@ shiloh
Io mi rendo perfettamente conto di essere out rispetto al pensiero del forum, ma come precisava nel pomeriggio di ieri un amico, visto che non siamo conformisti e ci sentiamo liberi, esprimiamo sempre quello che pensiamo.
C’è una prima truffa che continua inossidabile da un’anno a dominare la scena politica italiana. La politica di rigore di Monti.
A parte che Monti non sta facendo assolutamente una politica di rigore, ma solo lotta di classe, il punto di riferimento da cui hanno sbarellato tutti quanti da De Gasperi in poi, dal 1953, è che hanno deviato da quella che deve essere considerata una normalissima politica di bilancio e di gestione dello Stato. Non a caso Alcide De Gasperi ha dato un’impronta tra il 1945 e il 1953 che risente della sua formazione trentina e dell’aver fatto parte del Parlamento austriaco.
Da Wikipedia
Il periodo austroungarico [modifica]
Italiano di lingua, De Gasperi nacque e si formò nell'allora Tirolo Italiano, ovvero Trentino, regione che all'epoca era parte dell'Impero austro-ungarico. Si iscrisse nell'anno scolastico 1896/1897 all'Imperial Regio Ginnasio superiore di Trento, dimostrandosi studente capace soprattutto in latino, greco, italiano, lingua tedesca e propedeutica filosofica. Ottiene la laurea in Filologia presso l'Università di Vienna. Fin da giovanissimo partecipò ad attività politiche d'ispirazione cristiano-sociale: nel periodo degli studi universitari, a Vienna e a Innsbruck, fu leader del movimento studentesco e protagonista delle lotte degli studenti trentini, che miravano a ottenere un'università in lingua italiana per le minoranze italofone del Tirolo e dell'impero. Dopo la rivolta degli studenti di lingua tedesca, dovette scontare per queste sue attività anche qualche giorno di reclusione a Innsbruck.
Dopo la laurea entrò a far parte della redazione del giornale Il Giusto e in breve tempo assunse la carica di direttore, scrisse una serie di articoli con cui difendeva l'autonomia culturale del Trentino frente il Tirolo tedesco, ma non mise mai in discussione l'appartenenza di tutto il Tirolo all'Impero austro-ungarico.
Nelle elezioni del Parlamento austriaco del 13 e 20 giugno 1911venne eletto tra le file dei Popolari: nel suo collegio elettorale di Fiemme-Fassa-Primiero-Civezzano, di 4275 elettori, ottenne ben 3116 voti. Il 27 aprile 1914 ottenne anche un seggio nella Dieta Tirolese di Innsbruck. Anche il suo impegno di Parlamentare fu legato alla difesa dell'autonomia delle popolazioni trentine.
E’ questo tipo di forma mentis che gli ha consentito di risollevare l’Italia nel primo dopoguerra.
L’impronta austriaca nell’amministrazione in generale si sentiva ancora nella Milano del dopo guerra. Poi anche qui, adeguandosi all’impostazione del governo centrale è sbarellato tutto.
Quando i comici precari che oggi fanno concorrenza ai comici professionisti parlano di pareggio di bilancio, non possono che farmi sorridere.
L’amministrazione militare almeno fino al 1969, quando ho cessato il servizio militare di leva, imponeva "il pareggio di bilancio" non alla lira, ma al centesimo di lira.
Quanto avevi prelevato dalla cassa del Reggimento in un mese per pagare la truppa o altro, alla fine doveva quadrare al centesimo nel bilancio che consegnavi a fine mese. Questa è stata la mia esperienza diretta a Torino tra il 1968 e il 1969, in quanto incaricato di tenere l’amministrazione di una compagnia di assaltatori.
