quo vadis PD ????
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Re: quo vadis PD ????
sallusti che sostiene il caimano e i suoi accoliti invece di connivenze coi potenti non se ne intende, come no...
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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Re: quo vadis PD ????
Sallusti: quando pensi che abbia superato ogni limite della mistificazione e della fantasia che pesca nel torbido....eccolo li che sposta il paletto un pò più avanti.
si può leggere solo per vedere fin dove sono arrivate le sue aberrazioni e una certa parte del "pensiero" in circolazione ahimè.
si può leggere solo per vedere fin dove sono arrivate le sue aberrazioni e una certa parte del "pensiero" in circolazione ahimè.
Re: quo vadis PD ????
Politica Italia
Renzi l’americano a caccia dei delusi di Berlusconi. Istituto Piepoli: “Vincerà”
ROMA – Da Verona, Matteo Renzi ha lanciato in grande stile la campagna per le primarie. Una campagna all’americana con lo slogan “Matteo Renzi Adesso!”. Senza simboli di partito né sul logo, né sul palco né sul camper itinerante che lo porterà in tutta Italia. Puntata sulla novità della sua candidatura, tagliata a misura della sua persona, mirata a convincere gli elettori del campo avverso. Non sono state ancora ufficializzate le primarie ma Renzi non solo ha ufficializzato la sua candidatura ma, anticipa i tempi, e parla già da candidato alle elezioni politiche.
I sondaggi lo danno in clamorosa ascesa. Per l’Istituto Piepoli, fra gli elettori del centro sinistra il 35% sceglie il rottamatore, il 27 il segretario del Pd, il 20 non sceglie. La percentuale scende un po’ prendendo come base gli elettori del Pd: parità fra i due (32 per cento). Se si prende l’elettorato per intero, Renzi è al 25 per cento e Bersani al 12. Il vecchio sondaggista è sorpreso ma categorico: Renzi è il favorito. Non la pensa così Renato Mannheimer di Ispo: Renzi non vincerà ma porterà a casa un gran risultato. Roberto Weber, direttore di Swg, invita a andarci piano con le previsioni, specie quando si tratta di primarie, per le quali sono necessari rilevamenti prolungati che non si confondano con il voto di opinione e non intercettino solo un mood generico ampiamente smentibile alla prova dei fatti.
In ogni caso, Renzi non teme di parlare di sé e della sua famiglia. Rivendica il suo credo religioso senza gli scrupoli del vecchio militante di sinistra. “Sono cristiano e cattolico – ha detto orgogliosamente Renzi – e se qualcuno non mi voterà per questo motivo gliene sarò grato, perché almeno avrà fatto chiarezza, ma sappia che governerò sotto dettatura della Costituzione non della mia fede”. Sostiene senza tante acrobazie tattiche che non intende modificare la legge Fornero né recuperare la battaglia sull’articolo 18, si riferisce a Vendola e in generale alla foto di Vasto come a quelli che non governeranno mai.
Dagli americani ha imparato la lezione numero uno: vince chi guarda alle ragioni degli avversari e cerca di portarne il più possibile dalla sua parte. Solo che Renzi applica questo massima già nelle primarie laddove negli Usa, in genere, “capita che lo scontro si concentri sul grado di purezza ideologica piuttosto che sulle capacità finale di vittoria” (Christian Rocca sul Sole 24 Ore). Quanto a purezza, Renzi è agli antipodi, mescola principi generali di solidarietà socialdemocratici con criteri economici dichiaratamente liberisti: no alla patrimoniale (c’è già con l’Imu e la crisi si incarica del resto), lotta all’evasione ma anche tasse più basse, Europa più unita ma che magari intervenga risoluta per fermare le stragi in Siria invece che discettare sulla lunghezza standard del peperoncino. Soprattutto, il programma è aperto al contributo degli elettori e verrà chiuso solo in occasione della chiusura della campagna delle primarie nella convention finale alla stazione Leopolda di Firenze. Dove tutto ebbe inizio.
