Dice peanuts "speriamo che il caimano schiatti presto"myriam ha scritto:Mah, prima del 2013 possono succedere tante cose. In fondo ha un'età...
Diceva mia nonna, donna di altri tempi, "La pignata guardata non bolle" !!!
Berlusconi è ancora armato e pericoloso
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Zu Silviu
di Marco Travaglio | 12 luglio 2012
Commenti (152)
Non occorreva grande perspicacia per sapere con certezza che il Cainano sarebbe tornato anche ufficialmente a capo del Pdl.
Bastava conoscere un po’ la sua indole, ma soprattutto guardare la faccia di Alfano e leggere le firme dei cervelloni che ne magnificavano le doti di leader, l’irresistibile ascesa, lo smarcamento da B., il programma anzi l’“agenda” per un “nuovo centrodestra” moderno, liberale, europeo, moderato, finalmente scevro da conflitti d’interessi, e vaticinavano per il Cavaliere un ruolo da “padre nobile”.
Era chiaro a tutti, fuorché ad Alfano e ai laudatores di corte, che mai, per quanto acciaccato e bollito, il Cainano avrebbe consentito che quella nullità ambulante dilapidasse quel poco che resta del suo bottino elettorale. E che, al momento buono, sarebbe tornato in prima linea.
Ora il momento buono è arrivato, non certo per i finti sondaggi che darebbero il Pdl sotto la sua guida al 30%.
Nel paese dell’amnesia gli occorreva qualche mese per far dimenticare i disastri degli ultimi 18 anni e il nome del responsabile numero uno.
Napolitano e Monti, con l’ausilio del centrosinistra più masochista dell’universo, hanno svolto egregiamente la loro missione: caricarsi sulle spalle il prezzo dei sacrifici necessari dopo anni di finanza allegra, evitando che si andasse subito alle urne dalle quali B. sarebbe uscito asfaltato (almeno più del solito).
Lui li ha fatti votare tutti, quei sacrifici (tanto nemmeno lo sfioravano), ma sempre dando l’impressione di farlo obtorto collo, per senso di responsabilità, mentre i suoi house organ bombardavano Monti dando l’impressione che il Pdl fosse all’opposizione.
E comunque il Pdl che li approvava era quello di Angelino Jolie, non certo il suo.
Intanto Bersani si svenava per tutti, spalmato con un’adesione acritica e incondizionata sul governo dei tecnici.
Invece B. i voti di fiducia se li faceva pagare a uno a uno, cari e salati.
La tecnica dell’inabissamento, molto simile a quella adottata dopo le stragi del 1992-’93 da Bernardo Provenzano, ha funzionato a meraviglia.
Calati Silviu ca passa la china, cioè la piena.
Zu Binnu scomparve per tre lustri e nessuno lo cercò più, grazie alla trattativa con lo Stato e a vent’anni di pax mafiosa, mentre Cosa Nostra faceva affari d’oro e incassava dividendi legislativi come lo smantellamento del 41-bis, delle supercarceri, dei pentiti, persino dell’ergastolo.
Così Zu Silviu ha smesso di scassare tutto quando la partita era ormai persa nel novembre scorso, e da allora se n’è rimasto zitto e buono nelle retrovie, intascando sottobanco gli utili di ogni fiducia a Monti: i soliti favori a Mediaset su frequenze e concessioni tv, gli omaggi su Rai e Agcom, niente patrimoniale, nuove porcate sulla giustizia (responsabilità dei giudici, niente anticorruzione né manette agli evasori e prossimamente, se tutto va bene, pure la legge-bavaglio sulle intercettazioni che serve anche al Quirinale).
Ora le urne si avvicinano.
Ogni tentativo di travestirsi da Passera, Montezemolo o Casini è naufragato per la palese inconsistenza dei medesimi.
Jolie ha svolto egregiamente il suo ruolo di trompe l’oeil e può tornare a indossare la livrea di maggiordomo e a entrare dalla porta di servizio.
Le elezioni andranno come andranno: difficile che il Pdl si avvicini alla soglia del 37% e rotti del 2008.
Ma nessun partito supererà il 30, con Grillo al 15.
Dunque si fa una legge elettorale proporzionale senza premi di maggioranza, nessuno avrà i numeri per governare, e appena chiuse le urne Silvio, Pier e Bersani (o chi per lui) comunicheranno dolenti ai propri elettori, truffati un’altra volta, che purtroppo bisogna rifare all’ammucchiata ABC, anzi BBC, per un governo ri-Monti o Passera.
Per salvare la Patria, ce lo chiede l’Europa.
Così B., che si sarebbe estinto se si fosse votato subito, resterà l’ago della bilancia anche nella prossima legislatura, seguitando come sempre a chiagnere e fottere.
Chiamatelo fesso.
