Re: I troll sono fra noi?
Inviato: 01/04/2015, 9:08
Talvolta apprezzi. Talvolta anche io.iospero ha scritto:Io al contrario talvolta apprezzo quel lavoro di selezione dei vari articoli di professionisti della carta stampata, che alle volte mi sfuggono, riportati al fine di comprendere meglio quanto si sta discutendo qui sul forum, se non mi interessa , passo oltre, però a qualcun altro potrebbe interessare, non ne faccio per niente un problema.
Ma tu capisci che il tuo discorso si può applicare a qualunque cosa: per esempo, anche i post che contengono insulti, o quelli che inneggiano al nazismo, o al razzismo, o quelli con foto porno, uno se vuole li legge, se no passa oltre.
Del resto, è la stessa logica del telecomado, che blocca qualunque discorso sulla qualità della televisione e rende di fatto inutile ogni riflessione critica, anzi ogni riflessione tout court.
La qualità, nel senso di equilibrio, di un mezzo di comunicazione non dipende dai gusti personali o dalla "tolleranza" mia o tua, ma dai suoi parametri per così dire "tecnici": la televisione, infatti, che obbedisce alla logica falsamente pluralista del telecomando, è piena di immondizia, al punto che si finisce per spegnerla e buttare via il telecomando.
C'è un problema di "contaminazione" che tutti coloro che operano nel campo della comunicazione (intesa in senso lato, anche artistica) conoscono e tengono nel dovuto conto.
Non si tratta di una contaminazione etica, o moralistica, ma, come ripeto, "tecnica", cioè inerente ai meccanismi stessi del linguaggio.
E' un problema di accostamento e di compatibilità incrociate, che hanno regole non scritte, non tassative, che anzi devono rimanere libere ed elastiche, ma proprio per questo richiedono anche accuratezza e responsabilità.
Se, tornando all'esempio precedente, lasciamo qualche post che inneggia al Nazismo, che male c'è? Sta lì, buono buono, basta ignorarlo, no? Ecco: no. Lasciarlo lì, ignorandolo, significa (o sembra significare) che tutti noi rimaniamo indifferenti, che non ci dà fastidio, o che consideriamo la celebrazione del Nazismo un'opinione come un'altra, e tutto questo fornisce un'identità complessiva a tutti noi, a tutto il forum.
Diverso il caso in cui - a me è capitato - un fascista fornisca una rilettura tutta sua del Ventennio e del comunismo, e qualcuno di noi si fermi a discutere con lui, contestandogli la sua versione della storia.
Venendo a noi, ovviamnte non metto nello stesso cesto la celebrazione del Nazismo con la citazione di articoli. Ma c'è un problema di identità, quando non si tratta di citazioni mirate, ma di una presenza sistematica ed esagerata.
Una simile configurazione è assolutamnte contraddittoria con l'idea di un forum che si propone di essere "orizzontale", e più specificamente si propone (com'è del resto ovvio) di incoraggiare, anzi offrire uno spazio alle idee dei forumisti: la sensazione immediata e più netta è quella che c'è invece una vera e propria sudditanza psicologica verso i "professionisti della carta stampata", e che lo scambio di idee al quale ci si riferisce nella carta d'identità del forum non riguardi tanto i forumisti, ma le primedonne della carta stampata.
Non importa che questa sensazione sia sbagliata - per ciò che riguarda le intenzioni: la cosa ha un'evidenza oggettiva, a prescindere dalla (ottime) intenzioni.
Comunque, questo argomento è superato: quello che avevo da dire l'ho detto, e così anche voi.
Farlo diventare un "caso" mi sembra assurdo - cioè è assurdo far diventare un caso il fatto che qualcuno abbia sollevato l'argomento, visto che gli stessi fondatori hanno dedicato tempo e spazio a questo genere di problemi - segno che non sono poi così stravaganti.