Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

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iospero
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da iospero »

LA 7 che fa? mandarlo a maggio in cui il litigio è in atto sarebbe stato banale, sarebbe stato chiaro che si trattava di uno sfogo del momento, lo congela e lo manda a tradimento quando le acque sono calme. RIFLETTETE UNA TV HA UNO SCOOP E LO TRASMETTE4 MESI DOPO. E' DAVVERO UNO SCOOP
Certo , sarà uno scoop a scoppio ritardato, ma sempre tale è, Giovanni Favia , candidato presidente alla Regione Emilia Romagna ed eletto alle regionali 2010 con oltre 161mila voti. Tavolazzi ed altri hanno posto il problema : Il programma DEL MOVIMENTO HA successo ,ma la guidan di Casaleggio è un limite alla democrazia che non può essere accettato, Grillo deve scegliere con chi stare.
Questo è il problema da risolvere al più presto.
erding
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da erding »

Ora scopriamo, anche se si era già capito dopo la vicenda Tavolazzi, che nel movimento di Grillo, dal punto di vista democratico, le cinque stelle non brillano più di tanto, ma... d'altra parte negli altri partiti cambia molto?
Vedremo dopo la denuncia-sfogo carpita al consigliere regionale Favia, quali saranno le ripercussioni che la vicenda avrà sul movimento e sullo stesso Favia.

Grillo è il suo movimento è il prodotto di una politica scellerata e fallimentare fatta negli ultimi vent'anni da partiti inconcludenti ed arroganti che senza nessun rispetto per i propri rappresentanti hanno arraffato a piene mani convinti che a loro tutto fosse consentito.

In un clima politico così confuso ed incerto, e con una propensione così alta all'astensione dal voto,
un elettorato sfiduciato e deluso può essere indotto per rabbia e disperazione a fare gesti inconsulti e scelte irrazionali.

Queste prossime elezioni potranno essere veramente molto rischiose, ciò che sarà determinante è quel 44% di sfiduciati che non voterebbero i partiti tradizionali, già ampiamente sperimentati e dai quali hanno avuto solo delusioni, potrebbero perso per perso optare per Grillo.
Ancora non sappiamo quale sarà il premier di 5 stelle. Riusciranno a passare dalla denuncia (sacrosanta) alla proposta e... ben governare?
Una partita insomma tutta da giocare. La scelta sarà: o i conosciuti e sperimentati vecchi marpioni, o il “nuovo” col rischio di un salto nel buio... Non c'è da stare allegri.
mariok

Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da mariok »

D’Agostino difende Grillo e attacca il ‘marciume’ dei partiti

http://tv.ilfattoquotidiano.it/2012/09/ ... ti/204546/

Lungo ed appassionato intervento di Roberto D’Agostino a difesa di Beppe Grillo e del Movimento 5 Stelle, durante la trasmissione “Piazza Pulita”, su la7. Il “casus belli” è stato lo sfogo fuorionda del consigliere regionale Giovanni Favia contro il comico genovese e Casaleggio. Dopo gli interventi degli ospiti in studio, si è innescata una bagarre in crescendo nella quale il creatore di Dagospia ha ammonito pesantemente i presenti, accusandoli di “controllare le pulci di Grillo” e del suo movimento e di ignorare il marciume dei partiti tradizionali. “Ma tutta questa vostra attenzione su questo “scazzetto” tra i 5 Stelle la applicate per caso anche al signor Passera?” – chiede polemicamente D’Agostino – “o a Profumo o a tutti i Cuffaro che abbiamo da tanti anni tra i piedi o ai signori che detengono il potere all’interno del Corriere della Sera, come Ligresti e company?”. E sulla lista 5 Stelle dichiara: “E’ un movimento che alle amministrative ha raggiunto l’8%, più della Lega e più di quel ca…o di Casini che ogni volta viene intervistato come se fosse un dio“. E aggiunge: “Signori, Grillo, in paese di disgraziati come il nostro, è riuscito con un mouse a creare un movimento. Sarà un comico, ma gli altri sono criminali e malfattori“. Nella sua invettiva, D’Agostino sottolinea anche il fatto che il creatore del Movimento 5 Stelle non ambisce ad essere un leader di Palazzo Chigi e, rivolgendosi a Francesco Boccia, fa una domanda provocatoria: “Grillo ha per caso un Penati tra i suoi, come il Pd? Abbiamo visto che il Pdl di Berlusconi è un partito d’affari, ma questo conflitto d’interessi esce da tutti i pori, da tutti i partiti”. Piccata la reazione del deputato Pd, che invita D’Agostino a fare nomi per evitare la deriva demagogica. “Ho fatto il nome, a bello de mamma” – replica il giornalista – “Penati. Che caxxo vuol dire ‘Penati’?”. Il dibattito si infiamma quando l’esponente del Pd menziona il faccendiere Luigi Bisignani. “L’ho chiamato e lo dico davanti alle telecamere” – si difende D’Agostino – “per avere informazioni, perchè sono un giornalista, non per fare affari. D’Alema lo chiamava per altri motivi“. Il conduttore Formigli tenta di sedare la polemica, congedando il direttore di Dagospia con un ringraziamento. Ma D’Agostino non ci sta e, scatenando l’ovazione del pubblico, risponde: “Grazie al ca..o!”