Il Fatto Quotidiano, 12 Luglio 2012
di Marco Travaglio | 12 luglio 2012
Commenti (152)
Non occorreva grande perspicacia per sapere con certezza che il Cainano sarebbe tornato anche ufficialmente a capo del Pdl.
Bastava conoscere un po’ la sua indole, ma soprattutto guardare la faccia di Alfano e leggere le firme dei cervelloni che ne magnificavano le doti di leader, l’irresistibile ascesa, lo smarcamento da B., il programma anzi l’“agenda” per un “nuovo centrodestra” moderno, liberale, europeo, moderato, finalmente scevro da conflitti d’interessi, e vaticinavano per il Cavaliere un ruolo da “padre nobile”.
Era chiaro a tutti, fuorché ad Alfano e ai laudatores di corte, che mai, per quanto acciaccato e bollito, il Cainano avrebbe consentito che quella nullità ambulante dilapidasse quel poco che resta del suo bottino elettorale. E che, al momento buono, sarebbe tornato in prima linea.
Ora il momento buono è arrivato, non certo per i finti sondaggi che darebbero il Pdl sotto la sua guida al 30%.
Nel paese dell’amnesia gli occorreva qualche mese per far dimenticare i disastri degli ultimi 18 anni e il nome del responsabile numero uno.
Napolitano e Monti, con l’ausilio del centrosinistra più masochista dell’universo, hanno svolto egregiamente la loro missione: caricarsi sulle spalle il prezzo dei sacrifici necessari dopo anni di finanza allegra, evitando che si andasse subito alle urne dalle quali B. sarebbe uscito asfaltato (almeno più del solito).
Lui li ha fatti votare tutti, quei sacrifici (tanto nemmeno lo sfioravano), ma sempre dando l’impressione di farlo obtorto collo, per senso di responsabilità, mentre i suoi house organ bombardavano Monti dando l’impressione che il Pdl fosse all’opposizione.
E comunque il Pdl che li approvava era quello di Angelino Jolie, non certo il suo.
Intanto Bersani si svenava per tutti, spalmato con un’adesione acritica e incondizionata sul governo dei tecnici.
Invece B. i voti di fiducia se li faceva pagare a uno a uno, cari e salati.
La tecnica dell’inabissamento, molto simile a quella adottata dopo le stragi del 1992-’93 da Bernardo Provenzano, ha funzionato a meraviglia.
Calati Silviu ca passa la china, cioè la piena.
Zu Binnu scomparve per tre lustri e nessuno lo cercò più, grazie alla trattativa con lo Stato e a vent’anni di pax mafiosa, mentre Cosa Nostra faceva affari d’oro e incassava dividendi legislativi come lo smantellamento del 41-bis, delle supercarceri, dei pentiti, persino dell’ergastolo.
Così Zu Silviu ha smesso di scassare tutto quando la partita era ormai persa nel novembre scorso, e da allora se n’è rimasto zitto e buono nelle retrovie, intascando sottobanco gli utili di ogni fiducia a Monti: i soliti favori a Mediaset su frequenze e concessioni tv, gli omaggi su Rai e Agcom, niente patrimoniale, nuove porcate sulla giustizia (responsabilità dei giudici, niente anticorruzione né manette agli evasori e prossimamente, se tutto va bene, pure la legge-bavaglio sulle intercettazioni che serve anche al Quirinale).
Ora le urne si avvicinano.
Ogni tentativo di travestirsi da Passera, Montezemolo o Casini è naufragato per la palese inconsistenza dei medesimi.
Jolie ha svolto egregiamente il suo ruolo di trompe l’oeil e può tornare a indossare la livrea di maggiordomo e a entrare dalla porta di servizio.
Le elezioni andranno come andranno: difficile che il Pdl si avvicini alla soglia del 37% e rotti del 2008.
Ma nessun partito supererà il 30, con Grillo al 15.
Dunque si fa una legge elettorale proporzionale senza premi di maggioranza, nessuno avrà i numeri per governare, e appena chiuse le urne Silvio, Pier e Bersani (o chi per lui) comunicheranno dolenti ai propri elettori, truffati un’altra volta, che purtroppo bisogna rifare all’ammucchiata ABC, anzi BBC, per un governo ri-Monti o Passera.
Per salvare la Patria, ce lo chiede l’Europa.
Così B., che si sarebbe estinto se si fosse votato subito, resterà l’ago della bilancia anche nella prossima legislatura, seguitando come sempre a chiagnere e fottere.
Chiamatelo fesso.
