quo vadis PD ????

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
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mariok

Re: quo vadis PD ????

Messaggio da mariok »

Mi sembra di assistere ai discorsi dei tifosi che parlano della formazione della nazionale.

Visto che ci troviamo io metterei Maradona alle politiche giovanili.
shiloh
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da shiloh »

mariok ha scritto:Mi sembra di assistere ai discorsi dei tifosi che parlano della formazione della nazionale.

Visto che ci troviamo io metterei Maradona alle politiche giovanili.

vabbè...meglio lui che Don Gelmini.

resta il fatto che "una squadra" che sia di calcio o di governo,
non può prescindere da "una formazione".

ed ovviamente,essendo noi italians...ognuno c'ha la sua.
camillobenso
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da camillobenso »

shiloh ha scritto:
camillobenso ha scritto:


da Repubblica 4.12.12
La vecchia guardia rialza la testa.

Bindi: io mi candido.

Fioroni: non mollo.

Il segretario frena: decide la Direzione, deroghe individuali


di Giovanna Casadio

Bersande c'avrebbe un modo "democratico" per mettere a riposo questi residuati triassici e senza scomodare "la direzione":

primarie anche per le liste.

A differenza dei piazzisti che usano smisuratamente la definizione che tutto quello che fanno e dicono è per l’Italia, o esageratamente “Per il bene dell’Italia” ( Che si chiamassero Italia di nome e cognome tutti quanti non mi risulta affatto, eppure insistono), mentre in realtà tutto il loro operato è inteso solo a pro di se stessi, altrimenti dopo solo vent’anni dal disastro della Prima Repubblica non saremmo qui conciati da sbatter via peggio di allora,…. il problema Italia a me personalmente interessa.

Ergo.

Prodi al Quirinale ce lo vedo bene, ma preferirei che ricoprisse il ruolo di ministro dell’Economia o in alternativa ministro degli Esteri, con la seguente motivazione:

L’Italia dal punto di vista industriale in questa fase è rasa al suolo. Bisogna ricominciare da zero e quindi ci vuole in quel dicastero un tecnico competente che abbia già fatto il politico.

Romano, in questo momento è tra i massimi esperti di economia e politica industriale italiano, e non a caso è stato chiamato come consulente dai “compagni miliardari” del Dragone.

E’ uno che conosce molto bene l’economia internazionale.

In attesa che le trivellazioni della buona Passera ci facciano diventare ricchi come gli sceicchi arabi, dobbiamo tirare a campare con quello che passa il convento.

Romano ha spesso lodato Monti, e ha fatto male perché se è vero che il premier ha ridato un minimo di prestigio a livello internazionale all’Italia, per il solo fatto che era differente dal piazzista, barzellettiere, saltimbanco di Hardcore, è altrettanto vero che ha contribuito a finire l’opera di distruzione del sistema interno italiano iniziato dal suo predecessore.

E’ un compito immane perché il sistema imprenditoriale non può reggere con una tassazione al 70 %, va fuori mercato sia sul mercato estero che su quello interno.

Quando si sono visti i primi provvedimenti di Monti, sia sul vecchio forum che su questo, ho segnalato che questo modus operandi ci avrebbe impiccati tutti quanti per via che avrebbe alimentato all’infinito la spirale della recessione che alla fine spinge verso la depressione. Gli indicatori economici degli ultimi mesi stanno proprio ad indicare che stiamo facendo i primi passi all’interno della depressione.

Manca lavoro e non circolano soldi. I pagamenti delle imprese sono a babbo morto. Manca il credito per le piccole e medie imprese perché non hanno i santi in paradiso.

Per di più agli imprenditori lombardi, ma sono sicuro anche di altre regioni perché il cancro delle Mafie SpA si è esteso su tutto il territorio nazionale, sono sottoposti a vessazione.

In Lombardia e nel Veneto, quelli che fuggono sono molti. Malgrado una tassazione del 70% lo Stato non protegge l’imprenditoria italiana dalle Mafie SpA.

Mentre negli anni precedenti dopo il periodo d’oro della Silicon Valley veneta le aziende di quell’area cercavano fortuna altrove ,in altri Paesi, perché la mucca Carolina di mamma Dc aveva le mammelle sgonfie, gli imprenditori non avevano di certo il mio plauso. Ora, con questi dati economici e di lontananza da parte dello Stato, gli imprenditori hanno la mia comprensione.

Bisogna rimediare subito perché agli imprenditori che se ne vanno corrisponde il dato di disoccupazione che ci ha fatto pervenire l’Istat la scorsa settimana.

