Come se ne viene fuori ?

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camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

Passera indagato per frode fiscale, al Fatto.it risponde: ‘Ha parlato la procura per me’

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http://tv.ilfattoquotidiano.it/2012/07/ ... ra/201109/
erding
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da erding »

"Quello che però mi chiedo è cosa possa succedere a ottobre.

Alleanze, uomini e obiettivi.

Io per il momento vedo il nulla assoluto.

Tu invece cosa vedi?"

Camillobenso



Confesso di non essere in grado di prevedere scenari futuri, e penso che quasi nessuno possa stabilire esattamente cosa succederà da qui a quattro/otto mesi a venire.

Ogni volta si spera solo in qualche combinazione fortuita, immeritata ma benevola, confidando nel fatto, che peggio di così non può andare.
Poi spesso ci si accorge che non c'è mai fine al peggio.

Personalmente non invoco elezioni anticipate, francamente mi troverei in difficoltà a scegliere chi votare, ma di una cosa sono convinto, che se ora c'è il nulla,
come tu giustamente dici, questo nulla con qualche mese in più di tempo non produrrà nulla di buono o di risolutivo.

Si possono fare solo supposizioni.

Monti ed i protagonisti del suo governo li vedremo rientrare zitti e buoni nei loro ranghi?
Non credo proprio!

A Grillo, per esempio, è facile fare Grillo, in questo vuoto ci sguazza ed appare un gigante.

Le sue denunce sono quasi tutte sacrosante, ma poi... in quanto a rimedi...
Non so è... pericoloso.

Il timore è, che, un Grillo qualsiasi riesca a catalizzare ed intruppare quel 50% di “neutrali” non collocati, e diventare padrone del “campo”e riproporre avventure già viste.
D'altra parte l'Italia è avvezza a ciò, non scordiamoci... Benito, Bettino, Silvio … loro hanno fatto i guai che hanno fatto ma non sono stati gli unici colpevoli,
si sono avvalsi dell'incapacità e complicità di altri, attenti solo agli interessi personali e delle loro consorterie.

Un saluto
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

erding ha scritto:"Quello che però mi chiedo è cosa possa succedere a ottobre.

Alleanze, uomini e obiettivi.

Io per il momento vedo il nulla assoluto.

Tu invece cosa vedi?"

Camillobenso



Confesso di non essere in grado di prevedere scenari futuri, e penso che quasi nessuno possa stabilire esattamente cosa succederà da qui a quattro/otto mesi a venire.

Ogni volta si spera solo in qualche combinazione fortuita, immeritata ma benevola, confidando nel fatto, che peggio di così non può andare.
Poi spesso ci si accorge che non c'è mai fine al peggio.

Personalmente non invoco elezioni anticipate, francamente mi troverei in difficoltà a scegliere chi votare, ma di una cosa sono convinto, che se ora c'è il nulla,
come tu giustamente dici, questo nulla con qualche mese in più di tempo non produrrà nulla di buono o di risolutivo.

Si possono fare solo supposizioni.

Monti ed i protagonisti del suo governo li vedremo rientrare zitti e buoni nei loro ranghi?
Non credo proprio!

A Grillo, per esempio, è facile fare Grillo, in questo vuoto ci sguazza ed appare un gigante.

Le sue denunce sono quasi tutte sacrosante, ma poi... in quanto a rimedi...
Non so è... pericoloso.

Il timore è, che, un Grillo qualsiasi riesca a catalizzare ed intruppare quel 50% di “neutrali” non collocati, e diventare padrone del “campo”e riproporre avventure già viste.
D'altra parte l'Italia è avvezza a ciò, non scordiamoci... Benito, Bettino, Silvio … loro hanno fatto i guai che hanno fatto ma non sono stati gli unici colpevoli,
si sono avvalsi dell'incapacità e complicità di altri, attenti solo agli interessi personali e delle loro consorterie.

Un saluto

@erdind e @iospero (a cui avevo promesso di pubblicare l’articolo di Stefano Feltri comparso ieri su IFQ.


Il primo dato su cui discutere è l’articolo di Stefano Feltri che chiarisce in modo chiaro cosa sta succedendo al partito attualmente considerato il primo partito d’Italia da Termometro politico al 3 luglio 2012, che stima la media politica degli ultimi 15 giorni al 25,1 %.

