Re: Come se ne viene fuori ?
Inviato: 14/07/2012, 20:58
Veramente paradossale. In un partito "normale", che per giunta si chiama "democratico", ti aspetteresti che le posizioni di Fassina, ben sintetizzate di seguito, si scontrassero in un congresso, attraverso primarie o altra forma di partecipazione della base, con quelle attualmente "prevalenti" di Letta, D'Alema, Veltroni e, di fatto, dello stesso Bersani.
Ed invece nulla di tutto questo. Al di là di qualche mugugno, definito dalla stampa di partito e non come dei "mal di pancia", tutto sembra procedere in una sostanziale unanimità.
Come spiegarsi tutto ciò, se non con l'esistenza di un patto di potere che tiene insieme questo partito?
mariok
***
Non è una giornata normale questa. I cugini transalpini oggi festeggiano la presa della Bastiglia. Festa doppia, oggi si possono baciare liberamente tutte le donne…….
Da noi, l’editoriale di Travaglio non è un editoriale qualsiasi, anche se il titolo è da commedia all’italiana: Letta a due piazze, ma contiene il punto cardine per capire 18 anni di politica italiana, per capire cosa sta succedendo in queste settimane, per capire cosa ci aspetta dietro l’angolo.
Ieri molti elettori del Pd sono insorti sul web come dinanzi a chissà quale gaffe o novità.
Beata ingenuità.
Sono 18 anni che sinistra e destra governano insieme, ovviamente sottobanco per non farsi beccare dai rispettivi elettori.
Perciò Grillo e Di Pietro li terrorizzano: non fan parte del giro, non inciuciano, non sono trattabili né ricattabili né controllabili, insomma hanno il guinzaglio lungo.
Era ora che qualcuno mettesse nero su bianco questa verità, che ha fottuto per quasi vent’anni più di trenta milioni di italiani.
Dichiarazione integrale di Violante alla Camera sul conflitto di interessi 28 Febbraio 2002 (per chi l'avesse scordata)
http://www.youtube.com/watch?v=sZaIgDBrrZk
Per fare il politico, oltre ad essere un seguace di Pinocchio, occorre frequentare anche una buona scuola di recitazione che insegni a fare l’attore.
Infatti, la politica italiana si svolte sul palcoscenico principale ad uso e consumo dei merloni giganti, dove gli si fa credere di tutto e di più, ma la politica vera, quella che conta e che si traduce in atti, si svolge dietro le quinte del Foro Boario.
Scrive in seconda pagina, oggi, su IFQ, Alessandro Ferrucci, che ieri ha intervistato qualche defunto sulla dichiarazione di Letta nipote:
Stefano Fassina
“Non l’ho letta. Di cosa parla?..... Ah mi richiami tra un’ora.”
Passata l’ora.
“Non ho voglia di commentare. No! Non voglio dire niente”
Nulla,..nulla?
“Ho detto di no (con tono molto concitato)”
Di diverso avviso l’ex rottamatore, il periferico Pippo Civati.
“”Quando ho letto la notizia sono caduto dalla sedia…. E ho visto cinque stelle.
Non so come si possano dire certe cose……ma di ‘perle’ Letta ne ha regalate anche altre…”
Ed invece nulla di tutto questo. Al di là di qualche mugugno, definito dalla stampa di partito e non come dei "mal di pancia", tutto sembra procedere in una sostanziale unanimità.
Come spiegarsi tutto ciò, se non con l'esistenza di un patto di potere che tiene insieme questo partito?
mariok
***
Non è una giornata normale questa. I cugini transalpini oggi festeggiano la presa della Bastiglia. Festa doppia, oggi si possono baciare liberamente tutte le donne…….
Da noi, l’editoriale di Travaglio non è un editoriale qualsiasi, anche se il titolo è da commedia all’italiana: Letta a due piazze, ma contiene il punto cardine per capire 18 anni di politica italiana, per capire cosa sta succedendo in queste settimane, per capire cosa ci aspetta dietro l’angolo.
Ieri molti elettori del Pd sono insorti sul web come dinanzi a chissà quale gaffe o novità.
Beata ingenuità.
Sono 18 anni che sinistra e destra governano insieme, ovviamente sottobanco per non farsi beccare dai rispettivi elettori.
Perciò Grillo e Di Pietro li terrorizzano: non fan parte del giro, non inciuciano, non sono trattabili né ricattabili né controllabili, insomma hanno il guinzaglio lungo.
Era ora che qualcuno mettesse nero su bianco questa verità, che ha fottuto per quasi vent’anni più di trenta milioni di italiani.
Dichiarazione integrale di Violante alla Camera sul conflitto di interessi 28 Febbraio 2002 (per chi l'avesse scordata)
http://www.youtube.com/watch?v=sZaIgDBrrZk
Per fare il politico, oltre ad essere un seguace di Pinocchio, occorre frequentare anche una buona scuola di recitazione che insegni a fare l’attore.
Infatti, la politica italiana si svolte sul palcoscenico principale ad uso e consumo dei merloni giganti, dove gli si fa credere di tutto e di più, ma la politica vera, quella che conta e che si traduce in atti, si svolge dietro le quinte del Foro Boario.
Scrive in seconda pagina, oggi, su IFQ, Alessandro Ferrucci, che ieri ha intervistato qualche defunto sulla dichiarazione di Letta nipote:
Stefano Fassina
“Non l’ho letta. Di cosa parla?..... Ah mi richiami tra un’ora.”
Passata l’ora.
“Non ho voglia di commentare. No! Non voglio dire niente”
Nulla,..nulla?
“Ho detto di no (con tono molto concitato)”
Di diverso avviso l’ex rottamatore, il periferico Pippo Civati.
“”Quando ho letto la notizia sono caduto dalla sedia…. E ho visto cinque stelle.
Non so come si possano dire certe cose……ma di ‘perle’ Letta ne ha regalate anche altre…”