Il Fatto Quotidiano, 12 Luglio 2012
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
aigor1 Oggi 05:32 PM
Esemplare come sempre, un motivo in più per votare m5s
peterdem Oggi 05:35 PM in risposta a aigor1
Se dobbiamo credere a quanto dice Travaglio (e pare uno scenario plausibile), non basterà.
gg.coretti Oggi 07:54 PM in risposta a peterdem
Intanto vale la pena di tentare, no? Lo so che è un vecchio proverbio, "ma chi non risica, non rosica"!!!
dashiell Oggi 07:42 PM in risposta a aigor1
Ahahah...Angelino Alfano che sostiene B. Angelino, risrotola la lingua, va!
esasperato Oggi 06:54 PM
il disegno del berluska era questo, chi credeva che avesse passato la mano era un pollo!!
si è defilato per opportunità non politica, ma economica (per le sue aziende, dell'italia non gli frega un tubo), rimanendo a fare l'eminenza grigia, il suo finto disappunto alle varie stangate lo hanno portato a staccare il suo primo dividendo, quelle delle frequenze tv; ditemi se non è diabolica questa persona!!!
il nostro compito è quello di non dimenticare e soprattutto non far dimenticare, altrimenti è veramente finita!!!
Chrome Oggi 06:20 PM
In Grecia le ultime elezioni hanno visto vincere i due partiti maggiormente responsabili del disastro in cui oggi versa il paese ellenico. La cosa può parere paradossale solo all'apparenza. Metà della popolazione fa letteralmente la fame: per costoro rimanere nell'euro o uscirne non fa differenza. L'altra metà ha ancora qualche avere da difendere, ma teme di fare la medesima fine dell'altra, e quindi ha votato per i partiti europeisti convinta di poter preservare quel poco che gli rimane. Pia illusione.
In Italia, con Berlusconi la stessa cosa. Se quello che sino a pochi anni fa era uno dei paesi più ricchi ed industrializzati del mondo oggi sprofonda sempre più nel baratro, la colpa è di una lunga lista di persone, in cima alla quale c'è il nome del satrapo brianzolo.
Quegli italiani che alle prossime elezioni rinnoveranno la loro fiducia a Berlusconi saranno individui smarriti, angosciati, sprofondati in una crisi esistenziale, senza più punti di riferimento, aggrappati ad un istinto di sopravvivenza fallace, che non farà altro che avvicinarli con maggior velocità alla fine.
Mi consola sapere che, se mai Berlusconi vincerà ancora alle prossime elezione- cosa al cui solo pensiero rabbrividisco - l'Italia andrà a gambe all'aria talmente velocemente che a quel punto ci sarà veramente una rivoluzione.
nopd Oggi 06:31 PM
Grande Travaglio : Un'analisi che condivido al 100%
Berlusconi era bollito a novembre e cosa hanno fatto gli autentici geni del pd ?
Gli hanno dato il tempo di riprendersi e mentre il pd votava leggi contro il proprio elettorato senza battere ciglio , lui faceva votare al pdl facendo nel contempo opposizione
Lo smacchiatore di leopardi e tutto il suo inutile partito sono talmente stolti che spero si estinguano !
Eccolo di nuovo in campo finchè qualcuno di " molto in alto " non ce lo toglierà di mezzo
Purtroppo gli italiani hanno memoria corta e continuano a votare per la stessa insopportabile gentaglia
Grazie bersani , grazie inutile pd
SANTEX Oggi 06:41 PM in risposta a nopd
Che disfattismo...Per una volta che l'uomo piu' intelligente del mondo: Dalema ha sbagliato mossa e tattica...Perchè tanto accanimento contro l'artefice della bicamerale, del risolutore del conflitto d'interesse, del fautore del pluralismo televisivo...in definitiva contro l'artefice della nascita e del successo del grande Berluska.
Mic68 Oggi 06:39 PM
Il cavaliere è un uomo astuto, megalomane ed esibizionista. L'unica cosa che lo fa sentire vivo è stare al centro della scena e ,come si è visto, non si fa scrupolo di stracciare le istituzioni dello stato per poterlo fare.
E' un grande pericolo per l'Italia molto più di altri leader politici che sarebbero dannosi ma non nocivi.
Ma la pillola più amara da buttare giù non è rappresentata dalla sua presenza sulla scena pubblica ma il fatto che una parte consistente del popolo italiano ignora totalmente queste caratteristiche che lo rendono il meno adatto a ricoprire funzioni istituzionali. Troppi Italiani sono ancora distanti anni luce dalla comprensione del significato vero di comunità di cosa pubblica di democrazia e dei benefici derivanti da una corretto funzionamento dello stato. Votano con la pancia senza disturbare il cervello perennemente in letargo e rappresentano una percentuale di elettori condizionante.
