quo vadis PD ????

[mariok]

Pd, primarie, “foto di Vasto”: si sciolgono i nodi?

Pubblicato il 6 giugno 2012 da Redazione

Ha sciolto il primo dei “misteri” sulla Direzione Nazionale del Pd, che si terrà questo venerdì e promette di essere piuttosto turbolenta, con diverse questioni da districare. Il Segretario del Pd ammette: “mi candido, e spero non da solo” alle primarie che dovranno designare il candidato a Palazzo Chigi.

In questo modo il Segretario risponde preventivamente a quello che sarà un ordine del giorno presentato da Civati, Concia e Gozi, che appunto chiedono le primarie, proponendo il modello francese (particolarmente di moda) del doppio turno: secondo il deputato forlivese, questo metodo aiuterà in un primo momento a presentare tutte le posizioni presenti nel partito, e solo successivamente designare il leader.

Ed in un certo senso risponde anche a Renzi, che chiede le primarie ormai da anni, e proprio lunedì ha ricevuto (come ha prontamente riportato il Termometro) l’endorsement del leader della Confindustria Squinzi, con una tempistica che ha destato non pochi sospetti negli ambienti più vicini al Segretario Pd.

Ciò che ancora non si sa è se saranno di partito o di coalizione. La sortita di Fassina, se fosse stata accolta, avrebbe reso molto probabile la riproposizione della “foto di Vasto”, per motivi oggettivi di tempistica. Ma così non è stato, ed oggi si segnalano due dichiarazioni apparentemente antitetiche: Di Pietro, in aperta polemica con il Pd (questa volta per quanto riguarda le nomine AgCom e Garante Privacy), ha dichiarato infatti che non intende più discutere con chi si è di fatto tirato fuori dalla “foto”; Nichi Vendola invece, intervenendo su Radio1, ha riproposto la propria candidatura, sempre ammesso che le primarie siano di coalizione.

Non sappiamo come andrà la Direzione di venerdì, dove si parlerà anche di sostegno al Governo e liste civiche, ma sicuramente non sarà un appuntamento scevro di notizie.

http://www.termometropolitico.it/16837_ ... -nodi.html

[shiloh]

IL PD E IL GOVERNO MONTI
Democratici, Fassina chiede il voto in autunno
Ma arriva lo stop di Bersani: "Elezioni nel 2013"
Il responsabile economia del Partito Democratico sulla stabilità dell'esecutivo: "Non c'è più il sostegno del Parlamento". Prima le polemiche, poi la nota ufficiale del partito: "La nostra posizione è sempre la stessa: avanti fino alla fine della legislatura".

...omissis...

(04 giugno 2012)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
http://www.repubblica.it/politica/2012/ ... ef=HREC1-3

Pd/ Damiano ad Affaritaliani.it: “Non capisco l’anatema contro Fassina”

Martedì, 5 giugno 2012 - 16:10:00


"Non penso si debba andare a votare a ottobre, ma lanciare anatemi in un partito così plurale è assolutamente sbagliato:
o valgono per tutti o per nessuno".
Cesare Damiano, capogruppo del Pd nella Commissione Lavoro della Camera ed ex ministro del Lavoro, intervistato da Affaritaliani.it, bacchetta chi ha criticato eccessivamente il responsabile economico del partito Stefano Fassina che ha chiesto il voto anticipato.

Fassina ha dichiarato che bisognerebbe andare a votare a ottobre.
Anche per lei?

"Non credo si debba andare a votare ad ottobre.
Penso però che la corda sia molto tirata e che se il governo non farà determinate modifiche, ad esempio sul tema delle pensioni, si creerà una situazione non facile. Ma una cosa non capisco..."

Quale?

"Questo anatema nei confronti di Fassina.
Perché quando altri nel partito dichiaravano che la lettera della Bce poteva essere presa come base del programma del Pd e che bisognava sostenere Monti senza nessun tentennamento non c'è stato anatema.
Anche se i fatti hanno dimostrato che abbiamo fatto bene a tentennare di fronte alle proposte del governo.
Altrimenti non avremmo cambiato la riforma delle pensioni, non avremmo un primo decreto che riguarda 65mila lavoratori che hanno perso il lavoro e la pensione e non avremmo modificato al Senato la proposta sul mercato del lavoro.
Quindi ribadisco, non penso si debba andare a votare a ottobre, ma lanciare anatemi in un partito così plurale è assolutamente sbagliato:
o valgono per tutti o per nessuno".

http://affaritaliani.libero.it/politica ... 50612.html

bizantinismo pilatesco...as usual.
da Damiano però non me lo aspettavo....

[mariok]

La magistratura bene o male fa la sua parte. Ma la politica che fa? Si gira dall'altra parte facendo finta che il problema non la riguardi.