Penso che comunque i sondaggi più attendibili siano da riservare alla Swg di Trieste, perché per primi, hanno registrato la prepotente crescita del M5S, per primi hanno registrato la flessione del M5S, mentre Masia per Mentana non se ne era neppure accorto, e che hanno registrato la risalita la settimana successiva del movimento di Grillo. Swg è il primo istituto di sondaggi che rileva la progressiva discesa del Pd, malgrado il committente sia la terza rete. Altri mi sembrano influenzati dal committente, e quindi vanno a inficiare anche la media, compreso il buon Pagnoncelli sempre “generoso” con il Pd, con committente Ballarò, Terza rete in forza al Pd.



Caso Passera, le indagini non fermano il “partito dei moderati”
Un pezzo del Partito democratico vuole il ministro per le alleanze al centro. Le associazioni religiose del convegno di Todi non danno peso alle vicende giudiziarie: conta solo la politica
di Stefano Feltri | 8 luglio 2012
Commenti (1)

Di Corrado Passera hanno bisogno in tanti, per dare un volto e un leader al progetto politico dei cattolici militanti, quello nato in un convegno a Todi a fine 2011. Senza Passera sembra inevitabile “l’irrilevanza dei cattolici”, come l’ha definita Ernesto Galli della Loggia sul Corriere della Sera.

Almeno di quell’area cattolica che punta il Parlamento e ha bisogno di un biglietto da visita per entrarci.

L’indagine della Procura di Biella sul ministro dello Sviluppo economico, per le operazioni con cui Intesa Sanpaolo, all’epoca da lui guidata, ha pagato oltre un miliardo di tasse in meno del dovuto, non scalfisce l’attrattiva di Passera. E neppure il lato oscuro dell’Intesa gestione Passera, rivelato in questi giorni dal Fatto (l’indagine sul presunto riciclaggio praticato dal ramo lussemburghese della banca, il coinvolgimento nella presunta corruzione al centro del caso Penati) bastano a consigliare ai cattolici di Todi di cambiare riferimento.

“Quando uno è amministratore delegato di una grande impresa è responsabile di fatto perché firma il bilancio, ma è poi difficile stabilire responsabilità personali”, sostiene Giuseppe Fioroniche nel Pd è uno dei maggiori estimatori del ministro. Il ragionamento di Fioroni è semplice: la cosiddetta area moderata, che poi sarebbe l’insieme dei delusi di Pdl e Udc più un pezzo di indecisi del Pd, è un serbatoio di voti cui tanti possono attingere, non solo e non tanto i partiti. Fioroni si candida a essere “un pontiere” che tiene il Pd agganciato al progetto di Todi.


PRIMA DEL GOVERNO
Monti il senso di Todi e delle associazioni che hanno organizzato il convegno era offrire ai suoi due principali ispiratori, Maurizio Sacconi e Giulio Tremonti, un’alternativa al declinare con ilberlusconismo. Poi sono arrivati i tecnici, Tremonti ha iniziato a costruirsi un suo percorso autonomo (sempre di sponda con il Vaticano) e Passera è diventato il principale riferimento, il garante delle ambizioni politiche degli altri protagonisti di Todi, ora raccolti nel

C’è Luigi Marino di Confcooperative, Giorgio Guerrini di Confartigianato che ha anticipato il proprio turno alla presidenza di Rete Imprese Italia (la Confindustria parallela dei piccoli) per avere più visibilità nel momento politico. E poi ci sono Sergio Marini della Coldiretti, che un paio di giorni fa ha ospitato il ministro Passera nell’assemblea annuale della propria associazione. E c’è Bernhard Scholz, gran capo della Compagnia delle Opere, il coordinamento delle ricche imprese legate a Comunione e liberazione. Al meeting di Rimini in agosto il più storico dei leader ciellini, Roberto Formigoni, non è coinvolto in alcuno degli eventi in programma (nonostante il settimanale Tempi di Luigi Amicone, pochi giorni fa, se la prendesse con chi insinuava che il “movimento” avesse scaricato il governatore della Lombardia). Passera invece c’è – i suoi guai giudiziari al momento sono molto minori di quelli di Formigoni – e parteciperà a un dibattito su Welfare e sviluppo.