7 settembre 2012
iospero
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da iospero »

Mi è piaciuo l''Intervento di Roberto D' Agostino


Alla fine quelli del mov. 5 Stelle , pur conoscendo i fatti della Casaleggio e associati, operano nella speranza di superare questa anomalia, il successo del movimento a chi è dovuto ( oltre alla presenza del megafono di Grillo) se non all' impegno dei grillini puri ?
Lo stesso Favia presenta le sue dimissioni, ma se gli elettori lo confermano , egli resta.
Alla fine sarà necessario arrivare alla resa dei conti, cioè sarà necessario votare un gruppo dirigente che dia le direttive al movimento, e se Casaleggio non sarà fra questi eletti, si dovrà togliere di mezzo.
Come possono pensare di andare in Parlamento guidati da uno che sta dietro le quinte, se Casaleggio vuole continuare deve affrontare il voto dei grillini e scendere nell'agone politico.
erding
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da erding »

Da Scientology
a Casaleggiology

Pubblicato da: Luca Telese il 07 settembre 2012 alle 04:00

Se c’è una cosa che hanno capito anche i bambini, nel cosiddetto “Caso Favia” (aperto dal micidiale fuorionda del consigliere regionale Cinquestelle di ieri, a Piazzapulita), è che Gianroberto Casaleggio, appare imbarazzato e reticente: “Né io, né Beppe Grillo – scrive infatti oggi – abbiamo mai definito le liste per le elezioni comunali e regionali. Né io, né Beppe Grillo, abbiamo mai scritto un programma comunale o regionale“. Sarebbe come se Marx dicesse di non avere nulla a che fare con il marxismo e Lenin si dichiarasse estraneo alla presa del Palazzo di inverno.

Non è un caso: tanto disagio nasconde un problema enorme. Infatti, mentre alcuni ultras sui social network scatenano il prevedibile cliché di ingiurie (Favia opportunista, Favia carrierista, Favia agente della Spectre nel M5s), molti intuiscono il dramma interiore del più brillante dirigente grillino apparso sulla scena fino ad ora.

Tutti capiscono, per esempio, che Giovanni è disposto a pagare qualsiasi prezzo, ma anche che si è tolto un peso. Favia, sia pure intercettato senza consapevolezza, ha detto quello che tutti sapevano, “il re è nudo“. E cioè che in mezzo alla bella storia di volontariato e di passione dei militanti del M5s è nata una piccola web-setta, una Scientology Casaleggina, con tanto di tecnostrutture e vangeli video per annunciare profezie millenariste.

Adesso non sarà più un segreto il fatto che la Casaleggio usava la rete (anche) per orientare il movimento (e le sue scelte) sotto la facciata della democrazia diretta. La balla sul “carrierismo” di Favia, dunque serve a nascondere la verità sull’eterodirezione di Casaleggio. E anche il fatto che fra il web manager-spin doctor e i ragazzi eletti (soprattutto quelli dell’Emilia Romagna) esisteva da mesi un conflitto sotterraneo. Il web era utilizzato dalla Casaleggio e associati come strumento di pressione. Forse persino sul leader del movimento, se é vera la ricerca che ha rivelato l’esistenza di un iscritto fake su due fra i followers di Grillo.

Allora molti avevano pensato ad un doping di immagine creato ad arte per l’esterno. Le rivelazioni di Favia a Piazzapulita – invece – aprono un altro scenario: 100 tweet ostili possono distruggere l’immagine di un eletto anche agli occhi di un capo.

