¿Arriba España?
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Re: ¿Arriba España?
Uomini contro
Olè!!
Prima o poi doveva succedere, …….è successo oggi, anche i poliziotti spagnoli si sono svegliati.
E quel “pirla” di Pasolini che va ad aprire gli occhi alla gente………..
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E quel “pirla” di Pasolini che va ad aprire gli occhi alla gente………..
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Re: ¿Arriba España?
Anche loro sono penalizzati dai tagli del fascista rajoy. Meditate, poliziotti italiani, siete vittime anche voialtri dei tagli di monti.
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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Re: ¿Arriba España?
Crisi: stipendi, pensioni ed enti pubblici. Perché Madrid sembra un po’ più vicina
L'uscita del ministro del Bilancio spagnolo sulle "casse vuote" dello Stato iberico non aiuta il governo Monti. Il "percorso di guerra" italiano per risanare i conti pubblici è costellato di ostacoli che potrebbero accorciare le distanze tra i due Paesi
di Giovanna Lantini | 19 luglio 2012
Commenti (33)
La Spagna è nuda e il suo fiato sempre più corto risveglia il fantasma greco anche in Italia. Se anche non ha stupito i mercati, infatti, la dichiarazione senza mezzi termini rilasciata questa mattina dal ministro iberico del Bilancio, Cristobal Montoro, sulle casse vuote di Madrid che non ha più di che pagare i servizi pubblici e sul fatto che i salari dei dipendenti statali sono legati a doppio filo con le tasse a giustificazione dei tagli da lacrime e sangue che il Paese si appresta a subire sulla sua pelle, certamente non aiuta il governo Monti in queste settimane alla ricerca febbrile di uno scampolo per allungare una coperta che potrebbe rivelarsi troppo corta.
Da una parte, infatti, la memoria corre rapida a un anno fa, quando la Grecia schiacciata dalla morsa degli aiuti internazionali era solo all’inizio di un ciclo interminabile di drammatici tagli a un’esangue pubblica amministrazione. Dall’altra inevitabilmente riporta alla ribalta le fragilità piccole e grandi della Penisola, dove la situazione è complessa da gestire e, sul lungo come sul breve termine, potenzialmente esplosiva. Non solo per la mina sui conti pubblici costituita dagli interessi sul debito statale su cui grava l’incognita della speculazione agostana senza la protezione dello scudo anti-spread nelle more del via libera della Corte tedesca rimandato a settembre.
Su questo fronte, almeno, le ripercussioni a caldo sono state pressoché nulle, con gli interessi sul Btp decennale che in mattinata hanno proseguito la curva discendente e, pur rimanendo in area da allarme rosso, sono scesi dello 0,09% al 5,96%, aumentando la distanza dai Bonos spagnoli che, sotto il peso dell’asta obbligazionaria da 2,9 miliardi di euro, sono volati dello 0,06% al 6,93% portando il differenziale con gli omologhi titoli tedeschi, il temuto spread, a 570 punti, contro i 473 italiani. Le differenze sono quindi chiare anche agli squali della finanza.
Non sfugge, però, che il cosiddetto percorso di guerra italiano è costellato da ostacoli che, se non superati, potrebbero accorciare le distanze invece di allungarle. A partire dalla pressione fiscale denunciata da ultimo questa mattina da Confcommercio, secondo la quale il prelievo effettivo dalle tasche dei contribuenti quest’anno toccherà il 55%.
Quindi in pratica gli stipendi da noi continuano ad arrivare, ma più della metà finisce direttamente nelle casse dello Stato. Che ancora devono fare i conti con nodi non da poco come la questione dei circa 350mila esodati. Non più tardi di ieri, infatti, la Ragioneria generale dello Stato ha messo nero su bianco: al momento non ci sono risorse per allargare oltre quota 120mila unità la platea dei lavoratori nel limbo tra gli ammortizzatori sociali e la pensione che saranno salvaguardati dal governo con uno stanziamento da circa 9 miliardi di euro. Sempre in tema di previdenza, poi, c’è la spinosa questione della super-Inps, cioè l’accorpamento nell’ente pensionistico di Enpals e Inpdap, su cui il ministro Fornero ha appena sollecitato la rapida definizione di uno specifico piano industriale con chiare indicazioni sul conseguimento degli obiettivi di risparmio.
Tenendo in considerazione, resta inteso, il buco di quasi 6 miliardi di euro destinato ad aprirsi nei conti dell’istituto delle pensioni a causa del deficit dell’Inpdap, il suo omologo per i dipendenti della pubblica amministrazione. Situazione che perfino il ministro del Lavoro non ha potuto non riconoscere nei giorni scorsi dichiarando, a fronte dell’allarme del Consiglio di indirizzo e sorveglianza sulla sostenibilità dell’intero sistema pensionistico pubblico, che “questo disavanzo è conosciuto dallo Stato e sarebbe stato coperto prima e sarà comunque coperto adesso”.
