ITALIA-EMERGENZA LAVORO

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
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shiloh
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Re: ITALIA-EMERGENZA LAVORO

Messaggio da shiloh »

shiloh ha scritto:Italiani, parte solo il 34%
Ma a chi resta, costi fino a +50%


http://www.unita.it/italia/italiani-par ... 0-1.434068

quello che i media nazionali cercano di tenere nascosto,
ce lo rivelano i media stranieri...per fortuna che ci sono e che c'è internet...
quelli che seguono son dati terribili e ci rivelano quanto profonda sia la crisi italiana.



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Cet été, les Italiens désertent les rivages insulaires

Effet de la crise :
plus de six millions d’Italiens ont dû renoncer,
cet été,
à partir en vacances.
La Corse va forcément pâtir de cette situation car ils occupent une place importante dans son industrie touristique.

La Fédération hôtelière de la péninsule voisine avait commandé,
avant le début de l'été, une étude dont les résultats viennent de tomber :
cette année,
six Italiens sur dix ne partent pas en vacances.
Ce sont des motifs économiques qui les conduisent à ce « sacrifice ».

Peaufinée, l'étude réalisée permet par ailleurs d'apprendre que 76,6 % de ceux qui ont pu se payer des vacances sont restés (ou resteront) en Italie.

Seuls 18,5 % ont donc pu pousser le luxe jusqu'à choisir une destination à l'étranger et la moitié d'entre eux sont allés (ou iront) dans une grande ville d'Europe

Une situation dont la Corse pâtit d'autant plus que les Italiens composent, nul ne l'ignore, une frange très importante des touristes étrangers qui affluent vers elle en été :
entre 60 et 70 % selon les estimations.

Reste qu'à l'heure des bilans de fin de saison, il est déjà acquis que la défection de nombreux touristes italiens pèsera lourd pour l'économie corse.
Beaucoup moins frappée, il va sans dire, que par la crise qu'ont à subir les Espagnols et les Grecs.

http://www.corsematin.com/article/corse ... 32667.html
mariok

Re: ITALIA-EMERGENZA LAVORO

Messaggio da mariok »

10 SETTEMBRE 2012

Alcoa: ''Operai del mondo straniero. Io sto con loro''

Caschi come elmi indossati da abitanti del paese degli operai, braccia come tronchi di albero, pelle abbronzata ma non da spiaggia. Sono gli operai dell'Alcoa, riuniti a Roma per manifestare. Ci eravamo dimenticati di loro che oggi rivivono la fine della loro classe come è accaduto per i contadini

La fotografia di Francesco Merlo

a cura di Leonardo Sorregotti

shiloh
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Re: ITALIA-EMERGENZA LAVORO

Messaggio da shiloh »

Crolla la produzione industriale:
:shock: :shock: :shock: :shock:
in un anno scende del 7,3%

:shock: :shock: :shock: :shock:

La produzione industriale a luglio segna un nuovo calo, scendendo dello 0,2% su giugno (dato destagionalizzato).
Su base annua l'indice corretto per gli effetti di calendario resta ampiamente negativo -7,3%.

segue al link:

http://www.unita.it/economia/crolla-la- ... 3-1.445222
peanuts
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Re: ITALIA-EMERGENZA LAVORO

Messaggio da peanuts »

Ma come, monti non dice che stiamo uscendo dal tunnel?
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
soloo42000
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Re: ITALIA-EMERGENZA LAVORO

Messaggio da soloo42000 »

E un tunnel lungo lungo.
E gli italiani che devono uscire sono tanti.
Certo i liberisti de' noantri la fine la vedono, fra ricatti venturi della BCE, inselvaticamento del mercato, privatizzazioni, ...
Fuori dal tunnel avranno la loro piccola cina italiana dove prosperare.
Noialtri invece, mi sa che rimaniamo incatenati dentro.

soloo42000
Maucat
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Re: ITALIA-EMERGENZA LAVORO

Messaggio da Maucat »

Vedo la luce in fondo al tunnel....

Porca vacca non è l'uscita ma un treno che marcia nel senso opposto... e il tunnel è a binario unico...
camillobenso
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Re: ITALIA-EMERGENZA LAVORO

Messaggio da camillobenso »

Carbonia, scontri tra operai Alcoa e polizia. Ministri fuggono in elicottero
Disordini davanti all’ingresso della Grande Miniera di Serbariu, dove si svolgono gli incontri istituzionali sulle vertenza Sulcis alla presenza dei ministri Passera e Barca e del sottosegretario De Vincenti

di Redazione Il Fatto Quotidiano
| 13 novembre 2012Commenti (42)


Petardi e slogan. Poi il tentativo di sfondare le recinzione e gli scontri con le forze dell’ordine in tenuta antisommossa. E’ alta tensione a Carbonia, dove è andata in scena la protesta degli operai contro Alcoa, la multinazionale Usa che ha chiuso la fabbrica di Portovesme. Il tutto davanti all’ingresso della Grande Miniera di Serbariu, a Carbonia, dove si svolgono gli incontri istituzionali sulle vertenza Sulcis alla presenza dei ministri Passera e Barca e del sottosegretario De Vincenti che sono stati costretti alla fuga in elicottero.

