quo vadis PD ????
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Re: quo vadis PD ????
i(n)chino e folli(a)ni... HA HA HA HA HA HA HA!
Ma speriamo che nel 2013 vi arrivi un calcio nel culo di proporzioni epiche. Zozzoni!
Ma speriamo che nel 2013 vi arrivi un calcio nel culo di proporzioni epiche. Zozzoni!
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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Re: quo vadis PD ????
Ovviamente, caro shiloh, NON volevo accumunare tutti con lo stesso grado di responsabilità.shiloh ha scritto:erding ha scritto:
Sono in molti ormai a definire le prossime elezioni, autunno od inverno che sarà, le più difficili ed imprevedibili della storia repubblicana italiana.
Certo, caro shiloh, che ci si può anche divertire, ma... a seconda di come andranno le cose non ci andremo di mezzo solo noi (poco male) ma sopratutto i nostri figli e nipoti, e del loro futuro, in certo qual modo, anche noi ne portiamo la responsabilità.
un saluto erding
ne portiamo una parte...la nostra.
noi elettori di sinistra non siamo responsabili per i milioni di beoti che per 20 anni hanno votato il former primo Priapo e che ancora oggi ,
dopo tutte le lapalissiane caxxate e porcate ,
sia pubbliche che private che ha fatto,
gli riconoscono ancora un (per me incredibile) consenso del 18-20 %.
e io penso anche che la mia parte da brava formichina italiana l'ho fatta tutta.
piuttosto sono i nostri rappresentanti / referenti politici,
che non hanno saputo,
neanche minimamente,
raccogliere l'eredità morale di Berlinguer e costruire un seria alternativa di governo.
Volevo dire che per arrivare alla situazione in cui ci troviamo deve esserci stato un concorso ampio di fattori
con altrettante responsabilità, più o meno gravi o consapevoli.
Per esempio del berlusconismo non è il solo Berlusconi ad esserne responsabile, non può aver fatto tutto lui dasolo.
Uno scrittore, Khalil Gibran, scrive che:" la fogia non ingiallisce senza che tutta la pianta ne sia la complice muta."
Arrivando provocatoriamente addirittura a scrivere che: " l'assassinato è responsabile del proprio assassinio."
http://www.la-poesia.it/stranieri/orien ... _colpa.htm
Sono convinto che tutto si lega e nessuna azione o fatto, anche il più piccolo, può essere ininfluente.
Poi... a ciasuno il suo, meriti, demeriti e quanto altro.
Chiaramente, noi “formichine”siamo le meno responsabili e le più penalizzate.
Un saluto erding
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Re: quo vadis PD ????
erding ha scritto:
Per esempio del berlusconismo non è il solo Berlusconi ad esserne responsabile,
non può aver fatto tutto lui da solo.
Uno scrittore, Khalil Gibran, scrive che:
" la fogia non ingiallisce senza che tutta la pianta ne sia la complice muta."
Arrivando provocatoriamente addirittura a scrivere che:
" l'assassinato è responsabile del proprio assassinio."
.
Un saluto erding
certamente che non può aver fatto tutto lui da solo...lo hanno supportato venti milioni di beoti perloppiù padani...perchè citando Giorgio Gaber:
"non temo il Berlusconi in se,
temo il Berlusconi...in me ".
un salutone di rimando.
Re: quo vadis PD ????
Gli Italiano hanno un tale culto della furbizia , da ammirarla anche quando usata a proprio danno.shiloh ha scritto:erding ha scritto:
Per esempio del berlusconismo non è il solo Berlusconi ad esserne responsabile,
non può aver fatto tutto lui da solo.
Uno scrittore, Khalil Gibran, scrive che:
" la fogia non ingiallisce senza che tutta la pianta ne sia la complice muta."
Arrivando provocatoriamente addirittura a scrivere che:
" l'assassinato è responsabile del proprio assassinio."
.
Un saluto erding
certamente che non può aver fatto tutto lui da solo...lo hanno supportato venti milioni di beoti perloppiù padani...perchè citando Giorgio Gaber:
"non temo il Berlusconi in se,
temo il Berlusconi...in me ".
un salutone di rimando.
- Giuseppe Prezzolini - (scrittore-editore, Perugia, 27 gennaio 1882 – Lugano, 14 luglio 1982)
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Re: quo vadis PD ????
