Re: La Grecia insorge
Inviato: 13/11/2012, 13:33
Crisi greca, Atene “esegue” gli ordini, ma resta appesa alla troika
Il Paese ha fatto i compiti, nonostante i costi sociali altissimi. Ma i creditori internazionali prendono tempo e benché il report di Bce, Fmi e Ue sia positivo, all'Eurogruppo non se ne parla prima di mercoledì
di Francesco De Palo
| 12 novembre 2012 Commenti (35)
Servono altri due anni per rimettere in ordine i conti greci, ma il costo sarà di 32,6 miliardi. Il rapporto della Troika sulla crisi greca fa tremare l’Eurozona e le borse (Atene chiude con meno 3,63% con le maggiori banche che cadono di dieci punti, Milano meno 0,39%, Madrid in calo con l’indice Ibex che cede lo 0,90% a 7.567,80 punti). Perché se da un lato Atene ha “fatto i compiti” licenziando in parlamento il terzo memorandum di tagli da 18 miliardi e approvando domenica notte il bilancio dello Stato, adesso tocca ai rappresentanti di Bce, Ue e Fmi concedere la dose da 31 miliardi di euro a un paese che ha soldi in cassa solo per pochissismi giorni. E che, per allungare l’applicazione del piano fino al 2016, secondo il report costerebbe altri denari.
E che denari. Quindici miliardi per il 2014 e più di diciassette per il biennio 2015-2015. Numeri imponenti che fanno sorgere il dubbio sulla cura applicata al malato grave ellenico e su chi l’ha prescritta. Che trovano già la strada sbarrata, ad esempio, da parte dell’Austria. “Non mi posso immaginare – ha sottolineato il ministro delle Finanze austriaco Maria Fekter a margine dell’Eurogruppo – gli altri ministri andare di nuovo dai contribuenti o davanti ai parlamenti a chiedere un nuovo pacchetto di aiuti’ per la Grecia”. E già si allunga non solo l’ombra minacciosa di un altro Eurogruppo per prendere una decisione finale sugli aiuti come prevede il nuovo ministro olandese, Jeroen Dijsselbloem, ma lo spettro di una corsa contro il tempo per evitare il crack della Grecia, passando per il banco di prova delle elezioni al Bundestag del 2013. E lo steso Dijsselbloem rileva: “Certamente non lo escludo. Se serve più tempo ce lo prenderemo non agiremo sotto pressioni. Se devo viaggiare avanti e indietro altre due o tre volte prima di arrivare ad una decisione, lo farò. Ma i greci hanno lasciato molte cose fino all’ultimo minuto, così ci prenderemo altro tempo per valutare a che punto siamo”.
Intanto la Grecia anche se in ritardo di quindici mesi, forse per la prima volta dall’inizio della crisi che sta sconquassando un continente intero, ha fatto i compiti a casa. Perché licenziando il terzo memorandum di tagli proposto dai rappresentanti di Bce, Ue e Fmi e approvando il bilancio in Parlamento, ha “eseguito” gli ordini. E attende che il pool di esperti giunti al capezzale del “malato” diano il nulla osta all’ennesima tranche di prestiti da 31 miliardi, utile per evitare il crack finanziario. Le casse dello stato ellenico, come lo stesso premier Samaras ricorda di mese in mese, hanno liquidità ancora per pochissimi giorni. A sostegno della Grecia erano giunte in giornata le parole del capo dell’Eurogruppo Juncker secondo cui il rapporto della troika per i leader europei è “fondamentalmente positivo”, dal momento che “Atene ha mantenuto le sue promesse”. Un passaggio che smontava, almeno tecnicamente e almeno fino a questa mattina, le resistenze di chi come il ministro tedesco Schaeuble aveva sempre chiuso la porta ad un ulteriore aiuto verso Atene se prima il governo greco non avesse “obbedito agli ordini” della troika. Che oggi sono stati assolti, con tanto di maggioranza governativa incerta, con la protesta popolare che ha portato centomila persone in piazza giovedì scorso e che manifesteranno ancora dopodomani in occasione dello sciopero europeo. Ma che di fatto consente al governo ellenico di confrontarsi con i rappresentanti di Bce, Fmi e Ue con un ruolo diverso e nella consapevolezza di aver svolto il compito richiesto, anche se con conseguenze sociali drammatiche.
