Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
ROMA - «Più di otto milioni di italiani che hanno dato il loro voto al MoVimento 5 Stelle sono considerati intrusi, cani in chiesa, terzi incomodi, disprezzati come dei poveri coglioni di passaggio»: lo ha scritto Beppe Grillo sul proprio blog.
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è una visione M5Scentrica dei fatti. dai numeri usciti dalle elezioni la stessa cosa potrebbero averla detta anche pd e pdl se le cose( accordi) fossero andate diversamente. senza contare che anche gli astenuti potevano dire : e noi? la risposta vale per tutti : avete fatto una scelta ora sono cavoli vostri . come da secondo postulato della legge di soloooo42000 : ognuno si prende le proprie responsabilità
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è una visione M5Scentrica dei fatti. dai numeri usciti dalle elezioni la stessa cosa potrebbero averla detta anche pd e pdl se le cose( accordi) fossero andate diversamente. senza contare che anche gli astenuti potevano dire : e noi? la risposta vale per tutti : avete fatto una scelta ora sono cavoli vostri . come da secondo postulato della legge di soloooo42000 : ognuno si prende le proprie responsabilità
Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
antonello caporale @antonellocapor2 2m
Il cittadino Mastrangeli è stato espulso. Ora si procederà secondo il non Statuto all'espulsione di chi l'ha candidato #purgachetipassa
Il cittadino Mastrangeli è stato espulso. Ora si procederà secondo il non Statuto all'espulsione di chi l'ha candidato #purgachetipassa
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
Commento di Mastrangeli al Tg3:
"Grillo non può pensare di mettere la mordacchia a 163 parlamentari.
Sono solo un apripista"
"Grillo non può pensare di mettere la mordacchia a 163 parlamentari.
Sono solo un apripista"
Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
ROMA - Beppe Grillo attacca Giovanni Floris e Ballarò e lancia sul suo blog un polemico sondaggio tra gli attivisti 5 Stelle: il conduttore di Ballarò «è un giornalista o un dipendente?» L'attacco segue un sondaggio mostrato in trasmissione in cui si chiedeva se il M5S è «un gruppo integralista che non va oltre la protesta».
«Ieri sera - si legge infatti nel blog di Grillo - Ballarò ha divulgato i risultati di un sondaggio il cui quesito era: "Definirebbe il MoVimento 5 Stelle: un gruppo integralista che non va oltre la protesta o la vera opposizione che serve al Paese"». Il sondaggio ha decretato che il M5S è "un gruppo integralista che non va oltre la protesta"».
«Il sondaggio si distingue per rigorosità e professionalità, l'impegno profuso per screditare scientificamente il M5S è sicuramente encomiabile: i servi sono sempre più zelanti dei loro padroni». Per questo Grillo contrattacca e ironicamente annuncia: «Colgo l'occasione per lanciare un sondaggio: "Definirebbe Giovanni Floris: un vero giornalista o un dipendente assunto dal Pdmenoelle alla Rai? Votate!».
il sondaggio fra attivisti 5 stelle è molto significativo, riserverà certamente delle sorprese
«Ieri sera - si legge infatti nel blog di Grillo - Ballarò ha divulgato i risultati di un sondaggio il cui quesito era: "Definirebbe il MoVimento 5 Stelle: un gruppo integralista che non va oltre la protesta o la vera opposizione che serve al Paese"». Il sondaggio ha decretato che il M5S è "un gruppo integralista che non va oltre la protesta"».
«Il sondaggio si distingue per rigorosità e professionalità, l'impegno profuso per screditare scientificamente il M5S è sicuramente encomiabile: i servi sono sempre più zelanti dei loro padroni». Per questo Grillo contrattacca e ironicamente annuncia: «Colgo l'occasione per lanciare un sondaggio: "Definirebbe Giovanni Floris: un vero giornalista o un dipendente assunto dal Pdmenoelle alla Rai? Votate!».
il sondaggio fra attivisti 5 stelle è molto significativo, riserverà certamente delle sorprese
Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
Certo che questi hanno l'espulsione facile.
