Re: La Questione Monti
Inviato: 13/04/2012, 21:40
Ultima spiaggia.
Nino Manfredi vedeva nudo nel film di Dino Risi del 1969. Io invece vedo nero da undici anni, da quando è ritornato al governo l’omino di Hardcore.
Il tempo è galantuomo e adesso, a meno di quel 24,9 % dello zoccolo duro del Pdl, il resto dell’Italia vede nero.
Da LeG annunciano: Il momento è grave.
Ha scritto Bruno Tinti:
Tutto questo, a mio parere, significa che il governo deve avere più coraggio e smetterla di correre dietro a presunti veti incrociati. Tanto, come dicevo, sono chiacchiere. L’asta delle frequenze, la riforma della giustizia, i tagli alla politica (finanziamenti ai partiti, stipendi ai politici, abolizione di Province, accorpamento di Comuni) sono tutte cose che il governo Monti può fare benissimo; tanto lo sanno tutti che quando spiumi un pollo questo strilla. Ma poi lo spiumi lo stesso.
Tinti tratta solo una minima parte di quello che Monti avrebbe dovuto fare.
Negli ultimi quattro mesi sto chiedendo a tutti coloro che si occupano di politica, anche di striscio, “come se ne viene fuori da questa situazione”.
Nessuno è in grado di dirlo, vedono tutti nero.
Se poi gli fai l’elenco delle cose che dovevano essere fatte concordano, ma aggiungono subito che non si può fare perché si toccano determinati interessi (La paraculata di ABC sul finanziamento pubblico dei partiti docet).
Però Tinti sostiene il contrario.
E’ stato Massimo Riva, lo storico giornalista economico de La Repubblica, l’altro giorno, ad ipotizzare che probabilmente Monti si è mangiato la manovra di dicembre non avendo provveduto a far partire i provvedimenti per l’economia.
Diciamo che è la scoperta dell’acqua calda perché Monti ha sbagliato completamente la manovra.
Sempre Riva sostiene che Monti ha scelto di agire per piccoli passi, prima l’austerità poi la crescita.
A questo punto sorge un grossen dubbien. Ma Monti è veramente all’altezza della situazione, oppure in molti gli hanno tappato la bocca imponendogli di agire e di limitarsi solo ad intervenire in determinati settori?
Qualunque sia la motivazione il risultato non cambia,….. la situazione è grave.
I dati economici del 2012 tutti con il segno meno non devono stupire nessuno, è la diretta conseguenza del “teorema Tinti”.
Ciò che stupisce, allarma e preoccupa, è l’affermazione del premier in Estremo Oriente.
<<La crisi è superata,..ora possiamo rilassarci>>
Superata la crisi????? Ma cosa gli ha preso a Monti ??? E’ affetto dal morbo di Berluskausen che prima di una settimana dal suo allontanamento da Palazzo Chigi raccontava ancora in pubblico che in Italia si stava bene, che alberghi, ristoranti, luoghi di villeggiatura erano pieni e che occorreva prenotare per poter usufruire del trasporto aereo?
Dieci giorni dopo quando si trovava in Egitto è stato completamente smentito dagli eventi.
La crisi economica peggiora e lo spread, il termometro attuale per misurare la febbre degli stati, segnala che tutto sta tornando ai livelli di quale mese fa. Tutto da rifare.
Il Prof. Monti cercando una via difensiva d’uscita ci fa sapere che lo spread è una cosa complessa che dipende da vari fattori.
Alla buonora, ha ragione, ma questo deve valere sempre e non solo quando si devono mettere a tacere i merli per ragioni di comodo.
Sostanzialmente lo spread è condizionato da :
1) Stato dell’arte di una singola nazione
2) Stato dell’arte di un singolo continente (nel nostro caso da quanto succede in Europa, vedi Spagna, Portogallo, Grecia.)
3) Da eventi economico-finanziari (Il balzo improvviso dell’altro giorno era dovuto alle difficoltà economico-finanziare di Usa e Cina)
Sui punti 2) e 3) non possiamo farci assolutamente nulla, sul punto 1) si.
Occorre poi chiarire una volta per tutte cosa pretendono gli investitori.
Chi intende investire comprando il nostro fabbisogno lo fa con la speranza – certezza che alla scadenza dei titoli possa riportare a casa quanto investito più l’interesse.
Diventa quindi evidente che i titoli a medio termine di tre anni, o quelli di lungo termine di cinque e dieci anni sono classificati titoli ad alto rischio.
Lo spread tra i bond italìoti e i bund tedeschi è salito da quota 200 del mese di settembre del 2011 a 580 del mese di dicembre, solo e soltanto perché i provvedimenti economico-finanziari dei due Bibì & Bibò della politica italiana, Berlusconi e Tremonti, non sono stati in grado di prendere quei provvedimenti di risanamento tali da non fare fallire l’Italia.
I mercati che a queste cose sono attentissimi, hanno bocciato in continuazione tutti i provvedimenti della strana coppia, anche quelli da 56 miliardi di tasse e 27 miliardi di taglio spesa.