Ma dubito che Romano accetti, anche dopo le ultime dichiarazioni in cui sembrava piuttosto insolentito.

D’altra parte non ha tutti i torti, perché i signori che gli hanno fatto il doppio servizietto sono ancora tutti li.

E’ stato scottato dalla DC che aveva servito nei migliori dei modi e quindi nel 1995-1996 pensava che i compagnucci della parrocchietta fossero migliori dei falsoni “democratici”…cristiani.

Si è accorto che non è così, e adesso, come tutti gli esseri umani che sono stati scottati dall’acqua calda hanno paura e non si fidano anche di quella fredda.

Andrebbe bene anche al ministero degli Esteri in quanto oltre ad essere conosciuto ed apprezzato all’estero con la sua competenza economica potrebbe impostare una politica che porti a casa un po’ di lavoro.


Se Vendola vuole fare il ministro del Welfare, dia una prova forte di non essere ambiguo come è stato negli ultimi tempi giocando a carte scoperte e non facendo finta di non sapere cosa hanno in mente i defunti.

Lui, da almeno tre mesi sta dicendo di essere incompatibile con Casini, ovviamente ricambiato generosamente. Basta rivedere il servizio di Agorà postato ieri su quanto afferma Galletti, braccio destro di monsignore.

Bersande a poche ore dalla chiusura della campagna del ballottaggio ha dichiarato che la prossima legislatura vedrà l’alleanza tra “”progressisti”” e “”moderati””.

Dopo la vittoria ha dichiarato che a Casini lascia la porta aperta.

Marina Sereni stamani ha ripetuto il demi demi dell’alleanza aperta (al Vaticano SpA e a tutti gli altri poteri forti, compresi quello di don Totò vasa vasa).

Vendola non può permettersi di fare finta di niente.

La volpe del Tavoliere in collegamento da New York, dalla Gruber ha dichiarato un paio di mesi fa, circa, che quella di Vendola e Casini è solo propaganda e che alla fine faranno quello che vogliono il gatto e la volpe, cioè Bersande e il duca conte marchese del Grillo, Max.

La sua ambiguità è andata avanti per troppo tempo, chiarisca e non trascini l’unica parvenza rappresentativa all’interno del calderone di POLTRONE & FORCHETTE.

Bersande subito dopo la vittoria ha dichiarato : <<Ora andremo avanti diritti per il governo senza raccontare balle>>.

Quella era di per sé già una mastodontica balla ad uso e consumo per il merla merlorum sempre plaudente.

L’ambiguità dell’alleanza con Casini non la dissolverà di certo Bersande, che nell’ambiguità ci sguazza

Quindi tocca a Vendola chiarire in modo definitivo questo punto, o dentro o fuori, perché i deboli in tutti i sensi, quelli che di politica ci capiscono poco, quelli che sono impegnatissimi a sopravvivere e non hanno il tempo di seguire la politica, che non comprendono i loro giochetti da bassa cucina democristiana, deve troncare questo modo di fare, …di prenderli all’infinito per il kiulen:

Il duca conte marchese del Grillo, Max è preferibile che continui a far altro, come ha dichiarato domenica sera nell’intervista alla 7. E’ molto impegnato. Meglio così, stia alla larga dalla politica primaria.

BINDI O LA PUPPATO PRESIDENTE DELLA CAMERA,
CASINI PRESIDENTE DEL SENATO,
E POI MINISTERI PER BARCA, LETTA, TABACCI E RICCARDI…

Lassamo perde. La situazione è tragica, non trasformiamola in tragicommedia all’italiana delle ultime puntate della telenovela “La nuova POLTRONE & FORCHETTE”, prima dell’inabissamento del Titanic Italia.
shiloh
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da shiloh »

@Tion,
e se poi le primarie per la composizione delle liste le fanno davvero...che dirai ???

che mandiamo al governo dei signor nessuno ???
camillobenso
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da camillobenso »

shiloh ha scritto:@Tion,
e se poi le primarie per la composizione delle liste le fanno davvero...che dirai ???

che mandiamo al governo dei signor nessuno ???



In prima battuta direi:

La gallina, quando va dentro il brodo, non ci va mica a far l'idromassaggio


... poi ti dirò il resto.......
camillobenso
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da camillobenso »

shiloh ha scritto:@Tion,
e se poi le primarie per la composizione delle liste le fanno davvero...che dirai ???

che mandiamo al governo dei signor nessuno ???
Non dimentichiamo mai che questa è la terra dei gattopardi, dove si cambia tutto affinché tutto rimanga immutato come prima.