Scena analoga sulla “grana” siciliana, su cui i pompieri sono entrati subito in azione con un assegno statale da 400 milioni “già programmati” e con la sostituzione progressiva della parola default con una più digeribile “temporanea mancanza di liquidità”. Non sia mai che a qualcuno venga in mente di chiedersi quante altre situazioni simili si annidino nella pubblica amministrazione che in Italia, secondo i dati Ocse del 2010, dà lavoro al 14,3% del totale con una spesa pari all’11% del Pil.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/07 ... na/299046/
L'uscita del ministro del Bilancio spagnolo sulle "casse vuote" dello Stato iberico non aiuta il governo Monti. Il "percorso di guerra" italiano per risanare i conti pubblici è costellato di ostacoli che potrebbero accorciare le distanze tra i due Paesi
di Giovanna Lantini | 19 luglio 2012
Commenti (33)
La Spagna è nuda e il suo fiato sempre più corto risveglia il fantasma greco anche in Italia. Se anche non ha stupito i mercati, infatti, la dichiarazione senza mezzi termini rilasciata questa mattina dal ministro iberico del Bilancio, Cristobal Montoro, sulle casse vuote di Madrid che non ha più di che pagare i servizi pubblici e sul fatto che i salari dei dipendenti statali sono legati a doppio filo con le tasse a giustificazione dei tagli da lacrime e sangue che il Paese si appresta a subire sulla sua pelle, certamente non aiuta il governo Monti in queste settimane alla ricerca febbrile di uno scampolo per allungare una coperta che potrebbe rivelarsi troppo corta.
Da una parte, infatti, la memoria corre rapida a un anno fa, quando la Grecia schiacciata dalla morsa degli aiuti internazionali era solo all’inizio di un ciclo interminabile di drammatici tagli a un’esangue pubblica amministrazione. Dall’altra inevitabilmente riporta alla ribalta le fragilità piccole e grandi della Penisola, dove la situazione è complessa da gestire e, sul lungo come sul breve termine, potenzialmente esplosiva. Non solo per la mina sui conti pubblici costituita dagli interessi sul debito statale su cui grava l’incognita della speculazione agostana senza la protezione dello scudo anti-spread nelle more del via libera della Corte tedesca rimandato a settembre.
Su questo fronte, almeno, le ripercussioni a caldo sono state pressoché nulle, con gli interessi sul Btp decennale che in mattinata hanno proseguito la curva discendente e, pur rimanendo in area da allarme rosso, sono scesi dello 0,09% al 5,96%, aumentando la distanza dai Bonos spagnoli che, sotto il peso dell’asta obbligazionaria da 2,9 miliardi di euro, sono volati dello 0,06% al 6,93% portando il differenziale con gli omologhi titoli tedeschi, il temuto spread, a 570 punti, contro i 473 italiani. Le differenze sono quindi chiare anche agli squali della finanza.
Non sfugge, però, che il cosiddetto percorso di guerra italiano è costellato da ostacoli che, se non superati, potrebbero accorciare le distanze invece di allungarle. A partire dalla pressione fiscale denunciata da ultimo questa mattina da Confcommercio, secondo la quale il prelievo effettivo dalle tasche dei contribuenti quest’anno toccherà il 55%.
Quindi in pratica gli stipendi da noi continuano ad arrivare, ma più della metà finisce direttamente nelle casse dello Stato. Che ancora devono fare i conti con nodi non da poco come la questione dei circa 350mila esodati. Non più tardi di ieri, infatti, la Ragioneria generale dello Stato ha messo nero su bianco: al momento non ci sono risorse per allargare oltre quota 120mila unità la platea dei lavoratori nel limbo tra gli ammortizzatori sociali e la pensione che saranno salvaguardati dal governo con uno stanziamento da circa 9 miliardi di euro. Sempre in tema di previdenza, poi, c’è la spinosa questione della super-Inps, cioè l’accorpamento nell’ente pensionistico di Enpals e Inpdap, su cui il ministro Fornero ha appena sollecitato la rapida definizione di uno specifico piano industriale con chiare indicazioni sul conseguimento degli obiettivi di risparmio.
Tenendo in considerazione, resta inteso, il buco di quasi 6 miliardi di euro destinato ad aprirsi nei conti dell’istituto delle pensioni a causa del deficit dell’Inpdap, il suo omologo per i dipendenti della pubblica amministrazione. Situazione che perfino il ministro del Lavoro non ha potuto non riconoscere nei giorni scorsi dichiarando, a fronte dell’allarme del Consiglio di indirizzo e sorveglianza sulla sostenibilità dell’intero sistema pensionistico pubblico, che “questo disavanzo è conosciuto dallo Stato e sarebbe stato coperto prima e sarà comunque coperto adesso”.