Ecco perché la battaglia per l’egemonia e il controllo del M5s deflagra in Emilia Romagna, perché è li che il movimento arriva a due cifre. Ed é li che la prova della rappresentanza fa nascere una componente “riformista” poco sensibile ai diktat e alle pretese da guru di Casaleggio o ad alcune giravolte di “Beppe”. Una linea e un tentativo di controllo, anche economico, confermata ieri anche da Sonia Alfano, ex beniamina del movimento ai tempi delle europee, e poi oggetto di una campagna di web-fango dopo la rottura con Casaleggio, subito spostata (sempre da lui) anche su beppegrillo.it.

La Alfano oggi non ha dubbi: “Non volevo consegnarmi a Casaleggio, seguire i suoi consigli, pagarlo, e sono stata punita cosi“. Ecco perché le polemiche sono deflagrate proprio nella regione dove si era toccato il massimo dei consensi.

All’inizio si parte da piccoli fatti: Andrea De Franceschi, consigliere regionale, viene crocifisso sul tema cruciale dei rimborsi ai giornali. Poi lo stesso Favia, viene fatto oggetto di attacchi via web che lo accusano, nientemeno di “Berlusconismo”. Il terzo scossone è l’espulsione di Valentino Tavolazzi consigliere comunale a Ferrara, accusato di voler “partitizzare” il movimento.

Quindi c’è la vicenda di Maurizio Pallante economista, scrive il programma dei grillini sui temi dell’energia, ignorando il dibattito accesissimo sul web. Se ne va pure lui e tra i Grillini si ripete l’adagio immortale di Pietro Nenni, secondo cui in tutte le sinistre “c’è sempre uno più puro che ti epura“. Di nuovo Tavolazzi viene ostracizzato: un diktat di Grillo gli impedisce di diventare consulente del comune a Parma (e come gli sarebbe servito!).

Poi c’è il primo punto di non ritorno: il divieto tassativo, agli aderenti al movimento di andare ospiti in televisione e nei talk show. E’ un altro diktat gravissimo, ma ci sono le elezioni l’M5s vola, è quasi ovvio che lo scontro sia rinviato. I Grillini forse non lo immaginano, ma tra di loro si ripete l’antico conflitto che a inizio secolo divideva massimalisti e riformisti nel vecchio partito socialista. Dove i riformisti erano quasi sempre nei gruppi elettivi e i massimalisti raccolti intorno all’organo del partito, diretto da (pensare un po’) un noto estremista di sinistra di nome Benito Mussolini.

Anche adesso i riformisti Grillini sono nelle sedi elettive, anche adesso i “massimalisti” presidiano l’organo del partito, che in questo caso è un blog. Molti non sanno che le principali svolte politiche – dalle sparate xenofobe anti-cittadinanza per gli immigrati, al post di sostegno alla nascita del governo Monti – sono materialmente scritte da Casaleggio. E molti restano stupiti perché non sanno che – essendo un grande attore – Grillo si é sempre scelto dei grandi autori, da Michele Serra a Stefano Benni.

Quello che molti non immaginano è che mentre gli eletti (da Favia a Pizzarotti a Tavolazzi) ci hanno messo (la vita e la faccia), Casaleggio ci ha preso (nel senso dei profitti). Ed è proprio questo conflitto asimmetrico che rende anomalo il conflitto politico fra un movimento di ragazzi che militano con passione e un partito nel partito, una piccola business setta gestita con geniale scaltrezza da un imprenditore.

La speranza è che la web-setta, dopo questo scandalo sia sconfitta, per restituire la vita di un movimento che conterà sul futuro della politica non alla democrazia virtuale, ma a quella vera. Anche perché, anche questa storia dimostra, come diceva Churchill, che “La democrazia è la peggiore forma di governo. Escluse tutte le altre“. Compresa la Casaleggiology.

http://pubblicogiornale.it/politica/da- ... eggiology/
camillobenso
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da camillobenso »

Se c’è una cosa che hanno capito anche i bambini.................

è che tutto questo è dovuto alla degenerazione dei partiti, che non ci pensano minimamente a darsi una regolata.

Anzi, stanno studiando come fare un'ammucchiata permanente........................

A Telese non gli viene proprio di dirlo..................
camillobenso
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da camillobenso »

Penso sia un record per Il Fatto Quotidiano. Stamani alle 00,80 i commenti erano quasi 900. In questo momento il numeratore segna 4.514.

Piddini e grillini se le sono date tutto il giorno di santa ragione.

Video dell'intervento di Favia trasmesso da Piazzapulita
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/09 ... qus_thread

La domanda sorge spontanea: Ha ragione D'Agostino a chiedersi perché proprio ora dopo che il filmato era noto a maggio?