Ars, M5S caccia il «suo» vicepresidente
I cinquestelle mettono alla porta Venturino che aveva accusato i colleghi grillini di non «avere una strategia»
PALERMO - È scontro nel Movimento Cinque stelle in Sicilia. Il gruppo parlamentare all'Assemblea regionale mette alla porta Antonio Venturino, l'ex mimo eletto vicepresidente vicario del Parlamento siciliano. La stura arriva da dichiarazioni di Venturino, peraltro assurto agli onori delle cronache qualche settimana fa per essersi recato alla base Usa di Sigonella a bordo di un'autoblu con lampeggiante.
IL «J'ACCUSE» DI VENTURINO - L'esponente siciliano dell'M5S accusa il movimento di «non avere una strategia», di essere «rimasto alla protesta»; «invece di dialogare con il Pd, con il quale si poteva concordare un programma di riforme, abbiamo consentito a Berlusconi di rilanciarsi, di togliere di mezzo Bersani e dare le carte nel governo Letta. Non esattamente un successo», sostiene non lesinando critiche a Beppe Grillo. Alla fine, si inserisce sulle polemiche relative all'indennità dei deputati, ritenendo che «con uno stipendio di 2.500 euro al mese, sia inibito l'espletamento del mandato parlamentare».
«FUORI DAL MOVIMENTO» - La reazione dei vertici siciliani del movimento di Grillo non si fa attendere. Il gruppo parlamentare M5S, che a Sala d'Ercole conta 15 dei 90 deputati, con una nota sancisce che Antonio Venturino «si pone fuori dal Movimento 5 Stelle». La ragione? «Viola una delle regole fondanti del Movimento: la restituzione, con rendicontazione, delle somme eccedenti i 2500 euro più rimborsi spese». "Cherchez l'argent", insomma: Venturino, da due mesi, da febbraio, non conferisce al fondo per il microcredito per le imprese istituito dal gruppo quanto gli altri deputati regionali di Grillo versano. «È la questione dei soldi che pone Venturino fuori dal movimento. Le motivazioni politiche che adduce semplicemente non esistono, sono semplici foglie di fico poste per coprire motivazioni economiche», sbotta Giancarlo Cancelleri, portavoce dell'M5s in Sicilia e capogruppo all'Assemblea regionale siciliana.
NON HA RESTITUITO I SOLDI - Finora, viene spiegato, Venturino ha restituito circa 13 mila euro a fronte dei circa 30 mila di tutti gli altri componenti del gruppo parlamentare a Palazzo dei Normanni. «Il fondo per il microcredito lo aspetta, è aperto e lui può contribuirvi anche se non fa più parte del movimento: sarebbe il primo esterno al movimento a farlo», rincara la dose il capogruppo Cancelleri: di fatto stabilendo che Venturino è ormai fuori.
Redazione online
08 maggio 2013
http://corrieredelmezzogiorno.corriere. ... um=twitter
Ars, M5S caccia il «suo» vicepresidente
I cinquestelle mettono alla porta Venturino che aveva accusato i colleghi grillini di non «avere una strategia»
PALERMO - È scontro nel Movimento Cinque stelle in Sicilia. Il gruppo parlamentare all'Assemblea regionale mette alla porta Antonio Venturino, l'ex mimo eletto vicepresidente vicario del Parlamento siciliano. La stura arriva da dichiarazioni di Venturino, peraltro assurto agli onori delle cronache qualche settimana fa per essersi recato alla base Usa di Sigonella a bordo di un'autoblu con lampeggiante.
IL «J'ACCUSE» DI VENTURINO - L'esponente siciliano dell'M5S accusa il movimento di «non avere una strategia», di essere «rimasto alla protesta»; «invece di dialogare con il Pd, con il quale si poteva concordare un programma di riforme, abbiamo consentito a Berlusconi di rilanciarsi, di togliere di mezzo Bersani e dare le carte nel governo Letta. Non esattamente un successo», sostiene non lesinando critiche a Beppe Grillo. Alla fine, si inserisce sulle polemiche relative all'indennità dei deputati, ritenendo che «con uno stipendio di 2.500 euro al mese, sia inibito l'espletamento del mandato parlamentare».