Scena analoga sulla “grana” siciliana, su cui i pompieri sono entrati subito in azione con un assegno statale da 400 milioni “già programmati” e con la sostituzione progressiva della parola default con una più digeribile “temporanea mancanza di liquidità”. Non sia mai che a qualcuno venga in mente di chiedersi quante altre situazioni simili si annidino nella pubblica amministrazione che in Italia, secondo i dati Ocse del 2010, dà lavoro al 14,3% del totale con una spesa pari all’11% del Pil.
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Re: ¿Arriba España?
I commenti all'articolo precedente
Riccardo Revilant Ieri 07:44 PM
L'Italia teme...la verita' e' che deve temere il suo popolo...perche' se siamo in questa situazione e' per la CONNIVENZA , L'EGOISMO e L'INETTITUDINE di chi ci ha governato e di chi li ha fatti eleggere.
NOI siamo parte integrante del problema, la nostra superficialita' ci ha condannati, il nostro pressapochismo e l'ortiicello che ci e' tanto caro.
La MIOPIA , non riuscire a vedere oltre il proprio naso per intuire quanto DANNO puo' arrecare a tutti fare le scelte sbagliate e non solo in questi ultimi 20 anni di DELIRIO ASSOLUTO.
Se in Italia ci fosse un altro popolo, che cerca davvero la legalita', la comunione, la capacita' e il merito, ora non saremmo in queste condizioni.
Sarebbe ora di cambiare un po registro, non trovate?
Non possiamo certo continuare a lasciare il nostro paese nelle mani di questi infami assoluti o di tecnici PRO BANCHE e potentati.
A questo giro ci dobbiamo mettere in gioco davvero e tirarci su le maniche...o dalla BRATTA non ci usciamo.
gianni b Ieri 08:29 PM
hai capito il perchè della vigliaccata di un'altra riforma delle pensioni su un sistema che tutti dicevano ormai in equilibrio e destinato a migliorare?
già sapevano che avrebbero creato una nuova voragine incorporando l'inpdap) che avrebbe dovuto essere sanata, lo stesso scherzo di quando gli operai dovettero sanare il buco della cassa dirigenti.
che dio li strafulmini, ed anche abbastanza in fretta, grazie.
marco55b Ieri 07:54 PM
NIENTE PAURA ...... Quando non cisaranno più posti di lavoro il debito se lo ficc ..... pagheranno tutto loro ...!!!!
(Questo commento sembra da pre rivoluzione francese)
MAZARA51 Ieri 07:58 PM
Noi arriveremo alla bancarotta così come Grecia e Spagna e per questo dobbiamo ringraziare la classe dirigente putrida di cui non riusciremo a liberarci facilmente grazie alla legge elettorale che si sono dati e noi come fessi continuiamo ad accettare e votare. Un ringraziamento particolare merita l'impassibile mostriciattolo di nome Monti che più che intervenire per evitare quanto accadrà, in maniera consapevole ha aumentato le tasse colpendo in malafede le classi meno abbienti e salvando i soliti noti evasori e riciclatori di denaro sporco (banche ed assicurazioni), per poiavviarci al fallimento. Chiedemo ancora prestiti al resto d'europa col presupposto di far guadagnare sempre più i ricchi (amici di Monti) e per il resto diventeremo sempre più poveri. Grazie Buffone bocconiano.
bacarozzonero Ieri 09:24 PM in risposta a MAZARA51
Guarda che come disse il grande Borsellino, forse dimentichi che il popolo ha dalla sua una grande arma: matita e scheda elettorale!
Quindi se vogliamo spazzarli via ci basterà una croce e sono morti per sempre!
RenatoT Ieri 08:09 PM in risposta a MAZARA51
ma certo che arriveremo alla bancarotta... se per 40 anni il debito è solo aumentato e ne hanno beneficiato tutti i mantenuti di stato... è normale fallire raggiunto un tetto. Senza contare che gli interessi (che reputo essere il vero male di tutto) aumentano in modo esponenziale.
Era una trappola già 40 anni fa.
Mettiamoci il cuore in pace e finita li..
gianni b Ieri 08:32 PM in risposta a MAZARA51
sono d'accordissimo, però i ringraziamenti vorrei portarli di persona,.
sonuno Ieri 07:53 PM
Da quando ci bombardano con questa storia? Da anni, a colazione pranzo e cena, udiamo solo che siamo a un passo dal fallimento. Ci fanno paura, ci intimidiscono, ci tengono al guinzaglio: e noi poveri tapini, che combattiamo ogni giorno, lottiamo ora dopo ora per la sopravvivenza; noi che da sempre siamo e saremo sempre in trincea, noi che tutta la nostra vita è una guerra, noi che non abbiamo nulla da perdere, noi ci crediamo pure..
Gubitosi ieri alla Rai ha spuntato un contratto di 400 mila euro annui e 250 mila euro di indennità di carica. Vi pare che se il paese fosse in fallimento, gli avrebbero dato tutti quei soldi?
PER FORTUNA CHE NOI ABBIAMO IL GPOVERNO DI DIO CHE HA SALVATO LA CASTA.
