il governo Monti e per andare alle elezioni – taglia corto Isabella Bertolini, da tempo critica peraltro con i vertici del partito – sta lavorando, sondaggi alla mano, per vedere Bersani a Palazzo Chigi? Sarebbe come cadere dalla padella alla brace. Arriveremo a rimpiangere i professori?”.
Mentre sul punto interviene anche ItaliaFutura (“Voto anticipato? Da marziani”) ribadiscono di essere d’accordo con il voto anticipato le sinistre “a sinistra” del Pd, come l’Italia dei Valori: “E’ ormai palese che il governo non ha la bacchetta magica per risolvere i problemi dell’Italia – afferma il capogruppo alla Camera Massimo Donadi – ed è altrettanto chiaro che la maggioranza si è squagliata. In questa situazione le elezioni anticipate sarebbero una decisione di sano realismo. Al Paese serve un governo legittimato da un voto politico, che rilanci l’economia e che abbia un progetto di società”.
IFQ
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Elezioni anticipate, Bersani ribadisce: “Voto nel 2013, manteniamo il patto”
Il segretario del Pd: "Non siamo maggioranza in questo Parlamento, ma, anche se non tutto quello che fa questo governo ci piace, saremo leali". Poi conferma la sua intenzione di candidarsi alle primarie per la premiership: "Ma spero non da solo"
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 5 giugno 2012
“Non tutto è nelle nostre mani, non siamo maggioranza in questo Parlamento ma per quel che ci riguarda manterremo il patto e l’assoluta lealtà. Per noi si arriva al 2013″. Così Pierluigi Bersani prende le distanze dall’ipotesi di voto a ottobre lanciata ieri da Stefano Fassina e che aveva provocato non poche reazioni. Ma oggi le cose le mette a posto proprio il segretario: ”Per noi – ribadisce – si arriva al 2013. Come? Si capirà meglio dalla proposta che farò venerdì in direzione”.
Bersani insiste poi in un’intervista al Tg1: “Non abbiamo la maggioranza in Parlamento, tuttavia voglio dirlo chiaramente: anche se non tutto quello che fa questo governo ci piace e in alcuni casi faremmo diversamente, manterremo il nostro patto, e andiamo avanti fino al 2013. Abbiamo detto ‘Prima di tutto l’Italia’, e per noi questo vale sempre”. Bersani poi conferma l’intenzione di candidarsi alla premiership: “Penso di sì, spero non da solo”. Quanto alle alleanze “riusciremo nel ‘bricolage’, ma ora il problema è il rapporto tra Pd e società e venerdì farò una proposta molto aperta”.
Infine la crisi economica: “Se non ci sarà un intervento immediato contro la crisi, si rischia molto. Parliamoci chiaro: è la cultura della destra, del primato assoluto della finanza e dei mercati che ci ha portato fin qui in Usa e in Europa. Obama ha ragione, le proposte ci sono, le abbiamo avanzate come progressisti. O entro il mese si decide qualcosa o siamo nei guai”. “Sono d’accordissimo sugli Stati Uniti d’Europa – prosegue – ma accontentiamoci di un passo avanti per non farne cento indietro. Un passo avanti è impedire che la Grecia esca dall’euro e dare un sostegno alle banche spagnole, altrimenti finisce come i dieci piccoli indiani, a uno a uno la speculazione colpisce tutti”.
Fassina insiste. Oggi Fassina aveva ribadito la sua idea: ”La mia intervista andava letta tutta intera – chiarisce a Ilsussidiario.net – Ho espresso una preoccupazione politica che ribadisco. Se da un lato la situazione economica e sociale del Paese è gravissima, dall’altro le elezioni amministrative ci hanno consegnato il collasso del Pdl e un Parlamento ormai incapace di fare le riforme. Alla luce di questa premessa occorre verificare cosa sono in grado di fare le forze politiche sulla legge elettorale”. “Se entro la pausa estiva la riforma elettorale sarà avviata in modo credibile – osserva – si potrà tranquillamente arrivare alla scadenza naturale della legislatura, altrimenti bisognerà anticipare l’ultimo atto significativo del governo Monti e andare al voto”.
