ITALIA-termometro elettorale politiche 2013
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Re: ITALIA-termometro elettorale politiche 2013
In definitiva la quota del 40%, a chi scrive, appare improbabile.
Infatti, venti anni di bipolarismo blando, hanno quanto meno raggiunto un obiettivo ossia la formazione di un elettorato che struttura le proprie scelte anche in funzione delle alleanze:
per un elettore del Pd allearsi con Sel o con l’Udc non è equivalente e gli effetti possono essere imprevedibili.
Soltanto un ceto politico vecchio e conservativo, come quello rappresentato da buona parte del gruppo dirigente democratico, può credere di costruire alleanze “a prescindere” convinti che i proprio elettori, alla fine, si fideranno del partito.
In realtà D’Alema e Casini hanno chiaro questo pericolo e la soluzione è quasi peggio del problema:
una legge elettorale che permette a tutti di correre più o meno da soli
(Casini a quale punto ridurrà il rischio di perdere troppo voti alleandosi con la sinistra) per costruire alleanze post elettorali.
Purtroppo, non sempre in momenti cruciali la storia fornisce uomini e donne all’altezza del compito e lo spirito di conservazione prevale su tutto il resto.
http://www.termometropolitico.it/20722_ ... epoke.html
Infatti, venti anni di bipolarismo blando, hanno quanto meno raggiunto un obiettivo ossia la formazione di un elettorato che struttura le proprie scelte anche in funzione delle alleanze:
per un elettore del Pd allearsi con Sel o con l’Udc non è equivalente e gli effetti possono essere imprevedibili.
Soltanto un ceto politico vecchio e conservativo, come quello rappresentato da buona parte del gruppo dirigente democratico, può credere di costruire alleanze “a prescindere” convinti che i proprio elettori, alla fine, si fideranno del partito.
In realtà D’Alema e Casini hanno chiaro questo pericolo e la soluzione è quasi peggio del problema:
una legge elettorale che permette a tutti di correre più o meno da soli
(Casini a quale punto ridurrà il rischio di perdere troppo voti alleandosi con la sinistra) per costruire alleanze post elettorali.
Purtroppo, non sempre in momenti cruciali la storia fornisce uomini e donne all’altezza del compito e lo spirito di conservazione prevale su tutto il resto.
http://www.termometropolitico.it/20722_ ... epoke.html
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Re: ITALIA-termometro elettorale politiche 2013
Alla luce delle proposte dei nuovi meccanismi pensati dai partiti per la legge elettorale sarebbe quasi meglio votare ancora una volta col porcellum...
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Re: ITALIA-termometro elettorale politiche 2013
Maucat ha scritto:Alla luce delle proposte dei nuovi meccanismi pensati dai partiti per la legge elettorale sarebbe quasi meglio votare ancora una volta col porcellum...
io lo dico da sempre,bastava solo reintrodurre le preferenze.
.
lo dico sia per un mero calcolo elettorale,che oggi vede il cdx spaccato,
.
sia,soprattutto che evitare inciuci D'Alemiani et similia dopo.
.
con questa ignobile casta di autonominati,meglio almeno sapere PRIMA di dare il voto chi va al governo e chi sta all'opposizione.
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Re: ITALIA-termometro elettorale politiche 2013
Ma reintrodurre la vecchia legge il Mattarellum potrebbe anche bastare poi votare e poi fare una legge elettorale decente: si deve scegliere o tornare al proporzionale puro come era una volta con tutti gli inciuci post elettorali possibili o fare il passo definitivo verso un maggioritario alla francese col doppio turno...
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Re: ITALIA-termometro elettorale politiche 2013
Media settimanale dei sondaggi (8 Agosto)
PDL 18,7% (-0,2%)
Lega 5,6% (+0,1%)
Altri di Cdx 3,4% (+0,2%)
Totale CENTRODESTRA 27,7% (+0,1%)
FLI 2,5% (+0,1%)
UDC 6,5% (-0,1%)
MPA-API 0,8% (-0,1%)
Totale CENTRO 9,8% (-0,1%)
PD 25,7% (-0,2%)
SEL 6% (+0,1%)
IDV 6,3% (-0,2%)
Altri di csx 3,5% (inv.)
