shiloh ha scritto:peanuts ha scritto:shiloh ha scritto:aggiungo che ,
a mio modesto parere,
se il PD darà anche solo la lontana sensazione di cedere sull'art.18 ,
aldilà del merito del problema,
può tranquillamente prepararsi ad un bagno di sangue alle prossime elezioni.
è evidente che dovrà scegliere.
PIangina Boobie andrà dritta per la sua strada.
Beh, allora sarebbe meglio dire chiaramente:"Noi di articolo 18 non discutiamo nemmeno".
La fornero che fa, s'incazza?
Chi se ne frega. Le si risponde
"senza di noi la riforma non passa, non avete i numeri. Scelga lei".E vediamo se fa ancora la dura, dopo.
simpatica nocciolina...
mi dispiace dover dissentire con te su questo punto,
ma il reale stato dell'arte e dei numeri alla camera mi obbliga a farti presente che temo la riforma passerebbe lo stesso,
se quelli che dentro al PD che sono favorevoli non seguissero l'ordine del partito e la votassero ugualmente.
certo quello sarebbe anche lo spartiacque per la caduta del governo Monti e la spaccatura in due tronconi del PD...
Anzi,guarda qua:
http://www.camera.it/46
se ci fai due conti/valutazioni,su chi potrebbe votare a favore,
riuscirebbero a farla passare anche se tutto il gruppo del PD votasse contro...
lo stesso dicasi per il senato:
http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Gruppi/Grp.html
E' la stessa considerazione che ho fatto io in un'altro post.(attenzione a non fare dobbioni su questi temi.)
Credo anc'io che passererebbe lo stesso la rifoprma dell'art.18 anche se Bersani aveva dichiarato che su questo punto il PD e' compatto. Non ci credo.
Con queste dochiarazioni, Bersani si e' salvato personalmente(come pure il suo gruppo) ma evidenziera' ulteriormente le divergenze interne. Quelle divergenze che molti PDiini ritengono siano cosa normale per un partito di questo calibro (?).
Se queste considerazioni hanno un fondamento logico (per costoro), allora vorrei capire quale dovrebbe essere la struttura politica di un partito se anche su punti cardini come questo ci sono divergenze di questo tipo.
Cmq se non fosse attendible la mia ipotesi perche' allora non si va dritti senza alcun timore?
Questi out-out probabilmente dovevano essere messi sul piatto del governo gia' da subito e quindi chi avrebbe avuto il coraggio di affrontarli e quindi rischiare di far cadere il governo? Ora chi li mette, figura di essere lui stesso il demolitore.
E vero' che il centrodestra ha la maggioranza in parlamento e che quindi il Monti ne deve tener conto ma questo carissimo signore sa pure che i sondaggi danno una maggioranza diversa e quindi non si puo' far finta di niente.
Detto questo, credo che questo "emerito" signore non fa altro che condurre una politica che questa troika di liberisti gli ha ordinato di fare e che lui stesso avrebbe ordinato di fare ad altri qualora si fosse trovato nei loro panni.
Le agenzie di rating chiedono questo e poiche tutto si basa su queste politiche liberiste questa e' la politica che i governi devono impostare.
A costoro non interessa se poi a pagarne sia la povera gente . A loro interessa salvare il l,oro capitale e il sistema stesso che lo sostiene.
Allora a questo punto pongo una domanda semplice, semplice:
Se al governo attuale ci fosse stato il centrosinistra, che avrebbe potuto fare?
Seguire le imposizioni di queste agenzie e di questa troika o seguire le proprie politiche restando fermo gli obiettivi di bilancio? Si sarebbe pototo avere un'autonomia si questo o ci avrebbero affossato ugualmente?
Vedete, domande semplice la cui riposta pero' evidenzia che non e' la Politica (con la P maiuscola) quella conta. E' il potere economico e finanziario a dettere le leggi.
Sono andato fuori tema? Sicuramente si !
Allora sempre su questo tema che mi sembra poco approfondito ma che e' di importanza primaria, cerchero' di aprire un 3D che dall'altra parte era stato lucchettato.
un salutone
ps. Non me la sento di verificare se ho commesso errori di ortografia o quant'altro. Scivo a braccio altrimenti mi sa che perderei un po' della mia passione.