Cesare Murgia Oggi 07:26 PM
Avrei diverse obiezioni. La prima è che tutto serviva nel novembre scorso tranne che le elezioni anticipate. Ma accetto la sfida. Supponiamo che si fossero tenute le elezioni nella prima data utile (febbraio). Il differenziale sui tassi di interesse avrebbe toccato per lo meno il 10% contro quelli tedeschi. Supponiamo anche che le elezioni le avesse vinte una coalizione PD+IDV+SEL. Cosa avrebbero fatto, considerando che si sarebbero trovati sul groppone altre 10-15 mld di euro sul groppone solo per i maggiori interessi da pagare sui titoli rinnovati a tassi altissimi e solo per il 2012? La patrimoniale? Cancellato i'ordine per gli F35? Imposto un'addizionale del 10% sull'Irpef sopra 100.000 euro? Ritirato le truppe da dappertutto? Benissimo. Io sarei stato al settimo cielo, ma il bilancio dello stato sarebbe comunque stato a un cielo molto piu' basso. Perchè tutte le cose citate NON sono misure strutturali. E io posso vendermi la macchina, la casa, i terreni, i gioielli, lo yacht, ma se continuo a guadagnare 100 e spendere 150 sto solo spostando in avanti il nodo. E sono 35 anni almeno che lo stiamo spostando. E ci è piaciuto spostarlo, questo nodo. Anche io ho sempre attribuito a PD e fondatori una responsabilità pesantissima per quanto accaduto negli ultimi 20 anni. Ma mi sono stufato del giocattolo. A Berlusconi molti italiani hanno creduto e hanno gli hanno consegnato ampie maggioranze parlamentari. Ora, la famosa frase "non ce l'ho con te che rompi le scatole ma con quello che c'hai a fianco che non te butta de sotto" vale quando a disturbare in sala è una sparuta minoranza. Altrimenti, sono i disturbatori a buttare di sotto il resto del pubblico che se ne sta buono. E se abbiamo creduto a chi fermava l'immigrazione con 7 miliardi di persone di cui 6 alla fame e a chi riduceva le tasse in un paese col terzo debito pubblico del mondo, la colpa è anche del PD. Ma non solo.
Esemplare come sempre, un motivo in più per votare m5s
peterdem Oggi 05:35 PM in risposta a aigor1
Se dobbiamo credere a quanto dice Travaglio (e pare uno scenario plausibile), non basterà.
gg.coretti Oggi 07:54 PM in risposta a peterdem
Intanto vale la pena di tentare, no? Lo so che è un vecchio proverbio, "ma chi non risica, non rosica"!!!
dashiell Oggi 07:42 PM in risposta a aigor1
Ahahah...Angelino Alfano che sostiene B. Angelino, risrotola la lingua, va!
esasperato Oggi 06:54 PM
il disegno del berluska era questo, chi credeva che avesse passato la mano era un pollo!!
si è defilato per opportunità non politica, ma economica (per le sue aziende, dell'italia non gli frega un tubo), rimanendo a fare l'eminenza grigia, il suo finto disappunto alle varie stangate lo hanno portato a staccare il suo primo dividendo, quelle delle frequenze tv; ditemi se non è diabolica questa persona!!!
il nostro compito è quello di non dimenticare e soprattutto non far dimenticare, altrimenti è veramente finita!!!
Chrome Oggi 06:20 PM
In Grecia le ultime elezioni hanno visto vincere i due partiti maggiormente responsabili del disastro in cui oggi versa il paese ellenico. La cosa può parere paradossale solo all'apparenza. Metà della popolazione fa letteralmente la fame: per costoro rimanere nell'euro o uscirne non fa differenza. L'altra metà ha ancora qualche avere da difendere, ma teme di fare la medesima fine dell'altra, e quindi ha votato per i partiti europeisti convinta di poter preservare quel poco che gli rimane. Pia illusione.
In Italia, con Berlusconi la stessa cosa. Se quello che sino a pochi anni fa era uno dei paesi più ricchi ed industrializzati del mondo oggi sprofonda sempre più nel baratro, la colpa è di una lunga lista di persone, in cima alla quale c'è il nome del satrapo brianzolo.
Quegli italiani che alle prossime elezioni rinnoveranno la loro fiducia a Berlusconi saranno individui smarriti, angosciati, sprofondati in una crisi esistenziale, senza più punti di riferimento, aggrappati ad un istinto di sopravvivenza fallace, che non farà altro che avvicinarli con maggior velocità alla fine.
Mi consola sapere che, se mai Berlusconi vincerà ancora alle prossime elezione- cosa al cui solo pensiero rabbrividisco - l'Italia andrà a gambe all'aria talmente velocemente che a quel punto ci sarà veramente una rivoluzione.
nopd Oggi 06:31 PM
Grande Travaglio : Un'analisi che condivido al 100%
Berlusconi era bollito a novembre e cosa hanno fatto gli autentici geni del pd ?
Gli hanno dato il tempo di riprendersi e mentre il pd votava leggi contro il proprio elettorato senza battere ciglio , lui faceva votare al pdl facendo nel contempo opposizione
Lo smacchiatore di leopardi e tutto il suo inutile partito sono talmente stolti che spero si estinguano !