Raffaele Bonanni merita un ragionamento a parte. Nello schema originario di Todi lui era il perno di tutto: l’asse tra la sua Cisl e l’allora ministro del Welfare Maurizio Sacconi garantiva quel clima di dialogo tra componenti della società che tanto piace alle associazioni cattoliche più vicine al centrodestra. “Mi raccomando, non scriva che voglio fare politica”, si cautela Bonanni: sta anche provando a ottenere un nuovo mandato alla guida della Cisl, anche se lo statuto non lo consentirebbe. Il fatto che stia puntando ancora sul sindacato, pur non avendo mai nascosto di sentirsi pronto al passaggio alla politica attiva, sembra indicare che Bonanni non crede più al progetto di Todi, pura avendo firmato solo un paio di mesi fa il manifesto per la buona politica in cui si legge che “avvertiamo l’urgenza di un nuovo impegno e la necessità di preoccuparci e occuparci dei problemi della nostra comunità, di interrogarci sulle implicazioni etiche, culturali e sociali delle nostre scelte e dei nostri comportamenti”. In realtà pare che l’atteggiamento di Bonanni non dipenda da una crisi di sfiducia, quanto dal fatto che il suo ruolo è diventato molto meno rilevante durante l’era dei tecnici. Su Passera è piuttosto freddo: “Mi sembra che da ministro stia tenendo un ruolo defilato, secondo me è completamente distaccato dal progetto di Todi, si concentra soltanto sulla sua attività ministeriale”.


DAL SOGNO di una nuova Dc, o di motore di un centrodestra post-berlusconiano, la compagine di Todi sembra ora poter ambire a essere soltanto una specie di comitato elettorale di Passera(e forse di Andrea Riccardi, altro ministro todino).


L’ex banchiere lo ha detto più volte che immagina il suo futuro in politica. Non sarà il nuovo leader dei moderati (categoria giornalistica che sembra poco evidente nei sondaggi) che qualcuno si aspettava.



Ma se hanno ragione Fioroni e quelli che nel Pd guardano al centro, Passera può diventare un elemento molto utile per spingere il centrosinistra un po’ più lontano dalla sinistra di Nichi Vendola e Antonio Di Pietro.



Sempre che dal passato bancario del ministro dello Sviluppo non emergano altre storie poco commendevoli che potrebbero offuscarne l’immagine. Se non agli occhi dei suoi sponsor (che già si vedono felici peones in Parlamento), almeno davanti a quelli degli elettori.
da Il Fatto Quotidiano dell’8 giugno 2012
Twitter @stefanofeltri

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/07 ... ti/287504/
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

erding ha scritto:"Quello che però mi chiedo è cosa possa succedere a ottobre.

Alleanze, uomini e obiettivi.

Io per il momento vedo il nulla assoluto.

Tu invece cosa vedi?"

Camillobenso



Confesso di non essere in grado di prevedere scenari futuri, e penso che quasi nessuno possa stabilire esattamente cosa succederà da qui a quattro/otto mesi a venire.

Ogni volta si spera solo in qualche combinazione fortuita, immeritata ma benevola, confidando nel fatto, che peggio di così non può andare.
Poi spesso ci si accorge che non c'è mai fine al peggio.

Personalmente non invoco elezioni anticipate, francamente mi troverei in difficoltà a scegliere chi votare, ma di una cosa sono convinto, che se ora c'è il nulla,
come tu giustamente dici, questo nulla con qualche mese in più di tempo non produrrà nulla di buono o di risolutivo.

Si possono fare solo supposizioni.

Monti ed i protagonisti del suo governo li vedremo rientrare zitti e buoni nei loro ranghi?
Non credo proprio!

A Grillo, per esempio, è facile fare Grillo, in questo vuoto ci sguazza ed appare un gigante.

Le sue denunce sono quasi tutte sacrosante, ma poi... in quanto a rimedi...
Non so è... pericoloso.

Il timore è, che, un Grillo qualsiasi riesca a catalizzare ed intruppare quel 50% di “neutrali” non collocati, e diventare padrone del “campo”e riproporre avventure già viste.
D'altra parte l'Italia è avvezza a ciò, non scordiamoci... Benito, Bettino, Silvio … loro hanno fatto i guai che hanno fatto ma non sono stati gli unici colpevoli,
si sono avvalsi dell'incapacità e complicità di altri, attenti solo agli interessi personali e delle loro consorterie.