Lo spread è salito vertiginosamente solo per questo motivo.
Continua….
Nino Manfredi vedeva nudo nel film di Dino Risi del 1969. Io invece vedo nero da undici anni, da quando è ritornato al governo l’omino di Hardcore.
Il tempo è galantuomo e adesso, a meno di quel 24,9 % dello zoccolo duro del Pdl, il resto dell’Italia vede nero.
Da LeG annunciano: Il momento è grave.
Ha scritto Bruno Tinti:
Tutto questo, a mio parere, significa che il governo deve avere più coraggio e smetterla di correre dietro a presunti veti incrociati. Tanto, come dicevo, sono chiacchiere. L’asta delle frequenze, la riforma della giustizia, i tagli alla politica (finanziamenti ai partiti, stipendi ai politici, abolizione di Province, accorpamento di Comuni) sono tutte cose che il governo Monti può fare benissimo; tanto lo sanno tutti che quando spiumi un pollo questo strilla. Ma poi lo spiumi lo stesso.
Tinti tratta solo una minima parte di quello che Monti avrebbe dovuto fare.
Negli ultimi quattro mesi sto chiedendo a tutti coloro che si occupano di politica, anche di striscio, “come se ne viene fuori da questa situazione”.
Nessuno è in grado di dirlo, vedono tutti nero.
Se poi gli fai l’elenco delle cose che dovevano essere fatte concordano, ma aggiungono subito che non si può fare perché si toccano determinati interessi (La paraculata di ABC sul finanziamento pubblico dei partiti docet).
Però Tinti sostiene il contrario.
E’ stato Massimo Riva, lo storico giornalista economico de La Repubblica, l’altro giorno, ad ipotizzare che probabilmente Monti si è mangiato la manovra di dicembre non avendo provveduto a far partire i provvedimenti per l’economia.
Diciamo che è la scoperta dell’acqua calda perché Monti ha sbagliato completamente la manovra.
Sempre Riva sostiene che Monti ha scelto di agire per piccoli passi, prima l’austerità poi la crescita.
A questo punto sorge un grossen dubbien. Ma Monti è veramente all’altezza della situazione, oppure in molti gli hanno tappato la bocca imponendogli di agire e di limitarsi solo ad intervenire in determinati settori?
Qualunque sia la motivazione il risultato non cambia,….. la situazione è grave.
I dati economici del 2012 tutti con il segno meno non devono stupire nessuno, è la diretta conseguenza del “teorema Tinti”.
Ciò che stupisce, allarma e preoccupa, è l’affermazione del premier in Estremo Oriente.
<<La crisi è superata,..ora possiamo rilassarci>>
Superata la crisi????? Ma cosa gli ha preso a Monti ??? E’ affetto dal morbo di Berluskausen che prima di una settimana dal suo allontanamento da Palazzo Chigi raccontava ancora in pubblico che in Italia si stava bene, che alberghi, ristoranti, luoghi di villeggiatura erano pieni e che occorreva prenotare per poter usufruire del trasporto aereo?
Dieci giorni dopo quando si trovava in Egitto è stato completamente smentito dagli eventi.
La crisi economica peggiora e lo spread, il termometro attuale per misurare la febbre degli stati, segnala che tutto sta tornando ai livelli di quale mese fa. Tutto da rifare.
Il Prof. Monti cercando una via difensiva d’uscita ci fa sapere che lo spread è una cosa complessa che dipende da vari fattori.
Alla buonora, ha ragione, ma questo deve valere sempre e non solo quando si devono mettere a tacere i merli per ragioni di comodo.
Sostanzialmente lo spread è condizionato da :
1) Stato dell’arte di una singola nazione
2) Stato dell’arte di un singolo continente (nel nostro caso da quanto succede in Europa, vedi Spagna, Portogallo, Grecia.)
3) Da eventi economico-finanziari (Il balzo improvviso dell’altro giorno era dovuto alle difficoltà economico-finanziare di Usa e Cina)
Sui punti 2) e 3) non possiamo farci assolutamente nulla, sul punto 1) si.
Occorre poi chiarire una volta per tutte cosa pretendono gli investitori.
Chi intende investire comprando il nostro fabbisogno lo fa con la speranza – certezza che alla scadenza dei titoli possa riportare a casa quanto investito più l’interesse.
Diventa quindi evidente che i titoli a medio termine di tre anni, o quelli di lungo termine di cinque e dieci anni sono classificati titoli ad alto rischio.
Lo spread tra i bond italìoti e i bund tedeschi è salito da quota 200 del mese di settembre del 2011 a 580 del mese di dicembre, solo e soltanto perché i provvedimenti economico-finanziari dei due Bibì & Bibò della politica italiana, Berlusconi e Tremonti, non sono stati in grado di prendere quei provvedimenti di risanamento tali da non fare fallire l’Italia.
I mercati che a queste cose sono attentissimi, hanno bocciato in continuazione tutti i provvedimenti della strana coppia, anche quelli da 56 miliardi di tasse e 27 miliardi di taglio spesa.
Lo spread è salito vertiginosamente solo per questo motivo.
Continua….