quo vadis PD ????
Re: quo vadis PD ????
Cassano pagherà 15mila euro per la frase sui gay, Casini quanto? 15milioni?
e se DiPietro è fuori dal csx, Casini dov'è ?
Casini: nozze gay profondamente incivili. E' bufera
'Alla faccia del moderato', replica Concia (Pd). Scalfarotto: no all'alleanza
20 luglio, 22:58
''Il matrimonio tra gay e' un'idea profondamente incivile, una violenza della natura sulla natura''. Pier Ferdinando Casini pronuncia questa frase alla direzione nazionale dell'Udc e una bufera lo travolge. L'ex presidente della Camera si e' detto d'accordo nello ''stabilire garanzie giuridiche per le coppie di conviventi, cosa che e' molto diversa dal matrimonio''.
"Noi le unioni gay le facciamo. Gli altri si regolino". Così il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, a Camposanto per la Festa del Pd in uno dei Paesi più colpiti dal terremoto, ha risposto a chi gli chiedeva la posizione del Pd sulle unioni gay, anche alla luce della presa di posizione di Pier Ferdinando Casini.
''Alla faccia del moderato!'', risponde l'onorevole Anna Paola Concia del Pd. ''Purtroppo - aggiunge - quando si parla di questi temi alcuni esponenti dell'Udc perdono la testa, offendendo gratuitamente milioni di cittadini italiani per bene, che lavorano, pagano le tasse, contribuiscono alla vita pubblica del paese".
''Parole estreme che poco hanno a che fare con un partito moderato", dichiara anche il portavoce del Gay Center, Fabrizio Marrazzo. "Le forze politiche la smettano di usare la vita delle persone lesbiche, gay e trans come oggetto di scontro tra correnti, ma facciano proposte serie e in linea con quanto l'Europa chiede. Su questo saranno giudicate dai cittadini italiani, che in maggioranza secondo gli ultimi dati Istat, sono favorevoli alle unioni gay, perché altrimenti non ha senso invocare l'Europa solo quando si parla di riforma della spesa, tagli e tasse", conclude Marrazzo.
"E' l'omofobo Casini ad essere uno scherzo della natura!'', replica Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione comunista-Federazione della Sinistra.
Secondo i gay di centrodestra di Gaylib "forse Casini non avrà ragione a parlare di natura e di contronatura, ma su una cosa non si può dargli torto: il matrimonio gay è un fatto puramente ideologico, quando, nella sostanza, a noi omosessuali basterebbe il riconoscimento della coppia gay, sul modello austriaco", afferma Enrico Oliari.
''Casini ha usato espressioni pesantissime che lo pongono fuori dalle democrazie europee e occidentali'', afferma Ivan Scalfarotto, vicepresidente del Pd. ''E' inaccettabile - continua il vicepresidente Pd - che un ex Presidente della Camera offenda la dignita' di una parte della popolazione italiana e usi espressioni che lo pongono al pari dell'estrema destra europea xenofoba e fascista. Mi chiedo come possa definirsi ancora rappresentante dei moderati. Come ho detto piu' volte questi saranno temi fondamentali per il 2013 e, se queste sono le basi, sara' davvero difficile trovare un accordo con l'Udc''.
"Dispiace che il leader dell'UdC Pierferdinando Casini faccia un piccolo passo avanti nel dirsi d'accordo a riconoscere i diritti alle coppie gay e poi si lasci andare a espressioni troglodite", afferma Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
e se DiPietro è fuori dal csx, Casini dov'è ?
Casini: nozze gay profondamente incivili. E' bufera
'Alla faccia del moderato', replica Concia (Pd). Scalfarotto: no all'alleanza
20 luglio, 22:58
''Il matrimonio tra gay e' un'idea profondamente incivile, una violenza della natura sulla natura''. Pier Ferdinando Casini pronuncia questa frase alla direzione nazionale dell'Udc e una bufera lo travolge. L'ex presidente della Camera si e' detto d'accordo nello ''stabilire garanzie giuridiche per le coppie di conviventi, cosa che e' molto diversa dal matrimonio''.
"Noi le unioni gay le facciamo. Gli altri si regolino". Così il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, a Camposanto per la Festa del Pd in uno dei Paesi più colpiti dal terremoto, ha risposto a chi gli chiedeva la posizione del Pd sulle unioni gay, anche alla luce della presa di posizione di Pier Ferdinando Casini.
''Alla faccia del moderato!'', risponde l'onorevole Anna Paola Concia del Pd. ''Purtroppo - aggiunge - quando si parla di questi temi alcuni esponenti dell'Udc perdono la testa, offendendo gratuitamente milioni di cittadini italiani per bene, che lavorano, pagano le tasse, contribuiscono alla vita pubblica del paese".
''Parole estreme che poco hanno a che fare con un partito moderato", dichiara anche il portavoce del Gay Center, Fabrizio Marrazzo. "Le forze politiche la smettano di usare la vita delle persone lesbiche, gay e trans come oggetto di scontro tra correnti, ma facciano proposte serie e in linea con quanto l'Europa chiede. Su questo saranno giudicate dai cittadini italiani, che in maggioranza secondo gli ultimi dati Istat, sono favorevoli alle unioni gay, perché altrimenti non ha senso invocare l'Europa solo quando si parla di riforma della spesa, tagli e tasse", conclude Marrazzo.
"E' l'omofobo Casini ad essere uno scherzo della natura!'', replica Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione comunista-Federazione della Sinistra.
Secondo i gay di centrodestra di Gaylib "forse Casini non avrà ragione a parlare di natura e di contronatura, ma su una cosa non si può dargli torto: il matrimonio gay è un fatto puramente ideologico, quando, nella sostanza, a noi omosessuali basterebbe il riconoscimento della coppia gay, sul modello austriaco", afferma Enrico Oliari.
''Casini ha usato espressioni pesantissime che lo pongono fuori dalle democrazie europee e occidentali'', afferma Ivan Scalfarotto, vicepresidente del Pd. ''E' inaccettabile - continua il vicepresidente Pd - che un ex Presidente della Camera offenda la dignita' di una parte della popolazione italiana e usi espressioni che lo pongono al pari dell'estrema destra europea xenofoba e fascista. Mi chiedo come possa definirsi ancora rappresentante dei moderati. Come ho detto piu' volte questi saranno temi fondamentali per il 2013 e, se queste sono le basi, sara' davvero difficile trovare un accordo con l'Udc''.
"Dispiace che il leader dell'UdC Pierferdinando Casini faccia un piccolo passo avanti nel dirsi d'accordo a riconoscere i diritti alle coppie gay e poi si lasci andare a espressioni troglodite", afferma Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
Re: quo vadis PD ????
Antonio Di Pietro: “Se fossi ancora pm accuserei Napolitano”
Intervista al leader dell'Italia dei Valori che torna sul capo dello Stato, il conflitto di attribuzione contro la procura di Palermo e le sue parole sulla trattativa: "C'è una confessione di reato politico". E sulla fine dell'alleanza con il partito democratico: "I dirigenti del Pd sono ipocriti"
di Stefano Caselli | 21 luglio 2012
“I dirigenti del Pd sono degli ipocriti. Dicono di non voler più avere a che fare con l’Idv? Benissimo, ma a queste condizioni è l’Idv che non ci sta più. Ce ne andiamo”. Tra Antonio Di Pietro e il Pd la rottura è insanabile, ed è lo stesso leader dell’Idv a certificarla. La classica goccia è la questione Quirinale-Procura di Palermo. Già in mattinata, a Termoli, Di Pietro aveva accusato Giorgio Napolitano di “tradire la Costituzione”, scatenando le ire degli ormai ex alleati. “Frasi indecenti”, secondo Pier Luigi Bersani, ma Di Pietro rincara la dose.
Onorevole Di Pietro, non le pare di aver esagerato accusando di “tradimento” il presidente della Repubblica?
Se fossi ancora pubblico ministero farei una requisitoria chiedendo la condanna politica del presidente della Repubblica sulla base di una prova documentale, la prova principe. Da parte di Giorgio Napolitano c’è una confessione extragiudiziale di reato politico.
Addirittura?
Prima solleva il conflitto di attribuzione contro la Procura di Palermo, perché le intercettazioni indirette delle sue conversazioni con Nicola Mancino comporterebbero una “lesione delle prerogative costituzionali del Presidente della Repubblica”. Poi, in occasione del ventennale della strage di via D’Amelio, manda un messaggio ai familiari delle vittime in cui dichiara solennemente che “non c’è alcuna ragion di Stato che possa giustificare ritardi nell’accertamento dei fatti e delle responsabilità”. Delle due l’una. E poi che manchi una norma che regoli le intercettazioni indirette del Capo dello Stato è all’ordine del giorno fin dal 1997, quando il ministro della Giustizia Flick sollevò la questione per un caso analogo che riguardava l’allora presidente Scalfaro. Napolitano ha avuto sette anni di tempo per sollecitare il Parlamento a intervenire. Non solo, poteva sollevare conflitto d’attribuzione contro la Procura di Perugia che, a quanto pare, lo ha indirettamente intercettato al telefono con Bertolaso. Non lo ha fatto, salvo cambiare idea con Palermo. A questo punto siamo autorizzati a sospettare che quelle intercettazioni, che fanno così paura, contengano giudizi pesanti sui pubblici ministeri di Palermo. In un paese normale, se non fosse Re Giorgio, ci sarebbe stata, non dico una rivolta popolare, ma almeno una rivolta del mondo dell’informazione. E invece sono tutti, o quasi, appecoronati e conniventi con il sistema di potere che sostiene la grande coalizione del governo Monti.
Quindi anche il Pd. La rottura è definitiva?
Che siamo fuori ce lo dicono tutti i giorni in Parlamento. E ce lo dicono privatamente…
Chi?
Ma un po’ tutti. Ieri (giovedì, ndr) Enrico Letta, oggi Anna Finocchiaro. E poi Franceschini, Fioroni più una lunga serie di seconde linee.
Bersani no?
Lui sa che, all’ultimo giorno, Casini tradirà. Bersani sa perfettamente che si vince solo con una coalizione di centrosinistra, ma questi devono capire che noi non siamo yesmen del Pd. Sono degli ipocriti.