Per questo Juncker aveva aggiunto che dal momento che i greci hanno mantenuto le loro promesse, “ora è il nostro turno di mantenere le nostre promesse, ma prima abbiamo bisogno di un chiarimento in merito alla sostenibilità del debito greco”. Sottolineando che proprio in virtù di questo ultimo scoglio non ci sarà nessuna decisione sul versamento della quota nei colloqui di oggi a Bruxelles: “Discuteremo della questione oggi, ma non si può giungere ad una decisione definitiva”, ribadendo che i parlamenti nazionali avranno voce in capitolo. Tuttavia ha evidenziato come “sarebbe saggio arrivare oggi a un calendario preciso”, perché il “lavoro preparatorio è stato fatto, e quindi il rilascio della dose dovrebbe essere organizzato nel modo migliore possibile”.
Ecco che allora il nodo si trasferisce proprio all’interno dell’Eurogruppo, dove la disputa si gioca tra Ue e Fmi, con le due visioni differenti su come sostenere il debito ellenico e se giudicarlo sostenibile nel 2020. Un spiraglio che in verità era stato inizialmente tratteggiato dal quotidiano Financial Times Deutschland, secondo cui “non ci sarà nessun default della Grecia, né accidentalmente né intenzionalmente”. Asserendo che il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, ha invitato i ministri delle finanze dell’eurozona ad approvare, almeno in linea di principio, l’ulteriore prestito alla Grecia. E scrive che “dal momento che oggi non vi sarà l’approvazione della rata attesa da tempo, il paese dovrebbe emettere titoli per coprire i cinque miliardi in scadenza, e questo può avvenire solo se precedentemente la Bce dia il via alle sovvenzioni per aiutare la liquidità delle banche, in modo che le banche possano rifinanziare la Banca di Grecia”.
Ma al di là di quanto sostenuto da analisti e osservatori restano i numeri a parlare con una chiarezza imbarazzante. Restano due strade al momento: o un rinvio dei rimborsi o una riduzione dei tassi sul prestito, ammette lo stesso Juncker a fine giornata, o agire sui profitti sul debito sovrano ellenico accumulati dalla Bce che andrebbero distribuiti alle banche centrali nazionali e, tramite questa via, ai governi. I quali a loro volta potrebbero usarli per la Grecia. Ma la domanda è: in quanti saranno disposti a farlo?
Twitter@FDepalo
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/11 ... ka/411253/
^^^^^^^^^
Vox populi
Stimanz 5 ora fa
Il termine greco δόση significa "rata" (del prestito) e "dose". Recentemente Samaras ha dichiarato che, una volta ottenuta la δόση, la Grecia avrebbe dimostrato a tutti ciò che è in grado di fare. Ormai in Grecia i governanti parlano come tossicodipendenti. Ma la gente sta male davvero.
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koanguru 12 ora fa
Finiamo questa pagliacciata di euro politici corrotti dei pigs il popolo ha capito i vostri intenti. Traditori del vostro popolo!!!!
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dogesimon 13 ora fa
Ma non vi sembra demenziale avere una moneta unica quando ogni paese ha un suo debito, un suo pil, un suo bilancio, ecc...? siamo nella stessa situazione del Sudamerica quando tutti gli stati di questo continente avevano sì la loro moneta, ma in realtà come base di scambio il dollaro USA. in questa Europa la Germania impone a tutti di comprare una moneta forte (l'euro non è altro che il surrogato del marco) con interessi altissimi per gli altri stati e nulli per lei: è pazzesco!
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La banda degli Onesti 14 ora fa
La verita' e' che non vogliono far uscire la Grecia dall' eurozona. Altrimenti l' avrebbero gia fatto, a loro conviene cosi per adesso. Pericoloso sarebbe inoltre creare un precedente (che gia' c' e' vedesi Islanda), Per una volta nella mia viat sono daccordo stranamente con Berlusconi. Sarebbe meglio la Germania fuori dall ' euro che la grecia a questo punto.
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Eutizio 16 ora fa
Alcuni politici tedeschi volevano dare una lezione alla Grecia e hanno imposto a un intero popolo una terapia da lacrime e sangue- Erano convinti che la loro ricetta funzionava. Ma hanno fatto lo stesso errore che fece il presidente degli stati uniti Herbert Hoover nel 1929. La cura ammazzò il cavallo. La Grecia non ha più soldi in cassa. Dipende completamente dagli aiuti esterni. La recessione è in atto e ci vuole solo un miracolo.
