iafran ha scritto:Rom ha scritto:non è un dramma se si creano duplicati o qualche sovrapposizione di argomenti, perché le sbavature, le imperfezioni fanno parte di ogni conversazione viva, fatta con calore e spontaneità, con libertà, e in un questo senso vanno non solo e non tanto "tollerate", ma salvaguardate.
A pensarci bene un doppione non sarebbe neanche notato se l'argomento ritorna di attualità o si ripresenta con altre sfumature a distanza di tempo.
Ci ho pensato, e ho riflettuto soprattutto sulle garbate notazioni di ET e di Flavio, che hanno apprezzato l'argomento e allo stesso tempo hanno fatto capire che consideravano esaurita la sua "spinta propulsiva", dopo dieci pagine di discussione.
Sì, in effetti, quello che si poteva e doveva dire nel merito dell'assunto iniziale è stato detto: sia da parte mia, che ho sollevato il problema, sia da parte di chi sembra apprezzare il diluvio citazionistico.
E' stato detto "tutto", beninteso, per quanto riguarda le motivazioni - le mie, per spiegare il motivo dell'avversione, quelle dei sostenitori e autori del diluvio, per spiegare il motivo che li muove.
Ma nel corso di queste spiegazioni sono emersi molti argomenti correlati, che rimangono sospesi: argomenti che a me sembrano importanti e interessanti - non da oggi, e certamnte non riferiti specificamente a questo forum.
Quindi, dopo aveci pensao, ho deciso di tenere in vita e in evidenza questo thread, considerandolo il contenitore delle riflessioni su quello che possiamo definire "argomento forum".
Anche perché, visitando altri thread, mi sembra che questo sia pressoché l'unico che al momento è refrattario all'invasione degli articoli del Fatto. Al momento, perchè l'appiglio per piazzare un paio di articoletti qualcuno lo può sempre trovare, e comunque ben vengano anche loro: non credo che se ne possano trovare più di uno o due, massimo massimo tre, che abbiano una ragionevole attinenza con l'argomento.
Qui, insomma, chi interviene non solo è "costretto" a parlare in proprio, e a riflettere in proprio, ma riesce anche facilmente a capire cosa deve fare. E ha lo spazio per farlo.
Dico questo, dopo aver dato uno sguardo al thread sulla
Democrazia perduta: un argomento interessante, direi anzi essenziale ed estremamente vasto. Potremmo perfino dire che il forum stesso nasca, o almeno troverebbe un suo fondamento esaustivo, sotto questo titolo: Democrazia perduta.
Ho visitato il thread, ho letto gli articoli e mi sono chiesto: e adesso che devo fare? Commentare gli articoli? Aggiungere le mie riflessioni sul tema? Non mi sono potuto chiedere se dovevo risponde, dialogare con altri forumisti, per mancanza di materiale.
In una convesrazione privata, di fronte a questi articoli, mi verrebbe solo da dire che certe cose le pensiamo e le sappiamo da tempo: ci siamo già allenati su "l'uomo della provvidenza" con il berlusconismo, per vent'anni, e già allora l'argomento non era nuovo nelle sue linee generali, dato che nella storia italiana il problema si pone con sconcertante regolarità.
Quindi un commento dovrebbe rivolgersi alla figura degli autori di questi articoli, come per esempio Pansa, e al loro personalissimo timing critico: il contenuto, in sé, non richiede commenti, dato che è una specie di
summa theologica di tutto quanto c'è da dire e abbiamo detto, e pensato, tutti noi - sia pure a puntate - durante la resistibile ascesa del Bel Ami di Rignano.
Diverso sarebbe, se questi articoli fossero celebrativi, cioè negassero l'idea stessa della Democrazia perduta: ci sarebbero stimoli per controbattere, ma controbattere a chi? All'autore, fingendo che sia in collegamnto con noi? Bah.
Allora, l'alternativa: aggiungere a questi articoli una mia riflessione altrettanto generale? Una mia versione del ritratto di Bel Ami, dei suoi vezzi e dei suoi vizi? A che serve? A far vedere che sono "bravo" quanto Pansa o la Truzzi? Bah.
Nota bene: io dico "bah", ma lo dicono col loro silenzio anche gli altri, che infatti contribuscono poco al thread, nonostante che certissimamente l'argomento interessi tutti.
C'è quindi un problema di compatibilità, come mi spiegava il muratore che ha fatto qualche lavoro a casa mia, quando bisognava scegliere il materiale da usare: c'è una filera della pietra-e-calce, e c'è una filiera di forati-e-cemento, e c'è quella di legno con legno. Si possono anche mettere insieme in modo eterogeneo, ma serve più lavoro per ottenere un'estetica rifinita - sempre che non si creino incompatibilità insanabili nel legarli materialmente.