Prego?
Ipocriti. Predicano bene e razzolano male, esattamente come il presidente della Repubblica e la ragion di Stato. Sulle politiche del lavoro, sulla spending review, sulla giustizia sociale, su tutto ciò che fa il governo Monti sono sempre contrari a parole, ma in Parlamento votano tutto. Fino a quando la fa Berlusconi, che da sempre cura solo i suoi interessi, non c’è nulla di strano. Ma se lo fa un partito che dice di essere dalla parte dei lavoratori c’è qualcosa che non va. Con un partito che gioca al ribasso in maniera ipocrita e truffaldina non vogliamo avere nulla a che fare. Loro non ci vogliono più, ma siamo noi che ce ne andiamo.
Bene, allora vi siete tolti un peso tutti e due…
Sì, ma loro hanno un problema in più. Sanno di poter vincere solo con noi, ma devono rispondere a un sistema di potere che non tollera critiche all’asse Monti-Napolitano. Ci stanno provando con la legge elettorale e lo ammettono candidamente. Mi hanno detto che faranno di tutto per escogitare un sistema che faccia fuori Idv e Movimento 5 Stelle, ma tutte le volte che si studiano uno sbarramento si accorgono che siamo sempre una spanna sopra le forze intermedie con cui vorrebbero sostituirci. Non sanno come liberarsi di noi.
Va bene ancora, ma voi senza il Pd dove andate?
Io denuncio l’ipocrisia della classe dirigente di quel partito, non certo il suo elettorato. Siamo sicuri che si senta completamente rappresentato da questa classe dirigente? Mai come in questo momento è importante avere il coraggio delle proprie azioni. Nel ventennale della strage di via D’Amelio tutti si sono sperticati nel chiedere che si conosca la verità. Ma allora perché non la cerchiamo davvero? Questo è un paese dove Antonio Ingroia, a vent’anni dalla morte di Paolo Borsellino, il suo maestro che oggi si celebra, deve lasciare Palermo per andare in Guatemala.
Addio Pd allora. E Vendola?
Con Vendola ho parlato più volte e conveniamo su molte cose. Mi auguro che abbia la forza e il coraggio di andare fino in fondo per proporre agli elettori una vera coalizione di centrosinistra. Con o senza il Pd.
da Il Fatto Quotidiano del 21 luglio 2012
Intervista al leader dell'Italia dei Valori che torna sul capo dello Stato, il conflitto di attribuzione contro la procura di Palermo e le sue parole sulla trattativa: "C'è una confessione di reato politico". E sulla fine dell'alleanza con il partito democratico: "I dirigenti del Pd sono ipocriti"
di Stefano Caselli | 21 luglio 2012
“I dirigenti del Pd sono degli ipocriti. Dicono di non voler più avere a che fare con l’Idv? Benissimo, ma a queste condizioni è l’Idv che non ci sta più. Ce ne andiamo”. Tra Antonio Di Pietro e il Pd la rottura è insanabile, ed è lo stesso leader dell’Idv a certificarla. La classica goccia è la questione Quirinale-Procura di Palermo. Già in mattinata, a Termoli, Di Pietro aveva accusato Giorgio Napolitano di “tradire la Costituzione”, scatenando le ire degli ormai ex alleati. “Frasi indecenti”, secondo Pier Luigi Bersani, ma Di Pietro rincara la dose.
Onorevole Di Pietro, non le pare di aver esagerato accusando di “tradimento” il presidente della Repubblica?
Se fossi ancora pubblico ministero farei una requisitoria chiedendo la condanna politica del presidente della Repubblica sulla base di una prova documentale, la prova principe. Da parte di Giorgio Napolitano c’è una confessione extragiudiziale di reato politico.
Addirittura?
Prima solleva il conflitto di attribuzione contro la Procura di Palermo, perché le intercettazioni indirette delle sue conversazioni con Nicola Mancino comporterebbero una “lesione delle prerogative costituzionali del Presidente della Repubblica”. Poi, in occasione del ventennale della strage di via D’Amelio, manda un messaggio ai familiari delle vittime in cui dichiara solennemente che “non c’è alcuna ragion di Stato che possa giustificare ritardi nell’accertamento dei fatti e delle responsabilità”. Delle due l’una. E poi che manchi una norma che regoli le intercettazioni indirette del Capo dello Stato è all’ordine del giorno fin dal 1997, quando il ministro della Giustizia Flick sollevò la questione per un caso analogo che riguardava l’allora presidente Scalfaro. Napolitano ha avuto sette anni di tempo per sollecitare il Parlamento a intervenire. Non solo, poteva sollevare conflitto d’attribuzione contro la Procura di Perugia che, a quanto pare, lo ha indirettamente intercettato al telefono con Bertolaso. Non lo ha fatto, salvo cambiare idea con Palermo. A questo punto siamo autorizzati a sospettare che quelle intercettazioni, che fanno così paura, contengano giudizi pesanti sui pubblici ministeri di Palermo. In un paese normale, se non fosse Re Giorgio, ci sarebbe stata, non dico una rivolta popolare, ma almeno una rivolta del mondo dell’informazione. E invece sono tutti, o quasi, appecoronati e conniventi con il sistema di potere che sostiene la grande coalizione del governo Monti.
Quindi anche il Pd. La rottura è definitiva?
Che siamo fuori ce lo dicono tutti i giorni in Parlamento. E ce lo dicono privatamente…
Chi?
Ma un po’ tutti. Ieri (giovedì, ndr) Enrico Letta, oggi Anna Finocchiaro. E poi Franceschini, Fioroni più una lunga serie di seconde linee.
Bersani no?
Lui sa che, all’ultimo giorno, Casini tradirà. Bersani sa perfettamente che si vince solo con una coalizione di centrosinistra, ma questi devono capire che noi non siamo yesmen del Pd. Sono degli ipocriti.
Prego?
Ipocriti. Predicano bene e razzolano male, esattamente come il presidente della Repubblica e la ragion di Stato. Sulle politiche del lavoro, sulla spending review, sulla giustizia sociale, su tutto ciò che fa il governo Monti sono sempre contrari a parole, ma in Parlamento votano tutto. Fino a quando la fa Berlusconi, che da sempre cura solo i suoi interessi, non c’è nulla di strano. Ma se lo fa un partito che dice di essere dalla parte dei lavoratori c’è qualcosa che non va. Con un partito che gioca al ribasso in maniera ipocrita e truffaldina non vogliamo avere nulla a che fare. Loro non ci vogliono più, ma siamo noi che ce ne andiamo.
Bene, allora vi siete tolti un peso tutti e due…
Sì, ma loro hanno un problema in più. Sanno di poter vincere solo con noi, ma devono rispondere a un sistema di potere che non tollera critiche all’asse Monti-Napolitano. Ci stanno provando con la legge elettorale e lo ammettono candidamente. Mi hanno detto che faranno di tutto per escogitare un sistema che faccia fuori Idv e Movimento 5 Stelle, ma tutte le volte che si studiano uno sbarramento si accorgono che siamo sempre una spanna sopra le forze intermedie con cui vorrebbero sostituirci. Non sanno come liberarsi di noi.
Va bene ancora, ma voi senza il Pd dove andate?
Io denuncio l’ipocrisia della classe dirigente di quel partito, non certo il suo elettorato. Siamo sicuri che si senta completamente rappresentato da questa classe dirigente? Mai come in questo momento è importante avere il coraggio delle proprie azioni. Nel ventennale della strage di via D’Amelio tutti si sono sperticati nel chiedere che si conosca la verità. Ma allora perché non la cerchiamo davvero? Questo è un paese dove Antonio Ingroia, a vent’anni dalla morte di Paolo Borsellino, il suo maestro che oggi si celebra, deve lasciare Palermo per andare in Guatemala.
Addio Pd allora. E Vendola?
Con Vendola ho parlato più volte e conveniamo su molte cose. Mi auguro che abbia la forza e il coraggio di andare fino in fondo per proporre agli elettori una vera coalizione di centrosinistra. Con o senza il Pd.
da Il Fatto Quotidiano del 21 luglio 2012
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: quo vadis PD ????
L’articolo dell’Unità con l’intervento della Finocchiaro, che dichiara che Di Pietro è fuori dal Cs, ora è completo.
Prima però di fare il punto sugli ultimi eventi, chiedo al forum quanto pubblicato nei commenti al sunnominato articolo, sull’Unità:
147. UncleT
3 minuti fa ( 21-07-2012 )
Immagino conosciate la storia d’Italia e il peso che la mafia ha avuto sul Parlamento italiano. Le prime cronache iniziano nel lontano 1874. Nel ventennio la mafia mette la camicia nera. Nel 1924 Federzoni ordina al prefetto Mori di scendere in Sicilia per debellare l’organizzazione criminale. Nel 1925, Mussolini da carta bianca a Mori. Nel 1929 Mori rinuncia perché comprende che la mafia è a Roma, in Parlamento, nell’aula sorda e grigia. Dopo la guerra il referente diventa la Dc, e Andreotti il più illustre rappresentante. Nel 1992 cade la prima Repubblica. Chi diventa referente della mafia dal 1994 in poi? Oggi il caro estinto e il Pdl sono bruciati. Domanda: Chi sarà il prossimo referente della mafia nella Terza Repubblica, tenendo presente che è la prima azienda italiana per fatturato? Voi da che parte state?
NB. La domanda è attinente con l’articolo.
Prima però di fare il punto sugli ultimi eventi, chiedo al forum quanto pubblicato nei commenti al sunnominato articolo, sull’Unità:
147. UncleT
3 minuti fa ( 21-07-2012 )
Immagino conosciate la storia d’Italia e il peso che la mafia ha avuto sul Parlamento italiano. Le prime cronache iniziano nel lontano 1874. Nel ventennio la mafia mette la camicia nera. Nel 1924 Federzoni ordina al prefetto Mori di scendere in Sicilia per debellare l’organizzazione criminale. Nel 1925, Mussolini da carta bianca a Mori. Nel 1929 Mori rinuncia perché comprende che la mafia è a Roma, in Parlamento, nell’aula sorda e grigia. Dopo la guerra il referente diventa la Dc, e Andreotti il più illustre rappresentante. Nel 1992 cade la prima Repubblica. Chi diventa referente della mafia dal 1994 in poi? Oggi il caro estinto e il Pdl sono bruciati. Domanda: Chi sarà il prossimo referente della mafia nella Terza Repubblica, tenendo presente che è la prima azienda italiana per fatturato? Voi da che parte state?