http://www.blitzquotidiano.it/politica- ... i-1342801/
Renzi l’americano a caccia dei delusi di Berlusconi. Istituto Piepoli: “Vincerà”
ROMA – Da Verona, Matteo Renzi ha lanciato in grande stile la campagna per le primarie. Una campagna all’americana con lo slogan “Matteo Renzi Adesso!”. Senza simboli di partito né sul logo, né sul palco né sul camper itinerante che lo porterà in tutta Italia. Puntata sulla novità della sua candidatura, tagliata a misura della sua persona, mirata a convincere gli elettori del campo avverso. Non sono state ancora ufficializzate le primarie ma Renzi non solo ha ufficializzato la sua candidatura ma, anticipa i tempi, e parla già da candidato alle elezioni politiche.
I sondaggi lo danno in clamorosa ascesa. Per l’Istituto Piepoli, fra gli elettori del centro sinistra il 35% sceglie il rottamatore, il 27 il segretario del Pd, il 20 non sceglie. La percentuale scende un po’ prendendo come base gli elettori del Pd: parità fra i due (32 per cento). Se si prende l’elettorato per intero, Renzi è al 25 per cento e Bersani al 12. Il vecchio sondaggista è sorpreso ma categorico: Renzi è il favorito. Non la pensa così Renato Mannheimer di Ispo: Renzi non vincerà ma porterà a casa un gran risultato. Roberto Weber, direttore di Swg, invita a andarci piano con le previsioni, specie quando si tratta di primarie, per le quali sono necessari rilevamenti prolungati che non si confondano con il voto di opinione e non intercettino solo un mood generico ampiamente smentibile alla prova dei fatti.
In ogni caso, Renzi non teme di parlare di sé e della sua famiglia. Rivendica il suo credo religioso senza gli scrupoli del vecchio militante di sinistra. “Sono cristiano e cattolico – ha detto orgogliosamente Renzi – e se qualcuno non mi voterà per questo motivo gliene sarò grato, perché almeno avrà fatto chiarezza, ma sappia che governerò sotto dettatura della Costituzione non della mia fede”. Sostiene senza tante acrobazie tattiche che non intende modificare la legge Fornero né recuperare la battaglia sull’articolo 18, si riferisce a Vendola e in generale alla foto di Vasto come a quelli che non governeranno mai.
Dagli americani ha imparato la lezione numero uno: vince chi guarda alle ragioni degli avversari e cerca di portarne il più possibile dalla sua parte. Solo che Renzi applica questo massima già nelle primarie laddove negli Usa, in genere, “capita che lo scontro si concentri sul grado di purezza ideologica piuttosto che sulle capacità finale di vittoria” (Christian Rocca sul Sole 24 Ore). Quanto a purezza, Renzi è agli antipodi, mescola principi generali di solidarietà socialdemocratici con criteri economici dichiaratamente liberisti: no alla patrimoniale (c’è già con l’Imu e la crisi si incarica del resto), lotta all’evasione ma anche tasse più basse, Europa più unita ma che magari intervenga risoluta per fermare le stragi in Siria invece che discettare sulla lunghezza standard del peperoncino. Soprattutto, il programma è aperto al contributo degli elettori e verrà chiuso solo in occasione della chiusura della campagna delle primarie nella convention finale alla stazione Leopolda di Firenze. Dove tutto ebbe inizio.
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Re: quo vadis PD ????
Amadeus ha scritto:Sallusti: quando pensi che abbia superato ogni limite della mistificazione e della fantasia che pesca nel torbido....eccolo li che sposta il paletto un pò più avanti.
si può leggere solo per vedere fin dove sono arrivate le sue aberrazioni e una certa parte del "pensiero" in circolazione ahimè.
Entrando nel merito tu cosa ci hai visto?
La puntata di stamani di Omnibus è incentrata su il ritorno di Berlusconi candidato premier.
Ovviamente, Mauro (Pdl), Santadeché, Matteoli, sono per il ritorno di Berlusconi alla guida del Costa Italia, mentre Di Caro (Corriere della Sera), Lanfranco Pace, Bechis, chiedono un bagno di realtà.