Eccolo di nuovo in campo finchè qualcuno di " molto in alto " non ce lo toglierà di mezzo
Purtroppo gli italiani hanno memoria corta e continuano a votare per la stessa insopportabile gentaglia
Grazie bersani , grazie inutile pd
SANTEX Oggi 06:41 PM in risposta a nopd
Che disfattismo...Per una volta che l'uomo piu' intelligente del mondo: Dalema ha sbagliato mossa e tattica...Perchè tanto accanimento contro l'artefice della bicamerale, del risolutore del conflitto d'interesse, del fautore del pluralismo televisivo...in definitiva contro l'artefice della nascita e del successo del grande Berluska.
Mic68 Oggi 06:39 PM
Il cavaliere è un uomo astuto, megalomane ed esibizionista. L'unica cosa che lo fa sentire vivo è stare al centro della scena e ,come si è visto, non si fa scrupolo di stracciare le istituzioni dello stato per poterlo fare.
E' un grande pericolo per l'Italia molto più di altri leader politici che sarebbero dannosi ma non nocivi.
Ma la pillola più amara da buttare giù non è rappresentata dalla sua presenza sulla scena pubblica ma il fatto che una parte consistente del popolo italiano ignora totalmente queste caratteristiche che lo rendono il meno adatto a ricoprire funzioni istituzionali. Troppi Italiani sono ancora distanti anni luce dalla comprensione del significato vero di comunità di cosa pubblica di democrazia e dei benefici derivanti da una corretto funzionamento dello stato. Votano con la pancia senza disturbare il cervello perennemente in letargo e rappresentano una percentuale di elettori condizionante.
Cesare Murgia Oggi 07:26 PM
Avrei diverse obiezioni. La prima è che tutto serviva nel novembre scorso tranne che le elezioni anticipate. Ma accetto la sfida. Supponiamo che si fossero tenute le elezioni nella prima data utile (febbraio). Il differenziale sui tassi di interesse avrebbe toccato per lo meno il 10% contro quelli tedeschi. Supponiamo anche che le elezioni le avesse vinte una coalizione PD+IDV+SEL. Cosa avrebbero fatto, considerando che si sarebbero trovati sul groppone altre 10-15 mld di euro sul groppone solo per i maggiori interessi da pagare sui titoli rinnovati a tassi altissimi e solo per il 2012? La patrimoniale? Cancellato i'ordine per gli F35? Imposto un'addizionale del 10% sull'Irpef sopra 100.000 euro? Ritirato le truppe da dappertutto? Benissimo. Io sarei stato al settimo cielo, ma il bilancio dello stato sarebbe comunque stato a un cielo molto piu' basso. Perchè tutte le cose citate NON sono misure strutturali. E io posso vendermi la macchina, la casa, i terreni, i gioielli, lo yacht, ma se continuo a guadagnare 100 e spendere 150 sto solo spostando in avanti il nodo. E sono 35 anni almeno che lo stiamo spostando. E ci è piaciuto spostarlo, questo nodo. Anche io ho sempre attribuito a PD e fondatori una responsabilità pesantissima per quanto accaduto negli ultimi 20 anni. Ma mi sono stufato del giocattolo. A Berlusconi molti italiani hanno creduto e hanno gli hanno consegnato ampie maggioranze parlamentari. Ora, la famosa frase "non ce l'ho con te che rompi le scatole ma con quello che c'hai a fianco che non te butta de sotto" vale quando a disturbare in sala è una sparuta minoranza. Altrimenti, sono i disturbatori a buttare di sotto il resto del pubblico che se ne sta buono. E se abbiamo creduto a chi fermava l'immigrazione con 7 miliardi di persone di cui 6 alla fame e a chi riduceva le tasse in un paese col terzo debito pubblico del mondo, la colpa è anche del PD. Ma non solo.
Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
COSÌ BERLUSCONI PREPARA LA NUOVA DISCESA IN CAMPO
Il Cavaliere è determinato a rimettersi in forma. Dieta alimentare ed esercizio fisico in vista delle elezioni
Dieta alimentare ed esercizio fisico. Silvio Berlusconi, raccontano, è determinato a rimettersi in forma per prepararsi al meglio al "ritorno in campo".
Questa mattina è stato avvistato a villa Celimontana mentre faceva jogging. Sempre guardato a vista dai bodyguard, il Cavaliere ha fatto una 'sgambatina' in vista dei prossimi impegni politici. Domani è in programma la sua prima uscita pubblica dopo le indiscrezioni sulla sua "ridiscesa in campo".
Di solito l'ex premier ama fare le sedute di jogging nel parco di Villa La Certosa, in Sardegna, anche se tutti ricordano quella del '95, nella tenuta della sua residenza di Blue Horizon alle isole Bermuda, quando fu immortalato con i fedelissimi Gianni Letta, Fedele Confalonieri, Marcello Dell'Utri e Adriano Galliani, tutti in tenuta bianca. Questa volta Berlusconi ha preferito correre nei giardini di villa Celimontana, che confinano con gli studi televisivi della sua Mediaset.
