Come se ne viene fuori ?

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
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shiloh
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da shiloh »

sottoscrivo @Tion.

Scalfari&Mauro sono entrati a far parte del partito del presidente.

se era una scelta legittima in novembre 2011,

reiterarla ora è una posizione tipica di chi ,

pur di non ammettere di aver sbagliato rotta,

preferisce rischiare che il Titanic si schianti sull'iceberg.

e con la sicurezza che loro,

quelli della prima classe,

arriveranno comunque alle scialuppe,

mentre quelli che annegheranno saranno quelli della terza classe...cioè quelli che a parole dicono di difendere.

inconcepibile...ed indecente.
Maucat
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da Maucat »

Quoto totalmente Camillobenso...
La nostra povera Italia è destinata a soccombere per colpa di una classe politica e manageriale totalmente inetta... autoreferenziale, nepotista e incline a raggirare le leggi in continuazione...
peanuts
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da peanuts »

A proposito della stampa.

http://www.disinformazione.it/libertadistampa.htm

Vedete un po'.
Bleah.
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
mariok

Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da mariok »

A me sembra che la questione posta da Amadeus fosse un'altra.

Mi pare che non sia in discussione la maggiore o minore correttezza ed indipendenza di repubblica e della stampa italiana in genere.

La domanda è: quale sarebbe l'alternativa al governo Monti?

Ed è una domanda che non si può eludere: il paese, come ogni altro paese, soprattutto in momenti come questo, ha bisogno di un governo, se non altro per essere rappresentato in Europa e nel mondo, cosa che con il precedente governo non avveniva più.
Amadeus ha scritto:Monti ha fatto un favore al PD , grossissimo , levandolo dai carboni ardenti.
Io mi permetto di correggere: Monti ha fatto un favore all'Italia, levandola dai carboni ardenti.

Può non piacere, ed a me proprio non piace, ma questa è l'amara verità.

Tanto per fare un esempio dei tanti possibili: come ho evidenziato con un po' di ironia in un altro post, per sperare che non venga definitivamente approvata la legge-bavaglio (sul modello di quella presentata da Mastella sotto il governo Prodi e votata all'unanimità alla camera) dobbiamo fare il tifo per il ministro Severino!
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

Il completamento sulle osservazioni di Amàdeus

Mario mi ha anticipato nella conclusioni circa le riflessioni di Amà, non completate stamani per ragioni temporali.

Sostiene mariok:


Mi pare che non sia in discussione la maggiore o minore correttezza ed indipendenza di repubblica e della stampa italiana in genere.

La domanda è: quale sarebbe l'alternativa al governo Monti?

Ed è una domanda che non si può eludere: il paese, come ogni altro paese, soprattutto in momenti come questo, ha bisogno di un governo, se non altro per essere rappresentato in Europa e nel mondo, cosa che con il precedente governo non avveniva più


Infatti, è questo che si legge dal post di Amà:

mi aspettavo che scalfari facesse un editoriale nel merito dell'intervista a monti ( che ho visto interamente) e invece no, come mai secondo te ?
secondo me perchè si è convinto della bontà delle risposte e della "visione" , per quanto grave e per certi versi inaccettabile gli sarà sembrata l'unica strada pure a lui.

Sostiene mariok:

Amadeus ha scritto:
Monti ha fatto un favore al PD , grossissimo , levandolo dai carboni ardenti.


Io mi permetto di correggere: Monti ha fatto un favore all'Italia, levandola dai carboni ardenti.

Un’analisi politica distaccata presuppone che entrambe le considerazioni siano più che valide.

Monti ha fatto un grossissimo favore al Pd, che come sostiene altrove peanuts, ci avrebbe si visti fare sfracelli in eventuali elezioni, …ma poi, il Pd e il Cs, non avevano gli uomini per governare una crisi così profonda, come non li ha ora, non li avrà a ottobre e neppure ad aprile 2013, perché il gruppo di potere del Pd, sta armeggiando per passare indenne con tutti i mezzi possibili nella Terza Repubblica nella più completa tradizione gattopardesca tricolore.

Monti però ha anche fatto contemporaneamente un favore all’Italia garantendo con la sua presenza il ritorno alla normalità della politica rappresentativa, chiudendo, si spera, un decennio del Bagaglino itinerante rappresentato magistralmente dal caro estinto brianzolo.