L'INCHIESTA

Penati e le tangenti rosse di Sesto
"Appalti a coop e false mediazioni"

L'esponente del Pd verso il processo con altri 21 indagati. Il costruttore Pasini afferma che coinvolgere il Ccc di Bologna era lo "snodo dell'affare"

di SANDRO DE RICCARDIS

MILANO - È la fotografia di quindici anni di presunte mazzette e appalti pilotati, ma anche la descrizione di un sistema di potere e relazioni cresciuto intorno a Filippo Penati, ex sindaco di Sesto San Giovanni ed ex presidente della provincia di Milano.

A quasi un anno dalle perquisizioni che resero pubblica l'inchiesta, i pm di Monza, Walter Mapelli e Franca Macchia, chiudono le indagini sul "Sistema Sesto" e si preparano a chiedere il processo per il politico Pd, ex capo della segreteria di Pierluigi Bersani, e altri 22 indagati per corruzione, concussione e illecito finanziamento ai partiti. Tra loro ci sono quelli che furono i vertici del Pd milanese. Funzionari partiti dagli incarichi nell'amministrazione locale della ex Stalingrado d'Italia, arrivati poi in Provincia e che, fino a un anno fa, si proponevano ancora come l'alternativa al centrodestra in Lombardia (...)

L'ARTICOLO INTEGRALE SU REPUBBLICA IN EDICOLA O SU REPUBBLICA+ 1

[camillobenso]

........chiudono le indagini sul "Sistema Sesto"

Chissà perché lo chiamano il "Sistema Sesto". Questo è il "Sistema Italia".

Non si chiameranno Penati, Pasini, Vimercati, ...ma avranno certamente altri nomi, ma la sostanza non cambia.

[mariok]

Roberto Saviano

La giunta delle immunità del Senato aveva detto sì all'arresto del senatore Sergio De Gregorio, ma il Senato ha votato contro con un voto bipartisan (i numeri parlano chiaro). La giunta aveva escluso il fumus persecutionis e aveva ritenuto i reati di cui la procura di Napoli accusa De Gregorio – associazione per delinquere, truffa, truffa aggravata per indebita acquisizione di erogazioni pubbliche, bancarotta aggravata, falsa fatturazione – abbastanza gravi da prevedere gli arresti domiciliari. De Gregorio, salvo, ringrazia. E Lusi assicura che non si è trattato di scambio politico, che quando si voterà per il suo arresto in Senato, non ci saranno scambi di favore. Eppure, non possiamo fare a meno di constatare che, come tutte le oligarchie, alcuni partiti intendono salvarsi dal crollo con atti di arroganza che minano alle fondamenta il sistema democratico.

[erding]

Authority, come l’inchino della Concordia

di Furio Colombo | 7 giugno 2012

Prima di tutto i pezzi del gioco. Avete le due più importanti Autorità del Paese, quella per le Comunicazioni e quella per la Privacy. E il Consiglio di Presidenza della Giustizia amministrativa. Avete i tre partiti uniti che formano la “maggioranza” (Pdl, Pd, Udc) e avete la Lega, che fa opposizione a tutto, ma attenti, la Lega è sempre, nella cultura vigente, “partito di governo”.
Accade che ciascuna delle due Autorità abbia due membri da rinnovare (uno o una di essi potrebbe diventarne il presidente) e che tocchi al Parlamento anche di eleggere un membro del Consiglio di Presidenza della Giustizia amministrativa. Chi saranno gli eletti? Voi direte: fuori i documenti, vediamo i curricula. Per un momento c’è stato chi, dentro il Pd, ci ha creduto. Arrivavano i curricula. Ma subito si è sentito dire, “si sono già messi d’accordo”. Tra chi? Tra loro. Loro chi? Loro sono l’Italia del momento, che sta inviando un triste addio.

L’accordo è infatti scattato fra Pdl, Pd, Udc e Lega Nord, ovvero il cuore del Paese in uscita. Sono stati eletti un ingegnere elettronico indicato come “vicino a D’Alema, “un bravo dermatologo che è stato capogruppo Pd alla Camera, il numero uno del Pdl campano (ma è un esperto perché viene da Publitalia), la moglie di Bruno Vespa (come ci sarà capitata? Forse era in visita), una signora della Lega Nord che credo rappresenti la “fase due” di Maroni, un funzionario della Camera garantito dall’Udc, il capo di gabinetto di Tajani, una brava giurista e un professore associato (ma anche figlio di ex ministro) di cui sappiamo che è di Palermo. Il pacco dei curricula è rimasto nella sala in cui avrebbe dovuto avere luogo il dibattito del Pd (chiesto da Zaccaria, da Vincenzo Vita, da Arturo Parisi, da Salvatore Vassallo), che non c’è stato.
Tra i 150 e 200 deputati, alla Camera hanno deposto scheda bianca in ciascuna votazione. L’apparenza era di concordia, ma impossibile non pensare alla nave dell’Isola del Giglio. Si erano già messi d’accordo tra loro, hanno detto. Al momento del voto i cittadini domanderanno: loro chi? La risposta sarà: gente molto vicina al comandante Schettino.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06 ... ia/255727/

[mariok]

Pd, Bersani sfida Renzi: a ottobre primarie “aperte”

VENERDÌ 08 GIUGNO 2012 09:43

All’ultimatum che gli hanno lanciato qualche settimana fa Nichi Vendola e Antonio Di Pietro (“o apriamo un cantiere di centrosinistra o andiamo avanti da soli”), il segretario del Pd ha scelto di rispondere “no”. Niente foto di Vasto, niente revival dell’Unione prodiana, niente coalizione monstre per vincere e poi non governare.