Un saluto

@erdind e @iospero (a cui avevo promesso di pubblicare l’articolo di Stefano Feltri comparso ieri su IFQ.


Il primo dato su cui discutere è l’articolo di Stefano Feltri che chiarisce in modo chiaro cosa sta succedendo al partito attualmente considerato il primo partito d’Italia da Termometro politico al 3 luglio 2012, che stima la media politica degli ultimi 15 giorni al 25,1 %.

Penso che comunque i sondaggi più attendibili siano da riservare alla Swg di Trieste, perché per primi, hanno registrato la prepotente crescita del M5S, per primi hanno registrato la flessione del M5S, mentre Masia per Mentana non se ne era neppure accorto, e che hanno registrato la risalita la settimana successiva del movimento di Grillo. Swg è il primo istituto di sondaggi che rileva la progressiva discesa del Pd, malgrado il committente sia la terza rete. Altri mi sembrano influenzati dal committente, e quindi vanno a inficiare anche la media, compreso il buon Pagnoncelli sempre “generoso” con il Pd, con committente Ballarò, Terza rete in forza al Pd.



Caso Passera, le indagini non fermano il “partito dei moderati”
Un pezzo del Partito democratico vuole il ministro per le alleanze al centro. Le associazioni religiose del convegno di Todi non danno peso alle vicende giudiziarie: conta solo la politica
di Stefano Feltri | 8 luglio 2012
Commenti (1)

Di Corrado Passera hanno bisogno in tanti, per dare un volto e un leader al progetto politico dei cattolici militanti, quello nato in un convegno a Todi a fine 2011. Senza Passera sembra inevitabile “l’irrilevanza dei cattolici”, come l’ha definita Ernesto Galli della Loggia sul Corriere della Sera.

Almeno di quell’area cattolica che punta il Parlamento e ha bisogno di un biglietto da visita per entrarci.

L’indagine della Procura di Biella sul ministro dello Sviluppo economico, per le operazioni con cui Intesa Sanpaolo, all’epoca da lui guidata, ha pagato oltre un miliardo di tasse in meno del dovuto, non scalfisce l’attrattiva di Passera. E neppure il lato oscuro dell’Intesa gestione Passera, rivelato in questi giorni dal Fatto (l’indagine sul presunto riciclaggio praticato dal ramo lussemburghese della banca, il coinvolgimento nella presunta corruzione al centro del caso Penati) bastano a consigliare ai cattolici di Todi di cambiare riferimento.

“Quando uno è amministratore delegato di una grande impresa è responsabile di fatto perché firma il bilancio, ma è poi difficile stabilire responsabilità personali”, sostiene Giuseppe Fioroniche nel Pd è uno dei maggiori estimatori del ministro. Il ragionamento di Fioroni è semplice: la cosiddetta area moderata, che poi sarebbe l’insieme dei delusi di Pdl e Udc più un pezzo di indecisi del Pd, è un serbatoio di voti cui tanti possono attingere, non solo e non tanto i partiti. Fioroni si candida a essere “un pontiere” che tiene il Pd agganciato al progetto di Todi.


PRIMA DEL GOVERNO
Monti il senso di Todi e delle associazioni che hanno organizzato il convegno era offrire ai suoi due principali ispiratori, Maurizio Sacconi e Giulio Tremonti, un’alternativa al declinare con ilberlusconismo. Poi sono arrivati i tecnici, Tremonti ha iniziato a costruirsi un suo percorso autonomo (sempre di sponda con il Vaticano) e Passera è diventato il principale riferimento, il garante delle ambizioni politiche degli altri protagonisti di Todi, ora raccolti nel

C’è Luigi Marino di Confcooperative, Giorgio Guerrini di Confartigianato che ha anticipato il proprio turno alla presidenza di Rete Imprese Italia (la Confindustria parallela dei piccoli) per avere più visibilità nel momento politico. E poi ci sono Sergio Marini della Coldiretti, che un paio di giorni fa ha ospitato il ministro Passera nell’assemblea annuale della propria associazione. E c’è Bernhard Scholz, gran capo della Compagnia delle Opere, il coordinamento delle ricche imprese legate a Comunione e liberazione. Al meeting di Rimini in agosto il più storico dei leader ciellini, Roberto Formigoni, non è coinvolto in alcuno degli eventi in programma (nonostante il settimanale Tempi di Luigi Amicone, pochi giorni fa, se la prendesse con chi insinuava che il “movimento” avesse scaricato il governatore della Lombardia). Passera invece c’è – i suoi guai giudiziari al momento sono molto minori di quelli di Formigoni – e parteciperà a un dibattito su Welfare e sviluppo.