*

……..per quanto grave e per certi versi inaccettabile gli sarà sembrata l'unica strada pure a lui.


Questa osservazione pone molti interrogativi.

1) Cito in proposito Gustavo Zagrebelsky nella sua intervista di sabato 25 febbraio 2012 a Goffredo De Marchis pubblicata a pagina 13 de La Repubblica:

Nel suo documento, professore, lei sembra non accodarsi alla Monti-mania. Perché?

"Perché l'atteggiamento acritico è in ogni caso, Monti e non Monti, non consono alla democrazia che è un regime per definizione critico, dove tutti pensano con la propria testa ed è escluso il culto della personalità. Tempo fa in un librettino, trattando del processo di Gesù - uno scandalo della democrazia - si è contrapposta la democrazia dogmatica e la democrazia populista alla democrazia critica. Quest'ultima è la versione liberale della democrazia. Quindi, con tutto il rispetto per le fatiche del governo tecnico e con la speranza che si ripone nell'operazione Monti, la rinuncia alla politica, alla lunga, mi pare un pericolo"


Siamo alla democrazia sospesa?


"Il governo tecnico di Mario Monti è probabilmente il meglio che il tempo presente ci può offrire. Ma occorre riportare in onore la politica.


Certo, i partiti attuali offrono un pessimo spettacolo.

L'esecutivo deve fronteggiare altri interlocutori: lobby, associazioni, sindacati. Le forze politiche sono ridotte al mugugno o al mugolio.

La ripresa e della politica però ha bisogno di partiti rinnovati. Sono l'unico strumento che conosciamo per unificare la società e tenerla insieme"



Sbaglia allora chi a destra e a sinistra invoca Monti a Palazzo Chigi anche dopo le elezioni del 2013?

"Assistiamo a due fenomeni contemporaneamente. Da una parte al tentativo di impadronirsi del fenomeno Monti; dall'altra al desiderio di nascondere dietro ai tecnici la propria impotenza politica.
Ma questo è un problema. In generale, siamo di fronte ad eventi che devono farci riflettere. Le istituzioni europee, mesi fa, hanno imposto alla Grecia di non fare un referendum e ora sembra che vogliano imporre a quel paese di non votare ad aprile. In Italia sento ipotesi di rinvio delle elezioni amministrative. E nessuno osa dire che a qualcuno piacerebbe rinviare pure le politiche del 2013. Siamo tutti impazziti?".

*

"Assistiamo a due fenomeni contemporaneamente. Da una parte al tentativo di impadronirsi del fenomeno Monti; dall'altra al desiderio di nascondere dietro ai tecnici la propria impotenza politica

Che in sostanza è quanto sostiene Amà e che ne eravamo in buona parte del tutto consapevoli.


Continua………..
paolo11
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da paolo11 »