NB. La domanda è attinente con l’articolo.
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: quo vadis PD ????
Anche sull'Unità c'è chi riesce a comprendere la realtà
145. Vir34 minuti fa ( 21-07-2012 )
Questo partito serve per continuare ad ingannare il popolo si sinistra che esiste ancora un partito che tutela i loro interessi; di fatto i lavoratori italiani non hanno rappresentanza politica in parlamento. Il PD e un partito neo-democristiano…..quando il popolo di sinistra prenderà atto di questo inganno per il Partito Democristiano sarà la fine. Il PD è il partito di riferimento di uno dei governi più antipopolari della storia repubblicana; Tutte le misure lacrime (fornero) e Sangue (il nostro) contro i lavoratori, giovani, pensionati e ceti sociali meno abbienti sono state approvate con i voti decisivi del PD. Quando si è trattato di porre un tetto alle pensioni d'oro il PD ha votato contro. Ricordiamoci che Bersani, quando era ministro dell'economia del governo Prodi, ha fatto di tutto per impedire che la chiesa cattolica pagasse l'ICI........
145. Vir34 minuti fa ( 21-07-2012 )
Questo partito serve per continuare ad ingannare il popolo si sinistra che esiste ancora un partito che tutela i loro interessi; di fatto i lavoratori italiani non hanno rappresentanza politica in parlamento. Il PD e un partito neo-democristiano…..quando il popolo di sinistra prenderà atto di questo inganno per il Partito Democristiano sarà la fine. Il PD è il partito di riferimento di uno dei governi più antipopolari della storia repubblicana; Tutte le misure lacrime (fornero) e Sangue (il nostro) contro i lavoratori, giovani, pensionati e ceti sociali meno abbienti sono state approvate con i voti decisivi del PD. Quando si è trattato di porre un tetto alle pensioni d'oro il PD ha votato contro. Ricordiamoci che Bersani, quando era ministro dell'economia del governo Prodi, ha fatto di tutto per impedire che la chiesa cattolica pagasse l'ICI........
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: quo vadis PD ????
La miccia accesa da mesi sta per arrivare alla cassa piena di tritolo.
Pippo Civati e i rottamatori a convegno: “Noi del Pd più vecchi di Berlusconi”
Il consigliere regionale lombardo convoca i suoi ad Albinea e spara a zero sulle alleanze: "Non si va al governo nazionale con Casini che ha governato assieme all'ex presidente del consiglio.
È una questione di civiltà politica, se no la gente non capisce più niente.
Meglio Di Pietro e Vendola"
di Martina Castigliani | Albinea (Re) | 22 luglio 2012
278 commenti
“Il Pd è il nostro partito e siamo qui per lavorare per il Pd, certo però fino a che rimane quel progetto, perchè se si prendono altre strade e si sceglie l’alleanza con Casini, allora non è più colpa mia”.
Parole dure quelle di Pippo Civati, consigliere della Regione Lombardia e leader dei rottamatori del partito che si incontrano questo weekend ad Albinea, vicino a Reggio Emilia, nella due giorni chiamata Prossima Italia.
Più che rottamatori, si definiscono “i preclusi”, quelli che all’Assemblea del Partito Democratico domenica scorsa hanno portato proposte concrete su matrimoni gay e primarie e non hanno potuto votarle.
E se gli animi sembrano meno amareggiati del previsto, su un punto il consigliere Civati è irremovibile: “Non si va al governo nazionale con chi ha governato con Berlusconi premier. È una questione di civiltà politica, se no la gente non capisce più niente. Credo che se il Pd sceglie di allearsi con Casini, lasciando a casa tutta l’altra sinistra, il problema diventa grave per tutti. Le alleanze si costruiscono sulle cose da fare. Però cominciamo a parlarne”.
Dure parole che seguono le dichiarazioni di ieri di Casini che ha definito i matrimoni omosessuali “contro natura” e che Pippo Civati insieme a Ivan Scalfarotto, vice presidente del Pd ha condannato come non degne di un paese civile.
A “Prossima Italia”, si discute di sinistra e cambiamento: “10 cose buone per l’Italia la sinistra deve fare subito” è il libro presentato per l’occasione e che lancia alcune sfide ad uno schieramento che deve intervenire, dicono, prima che sia troppo tardi.
“Se votassimo oggi,- dice Civati, – il Partito Democratico rischierebbe di perdere.
Domenica ho visto un partito arroccatissimo, preoccupato del futuro, titubante, molto di vertice. Dobbiamo dare l’immagine che governiamo nel 2013 e non nel 1994. Se a destra rischiano di avere Berlusconi per la sesta volta, noi dobbiamo avere il coraggio di proporre soluzioni nuove”.
Il Partito Democratico ha bisogno di un aggiornamento, per restare al centro della scena politica italiana, e per farlo i rottamatori di Civati lanciano una sfida su dieci punti, a partire da legalità e trasparenza. Ma l’appuntamento è troppo vicino all’Assemblea di domenica scorsa per tralasciare osservazioni sulla condizione del partito. E uno dei punti più critici secondo il consigliere sono le primarie: “Io dico solo che c’è il rischio di farle slittare troppo. Però francamente dovrebbero essere i candidati ad avere a cuore la questione: io non voglio candidarmi, a meno che in futuro non ci siano condizioni peggiori di oggi. E no, non sostengo Renzi, in questo momento non sostengo nessuno. Io sono solo preoccupato che non si riesca a vincere, o peggio che si vinca con la formula del “quasi vincere”, con la formula delle grandi intese ”.
La domanda che si pongono i rottamatori di Albinea è se queste energie giovani potranno davvero trovare spazio nel Partito Democratico.
“C’è molta amarezza, ma troveremo il modo di farci sentire – dice Giulia Morini, consigliere Pd di Modena diventata famosa per il suo grido in sala domenica scorsa “basta con questi tecnicismi”, in riferimento al mancato voto sull’Ordine del Giorno legato ai matrimoni omosessuali.
Sono quelle che Bersani ha definito “beghe interne”, con un’espressione che non è piaciuta per niente a Civati: “è sbagliato quello che ha detto il segretario. Solo perché c’è la crisi, non vuol dire che il riconoscimento dei diritti, in un paese che soffre per le vicende economiche non sia importante per molte persone. Io avrei voluto votare quell’ordine del giorno”. E il consigliere regionale avverte: chi si schiera contro i matrimoni gay è contro anche altre formule come i Dico, quindi è difficile se non impossibile trovare una mediazione,.
Tra il pubblico di Prossima Italia, anche alcuni volti conosciuti, come lo scrittore Paolo Nori o il consulente per la comunicazione politica e blogger Dino Amenduni, che dice “ ad Albinea si cerca sempre di venire. È una boccata d’ossigeno. Le proposte che si sentono qui potrebbero entrare nell’agenda politica del centro sinistra per le prossime elezioni”.
Nella due giorni targata Civati, in programma gli interventi di giovani militanti e amministratori per parlare di alcuni punti caldi: evasione fiscale, spending review, patrimoniale, ma anche cultura e consumo del territorio. Ad aprire i lavori in esclusiva, la video inchiesta sulle guardie svizzere e capitali trafugati all’estero, sponsorizzata da “Prossima Italia” e realizzata dalla giovane regista Elly Schlein. di Martina Castigliani |
Albinea (Re) | 22 luglio 2012
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/07 ... ni/301572/
Pippo Civati e i rottamatori a convegno: “Noi del Pd più vecchi di Berlusconi”
Il consigliere regionale lombardo convoca i suoi ad Albinea e spara a zero sulle alleanze: "Non si va al governo nazionale con Casini che ha governato assieme all'ex presidente del consiglio.
È una questione di civiltà politica, se no la gente non capisce più niente.
Meglio Di Pietro e Vendola"
di Martina Castigliani | Albinea (Re) | 22 luglio 2012
278 commenti
“Il Pd è il nostro partito e siamo qui per lavorare per il Pd, certo però fino a che rimane quel progetto, perchè se si prendono altre strade e si sceglie l’alleanza con Casini, allora non è più colpa mia”.
Parole dure quelle di Pippo Civati, consigliere della Regione Lombardia e leader dei rottamatori del partito che si incontrano questo weekend ad Albinea, vicino a Reggio Emilia, nella due giorni chiamata Prossima Italia.
Più che rottamatori, si definiscono “i preclusi”, quelli che all’Assemblea del Partito Democratico domenica scorsa hanno portato proposte concrete su matrimoni gay e primarie e non hanno potuto votarle.
E se gli animi sembrano meno amareggiati del previsto, su un punto il consigliere Civati è irremovibile: “Non si va al governo nazionale con chi ha governato con Berlusconi premier. È una questione di civiltà politica, se no la gente non capisce più niente. Credo che se il Pd sceglie di allearsi con Casini, lasciando a casa tutta l’altra sinistra, il problema diventa grave per tutti. Le alleanze si costruiscono sulle cose da fare. Però cominciamo a parlarne”.
Dure parole che seguono le dichiarazioni di ieri di Casini che ha definito i matrimoni omosessuali “contro natura” e che Pippo Civati insieme a Ivan Scalfarotto, vice presidente del Pd ha condannato come non degne di un paese civile.
A “Prossima Italia”, si discute di sinistra e cambiamento: “10 cose buone per l’Italia la sinistra deve fare subito” è il libro presentato per l’occasione e che lancia alcune sfide ad uno schieramento che deve intervenire, dicono, prima che sia troppo tardi.
“Se votassimo oggi,- dice Civati, – il Partito Democratico rischierebbe di perdere.
Domenica ho visto un partito arroccatissimo, preoccupato del futuro, titubante, molto di vertice. Dobbiamo dare l’immagine che governiamo nel 2013 e non nel 1994. Se a destra rischiano di avere Berlusconi per la sesta volta, noi dobbiamo avere il coraggio di proporre soluzioni nuove”.