D’Alema: “Voto anticipato? Sciocchezza”. Affermazioni schiacciate dalla critica arriva subito dopo da Massimo D’Alema: “Mi pare una sciocchezza, non credo che sia ragionevole puntare alle elezioni ad ottobre al contrario mi auguro che la direzione del Pd venerdì rilanci l’impegno per la riforma elettorale e quella costituzionale che è all’esame del Senato. Una cosa è stimolare il governo e chiedere un maggior impegno per la crescita, altra è farlo cadere che è uno stimolo, direi, eccessivo”. Questa, aggiunge, “è la mia opinione, altre sono opinioni rispettabilissime di altre persone che hanno un nome e un cognome ma che non sono io”.
Il crescendo di no all’interno del Pd è proseguito con il vicesegretario del partito Enrico Letta: “Provocare elezioni anticipate – scrive su Twitter – mentre l’Italia riprende credibilità europea è farci cascare nella solita inaffidabilità. La pagheremmo cara”. Infine la presa di posizione definitiva di Bersani. Quanto alla riforma elettorale, a Fassina risponde, ancora su Twitter, Francesco Boccia: “Fassina fa finta di non capire: cambio legge elettorale dipende da noi! Va cambiata senza se e senza ma. Abbiamo il dovere di farlo…”.
Il Pdl si spacca (di nuovo). Le reazioni all’idea di Fassina continuano anche oggi, soprattutto alla luce delle dichiarazioni di molti esponenti del Pdl che si sono detti d’accordo con il responsabile Economia dei democratici. Così qualcuno, nel centrodestra, cerca di rimettere a posto le cose: “Immaginare oggi – interviene Osvaldo Napoli – a pochi giorni dal G8, dalle nuove elezioni in Grecia e dal vertice Ue di invocare le elezioni in autunno è un esercizio che trovo sadomaso. Lo dico con tutto il rispetto e la stima che ho per gli amici del PdL che aspirano a emulare Stefano Fassina in una corsa verso il nulla, cioè verso la catastrofe nazionale”. Spariglia invece l’ex ministro Gianfranco Rotondi: “Bondi e Fassina rompono un tabù: meglio elezioni a ottobre che una rissa semestrale con un finale antipolitico. Sono pronto a sostenere un bis di Monti con Alfano e Bersani nel governo. E sono certo che a ottobre l’Italia voterebbe questa maggioranza”. Il coordinatore nazionale del Pdl Sandro Bondi infatti già ieri aveva spiegato di essere d’accordo con Fassina e oggi l’ha ribadito: ”Le riflessioni dell’onorevole Fassina hanno posto un problema serio che non si può eludere, e che anch’io da tempo sollevo sia pure senza clamore e senza alcuna presunzione”. Bondi sottolinea che non sarebbe né un “rischio” né uno “scandalo” anticipare le elezioni politiche.
Ad ogni modo il Pdl si riscopre spaccato: “Chi lavora per far cadere il governo Monti e per andare alle elezioni – taglia corto Isabella Bertolini, da tempo critica peraltro con i vertici del partito – sta lavorando, sondaggi alla mano, per vedere Bersani a Palazzo Chigi? Sarebbe come cadere dalla padella alla brace. Arriveremo a rimpiangere i professori?”.
Mentre sul punto interviene anche ItaliaFutura (“Voto anticipato? Da marziani”) ribadiscono di essere d’accordo con il voto anticipato le sinistre “a sinistra” del Pd, come l’Italia dei Valori: “E’ ormai palese che il governo non ha la bacchetta magica per risolvere i problemi dell’Italia – afferma il capogruppo alla Camera Massimo Donadi – ed è altrettanto chiaro che la maggioranza si è squagliata. In questa situazione le elezioni anticipate sarebbero una decisione di sano realismo. Al Paese serve un governo legittimato da un voto politico, che rilanci l’economia e che abbia un progetto di società”.
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Re: Come se ne viene fuori ?
Ballarò, ore 22,01 - seconda parte
Inizia con un servizio sulla Spagna - le banche.
Gente in piazza con le "cassarolas".
Pulite per bene le vostre perché tra poco toccherà anche a noi quello che è successo nel decennio precedente all'Argentina.
Inizia con un servizio sulla Spagna - le banche.
Gente in piazza con le "cassarolas".
Pulite per bene le vostre perché tra poco toccherà anche a noi quello che è successo nel decennio precedente all'Argentina.
Re: Come se ne viene fuori ?
A quel farabutto provocatore di Sallusti, possibile che la Serracchiani non ha saputo replicare che il suo stipendio non glielo pagano i lettori, ma noi tutti con i contributi pubblici?
Chi c’è in linea
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