peanuts ha scritto:Ha detto bene Paolo, qua ogni giorno ne dicono una.
Per Camillo: non sono molto d'accordo sul fatto che Grillo non abbia una proposta. Il discorso è che sono proposte "fortissime" che cambierebbero radicalmente un sacco di cose e magari vengono viste con diffidenza o "irrealizzabili". Ma lo sono davvero?
Riprendersi le concessioni, statalizzare Telecom eccetera... sono proposte, concrete e secondo me valide.
Caro peanuts,
ho riguardato quanto risposto a paolo e l’errore di quanto scritto è a carico mio.
Succede quando si vuole sintetizzare troppo rinunciando a spiegare, …e di conseguenza si ingenera incomprensione per non essere stati sufficientemente chiari.
La mancanza di proposta di Grillo a cui mi riferivo, è la proposta primaria. Fatto che non manca solo a lui, ma anche a tutto il resto dei politici italiani.
Io non ho mai nascosto come la penso e da più di due anni sto insistendo sul fatto che due cicli politici sono finiti e bisogna ricominciare tutto dall’inizio.
Solo domenica scorsa Nadia Urbinati, sfidando anche il pensiero unico di Repubblica, scrive nudo e crudo quale sia la realtà politica italiana.
Scrive la Urbinati.
Preparandosi a riprendere in mano il timone del governo, la politica farebbe bene a riflettere sulle ragioni della sua Caporetto, nel novembre 2011.
Urbinati, a ragione, non accenna alla Caporetto dei partiti di governo mandati a casa a novembre, con il fallimento personale della salma, che la politologa riminense, titolare della cattedra di Scienze Politiche alla Columbia University di New York, spiega in questo modo:
Infatti fu il sapere di dover andare di fronte agli elettori con programmi di rigore e sacrifici, e di rischiare di perdere il consenso, che ha reso il governo Berlusconi impotente.
ma all’intera classe politica, specialmente l’opposizione e il maggior partito della finta sinistra, che è venuto meno ai suoi compiti istituzionali.
Il massimo che Bersande ha espresso nell’ultimo anno è questo:
<<Ci hanno sempre detto – riferendosi al governo della salma – che tutto andava bene>>
Solo un irresponsabile può pronunciare queste parole.
:
La Costituzione affida all’opposizione il compito di controllare l’operato di governo, e il capo dell’opposizione, non può venire a raccontare che tutta l’azione di controllo si è limitata a:
<<Ci hanno sempre detto che tutto andava bene>>
Il 19 marzo scorso, il presidente onorario di Libertà & Giustizia, Gustavo Zagrebelski, dal palco del Teatro Smeraldo di Milano ha dichiarato che “i partiti sono falliti” e che bisognava urgentemente porre mano al rinnovamento.
Sandra Bonsanti in quell’occasione annunciò che L&G, si sarebbe recata nei giorni successivi presso tutti i partiti per proporre il rinnovamento. Come ho pensato subito ascoltandola, a distanza di mesi la sua azione deve essere fallita, perché questi anche attraverso la legge elettorale che deve essere calibrata su se stessi e a danno degli avversari, stanno tentando tutti di riciclarsi nella Terza Repubblica.
Altro che rinnovamento.
Quindi le opzioni sono tre:
1) Alcuni partiti tentano per via democratica di mettere in un angolo questa casta corrotta e fallita.
2) Gli italiani si rivoltano e li cacciano. Il maestro Monicelli sosteneva che all’Italia mancava una rivoluzione. Questa però è un’opzione che salvo casi eccezionali, non credo possa realizzarsi, perché gli italiani sono cloroformizzati e RASSEGNATI.
3) Tutto prosegue verso un costante disfacimento, progressivo della società italiana con la presenza di un’intera classe politica fallita senza il minimo rinnovamento. Con quali esiti è facile prevedere.
Quindi “sulla carta” Grillo ha avuto questa grande opportunità, solo che ha fatto una scelta anomala, quella di ingrossare le sue file con la protesta generalizzata, raccogliendo transfughi da destra e da sinistra indistintamente.
Questa politica può andare bene a livello locale, Comuni, Provincie, Regioni, se riesce a ottenere la maggioranza, in questo modo può governare da solo indisturbato come a Parma.
Questa formula però politica non funziona a livello nazionale.
In questo caso, o ti allei con qualcuno per portare avanti un programma e un obiettivo, oppure hai una straordinaria capacità politica di raddoppiare il consenso attuale del 20 % (Ilvo Diamanti) e arrivare rapidamente al 40 % e governare indisturbato senza il bisogno di allearsi con nessuno.
La prima opzione credo sia da scartare perché Grillo rifiuta qualsiasi alleanza.
La seconda opzione penso non sia praticabile perché Grillo non ha una proposta primaria.
Noi ci ritroviamo con lo spread al punto di partenza.
La tassazione ha raggiunto il record mondiale del 55 % . (70 % secondo Squinzi e il Prof. Sapelli)
La disoccupazione è al massimo storico del 10,8 %. Quella giovanile è al 36 %.
Le misure prese da Monti si fanno sentire. Anche il mercato delle vacanze è ovviamente in crisi. Va a secondo dei luoghi dal 20 al 29 %. Essendo un lavoro stagionale si comprende l’entità del danno.
Due giorni fa, Il Mattino di Napoli ha pubblicato la notizia, previdibilissima, che 15mila esercizi commerciali hanno chiuso a causa dell’Imu. Non credo che sia solo un fenomeno di Napoli città, credo che sia esteso in tutto il Paese.
Infatti queste cose sono molto delicate ed era evidente che non ci si poteva comportare come elefanti in un negozio di cristalli.
Mancano i dati delle imprese.
Dieci giorni fa è stata emessa per la prima volta una sentenza che assolve un imprenditore che ha dovuto scegliere tra il pagare i propri dipendenti o Equitalia.
La settimana scorsa hanno arrestato due pensionati che rapinavano banche con pistole giocattolo perché non ce la facevano più a tirare avanti.
Su queste scelte di economia primaria per bloccare un’economia che sta andando a Ramengo, io da Grillo non l’ho mai sentita.
Riprendersi le concessioni, statalizzare Telecom eccetera... sono proposte, concrete e secondo me valide.
Sono proposte di fascia secondaria.
Prima ci vuole una grande operazione per salvare e rimettere in moto economia e occupazione.