VIALE GORIZIA - ALTERCO CON UN 63ENNE PER UN FIORE NON OFFERTO ALLA COMPAGNA
Gli spaccano la faccia e poi lo accusano
di resistenza, arrestati due poliziotti
Gli agenti 24enni, fuori servizio, sono stati incastrati dalle telecamere: totalmente falsa la loro versione
MILANO - Due agenti della questura di Milano sono stati arrestati per aver selvaggiamente pestato un 63enne a pugni e calci in faccia - l'uomo ha riportato lesioni permanenti, «un impressionante numero di fratture». Il gip Alessandra Clemente ha emesso a loro carico un'ordinanza di custodia cautelare in carcere su richiesta del pm Tiziana Siciliano. I due agenti, Davide Sunseri e Federico Spallino, entrambi 24enni originari della Sicilia, al momento del fatto non erano in servizio e vestivano in borghese. Sono stati sospesi dal servizio e trasferiti in carcere. L'uomo ha riportato fratture al volto con una prognosi di 40 giorni; resterà sfigurato. I due agenti, oltre che di lesioni gravissime, sono accusati anche di falso ideologico e calunnia perché, dopo il pestaggio dell'uomo, hanno stilato una relazione dei fatti totalmente smentita dalle immagini riprese da una telecamera.
LA DINAMICA - Il gravissimo episodio è avvenuto il 20 maggio scorso, alle 3 del mattino, in viale Gorizia. Pare che all'origine di tutto ci fossero dei fiori che gli agenti distribuivano alle ragazze di passaggio per approcciarle. L'uomo, offeso perché alla sua compagna 50enne non era stata dedicata alcuna attenzione, avrebbe iniziato ad insultarli. Poi il pestaggio, ripreso dalle telecamere di sorveglianza. «Pochi minuti di drammatiche immagini rese ancor più crude dalla indifferenza del mondo circostante», scrive il pm Tiziana Siciliano nella richiesta di custodia cautelare. Il pm spiega che quella sera c'è stato «un incontro casuale» tra i due agenti e il 63 enne, Luigi Vittorino Morneghini, che era insieme alla compagna di 50 anni. I due poliziotti, a un certo punto, fanno per andarsene e «attraversano la strada». L'uomo, «certamente alterato da assunzione di alcol» compie un «gesto tanto insensato quanto risibile» e si «toglie la giacca» e segue i due, «rimanendo poi fermo al centro della carreggiata». Il pm scrive che non si può sapere cosa l'uomo «abbia detto, possiamo ipotizzare che fossero le frasi sconclusionate e, perché no, provocatorie di un ubriaco un po' molesto».
OSSA FRACASSATE - Quello che «nemmeno un pubblico ministero con anni di esperienza quale chi scrive avrebbe mai potuto immaginare è la reazione fredda ma bestiale dei due» che dovrebbero essere «rappresentanti dell'ordine», scrive il pm. Prima un «pugno» quando l'uomo è ancora in mezzo alla strada, poi «un calcio in pieno volto di violenza inaudita» da parte dell'altro poliziotto. «Nel lieve sobbalzo del corpo - si legge ancora - le cui immagini la telecamera impietosamente ci trasmette, sembra poter percepire il rumore delle ossa che si frantumano». L'uomo «esanime» viene «trascinato» dall'altro lato della strada dove l'aggressione prosegue. Dopo il pestaggio, i poliziotti stessi hanno chiamato il 118 e atteso l'arrivo dei soccorsi, dopo di che hanno sporto denuncia contro l'uomo.
IL QUESTORE - I due sono quindi anche accusati di falso e di calunnia, perché hanno incolpato l'uomo «di resistenza a pubblico ufficiale, pur nella consapevolezza della sua innocenza», stilando una denuncia a suo carico. Sull'episodio è subito intervenuto il questore di Milano Alessandro Marangoni: «È con rammarico ma con molta fermezza che parlo di questa storia. Chi sbaglia tra i poliziotti - ha detto - dovrebbe pagare doppio. La reazione degli agenti è stata spropositata. Il nostro intervento dimostra che la forza dello Stato è quella di essere trasparente».
LESIONI PERMANENTI - La vittima ha presentato denuncia dopo essere stato dimesso con 40 giorni di prognosi dall'ospedale Policlinico, dove è rimasto ricoverato per quattro giorni. Dagli accertamenti è emerso che il 63enne ha un precedente recentissimo per una lite con la compagna, che lo aveva denunciato in questura nello scorso aprile. Nel provvedimento firmato dal giudice si fa riferimento a «un impressionante numero di fratture», tra cui diverse lesioni allo zigomo, al setto nasale, al bulbo oculare e alla mascella, che hanno comportato un «fracasso di faccia» con una «deformazione permanente del viso».
Redazione Milano online
29 giugno 2012 | 19:02
http://milano.corriere.it/milano/notizi ... 1176.shtml