Eppure caro Zione avendo diviso in tre parti uguali l'esito elettorale il popolo deve prendersi le sue colpe.
Non c'è niente da fare. Deve prendersi pure le conseguenze di questo voto.
Potremmo giudicare scellerate le decisioni dei singoli partiti o dei singoli personaggi ma questo h non toglie le responsabilità dell'elettorato.
****
Dividere in tre parti l’elettorato non è stata una precisa azione volontaria dei votanti.
La parte berlusconiana ha remato per rimanere in buona posizione. Sapeva di non poter vincere, aldilà della stucchevole propaganda mussulmana. Berlusconi è stato il motore del recupero dai 12 punti dei mesi precedenti a guida Angelino Jolie. Terminerà terzo con il 21, %
Il M5S il 6/8 febbraio veniva dato a 20 giorni dal voto al:
14,3 % Corriere/Mannheimer
15,8 % Il Sole 24 Ore/Ipsos
16,0 %Repubblica/Demos.
15,9 % Il Messaggero/Ipsos
Il M5S finirà primo alla Camera al 26 febbraio.
Infine, il Pd veniva dato vincente intorno al 30 %. Finirà secondo alla Camera al 24, %
L’elettore Pdl è andato alle urne per tenere le posizioni.
L’elettore M5S è andato alle urne per ottenere un buon piazzamento
L’elettore Pd è andato al voto, in parte convinto e in parte turandosi il naso. Comunque convinto di vincere.
Non me la sento, quindi, di dare delle responsabilità a chi si è recato alle urne determinando quella situazione del tutto casuale.
Il dato oggettivo da mettere sotto esame è il voto del Pd.
La perdita in valore assoluto è di 3,5 milioni di voti.
Una buona parte dei voti in uscita dal Pd ha salvato il Sel dal crollo totale.
Una parte sono andati ai partiti minori.
Il grosso è andato verso Grillo, tanto da farlo crescere di quasi 9 punti (
hanno concorso anche altri partiti non solo il Pd)
Una parte non ha votato come il sottoscritto perché non sono democristiano (
mai stato), nella mancanza totale di un riferimento politico. (
Cacciari a Otto e mezzo la settimana scorsa: “Basta votare il meno peggio,…non serve a niente, meglio tardi che mai, ma alla fine lo ha capito perché la casta piddina su questo ci ha campato almeno 15 anni smettendo di fare politica e dedicandosi solo agli affari della ditta)
Dall’Huffingtonpost.it
Corriere/Mannheimer
Più ampio il margine rilevato invece dal sondaggio di Renato Mannheimer per il Corriere della Sera. Il Centrosinistra si attesterebbe al 37,2, il Centrodestra al29,7, Il Movimento 5 Stelle al 14,3, Scelta Civica al 12,9 e Rivoluzione Civileal 4,2
Il Sole 24 Ore/Ipsos
Sono 6,6 i punti percentuali che separano invece le due coalizioni principali nell'indagine condotta da Ipsos per Il Sole 24 Ore
Pd e Sel si attestano appena sotto la soglia critica del 35%, al 34,9% dei voti alla Camera mentre Pdl e alleati sono arrivati al 28,3%. Due settimane fa secondo l'Ipsos la distanza era di 10,8 punti.
Repubblica/Demos.
Nel sondaggio condotto dall'istituto Demos, il margine di vantaggio del Centrosinistra alla Camera è ancora più risicato: 5 punti e mezzo separerebbero oggi Berlusconi e Bersani, rispettivamente al 28,6 e al 34,1. Il Pd scenderebbe sotto il 30% (al 29,9%) dei consensi, il PdL sarebbe sopra il 20% (20,4). In crescita il Movimento 5 stelle, oggi al 16%.
Il Messaggero/Ipsos
Quasi sei punti percentuali dividono le due coalizioni nella rilevazione Ipsos per il Messaggero. Alla Camera il Centrosinistra viene dato al 35,2%, il Centrodestra al28,3%. Il Movimento 5 Stelle sarebbe al 15,9%, Scelta Civica 14,8%. Rischio di esclusione per Rivoluzione Civile, che si guadagna un risicato 3,7%, sotto la soglia di sbarramento per guadagnarsi seggi a Montecitorio.
http://www.huffingtonpost.it/2013/02/08 ... 43003.html
*
Il risultato che ne è scaturito il 26 febbraio non è stato predeterminato. Ognuno ha votato secondo la propria convinzione. Non certo per creare una condizione di stallo politico.
I piddini in buona fede si sono recati alle urne convinti di vincere. Poi si sono trovati la sorpresa di Pasqua in anticipo.
Stamani, ad Agorà, lo storico Franco Cardini, ci ha tenuto a sottolineare che gli italiani rispecchiano la classe politica, mutuando dal detto: “
Gli italiani hanno la classe politica che si meritano”
Era vero (
solo in parte) quando votava l’82 %.
Ora non è più così visto che quasi il 50 % non vota più. La caduta del 30 % dei votanti è dovuta alla non credibilità della classe politica.
Dal punto di vista dell’identità un terzo dei grandi parti si identifica in Berlusconi come i fasci si identificavano in Mussolini. Il duce che risolve tutto.
Un terzo si identifica nella protesta contro un sistema logoro non in grado di autoriformarsi.
L’ultimo terzo si identifica nel ritorno della Democrazia cristiana.
L’abbandono di 3,5 milioni di votanti del Pd rispetto al 2008, dipende esclusivamente dalla mala politica della sua casta.
Non credo affatto che sia responsabilità di chi lo ha votato in questa tornata.