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calcedonio79 14 ora fa in risposta a Eutizio
Ma la volete finire di usare espressioni sentite nei talk politici?! Non se ne può più di sentire questa citazione della cura che ammazzò il cavallo, frase detta per la prima volta da Di Pietro se ricordo bene. Usate un po' di inventiva.
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marco71lu 17 ora fa
siamo circondati dai lupi e per salvare i piu grassi sacrifichiamo i piu deboli ? queste e eurofollia !
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way out 16 ora fa in risposta a marco71lu
Questo modo di ragionare è ILLOGICO. La CASTA corrotta ed infame locale vuole scaricare i costi della crisi interamente sul POPOLO, evitando di tassare i ricchi, i mafiosi ed i vari furbetti del quartierino. La CASTA corrotta ed infame locale vuole succhiare altri finanziamenti agli altri popoli europei, senza dare reali garanzie sulla effettiva destinazione dei finanziamenti.
Tutto queso comportamento criminale e predatorio della CASTA coorrotta ed infame locale, diventa ora colpa dell'Europa ? Ma come si fa a ragionare in questo modo distorto ????
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ivanrollingstone 17 ora fa
altro che bretton woods e keynesiani. Sto Fmi e' un disastro liberista. Non gli basta più la Tanzania come fiore all'occhiello. Adesso vogliono sperimentare anche in Grecia
ARTICOLO sulla Catalogna indipendente www.capitochesuccede.altervist...
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cinzia 17 ora fa
euro ....quante vite costa?
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Apolide 17 ora fa
Ora che i cinesi hanno colonizzato l'africa ai tedeschi serve un terzo mondo personale per poter tenere i propri standar di vita, ma 15 milioni di greci non bastano! occorrono altri 100 milioni di schiavetti..
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MARIA 18 ora fa
"fatto i compiti" "obbedito agli ordini" "rilascio della dose" "processo doloroso" "processo sbagliato" "rispetto e compassione" ... Ma chi è questa gente di m.rda??!!! Dove è finita la dignità delle persone?!
Fanno tutti schifo ...
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Jonovan 18 ora fa
Se noi fossimo un popolo serio e conscio delle nostre enormi potenzialità creative, territoriali e culturali,lavoreremmo per riparare i guasti del passato partendo dall'origine della costruzione dell'Italia intesa come Stato unitario. I° Cambiare l'attuale architettura dello Stato passando per una federazione di Stati con un potere presidenziale,alla maniera degli USA. Perchè dico ciò: noi veniamo da Regioni Stato (Regno delle due Sicilie;Stato vaticano,Regno Piemontese ecc.ecc.) In conseguenza aver voluto (il Cavour &soci) fare un unica Nazione alla maniera attuale, è stato a mio modesto avviso una aberrazione di cui ancora oggi ne paghiamo il fio. Ragazzi non si può mettere in un unico calderone regioni diverse tra loro per cultura, lingua, usi e costumi, tradizioni e modi di pensare ed agire totalmente diversi tra loro. Da queste considerazioni nasce la mia idea "Stati Uniti d'Italia. II° Uscita dall'Euro. III°Abbattimento del debito pubblico attraverso lo sfruttamento delle ns. potenzialità con in primis un ritorno massiccio all'Agricoltura fatta alla maniera Californiana ed al turismo. Uno Stato così strutturato insieme ad una gestione seria,onesta ed semplificata in tutte le sue componenti,ci renderebbe lo stato piu ricco d'Europa ed uno dei migliori del mondo. Voi potreste dire "Sogno!!!" io vi risponderei dai sogni sono nati Grandi Statisti e grandi Nazioni (vedi: "Sogno Americano")
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Fabrizio Fossati 19 ora fa
la Grecia come la Germania a Versailles
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Apolide 17 ora fa in risposta a Fabrizio Fossati
gli starebbe bene che un dittatore greco marciasse trionfante su Berlino
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KenilGuerriero 12 ora fa in risposta a Apolide
Non saranno i greci a marciare su Berlino. Ma, di nuovo, i russi. Speriamo solo finiscano il lavoro, stavolta.
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democrito 19 ora fa
Esegue gli ordini... e i 70.000 dipendenti pubblici in più negli ultimi anni come si spiegano?
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Marco Giaveri 17 ora fa in risposta a democrito
dimenticate che l'euro ha DISTRUTTO l'economia greca, come sta distruggendo la ben più forte economia italiana ..