Una parte del dramma italiano sta andando in scena. Colpevole la stampa nazionale che per Ruby va a scavare fino a ……………………………(evitiamo di essere volgari alla mattina presto), mentre non ha fatto sapere cosa è successo la settimana che ha preceduto le dimissioni della cara salma.
Questo genera due correnti di pensiero:
La prima che sostiene che i figli, Letta e Confalonieri abbiano fatto pressione per le dimissioni perché i titoli delle aziende Berlusconi erano in picchiata e rischiavano alla grande.
La seconda che siano stati Merkel, Sarcozy e Obama a fare pressioni su Napolitano.
Noi stiamo rischiando l’ennesima resurrezione della salma. Sapere chi ha chiesto le dimissioni di B. penso sia determinante in quanto un conto è se è vero che le abbia date lui per salvare le sue aziende, un conto è se sono state chieste a livello internazionale.
Nel primo caso, lo Schettino di Hardcore tornerebbe sulla plancia di comando con un’impatto nefasto grazie alla scelta di un quarto d’italiani e alla scelleratezza del principale schieramento dell’opposizione.
Nel secondo caso sarebbe un’evidente forzatura delle necessità della cancellerie europee. Il ritorno del barzellettiere sulla scena internazionale sarebbe una iattura per l’Ue ed anche per gli Usa.
“ Il silenzio studiato di Berlusconi” è il titolo di Omnibus. Ed è così il ciarliero Berlusconi che tace da tempo presuppone una strategia per un suo rientro.
Come si dice per Grillo, che siano ABC, i migliori grillini che gli portano consenso, anche Matteoli si è chiesto perché Berlusconi dovrebbe parlare adesso se sono i partiti dell’ex opposizione a fare il lavoro per lui.
All’improvviso, dopo le ferie, il quadro politico è nuovamente mutato.
Pagnoncelli, ritenuto tra i più affidabili sondaggisti, a Ballarò ha fornito questi dati:
Pd…….25,4..%
Pdl----21,9..%
Una differenza di 3,5 punti a 7 mesi dalle elezione non è un distacco incolmabile. Il Pdl ha recuperato tre punti dalla prima metà di agosto. Soprattutto se il clima dell’ex opposizione fornisce un quadro d’incertezza ai massimi livelli come è quello che sta mandando in scena.
Torna di nuovo in campo la possibilità che lo Schettino brianzolo torni sul ponte di comando.
Re: quo vadis PD ????
Se ciò dovesse malauguratamente accadere, dovremmo ringraziare ancora una volta questo cosiddetto gruppo dirigente che va da Bersani fino a Ferrero.Torna di nuovo in campo la possibilità che lo Schettino brianzolo torni sul ponte di comando.
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Re: quo vadis PD ????
In una scala di responsabilità più Bersani che Ferrero.mariok ha scritto:Se ciò dovesse malauguratamente accadere, dovremmo ringraziare ancora una volta questo cosiddetto gruppo dirigente che va da Bersani fino a Ferrero.Torna di nuovo in campo la possibilità che lo Schettino brianzolo torni sul ponte di comando.
Noi ci troviamo di fronte ad una completa trasformazione dell’ex Pci divenuto Pds, guidato da Occhetto. Grazie alla sconfitta del 1994, questo gruppo dirigente ha scalzato i vecchi per prendere il loro posto.
Quando Prodi gli offre la possibilità di qualcosa di nuovo, l’Ulivo, i”golpisti” accettano subito di salire sul carro dorato che può portarli finalmente dopo quasi mezzo secolo di esclusione nella stanza dei bottini e dei bottoni.
E da allora non sono più intenzionati a mollarla. Ritornati all’opposizioni si alleerebbero con il diavolo in persona pur di ritornare a Palazzo Chigi.
Dopo 16 anni dalla prima esperienza dell’Ulivo, non hanno costruito assolutamente nulla. Si sono comportati esattamente come Berlusconi, la politica solo ai fini di interessi personali.