«FUORI DAL MOVIMENTO» - La reazione dei vertici siciliani del movimento di Grillo non si fa attendere. Il gruppo parlamentare M5S, che a Sala d'Ercole conta 15 dei 90 deputati, con una nota sancisce che Antonio Venturino «si pone fuori dal Movimento 5 Stelle». La ragione? «Viola una delle regole fondanti del Movimento: la restituzione, con rendicontazione, delle somme eccedenti i 2500 euro più rimborsi spese». "Cherchez l'argent", insomma: Venturino, da due mesi, da febbraio, non conferisce al fondo per il microcredito per le imprese istituito dal gruppo quanto gli altri deputati regionali di Grillo versano. «È la questione dei soldi che pone Venturino fuori dal movimento. Le motivazioni politiche che adduce semplicemente non esistono, sono semplici foglie di fico poste per coprire motivazioni economiche», sbotta Giancarlo Cancelleri, portavoce dell'M5s in Sicilia e capogruppo all'Assemblea regionale siciliana.
NON HA RESTITUITO I SOLDI - Finora, viene spiegato, Venturino ha restituito circa 13 mila euro a fronte dei circa 30 mila di tutti gli altri componenti del gruppo parlamentare a Palazzo dei Normanni. «Il fondo per il microcredito lo aspetta, è aperto e lui può contribuirvi anche se non fa più parte del movimento: sarebbe il primo esterno al movimento a farlo», rincara la dose il capogruppo Cancelleri: di fatto stabilendo che Venturino è ormai fuori.
Redazione online
08 maggio 2013
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
IL SONDAGGIO SHOCK RKW: MOVIMENTO CINQUE STELLE AL 31,3%
L’istituto di sondaggi Rkw ha sede in Germania. Negli ultimi giorni però ha realizzato, mediante interviste telefoniche, un sondaggio sulle intenzioni di voto relative ai primi tre partiti in Italia : Movimento Cinque Stelle, Pd e Pdl. I risultati sono del 5 maggio scorso.
Il quadro che emerge è totalmente diverso da quello diffuso dagli istituti di sondaggi italiani. Infatti il primo partito è proprio il Movimento Cinque Stelle che secondo i dati raccolti arriverebbe al 31, 3% contro il 25,5% di febbraio. Insomma i pentastellati secondo questi sondaggi guadagnerebbero 6 punti in percentuale in 70 giorni. Stessa cosa si dice anche del Pdl di Silvio Berlusconi che arriva al 25,8% contro il 21,6% di 70 giorni fa. Anche i berluscones guadagnano 4 punti mentre il Pd dal 25,4% di febbraio arriva al 18,6% lasciando per strada il 7% dei voti.
da infiltrato.it
L’istituto di sondaggi Rkw ha sede in Germania. Negli ultimi giorni però ha realizzato, mediante interviste telefoniche, un sondaggio sulle intenzioni di voto relative ai primi tre partiti in Italia : Movimento Cinque Stelle, Pd e Pdl. I risultati sono del 5 maggio scorso.
Il quadro che emerge è totalmente diverso da quello diffuso dagli istituti di sondaggi italiani. Infatti il primo partito è proprio il Movimento Cinque Stelle che secondo i dati raccolti arriverebbe al 31, 3% contro il 25,5% di febbraio. Insomma i pentastellati secondo questi sondaggi guadagnerebbero 6 punti in percentuale in 70 giorni. Stessa cosa si dice anche del Pdl di Silvio Berlusconi che arriva al 25,8% contro il 21,6% di 70 giorni fa. Anche i berluscones guadagnano 4 punti mentre il Pd dal 25,4% di febbraio arriva al 18,6% lasciando per strada il 7% dei voti.
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
iospero ha scritto:IL SONDAGGIO SHOCK RKW: MOVIMENTO CINQUE STELLE AL 31,3%
L’istituto di sondaggi Rkw ha sede in Germania. Negli ultimi giorni però ha realizzato, mediante interviste telefoniche, un sondaggio sulle intenzioni di voto relative ai primi tre partiti in Italia : Movimento Cinque Stelle, Pd e Pdl. I risultati sono del 5 maggio scorso.