Tanto per dirtene una, nell’estate del 1969, un venerdì ho dovuto telefonare d’urgenza a Milano a mia nonna, pensionata della Pirelli, quindi tutt’altro che benestante, affinché mi facesse il favore di prestarmi 80.000 lire di allora, perché il giorno dopo a mezzogiorno dovevo consegnare la contabilità e il mio capo, il comandante di Compagnia, mi aveva appena confermato dalla scuola Bersaglieri di Caserta che non era in grado di fornirmeli. Il prelievo me lo aveva comandato lui prima di partire per Caserta. Tralascio i commenti del caso. Sono riuscito a consegnare il rendiconto mensile e il prelievo in eccesso di 80.000 lire solo sei minuti prima di mezzogiorno. Altrimenti sarei finito in galera seduta stante prima io e poi qualche giorno dopo anche il mio capo, solo grazie alla sfacchinata della mia nonna. Soldi che poi non ho più ricevuto indietro, e di conseguenza neppure lei.
Quindi nella struttura amministrativa italiana il pareggio di bilancio esisteva già 45 anni fa, solo che quella governativa, sparito De Gasperi, è diventata un covo di ladri.
Cane non morde cane, e neppure bandito morde bandito. I tedeschi conoscono bene le ragioni del debito pubblico italiano e i motivi del continuo fabbisogno di denaro da parte del governo italiano, ma in pubblico, e forse anche in privato, si guardano bene da pregare gli italiani governativi di essere meno ladri e di stare attenti agli sperperi.
Ergo, la politica di rigore che sta spingendo il secondo maestro italiano della truffa comunicativa dopo la grande mummia cinese, sostenendo che dopo Monti ci deve essere ancora Monti, perché bisogna continuare la politica di rigore, è una grandissima bufala spaziale per merloni giganti doc conclamati e certificati.
Ci sta prendendo per il kulen alla grande, perché il punto di riferimento è una normale politica amministrativa che lui per i grandissimi merli fa passare per “politica di rigore”.
Hanno rubato a mani basse per mezzo secolo dalla mucca Carolina dello Stato, e ai merli scemi tricolori adesso raccontano che occorre una politica di rigore.
Ovviamente, poi, la truffa continua nel preservare dal rigore quelle aree di potere a cui la sempre vergine bolognese è legata a doppio filo.
Per ben due volte nel giro di 20 anni, i signori della truffa hanno fatto fallimento, facendo pagare le loro responsabilità attraverso la lotta di classe.
Per la seconda volta la truffa l’hanno fatta pagare a chi con la truffa non ha niente a che fare.
Non saprei a questo punto se devo dire purtroppo, ma anche Bersande e defunti compari, sono stati della partita nell’infierire sulle classi che in realtà avrebbero dovuto difendere.
L’amministrazione dello Stato ha sempre bisogno di denaro anche perché è stata architettata ad arte la beneficienza ai partiti, non dovuta, attraverso il rimborso delle spese elettorali che equivale a quattro volte quanto abrogato dal popolo bue, che riteneva insopportabile il finanziamento pubblico ai partiti abrogato a suo tempo con idoneo referendum.
Si sono poi fatti la legge ad hoc in cui i partiti si arrogavano il diritto di percepire regolare rimborso anche qualora la legislatura fosse stata interrotta prematuramente.
Così è capitato che nel periodo 2008 – 2011, i partiti hanno percepito doppio rimborso. Quindi, sempre con riferimento a quanto abrogato tra il 2008 e il 2011, hanno percepito 8 volte quanto era stato ritenuto eccessivo prima dell’abrogazione del finanziamento pubblico ai partiti.
Se non sono ladri e filibustieri questi, mi sai dire chi sono i ladri e i filibustieri????????
Forse i pensionati che vanno a rubare le confezioni di prodotti per le dentiere dagli scaffali dei supermercati, o quelli che vanno davanti agli scaffali dei salumi confezionati e si sfogano a mangiare in loco la busta di prosciutto aspettando che arrivi regolarmente il personale addetto che li denunci??????
O le vecchiette pensionate che non ce la fanno da anni a tirare avanti e rubano la carne e i carabinieri o la polizia, la denuncia l’accettano ma fanno la colletta per pagare il maltolto solo per non inguaiare la malcapitata pensionata???????
E’ cosi che si sono spartiti i soldi Lusi dei defunti ed altri con un sorplus orgiastico di denaro pubblico che solo specializzati bucanieri in guanti bianchi avevano legiferato nel modo più opportuno, in modo tale che il ladrocinio potesse avvenire in forma”””””legale””””.
