17 GEN 2015 17:39
- 1. SERGIO COFFERATI LASCIA IL PD E ATTACCA IL PARTITO: "INACCETTABILE IL SILENZIO DI RENZI''
- 2. "IL VOTO È STATO INQUINATO COME HA DIMOSTRATO IL COLLEGIO DEI GARANTI MA QUEL CHE È PIÙ GRAVE È CHE IL CENTRODESTRA È INTERVENUTO NELLE PRIMARIE DEL CENTROSINISTRA PER PROPORRE UN MODELLO POLITICO E IL MIO PARTITO NON È INTERVENUTO PER FERMARE QUESTO. DI FRONTE A FATTI DI QUESTO GENERE, IO NON POSSO PIÙ RESTARE", HA TUONATO COFFERATI PARLANDO DELLA CAMPAGNA PRO PAITA FATTA DA ESPONENTI DEL CENTRODESTRA
- 3. ALLA BATTUTA DA BULLETTO DI RENZI ("BASTA TAFAZZISMO”), COFFERATI RIBATTE: "LA PARTECIPAZIONE ANOMALA DI POVERE PERSONE STRANIERE GUIDATE IN GRUPPO E ISTRUITE SU COME VOTARE. VIENE ANCHE INDICATO L'USO DI DENARO PER STIMOLARNE IL VOTO. MA LA SOSTANZA POLITICA È L'INQUINAMENTO ATTRAVERSO IL VOTO OTTENUTO DEL CENTRODESTRA"
1. CAOS PRIMARIE PD IN LIGURIA, LO STRAPPO DI SERGIO COFFERATI
Ansa.it
Sergio Cofferati lascia il Pd e attacca il partito: "Inaccettabile il suo silenzio'. "Di fronte a fatti di questo genere io non posso più restare", ha detto l'ex segretario della Cgil, nel corso di una conferenza stampa a Genova, annunciando così la sua uscita dal Partito democratico, dopo quanto avvenuto nelle primarie liguri. "Il voto è stato inquinato come ha dimostrato il collegio dei garanti ma quel che è più grave è che il centrodestra è intervenuto nelle primarie del centrosinistra per proporre un modello politico e il mio partito non è intervenuto per fermare questo".
"Una parte in cui ci sono fascisti non pentiti interviene in casa dell'altro per proporre o imporre un modello di governo, non mi sorprende che lo proponga quella parte, inaccettabile è il silenzio del mio partito", ha detto Cofferati parlando della campagna pro Paita fatta da esponenti del centrodestra.
"Anzi - ha aggiunto Cofferati - il partito ha parlato, perché un ministro della Repubblica, Roberta Pinotti, è venuta a Genova a sostenere Paita e a teorizzare l'opportunità di fare nascere qui un governo con il centrodestra. E non è stata smentita. Questo è un grande tema etico che non viene affrontato, anzi il mio segretario ieri ha immediatamente proclamato Paita candidata".
Cofferati, parlando dell' inquinamento del voto del centrodestra ha citato "Alessio Saso (Ncd) inquisito per voto di scambio che disse farò votare Paita per poi fare accordo politico per le regionali". Ha quindi parlato di "Eugenio Minasso, fascista non pentito che aveva sostanzialmente detto la stessa cosa". "Poi - ha aggiunto - l'ex senatore Franco Orsi ha fatto lo stesso. Il centrodestra si è mobilitato per votare alle primarie del centrosinistra: questo è problema politico e morale".
Cofferati ha poi ricordato che "il presidente Napolitano diede a Renzi l'incarico di governo di larghe intese per fare riforme perché mancava la maggioranza. Qui in Liguria manca invece una giustificazione perché si deve ancora votare. Il Pd non ha discusso di questo qui in Liguria. Non mi sorprende che lo proponga Saso. Inaccettabile è il silenzio del mio partito".
"Esco dal Pd e non lo faccio per fondare un altro partito", ha aggiunto Cofferati, uscito sconfitto dalle Primarie liguri rispetto alla renziana Raffaella Paita e ha denunciato presunte irregolarità, compreso la partecipazione al voto del centrodestra.
Cofferati ha motivato, quindi, le sue dimissioni dal partito: "A Napoli le primarie sono state invalidate per problemi in 3 seggi. E c'è un comportamento diverso in Liguria dove sono state annullate in 13 seggi. Non capisco che cosa sia successo. Resta la partecipazione anomala di povere persone straniere guidate in gruppo e istruite su come votare. Viene anche indicato l'uso di denaro per stimolarne il voto. Ma la sostanza politica è l'inquinamento attraverso il voto sollecitato e ottenuto del centrodestra".
2. CAOS PRIMARIE IN LIGURIA?E COFFERATI PUÒ STRAPPARE
Jacopo Iacoboni per La Stampa
La triste storia delle primarie liguri finisce (ma solo per ora) com’era prevedibile: molto male. E anzi, vedrete oggi, non è finita qui. ??Numeri rilevanti??Ieri il Collegio dei garanti del Pd - presieduto da Fernanda Contri - ha annullato il voto in tredici seggi, 3928 voti annullati, molti di più di quanti si fosse detto a caldo (di questi, 2398 per Paita, 1496 per Cofferati).