Il Partito Democratico ha bisogno di un aggiornamento, per restare al centro della scena politica italiana, e per farlo i rottamatori di Civati lanciano una sfida su dieci punti, a partire da legalità e trasparenza. Ma l’appuntamento è troppo vicino all’Assemblea di domenica scorsa per tralasciare osservazioni sulla condizione del partito. E uno dei punti più critici secondo il consigliere sono le primarie: “Io dico solo che c’è il rischio di farle slittare troppo. Però francamente dovrebbero essere i candidati ad avere a cuore la questione: io non voglio candidarmi, a meno che in futuro non ci siano condizioni peggiori di oggi. E no, non sostengo Renzi, in questo momento non sostengo nessuno. Io sono solo preoccupato che non si riesca a vincere, o peggio che si vinca con la formula del “quasi vincere”, con la formula delle grandi intese ”.
La domanda che si pongono i rottamatori di Albinea è se queste energie giovani potranno davvero trovare spazio nel Partito Democratico.
“C’è molta amarezza, ma troveremo il modo di farci sentire – dice Giulia Morini, consigliere Pd di Modena diventata famosa per il suo grido in sala domenica scorsa “basta con questi tecnicismi”, in riferimento al mancato voto sull’Ordine del Giorno legato ai matrimoni omosessuali.
Sono quelle che Bersani ha definito “beghe interne”, con un’espressione che non è piaciuta per niente a Civati: “è sbagliato quello che ha detto il segretario. Solo perché c’è la crisi, non vuol dire che il riconoscimento dei diritti, in un paese che soffre per le vicende economiche non sia importante per molte persone. Io avrei voluto votare quell’ordine del giorno”. E il consigliere regionale avverte: chi si schiera contro i matrimoni gay è contro anche altre formule come i Dico, quindi è difficile se non impossibile trovare una mediazione,.
Tra il pubblico di Prossima Italia, anche alcuni volti conosciuti, come lo scrittore Paolo Nori o il consulente per la comunicazione politica e blogger Dino Amenduni, che dice “ ad Albinea si cerca sempre di venire. È una boccata d’ossigeno. Le proposte che si sentono qui potrebbero entrare nell’agenda politica del centro sinistra per le prossime elezioni”.
Nella due giorni targata Civati, in programma gli interventi di giovani militanti e amministratori per parlare di alcuni punti caldi: evasione fiscale, spending review, patrimoniale, ma anche cultura e consumo del territorio. Ad aprire i lavori in esclusiva, la video inchiesta sulle guardie svizzere e capitali trafugati all’estero, sponsorizzata da “Prossima Italia” e realizzata dalla giovane regista Elly Schlein. di Martina Castigliani |
Albinea (Re) | 22 luglio 2012
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/07 ... ni/301572/
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: quo vadis PD ????
I commenti all'articolo su Civati
pl Oggi 11:41 AM
Il PD sta curando gli interessi dei potentati finanziari perfettamente rappresentati dal rettore dell'italia nominato dal re di napoli.
Non capisco i lavoratori come facciano a votare in quel bidone.
Lasciatevelo dire da un post liberale.
a 31 persone piace questo commento
Mathias77 Oggi 12:38 PM in risposta a pl
Il Pd è morto
Lo slogan (di Vasco, si partiva già benone) scelto all'inizio dai dirigenti del Pd era ''Un senso a questa storia'', il problema è che la canzone continuava così: ''...che un senso non ce l'ha''.
Questi signori non si rendono conto minimamente in quali condizioni vivono milioni di italiani: pensionati, cassintegrati, disoccupati, esodati, precari, studenti, lavoratori dipendenti ed autonomi, piccole e medie imprese.
Famiglie, giovani, anziani, portatori di handicap o diversamente abili, malati di ogni tipo e genere, disadattati ed emarginati, i quali si attendono un atto di umanità, di equità e di dignità politica che non arriva e che con questi signori (che si fanno anche chiamare onorevoli) non arriverà mai.
Questi signori sono distanti anni luce dai problemi quotidiani della gente.
Dobbiamo mandare a casa tutti i responsabili della indifferenza, del tradimento e dell'offesa politica consumata in tutti questi anni nei confronti dei cittadini.
La politica, quella nobile, quella sobria e disinteressata, doveva dare il buon esempio... di questa nobiltà, sobrietà e disinteresse non c'è stata alcuna traccia.
a 10 persone piace questo commento
Idleproc Oggi 02:27 PM in risposta a Mathias77
Grande.
skellig Oggi 01:47 PM in risposta a Mathias77
pd: nato ieri (2008), morto oggi, dimenticato domani. Spero
dashiell Oggi 02:46 PM in risposta a pl
Il Pd è solo il retrobottega dei mercanti. Davanti, nel negozio, quelli trattano di tutto. Svendono qualsiasi cosa. Poi il Pd manda fuori i garzoni a fare le consegne e se, qualcuno si arrabbia dei prodotti, chiedono scusa, cercano di chiarire. E' quello che sta facendo Civati, ad esempio. L'ultimo dei garzoni, dopo che Renzi e la Serracchiani si sono bruciati da soli
Idleproc Oggi 11:44 AM in risposta a pl
...la cosa curiosa è che tutta la faccenda la hanno capita per primi i nazionalisti e i liberali.
Prima o poi si svegliano.
Apolide Oggi 11:49 AM in risposta a Idleproc
e più facile vedere i difetti di uno partito avversario che del proprio partito dìi riferimento
Idleproc Oggi 12:11 PM in risposta a Apolide
Hai ragione ma credo che ci sia anche un problema di questo tipo: molti
del PD hanno creduto sinceramente nella mega balla di un mondo più
libero e globale dei popoli, invece gli anno rifilato una nuova edizione
di colonialismo ed il comando centralizzato della finanza globalizzata e
delle multinazionali. Non sanno che una sola banca globale gestisce da
sola cifre paragonabili al pil mondiale di un anno e che in ca. 22 si
gestiscono la finanza globale. Poi parlano di "mercato". Un liberale
vero queste cose le capisce subito. Un nazionalista lo capisce perché
gli stanno togliendo lo strumento di difesa socio-economico e lo stanno
trasformando in un colonizzato asservito al debito.
Tieni anche presente che il gruppo dirigente del PD e la formazione dei
quadri ha origine stalinista per cui considerano "la parte più
progressista della borghesia" proprio la banda di finanzieri che ci
stanno spellando vivi, partendo dai lavoratori. Il tutto condito da un
bel pò di malafede e di interessi de "panza".
pl Oggi 11:41 AM
Il PD sta curando gli interessi dei potentati finanziari perfettamente rappresentati dal rettore dell'italia nominato dal re di napoli.
Non capisco i lavoratori come facciano a votare in quel bidone.
Lasciatevelo dire da un post liberale.
a 31 persone piace questo commento
Mathias77 Oggi 12:38 PM in risposta a pl
Il Pd è morto
Lo slogan (di Vasco, si partiva già benone) scelto all'inizio dai dirigenti del Pd era ''Un senso a questa storia'', il problema è che la canzone continuava così: ''...che un senso non ce l'ha''.
Questi signori non si rendono conto minimamente in quali condizioni vivono milioni di italiani: pensionati, cassintegrati, disoccupati, esodati, precari, studenti, lavoratori dipendenti ed autonomi, piccole e medie imprese.
Famiglie, giovani, anziani, portatori di handicap o diversamente abili, malati di ogni tipo e genere, disadattati ed emarginati, i quali si attendono un atto di umanità, di equità e di dignità politica che non arriva e che con questi signori (che si fanno anche chiamare onorevoli) non arriverà mai.
Questi signori sono distanti anni luce dai problemi quotidiani della gente.
Dobbiamo mandare a casa tutti i responsabili della indifferenza, del tradimento e dell'offesa politica consumata in tutti questi anni nei confronti dei cittadini.
La politica, quella nobile, quella sobria e disinteressata, doveva dare il buon esempio... di questa nobiltà, sobrietà e disinteresse non c'è stata alcuna traccia.
a 10 persone piace questo commento
Idleproc Oggi 02:27 PM in risposta a Mathias77
Grande.
skellig Oggi 01:47 PM in risposta a Mathias77
pd: nato ieri (2008), morto oggi, dimenticato domani. Spero
dashiell Oggi 02:46 PM in risposta a pl
Il Pd è solo il retrobottega dei mercanti. Davanti, nel negozio, quelli trattano di tutto. Svendono qualsiasi cosa. Poi il Pd manda fuori i garzoni a fare le consegne e se, qualcuno si arrabbia dei prodotti, chiedono scusa, cercano di chiarire. E' quello che sta facendo Civati, ad esempio. L'ultimo dei garzoni, dopo che Renzi e la Serracchiani si sono bruciati da soli
Idleproc Oggi 11:44 AM in risposta a pl
...la cosa curiosa è che tutta la faccenda la hanno capita per primi i nazionalisti e i liberali.
Prima o poi si svegliano.
Apolide Oggi 11:49 AM in risposta a Idleproc
e più facile vedere i difetti di uno partito avversario che del proprio partito dìi riferimento
Idleproc Oggi 12:11 PM in risposta a Apolide
Hai ragione ma credo che ci sia anche un problema di questo tipo: molti
del PD hanno creduto sinceramente nella mega balla di un mondo più
libero e globale dei popoli, invece gli anno rifilato una nuova edizione
di colonialismo ed il comando centralizzato della finanza globalizzata e
delle multinazionali. Non sanno che una sola banca globale gestisce da
sola cifre paragonabili al pil mondiale di un anno e che in ca. 22 si
gestiscono la finanza globale. Poi parlano di "mercato". Un liberale
vero queste cose le capisce subito. Un nazionalista lo capisce perché
gli stanno togliendo lo strumento di difesa socio-economico e lo stanno
trasformando in un colonizzato asservito al debito.
Tieni anche presente che il gruppo dirigente del PD e la formazione dei
quadri ha origine stalinista per cui considerano "la parte più
progressista della borghesia" proprio la banda di finanzieri che ci
stanno spellando vivi, partendo dai lavoratori. Il tutto condito da un
bel pò di malafede e di interessi de "panza".