State tranquilli,l'Italia grazie agli Illuminati di Dio,sostenuti da ABC
& C. e dal più grande Profeta della Storia, Benedetti dal Vaticano
non corre nessun pericolo e non ha bisogno di aiuti,perchè abbiamo
Banche Solidissime,Grandi Aziende Americanizzate con il Made in Italy
prodotto in Cina,in più abbiamo
SuperTecnici-SuperProfessori-superManeger,i
quali sanno compiere miracoli Facendo macelleria sociale pur di Salvare
i Privilegi della Casta e dei lori figli sistemati al sicuro nelle
Istituzioni.Inoltre noi popolino di pecoroni creduloni siamo stati
scelti come figli prediletti dal vero Dio e il nostro Territorio è
indispensabile ai padroni del Mondo "America Vaticano Israele
Inghilterra" come base strategica Politica/Militare.Senza considerare
che i Grandi Maestri Registi Burattinai hanno già messo in moto il
meccanismo di guerra per invadere militarmente la Siria e sferrare la
guerra finale contro l'Iran.Perciò caro popolo di pecoroni potete
dormire sonni doro.Noi siamo furtunati ad avere i politici migliori del
mondo,per questo che quando vengono presi con le mani nel sacco con il
Bottino vengono promossi ad incarichi più prestigiosi.Perciò nessuno
deve più criticare il più grande Profeta della Storia che ha permesso il
mercato delle Vacche e innalzato il Governo di Dio degli Illuminati
Salva Casta.Noi no siamo come la Germania,dove il Presidente ha dovutto
rassegnare le dimissioni solo per alcune dichiarazioni non vere.LODE E
GLORIA A TUTTI I POLITICI CHE SOSTENGONO IL GOVERNO DI DIO
Il resto dei commenti potrete trovarli in :
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/07 ... na/299046/
Riccardo Revilant Ieri 07:44 PM
L'Italia teme...la verita' e' che deve temere il suo popolo...perche' se siamo in questa situazione e' per la CONNIVENZA , L'EGOISMO e L'INETTITUDINE di chi ci ha governato e di chi li ha fatti eleggere.
NOI siamo parte integrante del problema, la nostra superficialita' ci ha condannati, il nostro pressapochismo e l'ortiicello che ci e' tanto caro.
La MIOPIA , non riuscire a vedere oltre il proprio naso per intuire quanto DANNO puo' arrecare a tutti fare le scelte sbagliate e non solo in questi ultimi 20 anni di DELIRIO ASSOLUTO.
Se in Italia ci fosse un altro popolo, che cerca davvero la legalita', la comunione, la capacita' e il merito, ora non saremmo in queste condizioni.
Sarebbe ora di cambiare un po registro, non trovate?
Non possiamo certo continuare a lasciare il nostro paese nelle mani di questi infami assoluti o di tecnici PRO BANCHE e potentati.
A questo giro ci dobbiamo mettere in gioco davvero e tirarci su le maniche...o dalla BRATTA non ci usciamo.
gianni b Ieri 08:29 PM
hai capito il perchè della vigliaccata di un'altra riforma delle pensioni su un sistema che tutti dicevano ormai in equilibrio e destinato a migliorare?
già sapevano che avrebbero creato una nuova voragine incorporando l'inpdap) che avrebbe dovuto essere sanata, lo stesso scherzo di quando gli operai dovettero sanare il buco della cassa dirigenti.
che dio li strafulmini, ed anche abbastanza in fretta, grazie.
marco55b Ieri 07:54 PM
NIENTE PAURA ...... Quando non cisaranno più posti di lavoro il debito se lo ficc ..... pagheranno tutto loro ...!!!!
(Questo commento sembra da pre rivoluzione francese)
MAZARA51 Ieri 07:58 PM
Noi arriveremo alla bancarotta così come Grecia e Spagna e per questo dobbiamo ringraziare la classe dirigente putrida di cui non riusciremo a liberarci facilmente grazie alla legge elettorale che si sono dati e noi come fessi continuiamo ad accettare e votare. Un ringraziamento particolare merita l'impassibile mostriciattolo di nome Monti che più che intervenire per evitare quanto accadrà, in maniera consapevole ha aumentato le tasse colpendo in malafede le classi meno abbienti e salvando i soliti noti evasori e riciclatori di denaro sporco (banche ed assicurazioni), per poiavviarci al fallimento. Chiedemo ancora prestiti al resto d'europa col presupposto di far guadagnare sempre più i ricchi (amici di Monti) e per il resto diventeremo sempre più poveri. Grazie Buffone bocconiano.
bacarozzonero Ieri 09:24 PM in risposta a MAZARA51
Guarda che come disse il grande Borsellino, forse dimentichi che il popolo ha dalla sua una grande arma: matita e scheda elettorale!
Quindi se vogliamo spazzarli via ci basterà una croce e sono morti per sempre!