immagini di Cagliari Pad
Dopo gli scontri, l’arrivo dei tre rappresentanti del governo Monti è stato differito (sono infatti già arrivati all’aeroporto di Cagliari Elmas) fino a quando la situazione non tornerà alla normalità. Alcuni poliziotti sono stati colpiti da palloncini colorati che hanno imbrattato di vernice rossa le loro tute e gli scudi. La polizia, inoltre, ha disposto un ulteriore cordone di protezione con diversi cellulari blindati. I manifestanti più accesi sono giunti dalla vicina fabbrica di Portovesme, ma le vertenze industriali in atto riguardano tutto il Sulcis Iglesiente.

”Come sindacati stiamo lavorando per sedare gli animi, per garantire lo svolgimento dell’incontro, a noi interessa la firma sul protocollo”: parola di Roberto Forresu, segretario provinciale della Fiom, che ha poi aggiunto come al sindacato interessa solo “che si arrivi a soluzione” e che per questo “stiamo cercando di calmare gli animi. Ci interessa risolvere il problema del Sulcis”.


http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/11 ... ne/412305/
camillobenso
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Re: ITALIA-EMERGENZA LAVORO

Messaggio da camillobenso »

Blocco lavoratori Coop. Il presidente: “Fine settimana rischiamo gli scaffali vuoti”
Lo sciopero a oltranza di Sincobas e Cisl mette in difficoltà il colosso della distribuzione alimentare. E' scontro interno tra i sindacati, ma la protesta va avanti

di Giovanni Stinco | Anzola nell'Emilia (Bo) | 13 novembre 2012Commenti (1)


Per la distribuzione di Coop Adriatica è il blocco totale. Dalle prime luci dell’alba di lunedì si stanno accumulando decine di tir di fronte al magazzino centrale del colosso cooperativo bolognese, un fatturato di due miliardi di euro e quasi 10mila dipendenti. Una situazione nata dall’iniziativa di forza dei SiCobas, che hanno picchettato gli ingressi dell’enorme deposito di Anzola nell’Emilia, in una sorta di replica di quanto già visto a Piacenza davanti ai cancelli Ikea.

“Iniziamo a risentire in modo consistente di questo blocco – spiega Adriano Turrini, presidente di Coop Adriatica – Rischiamo di arrivare a fine settimana senza prodotti nei centri commerciali. Domani 14 ci sarà sciopero e questo ci metterà ancora più in difficoltà. Se non si sbloccherà la situazione dovremmo cercare di utilizzare qualche altro magazzino, ma non in Emilia-Romagna, e con tutti i problema che può dare in questi casi la distanza”. Turrini, parlando dei tir fermi nel piazzale, parla di “imbottigliamento” e di camion che trasportano surgelati, “e questo già oggi inizia a diventare un problema”. Nel piazzale gli scioperanti parlano di milioni di danni per Coop, numeri che il numero uno di Coop Adriatica non conferma né smentisce, “ma certamente di danni ce ne sono”.

Una protesta, quella dei SiCobas, che ha scoperchiato il vaso di Pandora del magazzino centrale di Coop Adriatica. Non solo picchetti per bloccare l’entrata e l’uscita delle merci, e non solo “persone venute da fuori che hanno preso in ostaggio il magazzino”, come hanno spiegato i vertici Coop riferendosi alla protesta dei sindacati di base. Adesso ad Anzola è sciopero a oltranza, e per giunta proclamato dalla Fiscat-Cisl. “Avevamo già scioperato l’8 e il 9 novembre. Adesso abbiamo deciso per un nuovo sciopero. Chi ha firmato l’accordo per il cambio di appalto sappia che lo ha fatto senza rappresentare nessuno”. A Parlare è Malgara Cappelli, segretaria bolognese della Fiscat-Cisl. Un fulmine a ciel sereno visto che i suoi colleghi della Fit-Cgil hanno parlato di “proteste strumentali da parte dei Cobas”, e chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Soprattutto: una spaccatura clamorosa e inedita all’interno dello stesso sindacato, con due categorie che si fanno la guerra tra loro. Mentre una decide lo sciopero ad oltranza, l’altra chiede l’intervento dei Carabinieri. “Coop Adriatica ha giocata sporco – continua Cappelli – Ci ha escluso dalle trattative, ha firmato un accordo sotto banco solo con la Cgil, e con quello ha deciso di cambiare il contratto di riferimento per chi lavora nel suo magazzino”. Con tutta una serie di conseguenze, tra cui il passaggio di 150 lavoratori da dipendenti a soci lavoratori, “il venire meno delle garanzie date dal tempo indeterminato, e l’obbligo di corrispondere alla coop subentrante 2500 euro”. Le Rsa della Fiscat-Cisl confermano lo sciopero ad oltranza per la giornata di oggi: “Noi stiamo dalla parte dei lavoratori, non contro”.