Raffaele Bonanni merita un ragionamento a parte. Nello schema originario di Todi lui era il perno di tutto: l’asse tra la sua Cisl e l’allora ministro del Welfare Maurizio Sacconi garantiva quel clima di dialogo tra componenti della società che tanto piace alle associazioni cattoliche più vicine al centrodestra. “Mi raccomando, non scriva che voglio fare politica”, si cautela Bonanni: sta anche provando a ottenere un nuovo mandato alla guida della Cisl, anche se lo statuto non lo consentirebbe. Il fatto che stia puntando ancora sul sindacato, pur non avendo mai nascosto di sentirsi pronto al passaggio alla politica attiva, sembra indicare che Bonanni non crede più al progetto di Todi, pura avendo firmato solo un paio di mesi fa il manifesto per la buona politica in cui si legge che “avvertiamo l’urgenza di un nuovo impegno e la necessità di preoccuparci e occuparci dei problemi della nostra comunità, di interrogarci sulle implicazioni etiche, culturali e sociali delle nostre scelte e dei nostri comportamenti”. In realtà pare che l’atteggiamento di Bonanni non dipenda da una crisi di sfiducia, quanto dal fatto che il suo ruolo è diventato molto meno rilevante durante l’era dei tecnici. Su Passera è piuttosto freddo: “Mi sembra che da ministro stia tenendo un ruolo defilato, secondo me è completamente distaccato dal progetto di Todi, si concentra soltanto sulla sua attività ministeriale”.


DAL SOGNO di una nuova Dc, o di motore di un centrodestra post-berlusconiano, la compagine di Todi sembra ora poter ambire a essere soltanto una specie di comitato elettorale di Passera(e forse di Andrea Riccardi, altro ministro todino).


L’ex banchiere lo ha detto più volte che immagina il suo futuro in politica. Non sarà il nuovo leader dei moderati (categoria giornalistica che sembra poco evidente nei sondaggi) che qualcuno si aspettava.



Ma se hanno ragione Fioroni e quelli che nel Pd guardano al centro, Passera può diventare un elemento molto utile per spingere il centrosinistra un po’ più lontano dalla sinistra di Nichi Vendola e Antonio Di Pietro.



Sempre che dal passato bancario del ministro dello Sviluppo non emergano altre storie poco commendevoli che potrebbero offuscarne l’immagine. Se non agli occhi dei suoi sponsor (che già si vedono felici peones in Parlamento), almeno davanti a quelli degli elettori.
da Il Fatto Quotidiano dell’8 giugno 2012
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paolo11
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da paolo11 »

Bisogna tenere conto che siamo all’interno della Terza rivoluzione industriale che non elimina solo operai alla catena di montaggio, ma ora arriva a toccare indistintamente i colletti bianchi.
2) Bisogna sapere come si intende rapportarci con i poteri forti.
3) Chi si candida al nuovo cosa intende fare con le mafie?
E queste sono solo le domande iniziali
Avere delle risposte a questo è come aver già risolto la metà dei problemi
Camillobenso.
.................................................
Tutto vero quello che hai riportato.
Una cosa però mi sembra ovvia.Con i partiti tradizionali cambiarebbe poco o niente nel futuro.
Troppo compromessi nei vari casi di corruzione e ben altro.
Il movimento 5 stelle se avesse la maggioranza assoluta con le prossime elezioni.Potrebbe fare molta differenza nei confronti dei partiti tradizionali.
Grillo è solo il promotore di questo partito.Nello statuto devono essere incensurati.Lui lo ha detto molte volte.IO sono fuori per avere avuto un incidente stradale con morti.Al momento opportuno proporranno un loro candidato alle prossime elezioni.
Una cosa è certa se vincesse il movimento 5 stelle? se cominciano con il loro programma di riduzione parlamentari,riduzione stipenti , pensioni d'oro, e molte altre cose che non elenco ,sarebbe troppo lunga.Certamente il candidato se vincesse, avrebbe la vita corta sia da parte degli apparati dello stato deviati che della mafia.Ogni partito ha lo zoccolo duro che li vota forse per interesse personale, non certo per quello che hanno fatto vedere in questi anni.
Ormai mi sono all'ontanato dalla logica destra sinistra.Le ideologie ormai non esistono piu nel nostro paese da anni.Siamo stati presi in giro piu noi che quelli di destra.Almeno questo movimento parte veramente dal basso.E questo è gia qualcosa.
Non apparati con pure le proprie fondazioni che alla fine paghiamo noi.Si può vincere anche con pochi mezzi, lo hanno dimostrato.
Ciao
Paolo11
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