Fonte: Adnkronos
Il Cavaliere è determinato a rimettersi in forma. Dieta alimentare ed esercizio fisico in vista delle elezioni
Dieta alimentare ed esercizio fisico. Silvio Berlusconi, raccontano, è determinato a rimettersi in forma per prepararsi al meglio al "ritorno in campo".
Questa mattina è stato avvistato a villa Celimontana mentre faceva jogging. Sempre guardato a vista dai bodyguard, il Cavaliere ha fatto una 'sgambatina' in vista dei prossimi impegni politici. Domani è in programma la sua prima uscita pubblica dopo le indiscrezioni sulla sua "ridiscesa in campo".
Di solito l'ex premier ama fare le sedute di jogging nel parco di Villa La Certosa, in Sardegna, anche se tutti ricordano quella del '95, nella tenuta della sua residenza di Blue Horizon alle isole Bermuda, quando fu immortalato con i fedelissimi Gianni Letta, Fedele Confalonieri, Marcello Dell'Utri e Adriano Galliani, tutti in tenuta bianca. Questa volta Berlusconi ha preferito correre nei giardini di villa Celimontana, che confinano con gli studi televisivi della sua Mediaset.
Fonte: Adnkronos
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Berlusconi pericoloso ?
Non ci credo !
Non riuscirà a fare nemmeno 5' di corsa a ritmo lento che avrà bisogno della bombola di ossigeno.
Come dice Cacciari: è solo un falso annuncio la sua discesa in campo
Non ci credo !
Non riuscirà a fare nemmeno 5' di corsa a ritmo lento che avrà bisogno della bombola di ossigeno.
Come dice Cacciari: è solo un falso annuncio la sua discesa in campo
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Tranquilli, appena dato l'annuncio ha già fatto la prima mossa (guarda che coincidenza) per far vedere che lui risparmia.
S'è venduto Ibrahimovic e Thiago Silva annunciando in pompa magna che risparmia 150 milioni di euro. Alcuni giorni fa diceva che non lo avrebbe mai fatto.
Capito che mossa? Adesso la farà passare per esempio di rigore e morigeratezza.
E parecchia gente ci cascherà.
A quanto pare però non parecchi tifosi del Milan che lo stanno mandando affanculo su Twitter eccetera.
S'è venduto Ibrahimovic e Thiago Silva annunciando in pompa magna che risparmia 150 milioni di euro. Alcuni giorni fa diceva che non lo avrebbe mai fatto.
Capito che mossa? Adesso la farà passare per esempio di rigore e morigeratezza.
E parecchia gente ci cascherà.
A quanto pare però non parecchi tifosi del Milan che lo stanno mandando affanculo su Twitter eccetera.
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Credo di sì. Il concetto è lo stesso: se si aspetta con impazienza che una cosa accada l'attesa fa sembrare che il tempo si allunghi.shiloh ha scritto:myriam ha scritto:Mah, prima del 2013 possono succedere tante cose. In fondo ha un'età...
Diceva mia nonna, donna di altri tempi, "La pignata guardata non bolle" !!!
non so se c'entra,
ma mia nonna diceva:
"se guardi nevicare...la neve non s'ammucchia"
c'entra ???
Ma una cosa è certa. una pignata sul fuoco prima o poi bollirà, la neve che cade prima o poi si ammucchierà....e B. prima o poi ci lascerà!
C'è anche la versione più esplicita del proverbio ( che ho evitato di citare...ma , a questo punto..!) :
"Morte desiderata non viene"
Dobbiamo solo distrarci dal pensiero e, un bel giorno, ci sveglieremo con la notizia!
Il problema è che sembra talmente un sogno che a me personalmente, anche se sono molto più giovane di B. , è venuta la paura di non vederlo quel giorno
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Proseguendo nella scia dei detti e proverbi italiani....
"Sono sempre i migliori che se ne vanno per primi......"
Ragion per cui "campa cavallo che l'erba cresce....."..lui è il peggiore, e quindi il suo turno addavenì....
Poi ci sta il fatto della predizione del suo medico personale, Scapagnini.
"Berlusconi camperà fino a 120 anni..."
Gesù,....Gesù,...... Maronn' o' Carmine questo ci seppellisce tutti....
“L’erba grama non muore mai”
http://anpinerviano.wordpress.com/2011/ ... muore-mai/
Campi pure altri cent'anni, ma il Divo Giulio è del 1919, a gennaio ne ha fatti 93.
"Sono sempre i migliori che se ne vanno per primi......"
Ragion per cui "campa cavallo che l'erba cresce....."..lui è il peggiore, e quindi il suo turno addavenì....