Nella pratica il blocco totale di tutte le attività del magazzino è realtà, e così l’impossibilità per il colosso della grande distribuzione cooperativa di consegnare le merci nei propri supermercati del nord e centro Italia. Nella notte a presidiare i cancelli una trentina di facchini della Coop, tutti pronti a mostrare il loro tesserino di lavoratore “per smentire chi dice che siamo venuti in bus da Piacenza”.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/11 ... ti/412053/
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Re: ITALIA-EMERGENZA LAVORO

Messaggio da camillobenso »

Aeroporto Verona, arriva la conferma: cassa integrazione per 100 dipendenti
di Emanuele Salvato
| 12 novembre 2012Commenti (15)

Il buco nero in cui si è infilato l’aeroporto Catullo di Verona sembra ben lontano dal chiudersi. Proprio in questi giorni è arrivata la conferma da parte della direzione della Società che gestisce lo scalo scaligero e anche quello di Montichiari, di aver fatto richiesta della cassa integrazione ordinaria per cento dipendenti su duecento in organico. All’inizio, il piano di risanamento prevedeva una quarantina di richieste, ma la situazione pesantissima di bilancio, con un passivo 2011 pari a 26,6 milioni di euro, non sembra dare altra scelta ai vertici. Non è detto che l’azienda utilizzi tutta la cassa integrazione richiesta, ma intanto a questi probabili cento lavoratori vanno senz’altro aggiunti i duecento di Avio Handling, società di servizi a terra liquidata qualche tempo fa perché in perdita per 5 milioni di euro. Attualmente questi lavoratori vivono in un limbo d’incertezza aggrappati alla speranza che la nuova società di handling subentrante (ancora non si sa chi sia) li riassuma, molto probabilmente a condizioni economiche peggiori per loro.

L’enorme buco in bilancio del Catullo va risanato, ma a parte i tagli di personale e servizi, si fatica a vedere un piano di rilancio dell’aeroporto. E i sindacati denunciano proprio la mancanza di questo strumento. Lucia Perina della Uil sottolinea, sull’Arena, che “sembra ormai inevitabile che i lavoratori del Catullo paghino con la cassa integrazione una gestione dissennata degli ultimi anni. E allora bisogna sgombrare il campo dagli equivoci. La società deve chiarire se ha un progetto per risanare l’aeroporto o se deve abbassare i costi in attesa di un miracolo”.

Ma nella lettera in cui il direttore generale della società Catullo Spa, Carmine Bassetti, fa richiesta della cig di un piano di rilancio non c’è neppure l’ombra. Vengono invece spiegate le cause che hanno portato alla disastrosa situazione economica. Il buco da 26,6 milioni di euro è stato causato da una gestione dissennata del passato, sotto inchiesta penale. E Avio Handling, liquidata in fretta, non è certo l’unica falla. A questa bisogna aggiungere la sciagurata idea di accollarsi la gestione dell’aeroporto di Montichiari, praticamente inattivo e in continua perdita (nel 2011 ha pesato in negativo per 9 milioni di euro), il contratto capestro con Ryanair, risolto qualche mese fa, ma capace di succhiare dalle casse del Catullo 7 milioni di euro l’anno. Senza scordare la pesante flessione del segmento charter che ha fatto registrare nel 2012 una perdita di circa 150 mila passeggeri sul 2011 a causa della instabilità politica del Medio Oriente.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/11 ... ti/411919/
camillobenso
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Re: ITALIA-EMERGENZA LAVORO

Messaggio da camillobenso »

Sciopero trasporti 14 novembre: orari e modalità
Previsti disagi per chi deve muoversi in treno e nave. Escluse dall'agitazione i territori costieri della Toscana colpiti dal maltempo: Massa Carrara, Lucca, Pisa, Livorno e Grosseto

di Redazione Il Fatto Quotidiano | 12 novembre 2012Commenti (0)

In occasione dello sciopero generale di 4 ore dei lavoratori pubblici e privati, in programma per il 14 novembre, sono previsti numerosi disagi nel settore dei trasporti. L’agitazione è stata indetta in concomitanza con la giornata di mobilitazione europea promossa dalla Ces.

Queste le modalità e gli orari dello sciopero dei trasporti secondo quanto diffuso dal Ministero dei Trasporti:

Treni e navi traghetto FS: dalle 14 alle 18
Trasporto Marittimo: 4 ore di ritardo nella partenza delle navi
Attività Portuali: 4 ore per turno
Merci, circolazione e sicurezza stradale: ultime 4 ore della prestazione lavorativa
L’agitazione è stata sospesa nei territori costieri della Toscana colpiti dal maltempo: “Lo ha deciso la Cgil, sentite le Camere del lavoro territoriali, come ‘atto di responsabilità’ nei confronti delle popolazioni delle province interessate: Massa Carrara, Lucca, Pisa, Livorno e Grosseto“.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/11 ... ta/411599/
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