Il quadro che emerge è totalmente diverso da quello diffuso dagli istituti di sondaggi italiani. Infatti il primo partito è proprio il Movimento Cinque Stelle che secondo i dati raccolti arriverebbe al 31, 3% contro il 25,5% di febbraio. Insomma i pentastellati secondo questi sondaggi guadagnerebbero 6 punti in percentuale in 70 giorni. Stessa cosa si dice anche del Pdl di Silvio Berlusconi che arriva al 25,8% contro il 21,6% di 70 giorni fa. Anche i berluscones guadagnano 4 punti mentre il Pd dal 25,4% di febbraio arriva al 18,6% lasciando per strada il 7% dei voti.
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Se una parte di quel 18,6 % ha ascoltato il duca conte al Tg3 delle 19,00 intervistato da Bianca Berlinguer, il consenso reale in questo momento è al 12 %.
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
http://www.youtube.com/watch?v=1EHezDFXpoU
Ilaria D'Amico massacra Berlusconi. (Dite a Santoro che si faceva così)
Ciao
Paolo11
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
>>> Oggi, sabato 18 maggio sarò a Cinisello Balsamo, ore 14, Brugherio ore 16, e a Imperia ore 21. Domani domenica 19 maggio sarò a Orbassano, ore 18, e a Ivrea, ore 21. Le dirette saranno trasmesse su La Cosa
L'evento finale del Tutti a Casa Tour sarà il 24 maggio in piazza del Popolo a Roma. Sostieni con una donazione <<<
Tutto è ridicolo e niente lo è più. L'unica misura di cui sono stati capaci gli interdetti al governo è lo spostamento dell'IMU di tre mesi. Lo vendono come una grande vittoria. Il Paese va a pezzi con gente che si butta dalla finestra, si spara, si dà fuoco e ci regalano lo zuccherino dell'IMU. Questi sono venditori di pentole in giacca e cravatta che usano giornalisti tromboni a libro paga, specialisti nel bacio della pantofola, per iniettare bromuro nella popolazione. Incapaci, dilettanti, specialisti del nulla. Un minestrone rancido. Ridicolo è affidarsi al Nipote di Letta, uno che mentre lo guardi ci vedi attraverso, un signor nessuno con nessuna credenziale se non di aver vissuto da sempre di politica. Ridicolo è aver consegnato il Governo a Berlusconi condannato per evasione, amico di mafiosi, piduista. Ridicolo è avere confermato presidente della Repubblica un vecchio di 88 anni per evitare qualunque cambiamento. Una Nazione ridicola dove le emergenze non sono mai la priorità. Dove si vuole salvare il mondo, ma si lasciano i nostri vecchi nell'indigenza e si costringono i ragazzi a emigrare. Tutto è ridicolo in un Paese in cui non esiste il reato di tortura e viene però applicato quello di vilipendio al presidente della Repubblica. Tutto è ridicolo quando ci si accorge, con grande meraviglia, all'improvviso, che esiste il problema della disoccupazione giovanile, che il debito pubblico esplode, che il sistema delle Pmi è al collasso. Ma va... Chi lo avrebbe mai detto? Dove eravate in tutti questi anni uomini ridicoli che ora avete la pretesa di governarci senza pagare dazio? Ridicolo è non avere la minima idea del futuro, un piano a medio termine, almeno triennale, per l'energia, per l'ambiente, in un'Italia che frana per due giorni di pioggia, per il rilancio della produzione, per l'innovazione, per il rientro del debito. Ridicole sono queste facce che governano attraverso la disinformazione televisiva. Maschere grottesche di una commedia dell'assurdo. Cui prodest questa rappresentazione mal recitata, questo teatrino indecente? Alle aziende di Berlusconi, al mancato coinvolgimento del pdmenoelle nel MPS, a guadagnare tempo per neutralizzare il M5S attraverso l'informazione televisiva delle Bocche di Rosa e degli Stuoini. Ridicolo. L'iceberg è davanti a noi, il caposala celebra le danze nel salone delle feste al Ballo dell'IMU e i gonzi volteggiano ignari. Quale fine può attendere una nazione ridicola?
http://www.beppegrillo.it/2013/05/ridic ... l#commenti
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Anche lui si è accorto.Dopo aver firmato e proposto quella petizione.