Frequenze tv, il ministero di Passera rinnova le autorizzazioni per 20 anni
Il dicastero dell'ex numero uno di Intesa firma il rinnovo per dieci anni, più una proroga automatica per i successivi dieci, della attuale situazione del piccolo schermo. Risultato: Mediaset evita di perdere i suoi privilegi e le emittenti locali soffriranno con il passaggio al digitale
di Carlo Tecce | 11 luglio 2012
Chi l’ha detto che il mercato sia selvaggio e pericoloso? Chi l’ha detto sbaglia. Perché le televisioni italiane, grosse e piccine, possono dormire serenamente per i prossimi vent’anni. Oppure rassegnarsi perché nulla potrà più cambiare. Garantisce il ministero per lo Sviluppo economico, diretto dall’ex banchiere Corrado Passera, che rinnova le autorizzazioni per le frequenze (patrimonio pubblico) con un provvidenziale documento amministrativo: lo Stato fotografa il sistema attuale, pieno di conflitti e interferenze, e lo rende immodificabile sino al 2022, con una proroga automatica per altri dieci anni. Certo, può replicare il ministero, lo Stato può sempre ripensarci: a costo di pagare rimborsi milionari, però. Anni fa lo Stato decise decisedi chiamare il noleggio di Stato “diritto d’uso”. In cambio le aziende pagano un obolo calcolato sul fatturato annuo: l’1 per cento, spiccioli. Non soltanto le televisioni, e soprattutto Mediaset (e Rete4), godranno di vecchi privilegi per vent’anni, ma si ritrovano lo sconto applicato in anticipo.
NESSUNO PUÒ motivare questa fretta improvvisa del ministero, tranne il velenoso sospetto che sia servita a frenare l’assalto dei berlusconiani al presidente Anna Maria Tarantola, regolarmente eletta dal Cda di viale Mazzini proprio ieri, mentre lo Sviluppo economico comunicava la lieta notizia agli editori televisivi. In questo “condono” di massa finiscono tutti: le televisioni che riescono a trasmettere su frequenze teoricamente provvisorie, cioè Mediaset; le emittenti locali che vengono oscurate dai ripetitori più invasivi, ancora Mediaset. Non è semplice capire per quale timore (o pressione), in questi giorni, il ministero di Passera abbia ignorato la Conferenza di Ginevra che ordinava di rivedere la distribuzione delle frequenze televisive per migliorare le connessioni veloci: la famosa Banda larga che, per la parte di Italia che si trova sfortunatamente a sud di Roma, resta un miraggio. Ci vuole coraggio, e un senso di sfida, a rinnovare le concessioni quando l’Autorità competente è sospesa fra i due consigli, quello scaduto il 15 maggio e quello in arrivo il 16 luglio. L’Agcom doveva scrivere un piano per le frequenze; c’era una bozza provvisoria, in attesa di redigere il testo definitivo.
IL MINISTERO ha sbandierato a lungo l’abolizione del beauty contest e la prossima asta onerosa che potrebbe scalfire il duopolio italiano: ora, perché l’hanno dimenticato? Forse perché sanno che l’asta sarà inevitabilmente rinviata di un paio di mesi: e chi vivrà, vedrà. Il commissario Nicola D’Angelo, in carica ancora per pochi giorni, ha spedito una lettera ai vertici Agcom per chiedere spiegazioni. Non ha ricevuto risposta. Ma nei commenti privati, in Autorità parlano di un’accelerazione inaspettata e assurda: “Come fanno a concedere qualcosa senza un piano? È un abuso pazzesco”. Il ministero si difende evidenziando l’assoluta buona fede: “Non potevamo ritardare, ci avrebbero subissato di ricorsi. Il limite era il 30 giugno. È vero che la situazione è in continua evoluzione, ma lo Stato non abdica ai suoi poteri, potrà sempre intervenire. E Mediaset ne esce penalizzata perché non potrà trasformare le frequenze telefoniche che possiede in quelle televisive”.
La cartolina che spediamo in giro per l’Europa è sempre la stessa, in fondo, e forse non spaventa: Mediaset rafforza il suo dominio, La7 s’accontenta del cantuccio, la Rai assiste inerme, le emittenti locali soffrono, gli imprenditori stranieri non superano la frontiera. La cartolina è pronta. Il francobollo è valido per vent’anni.
da Il Fatto Quotidiano dell’11 luglio 2012
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/07 ... ni/290791/
E il PD sostiene questo governo!!!