Di fronte a gente che si suicida perché non sa più come andare avanti o si da fuoco come un bonzo in Piazza Montecitorio. Di fronte ad una disoccupazione incalzante destinata ad aumentare a ritmi vertiginosi. Di fronte ad aziende che chiudono perché non ce la fanno più a sostenere una tassazione del 70 %, che serve a mantenere i vizi e stravizi della Magna casta. Di fronte alla conoscenza che da tre anni una fascia sempre più larga di famiglie che non arriva alla seconda settimana del mese. Di fronte ai fatti in cui i bambini vengono trascinati giù dallo scuolabus perché i genitori non hanno i soldi per pagare la retta. Come altrettanto si nega la mensa scolastica a dei bambini per gli stessi motivi. Di fronte ad una fila che si allunga sempre più davanti al vecchio dazio di Viale Monza a Precotto, Milano, che sarebbe opportuno che tutti vedessero. Di fronte la crescente domanda di pasti caldi offerti dalla Caritas ed altre organizzazione similari. Di fronte al tutto pieno dei ricoveri per la notte, dove stuoli di divorziati sono costretti a dormire, oppure in variante nei box o nelle sale di attesa ferroviarie del Bel Paese, dove solo il progetto Grandi stazioni le ha eliminate. Di fronte alla miseria dilagante che non è solo di quest’anno, il compagnone comunista ex amministratore prima dei Ds e poi dei defunti, senatore emerito Ugo Sposetti da Viterbo, ha chiesto il raddoppio del finanziamento pubblico dei partiti nel 2011.
Birindelli: Ugo Sposetti, quel raddoppio dei finanziamenti pubblici ai Partiti, garantista per Lusi ma inquisitorio per Marini
http://www.occhioviterbese.it/occhiovit ... NI_z28mZWI
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partiti volevano raddoppiare i rimborsi elettorali. Ecco chi ha firmato la legge
E’ una autentica farsa. Una colossale presa in giro. Ora i partiti politici parlano di riforma del sistema del finanziamento pubblico, qualcuno spinge per diminuire i milioni di euro che finiscono nelle loro tasche, qualcuno annuncia rinunce e rinvii. Fanno gli indignati Loro stessi ora sembrano vergognarsi di intascarsi una montagna di soldi. Ma non credeteci,non è vero: fingono.
La prova?
In tempi non sospetti, soltanto un anno fa, è iniziata in Commissione Affari Costituzionali della Camera la discussione un progetto di legge che mirava a raddoppiare il finanziamento ai partito. Un-anno-fa. Il primo firmatario del progetto di legge numero 3809 era Ugo Sposetti del Partito Democratico (è anche lo storico tesoriere dei DS, che tuttora esistono).
In verità alla sua firma se ne sono aggiunte subito altre*, di tutti i partiti. Ve lo avevamo detto: sono tutti d’accordo. Tra le firme c’erano parecchi del Pd, cinque del Pdl, l’Udc Savino Pezzotta, il ResponsabileD’Anna, l’Idv Di Stanislao e Luca Barbareschi, all’epoca in Futuro e Libertà.
Ora fanno finta di tagliare, ma soltanto un anno fa volevano raddoppiare il finanziamento pubblico. Raddoppiare. E la porcata era davvero eclatante: perché quel progetto di legge mirava a finanziare con i rimborsi anche le fondazioni dei partiti.
Arrivando quindi a raddoppiare la somma delfinanziamento pubblico.
Nei lavori in commissione spunta anche un particolare curioso. E agghiacciante. Guardate un po’ chi era presente nella seduta del 12 aprile 2011:
Martedì 12 aprile 2011. – Presidenza delpresidente Donato BRUNO. – Interviene il sottosegretario di Stato alla Presidenza delConsiglio Francesco Belsito.
Francesco Belsito. Vi ricorda qualcosa? Sì, proprio lui. Il tesoriere della Lega Nord era presente, soltanto un anno fa, alla discussione sulla riforma di rimborsi elettorali, una riforma che prevedeva il raddoppio della somma da destinare ai partiti.