Totale CENTROSINISTRA 41,5% (-0,3%)
FDS 2,5% (+0,1%)
M5S 15,7% (inv.)
Altri 2,8% (+0,2%)
http://www.sondaggibidimedia.com/2012/0 ... gosto.html
PDL 18,7% (-0,2%)
Lega 5,6% (+0,1%)
Altri di Cdx 3,4% (+0,2%)
Totale CENTRODESTRA 27,7% (+0,1%)
FLI 2,5% (+0,1%)
UDC 6,5% (-0,1%)
MPA-API 0,8% (-0,1%)
Totale CENTRO 9,8% (-0,1%)
PD 25,7% (-0,2%)
SEL 6% (+0,1%)
IDV 6,3% (-0,2%)
Altri di csx 3,5% (inv.)
Totale CENTROSINISTRA 41,5% (-0,3%)
FDS 2,5% (+0,1%)
M5S 15,7% (inv.)
Altri 2,8% (+0,2%)
http://www.sondaggibidimedia.com/2012/0 ... gosto.html
Re: ITALIA-termometro elettorale politiche 2013
Analisi Sondaggio SpinCon
Pubblicato il 9 agosto 2012 da Giuseppe Martelli
Il sondaggio di questa settimana realizzato da SpinCon ha un caratteristica fondamentale ossia rivede al ribasso, rispetto alle altre rilevazioni, le stime di voto per molti partiti.
Liste %
PDL 18,7
LEGA NORD 7,6
DESTRA 4,2
FIAMMA TRICOLORE 0,7
UDC 5.4
FLI 2.7
MPA 0.3
PD 26,3
IDV 4,4
SEL 5,5
VERDI 2
PSI 0,4
RADICALI 2,2
FDS 2,6
MS5 13,9
PARTITO PIRATA 1,8
API 0,2
Altri 0,8
Escludendo i due partiti maggiori, Pd e Pdl, che si attestano su percentuali già note tramite altri sondaggi, notiamo almeno tre dati interessanti.
I primi due riguardano “la sinistra del Pd”. Infatti Sel non sembra davvero in grado di costruire un consenso elettorale modello Linke in Germania; tuttavia è l’Idv che appare molto indietro. Probabilmente l’attacco costante al Pd, in una parte dell’elettorato dipietrista non viene vissuto bene e questo fa perdere consensi al partito dell’ex Pm.
Male anche il movimento 5 Stelle. Va detto che fra tutti i partiti quello di Grillo è probabilmente il più difficile da sondare per diversi motivi, in primis per l’eterogeneità dell’elettorato. In ogni caso la differenza percentuale rispetto ad altri sondaggi è evidente.
Alla Lega Nord, invece, viene attribuita una percentuale molto più alta rispetto ai sondaggi pubblicati nelle ultime settimane da altri istituti demoscopici. E’ difficile dire se il nuovo corso maroniano ha influito a tal punto da determinare un crescita così consistente. Occorre quindi aspettare e capire se questo trend verrà confermato in futuro.
Inutile aggiungere che la legge elettorale e la strutturazione dell’offerta partitica (aspetti strettamente connessi tra di loro) possono determinare vistosi cambiamenti nelle scelte di voto per le elezioni politiche del 2013.
http://www.termometropolitico.it/21043_ ... incon.html
Pubblicato il 9 agosto 2012 da Giuseppe Martelli
Il sondaggio di questa settimana realizzato da SpinCon ha un caratteristica fondamentale ossia rivede al ribasso, rispetto alle altre rilevazioni, le stime di voto per molti partiti.