@ paolo11

Tutto vero quello che hai riportato.
Una cosa però mi sembra ovvia.


Con i partiti tradizionali cambierebbe poco o niente nel futuro.

Pier Ferdinando Casini
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Pier Ferdinando Casini (Bologna, 3 dicembre 1955) è un politico italiano.
Nel corso della sua lunga carriera politica è stato Presidente della Camera dei deputati nella XIV Legislatura. Attualmente è il leader dell'UDC e dell'Unione di Centro, pur non ricoprendo cariche partitiche. Riveste anche il ruolo di Presidente onorario dell'Unione Interparlamentare e di presidente dell'Internazionale Democratica Centrista.
Democrazia Cristiana
Dopo aver ottenuto nel 1979 la laurea in giurisprudenza, nel 1980 inizia la sua attività politica nella Democrazia Cristiana, come consigliere comunale a Bologna, fino all'elezione alla Camera dei deputati nel 1983.

29 anni in Parlamento

*
Rosy Bindi
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Maria Rosaria Bindi , meglio conosciuta come Rosy Bindi ( pronuncia italiana: [rɔ ː zi bindi] ) (nato il 12 febbraio 1951), è un politico italiano e l'attuale presidente del Partito Democratico .Carriera
Nata a Sinalunga ( Toscana ), si è laureata in scienze politiche . Lei era in piedi vicino l'avvocato Vittorio Bachelet quando venne assassinato daiBrigate Rosse nel 1980. Ha ricoperto la carica di vice-presidente di Azione Cattolica , la più famosa associazione laicale cattolica italiana, dal 1984 al 1989, anno entra a far parte della Democrazia Cristiana (DC) del partito.
Nel elezioni politiche del 2001 è stata eletta per la terza volta alla Camera dei Deputati nel collegio di CortonaXI

Legislatura
XI 5 aprile 1992 - 23 aprile 1992
14 aprile 1994 - 721 giorni
XII Legislatura
27-28 marzo 1994 - 15 aprile 1994
8 maggio 1996 - 754 giorni
XIII Legislatura
21 aprile 1996 - 9 maggio 1996
29 maggio 2001 - 1.846 giorni

20 anni di Parlamento

*
Massimo D'Alema
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
X Legislatura
14 giugno 1987 - 2 luglio 1987
22 aprile 1992 - 1.756 giorni

25 anni di Parlamento

*

Giuseppe Pisanu
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Pisanu è stato deputato per la Dc dal 1972 al 1992

Nota
Lo scandalo P2-Banco Ambrosiano e le dimissioni [modifica]
Nel 1983 Pisanu è costretto a dimettersi per lo scandalo P2, per i suoi rapporti con Flavio Carboni, con Roberto Calvi, e con il crack del Banco Ambrosiano. Resterà lontano dalla politica per tre anni. È nell'ambiente della P2 che Pisanu incontra, nei primi anni '80, l'imprenditore Silvio Berlusconi[1]
Secondo i parlamentari Sergio Flamigni e Michele Caccavale, ad inizio anni ’80 Pisanu, allora sottosegretario al Tesoro, era il padrino politico di Flavio Carboni, faccendiere sardo in rapporti con mafiosi e con esponenti della Banda della Magliana, e in affari con Silvio Berlusconi:
« Sollecitato dal suo protetto Flavio Carboni, il sottosegretario al Tesoro Pisanu si interessa attivamente, e senza averne alcuna autorità istituzionale, della vicenda Calvi-Ambrosiano. L’On. Pisanu incontra privatamente Calvi per ben quattro volte, sempre accompagnato da Carboni; l’ultimo incontro col banchiere della P2 è del 22 maggio 1982, quando Pisanu vola a Milano utilizzando l’aereo di Carboni, e scortato dal suo faccendiere sardo incontra Calvi »
(Sergio Flamigni,Trame atlantiche, storia della loggia P2)