Lo sapevate?.
Chi controlla il mondo oggi

La conferma alla mia ricerca è partita da un trafiletto, pubblicato il 7 giugno 1999 dal Corriere della Sera, dove si parlava di un gruppo di persone fino allora a me sconosciute i “Bilderbergers”. Così sono chiamati i membri del Gruppo Bilderberg. L’articolo si riferiva alla loro riunione ufficiale annuale del 1999, che si era appena conclusa in Portogallo in un Resort di un paese chiamato Sintra. In questa riunione si era discusso, tra i vari temi, anche sul dopo guerra in Kosovo. Il Gruppo Bilderberg, diceva l’articolo, è nato nel 1954 e riunisce i personaggi più illustri dei vari campi a livello internazionale. Tra i personaggi presenti alla riunione venivano citati: U. Agnelli, H. Kissinger, Mario Monti ed altri ancora. Leggendo queste informazioni sono rimasto insospettito dal fatto che una riunione di questa importanza (per argomento e personaggi) non avesse ricevuto maggior pubblicità dagli organi di informazione. Incuriosito, ho sentito la necessità di conoscere, e capire più a fondo la natura di questa organizzazione. Sono così venuto a conoscenza di quelle che possono essere definite le forze negative che oggi detengono il potere materiale nel mondo, dei loro pensieri e dei loro programmi. Se pensiamo alla situazione del nostro pianeta possiamo fare finta di niente ed essere felici e sereni oppure possiamo interrogarci su che mondo stiamo preparando per le prossime generazioni e soprattutto sul perché siamo in questa situazione: guerre civili e religiose in ogni continente, violenza e corruzione ovunque anche negli stati che si definiscono più evoluti, uso di droghe in aumento (persino legalizzate), la condizione di povertà in continua espansione in tutto il mondo, un senso di ingiustizia diffuso, scandali che coinvolgono tutti i personaggi che occupano posizioni di potere etc …….. Purtroppo, il trend, della nostra società è drammaticamente negativo e ai nostri giorni il degrado è il vero protagonista.
La domanda che vale la pena porsi è: ma c’è qualcuno che alimenta queste cose, esiste un comune denominatore dietro tutto questo, qualcuno che ne trae beneficio? Solo la verità ci può rendere veramente liberi, liberi di capire e quindi di rispondere. Allora la domanda che ci dobbiamo porre è conosciamo la verità? Conosciamo veramente cosa si nasconde dietro il maturare di tutti questi fenomeni? Certo i mass media, i politici, i sociologi ci “martellano” con le loro interpretazioni, ma ci possiamo fidare?
Come provocazione guardate la Tavola 1, questa è secondo David Icke (dal libro “And the truth shall set you free”) la “Catena dei Comandi” del nostro pianeta ai nostri giorni. Lo so è un po’ diversa da quella che siamo soliti pensare e soprattutto ci sono tanti nomi, là in cima, con i quali non siamo familiari e di cui nessuno parla. C’è anche il Gruppo Bilderberg ma non è il vertice della gerarchia, quindi prima di parlare di loro vediamo di scoprire chi sono quelli che sembrano comandarli.
Gli Illuminati e la Nobiltà Nera
....................
ERa solo un pezzo:chi lo vuole leggere tutto.
http://www.disinformazione.it/Nuovo%20O ... ndiale.htm
..........
Ciao
Pa
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

Continua,… Il completamento sulle osservazioni di Amàdeus

2) Quando il caro estinto dà le dimissioni il 12 novembre 2011, tutto il Cs tira un sospiro di sollievo. Del fasullo di Hardcore che solo una settimana prima di cadere aveva raccontato di nuovo quanto precisato a Cannes, che ristoranti e alberghi in Italia erano pieni, che bisognava prenotare l’aereo per poter viaggiare, …non se ne poteva veramente più….

Chiunque fosse arrivato al suo posto sarebbe stato ben accetto, …compreso il Diavolo in persona.

E’ arrivato Monti, quindi viva Monti.

Ma poi passato l’entusiasmo delle prime ore la logica prendeva il sopravvento sull’emozione.

Sostiene il Professor Zagrebelsky:

Il governo tecnico di Mario Monti è probabilmente il meglio che il tempo presente ci può offrire


E’ possibile che sia vero.

Ma veramente oggi in Italia esiste una sola persona che possa rappresentarci?

Su 59 milioni di abitanti di cui 42 maggiorenni che votano, solo Monti è in grado di rassicurare i Paesi esteri?

Cerchiamo di essere logici ed estremamente pratici. … Se questa notte Mario Monti venisse colpito da infarto e domani fosse pronto per il camposanto, che famo? Ci suicidiamo tutti come i Realiani?

Qualcosa non torna.

Perché quindi Mario Monti a novembre?

Mario Monti ha imparato da subito a fare il politico. Quando gli chiesero se era appoggiato dai poteri forti rispose prontamente di no. Un po’ di giorni fa, invece si è lamentato che i poteri forti lo avevano abbandonato e allora prontamente il Pompiere della Sera, ha gridato : <<Presente!!!>>

Confindustria ha smentito Monti. Gli altri hanno preferito non esporsi più di tanto.

All’inizio del suo mandato Monti pronunciava in continuazione la parola “equità”. Ora sa che è meglio non farlo più.

All’inizio i media lo chiamavano Super Mario, oggi sanno che ha fallito anche se qualcuno preferisce non renderlo pubblico.

Sempre in virtù dell’emozione della sostituzione del caro estinto, Mario Monti registrò all’epoca del cambio un consenso popolare pari al 71 %, secondo solo al presidente della Repubblica.