Poi ci sta il fatto della predizione del suo medico personale, Scapagnini.
"Berlusconi camperà fino a 120 anni..."
Gesù,....Gesù,...... Maronn' o' Carmine questo ci seppellisce tutti....
“L’erba grama non muore mai”
http://anpinerviano.wordpress.com/2011/ ... muore-mai/
Campi pure altri cent'anni, ma il Divo Giulio è del 1919, a gennaio ne ha fatti 93.
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Pdl, l'effetto Berlusconi non esiste
sondaggio boccia il "grande ritorno"
http://www.repubblica.it/politica/2012/ ... /?ref=fbpr
sondaggio boccia il "grande ritorno"
http://www.repubblica.it/politica/2012/ ... /?ref=fbpr
Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Zu Silviu
di Marco Travaglio | 12 luglio 2012
Non occorreva grande perspicacia per sapere con certezza che il Cainano sarebbe tornato anche ufficialmente a capo del Pdl. Bastava conoscere un po’ la sua indole, ma soprattutto guardare la faccia di Alfano e leggere le firme dei cervelloni che ne magnificavano le doti di leader, l’irresistibile ascesa, lo smarcamento da B., il programma anzi l’“agenda” per un “nuovo centrodestra” moderno, liberale, europeo, moderato, finalmente scevro da conflitti d’interessi, e vaticinavano per il Cavaliere un ruolo da “padre nobile”.
Era chiaro a tutti, fuorché ad Alfano e ai laudatores di corte, che mai, per quanto acciaccato e bollito, il Cainano avrebbe consentito che quella nullità ambulante dilapidasse quel poco che resta del suo bottino elettorale. E che, al momento buono, sarebbe tornato in prima linea.
Ora il momento buono è arrivato, non certo per i finti sondaggi che darebbero il Pdl sotto la sua guida al 30%. Nel paese dell’amnesia gli occorreva qualche mese per far dimenticare i disastri degli ultimi 18 anni e il nome del responsabile numero uno. Napolitano e Monti, con l’ausilio del centrosinistra più masochista dell’universo, hanno svolto egregiamente la loro missione: caricarsi sulle spalle il prezzo dei sacrifici necessari dopo anni di finanza allegra, evitando che si andasse subito alle urne dalle quali B. sarebbe uscito asfaltato (almeno più del solito). Lui li ha fatti votare tutti, quei sacrifici (tanto nemmeno lo sfioravano), ma sempre dando l’impressione di farlo obtorto collo, per senso di responsabilità, mentre i suoi house organ bombardavano Monti dando l’impressione che il Pdl fosse all’opposizione. E comunque il Pdl che li approvava era quello di Angelino Jolie, non certo il suo. Intanto Bersani si svenava per tutti, spalmato con un’adesione acritica e incondizionata sul governo dei tecnici. Invece B. i voti di fiducia se li faceva pagare a uno a uno, cari e salati.
La tecnica dell’inabissamento, molto simile a quella adottata dopo le stragi del 1992-’93 da Bernardo Provenzano, ha funzionato a meraviglia. Calati Silviu ca passa la china, cioè la piena. Zu Binnu scomparve per tre lustri e nessuno lo cercò più, grazie alla trattativa con lo Stato e a vent’anni di pax mafiosa, mentre Cosa Nostra faceva affari d’oro e incassava dividendi legislativi come lo smantellamento del 41-bis, delle supercarceri, dei pentiti, persino dell’ergastolo. Così Zu Silviu ha smesso di scassare tutto quando la partita era ormai persa nel novembre scorso, e da allora se n’è rimasto zitto e buono nelle retrovie, intascando sottobanco gli utili di ogni fiducia a Monti: i soliti favori a Mediaset su frequenze e concessioni tv, gli omaggi su Rai e Agcom, niente patrimoniale, nuove porcate sulla giustizia (responsabilità dei giudici, niente anticorruzione né manette agli evasori e prossimamente, se tutto va bene, pure la legge-bavaglio sulle intercettazioni che serve anche al Quirinale). Ora le urne si avvicinano. Ogni tentativo di travestirsi da Passera, Montezemolo o Casini è naufragato per la palese inconsistenza dei medesimi.
Jolie ha svolto egregiamente il suo ruolo di trompe l’oeil e può tornare a indossare la livrea di maggiordomo e a entrare dalla porta di servizio. Le elezioni andranno come andranno: difficile che il Pdl si avvicini alla soglia del 37% e rotti del 2008. Ma nessun partito supererà il 30, con Grillo al 15. Dunque si fa una legge elettorale proporzionale senza premi di maggioranza, nessuno avrà i numeri per governare, e appena chiuse le urne Silvio, Pier e Bersani (o chi per lui) comunicheranno dolenti ai propri elettori, truffati un’altra volta, che purtroppo bisogna rifare all’ammucchiata ABC, anzi BBC, per un governo ri-Monti o Passera.