Liste %
PDL 18,7
LEGA NORD 7,6
DESTRA 4,2
FIAMMA TRICOLORE 0,7
UDC 5.4
FLI 2.7
MPA 0.3
PD 26,3
IDV 4,4
SEL 5,5
VERDI 2
PSI 0,4
RADICALI 2,2
FDS 2,6
MS5 13,9
PARTITO PIRATA 1,8
API 0,2
Altri 0,8
Escludendo i due partiti maggiori, Pd e Pdl, che si attestano su percentuali già note tramite altri sondaggi, notiamo almeno tre dati interessanti.
I primi due riguardano “la sinistra del Pd”. Infatti Sel non sembra davvero in grado di costruire un consenso elettorale modello Linke in Germania; tuttavia è l’Idv che appare molto indietro. Probabilmente l’attacco costante al Pd, in una parte dell’elettorato dipietrista non viene vissuto bene e questo fa perdere consensi al partito dell’ex Pm.
Male anche il movimento 5 Stelle. Va detto che fra tutti i partiti quello di Grillo è probabilmente il più difficile da sondare per diversi motivi, in primis per l’eterogeneità dell’elettorato. In ogni caso la differenza percentuale rispetto ad altri sondaggi è evidente.
Alla Lega Nord, invece, viene attribuita una percentuale molto più alta rispetto ai sondaggi pubblicati nelle ultime settimane da altri istituti demoscopici. E’ difficile dire se il nuovo corso maroniano ha influito a tal punto da determinare un crescita così consistente. Occorre quindi aspettare e capire se questo trend verrà confermato in futuro.
Inutile aggiungere che la legge elettorale e la strutturazione dell’offerta partitica (aspetti strettamente connessi tra di loro) possono determinare vistosi cambiamenti nelle scelte di voto per le elezioni politiche del 2013.
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Re: ITALIA-termometro elettorale politiche 2013
Grillo
www.termometropolitico.it
Sondaggio Ipsos, sotto l’ombrellone va forte solo Grillo
Pubblicato il 16 agosto 2012 da Giuseppe Martelli
Il sondaggio pubblicato di recente da Ipsos non presenta particolari novità. Ovviamente non manca qualche spunto di riflessione.
LISTE %
SEL 5,8
PD 24,8
IDV 7,2
Altri Centrosinistra 2,4
UDC 6,9
Altri Centro 3,9
PDL 18,9
LEGA NORD 4,2
Altri centrodestra 2,2
M5S 21,7
Altri 3,9
Area Non Voto 39,1
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Sondaggio Ipsos, sotto l’ombrellone va forte solo Grillo
Pubblicato il 16 agosto 2012 da Giuseppe Martelli
Il sondaggio pubblicato di recente da Ipsos non presenta particolari novità. Ovviamente non manca qualche spunto di riflessione.
LISTE %
SEL 5,8
PD 24,8
IDV 7,2
Altri Centrosinistra 2,4
UDC 6,9
Altri Centro 3,9
PDL 18,9
LEGA NORD 4,2
Altri centrodestra 2,2
M5S 21,7
Altri 3,9
Area Non Voto 39,1
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Re: ITALIA-termometro elettorale politiche 2013
Appuntamento a Vasto. Per fissare la linea politica e per ricompattare il partito. Antonio Di Pietro si dà un mese di tempo per fare chiarezza sulla direzione di marcia della navicella Idv e prende atto del “no“ di Beppe Grillo ad un’alleanza dei non-allineati, sperando di ritrovarsi insieme in Parlamento. Di questo e di altri temi il leader dell'Italia dei Valori parla in questa intervista al Quotidiano Nazionale.
Come si sente solo contro tutti?
"Sono “solo” con milioni di italiani che pensano, come me, d’esser finiti dalla padella nella brace. Non rimpiango Berlusconi perchè ha rovinato il Paese, però Monti l’ha ulteriormente impoverito raccogliendo soldi nel modo più banale: mettendo tasse e mandando a casa gli esodati, invece di prendersela con gli scudati e mettere la patrimoniale. Serve una politica alternativa: io mi batto perchè si realizzi alle prossime elezioni".
Senza alleati non si va lontano: con il Pd il discorso è chiuso?
