Pianeta donna....

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
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camillobenso
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Re: Pianeta donna....

Messaggio da camillobenso »

mariok ha scritto:Penso che talvolta la realtà è più banale di quanto si pensi.

Dalle intercettazioni pubblicate risulta che la Minetti ha detto del grande lat(r)in lover: "E' un vecchio e ha il culo flaccido".

E la vendetta è arrivata anche se un po' a scoppio ritardato, per non dare troppo nell'occhio.

Né più né meno come successo col fido Fede.

Anche questa fa parte del bouché di motivazioni che il tamarro ha preso al volo.

Non solo, sono pò stanco e non sono in forma per andare a ricercare quanto accaduto questa settimana.

Vado a memoria, Nicole questa settimana mi sembra che in Tribunale lo abbia sputtanato.

Mettendo insieme il tutto si riesce a capire l'aria che tira.
Amadeus

Re: Pianeta donna....

Messaggio da Amadeus »

non siamo soli in quest'universo :D

http://www.wittgenstein.it/2012/07/15/t ... th-nicole/


Ma cosa vuol dire questa improvvisa perentoria insistenza di Alfano e Berlusconi sulle dimissioni di Nicole Minetti? Non è una domanda retorica, mi chiedo davvero quale argomento venga presentato pubblicamente a sostegno di questa richiesta: è chiaro che di argomenti concreti ce ne potrebbero essere molti, ma nessuno può essere coerentemente sostenuto dalla leadership del PdL. Dire che Minetti è inadeguata significherebbe ammettere che fu candidata per ragioni diverse dalle sue qualità politiche, visto che queste non sono diminuite da allora. Dire che le controversie giudiziarie che la riguardano e le accuse contro di lei rendono inopportuno il mantenimento della sua carica equivarrebbe a dire che si deve dimettere anche Silvio Berlusconi da parlamentare, vista la stretta correlazione delle accuse.

Non potendo il PdL ricorrere a nessuna di queste obiezioni – a differenza di noi umani – dovrebbe cercare argomenti più generici: ma Minetti è stata eletta democraticamente come i suoi colleghi, ed è piuttosto assidua alle sedute del Consiglio.

Insomma, la richiesta di dimissioni sembra generare alcune contraddizioni interne: candidamente e seriamente, ad Alfano viene da chiedere: “perché?”. Ci faccia sapere che siam curiosi.
( Luca Sofri)
mariok

Re: Pianeta donna....

Messaggio da mariok »

Cara Amalia, tu chiedi troppo: la coerenza in un paese dalla memoria cortissima! :mrgreen:
Amadeus

Re: Pianeta donna....

Messaggio da Amadeus »

:mrgreen: ma quale coerenza mario!!! inutile cercare ciò che si trova solo su alpha centauri.
mi chiedevo quale fosse la scusa ufficiale, la versione merlo punto due.

;)
mariok

Re: Pianeta donna....

Messaggio da mariok »

Arrivano le dimissioni della Minetti Santanché: “E’ più adatta ad altro”

Il video:
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2012/07/ ... ro/201677/

“Le dimissioni arriveranno entro la giornata”. Ad assicurare che il passo indietro di Nicole Minetti è ormai imminente è il coordinatore lombardo del Pdl Mario Mantovani, a margine dell’incontro tra i vertici settentrionali del partito. Mantovani spiega che l’opportunità delle dimissioni sarebbe stata presentata alla consigliera regionale già la settimana scorsa, “e lei era consenziente e d’accordo”. Sulle motivazioni di una richiesta formalizzata ieri anche dal segretario nazionale Angelino Alfano, invece, c’è imbarazzo. Mariastella Gelmini arriva a dichiarare di non aver mai chiesto le dimissioni della Minetti. “Anzi, l’ho sempre difesa”, assicura, “ma da oggi bisogna guardare di più al merito”. A mettere tutto in chiaro è ancora una volta Daniela Santanché. “Nicole Minetti avrà tanti talenti, ma non è adatta alla politica” di Franz Baraggino
16 luglio 2012
camillobenso
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Re: Pianeta donna....

Messaggio da camillobenso »

Arrivano le dimissioni della Minetti Santanché: “E’ più adatta ad altro”

Perché lei no????

Riportavano ieri le malelingue della sinistra mediatica che in casa dei morti viventi con le risurrezioni miracolose,.......si vociferava che dopo Nicole tocca a lei, la non molto amata Grimilde-pasionaria.....
camillobenso
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Re: Pianeta donna....

Messaggio da camillobenso »

Chiappatela.............

Tg3 e Tg3 regionale

La Minetti non si dimette.

Angelino è solo un telecomandato che ha fatto la voce grossa?

E Grimilde cosa dice?
mariok

Re: Pianeta donna....