Dopo sette mesi di governo quel consenso si è ridotto a meno della metà. (33 % - Swg di Trieste – ultimo sondaggio di venerdì 15 giugno 2012).

Dei componenti del suo governo non ne porta la responsabilità perché gli sono stati imposti dalla troika ABC, dopo il “Patto delle catacombe” e dai poteri forti.

Siamo al 18 di giugno 2012, sono passati sette mesi e il buon Passera non ha ancora concluso la vendita delle frequenze. Chissà perché?

A Bologna, sul palco di “Repubblica idee”, Monti ribadisce il concetto che la patrimoniale non era possibile da attuare perché ci sarebbe voluto troppo tempo per definire i patrimoni da tassare e quindi nel frattempo i fondi si sarebbero volatizzati.

E questo nel più profondo silenzio di Scalfari, Mauro, e del conduttore del dibattito.

Evidentemente il premier considera la Banca d’Italia, meno della casa editrice della “Settimana enigmistica”.

E nello stesso tempo considera noi tutti un allevamento di merli imbecilli.

Nella relazione della Banca d’Italia del 2010 compare:
http://www.bancaditalia.it/statistiche/ ... _67_10.pdf

LA RICCHEZZA DELLE FAMIGLIE ITALIANE - 2009
I PRINCIPALI RISULTATI


Alla tabella 3a, per l’anno 2009 possiamo constatare che l’ammontare di:

Totale attività reali.(a)……………………..=..5.883,2…mld di euro
Totale attività finanziarie.(b)……………=..3.564,8…mld di euro
--------------------------------------------------------------------------------
Totale attività (a+ b)………………………..=..9.448,0…mld di euro
--------------------------------------------------------------------------------
Totale passività finanziarie.(c)………..=……859,9…mld di euro
--------------------------------------------------------------------------------
Ricchezza netta. (a+b-c)…………………=….8.588,1…mld di euro
--------------------------------------------------------------------------------


Dove, per attività reali la Banca d’Italia nella sua relazione N° 67 del 20 dicembre 2010 specifica che trattasi di:

2. Le attività reali

A fine 2009 la quota di attività reali in abitazioni risultava pari a oltre l’82 per cento del
totale delle attività reali e quella in fabbricati non residenziali a meno del 6 per cento.
Impianti, macchinari, attrezzature, scorte e avviamento incidevano per poco meno del 6 per cento, mentre i terreni e gli oggetti di valore ammontavano rispettivamente al 4 e al 2 per cento circa (Fig. 4).

La composizione delle attività reali ha subito modeste variazioni a partire dal 1995
(Tav. 3A); la quota in abitazioni è aumentata di 3,6 punti percentuali, mentre è diminuita quella
relativa ai terreni (-1,7), agli impianti, macchinari, scorte e avviamento (-1,4) e agli oggetti di
valore (-0,7). La quota dei fabbricati non residenziali è rimasta sostanzialmente invariata.


Mentre per le attività finanziarie intende:

3. Le attività finanziarie

Alla fine del 2009 il 44,2 per cento delle attività finanziarie era detenuto in:

- Obbligazioni private,
- titoli esteri,
- prestiti alle cooperative,
- azioni, partecipazioni e fondi comuni di investimento.
- Il contante, i depositi bancari e il risparmio postale rappresentavano meno di un
terzo del complesso delle attività finanziarie;
- la quota investita direttamente dalle famiglie in titoli pubblici italiani era pari a poco più del 5 per cento.
- Le riserve tecniche di assicurazione, che rappresentano le somme accantonate dalle assicurazioni e dai fondi pensione per future prestazioni in favore delle famiglie, ammontavano al 17,7 per cento del totale delle attività
finanziarie (Fig. 6).


Quindi, secondo il Totale attività reali.(a)……………………..=..5.883,2…mld di euro, non potevano essere volatili come ha fatto intendere Monti con il silenzio complice di Scalfari che improvvisamente non conosce più l’economia e la finanza, quello del direttore Mauro e del conduttore.

E non ci venga a raccontare che l’intero patrimonio finanziario, ammontante a 859,9…mld di euro fosse completamente volatile come Lei ha voluto farci credere, caro Professore, perché se fosse vero quanto Lei afferma saltava l’Italia se sparivano all’improvviso verso l’estero (cosa praticamente impossibile per alcune voci) 859,9 miliardi di euro.