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Antonio Rossi 19 ora fa in risposta a democrito
Ma a noi come mai non parlano di élite?
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yussefmuslim 19 ora fa
anche loro sono finiti male per colpa dell elite greca che ha sbranato tutti e adesso da la colpa all europa...
noi italiani spendiamo 7 miliardi di euro per pensionati d oro...Diliberto ne becca 9000 da quando aveva 50 anni...
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ionic35 19 ora fa
la Grecia è la Ns speranza, non accettino il dikdat della troika!!!
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Satiro 19 ora fa
prendete esempio dall'argentina ... abbandonate le politiche monetarie dell'FMI
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lucianocivi 17 ora fa in risposta a Satiro
Anni di miseria ed anche adesso inflazione al 25% e cambio nero. Sapessi che bel esempio porti.
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tombecker76 13 ora fa in risposta a lucianocivi
Beh e' un ottimo esempio in un certo senso perche' il paese ando' in bancarotta a causa delle ruberie e dell'inettitudine della sua classe politica che non riusci' a fare una politica che tenesse inflazione e tassi a livelli decenti.
Esattamente l'andazzo che prendera' l'Italia quando tornera' alla Lira come i piu' desiderano.
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Guest 16 ora fa in risposta a lucianocivi
Invece per voi del Partito Democratico sostenitori del "piu' europa" ricche rendite finanziarie e per gli italiani anni senza lavoro.
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Fabrizio Corbera di Salina 17 ora fa in risposta a lucianocivi
Avevamo la stessa inflazione noi negli anni "80. Non mi sembra che ce la passavamo male.
Il debito pubblico ?
Quello si ingrandisce perché dei porci speculatori lucrano su un interesse che lo rende inestinguibile.
Se troncassimo con la finanza speculativa e ridassimo VALORE al lavoro potremmo fare a meno dei cravattari del FMI, della BCE e dei diktat tedeschi.
Quindi : Fuori dall' Euro e dall' UE e ricontrattazione del debito in mano a soggetti stranieri.
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kuarl 17 ora fa in risposta a lucianocivi
e un economia basata sul nulla visto che assumono solo nel pubblico impiego pagando gli stipendi con una moneta debolissima. Anche perché dopo il caso repsol a chi verrebbe mai in mente di investire in argentina?
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pistrillo 15 ora fa in risposta a kuarl
non hanno piegato la testa e solo questo fa di loro,almeno per me un popolo da ammirare a differenza di noi proni e agli ordini della troika,con un professore marchiato goldman sachs, a capo del governo eletto dalle banche e dalla finanza internazionale che ha portato comunque alla rovina i ceti medio bassi.C'è veramente da essere orgogliosi di appartenere all'europa.
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Marco Borello 19 ora fa
Poveri Greci, provo compassione e solidarietà per loro, gli stanno chiedendo l'impossibile e loro, nonostante tutto, fanno l'inimmaginabile per riusirci.
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LUPO DI GUBBIO 19 ora fa
Con le politiche economiche di Monti faremo la fine della Grecia! Ad aprile avremo ,spero, se non faranno una nuova legge elettorale "porcata", una possibilita' per impedirlo, l'ultima possibilita' prima del default ! SFRUTTIAMOLA X MANDARLI A CASA !!!!!!!
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antonella1958 16 ora fa in risposta a LUPO DI GUBBIO
Se l'idea è quella di sostituirli con una forza quale Syriza, sottoscrivo.
Se invece si crede nell'effetto taumaturgico delle scope e/o nodi scorsoi, abbiamo già dato (quorum non ego) con la Lega Nord.
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Guest 16 ora fa in risposta a LUPO DI GUBBIO
Bisogna sotterrare il PD, sono loro i fautori della disastrosa situazione economica, con il governo Monti stanno cercando di monetizzare il futuro di una nazione per i loro interessi personali
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Fabrizio Corbera di Salina 17 ora fa in risposta a LUPO DI GUBBIO
Domani 13/11/2012 Monti e diversi personaggi dello star system politico - imprenditoriale italiano, non sarà a palazzo Chigi perché impegnato a Roma nel meeting del Gruppo Bilderberg.
I giornali italiani stanno zitti e non danno nessun riferimento all'evento.
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Apolide 17 ora fa in risposta a LUPO DI GUBBIO
l'ultima possibilità è il deafult!