E’ stata l’Annunziata domenica sera su La7 ad anticipare che dal suo punto di vista, la svolta c’è se si terranno le primarie per i candidati.

In via del tutto teorica, si, …….ma:

1) Se ci fossero le primarie per i candidati significa che i defunti stanno muovendo i primi passi verso la democrazia.

2) Al che mi chiedo subito: <<Può un’oligarchia suicidarsi in questo modo aprendo alla democrazia?>>

3) Se però uno ci credesse veramente a tutto questo sa che queste cose non si mettono su in tempi brevi come stanno facendo per le primarie i bucaneros, ammesso che le facciano.

Ci vuole tempo e devono essere preparate accuratamente, senza fare la grillata delle parlamentari quando a maggio, dopo la vittoria alle comunali, il problema si era presentato subito.

Dopo una settimana di riposo quelli del M5S avrebbero dovuto muoversi subito per mettere in piedi una macchina completamente nuova che ha bisogno di studio, collaudo e rodaggio.

Grillo ha una capacità straordinaria per individuare subito le manchevolezze degli avversari. E’ stato il suo mestiere per tutta la vita e gli viene facile. Mentre su queste cose non ci sta.

E Bersande dovrebbe copiare l’errore, mettere in piedi una macchina a cui avrebbe dovuto mettere mano perlomeno 2 anni fa? Passi per Grillo che è un principiante della politica, mentre Bersande ci sta da una vita.

Fatte ora in tutta fretta senza prepararle bene sarebbe l’ennesimo fumo negli occhi per i poveri elettori, perché se le facessero, i nuovi arrivati sarebbero completamente alla mercé del vecchio apparato perché solo lui conosce come funziona l’ambaradan, con trucchi e trucchetti al seguito.

Ci sono poi altri problemi da chiarire.

4) I parlamentari che vengono eletti per andare alle Camere, avranno sempre lo stesso ruolo di “SCHIACCIABOTTONI” su istanze presentate dalla direzione oppure avranno un ruolo democratico dove possono discutere su tutto e non accettare a scatola chiusa quello che ti impone la direzione?

L’unica parlamentare nella storia repubblicana che si è ribellata a questa deriva oligarchica in cui il parlamentare è relegato nel ruolo di schiaccia bottoni è stata Franca Rame, che per questo motivo ha abbandonato l’Idv.

Molto probabilmente la deputata Rame se lo poteva permettere perché a soldi stava bene e non aveva bisogno di quel posto per tentare di arricchirsi.

Questo è o non è un problema da risolvere???

5) Poi c’è il problema di chi dovrebbe rimanere, tra i parlamentari uscenti, perché non si può ripetere l’errore di “Ghe pensi mi” del 1994 quando ha portato i suoi uomini inesperti alle Camere e prima che cominciassero a capire come funzionava l’ambaradan è passato un po’ di tempo alcquanto prezioso.
Sarebbe quindi opportuno che l’avanzata ipotesi di “democrazia” facesse una passo in più.

Piaccia o non piaccia a lorsignori della casta, il voto è una forma di contratto in cui dal punto di vista numerico i cittadini stabiliscono chi entra in parlamento, e con la maggioranza chi deve governare.

Ma come tutti i contratti, alla fine del mandato ci vuole un rendiconto.

Ed è li che dovrebbe entrare la democrazia, stabilendo con il voto un gruppo di parlamentari che più si sono meritati di rappresentare l’elettorato nel corso della legislatura.

Ma per fare questo occorre modificare la Costituzione.
mariok

Re: quo vadis PD ????

Messaggio da mariok »

camillobenso ha scritto:
1) Se ci fossero le primarie per i candidati significa che i defunti stanno muovendo i primi passi verso la democrazia.

2) Al che mi chiedo subito: <<Può un’oligarchia suicidarsi in questo modo aprendo alla democrazia?>>
Tranquilli. Questi con le "regole" ormai sono espertissimi.
CRONACHE
05/12/2012

Il Pd pensa alle primarie
anche per il Parlamento


Una quota sarà scelta “dall’alto”. Resta il nodo della legge elettorale

PAOLO FESTUCCIA

ROMA
Primarie sì, ma quando e come. E soprattutto con quale legge elettorale? L’attuale o la «probabile» (o meglio «improbabile», visto che l’accordo tra le forze politiche non c’è? È questo il dibattito vero nel Partito democratico. Perché poi, per dirla, alla Bersani, «le tecnicalità», o meglio, «le modalità e i tempi si trovano».

