shiloh ha scritto:camillobenso ha scritto:
da Repubblica 4.12.12
La vecchia guardia rialza la testa.
Bindi: io mi candido.
Fioroni: non mollo.
Il segretario frena: decide la Direzione, deroghe individuali
di Giovanna Casadio
Bersande c'avrebbe un modo "democratico" per mettere a riposo questi residuati triassici e senza scomodare "la direzione":
primarie anche per le liste.
A differenza dei piazzisti che usano smisuratamente la definizione che tutto quello che fanno e dicono è per l’Italia, o esageratamente “Per il bene dell’Italia” ( Che si chiamassero Italia di nome e cognome tutti quanti non mi risulta affatto, eppure insistono), mentre in realtà tutto il loro operato è inteso solo a pro di se stessi, altrimenti dopo solo vent’anni dal disastro della Prima Repubblica non saremmo qui conciati da sbatter via peggio di allora,…. il problema Italia a me personalmente interessa.
Ergo.
Prodi al Quirinale ce lo vedo bene, ma preferirei che ricoprisse il ruolo di ministro dell’Economia o in alternativa ministro degli Esteri, con la seguente motivazione:
L’Italia dal punto di vista industriale in questa fase è rasa al suolo. Bisogna ricominciare da zero e quindi ci vuole in quel dicastero un tecnico competente che abbia già fatto il politico.
Romano, in questo momento è tra i massimi esperti di economia e politica industriale italiano, e non a caso è stato chiamato come consulente dai “compagni miliardari” del Dragone.
E’ uno che conosce molto bene l’economia internazionale.
In attesa che le trivellazioni della buona Passera ci facciano diventare ricchi come gli sceicchi arabi, dobbiamo tirare a campare con quello che passa il convento.
Romano ha spesso lodato Monti, e ha fatto male perché se è vero che il premier ha ridato un minimo di prestigio a livello internazionale all’Italia, per il solo fatto che era differente dal piazzista, barzellettiere, saltimbanco di Hardcore, è altrettanto vero che ha contribuito a finire l’opera di distruzione del sistema interno italiano iniziato dal suo predecessore.
E’ un compito immane perché il sistema imprenditoriale non può reggere con una tassazione al 70 %, va fuori mercato sia sul mercato estero che su quello interno.
Quando si sono visti i primi provvedimenti di Monti, sia sul vecchio forum che su questo, ho segnalato che questo modus operandi ci avrebbe impiccati tutti quanti per via che avrebbe alimentato all’infinito la spirale della recessione che alla fine spinge verso la depressione. Gli indicatori economici degli ultimi mesi stanno proprio ad indicare che stiamo facendo i primi passi all’interno della depressione.
Manca lavoro e non circolano soldi. I pagamenti delle imprese sono a babbo morto. Manca il credito per le piccole e medie imprese perché non hanno i santi in paradiso.
Per di più agli imprenditori lombardi, ma sono sicuro anche di altre regioni perché il cancro delle Mafie SpA si è esteso su tutto il territorio nazionale, sono sottoposti a vessazione.
In Lombardia e nel Veneto, quelli che fuggono sono molti. Malgrado una tassazione del 70% lo Stato non protegge l’imprenditoria italiana dalle Mafie SpA.
Mentre negli anni precedenti dopo il periodo d’oro della Silicon Valley veneta le aziende di quell’area cercavano fortuna altrove ,in altri Paesi, perché la mucca Carolina di mamma Dc aveva le mammelle sgonfie, gli imprenditori non avevano di certo il mio plauso. Ora, con questi dati economici e di lontananza da parte dello Stato, gli imprenditori hanno la mia comprensione.
Bisogna rimediare subito perché agli imprenditori che se ne vanno corrisponde il dato di disoccupazione che ci ha fatto pervenire l’Istat la scorsa settimana.
Ma dubito che Romano accetti, anche dopo le ultime dichiarazioni in cui sembrava piuttosto insolentito.
D’altra parte non ha tutti i torti, perché i signori che gli hanno fatto il doppio servizietto sono ancora tutti li.
E’ stato scottato dalla DC che aveva servito nei migliori dei modi e quindi nel 1995-1996 pensava che i compagnucci della parrocchietta fossero migliori dei falsoni “democratici”…cristiani.
Si è accorto che non è così, e adesso, come tutti gli esseri umani che sono stati scottati dall’acqua calda hanno paura e non si fidano anche di quella fredda.
Andrebbe bene anche al ministero degli Esteri in quanto oltre ad essere conosciuto ed apprezzato all’estero con la sua competenza economica potrebbe impostare una politica che porti a casa un po’ di lavoro.
Se Vendola vuole fare il ministro del Welfare, dia una prova forte di non essere ambiguo come è stato negli ultimi tempi giocando a carte scoperte e non facendo finta di non sapere cosa hanno in mente i defunti.
Lui, da almeno tre mesi sta dicendo di essere incompatibile con Casini, ovviamente ricambiato generosamente. Basta rivedere il servizio di Agorà postato ieri su quanto afferma Galletti, braccio destro di monsignore.
Bersande a poche ore dalla chiusura della campagna del ballottaggio ha dichiarato che la prossima legislatura vedrà l’alleanza tra “”progressisti”” e “”moderati””.
Dopo la vittoria ha dichiarato che a Casini lascia la porta aperta.
Marina Sereni stamani ha ripetuto il demi demi dell’alleanza aperta (al Vaticano SpA e a tutti gli altri poteri forti, compresi quello di don Totò vasa vasa).
Vendola non può permettersi di fare finta di niente.
La volpe del Tavoliere in collegamento da New York, dalla Gruber ha dichiarato un paio di mesi fa, circa, che quella di Vendola e Casini è solo propaganda e che alla fine faranno quello che vogliono il gatto e la volpe, cioè Bersande e il duca conte marchese del Grillo, Max.
La sua ambiguità è andata avanti per troppo tempo, chiarisca e non trascini l’unica parvenza rappresentativa all’interno del calderone di POLTRONE & FORCHETTE.
Bersande subito dopo la vittoria ha dichiarato : <<Ora andremo avanti diritti per il governo senza raccontare balle>>.
Quella era di per sé già una mastodontica balla ad uso e consumo per il merla merlorum sempre plaudente.
L’ambiguità dell’alleanza con Casini non la dissolverà di certo Bersande, che nell’ambiguità ci sguazza
Quindi tocca a Vendola chiarire in modo definitivo questo punto, o dentro o fuori, perché i deboli in tutti i sensi, quelli che di politica ci capiscono poco, quelli che sono impegnatissimi a sopravvivere e non hanno il tempo di seguire la politica, che non comprendono i loro giochetti da bassa cucina democristiana, deve troncare questo modo di fare, …di prenderli all’infinito per il kiulen:
Il duca conte marchese del Grillo, Max è preferibile che continui a far altro, come ha dichiarato domenica sera nell’intervista alla 7. E’ molto impegnato. Meglio così, stia alla larga dalla politica primaria.
BINDI O LA PUPPATO PRESIDENTE DELLA CAMERA,
CASINI PRESIDENTE DEL SENATO,
E POI MINISTERI PER BARCA, LETTA, TABACCI E RICCARDI…
Lassamo perde. La situazione è tragica, non trasformiamola in tragicommedia all’italiana delle ultime puntate della telenovela “La nuova POLTRONE & FORCHETTE”, prima dell’inabissamento del Titanic Italia.