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: quo vadis PD ????
fabiolanzini Oggi 11:49 AM
Se Bersani va con Casini perde la metà dei suoi elettori...e dopo la meravigliosa frase di Letta (meglio votare PDL che M5S) la strada per il Berlusconi 4 è spianata.
Non credo che Bersani alla vigilia delle elezioni farà questa cretinata, sarebbe veramente uno scandalo.
Comunque per fortuna alle prossime elezioni ci sarà il M5S
Segnala
30 people piace questo commento.
Simone_81 Oggi 12:53 PM in risposta a fabiolanzini
infatti il PD sta cercando una modifica della legge elettorale per poter fare l'alleanza con Casini (e magari Berlusconi) dopo le elezioni in modo da non perdere voti
e nel mentre lasciano che qualche finto-giovane faccia credere ai polli elettori che il PD ha ancora qualcosa di sinistra
dashiell Oggi 02:51 PM in risposta a fabiolanzini
Sai lo scandalo in questo Paese che s'è bevuto di tutto dal fascismo a Berlusconi all'attuale Capo di Stato
Mathias77 Oggi 01:53 PM in risposta a fabiolanzini
Secondo voi, oltre a Casini, chi è il ''Grande Stratega'' che si cela dietro l'operazione inciucio PDmenoL-Unione dei Condannati? Darò dieci punti a colui che saprà rispondere a questa semplice domanda.
skellig Oggi 02:16 PM in risposta a Mathias77
Umh, "Francamente, diciamo" non ne sono sicuro. Ne sparo uno: D'alemoni?
Mathias77 Oggi 02:43 PM in risposta a skellig
Bravo, hai indovinato! I dieci punti sono tuoi. Grazie per aver partecipato ;-)
skellig 53 minuto fa in risposta a Mathias77
Evvai! Senti ma...oltre ai 10 punti non c'è alcun extrabonus. Che sò, un piccolo bonifico, un libro scritto da veltroni da usare come spessore per un tavolo zoppiccante XD
Mathias77 17 minuto fa in risposta a skellig
Mi dispiace, ragazzo, ma non ho più niente per te. La Casta mi ha rubato persino le mutande
fabrizio castellana bannato Oggi 02:21 PM in risposta a Mathias77
il dollaro?
Apolide Oggi 02:06 PM in risposta a Mathias77
Napolitano, Dalema.. sono in tanti e tutti d'accordo
Se Bersani va con Casini perde la metà dei suoi elettori...e dopo la meravigliosa frase di Letta (meglio votare PDL che M5S) la strada per il Berlusconi 4 è spianata.
Non credo che Bersani alla vigilia delle elezioni farà questa cretinata, sarebbe veramente uno scandalo.
Comunque per fortuna alle prossime elezioni ci sarà il M5S
Segnala
30 people piace questo commento.
Simone_81 Oggi 12:53 PM in risposta a fabiolanzini
infatti il PD sta cercando una modifica della legge elettorale per poter fare l'alleanza con Casini (e magari Berlusconi) dopo le elezioni in modo da non perdere voti
e nel mentre lasciano che qualche finto-giovane faccia credere ai polli elettori che il PD ha ancora qualcosa di sinistra
dashiell Oggi 02:51 PM in risposta a fabiolanzini
Sai lo scandalo in questo Paese che s'è bevuto di tutto dal fascismo a Berlusconi all'attuale Capo di Stato
Mathias77 Oggi 01:53 PM in risposta a fabiolanzini
Secondo voi, oltre a Casini, chi è il ''Grande Stratega'' che si cela dietro l'operazione inciucio PDmenoL-Unione dei Condannati? Darò dieci punti a colui che saprà rispondere a questa semplice domanda.
skellig Oggi 02:16 PM in risposta a Mathias77
Umh, "Francamente, diciamo" non ne sono sicuro. Ne sparo uno: D'alemoni?
Mathias77 Oggi 02:43 PM in risposta a skellig
Bravo, hai indovinato! I dieci punti sono tuoi. Grazie per aver partecipato ;-)
skellig 53 minuto fa in risposta a Mathias77
Evvai! Senti ma...oltre ai 10 punti non c'è alcun extrabonus. Che sò, un piccolo bonifico, un libro scritto da veltroni da usare come spessore per un tavolo zoppiccante XD
Mathias77 17 minuto fa in risposta a skellig
Mi dispiace, ragazzo, ma non ho più niente per te. La Casta mi ha rubato persino le mutande
fabrizio castellana bannato Oggi 02:21 PM in risposta a Mathias77
il dollaro?
Apolide Oggi 02:06 PM in risposta a Mathias77
Napolitano, Dalema.. sono in tanti e tutti d'accordo
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: quo vadis PD ????
Francesco Scarati Oggi 12:02 PM
Casini non solo ha governato con Berlusconi ma ha sempre difeso a prescindere il suo 'fraterno amico' Cuffaro, è uno dei politici più viscidi e insulsi del panorama politico italiano e il Pd è già abbastanza sputtanato per potersi permettere un'alleanza con un servo del Vaticano che metterbbe a rischio la tenuta di un eventuale governo col Pd ogni qualvolta si affronterebbero temi di carattere 'etici' cari al Vaticano. Mi chiedo se a Bersani sia rimasto ancora un pò di cervello!
orro Oggi 12:37 PM in risposta a Francesco Scarati
Temo di no.
Un sincerissimo augurio a Civati che riesca a "sincerare" la componente di sinistra ancora presente nel PD e che riesca a farla staccare definitivamente dalla moltitudine indefinita del resto del partito.
Solo così si potranno alleare lealmente e proficuamente con Sel Idv e, se ci stano, anche a parte del M5s, quella che non ha paura di governare ed è pronta a fare qualche proposta concreta.
Con una raccomandazione..... tenere mooooollto a bada il "frizzantino" Renzi sempre pronto a regalarci quelle sue idee "sbalorditive e così radical chic".
giuseppe galluccio Oggi 11:52 AM
Davvero una mossa del genere ha dell'incomprensibile . Si sceglie l'alleanza con l'UDC che vale circa il 5 % e che l'elettorato non vuole, perdendo quella a sinistra che ne vale circa il 15 (IDV + SEL)? Cos'è tafazzismo, masochismo, cretinismo o c'è un non detto che condiziona tutto?
Con IDV non si governa? E col partito di Cuffaro come si governa? Cosa si farà per le unioni civili, i diritti, le spese militari, le scelte economiche? L'ultimo esperimento del genere, l'alleanza di Prodi con Mastella e Dini, è crollata al centro per incompatibilità coi "moderati" non certo per l'estremismo di RC che ha votato sempre col governo.
Se poi accadrà almeno ci sarà chiarezza. Sapremo con certezza che il PD con la sinistra c'entra un fico secco
26 people piace questo commento.
mircalla10 Oggi 01:21 PM in risposta a giuseppe galluccio
Hai bisogno di ulteriori conferme per poter affermare con certezza che il pd con la sinistra non c'entra? Paragonalo col partito di Hollande e i provvedimenti presi da quando si e' insediato. Personalmente non ho bisogni di ulteriori conferme.
giuseppe galluccio Oggi 02:16 PM in risposta a mircalla10
C'è una parte del PD che si sente di sinistra. Poi c'è la classe dirigente che fa confusione.
Sono un pragmatico. So benissimo che senza il PD un 'alleanza di governo di sinistra non è possibile. Dato che non voglio una sinistra di testimonianza, ma vorrei una sinistra capace di andare al governo e di riformare sul serio questo maledetto paese rendendolo almeno meno peggio di quello che è, non riesco a rassegnarmi all'idea che in Italia non è possibile
zorro49 Oggi 02:35 PM
Ragione da vendere, ricordo sempre che il governo Prodi cadde anche perchè Casini si rifiutò di votare la fiducia nonostante già non andava d'accordo con Berlusconi. Casini ha governato con Berlusconi per 2 volte , con questa gente non si può fare in futuro una politica progressista e civile. Alleanza va fatta con Vendola, Di Pietro, Bonino, Verdi e anche federazione sinistra. Avremo la maggioranza tranquilla e si potrà fare come la Francia.....che sta attuando un programma di sinistra.
Ovvio che una allenza con UDC non avrà il mio voto , quello della mia famiglia e di centinaia di amici che conosco.
17 people piace questo commento.
challenger Oggi 02:45 PM in risposta a zorro49
In Italia non esiste sinistra, esistono solo due destre, la sinistra è sparita con Berlinguer e Pajetta, se Passera, Bindi, Profumo, Dalema, Bersani, sono di sinistra io sono un alieno, esiste solo la destra del berlusconismo e quella De Benedettiana, la sinistra bisogna rifarla completamente tutta, diamoci da fare subito!!!
giulian55 19 minuto fa in risposta a challenger
Avanti senza perdere un secondo, un inizio folgorante con famiglia Zorro e le centinaia di amici che conoscono.........
Piripicchio Oggi 12:23 PM
Come si può militare, senza farsi venire la cirrosi epatica, in un partito che comprende personaggi come D'Alema (l'inciucione,) Veltroni (l'africano), Letta (il nipote dello zio,) la Bindi (super bigotta), ecc. ecc. sensa essere geneticamente pronti ad accettare ogni sorta di compromesso? Credo poco ad una palingenesi del PD a partire dal suo interno.
P.S. Per i parlamentari che dovessero leggere questo commento: palingenesi vuol dire rinascita.
carlo1 Oggi 12:06 PM
un partito affidato ad un incapace che non è mai stato in grado di fare opposizione al governo mafioso, che non è mai stato in grado di aderire o meno a determinate manifestazioni senza prendere mai una posizione netta, queste continue titubanze con casini il partito dei preti e delinquenti forza indegna anche solo per un dialogo, un partito che si tiene le poltrone per ordine di anzianità, e non per innovazione e democrazia interna, un letta che dice meglio votare PDL che grillo, ma dove siamo arrivati? difende la mafia e il malaffare piuttosto che dei giovani incensurati? forse deve accattivarsi le simpatie dello zietto tutto fare? Ma lasciate tutte queste poltrone ai rottamatori del PD, unica parola giusta in questo partito sentita negli ultimi dieci anni ROTTAMAZIONE, e Bersani Letta Bindi finocchiaro veltroni dalema ritiratevi tutti in una segreteria di grandi pettinatori di bambole quello è il vostro mestiere. Inviterei i rottamatori del PD a fondare un'altro partito perchè il carroarmato che si muove in modo macilento Cioè bersani con tutti i suoi compagni d'armi ha finito il carburante e sarà costretto a fermarsi, bruciando tutte le più giovani e intelligenti forze del PD
Dessup57 Oggi 12:24 PM in risposta a carlo1
spero in una nuova rifondazione comunista, senza gli orpelli di Bertinotti, che salvi realmente il mondo del lavoro e tagli i privilegi della Casta.