“Casaleggio prende per il culo tutti. Da noi la democrazia non esiste”
Il consigliere regionale dell'Emilia Romagna ha usato parole molto dure contro il cofondatore del movimento e 'guru' di Beppe Grillo. Lo descrive come "spietato, vendicativo", una sorta di padre padrone che "controlla tutto" e se qualcosa non va bene "telefona"

di Redazione Il Fatto Quotidiano
| 6 settembre 2012Commenti (4284)


“Casaleggio prende per il culo tutti. Da noi la democrazia non esiste”. Sono alcune parole di Giovanni Favia, consigliere regionale in Emilia Romagna dei 5 Stelle, raccolte in un fuori onda trasmesso su Piazzapulita di Corrado Formigli su La7, all’interno del servizio di Gaetano Pecoraro. Parole registrate lo scorso maggio che sono destinate a suscitare aspre polemiche.

Favia ha usato parole molto dure contro Gianroberto Casaleggio, cofondatore del movimento di Beppe Grillo, che “controlla tutto” e se qualcosa non va bene “telefona”. Lo descrive come “spietato, vendicativo”, una sorta di padre padrone che parla di democrazia ma non la applica all’interno del movimento. E che ha risolto i problemi di scarsa trasparenza evitando di “andare in televisione”. Perché “stavano già andando in crisi con questo aumento di voti” e così “si sono salvati”. E prosegue: “Io con Santoro me la sono cavata, ma applicando un veto. Ho preso anche l’applauso ma mi è anche costato dire quello che non pensavo”.

Il consigliere dell’Emilia Romagna, che al contrario aveva partecipato a Servizio pubblico di Santoro ma con “il veto”, ha anche parlato di “infiltrati” tra i 5 Stelle per consentire al guru della comunicazione di controllare meglio le dinamiche interne. Poi ricorda l’espulsione di Tavolazzi, voluta da Casaleggio per “soffocare in culla un dibattito che stava nascendo in rete contro la sua gestione”.

Tocca anche la querelle intorno al simbolo dei 5 Stelle, di uso esclusivo di Grillo. Dice il consigliere: “Se lui (Gianroberto Casaleggio, ndr) non facesse il padre padrone io il simbolo glielo lascerei anche: adesso in rete non si può più parlare, neanche organizzare incontri tipo quello di Rimini che non usavano il logo del movimento“.

Giovanni Favia era candidato presidente alla Regione Emilia Romagna ed è stato eletto alle regionali 2010 con oltre 161mila voti. Dopo il servizio di Piazza Pulita sono centinaia i commenti dei simpatizzanti sulla sua pagina facebook: c’è chi lo sostiene e lo ringrazia per avere denunciato quanto accade del movimento. Altri lo definiscono “una brava persona, ma ingenua”, altri non si stupiscono (“Favia ha detto che Casaleggio controlla tutto e Grillo è un istintivo? Dove sta la notizia?”). Per altri “magari era meglio dirlo prima”, è stato ”poco furbo” o colpevole di avere segnato la fine “questa sera” dei 5 Stelle. In tanti, però, concordano: la sua carriera politica nei 5 Stelle “è finita”. E Casaleggio “deve chiarire” il suo ruolo all’interno dei 5 Stelle.

Il consigliere, come dimostra il suo status su Facebook, stava seguendo la trasmissione e poco prima del servizio aveva scritto: “Per ora la frase più bella è di Mentana: ‘Grillo fa il parafulmine, è difficile vedere Favia o @pizzarotti sotto attacco’. L’epilogo è stato diverso, ma dopo queste parole nessun altro aggiornamento di suo pugno sul profilo.
mariok

Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da mariok »

Il diavolo veste Grillo (Marco Travaglio).