Messaggio da mariok »

Tacconi Sud, la vittoria delle operaie
di Enrico Fierro | 17 luglio 2012

Non si sono mai rassegnate e hanno vinto. Rosa, il capitano, Patrizia, Anna, Nicoletta, Antonella, Franca, Ines, Silvana… e altre 21 loro compagne, ce l’hanno fatta. Per 543 giorni e 543 notti si sono barricate nella loro fabbrica e l’hanno difesa da una morte certa. Hanno lucidato e tenuto sempre in perfetta efficienza i macchinari, impedito che di notte il magazzino venisse svuotato del materiale buono, hanno lottato contro l’indifferenza degli operai delle altre fabbriche, di parte dei sindacati, della politica, delle istituzioni, di chi poteva dare una mano e non l’ha fatto.

Perché quanto contano 29 operaie di Latina nel mondo globale della crisi? “Zero, meno di zero. Ma alla fine, ce l’abbiamo fatta a invertire un destino già segnato. Scritto da quanti nei talk-show teorizzano la fine dell’industria manifatturiera in Italia, dai teorici della delocalizzazione nei paesi dell’Est perché da noi il lavoro costa troppo. Ma quale? Il mio e quello delle mie compagne? Guarda la mia busta paga, quando la prendevo, 1.100 euro al mese”. Rosa Giancola, ribattezzata il capitano dalle sue compagne, me la mostra. La cifra è quella. Con quei soldi devi campare una famiglia: affitto, cibo, scuola, l’essenziale. Il superfluo, quello lo vedi in tv. “Poi arriva un signore al quale hai dato per 20 anni i tuoi giorni migliori, la tua abilità professionale, e dice che è finita. Il lavoro non c’è più perché lui è in crisi di liquidità. Ma noi la fabbrica la conosciamo, sappiamo che non è così. Sapevamo quali commesse aveva, dalla Protezione civile, dal ministero dell’Interno, soldi sicuri. Ecco perché ci siamo chiuse in questi capannoni per 543 giorni. Per difendere il nostro destino e la nostra dignità”. Un passo indietro, la fabbrica è la Tacconi Sud, emanazione della Tacconi Nord, ramo tessile di qualità. Produce divise per la polizia e altri corpi dello Stato, giubbotti antiproiettile e lavora il Goretex, essenziale per produzioni di livello, come quella tenda gonfia-bile da usare nelle emergenze nazionali già montata al centro del capannone, o le barriere per impedire l’inquinamento del mare (quelle che circondano il relitto della Concordia). E’ l’ultimo stabilimento costruito con i finanziamenti della Cassa del Mezzogiorno, la perfetta sintesi della politica di investimenti al Sud: industriali “prenditori” del Nord da acchiappa i soldi e scappa. Rosa e le sue compagne lavorano nella fabbrica dalla sua apertura, ma è a metà degli anni Novanta che i soci della Tacconi cominciano a delocalizzare in Romania.

Da allora per tutte inizia un calvario fatto di uscite e rientri in fabbrica, cassa integrazione, stipendi non pagati e minacce di chiusura. Fino al 22 dicembre del 2010, l’atto finale. L’imprenditore manda una lettera a sindacati ed operaie. Il linguaggio è burocratico, ma due parole in coda bastano a capire che è finita: “cessazione dell’attività”. Cancelli chiusi. Tutti a casa. “Eravamo sconvolte, l’imprenditore era scomparso senza firmare neppure i documenti necessari per ottenere la cassa integrazione. E così, dopo nottate di assemblee abbiamo deciso: occupiamo la fabbrica. Ma non scrivere così, diciamo che abbiamo fatto una lunga assemblea permanente”, racconta Rosa. “E’ stata una impresa disperata, ma tra di noi abbiamo fatto un patto: voi resistete, il sindacato si impegna a sostenervi e a trovare un altro imprenditore”, ci dice Roberto Cecere, il segretario della Femca-Cisl. 543 giorni, feste comprese.

Sul piazzale della fabbrica ci sono ancora i bracieri per la grigliata dello scorso Ferragosto. “C’erano tutti, i nostri mariti, i figli, gli amici, quelli che ci hanno aiutato”. Quando Rosa ricorda le sue compagne non si trattiene e piange. “Donne che hanno lasciato i figli a casa, amiche care come Anna che ha 55 anni e se perde questo lavoro finisce per strada con un marito malato di tumore e figli da crescere”. Ma il racconto della straordinarietà di queste operaie entrate ragazze in fabbrica e diventate donne adulte quando hanno dovuto difenderla, non finisce qui. Rosa aveva la terza media quando ha iniziato a spaccarsi la schiena per sette ore al giorno piegata su una macchina per cucire. Ha deciso di andare avanti. La sera, quando finiva, andava alla scuola serale (quelle del progetto “Sirio”che la Gelmini ha soppresso, così, per risparmiare) e ha conquistato la maturità scientifica. Poi si è iscritta all’università, scienze della formazione e sviluppo delle risorse umane, tra un paio di anni prenderà la laurea.