Ragazzi abbiamo ancora leggi dell'epoca Fascista il codice Rocco.
Be non c'è da meravigliarsi come dicevo altre volte nel libro di contratto dei metalmeccanici che leggevo.C'è ne sono anche li da togliere.
Ciao
Paolo11
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Tutto è ridicolo e niente lo è più. L'unica misura di cui sono stati capaci gli interdetti al governo è lo spostamento dell'IMU di tre mesi. Lo vendono come una grande vittoria. Il Paese va a pezzi con gente che si butta dalla finestra, si spara, si dà fuoco e ci regalano lo zuccherino dell'IMU. Questi sono venditori di pentole in giacca e cravatta che usano giornalisti tromboni a libro paga, specialisti nel bacio della pantofola, per iniettare bromuro nella popolazione. Incapaci, dilettanti, specialisti del nulla. Un minestrone rancido. Ridicolo è affidarsi al Nipote di Letta, uno che mentre lo guardi ci vedi attraverso, un signor nessuno con nessuna credenziale se non di aver vissuto da sempre di politica. Ridicolo è aver consegnato il Governo a Berlusconi condannato per evasione, amico di mafiosi, piduista. Ridicolo è avere confermato presidente della Repubblica un vecchio di 88 anni per evitare qualunque cambiamento. Una Nazione ridicola dove le emergenze non sono mai la priorità. Dove si vuole salvare il mondo, ma si lasciano i nostri vecchi nell'indigenza e si costringono i ragazzi a emigrare. Tutto è ridicolo in un Paese in cui non esiste il reato di tortura e viene però applicato quello di vilipendio al presidente della Repubblica. Tutto è ridicolo quando ci si accorge, con grande meraviglia, all'improvviso, che esiste il problema della disoccupazione giovanile, che il debito pubblico esplode, che il sistema delle Pmi è al collasso. Ma va... Chi lo avrebbe mai detto? Dove eravate in tutti questi anni uomini ridicoli che ora avete la pretesa di governarci senza pagare dazio? Ridicolo è non avere la minima idea del futuro, un piano a medio termine, almeno triennale, per l'energia, per l'ambiente, in un'Italia che frana per due giorni di pioggia, per il rilancio della produzione, per l'innovazione, per il rientro del debito. Ridicole sono queste facce che governano attraverso la disinformazione televisiva. Maschere grottesche di una commedia dell'assurdo. Cui prodest questa rappresentazione mal recitata, questo teatrino indecente? Alle aziende di Berlusconi, al mancato coinvolgimento del pdmenoelle nel MPS, a guadagnare tempo per neutralizzare il M5S attraverso l'informazione televisiva delle Bocche di Rosa e degli Stuoini. Ridicolo. L'iceberg è davanti a noi, il caposala celebra le danze nel salone delle feste al Ballo dell'IMU e i gonzi volteggiano ignari. Quale fine può attendere una nazione ridicola?
http://www.beppegrillo.it/2013/05/ridic ... l#commenti
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Anche lui si è accorto.Dopo aver firmato e proposto quella petizione.
Ragazzi abbiamo ancora leggi dell'epoca Fascista il codice Rocco.
Be non c'è da meravigliarsi come dicevo altre volte nel libro di contratto dei metalmeccanici che leggevo.C'è ne sono anche li da togliere.
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?
da Il Fatto Quotidiano
Crisi, senza sinistra non c’è salvezza
di Fabio Marcelli | 19 maggio 2013
Ci sono due dati, che emergono da un recente studio della Cgil, che fotografano meglio di ogni discorso l’attuale situazione in cui si trovano oggi il nostro ed altri Paese e le cause profonde e reali della crisi.
Il primo: il 47% della ricchezza italiana è in mano al 10% delle famiglie.
Il secondo: c’è un rapporto di 1 a 163 fra lo stipendio medio di un lavoratore dipendente e quello di un top manager.
Il terzo dato su cui riflettere è invece estratto dall’intervento di Maurizio Landini alla manifestazione della Fiom di ieri: secondo la Banca d’Italia negli ultimi vent’anni c’è stato un passaggio di 15 punti di Pil, pari a 230 milardi di euro dagli stipendi ai profitti e alle rendite.