Quanto a Bersani, proseguendo su questa strada, di sicuro non vincerà le elezioni, le sue idee e quelle del PdL son praticamente uguali, se poi mettiamo nel mazzo il grande D'Alema o la Finocchiaro, siamo a posto, senza contare i teodem di Fioroni...
Catania Antonio Oggi 12:15 PM in risposta a carlo1
bersani letta franceschini boccia dalema finocchiaro weltroni impiccateli che è meglio!
holz Oggi 01:03 PM in risposta a Catania Antonio
se si fanno le primarie basterebbe non votarli.
Apolide Oggi 02:04 PM in risposta a holz
l'emergenza in cui versa il paese non ci permette di indire le primarie, serve responsabilità! e già tanto che ci fanno votare nel 2013, purche vinca Monti ovviamente
Brunone 43 minuto fa
I fanboy e le fangirl del PD giustificherebbero anche un' alleanza con il nano di Arcore. Patetici.
DOMI 46 minuto fa
Non è che "non si governa con chi ha appoggiato Berlusconi". Non si governa con chi in nome di una abissale ignoranza scientifica sostenuta da una ideologia dottrinale pensa che "i matrimoni siano definiti in natura".
E che pone l' accettazione dell' espressione di questa ignoranza come preclusiva a collaborazioni di Governo.
D' altronde quasi tutti i cattolici "moderati" sono fatti così, l' ho scritto ieri sera sul blog di Amenduni.
LucaM1992 Oggi 12:21 PM
Bravo Civati! Devo dire che una presa di posizione di questo tipo non me l'aspettavo: mi ha sorpreso in positivo.
rebyjaco Poco fa in risposta a Musu Giorgio
NON dovete nemmeno parlare di andarvene dal PD., sono le scorie radioattive, i parassiti maligni, le cellule cancerogene, che vanno estirpate. I Dalema,Finocchiaro,Veltroni,Fassino,Latorre,Turco e centinaia di vecchi soggetti che sono stati COMPLICI di Berlusconi, che hanno permesso l'avvento di questo ignobile soggetto che tutto è, fuorchè un politico, uno statista, un governante. LORO l'hanno permesso e hanno portato il paese alla miseria (non per loro e i loro servitori). QUESTO, E' QUELLO che vorrebbero gli sfruttatori della politica, che ve ne andiate e lasciate loro un partito del 15/20%, per trattare, per inciuciare, per graffignare, senza responsabilità e con l'ETERNA possibilità di arricchirsi ancor più. Cacciateli, chiamate a manifestare, per l'amor del cielo, distruggiamoli prima che sia troppo tardi. O siete scemi?
Ripeto il commento inviato, sotto forma di ""Risposta"" per vedere se riesco a leggerlo pubblicato.
Giuseppe Poco fa
Bravo Civati!!! Mai potrò votare per un PD che si allei con la destra...è contro natura:
Imparziale Poco fa
Bah ditemi ciò che volete ma l'unica speranza che vedo per il PD è Renzi ( classe 75 ) , non fosse altro che per la sua età. Ha fatto i suoi errori , è caduto nella trappola Berlusconiana con quell'incontro( anche se a dire il vero furbescamente con quella mossa prenderebbe anche motli voti del PDL e quindi non so fino a che punto si possa parlare di "trappola " e non di opportunismo ) , non farebbe inciuci con l'UDC poiché non ne avrebbe necessità , laico sembra laico , alle volte sembra andare in collusione con le idee di certa sinistra , ma io lo definirei più pragmatismo che esser di destra ( se non volete votarlo c'è pur sempre la federazione della sinistra , Vendola andrebbe con Renzi , magari riuscite a rientrare in parlamento ). Ergo Bersani potrebbe essere un ottimo ministro , come ha dimostrato già in passato essendo stato l'unico ad aver fatto qualcosa in quel governo composto al più di mediocri e seguaci intrallazzatori.
luca_89bb Poco fa
L'UDC di Casini è un partito indecente, e fino a pochi anni fa alleato di berlusconi, ha fatto parte dell'armata brancaleone che da ventanni ha devastato questo paese. Un partito di centro sinistra come il PD non può allearsi con gente del genere, deve rimanere con le forze riformatrici di sinistra e centro sinistra, o perderà una valanga di voti che si riverseranno a sinistra. Sarebbe l'autodistruzione del centrosinistra, dopo il disastro Veltroni.
Marcello Poco fa
Ma di progetti quando ne parliamo? Qui si continua a parlare di alleanze, chi la vuol fare con Casini, chi contesta l'alleanza con Casini e vuole farla con Di Pietro e Vendola: ma il PD è in grado di farsi rispettare? E' il maggior partito del centro-sinistra: elabori un progetto politico da cui ricavare il programma e poi dica: questo è il programma: chi ci vuole stare? E non farsi dettare l'agenda da Casini (che, come dice gistamente Civati, ha governato 14 anni con Berlusconi) o da Di Pietro (dal quale dovrebbe quantomeno diffidare della sua leatà politica visto che nel 2008 si presentò da solo con l'impegno di fare un gruppo unico col PD sopo le elezioni). Il dubbio però è che manchi il progetto e allora si vivacchia alla giornata e si continui a chiacchierare solo sulle unioni gay che, saranno pure importanti ma che non possono da sole costituire l'identità di un partito. SVEGLIA!
Casini non solo ha governato con Berlusconi ma ha sempre difeso a prescindere il suo 'fraterno amico' Cuffaro, è uno dei politici più viscidi e insulsi del panorama politico italiano e il Pd è già abbastanza sputtanato per potersi permettere un'alleanza con un servo del Vaticano che metterbbe a rischio la tenuta di un eventuale governo col Pd ogni qualvolta si affronterebbero temi di carattere 'etici' cari al Vaticano. Mi chiedo se a Bersani sia rimasto ancora un pò di cervello!
orro Oggi 12:37 PM in risposta a Francesco Scarati
Temo di no.
Un sincerissimo augurio a Civati che riesca a "sincerare" la componente di sinistra ancora presente nel PD e che riesca a farla staccare definitivamente dalla moltitudine indefinita del resto del partito.
Solo così si potranno alleare lealmente e proficuamente con Sel Idv e, se ci stano, anche a parte del M5s, quella che non ha paura di governare ed è pronta a fare qualche proposta concreta.
Con una raccomandazione..... tenere mooooollto a bada il "frizzantino" Renzi sempre pronto a regalarci quelle sue idee "sbalorditive e così radical chic".
giuseppe galluccio Oggi 11:52 AM
Davvero una mossa del genere ha dell'incomprensibile . Si sceglie l'alleanza con l'UDC che vale circa il 5 % e che l'elettorato non vuole, perdendo quella a sinistra che ne vale circa il 15 (IDV + SEL)? Cos'è tafazzismo, masochismo, cretinismo o c'è un non detto che condiziona tutto?
Con IDV non si governa? E col partito di Cuffaro come si governa? Cosa si farà per le unioni civili, i diritti, le spese militari, le scelte economiche? L'ultimo esperimento del genere, l'alleanza di Prodi con Mastella e Dini, è crollata al centro per incompatibilità coi "moderati" non certo per l'estremismo di RC che ha votato sempre col governo.
Se poi accadrà almeno ci sarà chiarezza. Sapremo con certezza che il PD con la sinistra c'entra un fico secco
26 people piace questo commento.
mircalla10 Oggi 01:21 PM in risposta a giuseppe galluccio
Hai bisogno di ulteriori conferme per poter affermare con certezza che il pd con la sinistra non c'entra? Paragonalo col partito di Hollande e i provvedimenti presi da quando si e' insediato. Personalmente non ho bisogni di ulteriori conferme.
giuseppe galluccio Oggi 02:16 PM in risposta a mircalla10
C'è una parte del PD che si sente di sinistra. Poi c'è la classe dirigente che fa confusione.
Sono un pragmatico. So benissimo che senza il PD un 'alleanza di governo di sinistra non è possibile. Dato che non voglio una sinistra di testimonianza, ma vorrei una sinistra capace di andare al governo e di riformare sul serio questo maledetto paese rendendolo almeno meno peggio di quello che è, non riesco a rassegnarmi all'idea che in Italia non è possibile
zorro49 Oggi 02:35 PM
Ragione da vendere, ricordo sempre che il governo Prodi cadde anche perchè Casini si rifiutò di votare la fiducia nonostante già non andava d'accordo con Berlusconi. Casini ha governato con Berlusconi per 2 volte , con questa gente non si può fare in futuro una politica progressista e civile. Alleanza va fatta con Vendola, Di Pietro, Bonino, Verdi e anche federazione sinistra. Avremo la maggioranza tranquilla e si potrà fare come la Francia.....che sta attuando un programma di sinistra.
Ovvio che una allenza con UDC non avrà il mio voto , quello della mia famiglia e di centinaia di amici che conosco.
17 people piace questo commento.
challenger Oggi 02:45 PM in risposta a zorro49
In Italia non esiste sinistra, esistono solo due destre, la sinistra è sparita con Berlinguer e Pajetta, se Passera, Bindi, Profumo, Dalema, Bersani, sono di sinistra io sono un alieno, esiste solo la destra del berlusconismo e quella De Benedettiana, la sinistra bisogna rifarla completamente tutta, diamoci da fare subito!!!
giulian55 19 minuto fa in risposta a challenger
Avanti senza perdere un secondo, un inizio folgorante con famiglia Zorro e le centinaia di amici che conoscono.........