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ionic35 19 ora fa in risposta a LUPO DI GUBBIO
lo spero di cuore, altrimenti fagotto e via da questo Paese!!!
Il Paese ha fatto i compiti, nonostante i costi sociali altissimi. Ma i creditori internazionali prendono tempo e benché il report di Bce, Fmi e Ue sia positivo, all'Eurogruppo non se ne parla prima di mercoledì
di Francesco De Palo
| 12 novembre 2012 Commenti (35)
Servono altri due anni per rimettere in ordine i conti greci, ma il costo sarà di 32,6 miliardi. Il rapporto della Troika sulla crisi greca fa tremare l’Eurozona e le borse (Atene chiude con meno 3,63% con le maggiori banche che cadono di dieci punti, Milano meno 0,39%, Madrid in calo con l’indice Ibex che cede lo 0,90% a 7.567,80 punti). Perché se da un lato Atene ha “fatto i compiti” licenziando in parlamento il terzo memorandum di tagli da 18 miliardi e approvando domenica notte il bilancio dello Stato, adesso tocca ai rappresentanti di Bce, Ue e Fmi concedere la dose da 31 miliardi di euro a un paese che ha soldi in cassa solo per pochissismi giorni. E che, per allungare l’applicazione del piano fino al 2016, secondo il report costerebbe altri denari.
E che denari. Quindici miliardi per il 2014 e più di diciassette per il biennio 2015-2015. Numeri imponenti che fanno sorgere il dubbio sulla cura applicata al malato grave ellenico e su chi l’ha prescritta. Che trovano già la strada sbarrata, ad esempio, da parte dell’Austria. “Non mi posso immaginare – ha sottolineato il ministro delle Finanze austriaco Maria Fekter a margine dell’Eurogruppo – gli altri ministri andare di nuovo dai contribuenti o davanti ai parlamenti a chiedere un nuovo pacchetto di aiuti’ per la Grecia”. E già si allunga non solo l’ombra minacciosa di un altro Eurogruppo per prendere una decisione finale sugli aiuti come prevede il nuovo ministro olandese, Jeroen Dijsselbloem, ma lo spettro di una corsa contro il tempo per evitare il crack della Grecia, passando per il banco di prova delle elezioni al Bundestag del 2013. E lo steso Dijsselbloem rileva: “Certamente non lo escludo. Se serve più tempo ce lo prenderemo non agiremo sotto pressioni. Se devo viaggiare avanti e indietro altre due o tre volte prima di arrivare ad una decisione, lo farò. Ma i greci hanno lasciato molte cose fino all’ultimo minuto, così ci prenderemo altro tempo per valutare a che punto siamo”.
Intanto la Grecia anche se in ritardo di quindici mesi, forse per la prima volta dall’inizio della crisi che sta sconquassando un continente intero, ha fatto i compiti a casa. Perché licenziando il terzo memorandum di tagli proposto dai rappresentanti di Bce, Ue e Fmi e approvando il bilancio in Parlamento, ha “eseguito” gli ordini. E attende che il pool di esperti giunti al capezzale del “malato” diano il nulla osta all’ennesima tranche di prestiti da 31 miliardi, utile per evitare il crack finanziario. Le casse dello stato ellenico, come lo stesso premier Samaras ricorda di mese in mese, hanno liquidità ancora per pochissimi giorni. A sostegno della Grecia erano giunte in giornata le parole del capo dell’Eurogruppo Juncker secondo cui il rapporto della troika per i leader europei è “fondamentalmente positivo”, dal momento che “Atene ha mantenuto le sue promesse”. Un passaggio che smontava, almeno tecnicamente e almeno fino a questa mattina, le resistenze di chi come il ministro tedesco Schaeuble aveva sempre chiuso la porta ad un ulteriore aiuto verso Atene se prima il governo greco non avesse “obbedito agli ordini” della troika. Che oggi sono stati assolti, con tanto di maggioranza governativa incerta, con la protesta popolare che ha portato centomila persone in piazza giovedì scorso e che manifesteranno ancora dopodomani in occasione dello sciopero europeo. Ma che di fatto consente al governo ellenico di confrontarsi con i rappresentanti di Bce, Fmi e Ue con un ruolo diverso e nella consapevolezza di aver svolto il compito richiesto, anche se con conseguenze sociali drammatiche.