Non contenta si è trascinata Patrizia, che cuciva giubbotti antiproiettile per sette ore al giorno e aveva due bambine da crescere, e l’ha fatta diplomare. Se la ministro Fornero si facesse un giro sulla Pontina fino ad arrivare a Borgo San Michele, rivedrebbe molte delle sue idee sul lavoro e sul concetto di sacrificio, e forse capirebbe qualcosa di più di questo Paese e della sua gente. Come è finita? La Tacconi è sotto fallimento, nel frattempo operaie e sindacato hanno trovato un imprenditore disposto ad affittare l’azienda per tre anni, la Comp Tech Europe, che lavora nel ramo ferroviario, nautico ed aereo. La fabbrica continuerà a vivere e le operaie torneranno al lavoro. Dal 21 febbraio scorso sono senza stipendio e senza gli 800 euro di cassa integrazione, ma hanno vinto e con loro ha vinto la dignità.

Il Fatto Quotidiano, 17 luglio 2012
camillobenso
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Re: Pianeta donna....

Messaggio da camillobenso »

In attesa del Paradiso dove non ci saranno imperfezioni,.....così sostiene il Celeste......


Chirurgia plastica, appena ho 18 anni? “Mi rifaccio”. Documentario al Giffoni
Una video inchiesta indaga il mondo del ritocco a tutti i costi. Presentato fuori concorso, trae ispirazione dal libro di Cristina Sivieri Tagliabue edito nel 2009 da Bompiani


di Redazione Il Fatto Quotidiano | 22 luglio 2012
Commenti (9)


Imperfezioni esasperate e difetti ingigantiti. Nessuna potrebbe passare incolume da una visita dal chirurgo estetico: lo dimostra Cristina Sivieri Tagliabue nel documentario inchiesta “Body Shopping – appena ho 18 anni mi rifaccio” presentato, fuori concorso, al Giffoni Film Festival 2012. L’autrice è andata da cinque professionisti del settore per chiedere se avesse bisogno di “un ritocchino”: le diagnosi, come lei stessa ammette, “sono state peggiori di quanto immaginasse”. Un po’ di filler per le rughe, una ‘limatina’ al naso e un aumento del seno: sono solo alcuni dei consigli ricevuti dai medici.

Un colpo all’autostima che non tutte le donne riescono a superare: secondo l’International society of Aesthetic plastic surgey, l’Italia è al terzo posto nella classifica mondiale dei Paesi che ricorrono al bisturi, con 820.00 interventi stimati in Italia nel 2011. Un’esperienza vissuta in prima persona e raccontata per immagini, sotto la direzione di Daniela Robecchi, in parallelo a un’altra storia: quella di Carla, 18enne, di professione ‘aspirante attrice‘: “Sono una ragazza coraggiosa e determinata. Perché non sottopormi a un intervento, perché non diventare quella che vorrei essere?”.

Il suo chirurgo la chiama Carlà, come la moglie di Sarkozy, mentre i genitori sono ormai convinti di pagarle un intervento di chirurgia estetica. Il video-racconto, che dura un’ora, è tratto dal libro “Appena ho 18 anni mi rifaccio” uscito nel 2009 per Bompiani.

Dal 12 luglio è entrata in vigore la legge che vieta l’impianto di protesi mammaria a fini estetici sulle minorenni. Anche se i rappresentanti delle multinazionali che operano nel settore non amano essere intervistati, Tagliabue parla con un mediatore finanziario che le svela le logiche del business del bisturi: “Nella medicina del benessere i medici sono ‘dealer’, venditori. E i pazienti sono clienti. Per questo hanno rateizzato gli interventi”. Il trailer del film si chiude con un interrogativo: “Se ogni medico vi dicesse che dovete rifarvi una parte diversa del corpo, voi cosa fareste?”. La sfida è aperta.

Bodyshopping ''Appena ho 18 anni mi rifaccio'' trailer del documentario
http://www.youtube.com/watch?feature=pl ... lywE5F8lmU#!

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/07 ... ni/301839/
Amadeus

Re: Pianeta donna....

Messaggio da Amadeus »

una protesi buona ( ma buona !!! ) dura 10 anni, quindi se cominci a 18 .... 28, 38, 48, 58 , se ti va bene sono 5 operazioni , e non devi fare figli, allattare etc etc ... 5 operazioni sullo stesso punto significa tagliare e cucire 5 volte le stesse cicatrici .... e provate a chiedere ad un chirurgo qualsiasi cosa vuol dire , cosa succede alla pelle e ai tessuti , alla faccia dei cosiddetti canoni della bellezza!
ci sono molti medici chirurghi plastici che operano solo cose rilevanti , per ritocchi e follie da veline ti fanno correre a calci...ma ne basta uno che non lo fa per sparigliare tutto... e i guasti sono sotto gli occhi di tutti.
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