Di conseguenza è stato più semplice prelevare i soldi a chi non ha capacità di reazione, controllo e pressione, con la complicità della casta politica, soprattutto di quella inadeguatamente definita di “””””sinistra”””””.

Come sempre nella storia, d’altra parte.


Il governo Monti si è quindi dimostrato in pratica come la continuità del governo Berlusconi con il suo “non possemus”.

Sergio Rizzo ha dichiarato sabato sera a “In Onda” che a suo avviso la manovra annunciata dal buon Passerotto andava fatta subito. Anche il “destrissimo” Giannino era dello stesso avviso.

Bella scoperta al 16 giugno 2012 quando fatti scappare i buoi si tenta di chiudere la stalla.

Secondo il vice direttore Porro de Il Giornale è oramai troppo tardi.


Ci troviamo quindi davanti ad una realtà drammatica essendo caduti dalla padella alla brace, anche se la propaganda di regime tende a minimizzare.

Berlusconi non funzionava, i partiti sono falliti, ma neppure Monti funziona.

Ritorna pertanto lacerante la domanda iniziale : Come ne veniamo fuori?

Ma veramente Monti è l’unico che possa oggi guidare l’Italia?

O è quello che poteri interessati vogliono farci credere.

Ripeto, se questa notte il premier venisse a mancare, credete veramente che ci suicideremmo tutti come i Realiani?
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

L'INTERVISTA
"I partiti devono rinnovarsi
altrimenti non c'è democrazia
"
Zagrebelsky primo firmatario del manifesto di Libertà e Giustizia "Dipende da noi". "Non possiamo fermarci a Monti, rinunciare alla politica è un pericolo"

di GOFFREDO DE MARCHIS

ROMA - Il professor Gustavo Zagrebelsky, presidente emerito della Corte Costituzionale, firma, a nome di tutta l'associazione Libertà e Giustizia, il primo manifesto del dopo-Berlusconi. Un modo per celebrare i dieci anni di vita di L&g e "per progettare l'avvenire".

Nel suo documento, professore, lei sembra non accodarsi alla Monti-mania. Perché?

"Perché l'atteggiamento acritico è in ogni caso, Monti e non Monti, non consono alla democrazia che è un regime per definizione critico, dove tutti pensano con la propria testa ed è escluso il culto della personalità. Tempo fa in un librettino, trattando del processo di Gesù - uno scandalo della democrazia - si è contrapposta la democrazia dogmatica e la democrazia populista alla democrazia critica. Quest'ultima è la versione liberale della democrazia. Quindi, con tutto il rispetto per le fatiche del governo tecnico e con la speranza che si ripone nell'operazione Monti, la rinuncia alla politica, alla lunga, mi pare un pericolo".

Siamo alla democrazia sospesa?

"Il governo tecnico di Mario Monti è probabilmente il meglio che il tempo presente ci può offrire. Ma occorre riportare in onore la politica. Certo, i partiti attuali offrono un pessimo spettacolo. L'esecutivo deve fronteggiare altri interlocutori: lobby, associazioni, sindacati. Le forze politiche sono ridotte al mugugno o al mugolio. La ripresa

della democrazia e della politica però ha bisogno di partiti rinnovati. Sono l'unico strumento che conosciamo per unificare la società e tenerla insieme".

Sbaglia allora chi a destra e a sinistra invoca Monti a Palazzo Chigi anche dopo le elezioni del 2013?
"Assistiamo a due fenomeni contemporaneamente. Da una parte al tentativo di impadronirsi del fenomeno Monti; dall'altra al desiderio di nascondere dietro ai tecnici la propria impotenza politica. Ma questo è un problema. In generale, siamo di fronte ad eventi che devono farci riflettere. Le istituzioni europee, mesi fa, hanno imposto alla Grecia di non fare un referendum e ora sembra che vogliano imporre a quel paese di non votare ad aprile. In Italia sento ipotesi di rinvio delle elezioni amministrative. E nessuno osa dire che a qualcuno piacerebbe rinviare pure le politiche del 2013. Siamo tutti impazziti?".