Per questo Juncker aveva aggiunto che dal momento che i greci hanno mantenuto le loro promesse, “ora è il nostro turno di mantenere le nostre promesse, ma prima abbiamo bisogno di un chiarimento in merito alla sostenibilità del debito greco”. Sottolineando che proprio in virtù di questo ultimo scoglio non ci sarà nessuna decisione sul versamento della quota nei colloqui di oggi a Bruxelles: “Discuteremo della questione oggi, ma non si può giungere ad una decisione definitiva”, ribadendo che i parlamenti nazionali avranno voce in capitolo. Tuttavia ha evidenziato come “sarebbe saggio arrivare oggi a un calendario preciso”, perché il “lavoro preparatorio è stato fatto, e quindi il rilascio della dose dovrebbe essere organizzato nel modo migliore possibile”.
Ecco che allora il nodo si trasferisce proprio all’interno dell’Eurogruppo, dove la disputa si gioca tra Ue e Fmi, con le due visioni differenti su come sostenere il debito ellenico e se giudicarlo sostenibile nel 2020. Un spiraglio che in verità era stato inizialmente tratteggiato dal quotidiano Financial Times Deutschland, secondo cui “non ci sarà nessun default della Grecia, né accidentalmente né intenzionalmente”. Asserendo che il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, ha invitato i ministri delle finanze dell’eurozona ad approvare, almeno in linea di principio, l’ulteriore prestito alla Grecia. E scrive che “dal momento che oggi non vi sarà l’approvazione della rata attesa da tempo, il paese dovrebbe emettere titoli per coprire i cinque miliardi in scadenza, e questo può avvenire solo se precedentemente la Bce dia il via alle sovvenzioni per aiutare la liquidità delle banche, in modo che le banche possano rifinanziare la Banca di Grecia”.
Ma al di là di quanto sostenuto da analisti e osservatori restano i numeri a parlare con una chiarezza imbarazzante. Restano due strade al momento: o un rinvio dei rimborsi o una riduzione dei tassi sul prestito, ammette lo stesso Juncker a fine giornata, o agire sui profitti sul debito sovrano ellenico accumulati dalla Bce che andrebbero distribuiti alle banche centrali nazionali e, tramite questa via, ai governi. I quali a loro volta potrebbero usarli per la Grecia. Ma la domanda è: in quanti saranno disposti a farlo?
Twitter@FDepalo
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^^^^^^^^^
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Stimanz 5 ora fa
Il termine greco δόση significa "rata" (del prestito) e "dose". Recentemente Samaras ha dichiarato che, una volta ottenuta la δόση, la Grecia avrebbe dimostrato a tutti ciò che è in grado di fare. Ormai in Grecia i governanti parlano come tossicodipendenti. Ma la gente sta male davvero.
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koanguru 12 ora fa
Finiamo questa pagliacciata di euro politici corrotti dei pigs il popolo ha capito i vostri intenti. Traditori del vostro popolo!!!!
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dogesimon 13 ora fa
Ma non vi sembra demenziale avere una moneta unica quando ogni paese ha un suo debito, un suo pil, un suo bilancio, ecc...? siamo nella stessa situazione del Sudamerica quando tutti gli stati di questo continente avevano sì la loro moneta, ma in realtà come base di scambio il dollaro USA. in questa Europa la Germania impone a tutti di comprare una moneta forte (l'euro non è altro che il surrogato del marco) con interessi altissimi per gli altri stati e nulli per lei: è pazzesco!
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La banda degli Onesti 14 ora fa
La verita' e' che non vogliono far uscire la Grecia dall' eurozona. Altrimenti l' avrebbero gia fatto, a loro conviene cosi per adesso. Pericoloso sarebbe inoltre creare un precedente (che gia' c' e' vedesi Islanda), Per una volta nella mia viat sono daccordo stranamente con Berlusconi. Sarebbe meglio la Germania fuori dall ' euro che la grecia a questo punto.
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Eutizio 16 ora fa
Alcuni politici tedeschi volevano dare una lezione alla Grecia e hanno imposto a un intero popolo una terapia da lacrime e sangue- Erano convinti che la loro ricetta funzionava. Ma hanno fatto lo stesso errore che fece il presidente degli stati uniti Herbert Hoover nel 1929. La cura ammazzò il cavallo. La Grecia non ha più soldi in cassa. Dipende completamente dagli aiuti esterni. La recessione è in atto e ci vuole solo un miracolo.