La situazione politica, con i partiti ridotti a un campo di macerie, permette al Pd (che se la cava un po’ meglio degli altri) di rispolverare la sua vocazione maggioritaria e di pensare, al massimo, a una lista civica di appoggio (ci si ragiona ancora, nonostante la smentita del presunto capolista Roberto Saviano). E se dovesse servire, data la legge elettorale (che resterà il Porcellum) al Senato si può pensare a un patto con Casini.

Ma la vera notizia degli ultimi giorni è che Bersani, alla fine, ha deciso di spuntare l’arma di Matteo Renzi: le primarie si faranno, a ottobre. E si faranno “aperte”, senza candidati “ufficiali” del Pd. Se Renzi vorrà sfidare Bersani, potrà finalmente scendere in campo. Da parte loro i vertici del partito (da Bindi a Letta) si sono impegnati a non candidarsi. E Massimo D’Alema, da parte sua, non si candiderà nemmeno in Parlamento. Per togliere al sindaco di Firenze anche l’arma del ricambio, e per dimostrare che il Pd non è una riserva di dinosauri. Ma basterà? E se il quadro politico dovesse cambiare, con la nascita di nuovi soggetti riformatori, il Pd resisterà alla tentazione di vincere facile tirando fuori dal cassetto ancora una volta la foto di Vasto?

http://www.ilfuturista.it/primo-piano/p ... perte.html

[mariok]

Pd, proposta Bersani al voto in direzione
"Cda Rai, non parteciperemo alla deriva"

ROMA - Aprendo il suo intervento alla direzione del Pd, il segretario Pier Luigi Bersani ha annunciato che la sua proposta, che tra l'altro prevede le primarie, sarà messa ai voti "secondo una buona consuetudine". Il segretario, inoltre, ha criticato Mario Monti per non avere cambiato la governance Rai e ha confermato che il Pd non nominerà nessuno al consiglio di amministrazione della televisione di Stato.

"Non parteciperemo al prossimo cda della Rai, l'ho ribadito a Monti", ha detto Bersani nel suo intervento alla direzione del partito. "Non intendiamo essere corresponsabile di questa deriva, c'era tempo e modo per riformare la Rai, si sono riformate le pensioni. Ma la Pdl si è opposta...", ha spiegato il segretario, denunciando il rischio ancora una volta di una "lottizzazione dozzinale". "Se il governo farà qualche passo, lo apprezzeremo ma noi non ci stiamo", ha insistito il leader dei democratici.

"Con una governance così, la Rai non potrà ingaggiare le nuove sfide industriali e non potrà garantire il pluralismo - ha ribadito Bersani -. Non saremo corresponsabili di questa deriva, il Pdl ha posto il veto, noi non ci stiamo e i partiti escano dalla Rai. Noi non facciamo l'Aventino, apriamo un fronte".

Rivolgendosi idealmente ancora una volta a Monti, Bersani ha affermato che "bisogna caratterizzare meglio l'azione di governo: servono fiducia ed equità. Bisogna guardarsi dalla politica degli annunci. Non è più tempo di parole facili. C'è bisogno di risposte meditate". "Sono preoccupato per questo andamento sulla crescita - ha aggiunto il segretario -. C'è bisogno che arrivino risposte, anche limitate ma immediate. Qualche segno concreto deve venire. Anche sul tema industriale - ha sottolineato - sta montando un problema serissimo".

(08 giugno 2012)

http://www.repubblica.it/politica/2012/ ... ref=HREA-1

[peanuts]

Non ho capito Bersani con vuol fare le primarie.
Con Vendola e Di Pietro o con Casini e Fini?

Comunque, se fanno l'accordo di Vasto (ci credo poco visto l'andazzo) chi votereste?
E' impensabile una candidatura non di partito?

[peanuts]

Aggiungo: quando dice che non ha capito quale sia il programma di Grillo, secondo me fa finta di non sentire.
Tra le varie proposte ci sono la nazionalizzazione delle banche e di varie altre cose, facendo tornare in mani pubbliche cose regalate ai privati per due euro.
Il massimo di due legislature.
La fine dei rimborsi elettorali.

Come si pone Bersani su questo? Gli sono davvero sfuggite?