Piripicchio Oggi 12:23 PM
Come si può militare, senza farsi venire la cirrosi epatica, in un partito che comprende personaggi come D'Alema (l'inciucione,) Veltroni (l'africano), Letta (il nipote dello zio,) la Bindi (super bigotta), ecc. ecc. sensa essere geneticamente pronti ad accettare ogni sorta di compromesso? Credo poco ad una palingenesi del PD a partire dal suo interno.
P.S. Per i parlamentari che dovessero leggere questo commento: palingenesi vuol dire rinascita.
carlo1 Oggi 12:06 PM
un partito affidato ad un incapace che non è mai stato in grado di fare opposizione al governo mafioso, che non è mai stato in grado di aderire o meno a determinate manifestazioni senza prendere mai una posizione netta, queste continue titubanze con casini il partito dei preti e delinquenti forza indegna anche solo per un dialogo, un partito che si tiene le poltrone per ordine di anzianità, e non per innovazione e democrazia interna, un letta che dice meglio votare PDL che grillo, ma dove siamo arrivati? difende la mafia e il malaffare piuttosto che dei giovani incensurati? forse deve accattivarsi le simpatie dello zietto tutto fare? Ma lasciate tutte queste poltrone ai rottamatori del PD, unica parola giusta in questo partito sentita negli ultimi dieci anni ROTTAMAZIONE, e Bersani Letta Bindi finocchiaro veltroni dalema ritiratevi tutti in una segreteria di grandi pettinatori di bambole quello è il vostro mestiere. Inviterei i rottamatori del PD a fondare un'altro partito perchè il carroarmato che si muove in modo macilento Cioè bersani con tutti i suoi compagni d'armi ha finito il carburante e sarà costretto a fermarsi, bruciando tutte le più giovani e intelligenti forze del PD
Dessup57 Oggi 12:24 PM in risposta a carlo1
spero in una nuova rifondazione comunista, senza gli orpelli di Bertinotti, che salvi realmente il mondo del lavoro e tagli i privilegi della Casta.
Quanto a Bersani, proseguendo su questa strada, di sicuro non vincerà le elezioni, le sue idee e quelle del PdL son praticamente uguali, se poi mettiamo nel mazzo il grande D'Alema o la Finocchiaro, siamo a posto, senza contare i teodem di Fioroni...
Catania Antonio Oggi 12:15 PM in risposta a carlo1
bersani letta franceschini boccia dalema finocchiaro weltroni impiccateli che è meglio!
holz Oggi 01:03 PM in risposta a Catania Antonio
se si fanno le primarie basterebbe non votarli.
Apolide Oggi 02:04 PM in risposta a holz
l'emergenza in cui versa il paese non ci permette di indire le primarie, serve responsabilità! e già tanto che ci fanno votare nel 2013, purche vinca Monti ovviamente
Brunone 43 minuto fa
I fanboy e le fangirl del PD giustificherebbero anche un' alleanza con il nano di Arcore. Patetici.
DOMI 46 minuto fa
Non è che "non si governa con chi ha appoggiato Berlusconi". Non si governa con chi in nome di una abissale ignoranza scientifica sostenuta da una ideologia dottrinale pensa che "i matrimoni siano definiti in natura".
E che pone l' accettazione dell' espressione di questa ignoranza come preclusiva a collaborazioni di Governo.
D' altronde quasi tutti i cattolici "moderati" sono fatti così, l' ho scritto ieri sera sul blog di Amenduni.
LucaM1992 Oggi 12:21 PM
Bravo Civati! Devo dire che una presa di posizione di questo tipo non me l'aspettavo: mi ha sorpreso in positivo.
rebyjaco Poco fa in risposta a Musu Giorgio
NON dovete nemmeno parlare di andarvene dal PD., sono le scorie radioattive, i parassiti maligni, le cellule cancerogene, che vanno estirpate. I Dalema,Finocchiaro,Veltroni,Fassino,Latorre,Turco e centinaia di vecchi soggetti che sono stati COMPLICI di Berlusconi, che hanno permesso l'avvento di questo ignobile soggetto che tutto è, fuorchè un politico, uno statista, un governante. LORO l'hanno permesso e hanno portato il paese alla miseria (non per loro e i loro servitori). QUESTO, E' QUELLO che vorrebbero gli sfruttatori della politica, che ve ne andiate e lasciate loro un partito del 15/20%, per trattare, per inciuciare, per graffignare, senza responsabilità e con l'ETERNA possibilità di arricchirsi ancor più. Cacciateli, chiamate a manifestare, per l'amor del cielo, distruggiamoli prima che sia troppo tardi. O siete scemi?
Ripeto il commento inviato, sotto forma di ""Risposta"" per vedere se riesco a leggerlo pubblicato.
Giuseppe Poco fa
Bravo Civati!!! Mai potrò votare per un PD che si allei con la destra...è contro natura:
Imparziale Poco fa
Bah ditemi ciò che volete ma l'unica speranza che vedo per il PD è Renzi ( classe 75 ) , non fosse altro che per la sua età. Ha fatto i suoi errori , è caduto nella trappola Berlusconiana con quell'incontro( anche se a dire il vero furbescamente con quella mossa prenderebbe anche motli voti del PDL e quindi non so fino a che punto si possa parlare di "trappola " e non di opportunismo ) , non farebbe inciuci con l'UDC poiché non ne avrebbe necessità , laico sembra laico , alle volte sembra andare in collusione con le idee di certa sinistra , ma io lo definirei più pragmatismo che esser di destra ( se non volete votarlo c'è pur sempre la federazione della sinistra , Vendola andrebbe con Renzi , magari riuscite a rientrare in parlamento ). Ergo Bersani potrebbe essere un ottimo ministro , come ha dimostrato già in passato essendo stato l'unico ad aver fatto qualcosa in quel governo composto al più di mediocri e seguaci intrallazzatori.
luca_89bb Poco fa
L'UDC di Casini è un partito indecente, e fino a pochi anni fa alleato di berlusconi, ha fatto parte dell'armata brancaleone che da ventanni ha devastato questo paese. Un partito di centro sinistra come il PD non può allearsi con gente del genere, deve rimanere con le forze riformatrici di sinistra e centro sinistra, o perderà una valanga di voti che si riverseranno a sinistra. Sarebbe l'autodistruzione del centrosinistra, dopo il disastro Veltroni.
Marcello Poco fa
Ma di progetti quando ne parliamo? Qui si continua a parlare di alleanze, chi la vuol fare con Casini, chi contesta l'alleanza con Casini e vuole farla con Di Pietro e Vendola: ma il PD è in grado di farsi rispettare? E' il maggior partito del centro-sinistra: elabori un progetto politico da cui ricavare il programma e poi dica: questo è il programma: chi ci vuole stare? E non farsi dettare l'agenda da Casini (che, come dice gistamente Civati, ha governato 14 anni con Berlusconi) o da Di Pietro (dal quale dovrebbe quantomeno diffidare della sua leatà politica visto che nel 2008 si presentò da solo con l'impegno di fare un gruppo unico col PD sopo le elezioni). Il dubbio però è che manchi il progetto e allora si vivacchia alla giornata e si continui a chiacchierare solo sulle unioni gay che, saranno pure importanti ma che non possono da sole costituire l'identità di un partito. SVEGLIA!
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: quo vadis PD ????
Il punto della settimana
22 luglio 2012
1) Marina Sereni dichiara a Omnibus che non ci saranno più esperienze di Cs come quelle precedenti.
Nella prossima legislatura il Pd sarà alleato dell’Udc e del Terzo Polo. La parlamentare piddina non sa che il Terzo Polo è stato chiuso definitivamente da Casini due mesi fa. Ma forse è solo una furbizia da politico, lo sa che è stato chiuso ma non può dire ai sui ex Pci che va con Fini. Vabbè spostarsi a destra, ma con gli ex missini solo per sedersi alla greppia, è troppo anche per il più accondiscendente dei piddini, sempre pronto al gnorsì: “A me va bene tutto quello che va bene al partito”. Un tempo dicevano: Anche a buttarti nel pozzo? (o nel burrone) se te lo comanda il partito?
2) Di Pietro prende una posizione dura nei confronti del Capo dello Stato. Ovvia reazione del Pd, reggimento corazzieri ausiliari. La Finocchiaro dichiara: Di Pietro è fuori dal Cs.
3) Non si placa la polemica dei matrimoni gay e Casini mette ovviamente le mani in avanti. Bersani nervosamente fa presente che loro porteranno avanti le unioni di fatto.
4) Casini interviene ribadendo un vecchio concetto che non dovrebbe sorprendere nessuno ma lascia il segno: “Mai con Di Pietro e Vendola
5) Casini va nuovamente all’attacco e sul suo blog scrive: "Sui temi eticamente sensibili non diamo e non accettiamo ultimatum"
21 luglio 2012 – La Repubblica
6) Interviene di nuovo Bersani: "Casini non mi faccia ricatti nè su Vendola nè su niente".
Paradossalmente spartire le vacche e le poltrone è più facile che fare politica insieme. Che sarà sempre così è facile immaginarlo. La voglia dei nostalgici piddini di riunirsi con la Binetti dev’essere molto forte. Il Professor Prodi l’hanno mandato a quel paese senza tanti rimpianti, mentre la Binetti ci può ancora stare. Valli a capire questi ex comunisti.
7) Nichi non digerisce le parole di Pierazzurro ed entra duro:"Quando Casini entra nel campo, per lui un pò impervio, dei diritti civili usa un vocabolario violento". Non solo: "Evoca le nozioni di natura e civiltà in modo intellettualmente rozzo". Vendola non può pretendere di più. Pierazzurro vende il suo prodotto come potrebbero fare la Danone, la Wolkvagen, o l’acqua Uliveto, spaccia i suoi per moderati invece sono “medievali”.
8) A Di Pietro salta la mosca al naso dopo le dichiarazioni del Pd e ribatte: “Non sono loro che mi cacciano, ma sono io che me ne vado”. L’onore è salvo.
**
A questo punto chi sperava fino all’ultimo nella foto di Vasto deve mettersi il cuore in pace, l’alleanza dell’Idv con questo Pd non è più proponibile. E sarebbe un errore madornale un’alleanza forzata dell’ultima ora perché le due parti sembrano oramai una vecchia coppia che non ha più nulla da dirsi perché ha già intravisto altre strade davanti a sé.