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calcedonio79 14 ora fa in risposta a Eutizio
Ma la volete finire di usare espressioni sentite nei talk politici?! Non se ne può più di sentire questa citazione della cura che ammazzò il cavallo, frase detta per la prima volta da Di Pietro se ricordo bene. Usate un po' di inventiva.
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marco71lu 17 ora fa
siamo circondati dai lupi e per salvare i piu grassi sacrifichiamo i piu deboli ? queste e eurofollia !
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way out 16 ora fa in risposta a marco71lu
Questo modo di ragionare è ILLOGICO. La CASTA corrotta ed infame locale vuole scaricare i costi della crisi interamente sul POPOLO, evitando di tassare i ricchi, i mafiosi ed i vari furbetti del quartierino. La CASTA corrotta ed infame locale vuole succhiare altri finanziamenti agli altri popoli europei, senza dare reali garanzie sulla effettiva destinazione dei finanziamenti.
Tutto queso comportamento criminale e predatorio della CASTA coorrotta ed infame locale, diventa ora colpa dell'Europa ? Ma come si fa a ragionare in questo modo distorto ????
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ivanrollingstone 17 ora fa
altro che bretton woods e keynesiani. Sto Fmi e' un disastro liberista. Non gli basta più la Tanzania come fiore all'occhiello. Adesso vogliono sperimentare anche in Grecia
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cinzia 17 ora fa
euro ....quante vite costa?
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Apolide 17 ora fa
Ora che i cinesi hanno colonizzato l'africa ai tedeschi serve un terzo mondo personale per poter tenere i propri standar di vita, ma 15 milioni di greci non bastano! occorrono altri 100 milioni di schiavetti..
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MARIA 18 ora fa
"fatto i compiti" "obbedito agli ordini" "rilascio della dose" "processo doloroso" "processo sbagliato" "rispetto e compassione" ... Ma chi è questa gente di m.rda??!!! Dove è finita la dignità delle persone?!
Fanno tutti schifo ...
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Jonovan 18 ora fa
Se noi fossimo un popolo serio e conscio delle nostre enormi potenzialità creative, territoriali e culturali,lavoreremmo per riparare i guasti del passato partendo dall'origine della costruzione dell'Italia intesa come Stato unitario. I° Cambiare l'attuale architettura dello Stato passando per una federazione di Stati con un potere presidenziale,alla maniera degli USA. Perchè dico ciò: noi veniamo da Regioni Stato (Regno delle due Sicilie;Stato vaticano,Regno Piemontese ecc.ecc.) In conseguenza aver voluto (il Cavour &soci) fare un unica Nazione alla maniera attuale, è stato a mio modesto avviso una aberrazione di cui ancora oggi ne paghiamo il fio. Ragazzi non si può mettere in un unico calderone regioni diverse tra loro per cultura, lingua, usi e costumi, tradizioni e modi di pensare ed agire totalmente diversi tra loro. Da queste considerazioni nasce la mia idea "Stati Uniti d'Italia. II° Uscita dall'Euro. III°Abbattimento del debito pubblico attraverso lo sfruttamento delle ns. potenzialità con in primis un ritorno massiccio all'Agricoltura fatta alla maniera Californiana ed al turismo. Uno Stato così strutturato insieme ad una gestione seria,onesta ed semplificata in tutte le sue componenti,ci renderebbe lo stato piu ricco d'Europa ed uno dei migliori del mondo. Voi potreste dire "Sogno!!!" io vi risponderei dai sogni sono nati Grandi Statisti e grandi Nazioni (vedi: "Sogno Americano")
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Fabrizio Fossati 19 ora fa
la Grecia come la Germania a Versailles
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Apolide 17 ora fa in risposta a Fabrizio Fossati
gli starebbe bene che un dittatore greco marciasse trionfante su Berlino
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KenilGuerriero 12 ora fa in risposta a Apolide
Non saranno i greci a marciare su Berlino. Ma, di nuovo, i russi. Speriamo solo finiscano il lavoro, stavolta.
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democrito 19 ora fa
Esegue gli ordini... e i 70.000 dipendenti pubblici in più negli ultimi anni come si spiegano?
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Marco Giaveri 17 ora fa in risposta a democrito
dimenticate che l'euro ha DISTRUTTO l'economia greca, come sta distruggendo la ben più forte economia italiana ..
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Antonio Rossi 19 ora fa in risposta a democrito
Ma a noi come mai non parlano di élite?