Tanto che il pugliese non ha esitato a farsi nominare vice conte, con assistenza al Sacro soglio Papale, perché sa che una parte del potere reale sta li. L’ex mangiapreti è assistente al soglio di Benedetto XVI. La fotografia pubblicata da Il Fatto con il vice conte con vistosa fascia blu con altri, e con il Papa, mostrano quale sia l’ambizione di quest’uomo per il potere.
Stava agli ex Pci, Pds, Ds, costruire qualcosa. E questo presuppone anche un dialogo ed un confronto continuo con la sinistra radicale.
Ma non erano quelli gli obiettivi della classe dirigente dei Ds. Volevano solo partecipare a titolo personale all’orgia di potere, mentre nello stesso tempo il Paese cominciava andare in malora. Non è una novità in politica.
Il fatto che la stragrande maggioranza della dirigenza Piddì spinga per un’alleanza con Casini, dimostra solo che cercano il potere fine a se stesso sommando i partiti della convenienza.
Nell’ultimo congresso Ds, al Correntone glielo hanno detto chiaramente, loro cercavano nuove e vaste praterie nei moderati.
Re: quo vadis PD ????
Sul fatto che le maggiori responsabilità siano di Bersani e di tutto il gruppo dirigente ex Ds - Margherita non ci piove.
Ma anche la sinistra ha la storica responsabilità di non saper proporre un'alternativa seria.
Ma anche la sinistra ha la storica responsabilità di non saper proporre un'alternativa seria.
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Re: quo vadis PD ????
Ed è proprio per questo che dovevano essere aiutati ad uscire dall'angolo.mariok ha scritto:Sul fatto che le maggiori responsabilità siano di Bersani e di tutto il gruppo dirigente ex Ds - Margherita non ci piove.
Ma anche la sinistra ha la storica responsabilità di non saper proporre un'alternativa seria.
Il comunismo in questa società primitiva è un'utopia. L'unico vero ed autentico comunista della storia è stato San Francesco. Ma neppure da quella parte attacca.
Che ci voglia qualcosa di nuovo e reale è indubbio. E l'unico strumento che abbiamo a disposizione per cambiare è quello del confronto culturale continuo. Ma se gli obbiettivi sono solo il raggiungimento del potere fine a stesso, diventa più che chiaro che non si va da nessuna parte. Anche la struttura rigida del verticismo del Pci ha prodotto danni irreparabili nel tempo. Il mio compaesano Cossutta moriva dalla voglia di ricoprire una carica importante, di vertice, dopo essere stato messo in ombra per anni nel Pci perché era l'uomo di Mosca. Lo stesso Bertinotti ha sofferto della malattia del verticismo negato, una volta che il Pci non c'era più. A ruota i liderini Diliberto, Vendola e il testa pelata di Torino.
Re: quo vadis PD ????
Entrando nel merito tu cosa ci hai visto?
premesso che non guardo più Omnibus per sopraggiunta overdose di caxxate cosmiche ...
provo a dire cosa ci ho visto
Alessandro Sallusti per "il Giornale"
Vigliacco che i soliti analisti politici ne azzecchino una. Avevano prima profetizzato e poi sentenziato che il Pdl sarebbe esploso in mille pezzi. Fiumi di parole e d'inchiostro per celebrare il funerale di un partito che, alla faccia loro, e nonostante vistosi acciacchi, naviga nei sondaggi attorno al 22 per cento, saldamente in mano al suo leader storico Silvio Berlusconi.
punti di vista , i sondaggi sono sondaggi e così come non credo al 25% del pd non credo al 21% del pdl ma è una mia personalissima idea, sicuramente mi sbaglio.
poi il pdl è in pieno caos, a parte gli scandali quotidiani di ruberie varie, vabbè robetta.... falchi colombe e scilipotume vario ciascuno con il proprio personale delirietto e narcisismo sono tutti lì , l'unica cosa che in questo momento li fa percepire compatti è che SB se ne sta zitto invece di sparare le solite minchiatone ( l'ultima torniamo alla lira) .
moreover a livello locale è un fuggi fuggi , si stanno riposizionando in giro. almeno questa è la mia sensazione avvalorata solo da quello che succede qui da me.