RenatoT Ieri 08:09 PM in risposta a MAZARA51
ma certo che arriveremo alla bancarotta... se per 40 anni il debito è solo aumentato e ne hanno beneficiato tutti i mantenuti di stato... è normale fallire raggiunto un tetto. Senza contare che gli interessi (che reputo essere il vero male di tutto) aumentano in modo esponenziale.
Era una trappola già 40 anni fa.
Mettiamoci il cuore in pace e finita li..
gianni b Ieri 08:32 PM in risposta a MAZARA51
sono d'accordissimo, però i ringraziamenti vorrei portarli di persona,.
sonuno Ieri 07:53 PM
Da quando ci bombardano con questa storia? Da anni, a colazione pranzo e cena, udiamo solo che siamo a un passo dal fallimento. Ci fanno paura, ci intimidiscono, ci tengono al guinzaglio: e noi poveri tapini, che combattiamo ogni giorno, lottiamo ora dopo ora per la sopravvivenza; noi che da sempre siamo e saremo sempre in trincea, noi che tutta la nostra vita è una guerra, noi che non abbiamo nulla da perdere, noi ci crediamo pure..
Gubitosi ieri alla Rai ha spuntato un contratto di 400 mila euro annui e 250 mila euro di indennità di carica. Vi pare che se il paese fosse in fallimento, gli avrebbero dato tutti quei soldi?
PER FORTUNA CHE NOI ABBIAMO IL GPOVERNO DI DIO CHE HA SALVATO LA CASTA.
State tranquilli,l'Italia grazie agli Illuminati di Dio,sostenuti da ABC
& C. e dal più grande Profeta della Storia, Benedetti dal Vaticano
non corre nessun pericolo e non ha bisogno di aiuti,perchè abbiamo
Banche Solidissime,Grandi Aziende Americanizzate con il Made in Italy
prodotto in Cina,in più abbiamo
SuperTecnici-SuperProfessori-superManeger,i
quali sanno compiere miracoli Facendo macelleria sociale pur di Salvare
i Privilegi della Casta e dei lori figli sistemati al sicuro nelle
Istituzioni.Inoltre noi popolino di pecoroni creduloni siamo stati
scelti come figli prediletti dal vero Dio e il nostro Territorio è
indispensabile ai padroni del Mondo "America Vaticano Israele
Inghilterra" come base strategica Politica/Militare.Senza considerare
che i Grandi Maestri Registi Burattinai hanno già messo in moto il
meccanismo di guerra per invadere militarmente la Siria e sferrare la
guerra finale contro l'Iran.Perciò caro popolo di pecoroni potete
dormire sonni doro.Noi siamo furtunati ad avere i politici migliori del
mondo,per questo che quando vengono presi con le mani nel sacco con il
Bottino vengono promossi ad incarichi più prestigiosi.Perciò nessuno
deve più criticare il più grande Profeta della Storia che ha permesso il
mercato delle Vacche e innalzato il Governo di Dio degli Illuminati
Salva Casta.Noi no siamo come la Germania,dove il Presidente ha dovutto
rassegnare le dimissioni solo per alcune dichiarazioni non vere.LODE E
GLORIA A TUTTI I POLITICI CHE SOSTENGONO IL GOVERNO DI DIO
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Re: ¿Arriba España?
Spagna, ministro Bilancio: “Non c’è un soldo, senza la Bce il fallimento”
Cristobal Montoro è intervenuto in parlamento per difendere i taglia alla spesa pubblica. Secondo lui Madrid sta mettendo in pericolo l'euro con l’aumento del suo debito sovrano. Intanto oggi ha piazzato quasi tutti i tre miliardi di bond, ma con un impennata dei tassi
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 19 luglio 2012
Commenti (248) leggibili in:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/07 ... to/298334/
La Spagna ”non ha un soldo in cassa per pagare i servizi pubblici e se la Banca centrale europea (Bce) non avesse comprato i titoli di Stato, il Paese sarebbe fallito”. Insomma per il ministro del Bilancio spagnolo Cristobal Montoro, la Spagna sta mettendo in pericolo l’euro con l’aumento del suo debito sovrano. “Ecco, danneggiamo l’euro con l’aumento del nostro debito sovrano”, ha dichiarato il ministro, cercando di difendere i tagli alla spesa.
L’esecutivo spagnolo ha obbedito “alle raccomandazioni della Ue, che sono obbligazioni”, ha proseguito il ministro Montoro: “Se intendiamo essere Europa e costruire l’Europa dobbiamo accantonare parzialmente le nostre convinzioni”. Il governo Rajoy sta “ristrutturando l’economia e il settore pubblico”, perché per la crescita bisogna tagliare i servizi, continua il ministro. Montoro, che ieri ha lanciato l’allarme sulle nomine dei funzionari dell’amministrazione pubblica, ha aggiunto oggi che “bisogna dire le cose come stanno. La Spagna sta vivendo una seconda recessione economica, un prolungamento di quella del 2009. Dobbiamo uscirne per come siamo, cioè Europa, e con l’euro”. La ragione, ad esempio, dell’aumento dell’iva previsto nella manovra da 65 miliardi è proprio questa, ha spiegato Montoro, cioè aumentare le entrate in modo che “non siano messe a rischio le buste paga dei lavoratori statali”. Lavoratori di un settore che ora “il governo sta ristrutturando” seguendo le “raccomandazioni dell’UE” che “sono obbligatorie”. Il ministro ha poi commentato: “Se vogliamo essere Europa e costruire l’Europa dovremo abbandonare alcune delle idee in cui crediamo”.