Vede per noi un rischio Grecia non solo economico ma anche democratico?
"Non vedo, ma temo. Consideriamo che l'articolo 11 della Costituzione, su cui si basa la nostra adesione alla Ue, consente rinunce alla nostra sovranità solo in condizioni di parità con gli altri Stati e solo a favore di istituzioni sovranazionali che operino per la giustizia tra le nazioni, non per favorire le operazioni di investitori - spesso speculatori - che operano sui mercati finanziari. Limitazioni della sovranità sì ma non a occhi chiusi. L'arduo doppio compito del governo è salvarci dalla bancarotta e salvare la sovranità nazionale. Per questa seconda parte la tecnica non basta: occorre la politica".

Perché LeG non vuole che questo Parlamento faccia le riforme costituzionali? La riduzione del numero dei parlamentari come si realizza?
"Prima si deve andare a votare, poi si mette mano alle riforme istituzionali con un Parlamento nuovo. Quella per la riduzione del numero dei parlamentari è una battaglia giusta ma tutto sommato marginale. Come si diceva una volta? I problemi sono ben altri. Aggiungo: la revisione della Costituzione, quando è autoriforma della politica, risulta molto difficile. Un antico testo anonimo firmato "il vecchio oligarca" - "La costituzione degli ateniesi" - sosteneva che la democrazia degenera senza avere le energie per autoriformarsi. È come il barone di Munchausen che cade nelle sabbie mobili e vuole tirarsi fuori aggrappandosi ai codini della parrucca. Tragicamente quel testo dice che alla fine la democrazia può solo essere abbattuta. Ho ritegno a dirlo. Allora diciamo così: la sfida della nostra classe politica è dimostrare che il vecchio oligarca aveva torto".

E il Porcellum con quale formula va spazzato via?
"Esistono tante idee di giustizia elettorale, come la chiamo io. È giusto il proporzionale, lo è il sistema uninominale dove si elegge il migliore, lo è anche il maggioritario che premia il più forte per permettergli di governare. Sono tutti sistemi che hanno una logica chiara. L'elettore sa come viene usato il suo voto. L'unica cosa che i partiti non dovrebbero fare sono i pasticci cioè mescolare sistemi eterogenei solo per soddisfare il loro interesse".

Voi proponete di sottoporre comunque a referendum eventuali riforme istituzionali. Anche se il Parlamento le approva con la maggioranza di due terzi. Ma è contro la Costituzione.
"La nostra richiesta nasce in un contesto di democrazia rappresentativa debole e delegittimata. All'assemblea costituente si disse: se c'è una maggioranza tanto ampia non c'è bisogno di interpellare i cittadini. Ma la premessa qual era? Che quei partiti rappresentassero davvero il popolo italiano. Oggi viviamo una crisi della rappresentanza. Quel presupposto è diventato fragile. Sarebbe buona cosa avere comunque un voto popolare. Che o tolga di mezzo la riforma o la legittimi in maniera solenne".

Come se la caverà Libertà e giustizia senza Berlusconi?
"Possiamo riempire due armadi con l'attività svolta in dieci anni. L'armadio di Berlusconi resta aperto per quel che si dice essere il "berlusconismo", qualcosa di più pervasivo del suo fondatore. Ci sono decine di leggi ad personam che andrebbero riviste. E non solo: la condanna della Corte di Strasburgo per la politica anti-immigrati non dice niente? Il secondo armadio è il futuro della politica. Ci dicono: cosa proponete oltre a manifestare esigenze e bisogni? Ma, diciamo noi, la risposta tocca alla classe dirigente proporre, è lì per questo. Noi manifestiamo esigenze. Una proposta che ci pare fondamentale, però l'abbiamo: la politica si apra alla società civile. Che non è il salotto buono, ma sono cittadini di ogni età, ceto sociale, professione che dedicano tempo, competenza, denaro ad attività d'interesse pubblico per pura dedizione al bene comune. Abbiamo bisogno di altre facce, d'altre energie, d'altri carismi. Soprattutto, di parole nuove. Non vede che quelle di oggi sono solo ripetizioni?"
(25 febbraio 2012)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
http://www.repubblica.it/politica/2012/ ... -30468832/
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

ECONOMIA & LOBBY
Grecia: "Rimaniamo in Europa"
Piazza Affari giù, spread a 474


Per fortuna sono rimasti nell'euro, se no chissà dove sarebbe schizzato.................
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