Ma è chiaro che il nodo sul «come» si andrà al voto resta cruciale, non foss’altro per i confini che ne deriverebbero sui collegi. A cominciare dal porcellum, e ai rischi che creano collegi troppo ampi per far disputare la competizione tra candidati. Da qui ne discende il primo corollario: saranno di collegio o circoscrizionali? E come limare le differenze tra Camera e Senato? Ma al di là dei dubbi, la macchina organizzativa del Pd è già allestita. Con l’ultima incognita (e non di poco conto) sulla data del voto: tempi stretti, anzi strettissimi, nel caso di eventuale election-day come chiede il Pdl.

Ma, inciampi di governo a parte, la road map del Pd è già abbastanza stilata, probabilmente già «cucita» pure per un nuovo impianto di legge elettorale. Ipotesi, certo. Ma di fatto sul fronte della selezione dei candidati appare probabile il ricorso alle primarie riservando una quota, 20-30 per cento alle scelte di direttivo per le cosiddette «competenze». Del resto, spiega Bersani, «ci vuole pure qualcuno che capisca di finanza pubblica». Ma non solo. Ci sono poi quelli indicati dalle correnti di minoranza, e un’ulteriore quota per le cosiddette quote rosa.

Numeri e seggi alla mano, Romano Prodi resta comunque tra coloro che forse proprio attraverso le primarie auspica il ricambio generazionale. L’ex premier è stato tra i primissimi a parlare di «primarie di collegio», magari, «legate a una legge elettorale che restituisca voce ai cittadini», e così si è espresso pure Enrico Letta. Anche se, osserva Gian Claudio Bressa, il metodo delle primarie potrebbe far saltare alcune esperienze significative. «Tra noi - spiega Bressa - ci sono parlamentari indispensabili, gente che fa funzionare le commissioni».

Tema quest’ultimo caro anche al segretario del Pd che non ha mancato di ribadire, che sì è necessario mettere in campo «largamente una nuova generazione, ma con qualche presidio di esperienza, perché l’Italia deve essere governata e non si possono fare cose stravaganti». Opinione condivisa anche da chi, dentro il Pd, preferirebbe una selezione verticistica piuttosto che la selezione tra i cittadini. La discussione, dunque, resta aperta. Come resta in piedi l’idea, ad esempio, dell’ex ministro Pd Beppe Fioroni secondo il quale il miglior modo per selezionare la classe dirigente, resta quello di una nuova «legge elettorale con le preferenze». Diversamente la pensa Salvatore Vassallo: «C’è un impegno del segretario nel farle, anche se nella realtà dei fatti in alcune regioni c’è disponibilità in altre no».
http://www.lastampa.it/2012/12/05/itali ... agina.html
camillobenso
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Re: quo vadis PD ????

Messaggio da camillobenso »

I conti senza l'oste.

Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco (Giovanni Trapattoni)

Come già segnalato ieri, una votante del primo turno, renziana, intervistata da La7 ha dichiarato che se vinceva Bersani non avrebbe votato per il Pd.

Ieri la conferma da un articolo de La Stampa.



La Stampa 5.12.12

Verso il 2013 dopo il ballottaggio
Metà degli elettori di Renzi non voterà il centrosinistra
di Marco Castelnuovo

È la domanda delle domande. Che faranno gli elettori di Renzi?

Il sindaco di Firenze ha allargato il campo del centrosinistra, portando al voto per le primarie del centrosinistra migliaia di persone che in precedenza mai avevano votato il Pd o i partiti alleati.

In una competizione particolare come le elezioni primarie, ha inoltre agganciato elettori normalmente più tiepidi.

Si calcola che il 42% di chi ha scelto al primo turno Renzi, abbia votato per la prima volta a un’iniziativa di partito come quella delle primarie.


Ma ora che Renzi ha perso, quanti di questi elettori renziani continueranno a votare il centrosinistra?

Meno di uno su due.

Secondo i dati del gruppo di ricerca sulle primarie guidato dai professori Luciano Fasano e Fulvio Venturino per conto della Sisp, Società Italiana di Scienza Politica infatti, solo il 49% di chi ha scelto Renzi al ballottaggio (circa mezzo milione di votanti) sceglierà sicuramente il centrosinistra alle politiche di primavera.

Il 51% invece resta sospeso.