Potrebbero stare insieme, ma sempre con riserva, solo in casi eccezionalmente particolari, come la presenza inaspettata della undicesima panzerdivisionen al Brennero, inviata dalla Merkellona per invaderci nuovamente. Ma mi sembra che per il momento non sia in programma.
continua
22 luglio 2012
1) Marina Sereni dichiara a Omnibus che non ci saranno più esperienze di Cs come quelle precedenti.
Nella prossima legislatura il Pd sarà alleato dell’Udc e del Terzo Polo. La parlamentare piddina non sa che il Terzo Polo è stato chiuso definitivamente da Casini due mesi fa. Ma forse è solo una furbizia da politico, lo sa che è stato chiuso ma non può dire ai sui ex Pci che va con Fini. Vabbè spostarsi a destra, ma con gli ex missini solo per sedersi alla greppia, è troppo anche per il più accondiscendente dei piddini, sempre pronto al gnorsì: “A me va bene tutto quello che va bene al partito”. Un tempo dicevano: Anche a buttarti nel pozzo? (o nel burrone) se te lo comanda il partito?
2) Di Pietro prende una posizione dura nei confronti del Capo dello Stato. Ovvia reazione del Pd, reggimento corazzieri ausiliari. La Finocchiaro dichiara: Di Pietro è fuori dal Cs.
3) Non si placa la polemica dei matrimoni gay e Casini mette ovviamente le mani in avanti. Bersani nervosamente fa presente che loro porteranno avanti le unioni di fatto.
4) Casini interviene ribadendo un vecchio concetto che non dovrebbe sorprendere nessuno ma lascia il segno: “Mai con Di Pietro e Vendola
5) Casini va nuovamente all’attacco e sul suo blog scrive: "Sui temi eticamente sensibili non diamo e non accettiamo ultimatum"
21 luglio 2012 – La Repubblica
6) Interviene di nuovo Bersani: "Casini non mi faccia ricatti nè su Vendola nè su niente".
Paradossalmente spartire le vacche e le poltrone è più facile che fare politica insieme. Che sarà sempre così è facile immaginarlo. La voglia dei nostalgici piddini di riunirsi con la Binetti dev’essere molto forte. Il Professor Prodi l’hanno mandato a quel paese senza tanti rimpianti, mentre la Binetti ci può ancora stare. Valli a capire questi ex comunisti.
7) Nichi non digerisce le parole di Pierazzurro ed entra duro:"Quando Casini entra nel campo, per lui un pò impervio, dei diritti civili usa un vocabolario violento". Non solo: "Evoca le nozioni di natura e civiltà in modo intellettualmente rozzo". Vendola non può pretendere di più. Pierazzurro vende il suo prodotto come potrebbero fare la Danone, la Wolkvagen, o l’acqua Uliveto, spaccia i suoi per moderati invece sono “medievali”.
8) A Di Pietro salta la mosca al naso dopo le dichiarazioni del Pd e ribatte: “Non sono loro che mi cacciano, ma sono io che me ne vado”. L’onore è salvo.
**
A questo punto chi sperava fino all’ultimo nella foto di Vasto deve mettersi il cuore in pace, l’alleanza dell’Idv con questo Pd non è più proponibile. E sarebbe un errore madornale un’alleanza forzata dell’ultima ora perché le due parti sembrano oramai una vecchia coppia che non ha più nulla da dirsi perché ha già intravisto altre strade davanti a sé.
Potrebbero stare insieme, ma sempre con riserva, solo in casi eccezionalmente particolari, come la presenza inaspettata della undicesima panzerdivisionen al Brennero, inviata dalla Merkellona per invaderci nuovamente. Ma mi sembra che per il momento non sia in programma.
continua
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: quo vadis PD ????
Continua 1
Il punto della settimana
22 luglio 2012
9) Finalmente oggi ho avuto la prova del nove. Dalle varie dichiarazioni lette qua e là, fatte dal M5S, emergeva chiaramente che le intenzioni del Movimento erano di fare vita a sé. Non sono nelle condizioni di fare alleanze. E questo complica enormemente la vita politica italiana. Nessuno dei partiti politici italiani ha mai fatto un’esperienza di crescita come il M5S.
I sondaggi di Nando Pagnoncelli del 27/03/12
M5S = 4,7 %
Oggi il M5S viene dato intorno al 18/20%, Mai nessun partito è mai cresciuto così rapidamente in breve tempo, quadruplicando il consenso.
Il motivo è noto a tutti. I partiti sono falliti e lo scontento è al massimo livello. Il motivo di tanto successo è rappresentato dalla convinzione certa che il M5S è l’ultima stazione, prima di dire un basta definitivo alla politica, andando ad ingrossare la marea di coloro che si asterranno o che sono incerti, già oggi stupefacente per la politica italiana.
Nel partito di Grillo confluisco ex elettori di tutti i partiti dell’arco costituzionale, ad eccezione di quelli dell’Udc. Quelli della sinistra hanno un bel curriculum: Pci, Pds, Ds, Pd, M5S, in soli vent’anni.
Oggi, però a pagina 4 de Il fatto Quotidiano Ferruccio Sanza presenta un articolo dal titolo:
CINQUE STELLE E IDV INSIEME?
PER IL MOVIMENTO NON SI PUO’
Dal Molise alla Lombardia : “Simpatia per Tonino, ma siamo contrari alle alleanze. Costringono a mediare con i partiti”
….PERSONE VICINE a Grillo, che non vogliono comparire provano a spiegare:
“Tanti ci vengono a cercare, soprattutto adesso che siamo al 20 %. Ma sarebbe un’alleanza zoppa, con una gamba lunga e l’altra corta che ha appena il 5-6 dei consensi. La questione è di fondo : e se ci alleassimo con qualcuno per noi sarebbe la fine. Cominceremmo a dividerci uno che vuole andare a destra e l’altro a sinistra. Poi, la gente ci segue proprio perché vogliamo stare soli.
*
Il dramma italiano prosegue in modo inarrestabile. E’ come un treno lanciato a grande velocità a cui si siano rotti i freni e tra pochi chilometri c’è la stazione di testa.
Il Movimento 5 stelle mostra tutti i suoi limiti. E’ idoneo a fare politica solo a livello locale, Comuni, Provincie, Regioni, in cui è possibile che da solo possa andare a governare.
Ma è totalmente inadatto alla politica nazionale.
Rifiutandosi, giustamente per la sua natura di comprendere ex di tutte le parti, di fare alleanze si condanna da solo. Potrà andare in Parlamento a fare opposizione, ma non sarà mai un partito di governo.
Questa limitazione nel tempo logora, perché se oggi è un momento favorevole per ingrossare le fila anche senza fare nulla, perché sono gli altri partiti che lavorano alacremente per lui, alla fine non potendo mai governare finirà per scontentare i suoi nuovi fans quando si renderanno conto dei limiti strutturali fondamentali. E come è cresciuto oggi tornerà lentamente indietro.
Continua - 1
Il punto della settimana
22 luglio 2012
9) Finalmente oggi ho avuto la prova del nove. Dalle varie dichiarazioni lette qua e là, fatte dal M5S, emergeva chiaramente che le intenzioni del Movimento erano di fare vita a sé. Non sono nelle condizioni di fare alleanze. E questo complica enormemente la vita politica italiana. Nessuno dei partiti politici italiani ha mai fatto un’esperienza di crescita come il M5S.
I sondaggi di Nando Pagnoncelli del 27/03/12
M5S = 4,7 %
Oggi il M5S viene dato intorno al 18/20%, Mai nessun partito è mai cresciuto così rapidamente in breve tempo, quadruplicando il consenso.
Il motivo è noto a tutti. I partiti sono falliti e lo scontento è al massimo livello. Il motivo di tanto successo è rappresentato dalla convinzione certa che il M5S è l’ultima stazione, prima di dire un basta definitivo alla politica, andando ad ingrossare la marea di coloro che si asterranno o che sono incerti, già oggi stupefacente per la politica italiana.
Nel partito di Grillo confluisco ex elettori di tutti i partiti dell’arco costituzionale, ad eccezione di quelli dell’Udc. Quelli della sinistra hanno un bel curriculum: Pci, Pds, Ds, Pd, M5S, in soli vent’anni.
Oggi, però a pagina 4 de Il fatto Quotidiano Ferruccio Sanza presenta un articolo dal titolo:
CINQUE STELLE E IDV INSIEME?
PER IL MOVIMENTO NON SI PUO’
Dal Molise alla Lombardia : “Simpatia per Tonino, ma siamo contrari alle alleanze. Costringono a mediare con i partiti”
….PERSONE VICINE a Grillo, che non vogliono comparire provano a spiegare:
“Tanti ci vengono a cercare, soprattutto adesso che siamo al 20 %. Ma sarebbe un’alleanza zoppa, con una gamba lunga e l’altra corta che ha appena il 5-6 dei consensi. La questione è di fondo : e se ci alleassimo con qualcuno per noi sarebbe la fine. Cominceremmo a dividerci uno che vuole andare a destra e l’altro a sinistra. Poi, la gente ci segue proprio perché vogliamo stare soli.
*
Il dramma italiano prosegue in modo inarrestabile. E’ come un treno lanciato a grande velocità a cui si siano rotti i freni e tra pochi chilometri c’è la stazione di testa.
Il Movimento 5 stelle mostra tutti i suoi limiti. E’ idoneo a fare politica solo a livello locale, Comuni, Provincie, Regioni, in cui è possibile che da solo possa andare a governare.
Ma è totalmente inadatto alla politica nazionale.
Rifiutandosi, giustamente per la sua natura di comprendere ex di tutte le parti, di fare alleanze si condanna da solo. Potrà andare in Parlamento a fare opposizione, ma non sarà mai un partito di governo.
Questa limitazione nel tempo logora, perché se oggi è un momento favorevole per ingrossare le fila anche senza fare nulla, perché sono gli altri partiti che lavorano alacremente per lui, alla fine non potendo mai governare finirà per scontentare i suoi nuovi fans quando si renderanno conto dei limiti strutturali fondamentali. E come è cresciuto oggi tornerà lentamente indietro.
Continua - 1
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Semrush [Bot] e 0 ospiti