Il dicastero dell'ex numero uno di Intesa firma il rinnovo per dieci anni, più una proroga automatica per i successivi dieci, della attuale situazione del piccolo schermo. Risultato: Mediaset evita di perdere i suoi privilegi e le emittenti locali soffriranno con il passaggio al digitale
di Carlo Tecce | 11 luglio 2012
Chi l’ha detto che il mercato sia selvaggio e pericoloso? Chi l’ha detto sbaglia. Perché le televisioni italiane, grosse e piccine, possono dormire serenamente per i prossimi vent’anni. Oppure rassegnarsi perché nulla potrà più cambiare. Garantisce il ministero per lo Sviluppo economico, diretto dall’ex banchiere Corrado Passera, che rinnova le autorizzazioni per le frequenze (patrimonio pubblico) con un provvidenziale documento amministrativo: lo Stato fotografa il sistema attuale, pieno di conflitti e interferenze, e lo rende immodificabile sino al 2022, con una proroga automatica per altri dieci anni. Certo, può replicare il ministero, lo Stato può sempre ripensarci: a costo di pagare rimborsi milionari, però. Anni fa lo Stato decise decisedi chiamare il noleggio di Stato “diritto d’uso”. In cambio le aziende pagano un obolo calcolato sul fatturato annuo: l’1 per cento, spiccioli. Non soltanto le televisioni, e soprattutto Mediaset (e Rete4), godranno di vecchi privilegi per vent’anni, ma si ritrovano lo sconto applicato in anticipo.
NESSUNO PUÒ motivare questa fretta improvvisa del ministero, tranne il velenoso sospetto che sia servita a frenare l’assalto dei berlusconiani al presidente Anna Maria Tarantola, regolarmente eletta dal Cda di viale Mazzini proprio ieri, mentre lo Sviluppo economico comunicava la lieta notizia agli editori televisivi. In questo “condono” di massa finiscono tutti: le televisioni che riescono a trasmettere su frequenze teoricamente provvisorie, cioè Mediaset; le emittenti locali che vengono oscurate dai ripetitori più invasivi, ancora Mediaset. Non è semplice capire per quale timore (o pressione), in questi giorni, il ministero di Passera abbia ignorato la Conferenza di Ginevra che ordinava di rivedere la distribuzione delle frequenze televisive per migliorare le connessioni veloci: la famosa Banda larga che, per la parte di Italia che si trova sfortunatamente a sud di Roma, resta un miraggio. Ci vuole coraggio, e un senso di sfida, a rinnovare le concessioni quando l’Autorità competente è sospesa fra i due consigli, quello scaduto il 15 maggio e quello in arrivo il 16 luglio. L’Agcom doveva scrivere un piano per le frequenze; c’era una bozza provvisoria, in attesa di redigere il testo definitivo.
IL MINISTERO ha sbandierato a lungo l’abolizione del beauty contest e la prossima asta onerosa che potrebbe scalfire il duopolio italiano: ora, perché l’hanno dimenticato? Forse perché sanno che l’asta sarà inevitabilmente rinviata di un paio di mesi: e chi vivrà, vedrà. Il commissario Nicola D’Angelo, in carica ancora per pochi giorni, ha spedito una lettera ai vertici Agcom per chiedere spiegazioni. Non ha ricevuto risposta. Ma nei commenti privati, in Autorità parlano di un’accelerazione inaspettata e assurda: “Come fanno a concedere qualcosa senza un piano? È un abuso pazzesco”. Il ministero si difende evidenziando l’assoluta buona fede: “Non potevamo ritardare, ci avrebbero subissato di ricorsi. Il limite era il 30 giugno. È vero che la situazione è in continua evoluzione, ma lo Stato non abdica ai suoi poteri, potrà sempre intervenire. E Mediaset ne esce penalizzata perché non potrà trasformare le frequenze telefoniche che possiede in quelle televisive”.
La cartolina che spediamo in giro per l’Europa è sempre la stessa, in fondo, e forse non spaventa: Mediaset rafforza il suo dominio, La7 s’accontenta del cantuccio, la Rai assiste inerme, le emittenti locali soffrono, gli imprenditori stranieri non superano la frontiera. La cartolina è pronta. Il francobollo è valido per vent’anni.
da Il Fatto Quotidiano dell’11 luglio 2012
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/07 ... ni/290791/
E il PD sostiene questo governo!!!
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Re: quo vadis PD ????
Il P-ier-D, sostiene tutto,..........aggià salvà...............
Re: quo vadis PD ????
Centrosinistra, Fassina: "dobbiamo costruire percorso per programma"
di Stefano Fassina, pubblicato il 12 luglio 2012
'Il centrosinistra ha bisogno di irrobustirsi culturamente, socialmente e politicamente.
Iniziative come quella di oggi che mettono insieme soggetti sindacali, intellettuali e altri soggetti impegnati nel campo dei diritti sono dei buoni momenti di confronto aperto.
E' proprio questo il percorso che dobbiamo costruire per definire un programma del centrosinistra disponibile a recepire piu' costributi.