Per salvare la Patria, ce lo chiede l’Europa.
Così B., che si sarebbe estinto se si fosse votato subito, resterà l’ago della bilancia anche nella prossima legislatura, seguitando come sempre a chiagnere e fottere. Chiamatelo fesso.
Il Fatto Quotidiano, 12 Luglio 2012
di Marco Travaglio | 12 luglio 2012
Non occorreva grande perspicacia per sapere con certezza che il Cainano sarebbe tornato anche ufficialmente a capo del Pdl. Bastava conoscere un po’ la sua indole, ma soprattutto guardare la faccia di Alfano e leggere le firme dei cervelloni che ne magnificavano le doti di leader, l’irresistibile ascesa, lo smarcamento da B., il programma anzi l’“agenda” per un “nuovo centrodestra” moderno, liberale, europeo, moderato, finalmente scevro da conflitti d’interessi, e vaticinavano per il Cavaliere un ruolo da “padre nobile”.
Era chiaro a tutti, fuorché ad Alfano e ai laudatores di corte, che mai, per quanto acciaccato e bollito, il Cainano avrebbe consentito che quella nullità ambulante dilapidasse quel poco che resta del suo bottino elettorale. E che, al momento buono, sarebbe tornato in prima linea.
Ora il momento buono è arrivato, non certo per i finti sondaggi che darebbero il Pdl sotto la sua guida al 30%. Nel paese dell’amnesia gli occorreva qualche mese per far dimenticare i disastri degli ultimi 18 anni e il nome del responsabile numero uno. Napolitano e Monti, con l’ausilio del centrosinistra più masochista dell’universo, hanno svolto egregiamente la loro missione: caricarsi sulle spalle il prezzo dei sacrifici necessari dopo anni di finanza allegra, evitando che si andasse subito alle urne dalle quali B. sarebbe uscito asfaltato (almeno più del solito). Lui li ha fatti votare tutti, quei sacrifici (tanto nemmeno lo sfioravano), ma sempre dando l’impressione di farlo obtorto collo, per senso di responsabilità, mentre i suoi house organ bombardavano Monti dando l’impressione che il Pdl fosse all’opposizione. E comunque il Pdl che li approvava era quello di Angelino Jolie, non certo il suo. Intanto Bersani si svenava per tutti, spalmato con un’adesione acritica e incondizionata sul governo dei tecnici. Invece B. i voti di fiducia se li faceva pagare a uno a uno, cari e salati.
La tecnica dell’inabissamento, molto simile a quella adottata dopo le stragi del 1992-’93 da Bernardo Provenzano, ha funzionato a meraviglia. Calati Silviu ca passa la china, cioè la piena. Zu Binnu scomparve per tre lustri e nessuno lo cercò più, grazie alla trattativa con lo Stato e a vent’anni di pax mafiosa, mentre Cosa Nostra faceva affari d’oro e incassava dividendi legislativi come lo smantellamento del 41-bis, delle supercarceri, dei pentiti, persino dell’ergastolo. Così Zu Silviu ha smesso di scassare tutto quando la partita era ormai persa nel novembre scorso, e da allora se n’è rimasto zitto e buono nelle retrovie, intascando sottobanco gli utili di ogni fiducia a Monti: i soliti favori a Mediaset su frequenze e concessioni tv, gli omaggi su Rai e Agcom, niente patrimoniale, nuove porcate sulla giustizia (responsabilità dei giudici, niente anticorruzione né manette agli evasori e prossimamente, se tutto va bene, pure la legge-bavaglio sulle intercettazioni che serve anche al Quirinale). Ora le urne si avvicinano. Ogni tentativo di travestirsi da Passera, Montezemolo o Casini è naufragato per la palese inconsistenza dei medesimi.
Jolie ha svolto egregiamente il suo ruolo di trompe l’oeil e può tornare a indossare la livrea di maggiordomo e a entrare dalla porta di servizio. Le elezioni andranno come andranno: difficile che il Pdl si avvicini alla soglia del 37% e rotti del 2008. Ma nessun partito supererà il 30, con Grillo al 15. Dunque si fa una legge elettorale proporzionale senza premi di maggioranza, nessuno avrà i numeri per governare, e appena chiuse le urne Silvio, Pier e Bersani (o chi per lui) comunicheranno dolenti ai propri elettori, truffati un’altra volta, che purtroppo bisogna rifare all’ammucchiata ABC, anzi BBC, per un governo ri-Monti o Passera.
Per salvare la Patria, ce lo chiede l’Europa.
Così B., che si sarebbe estinto se si fosse votato subito, resterà l’ago della bilancia anche nella prossima legislatura, seguitando come sempre a chiagnere e fottere. Chiamatelo fesso.
Il Fatto Quotidiano, 12 Luglio 2012
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