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yussefmuslim 19 ora fa
anche loro sono finiti male per colpa dell elite greca che ha sbranato tutti e adesso da la colpa all europa...
noi italiani spendiamo 7 miliardi di euro per pensionati d oro...Diliberto ne becca 9000 da quando aveva 50 anni...
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ionic35 19 ora fa
la Grecia è la Ns speranza, non accettino il dikdat della troika!!!
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Satiro 19 ora fa
prendete esempio dall'argentina ... abbandonate le politiche monetarie dell'FMI
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lucianocivi 17 ora fa in risposta a Satiro
Anni di miseria ed anche adesso inflazione al 25% e cambio nero. Sapessi che bel esempio porti.
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tombecker76 13 ora fa in risposta a lucianocivi
Beh e' un ottimo esempio in un certo senso perche' il paese ando' in bancarotta a causa delle ruberie e dell'inettitudine della sua classe politica che non riusci' a fare una politica che tenesse inflazione e tassi a livelli decenti.
Esattamente l'andazzo che prendera' l'Italia quando tornera' alla Lira come i piu' desiderano.
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Guest 16 ora fa in risposta a lucianocivi
Invece per voi del Partito Democratico sostenitori del "piu' europa" ricche rendite finanziarie e per gli italiani anni senza lavoro.
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Fabrizio Corbera di Salina 17 ora fa in risposta a lucianocivi
Avevamo la stessa inflazione noi negli anni "80. Non mi sembra che ce la passavamo male.
Il debito pubblico ?
Quello si ingrandisce perché dei porci speculatori lucrano su un interesse che lo rende inestinguibile.
Se troncassimo con la finanza speculativa e ridassimo VALORE al lavoro potremmo fare a meno dei cravattari del FMI, della BCE e dei diktat tedeschi.
Quindi : Fuori dall' Euro e dall' UE e ricontrattazione del debito in mano a soggetti stranieri.
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kuarl 17 ora fa in risposta a lucianocivi
e un economia basata sul nulla visto che assumono solo nel pubblico impiego pagando gli stipendi con una moneta debolissima. Anche perché dopo il caso repsol a chi verrebbe mai in mente di investire in argentina?
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pistrillo 15 ora fa in risposta a kuarl
non hanno piegato la testa e solo questo fa di loro,almeno per me un popolo da ammirare a differenza di noi proni e agli ordini della troika,con un professore marchiato goldman sachs, a capo del governo eletto dalle banche e dalla finanza internazionale che ha portato comunque alla rovina i ceti medio bassi.C'è veramente da essere orgogliosi di appartenere all'europa.
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Marco Borello 19 ora fa
Poveri Greci, provo compassione e solidarietà per loro, gli stanno chiedendo l'impossibile e loro, nonostante tutto, fanno l'inimmaginabile per riusirci.
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LUPO DI GUBBIO 19 ora fa
Con le politiche economiche di Monti faremo la fine della Grecia! Ad aprile avremo ,spero, se non faranno una nuova legge elettorale "porcata", una possibilita' per impedirlo, l'ultima possibilita' prima del default ! SFRUTTIAMOLA X MANDARLI A CASA !!!!!!!
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antonella1958 16 ora fa in risposta a LUPO DI GUBBIO
Se l'idea è quella di sostituirli con una forza quale Syriza, sottoscrivo.
Se invece si crede nell'effetto taumaturgico delle scope e/o nodi scorsoi, abbiamo già dato (quorum non ego) con la Lega Nord.
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Guest 16 ora fa in risposta a LUPO DI GUBBIO
Bisogna sotterrare il PD, sono loro i fautori della disastrosa situazione economica, con il governo Monti stanno cercando di monetizzare il futuro di una nazione per i loro interessi personali
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Fabrizio Corbera di Salina 17 ora fa in risposta a LUPO DI GUBBIO
Domani 13/11/2012 Monti e diversi personaggi dello star system politico - imprenditoriale italiano, non sarà a palazzo Chigi perché impegnato a Roma nel meeting del Gruppo Bilderberg.
I giornali italiani stanno zitti e non danno nessun riferimento all'evento.
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Apolide 17 ora fa in risposta a LUPO DI GUBBIO
l'ultima possibilità è il deafult!
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ionic35 19 ora fa in risposta a LUPO DI GUBBIO
lo spero di cuore, altrimenti fagotto e via da questo Paese!!!