42 anni di Parlamento, e non molla

*

Walter Veltroni
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Nel 1987 è stato eletto per la prima volta deputato nazionaleNel 2001 divenne sindaco di Roma fino 2007

25-6=19 anni di Parlamento

*
Maurizio Sacconi
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Maurizio Sacconi (Conegliano, 13 luglio 1950) è un politico italiano, è stato Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali nel Governo Berlusconi IV ed ex funzionario di agenzia ONU
Nel PSI
È eletto per la prima volta deputato nelle file del Partito Socialista Italiano, all'età di 29 anni nel 1979.

33 anni di Parlamento

*

Gianfranco Fini
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Nel 1983 viene eletto per la prima volta alla Camera dei deputati.Troppo compromessi nei vari casi di corruzione e ben altro.

29 anni di Parlamento

Tutti i parlamentari sanno molto bene come funziona l’ambaradan, ma fanno finta di non saperlo.

Sulla corruzione non vedo i rimedi a livello nazionale proposti da M5S.

E questo è un nodo fondamentale.

Anche i parlamentari di fresca nomina del 1948 erano tutti intonsi perché nessuno faceva parte del sistema corrotto del fascismo, ma poi abbiamo visto come è finita.

Quando crolla la prima Repubblica la seconda esordisce nel 1994 con a capo un personaggio legatissimo alla corruzione della prima Repubblica, ma alla maggioranza degli italiani stava bene cosi.


Governo Berlusconi I
 Dal 10 maggio 1994 al 17 gennaio 1995
 Presidente del Consiglio dei ministri: Silvio Berlusconi (FI)
 Composizione del governo: FI, AN, Lega Nord, CCD, Unione di Centro

Guarda caso, Fini e Casini sono stati i sostenitori della crescita e del successo del tamarro di Hardcore e adesso fanno di tutto che gli elettori se lo dimentichino.



Il movimento 5 stelle se avesse la maggioranza assoluta con le prossime elezioni. Potrebbe fare molta differenza nei confronti dei partiti tradizionali.
Grillo è solo il promotore di questo partito.Nello statuto devono essere incensurati.Lui lo ha detto molte volte.IO sono fuori per avere avuto un incidente stradale con morti.Al momento opportuno proporranno un loro candidato alle prossime elezioni.


Un conto è vincere le comunali e un conto le nazionali. Parma non è stato un buon esempio di efficienza.

Due mesi per formare una giunta sono troppi.

Non è questione di inesperienza, ma di mentalità.

Quando ci si candida alla guida di un Comune bisogna che si disponga di una squadra e di un progetto preliminare. Parma, poi, in modo particolare, richiedeva un progetto di risanamento per via dei noti guai.

Se poi non vieni eletto pazienza vuol dire che altri sono stati più bravi nel convincere i merli, ma presentandoti con tutto pronto già in campagna elettorale dai prova di efficienza e sicurezza.

Pizzarotti per il momento non ha offerto un esempio di efficienza.



Una cosa è certa se vincesse il movimento 5 stelle? se cominciano con il loro programma di riduzione parlamentari,riduzione stipenti , pensioni d'oro, e molte altre cose che non elenco ,sarebbe troppo lunga.

Il problema principale in questo momento è l’economia, bloccare la recessione, stabilizzarla, mettere le premesse di una ripartenza ed uscire dalla recessione.

Economia significa anche e soprattutto disoccupazione.

Esiste prima di riduzione parlamentari, riduzione stipendi, pensioni d'oro, e molte altre cose che non hai elencato, fornire una soluzione per due generazioni completamente fottute.

Grillo non può eludere questo problema o pensare come fa la classe dirigente attuale che suggerisce di prendere la Samsonite del padre e andare a cercare fortuna per il mondo, come succede dalla fine dell’ottocento.


Quindi, in questo momento Grillo e il suo movimento non hanno gli uomini per affrontare queste problematiche che farebbero tremare i polsi anche a De Gasperi e a Einaudi che erano avvantaggiati moltissimo perché avevano davanti a sé una fase di ricostruzione, mentre ora da tempo è stato ricostruito tutto e in più abbiamo anche tutto.