Dall’Europa però arriva l’ammonimento. I 100 miliardi messi adisposizione dall’Eurogruppo per la ricapitalizzazione delle banche spagnole potranno essere usati solo a questo scopo, “non per altri obiettivi”. Lo ha precisato il portavoce del commissario Olli Rehn, smentendo notizie di stampa che indicano che Madrid potrà usare parte dei soldi non usati per ricapitalizzare le banche per finanziarie il proprio debito.
Nel primo trimestre del 2012, riferisce Eurostat, il deficit spagnolo è fra i più alti del continente, con un rosso di 14,4 miliardi di euro, inferiore solo a quello del Regno Unito (-14,6 mld). L’Italia si attesta a -13,1 miliardi e la Francia a -9,6 miliardi.
Intanto Madrid ha piazzato bond con scadenza nel 2014, 2017 e 2019 per 2,98 miliardi di euro, poco sotto l’obiettivo di 3 miliardi prefissato. I tassi però sono in deciso rialzo e come detto, la domanda è in calo. Il rendimento medio del biennale è balzato al 5,204 per cento dal 4,335 per cento di giugno, quello del 5 anni al 6,459 per cento dal 6,072 per cento. Il tasso sulla scadenza 2019 si è attestato al 6,701 per cento. Per quanto riguarda il differenziale fra Bonos decennali e Bund tedeschi, lo spread è a 582 punti base col tasso al 7,03 per cento, non succedeva dal 10 luglio scorso.
Un commento per tutti:
massimo_esposito74 Ieri 09:19 PM
Per me tutta questa storia del debito sovrano,delle obbligazioni e tutte le diavolerie della finanza, sono una forma più raffinata di nazismo, io la chiamo "Finanzismo" che si concluderà in un enorme bagno di sangue. Quando rinascerà una nuova era, un pò come è accaduto a me, che fin dalle scuole elementari mi chiedevo come facessero milioni di persone a vivere sotto regimi brutali come quello fascista e nazista, così i bambini di questa si chiederanno come abbiamo fatto noi a vivere in questa condizione di barbarie finanziaria.
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Re: ¿Arriba España?
Scena analoga sulla “grana” siciliana, su cui i pompieri sono entrati subito in azione con un assegno statale da 400 milioni “già programmati” e con la sostituzione progressiva della parola default con una più digeribile “temporanea mancanza di liquidità”. Non sia mai che a qualcuno venga in mente di chiedersi quante altre situazioni simili si annidino nella pubblica amministrazione che in Italia, secondo i dati Ocse del 2010, dà lavoro al 14,3% del totale con una spesa pari all’11% del Pil.
Nella tabella: i debiti delle regioni. La Sicilia non è messa peggio degli altri, anzi sta meglio di Lazio, Lombardia, Piemonte...
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Re: ¿Arriba España?
LA SPIEGAZIONE DEL PROPRIETARIO: «MOLTI SPAGNOLI CONSERVANO ANCORA LA VECCHIA MONETA»
E a Madrid c'è già chi accetta le pesetas
La curiosa scelta di un «ipermercato della salute» nella capitale spagnola
MADRID (SPAGNA) - Sfiducia nell’euro? Preveggenza? Sfida? «Qui si accetta il pagamento in pesetas» proclama, senza ironia e con due punti esclamativi, il cartello apparso sulle vetrine di un ipermercato «della salute» di Madrid, sulla trafficata Avenida de America, che collega il centro alla tangenziale M30. Non è uno scherzo, né una boutade polemica, né una mossa scaramantica. Quanto, piuttosto, nostalgica: «Sono molti più di quanto si pensi gli spagnoli che tengono ancora la vecchia valuta in casa» spiegano nel negozio.
BANCONOTE - Non si accettano le monete, ma le vecchie banconote, teoricamente fuoricorso dal febbraio del 2002, sì. E capita che ne arrivino molte in una volta sola, perché qui i prodotti sono spesso costosi: protesi ortopediche, sedie a rotelle, montascale. «Molti dei nostri clienti sono anziani – considera Meyer Zafrany, titolare di Hidelasa, probabilmente il primo negozio spagnolo che ha deciso di ripristinare la valuta nazionale -. Per loro, la peseta rappresenta un buon ricordo: Per noi, è un modo anche di attirare l’attenzione». Il cambio è lo stesso fissato il 31 dicembre 1998: 166, 38 pesetas per un euro. La peseta, in questo negozio, non si è svalutata come probabilmente avverrebbe se davvero la Spagna dovesse uscire dall’euro e riprendere a stampare pesetas.