Più di uno su tre (il 35%) deciderà solo al momento del voto, pronta a farsi convincere da Bersani ma attenta a quel che accade dall’altra parte. Il 12% voterà per un’altra coalizione, il 4% non andrà a votare. «In generale, i sostenitori di Renzi mostrano scarsa fedeltà alla coalizione di centrosinistra - spiega il professor Fasano -.

Un dato che fa il paio con quanto rilevato già in occasione delle primarie comunali di Firenze nel 2009, alle quali Renzi era in lizza come candidato alla carica di sindaco».

In caso di esito opposto, cioè di una vittoria di Renzi, due bersaniani su tre erano comunque disposti a votare per un centrosinistra con il rottamatore candidato premier.

Una cifra sensibilmente più alta.

Ed è interessante notare la differenza tra coloro che già oggi annunciano di non votare per il centrosinistra in caso di vittoria dell’avversario interno.


Il 16% dei renziani, contro il 7% dei bersaniani. Meno della metà.

«L’elettorato di Renzi spiega Fasano -, rappresenta senza dubbio un elettorato più volatile, la cui mobilitazione a favore del centrosinistra in occasione delle prossime elezioni politiche non può darsi a priori per scontata».


Secondo Fasano e Venturino, «come sottolineato da Elisabetta Gualmini nel suo editoriale su “La Stampa” di lunedì, a questo punto spetta a Bersani non restringere i confini del centrosinistra dentro un perimetro troppo stretto».

Per il resto è interessante notare che gli elettorati di Bersani e Renzi si assomigliano per genere, titolo di studio e classe di età.

Chi ha votato Vendola al primo turno ha scelto massicciamente, come previsto, Bersani. C’è infine una minima percentuale (circa il 2%) - spiega Venturino - «una piccolissima quota di selettori, pari al 2 per cento, che ha votato per uno dei due candidati al primo turno e per il suo competitore al ballottaggio».
"twitter@chedisagio"
Amadeus

Re: quo vadis PD ????

Messaggio da Amadeus »

Sono cifre "a caldo" .
E' evidente che Renzi rappresentava una svolta , una ventata d'aria fresca , o anche un voto di "protesta" interna considerate le innovazioni contenute nel programma ( per i renziani of course) .
caduta questa "speranza" la reazione istintiva è : farete a meno del mio voto, io un partito immobile e responsabile di x e y non lo voto più...etc etc
di fatto si è aperta una trattativa "segreta" : intanto Renzi appoggia Bersani e quindi dalla testa si ha una precisa indicazione , poi c'è da vedere come Bersani intende fare proprie le istanze di 4 elettori su 10 . certamente non basta mettere dei faccini puliti e accattivanti per dimostrare di essersi rinnovati ( vedi Ballarò ) , ci vogliono dei fatti, delle prese di posizione ben precise sui punti cari a Renzi.
Poi c'è il terzo punto , ammesso che l'immobilismo dei vegliardi si mantenga inalterato , un Renziano chi vota?
non è facile .
per quanto sia stato attaccato di strizzare l'occhio a destra non è che poi esista un riferimento effettivo.
Montiani, no
Carini, no
Casini, manco pe sogno.
Quindi per ora è solo una dichiarazione da "botta di nervi" , con semi apertura all'interno.
Bersani e co. non possono cadere dal pero.
Joblack
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Iscritto il: 21/02/2012, 22:08

Re: quo vadis PD ????

Messaggio da Joblack »

Amà,

concordo con la tua analisi, ed è possibile che una parte dei sostenitori di Renzi non siano di sinistra ma piuttosto giovani innamorati di FB e del classico "mi piace" ed amanti delle novità, senza che si entri nel merito su cos'è la sua novità.

Cmq tutti i miei amici del PD intendo quelli + giovani, sotto i 30 anni, sono stati tutti per Renzi e mi hanno + volte sollecitato a votarlo.

Io di contro li ho invitati a firmare i referendum FIOM sugli art.8 e 18, ma ho ricevuto solo "spallucce".

Per quanto riguarda Bersande credo che questa sua vittoria debba essere giocata tutta all'interno del PD isolando ed espellendo gli ex margherita, ed inserendo forze nuove tipo la serracchiani, moretti, i civati, renzi ed i suoi amici nel direttivo per far diventare il partito realmente democratico aperto alle istanze dei lavoratori.

Se Bersande non lo fa ....... bisogna inventarsi una sinistra antagonista ad un pensiero unico che con Renzi avrebbe complicato la vita politica per altri 20 anni.

Un caro saluto.
Ultima modifica di Joblack il 06/12/2012, 11:50, modificato 1 volta in totale.
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‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
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