Se per ipotesi dovesse cadere il governo nei prossimi giorni, oppure, se a Monti venisse un’infarto e passasse a miglior vita, cosa succederebbe in Italia? Quale situazione tampone ha pronto Grillo per questa emergenza?


Certamente il candidato se vincesse, avrebbe la vita corta sia da parte degli apparati dello stato deviati che della mafia.Ogni partito ha lo zoccolo duro che li vota forse per interesse personale, non certo per quello che hanno fatto vedere in questi anni.
Ormai mi sono allontanato dalla logica destra sinistra.Le ideologie ormai non esistono piu nel nostro paese da anni.Siamo stati presi in giro piu noi che quelli di destra.Almeno questo movimento parte veramente dal basso.E questo è già qualcosa.
Non apparati con pure le proprie fondazioni che alla fine paghiamo noi. Si può vincere anche con pochi mezzi, lo hanno dimostrato.


Sì, si può vincere ma poi bisogna governare.

Anche il Cs poteva vincere in carrozza nel novembre 2011, ma poi non aveva gli uomini per governare e Bersani se l’è fatta sotto e ha preferito nascondersi dietro le gonne di Monti. E lo sta facendo tuttora perché il problema non l’ha ancora risolto.

Questo non significa essere contro o pro Grillo, significa solo mettere i puntini sulle "i", guardando a fondo i problemi che aspettano chiunque sia intenzionato ad andare a governare questo stramaledetto Paese.
paolo11
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da paolo11 »

Anche il Cs poteva vincere in carrozza nel novembre 2011, ma poi non aveva gli uomini per governare e Bersani se l’è fatta sotto e ha preferito nascondersi dietro le gonne di Monti. E lo sta facendo tuttora perché il problema non l’ha ancora risolto.
Camillobenso.
................................
Caro camillobenso anche questo è vero.Sapendo che doveva fare delle cose impopolari ha scelto il tecnico, che sua volta ha chiesto aiuto ad un altro tecnico.
Ma il movimento 5 stelle non ha dietro uno zoccolo duro da tenersi stretto, per il semplice motivo che non ha apparati.
Non sono dentro un po dappertutto come lo sono i partiti tradizionali sia nelle aziende pubbliche che nel pubblico impiego eccc........
per il semplice motico che li abbiamo sul groppone da tanti anni come hai indicato tu.
Gia passare a 2 legislature e poi tornarsene a casa.E' gia una grande cosa.
SE vincono sbaglieranno anche loro.Ma almeno non li avremo sul groppone a vita.
Non mi dire che in tutti questi anni hanno saputo governare i partiti tradizionali?
Hanno solo sgovernato.
Ciao
Paolo11
camillobenso
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Iscritto il: 06/04/2012, 20:00

Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

L’Unità ha promosso questo sondaggio, nella speranza di poter sbandierare che ha ragione Monti, ma la base del P-ier-D la pensa sempre diversamente.


Sondaggio
Ti ringraziamo per aver votato
Squinzi accusa Monti: fai macelleria sociale. Premier replica: tu fai salire spread. Cosa ne pensi?
• Squinzi ha diritto di esprimere una critica se non condivide un provvedimento del governo
70 %
• Ha ragione Monti: in questo momento chi critica il governo danneggia l'Italia
30 %
paolo11
Messaggi: 3688
Iscritto il: 22/02/2012, 14:30

Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da paolo11 »

Allora a questo punto.Ogni cazzata che Monti fà bisognerebbe stare zitti.Se no lo spred si alza.AQllora con i prossimi scioperi dovrebbe andare alle stelle.
Ciao
Paolo11
peanuts
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Iscritto il: 21/02/2012, 22:29

Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da peanuts »

Beh, speriamo che lo sciopero venga proclamato quanto prima.
Stavolta dobbiamo fermargli tutto.
Oh, su squinzio... quando l'altro giorno faceva il progressista (per poi rimangiarsi tutto, cayman style) ho pensato subito "timeo danaos"...
Se vanno al governo le forze che auspico, spero che cancellino confdisastro dalla faccia della terra per le ripetute violazioni dei diritti dei lavoratori e della sicurezza sul lavoro.
Dopodiché lo stato decida tutto. Specie i prezzi.
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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