Energia, record della spesa nazionale: 66 miliardi di euro nel 2012
E' quanto emerge dal rapporto annuale dell'Unione petrolifera che ha parlato anche di nuovo allarme per l'industria della raffinazione italiana. De Vita: "A fine anno fermo oltre il 20% della capacità produttiva". Quest'anno soltanto la bolletta petrolifera inciderà per 37 miliardi di euro

di Redazione Il Fatto Quotidiano | 18 giugno 2012

Bollette in aumento e nuovo allarme per l’industria della raffinazione italiana. “A fine anno – ha detto il presidente dell’Unione petrolifera (Up), Pasquale De Vita, all’assemblea annuale – sarà fermo oltre il 20% della capacità produttiva”. Oltre agli impianti di Cremona (già chiusa) e di Roma (in via di chiusura), bisogna infatti contare anche le sospensioni temporanee. Sempre più salata anche la fattura energetica italiana, ovvero quella che il Paese paga per approvvigionarsi all’estero. Nel 2012 toccherà infatti un nuovo record salendo oltre i 66 miliardi di euro (dai 62,7 del 2011), con 37 miliardi di sola bolletta petrolifera (34,7 nel 2011). E’ la stima dell’Up, che sottolinea “l’effetto dirompente” del cambio euro-dollaro.

La crisi del comparto, però, non riguarda solo l’Italia. Tra i “malati gravi” c’è tutta l’Europa, ha spiegato De Vita, “e ciò è motivo di preoccupazione, sia per gli operatori che per le istituzioni europee, che solo di recente sembrano avere preso atto delle difficoltà del settore”. “La prova – ha proseguito – è nei numeri: su 98 raffinerie attive nel 2009 in Europa, 6-7 hanno chiuso (Gb, Francia, Germania, Italia e Romania); 13 hanno cambiato assetto proprietario (Gb, Francia, Germania, Olanda, Svezia e Spagna); 4 sono state messe in vendita senza successo (Gb, Francia e Germania); 5 sono fallite di cui 2 hanno trovato un compratore (Petroplus). In totale si tratta di oltre il 30% della capacità di raffinazione europea persa in due anni e il fenomeno non sembra essere destinato ad arrestarsi. Major come Bp, Shell, Conocophillips, Chevron, Exxonmobil e Total arretrano, sostituite da nuove realtà come Petrochina, Lukoil, Vitol, Gunvor, Klesch’’.

Di fronte a una crescente competizione da parte dell’industria asiatica, nient’affatto ad armi pari, vista la quasi totale assenza di regole che vige in Asia, “dall’inizio della crisi nei paesi occidentali sono stati chiuse raffinerie per circa 3 milioni barili al giorno (di cui 2,6 concentrati in Europa), mentre nei paesi non-Ocse nello stesso periodo ne sono entrati in esercizio 4,2 milioni barili al giorno, cui nel corso del 2012 dovrebbero aggiungersene altri 1,8 milioni”. In una simile situazione e di fronte al crollo dei consumi degli ultimi anni, anche in Italia il ridimensionamento in atto “sembra ormai irreversibile e, stando ai numeri, almeno il 20-25% della capacità attuale appare in eccesso. Lo conferma il fatto che dall’inizio del 2011 la capacità interessata da chiusure e/o sospesioni è stata di oltre 22 milioni di tonnellate, il 21% del totale”.

La bolletta energetica, prevista in crescita di circa 4 miliardi di euro, dovrebbe attestarsi a 66,5 miliardi di euro. E “nonostante il calo dei consumi”, sulla fattura energetica “pesa l’effetto euro”. Nel 2011 tutte le varie fonti hanno rilevato aumenti rispetto all’anno precedente. In particolare, dopo quella petrolifera, la spesa netta per l’approvvigionamento del gas, passata da 18,998 a 21,075 miliardi di euro (+10,9%), con circa 2,1 mld di euro in più ha fornito il maggior contributo alla spesa energetica.Il peso della fattura energetica sul pil è salito del 3,7% del 2010 al 4,4%, contro una media del 5,2% nel periodo 1980-85 e del 2,2% fra il 2000 e il 2004.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06 ... 12/266972/
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