Elisabetta Rosaspina
20 luglio 2012 | 18:21
© RIPRODUZIONE RISERVATA
http://www.corriere.it/economia/12_lugl ... 56be.shtml
E a Madrid c'è già chi accetta le pesetas
La curiosa scelta di un «ipermercato della salute» nella capitale spagnola
MADRID (SPAGNA) - Sfiducia nell’euro? Preveggenza? Sfida? «Qui si accetta il pagamento in pesetas» proclama, senza ironia e con due punti esclamativi, il cartello apparso sulle vetrine di un ipermercato «della salute» di Madrid, sulla trafficata Avenida de America, che collega il centro alla tangenziale M30. Non è uno scherzo, né una boutade polemica, né una mossa scaramantica. Quanto, piuttosto, nostalgica: «Sono molti più di quanto si pensi gli spagnoli che tengono ancora la vecchia valuta in casa» spiegano nel negozio.
BANCONOTE - Non si accettano le monete, ma le vecchie banconote, teoricamente fuoricorso dal febbraio del 2002, sì. E capita che ne arrivino molte in una volta sola, perché qui i prodotti sono spesso costosi: protesi ortopediche, sedie a rotelle, montascale. «Molti dei nostri clienti sono anziani – considera Meyer Zafrany, titolare di Hidelasa, probabilmente il primo negozio spagnolo che ha deciso di ripristinare la valuta nazionale -. Per loro, la peseta rappresenta un buon ricordo: Per noi, è un modo anche di attirare l’attenzione». Il cambio è lo stesso fissato il 31 dicembre 1998: 166, 38 pesetas per un euro. La peseta, in questo negozio, non si è svalutata come probabilmente avverrebbe se davvero la Spagna dovesse uscire dall’euro e riprendere a stampare pesetas.
Elisabetta Rosaspina
20 luglio 2012 | 18:21
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http://www.corriere.it/economia/12_lugl ... 56be.shtml
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Re: ¿Arriba España?
Dentisti nel Veneto perdono colpi.Mia moglie è andata dal suo dentista.Mentre aspettava sentiva quella che prendeva gli appuntamenti, che parlava di un cliente che non pagava il lavoro fatto.Poi quando è toccato il turno di mia moglie per un lavoro di un dente incapsulato, alla fine è venuta a casa sparandomi la cifra che qui non riporto.Sono andato in questo sito http://www.denticroazia.it/?gclid=CITer ... 3wodDTYAsg
Senza che la moglie sapesse.Ho scritto la Mail spiegandogli il lavoro da fare, dopo 1 ora la risposta meno della metà.
Gia molti Veneti ci vanno, e anche da altre regioni.
Questa è la risposta che mi hanno dato.
...........................
Sono Veronica e la contatto a nome della clinica dentistica Ars Salutaris di Zagabria, Croazia.
La ringraziamo della Sua mail di richiesta che ci ha inviato e capisco che non vuole che sua moglie venga a sapere della cosa ma la prego di fornirci il suo numero di cellulare privato e di dirci quando potremo contattarla (giorno e ora) per fornirle informazioni piu’ complete.
Nel frattempo colgo l'occasione di presentarle un po' la nostra clinica ed i nostri servizi.
La clinica Ars Salutaris (http://www.denticroazia.it ) già da molti anni regala ai nostri amici italiani un nuovo sorriso.
Numerosi pazienti da tutta l'Italia finora si sono convinti della qualita’ dei nostri servizi, poiché la clinica Ars Salutaris è l’unica clinica nella regione (non solo la Croazia!) con la certificazione ISO 9001-2008 di qualità del servizio superiore.
Ai nostri pazienti offriamo una garanzia di 100% della qualità del servizio e tutte le operazioni vengono eseguite da rinomati esperti mondiali
(più informazioni sul sito http://www.denticroazia.it/clinica.aspx).
I prezzi nella nostra clinica sono dal 50 al 85 % più bassi rispetto ai prezzi in Italia. Uno dei motivi di questa differenza è il nostro laboratorio dentale che ci garantisce servizi di prima qualità.
Riguardo alla sua richiesta la informo che il prezzo per un ponte di 4 elementi/denti senza impianti presso la nostra clinica e’ di 200 € x 4= 800 € con corone in metallo-ceramica e di 330 € x 4= 1.320 € con corone in zirconio.
Per poterle offrire un piano di cura personalizzato, come le ho gia’ detto, il nostro consiglio è di venire a fare una visita gratuita da noi, ed essere il nostro ospite nella nostra clinica per fare la panoramica e un primo controllo gratuito.
È molto importante notare che ai nostri ospiti e a tutti i loro accompagnatori o familiari offriamo alloggio completamente gratuito nei nostri appartamenti, vicinissimi alla clinica. Gli appartamenti sono ben attrezzati e si trovano nel centro della città di Zagabria.