A saltare in aria è invece la sinistra, che già stava marciando in carrozza verso Palazzo Chigi. Da ieri il Pd, così come lo conosciamo, non c'è più.
altra minchiata col botto, il pd non è da ieri che vive una crisi, e questo lo sanno pure ....quelli che menano il gesso...ma siccome gli interessa un certificato di morte falso lo fanno firmare a Renzi , che in questo momento è l'organo bersaglio.
Morto, sepolto e ridicolizzato da quel furfante di Matteo Renzi che, annunciando la sua discesa in campo nelle primarie contro Bersani e gli altri oligarchi, al grido di "Adesso", ha dato il via a una scissione senza ritorno. Adesso ci sono quattro sinistre (quella di Bersani, quella di Renzi, quella di Vendola e quella di Di Pietro) incompatibili tra loro che dovranno spartirsi il solito elettorato, che per di più è attratto pure da Grillo.
l'elettorato di Grillo pesca abbondantemente a destra e nella lega.... e il fattore incompatibilità che pure legava la lega e il pdl loro lo hanno superato al punto da governare insieme per molto molto tempo.... quindi incompatibilità non vuol dire un piffero, basta sapersi mettere d'accordo per gestire il potere, blindando le alleanze , cosa che la sinistra non sa fare e/o non può fare perchè l'elettorato è di bocca buona e ancora tanticchia ha un pensiero autonomo.
Ma il Renzi, che è furbo e ambizioso, tenta il colpaccio di prendersi tutto il piatto. E, sapendo che è impossibile,
dove è scritto
si rivolge anche all'elettorato di centrodestra: verrò a prendervi - ha detto il sindaco di Firenze - uno per uno e vi prometto meno tasse, niente Monti e più libertà. Lo dice perché ci sono sondaggi secondo i quali l'uomo non sta antipatico ai liberali.
ci sono sondaggi su tante cose strane
Ovvio: il nemico ( Renzi) del mio nemico (i post comunisti alla Bersani) non può che essermi simpatico. Ma da qui a farsi guidare da un ex democristiano salito sul carro di Prodi per infiltrarsi nel Pd e che dopo vent'anni di politica a tempo pieno dice di aver scoperto il bengodi liberale, il passo è ardito.
questa è da oscar... come se gli ex democristiani non fossero ovunque e in ogni luogo, principalmente a destra.
Renzi mi sembra come quei sessantottini comunisti che bruciavano città e padroni salvo poi, a missione fallita, fare le fusa a banchieri e imprenditori per succhiarne soldi e potere pur continuando a disprezzarli e, a volte, a combatterli.
Renzi non ha mai incarnato il comunista della prima ora , Sallusti mescola ingredienti a XXXXX per provare le sue argomentazioni da bar di periferia
Tanto che ieri ha anche detto che, se non ce la farà a vincere, aiuterà Bersani a sconfiggere il centrodestra. È falso, ovviamente; lo boicotterà in tutti i modi, ma è sufficiente a svelare l'inganno.
falso ? opinione personale. che ne sa ? eventualmente farà la fine di chi ci ha provato. starà zitto e a cuccia per un pò e poi tornerà in ballo.
Lasciamolo a casa sua, e tifiamo che lì faccia più danni possibile. Vuoi vedere che grazie a Renzi ancora una volta la sinistra, come avvenne all'epoca della «gioiosa macchina da guerra» di Occhetto contro Berlusconi nel '94, si impantana a un metro dal traguardo?
la paura fa novanta e costringe a raccontarsi scenari rassicuranti
that's it.
ps ... dimenticavo...
siccome a loro l'operazione "faccia nuova" , "largo ai giovani" je andata da schifo ( Angiolino gli ha fatto perdere molto "quid" al partito ) allora gli house organs devono per forza spalare guano sui giovani degli altri, soprattutto perchè Renzi piace a 360 gradi.
