L'ANALISI
Elezioni Usa, sei mesi in netto recupero
così Romney si è avvicinato a Obama
Sul sito dell'Huffington Post America (e qui sotto) i dati di tutti i maggiori sondaggi sulla corsa presidenziale 2012 e la loro media. Che dimostra che il vantaggio di Barack Obama si è ridotto molto negli ultimi mesi. Ma i valori assoluti contano poco, visto che a fare la differenza saranno sei o sette Stati chiave. Ecco quali
http://www.repubblica.it/esteri/elezion ... ef=HREC2-4
I SONDAGGI nelle elezioni per la Casa Bianca vanno sempre guardati con sospetto: dire che Romney o Obama hanno un vantaggio di due o tre punti percentuali è significativo fino a un certo punto, visto che l'elezione si decide su base statale. E quel vantaggio - calcolato su tutta la popolazione - nella media dei sondaggi (come calcolato da Huffington Post) vede Obama appena avanti su Romney, in netto recupero da mesi. Ma in realtà a livello di Stati chiave il risultato può essere diverso.
Il sistema elettorale Usa. Come è noto, essendo gli Stati Uniti una repubblica federale, il sistema elettorale è su base regionale. Questo significa che i voti dei cittadini non finiscono virtualmente in una stessa urna, ma in 50 urne diverse, una per ogni Stato, sulla base del quale si assegnano dei delegati. Gli Stati più popolosi eleggono più "grandi elettori", come vengono chiamati. Per essere eletti, un candidato deve ottenere almeno 270 grandi elettori su 538.
Essendo quindi molti degli Stati "nettamente democratici" o "nettamente repubblicani", tanto che quei delegati si considerano già assegnati a un candidato a meno di sorprese o rivoluzioni, il numero di Stati in bilico che possono decidere l'elezione è molto limitato. E spesso sono sempre gli stessi.
LA SITUAZIONE
In questa fase, nella sfida tra Barack Obama e Mitt Romney, sono solo sette gli Stati che esperti e sondaggisti considerano in bilico (o tossup, come si dice in inglese).
Si tratta di Florida (29 grandi elettori), Ohio (18), North Carolina (15), Virginia (13), Wisconsin (10), Colorado (9), Iowa (6).
IL FRONTE DEMOCRATICO - 247 grandi elettori
Gli Stati considerati "fortemente democratici" sono New York, California, Oregon, Washington, New Mexico, Illinois, Maine, Vermont, Massachussetts, Rhode Island, Connecticut, New Jersey, Delaware, Maryland, District of Columbia. A cui si aggiungono Nevada, Minnesota, Michigan, Pennsylvania, New Hampshire che, dai sondaggi, risultano "abbastanza democratici" e non dovrebbero riservare sorprese. Questi Stati valgono al momento 247 grandi elettori.
IL FRONTE REPUBBLICANO - 191 grandi elettori
Il Great Old Party può contare invece su una solida maggioranza in Texas, Alaska, Montana, Idaho, Utah, Arizona, Wyoming, North Dakota, South Dakota, Nebraska, Kansas, Oklahoma, Arkansas, Louisiana, Alabama, Georgia, South Carolina, West Virginia, Kentucky, Tennessee, Indiana. Il Missouri è l'unico Stato che può essere definito "abbastanza repubblicano" da non preoccupare. Questi Stati, numerosi ma in gran parte poco popolosi, valgono 191 grandi elettori.
GLI STATI TOSSUP
Se gli Stati stabili fossero tutti confermati, a Obama basterebbe anche vincere nella sola Florida per garantirsi la rielezione. Questo perché la Florida vale 29 grandi elettori, che porterebbero Obama oltre la fatidica quota 270, a 276. Anche se di poco, sarebbe sufficiente.
Ma cosa dicono i sondaggi? Se si votasse oggi (sempre secondo HuffPo), la Florida sarebbe di Obama: la media dei sondaggi dà il Presidente una lunghezza avanti, con il 46,7% contro il 45,8% di Romney. Florida che varrebbe come detto la riconferma alla Casa Bianca, a prescindere dagli altri stati in bilico: l'Ohio verso Obama per due punti e mezzo percentuali, il Colorado ancora a Obama (+1% pari), North Carolina a Romney (48% a 46%), Virginia verso Obama (46% a 45%), Wisconsin a Obama (di quasi quattro punto), Iowa a Romney (45%-44%).
Certo, con vantaggi così stretti, ancora a due mesi dalle elezioni, i sondaggi valgono fino a un certo punto. E ovunque la tendenza è quella di un avvicinamento di Romney. Ma facendo i conti oggi Obama arriverebbe a 326 grandi elettori, contro 212 di Romney. Barack Obama ancora avanti quindi, ma da qui al 6 novembre, giorno del voto, tutto può cambiare.
(21 agosto 2012)