"Se c’è qualcuno che non vuole più fare una politica riformista e di centrosinistra non sono io, che continuo a farla, ma il Pd. Il mio progetto politico è chiaro e lo presenterò il 21 settembre a Vasto: voglio proteggere le fasce deboli del Paese, il ceto medio colpito al cuore da Monti e quelle aziende che investono in Italia. Di qui una serie di proposte che vanno dalla raccolta di firme per un grappolo di referendum che puntano al ripristino dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e del contratto nazionale di lavoro inderogabile nei diritti minimi o all’abolizione del finanziamento ai partiti per arrivare all'eliminazione dell'indennità parlamentare. Queste sono le nostre battaglie, chi vuole ci sta".
Ce l’ha pure con i suoi? Si farà un congresso per fissare la linea?
"Nell’Idv la linea è chiara e, al di là di qualche voce sporadica, sono tutti convinti. A Vasto si esprimerà il massimo organo del partito, l’esecutivo nazionale, su quel programma".
Torna a Vasto: il luogo del delitto, pardon, dell’alleanza con Bersani e Vendola.
"Il luogo della speranza, piuttosto".
Spera ancora che con Vendola possa funzionare?
"Parlo tranquillamente con Vendola. Ma la personalizzazione del progetto è riduttiva: saranno i cittadini a dire se quella speranza è morta. Io non sono come Casini che vuole il consenso a tutti i costi, dato che ai cittadini dice votatemi e mi metto con chi offre di più. Io dico chiaramente ciò che voglio e spero che la riforma elettorale costringa a formare le coalizioni prima del voto".
L’Idv partecipa alle trattative sulla riforma?
"No. La legge elettorale va fatta in Parlamento. E un Parlamento serio dovrebbe tornare al Mattarellum visto che 1 milione e 200mila italiani hanno firmato il referendum che si poneva quell’obiettivo".
A proposito di referendum: si deve uscire dall’euro?
"No. L’euro è uno strumento e l’Europa un obiettivo. Il problema non è se hai in tasca euro o lire, ma quante ne hai. Dobbiamo aumentare il potere d’acquisto".
Come giudica gli attacchi di Grillo a Parlamento e partiti?
"Grillo esprime la rabbia di questo paese. Bisogna estirpare le ragioni della rabbia, non prendersela con la protesta".
Spera ancora di allearsi con lui?
"Inutile tirarlo per la giacchetta. Ha deciso di andare da solo. Finora in Parlamento l’Idv è stata l’unica a fare certe battaglie: sono contento se arriva un altro movimento che le fa, perchè l’unione fa la forza".
http://www.italiadeivalori.it/interna/1 ... i-italiani
Ciao
Paolo11
Come si sente solo contro tutti?
"Sono “solo” con milioni di italiani che pensano, come me, d’esser finiti dalla padella nella brace. Non rimpiango Berlusconi perchè ha rovinato il Paese, però Monti l’ha ulteriormente impoverito raccogliendo soldi nel modo più banale: mettendo tasse e mandando a casa gli esodati, invece di prendersela con gli scudati e mettere la patrimoniale. Serve una politica alternativa: io mi batto perchè si realizzi alle prossime elezioni".
Senza alleati non si va lontano: con il Pd il discorso è chiuso?
"Se c’è qualcuno che non vuole più fare una politica riformista e di centrosinistra non sono io, che continuo a farla, ma il Pd. Il mio progetto politico è chiaro e lo presenterò il 21 settembre a Vasto: voglio proteggere le fasce deboli del Paese, il ceto medio colpito al cuore da Monti e quelle aziende che investono in Italia. Di qui una serie di proposte che vanno dalla raccolta di firme per un grappolo di referendum che puntano al ripristino dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e del contratto nazionale di lavoro inderogabile nei diritti minimi o all’abolizione del finanziamento ai partiti per arrivare all'eliminazione dell'indennità parlamentare. Queste sono le nostre battaglie, chi vuole ci sta".
Ce l’ha pure con i suoi? Si farà un congresso per fissare la linea?