premesso che non guardo più Omnibus per sopraggiunta overdose di caxxate cosmiche ...
provo a dire cosa ci ho visto
Alessandro Sallusti per "il Giornale"
Vigliacco che i soliti analisti politici ne azzecchino una. Avevano prima profetizzato e poi sentenziato che il Pdl sarebbe esploso in mille pezzi. Fiumi di parole e d'inchiostro per celebrare il funerale di un partito che, alla faccia loro, e nonostante vistosi acciacchi, naviga nei sondaggi attorno al 22 per cento, saldamente in mano al suo leader storico Silvio Berlusconi.
punti di vista , i sondaggi sono sondaggi e così come non credo al 25% del pd non credo al 21% del pdl ma è una mia personalissima idea, sicuramente mi sbaglio.
poi il pdl è in pieno caos, a parte gli scandali quotidiani di ruberie varie, vabbè robetta.... falchi colombe e scilipotume vario ciascuno con il proprio personale delirietto e narcisismo sono tutti lì , l'unica cosa che in questo momento li fa percepire compatti è che SB se ne sta zitto invece di sparare le solite minchiatone ( l'ultima torniamo alla lira) .
moreover a livello locale è un fuggi fuggi , si stanno riposizionando in giro. almeno questa è la mia sensazione avvalorata solo da quello che succede qui da me.
A saltare in aria è invece la sinistra, che già stava marciando in carrozza verso Palazzo Chigi. Da ieri il Pd, così come lo conosciamo, non c'è più.
altra minchiata col botto, il pd non è da ieri che vive una crisi, e questo lo sanno pure ....quelli che menano il gesso...ma siccome gli interessa un certificato di morte falso lo fanno firmare a Renzi , che in questo momento è l'organo bersaglio.
Morto, sepolto e ridicolizzato da quel furfante di Matteo Renzi che, annunciando la sua discesa in campo nelle primarie contro Bersani e gli altri oligarchi, al grido di "Adesso", ha dato il via a una scissione senza ritorno. Adesso ci sono quattro sinistre (quella di Bersani, quella di Renzi, quella di Vendola e quella di Di Pietro) incompatibili tra loro che dovranno spartirsi il solito elettorato, che per di più è attratto pure da Grillo.
l'elettorato di Grillo pesca abbondantemente a destra e nella lega.... e il fattore incompatibilità che pure legava la lega e il pdl loro lo hanno superato al punto da governare insieme per molto molto tempo.... quindi incompatibilità non vuol dire un piffero, basta sapersi mettere d'accordo per gestire il potere, blindando le alleanze , cosa che la sinistra non sa fare e/o non può fare perchè l'elettorato è di bocca buona e ancora tanticchia ha un pensiero autonomo.
Ma il Renzi, che è furbo e ambizioso, tenta il colpaccio di prendersi tutto il piatto. E, sapendo che è impossibile,
dove è scritto
si rivolge anche all'elettorato di centrodestra: verrò a prendervi - ha detto il sindaco di Firenze - uno per uno e vi prometto meno tasse, niente Monti e più libertà. Lo dice perché ci sono sondaggi secondo i quali l'uomo non sta antipatico ai liberali.
ci sono sondaggi su tante cose strane
Ovvio: il nemico ( Renzi) del mio nemico (i post comunisti alla Bersani) non può che essermi simpatico. Ma da qui a farsi guidare da un ex democristiano salito sul carro di Prodi per infiltrarsi nel Pd e che dopo vent'anni di politica a tempo pieno dice di aver scoperto il bengodi liberale, il passo è ardito.
questa è da oscar... come se gli ex democristiani non fossero ovunque e in ogni luogo, principalmente a destra.
Renzi mi sembra come quei sessantottini comunisti che bruciavano città e padroni salvo poi, a missione fallita, fare le fusa a banchieri e imprenditori per succhiarne soldi e potere pur continuando a disprezzarli e, a volte, a combatterli.