08/09/2012 di triskel182

Ve l’immaginate un fuorionda di un consigliere regionale del Pdl o del Pd su B. o D’Alema che spadroneggiano nei rispettivi partiti? Non lo trasmetterebbe nessuno, per mancanza di “notizia”. Invece il fuorionda-findus del consigliere di 5 Stelle Giovanni Favia, scongelato da Piazzapulita dopo tre mesi di freezer, è la notizia del giorno. Eppure è stranoto che il Movimento fondato cinque anni fa da Grillo e Casaleggio discute da quand’è nato dei suoi problemi di democrazia interna, mentre i partiti che truccano i congressi e le primarie (quando li fanno) e inventano le tessere. Ne avevamo parlato nel nostro colloquio con Grillo, ricevendone risposte tutt’altro che scontate. E il fatto che la discussione si scaldi vieppiù con l’avvicinarsi del voto è un sintomo di salute e vitalità per M5S, pur affetto dalle tipiche malattie della crescita.
Dov’è dunque la notizia nel “caso Favia”? Non tanto nelle sue parole, quanto nel fatto che le abbia pronunciate lui, il consigliere “grillino” più votato, uno dei più brillanti, e nelle reazioni che han suscitato, a riprova del fatto che toccano uno dei nervi scoperti di 5 Stelle (l’altro è l’allergia dei leader-guru alle domande). Le parole di Favia non contengono “notizie”, fatti: sono un lungo sfogo, legittimamente “rubato” da un cronista al bar, contro uno dei due fondatori. Amareggiato per la rottura fra Grillo e il vecchio amico Tavolazzi, che sognava di fare di 5 Stelle qualcosa di simile a un partito, Favia definisce Casaleggio “mente freddissima molto acculturata, molto intelligente, che di organizzazione, dinamiche umane e politica se ne intende” e ha gettato le basi di un movimento che “un istintivo come Grillo non sarebbe mai stato in grado di pianificare”. Sarebbero dei complimenti, se non fossero seguiti da “spietato e vendicativo”, “sistema padronale”, “controlla tutto dall’alto”. Come? Addirittura “telefonando o facendo telefonare da Grillo”. Poi una previsione, indimostrabile come tutti gli oracoli: “Vedremo chi Casaleggio manda in Parlamento, non credo alle votazioni online, lui manda chi vuole”. Siccome finora le liste di 5 Stelle sono state decise dai Meet-up locali con consultazioni online, comprese quelle che hanno portato due volte all’elezione di Favia, che cosa dobbiamo pensare: che erano truccate anche quelle o lo saranno solo quelle per il Parlamento? E come farà una sola persona, per quanto diabolica, a taroccare il verdetto di centinaia di migliaia di cittadini? E, se le cose vanno così, che ci sta a fare Favia da cinque anni in quella camera a gas? Se non ti piace il tuo club, esci. O combatti da dentro per cambiare le cose: ma a viso aperto, non bisbigliando. Favia spera che Casaleggio “si levi dai coglioni”: auspicio legittimo, ma velleitario vista la simbiosi che unisce Grillo e Casaleggio (si sentono più volte al giorno per ogni mossa, strategia, iniziativa, post sul blog, perché la pensano allo stesso modo). Poi aggiunge che Casaleggio avrebbe suoi “infiltrati tra gli eletti, quindi dobbiamo stare molto attenti quando parliamo” (infatti…). Chi sono gli infiltrati? In che modo sono stati “infiltrati”, visto che il sistema elettorale delle amministrative si fonda sulle preferenze? Casaleggio, sul blog, ha smentito tutto con poche righe, secche e gelide come il suo carattere. Da oggi chi vuole, se ha le prove, può smentirlo. Ma soprattutto Grillo e Casaleggio possono smentire i loro detrattori. Per l’eterogenesi dei fini, il caso Favia che qualcuno già usa per dimostrare che M5S è come e peggio dei partiti, può diventare un’opportunità. In mancanza di ladri, mafiosi, mignotte e vecchie muffe, Grillo&C. dovranno superare un pubblico esame proprio sul tallone d’Achille della democrazia interna. Se riusciranno a inventare un sistema di selezione dei candidati davvero trasparente, avranno vinto. Se no, gli sconfitti non saranno loro, ma tutti gli italiani che magari non li votano, ma neppure si rassegnano a questa fogna chiamata politica.

Da Il Fatto Quotidiano del 08/09/2012.
iospero
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da iospero »

Grillo : " non ti scaccio, ma non hai più la mia fiducia"

Ma Favia è stato eletto con più di 160.000 voti di preferenza, e ogni 6 mesi dà le dimissioni.

Se i cittadini lo voteranno ancora avrà la loro fiducia , che conta più di quella di Grillo, e probabilmente Grillo per la proprietà transitiva dovrebbe aver perso la loro fiducia.

E allora GRILLO, come la mettiamo ?
mariok

Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da mariok »

Quando si scopre che anche un movimento, come il 5 stelle, che del rifiuto dei finanziamenti pubblici ha fatto una bandiera, in realtà si prende come tutti gli altri i fondi per i gruppi consiliari, che sono ben superiori ai rimborsi elettorali rifiutati, che speranze ci sono?
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