"Nell’Idv la linea è chiara e, al di là di qualche voce sporadica, sono tutti convinti. A Vasto si esprimerà il massimo organo del partito, l’esecutivo nazionale, su quel programma".
Torna a Vasto: il luogo del delitto, pardon, dell’alleanza con Bersani e Vendola.
"Il luogo della speranza, piuttosto".
Spera ancora che con Vendola possa funzionare?
"Parlo tranquillamente con Vendola. Ma la personalizzazione del progetto è riduttiva: saranno i cittadini a dire se quella speranza è morta. Io non sono come Casini che vuole il consenso a tutti i costi, dato che ai cittadini dice votatemi e mi metto con chi offre di più. Io dico chiaramente ciò che voglio e spero che la riforma elettorale costringa a formare le coalizioni prima del voto".
L’Idv partecipa alle trattative sulla riforma?
"No. La legge elettorale va fatta in Parlamento. E un Parlamento serio dovrebbe tornare al Mattarellum visto che 1 milione e 200mila italiani hanno firmato il referendum che si poneva quell’obiettivo".
A proposito di referendum: si deve uscire dall’euro?
"No. L’euro è uno strumento e l’Europa un obiettivo. Il problema non è se hai in tasca euro o lire, ma quante ne hai. Dobbiamo aumentare il potere d’acquisto".
Come giudica gli attacchi di Grillo a Parlamento e partiti?
"Grillo esprime la rabbia di questo paese. Bisogna estirpare le ragioni della rabbia, non prendersela con la protesta".
Spera ancora di allearsi con lui?
"Inutile tirarlo per la giacchetta. Ha deciso di andare da solo. Finora in Parlamento l’Idv è stata l’unica a fare certe battaglie: sono contento se arriva un altro movimento che le fa, perchè l’unione fa la forza".
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Paolo11
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Re: ITALIA-termometro elettorale politiche 2013
leggete attentamente l'articolo che segue:
contiene fondate speranze che l'elettorato italiano,
a questo giro,
possa rifiutare e/o abbattere quello che sta cucinando la casta in parlamento...
*****************************************************************
TP/RAI 3 Partiti Centristi e alleanze nella politica Italiana.
Pubblicato il 4 settembre 2012 da Giuseppe Martelli
Il sondaggio di oggi commissionato dal programma di Raitre “Cominciamo Bene” ci porta ad un tema di strettissima attualità ,
che nei prossimi mesi avrà sempre più spazio per via delle elezioni politiche del 2013.
Parliamo della alleanze future e del centrismo che informa, a nostro avviso, l’intero dibattito sull’offerta politica delle prossime elezioni.
Per quanto riguarda l’ alleanza tra il Pd e l’ Udc diciamo che la reazione dei nostri intervistati è alquanto freddina.
Un 40% ritiene che sia una mossa disperata di Casini e un 1/3 ritiene innaturale un accordo elettorale tra questa due forze.
Soltanto un 16% si dimostra un po’ più aperto mentre un esiguo 15% degli intervistati si schiera apertamente a favore di questa alleanza.
Molto interessante risulta la seconda slide ,che dimostra la tendenza “bipolarista” dell’elettorato italiano.
A dire il vero, chi non vede l’ Udc e il centro come protagonisti della politica italiana nei prossimi mesi fonda le proprie considerazioni su diversi aspetti.
Infatti tra il campione troviamo chi attribuisce la debolezza del centro a Grillo mentre altri si concentrano su variabili di sistema come la legge elettorale o il bipolarismo (stentato aggiungiamo noi) che ha caratterizzato la politica italiana negli ultimi anni.
Questa slide evidenzia quindi come, se pur tra molte difficoltà, la logica bipolare si è fatta strada tra l’elettorato italiano.
In questo senso, possiamo dire, che il sistema politico italiano va verso l’Europa dove il concetto di centro politico sostanzialmente non esiste e dove le elezioni si giocano tra due grandi blocchi (o partiti) di stampo progressista o conservatore.