Il primo controllo con un piano di cura è completamente gratuito ed include anche la panoramica della mascella, che in Italia ha un prezzo di circa 200 €.
Per tutti i nostri clienti che decidono di fare la visita nella nostra clinica offriamo un servizio di trasporto gratuito Trieste - Zagabria – Trieste, con la nostra vettura privata con autista che la aspettera’ all'ora stabilita a Trieste. Il trasporto parte da Trieste tre volte alla settimana (lunedì, mercoledì ed il venerdì). Per gli orari esatti, non esiti a contattarci.
Rimaniamo a sua completa disposizione anche al numero di telefono 340 988 5309, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, oppure all' indirizzo e-mail sotto indicato.
Cordiali saluti,
Veronica
.......................
Se è da cestinare cestinatela pure
Ciao
Paolo11
Senza che la moglie sapesse.Ho scritto la Mail spiegandogli il lavoro da fare, dopo 1 ora la risposta meno della metà.
Gia molti Veneti ci vanno, e anche da altre regioni.
Questa è la risposta che mi hanno dato.
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Sono Veronica e la contatto a nome della clinica dentistica Ars Salutaris di Zagabria, Croazia.
La ringraziamo della Sua mail di richiesta che ci ha inviato e capisco che non vuole che sua moglie venga a sapere della cosa ma la prego di fornirci il suo numero di cellulare privato e di dirci quando potremo contattarla (giorno e ora) per fornirle informazioni piu’ complete.
Nel frattempo colgo l'occasione di presentarle un po' la nostra clinica ed i nostri servizi.
La clinica Ars Salutaris (http://www.denticroazia.it ) già da molti anni regala ai nostri amici italiani un nuovo sorriso.
Numerosi pazienti da tutta l'Italia finora si sono convinti della qualita’ dei nostri servizi, poiché la clinica Ars Salutaris è l’unica clinica nella regione (non solo la Croazia!) con la certificazione ISO 9001-2008 di qualità del servizio superiore.
Ai nostri pazienti offriamo una garanzia di 100% della qualità del servizio e tutte le operazioni vengono eseguite da rinomati esperti mondiali
(più informazioni sul sito http://www.denticroazia.it/clinica.aspx).
I prezzi nella nostra clinica sono dal 50 al 85 % più bassi rispetto ai prezzi in Italia. Uno dei motivi di questa differenza è il nostro laboratorio dentale che ci garantisce servizi di prima qualità.
Riguardo alla sua richiesta la informo che il prezzo per un ponte di 4 elementi/denti senza impianti presso la nostra clinica e’ di 200 € x 4= 800 € con corone in metallo-ceramica e di 330 € x 4= 1.320 € con corone in zirconio.
Per poterle offrire un piano di cura personalizzato, come le ho gia’ detto, il nostro consiglio è di venire a fare una visita gratuita da noi, ed essere il nostro ospite nella nostra clinica per fare la panoramica e un primo controllo gratuito.
È molto importante notare che ai nostri ospiti e a tutti i loro accompagnatori o familiari offriamo alloggio completamente gratuito nei nostri appartamenti, vicinissimi alla clinica. Gli appartamenti sono ben attrezzati e si trovano nel centro della città di Zagabria.
Il primo controllo con un piano di cura è completamente gratuito ed include anche la panoramica della mascella, che in Italia ha un prezzo di circa 200 €.
Per tutti i nostri clienti che decidono di fare la visita nella nostra clinica offriamo un servizio di trasporto gratuito Trieste - Zagabria – Trieste, con la nostra vettura privata con autista che la aspettera’ all'ora stabilita a Trieste. Il trasporto parte da Trieste tre volte alla settimana (lunedì, mercoledì ed il venerdì). Per gli orari esatti, non esiti a contattarci.
Rimaniamo a sua completa disposizione anche al numero di telefono 340 988 5309, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, oppure all' indirizzo e-mail sotto indicato.
Cordiali saluti,
Veronica
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Ciao
Paolo11
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Re: ¿Arriba España?
Rassegna stampa del Ministero della Difesa.
L'onda di rabbia delle strade spagnole
http://www.difesa.it/Sala_Stampa/rasseg ... dfIndex=17
L'onda di rabbia delle strade spagnole
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Re: ¿Arriba España?
Dalla foto di pagina 7 della manifestazione di Madrid su Repubblica.
Un cartello raffigura don Mariano Rajoy come un diavolo con le immancabili corna d'ordinanza.
A fianco campeggia la scritta:
CON ESTE
GOBIERNO
VAMOS ALL'INFIERNO
**
Pure annoi
Un cartello raffigura don Mariano Rajoy come un diavolo con le immancabili corna d'ordinanza.
A fianco campeggia la scritta:
CON ESTE
GOBIERNO
VAMOS ALL'INFIERNO
**
Pure annoi
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