Il progetto di legge è stato, nel corso dell’anno, abbinato ad altre proposte e, nel corso degli ultimi giorni, si è riaperto in Commissione il dibattito. Qualche deputato si è accorto della “crescente attenzione dell’opinione pubblica”e i “recenti scandali apparsi sui giornali”. E quindi ora stanno molto attenti. Ma tra qualche tempo, quando inevitabilmente se ne parlerà di meno…
* L’ELENCO COMPLETO.
TUTTI i deputati che – solo un anno fa – hanno firmato la proposta di legge per RADDOPPIARE Ilfinanziamento ai partiti:
SPOSETTI Ugo; ALBONETTI Gabriele; BARBARESCHI Luca Giorgio; BOCCIA Francesco; BRANDOLINI Sandro; BRUGGER Siegfried; CAPODICASA Angelo; CECCUZZI Franco; COLANINNO Matteo; CUPERLOGiovanni; D’ANNA Vincenzo; ESPOSITO Stefano; FADDA Paolo; FARINA Gianni; FLUVI Alberto; FONTANELLI Paolo; GARAVINI Laura; GATTI Maria Grazia; GIACOMELLI Antonello; GNECCHI Marialuisa; GRAZIANO Stefano; LENZI Donata; LOLLI Giovanni; LOSACCO Alberto; LOVELLI Mario; LUONGO Antonio; MADIA Maria Anna; MARCHIGNOLI Massimo; MARINELLO Giuseppe Francesco Maria; MARINI Cesare; MERLO Giorgio; MIGLIOLI Ivano; MURER Delia; OLIVERIO Nicodemo Nazzareno; PAGANO Alessandro; PEZZOTTA Savino; PIZZETTI Luciano; PORTA Fabio; QUARTIANI Erminio Angelo; RAMPI Elisabetta; RUGGHIA Antonio; SANI Luca; SCHIRRU Amalia; SERVODIO Giuseppina; TIDEI Pietro; TRAPPOLINO Carlo Emanuele; TULLO Mario; VACCARO Guglielmo; VELLA Paolo; VELO Silvia; VIGNALI Raffaello; ZELLER Karl; ZUNINO Massimo
http://www.agoravox.it/I-partiti-voleva ... are-i.html
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FINANZIAMENTI AI PARTITI? UN ANNO FA VOLEVANO RADDOPPIARLI
Grazie a un escamotage soldi a pioggia non solo ai partiti veri e propri, ma anche alle fondazioni a essi collegate. Ecco l'elenco dei parlamentari che firmarono la proposta
Un anno fa, in Commissione Affari Costituzionali della Camera, cominciò la discussione per su una legge volta a raddoppiare il finanziamento ai partiti. Il primo firmatario delprogetto di legge numero 3809, "Disciplina dei partiti politici, in attuazione dell'articolo 49 della Costituzione, e delle fondazioni politico-culturali", era Ugo Sposetti del Partito Democratico.
http://www.cadoinpiedi.it/2012/04/16/fi ... iarli.html
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17 aprile 2011
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Famiglie in “crisi” e partiti “a gonfie vele”
Pronta la proposta di legge (d'accordo PD e PdL) per il raddoppio di soldi ai politici
http://www.milanoweb.com/famiglie-in-cr ... nfie-vele/
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http://www.rinascita.eu/index.php/index ... ws&id=7792
Finanziamento ai partiti: Sposetti e fichi secchi
0 commenti
di: Pierluigi Orati
Pierluigi.orati@gmail.com
Ci vuole una bella faccia tosta, alla luce della crescente disaffezione popolare nei confronti del sistema politico italiano, per proposte come quella di dell’ex tesoriere dei DS Ugo Sposetti. Come riportato nei giorni scorsi dai media, il parlamentare ha avanzato in parlamento la proposta che tenderebbe praticamente a raddoppiare l’attuale finanziamento ai partiti. Un finanziamento illegittimo, alla luce del referendum abrogativo del 1993, successivamente aggirato dalla sensibilissima casta politica italiota nel 2002 con una norma che prevede la spartizione di un ricco bottino sulla base dei voti ricevuti dai singoli partiti. Come sembra acclarato la proposta parrebbe...