Certo esistono elementi di sistema come la legge elettorale o i governi tecnici ( o meglio la possibilità di formare governi non espressione della maggioranza uscita dalla urne) che possono tenere a galla residue forme di centrismo ma ormai,anche grazie all’elezione diretta di sindaci, presidenti di regione e di provincia, la strada del bipolarismo sembra segnata.
Certo può accadere che gruppi dirigenti timorosi ripropongano modelli da Prima Repubblica.
In questo senso la riforma elettorale, sostenuta anche dai dalemiani tramite Violante, che si vuole approvare, rappresenterebbe un grande passo indietro.
Tuttavia l’elettorato non è né sordo né cieco e l’alternativa Grillo potrebbe innescare un voto di protesta in grado di attrarre elettori di ogni provenienza e sopratutto dal Pd.
Inoltre, rispetto al potenziale elettorale, la vera prova che l’Udc dovrò affrontare nelle prossime settimane sono le elezioni in Sicilia. Da questa tornata elettorale si potrà comprendere la reale consistenza del partito di Casini e da lì fare tutte le valutazioni sugli scenari futuri.
Infine una considerazione generale è d’uopo.
Il centrismo, al di là di un legame storico col Sud spesso segnato da rapporti clientelari,
appare un’opzione relegata ad un passato che l’elettorato fa fatica a ricordare in termini di gradevolezza o di efficienza.
La nostalgia per alleanze postdemocristiane potrebbe seriamente stonare col clima politico, che richiederà sempre di più decisioni nette da prendere in tempi relativamente brevi.
E se per un verso legittimare ampie alleanze per tagliare fuori dal governo permanentemente alcuni segmenti significativi del paese (la Lega Nord piuttosto che Sel o il Movimento 5 Stelle) sarebbe la riproduzione di una conventio ad excludendum fuori dal tempo, d’altra parte le riforme sociali non potranno essere accettate bene dai mercati se frutto di mediazioni interminabili.
Non bisogna essere giovani della generazione Apple per misurare la distanza fra quel passato e il nostro presente, bensì basterebbe citare la fine del mondo in blocchi post muro di Berlino e l’arrivo della globalizzazione, che spesso rendono spuntate pure le procedure improntate a rapidità e decisionismo del mondo anglosassone.
http://www.termometropolitico.it/21915_ ... liana.html
contiene fondate speranze che l'elettorato italiano,
a questo giro,
possa rifiutare e/o abbattere quello che sta cucinando la casta in parlamento...
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TP/RAI 3 Partiti Centristi e alleanze nella politica Italiana.
Pubblicato il 4 settembre 2012 da Giuseppe Martelli
Il sondaggio di oggi commissionato dal programma di Raitre “Cominciamo Bene” ci porta ad un tema di strettissima attualità ,
che nei prossimi mesi avrà sempre più spazio per via delle elezioni politiche del 2013.
Parliamo della alleanze future e del centrismo che informa, a nostro avviso, l’intero dibattito sull’offerta politica delle prossime elezioni.
Per quanto riguarda l’ alleanza tra il Pd e l’ Udc diciamo che la reazione dei nostri intervistati è alquanto freddina.
Un 40% ritiene che sia una mossa disperata di Casini e un 1/3 ritiene innaturale un accordo elettorale tra questa due forze.
Soltanto un 16% si dimostra un po’ più aperto mentre un esiguo 15% degli intervistati si schiera apertamente a favore di questa alleanza.
Molto interessante risulta la seconda slide ,che dimostra la tendenza “bipolarista” dell’elettorato italiano.
A dire il vero, chi non vede l’ Udc e il centro come protagonisti della politica italiana nei prossimi mesi fonda le proprie considerazioni su diversi aspetti.
Infatti tra il campione troviamo chi attribuisce la debolezza del centro a Grillo mentre altri si concentrano su variabili di sistema come la legge elettorale o il bipolarismo (stentato aggiungiamo noi) che ha caratterizzato la politica italiana negli ultimi anni.
Questa slide evidenzia quindi come, se pur tra molte difficoltà, la logica bipolare si è fatta strada tra l’elettorato italiano.