La modifica dei conteggi riguarda dunque un numero enorme, sui 54mila votanti, e anche se (forse) non cambierebbe in linea teorica l’esito del voto - visto lo scarto di quattromila preferenze a favore della Paita - comunque lo inquina assai gravemente. Il verbale dettagliato sarà stilato lunedì, eppure il Pd regionale non ha aspettato e ha proclamato la vittoria della Paita.
A Roma nel frattempo Renzi - dopo lungo silenzio sul caso - se la cavava con una battuta («basta tafazzismo»), e in direzione nazionale minimizzava: «In bocca al lupo a Paita, la commissione di garanzia ha verificato i risultati ed è la vincitrice delle primarie. Il Pd non solo è l’unico che fa le primarie ma ha anche una commissione di garanzia che risponde e verifica. Con Paita ora ci deve essere tutto il partito per vincere la sfida del prossimo maggio».
Idem la Pinotti, che aggiungeva anche: «Dei tredici seggi, peraltro, Paita ha vinto in 8 ma Cofferati in cinque». Fine. Per loro lo scandalo è chiuso. ??Cofferati vs Pinotti??In realtà il caso è molto più grave e resta aperto non foss’altro che per una ragione: Sergio Cofferati continua a dare battaglia, e oggi sarà durissimo. Fornirà altri materiali. Qualcuno sussurra che potrebbe rompere e guidare un rassemblement di sinistra (che comunque, Cofferati o no, è molto probabile a questo punto). Nelle sue conversazioni lui esprime giudizi severissimi.
«Questi hanno perso il ben dell’intelletto. Pinotti non conosce la tecnica elettorale minima: il punto non è che Paita vince in 8 seggi annullati ma io in 5, come dice il nostro ministro della Difesa; il punto è che vengono annullati dei seggi ma le segnalazioni sono tutte fatte da noi, irregolarità a favore di Paita, che poi fanno annullare tutto il seggio, quindi anche i voti a noi. Non hanno neanche idea di cosa stanno parlando».
L’ex capo della Cgil chiederà «voglio vedere il testo del verbale che lunedì scriverà la commissione, non finisce certo qui. Anche perché, nei 13 seggi annullati, non ci sono i due su cui indagano Sco e l’antimafia, non c’è il seggio di Albenga», dove, in un’area di proconsoli scajoliani, Cofferati prende 200 voti e la Paita 1300 su 1500 (voto bulgaro, diciamo). Annullata invece Albisola dell’ex forzista, e sostenitrice di Paita, Franco Orsi. ???
Bersani annullò tutto??Cofferati considera «querelabile la Paita quando dice che Scajola ha fatto un endorsement per me». E sottolinea la fretta del segretario regionale ligure nel proclamare la vittoria ieri sera, senza attendere il verbale della Commissione. Una situazione lunare che - quanto a numeri nudi e crudi - è peggiore delle primarie napoletane del 2011, quelle vinte da Cozzolino e poi annullate da Bersani.
In quel caso Cozzolino vinse su Umberto Ranieri per 1200 voti, e i voti annullati furono 363 (a Secondigliano, dove ci fu anche l’indagine della Direzione nazionale antimafia); eppure Bersani annullò tutto, e commissariò il partito campano con Andrea Orlando (oggi ministro della Giustizia e, coincidenza, ligure di La Spezia). ??
La vincitrice??«Potevano almeno fare un passo indietro, dire discutiamo», è una della frasi dette da Cofferati, cosa che invece i suoi avversari non hanno fatto. La Paita definisce «corretto» il voto, «faremmo bene a chiudere questa storia con un riconoscimento chiaro e certo. Le primarie sono state importanti e con un’alta partecipazione, in un contesto di assoluta correttezza, il risultato è stato sancito da una commissione di garanzia».?
Ma le polemiche restano tremende. Tremende. Per capirci, ieri in direzione a Roma, Andrea Ranieri ha anche attaccato, ricordando che il portavoce di Paita, Simone Regazzoni, «è stato applaudito da Casapound» (dove, per la cronaca, era andato a presentare un libro, insegna estetica a Pavia) e «scrive che i terroristi vanno sterminati». ??
Renzi pompiere?, Orfini no??Matteo Orfini, in serata, ci espone una posizione molto meno minimizzatrice di quella di Renzi: «Non si può dire “ora tutti con la Paita” e basta. Le nostre regole sono date dallo statuto e dalla commissione di garanzia, se la commissione si pronuncia, la storia si chiude, formalmente. Ma non certo politicamente. Politicamente c’è un problema enorme.
Paita dev’essere la prima a cercare di risolverlo. O lei si fa carico dei sospetti di quella parte che non l’ha votata, o si apre un tema politico durissimo. Rischiamo di allontanare del tutto la nostra gente». Orfini anticipa anche altre due questioni: «Cambieremo di sicuro le regole delle primarie, con Guerini e Stumpo. E poi non è che quello che è successo - il voto di pezzi di centrodestra per Paita - può già prefigurare l’alleanza col Ncd. Non è così, la signora deve saperlo».