Articolo letto: 1279 volte (19 Aprile 2011)
http://www.rinascita.eu/index.php/index ... ws&id=7792
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Prendi e raddoppia: il blitz dei partiti
La proposta del Pd Sposetti prevede che anche le fondazioni possano beneficiare dei rimborsi. Una norma che raddoppia i costi della politica
di Eduardo Di Blasi | 10 aprile 2011
“Non fate come hanno fatto gli altri giornali: spiegatela bene la mia proposta e non guardate solo ai soldi”, dice Ugo Sposetti, tesoriere dei Ds– tuttora esistenti – e architetto della fondazione che ha tenuto assieme memoria, immobili e simboli della sinistra comunista ed ex comunista italiana.
E certo non è facile immaginare la proposta di legge presentata dal deputato Pd per unificare l’intera legislazione “sulla disciplina e il finanziamento pubblico dei partiti”, senza pensare a quanto costerà ai cittadini. La norma da lui immaginata, infatti, finisce per raddoppiare i “costi della politica”, moltiplicando per due i contenitori che possono ricevere soldi pubblici: ai partiti, chiamati ad organizzare il consenso, si aggiungerebbero le fondazioni che andrebbero a curare “l’attività culturale e la formazione politica” del partito cui fanno riferimento.
I primi continuerebbero a ricevere il rimborso elettorale così come fanno oggi (la cifra complessiva è di 170 milioni di euro annui, tra rimborsi per politiche, regionali ed europee). Le seconde, tutte assieme, riceverebbero invece 185 milioni di euro l’anno.
Non è l’unica novità contenuta nella proposta Sposetti, ma certo è difficile immaginare questo raddoppio dei costi come “secondario” rispetto al resto del provvedimento. Alla domanda: “Non sono troppi soldi?”, Sposetti risponde: “No che non sono troppi. Perché altrimenti governeranno sempre i partiti dei ricchi, e i Berlusconi ve li tenete per i prossimi 20 anni”.
È un punto di vista. Come lo è il secondo affondo: “Chi fa demagogia per i soldi della politica si vada a vedere quanto spendono Francia e Germania”. È proprio dalla Germania infatti, che Sposetti ha ricavato l’idea del doppio contenitore. Lì i partiti del Bundestag, “oltre a ricevere un contributo diretto di 133 milioni di euro, possono beneficiare di uno stanziamento per le fondazioni pari a 334 milioni”, afferma il deputato anche nel documento di presentazione messo agli atti parlamentari. E il referendum del ‘93? Non doveva cancellare il finanziamento pubblico dei partiti? Sposetti ci gira intorno: “I finanziamenti i partiti li ricevono come rimborso per le campagne elettorali, e gli altri non arriverebbero ai partiti ma alle fondazioni che sono da queste distinte”. Un altro punto di vista.
La nuova norma, d’altronde, fissa alcuni punti fermi che si riallacciano al profilo pubblico dei partiti organizzati così come immaginato in sede di Assemblea costituente, definendone meglio la natura pubblica. Così, dal punto di vista giuridico i partiti passerebbero da associazioni di fatto ad associazioni vere e proprie, “iscritte in pubblici registri” e obbligate a rispettare alcune regole come la garanzia della democrazia interna, le primarie per la scelta delle cariche elettive (anche se possono essere limitate ai soli iscritti) e la trasparenza dei propri bilanci. L’iscrizione a un registro cancellerebbe anche, per questi soggetti, la sottoscrizione delle liste al momento delle elezioni. I partiti dovranno però dotarsi, per l’appunto, di fondazioni. Indicate come “entità separate” (chi detiene cariche direttive nelle fondazioni non può candidarsi o ricoprire incarichi di governo) non possono versare denari nelle casse dei partiti ma solo erogare servizi.