Stefano Fassina, responsabile economico del Pd, a margine del primo confronto 'Verso la costruzione di un programma per un'alternativa' promosso dalla Fondazione Giuseppe Di Vittorio e dall'associazione per il rinnovamento della sinistra in corso di svolgimento presso il Cnel.
http://www.partitodemocratico.it/doc/23 ... gramma.htm
di Stefano Fassina, pubblicato il 12 luglio 2012
'Il centrosinistra ha bisogno di irrobustirsi culturamente, socialmente e politicamente.
Iniziative come quella di oggi che mettono insieme soggetti sindacali, intellettuali e altri soggetti impegnati nel campo dei diritti sono dei buoni momenti di confronto aperto.
E' proprio questo il percorso che dobbiamo costruire per definire un programma del centrosinistra disponibile a recepire piu' costributi.
Stefano Fassina, responsabile economico del Pd, a margine del primo confronto 'Verso la costruzione di un programma per un'alternativa' promosso dalla Fondazione Giuseppe Di Vittorio e dall'associazione per il rinnovamento della sinistra in corso di svolgimento presso il Cnel.
http://www.partitodemocratico.it/doc/23 ... gramma.htm
Re: quo vadis PD ????
ma perchè vi risulta che il Pd abbia calato la mannaia sulle regole televisive quando ne ha avuto il potere ?
e con gli stessi figuri vi pare che cambierà qualcosa ?
haivoglia stefano fassina, e volti più nuovi , di mazziarsi su argomenti attuali .... non c'è la volontà di cambiare veramente il Paese e i vertici lo dimostrano ad ogni piè sospinto.
e con gli stessi figuri vi pare che cambierà qualcosa ?
haivoglia stefano fassina, e volti più nuovi , di mazziarsi su argomenti attuali .... non c'è la volontà di cambiare veramente il Paese e i vertici lo dimostrano ad ogni piè sospinto.
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Re: quo vadis PD ????
tanta solidarietà a Fassina...ma mi pare l'ultimo dei Mohicani.mariok ha scritto:Centrosinistra, Fassina: "dobbiamo costruire percorso per programma"
di Stefano Fassina, pubblicato il 12 luglio 2012
'Il centrosinistra ha bisogno di irrobustirsi culturamente, socialmente e politicamente.
Iniziative come quella di oggi che mettono insieme soggetti sindacali, intellettuali e altri soggetti impegnati nel campo dei diritti sono dei buoni momenti di confronto aperto.
E' proprio questo il percorso che dobbiamo costruire per definire un programma del centrosinistra disponibile a recepire piu' costributi.
Stefano Fassina, responsabile economico del Pd, a margine del primo confronto 'Verso la costruzione di un programma per un'alternativa' promosso dalla Fondazione Giuseppe Di Vittorio e dall'associazione per il rinnovamento della sinistra in corso di svolgimento presso il Cnel.
http://www.partitodemocratico.it/doc/23 ... gramma.htm
Re: quo vadis PD ????
La "reazione" del PD:Amadeus ha scritto:ma perchè vi risulta che il Pd abbia calato la mannaia sulle regole televisive quando ne ha avuto il potere ?
e con gli stessi figuri vi pare che cambierà qualcosa ?
haivoglia stefano fassina, e volti più nuovi , di mazziarsi su argomenti attuali .... non c'è la volontà di cambiare veramente il Paese e i vertici lo dimostrano ad ogni piè sospinto.
"con tutto il rispetto..." "doveroso qualche chiarimento..."
COMUNICATO STAMPA
Frequenze tv, Vita: "Doveroso qualche chiarimento"
di Vincenzo Vita, pubblicato il 12 luglio 2012
"Con tutto il rispetto, va chiarito, che i dubbi venuti a diversi di noi sulla trasformazione sui titoli autorizzatori in favore dell'emittenza televisiva nazionale, da provvisori in definitivi, sono molto fondati, infatti, il presupposto giuridico per tali atti è il completamento del piano nazionale di assegnazione delle frequenze. Quest'ultima è ancora in fase di modifica in seguito all'asta ex beauty contest, della gara LTE e delle difficoltà scaturite dal passaggio al digitale in diverse regioni. Per di più, come ha sottolineato il commissario uscente Nicola D'Angelo, l'Autorità per le garanzie delle comunicazioni non è stata adeguatamente coinvolta.
Data la delicatezza di questioni che in Italia, come certo non sfuggirà al ministro Passera, evocano immaginari inquietanti, sarà opportuno un chiarimento in Parlamento". Lo dichiara il senatore Pd Vincenzo Vita della commissione di Vigilanza Rai.
Chi c’è in linea
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