In questo senso, possiamo dire, che il sistema politico italiano va verso l’Europa dove il concetto di centro politico sostanzialmente non esiste e dove le elezioni si giocano tra due grandi blocchi (o partiti) di stampo progressista o conservatore.
Certo esistono elementi di sistema come la legge elettorale o i governi tecnici ( o meglio la possibilità di formare governi non espressione della maggioranza uscita dalla urne) che possono tenere a galla residue forme di centrismo ma ormai,anche grazie all’elezione diretta di sindaci, presidenti di regione e di provincia, la strada del bipolarismo sembra segnata.
Certo può accadere che gruppi dirigenti timorosi ripropongano modelli da Prima Repubblica.
In questo senso la riforma elettorale, sostenuta anche dai dalemiani tramite Violante, che si vuole approvare, rappresenterebbe un grande passo indietro.
Tuttavia l’elettorato non è né sordo né cieco e l’alternativa Grillo potrebbe innescare un voto di protesta in grado di attrarre elettori di ogni provenienza e sopratutto dal Pd.
Inoltre, rispetto al potenziale elettorale, la vera prova che l’Udc dovrò affrontare nelle prossime settimane sono le elezioni in Sicilia. Da questa tornata elettorale si potrà comprendere la reale consistenza del partito di Casini e da lì fare tutte le valutazioni sugli scenari futuri.
Infine una considerazione generale è d’uopo.
Il centrismo, al di là di un legame storico col Sud spesso segnato da rapporti clientelari,
appare un’opzione relegata ad un passato che l’elettorato fa fatica a ricordare in termini di gradevolezza o di efficienza.
La nostalgia per alleanze postdemocristiane potrebbe seriamente stonare col clima politico, che richiederà sempre di più decisioni nette da prendere in tempi relativamente brevi.
E se per un verso legittimare ampie alleanze per tagliare fuori dal governo permanentemente alcuni segmenti significativi del paese (la Lega Nord piuttosto che Sel o il Movimento 5 Stelle) sarebbe la riproduzione di una conventio ad excludendum fuori dal tempo, d’altra parte le riforme sociali non potranno essere accettate bene dai mercati se frutto di mediazioni interminabili.
Non bisogna essere giovani della generazione Apple per misurare la distanza fra quel passato e il nostro presente, bensì basterebbe citare la fine del mondo in blocchi post muro di Berlino e l’arrivo della globalizzazione, che spesso rendono spuntate pure le procedure improntate a rapidità e decisionismo del mondo anglosassone.
http://www.termometropolitico.it/21915_ ... liana.html
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Re: ITALIA-termometro elettorale politiche 2013
Dopo la pausa estiva riprendiamo il nostro consueto appuntamento con l’analisi dei sondaggi.
Il primo sondaggio elettorale realizzato dopo le vacanze porta la firma di Ipr Marketing ed è stato pubblicato dal Tg 3.
Liste %
PD 26
PDL 20
M5S 15
UDC 7
SEL 6
IDV 6
LEGA NORD 5
FLI 2,5
GRANDE SUD 1,5
FDS 1,5
RADICALI 1,5
API 1
VERDI 1
MPA 1
LA DESTRA 1
PARTITO SOCIALISTA 1
ALTRI 3
Area non voto 44
dettagli al link:
http://www.termometropolitico.it/22268_ ... 30912.html
Il primo sondaggio elettorale realizzato dopo le vacanze porta la firma di Ipr Marketing ed è stato pubblicato dal Tg 3.
Liste %
PD 26
PDL 20
M5S 15
UDC 7
SEL 6
IDV 6
LEGA NORD 5
FLI 2,5
GRANDE SUD 1,5
FDS 1,5
RADICALI 1,5
API 1
VERDI 1
MPA 1
LA DESTRA 1
PARTITO SOCIALISTA 1
ALTRI 3
Area non voto 44
dettagli al link:
http://www.termometropolitico.it/22268_ ... 30912.html
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