Renzi non ha mai incarnato il comunista della prima ora , Sallusti mescola ingredienti a XXXXX per provare le sue argomentazioni da bar di periferia
Tanto che ieri ha anche detto che, se non ce la farà a vincere, aiuterà Bersani a sconfiggere il centrodestra. È falso, ovviamente; lo boicotterà in tutti i modi, ma è sufficiente a svelare l'inganno.
falso ? opinione personale. che ne sa ? eventualmente farà la fine di chi ci ha provato. starà zitto e a cuccia per un pò e poi tornerà in ballo.
Lasciamolo a casa sua, e tifiamo che lì faccia più danni possibile. Vuoi vedere che grazie a Renzi ancora una volta la sinistra, come avvenne all'epoca della «gioiosa macchina da guerra» di Occhetto contro Berlusconi nel '94, si impantana a un metro dal traguardo?
la paura fa novanta e costringe a raccontarsi scenari rassicuranti
that's it.
ps ... dimenticavo...
siccome a loro l'operazione "faccia nuova" , "largo ai giovani" je andata da schifo ( Angiolino gli ha fatto perdere molto "quid" al partito ) allora gli house organs devono per forza spalare guano sui giovani degli altri, soprattutto perchè Renzi piace a 360 gradi.
Ultima modifica di Amadeus il 15/09/2012, 19:44, modificato 1 volta in totale.
Re: quo vadis PD ????
Ricordo l'intervento di Mussi al congresso dei Ds che decise di confluire nel PD.
Disse che non andava in un altro partitino, ma a realizzare un altro grande progetto: quello di un "grande" partito di sinistra socialista e popolare.
Abbiamo visto come è andata.
La conseguenza è che oggi l'unica alternativa alla vecchia nomenklatura del PD è costituita da Matteo Renzi.
E non mi scandalizza che in un partito progressista vi sia un'ala rappresentata da Renzi. Blair ne è stato un esempio nei laburisti.
Lo scandaloso è che dall'altra parte ci sia una melassa di forchettari tenuta a mala pena insieme da Bersani, costretto a dare un colpo al cerchio ed uno alla botte, a voler essere alleato di Vendola ma anche di Casini: giochi di equilibrio che hanno un unico chiaro obbiettivo, il potere personale.
Se l'ex-correntone non avesse peccato, come al solito nella sinistra, di velleitarismo, il PD sarebbe conteso da due chiare linee alternative: una, rappresentata da Renzi, di tipo liberal che guarda al centro dello schieramento e che tenta legittimamente di conquistare gli scontenti del campo avversario; l'altra di sinistra, che punta all'unità di un fronte alternativo.
Ed invece, per smantellare questa cappa di potere che ci sta riconsegnando a Berlusconi, mi toccherà probabilmente votare alle primarie per Renzi!
Disse che non andava in un altro partitino, ma a realizzare un altro grande progetto: quello di un "grande" partito di sinistra socialista e popolare.
Abbiamo visto come è andata.
La conseguenza è che oggi l'unica alternativa alla vecchia nomenklatura del PD è costituita da Matteo Renzi.
E non mi scandalizza che in un partito progressista vi sia un'ala rappresentata da Renzi. Blair ne è stato un esempio nei laburisti.
Lo scandaloso è che dall'altra parte ci sia una melassa di forchettari tenuta a mala pena insieme da Bersani, costretto a dare un colpo al cerchio ed uno alla botte, a voler essere alleato di Vendola ma anche di Casini: giochi di equilibrio che hanno un unico chiaro obbiettivo, il potere personale.
Se l'ex-correntone non avesse peccato, come al solito nella sinistra, di velleitarismo, il PD sarebbe conteso da due chiare linee alternative: una, rappresentata da Renzi, di tipo liberal che guarda al centro dello schieramento e che tenta legittimamente di conquistare gli scontenti del campo avversario; l'altra di sinistra, che punta all'unità di un fronte alternativo.
Ed invece, per smantellare questa cappa di potere che ci sta riconsegnando a Berlusconi, mi toccherà probabilmente votare alle primarie per Renzi!
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