Ovviamente nessuna forza politica o quasi mette questi dati elementari ma tanto significativi al centro della propria riflessione. Non il Pd che da tempo non è più un partito di sinistra. Non il Movimento Cinque Stelle che di sinistra non è mai stato.
Eppure, se non partiamo da qui non andiamo da nessuna parte. Una società iniqua e afflitta da tali disuguaglianze è votata alla catastrofe. Non solo morale, ma anche economica. Che sviluppo ci può essere, infatti, se non c’è domanda e se i consumi sono destinati ad essere sempre più quelli di lusso?
Bisogna quindi ricostruire una sinistra che sia all’altezza di questa sfida, quella di costruire una società egualitaria e realmente democratica.
Come scriveva tempo fa il cardinale Bergoglio, attuale Papa Francesco I, “un progetto di sviluppo integrale, per essere autentico, deve offrire deve raggiungere e offrire possibilità a tutti. Un ruolo fondamentale è svolto dalla redistribuzione della ricchezza prodotta dall’intera società”.
Un discorso ben più a sinistra di quelli pronunciati dai piddini con o senza elle.
Quel dieci per cento, quei top manager vanno colpiti col prelievo fiscale per consentire il reddito di cittadinanza, un piano per dare lavoro a milioni di giovani, la tutela dei beni e servizi pubblici oggi duramente colpiti dal taglio della spesa. Così come, allo stesso fine, vanno tagliate le spese inutili (armamenti, grandi opere, appannaggi e privilegi delle varie caste).
Tutto il resto sono chiacchiere demagogiche, armi di distrazione di massa, roba da Letta, Alfano & C.
Se fossi in Grillo non parlerei male dei sindacati in generale, forse di alcuni sì
Crisi, senza sinistra non c’è salvezza
di Fabio Marcelli | 19 maggio 2013
Ci sono due dati, che emergono da un recente studio della Cgil, che fotografano meglio di ogni discorso l’attuale situazione in cui si trovano oggi il nostro ed altri Paese e le cause profonde e reali della crisi.
Il primo: il 47% della ricchezza italiana è in mano al 10% delle famiglie.
Il secondo: c’è un rapporto di 1 a 163 fra lo stipendio medio di un lavoratore dipendente e quello di un top manager.
Il terzo dato su cui riflettere è invece estratto dall’intervento di Maurizio Landini alla manifestazione della Fiom di ieri: secondo la Banca d’Italia negli ultimi vent’anni c’è stato un passaggio di 15 punti di Pil, pari a 230 milardi di euro dagli stipendi ai profitti e alle rendite.
Ovviamente nessuna forza politica o quasi mette questi dati elementari ma tanto significativi al centro della propria riflessione. Non il Pd che da tempo non è più un partito di sinistra. Non il Movimento Cinque Stelle che di sinistra non è mai stato.
Eppure, se non partiamo da qui non andiamo da nessuna parte. Una società iniqua e afflitta da tali disuguaglianze è votata alla catastrofe. Non solo morale, ma anche economica. Che sviluppo ci può essere, infatti, se non c’è domanda e se i consumi sono destinati ad essere sempre più quelli di lusso?
Bisogna quindi ricostruire una sinistra che sia all’altezza di questa sfida, quella di costruire una società egualitaria e realmente democratica.
Come scriveva tempo fa il cardinale Bergoglio, attuale Papa Francesco I, “un progetto di sviluppo integrale, per essere autentico, deve offrire deve raggiungere e offrire possibilità a tutti. Un ruolo fondamentale è svolto dalla redistribuzione della ricchezza prodotta dall’intera società”.
Un discorso ben più a sinistra di quelli pronunciati dai piddini con o senza elle.
Quel dieci per cento, quei top manager vanno colpiti col prelievo fiscale per consentire il reddito di cittadinanza, un piano per dare lavoro a milioni di giovani, la tutela dei beni e servizi pubblici oggi duramente colpiti dal taglio della spesa. Così come, allo stesso fine, vanno tagliate le spese inutili (armamenti, grandi opere, appannaggi e privilegi delle varie caste).
Tutto il resto sono chiacchiere demagogiche, armi di distrazione di massa, roba da Letta, Alfano & C.
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