C’è di più. Il rimborso elettorale (un euro per ogni avente diritto al voto, moltiplicato per gli anni della legislatura e per ogni organo elettivo) ritornerebbe a essere concesso ad ogni partito che superi la soglia dell’1%. La norma dello sbarramento al 4% con la conseguente perdita del rimborso elettorale per Sposetti è iniqua: “Uno può decidere che per avere una rappresentanza in Parlamento deve raggiungere una certa soglia, ma perché non si deve concedere ai movimenti politici il rimborso per averci provato? Se all’epoca Pci, Dc e Psi avessero pensato a norme del genere la Lega non sarebbe mai sopravvissuta”.
La proposta Sposetti, presentata lo scorso ottobre, martedì sarà all’attenzione della commissioneAffari costituzionali di Montecitorio. L’hanno firmata 56 deputati di tutti gli schieramenti: molti Pd, cinque Pdl, l’Udc Savino Pezzotta, il Responsabile D’Anna, anche l’Idv Di Stanislao e Luca Barbareschi, all’epoca in Fli. Nulla, per adesso, fa pensare che sarà ostacolata.
da Il Fatto quotidiano del 10 aprile 2011
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/04 ... ti/103428/
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Neppure il più pirla dei pirla, può credere che una mattina, Ugo Sposetti, quando si è alzato, .. non ha trovato l’invasor,…. ma gli è venuta in mente una proposta di legge per raddoppiare il finanziamento pubblico dei partiti.
Sposetti è solo il capro espiatorio che ci ha messo la faccia, perché la legge è stata presentata con l’approvazione del partito dei defunti, della direzione, della presidenza bindiana e del segretario Bersande.
I tedeschi queste cose le sanno tutte perché hanno fior di corrispondenti in Italia, oltre ai servizi segreti che informano la Merkellona.
Per questo non ci danno credito, perché sanno che fine fanno i soldi prestati.
Bravo Monti, dichiarano Obama, il Fondo Monetario Internazionale, la Bce, il governo tedesco. Bravo Monti che riesci a sodomizzare i tuoi sudditi salvando la Magna casta.
La mummia ha ancora la scorta che aveva quando era premier ed è pagata dallo Stato. 40 uomini. Bertinotti s’incazza quando gli chiedono perché ancora ha la scorta. “Non è colpa mia”, ha risposto. Diliberto è nelle stesse condizioni anche se non è più ministro da 10 anni.
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Io ho sempre votato Pci, Pds, Ds, Pd fino a due anni fa.
Consentimi che non abbia più intenzione di votare questi signori, dove il problema non è quello di essere considerati moderati in Europa, ma di essere considerati ben altro, che gli europei conoscono.
Non a caso occupiamo il 72 esimo posto su 176 nella graduatoria dei Paesi più corrotti.
Per poter votare questi defunti, bisogna avere il pelo sullo stomaco lungo 10 chilometri e formato da peli simil tondino di ferro da 10 mm.
Come bisogna avere il pelo sullo stomaco accettare di fare comunella con chi per 14 volte il funzionario di Finmeccanica si recato nella propria sede, l'U Dc, versando l'obolo dovuto.
Hanno preso tutti, perseguito tutti ad eccezione del partito della sempre vergine bolognese. Chissà perché???? Chi sono i santi in paradiso che lo proteggono????
Si può vivere diversamente in modo equilibrato???????
Certamente sì. Ce lo ha dimostrato Sandro Pertini che ha dovuto sostenere una dura lotta perché non voleva la scorta e alla fine un agente ha dovuto accettarlo ma doveva stare 2 metri dietro di lui.
La paccata dei giornali la mattina se li pagava con i suoi soldi.
Il Quirinale lo considerava il suo ufficio e non la sua casa, perché ha continuato ad abitare nella sua a piazza Fontana di Trevi. Mentre King George, l’ex komunista King George, a continuato a provare l'emozione di sentirsi un re vivendo al Quirinale e spendendo di più della casa regnante d’Inghilterra. Quando il suo popolo da un paio d’anni è allo stremo.
Quando il tempo lo permetteva, Pertini, il percorso casa- ufficio e viceversa lo faceva a piedi.
I viaggi di servizio erano a carico dello Stato, ma quelli privati se li pagava lui.
De Gasperi e Pertini hanno avuto il senso dello Stato tutti gli altri no.