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Forum per un "Congresso della Sinistra" ... sempre aperto • Renzi - Pagina 120
Pagina 120 di 138

Re: Renzi

Inviato: 03/02/2018, 14:06
da UncleTom
........COPIARE IL MAESTRO- PROFETA, CON UN RITARDO DI 20 ANNI...



Elezioni, programma Pd: salario minimo, contributo affitto agli under 30 e crollo del debito/pil (senza privatizzazioni)



https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/0 ... 0/4133531/

Re: Renzi

Inviato: 04/02/2018, 18:36
da UncleTom
:twisted: :twisted: :twisted: :twisted: :twisted: :twisted: :twisted: :twisted: :twisted: :twisted:
:evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil:

UN VECCHIO DETTO ITALIANO :evil: :evil: :evil: (QUANDO VEDETE LE FACCINE E' PERCHE' LA BANDA HACKER STA AGENDO) RECITA:


"LA STORIA E' MAESTRA DI VITA"


Diego Pretini, su Fq Millennium di questo mese dimostra che non è affatto vero.

Gli italiani hanno poi, notoriamente la memoria corta.

Si sono dimenticati la fiaba di Cappuccetto rosso.

Quando Cappuccetto rosso vede il lupo nel letto della nonna e pensando che fosse lei gli chiede :evil:

"NONNA, MA CHE ORECCHIE GRANDI HAI"

Il lupo risponde:

"E' PER SENTIRTI MEGLIO"

Di ricalzo, Cappuccetto rosso:

"NONNA, MA CHE OCCHI GRANDI HAI'

Il lupo risponde:

"E' PER GUARDARTI MEGLIO"


:evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil:
Un vecchio detto milanese recita:

"A CERT PUS :evil: A GENT LE'

Infine:

"N0NNA, MA CHE BOCCA GRANDE HAI"

Il lupo:

"E' PER MANGIARTI MEGLIO"


Gli italiani, :evil: dell'ultimo quarto di secolo questa fiaba se la sono scordata.


Un vecchio detto milanese recita:

"A CERTA :evil: GENT, L'E' PUSE' FACIL METTEGHEL NEL CU CHE NEL CO'

CO', IN MILANESE SIGNIFICA : TESTA. iL RESTO PENSO SIA INTUIBILE



........................................Focus
......................PROGRAMMI ELETTORALI
........................CARTASTRACCIA
..................IL 60% DELL'AGENDA DI SILVIO L'HA :evil:ATTUATA MATTEO

di :evil: Diego Pretini

Re: Renzi

Inviato: 04/02/2018, 19:08
da UncleTom
UncleTom ha scritto::twisted: :twisted: :twisted: :twisted: :twisted: :twisted: :twisted: :twisted: :twisted: :twisted:
:evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil:

UN VECCHIO DETTO ITALIANO :evil: :evil: :evil: (QUANDO VEDETE LE FACCINE E' PERCHE' LA BANDA HACKER STA AGENDO) RECITA:


"LA STORIA E' MAESTRA DI VITA"


Diego Pretini, su Fq Millennium di questo mese dimostra che non è affatto vero.

Gli italiani hanno poi, notoriamente la memoria corta.

Si sono dimenticati la fiaba di Cappuccetto rosso.

Quando Cappuccetto rosso vede il lupo nel letto della nonna e pensando che fosse lei gli chiede :evil:

"NONNA, MA CHE ORECCHIE GRANDI HAI"

Il lupo risponde:

"E' PER SENTIRTI MEGLIO"

Di ricalzo, Cappuccetto rosso:

"NONNA, MA CHE OCCHI GRANDI HAI'

Il lupo risponde:

"E' PER GUARDARTI MEGLIO"


:evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil:
Un vecchio detto milanese recita:

"A CERT PUS :evil: A GENT LE'

Infine:

"N0NNA, MA CHE BOCCA GRANDE HAI"

Il lupo:

"E' PER MANGIARTI MEGLIO"


Gli italiani, :evil: dell'ultimo quarto di secolo questa fiaba se la sono scordata.


Un vecchio detto milanese recita:

"A CERTA :evil: GENT, L'E' PUSE' FACIL METTEGHEL NEL CU CHE NEL CO'

CO', IN MILANESE SIGNIFICA : TESTA. iL RESTO PENSO SIA INTUIBILE



........................................Focus
......................PROGRAMMI ELETTORALI
........................CARTASTRACCIA
..................IL 60% DELL'AGENDA DI SILVIO L'HA :evil:ATTUATA MATTEO

di :evil: Diego Pretini
VINCE :evil:
MA COSI'

MA COSI' VINCE un'altra volta!, gridavano a N :evil: :evil: :evil: :evil: dellanni Moretti nel Caimano perchè si rifiutava di fare la parte di Berlusconi. :evil: :evil: :evil: Ma così vince un'altra volta! è il prototipo dell'appello al
voto anti-berlusca, utile per antonomasia.

Ma così vince un'altra volta!, si strillano in faccia da un finestrino quelli della sinistra mentre si prendono a sportellate.
.

Così, si, forse vince un'altra volta: la cronaca strac cia la storia, l'assefuazione batte l'incredulità.

<<Ma comunque ha già vinto - rispondeva Moretti - Berluconi vent'anni trent'anni fa, con le televisioni
ci ha cambiato la testa>>. Alla sinistra di sicuro: la testa, le parole, un po' la faccia.

Fino a quando Berlusconi è diventato un puntino, finchè non è esistito quasi più: condannato :evil: :evil: una volta per tutte :twisted: :twisted: :evil: espulso dal Parlamento, umiliato ai servizi sociali, grondante di processi, svergognato con le donnine, nemmeno più capo del Milan.

Re: Renzi

Inviato: 08/02/2018, 14:16
da UncleTom
8 feb 2018 13:43

RENZI SI È FERMATO A EBOLI: NEL SUD IL "DUCETTO" RISCHIA UNA CAPORETTO EPOCALE - AL NAZARENO C’È GIÀ CHI AFFILA I COLTELLI E SI PREPARA AL REDDE RATIONEM DEL 5 MARZO: IL "GIGLIO TRAGICO" VERREBBE SPAZZATO VIA - PRONTO UN COMMISSARIO STRAORDINARIO PER IL TEMPO NECESSARIO A RIORGANIZZARE LA DIREZIONE…

http://www.dagospia.com/rubrica-3/polit ... 166656.htm

Re: Renzi

Inviato: 09/02/2018, 12:57
da UncleTom
........SE PERDO AL REFERENDUM, SMETTO CON LA POLITICA.................... :evil:
.................................Pinocchio MUSSOLONI


E' passato più di un anno ma Pinocchio Musssoloni è ancora lì.
Agli italiani che non hanno mai smessso di apprezzare "Le avventure di Pinocchio", Mussoloni piace assai, assai.
Sembra il 23% dell'elettorato italiano.



Scriveva ieri Marco Travaglio nel suo editoriale: Ferrara logora chi ce l'ha

Io non so come dirlo, perchè mi sa che Renzi, il Fatto lo legge ancora. :twisted: però dai, pazienza, Matteo se stai leggendo tieniti forte e trovati una sedia comoda, maglio una poltrona, chè certe notizie è maglio ascoltarle da seduti.

Te la metto giù così nuda e cruda senza inutili preamboli o ridicoli eufemismi per indorare la pillola, tipo quando uno muore sul colpo e ai parenti dicono che è grave in ospedale: Giuliano Ferrara vota Pd.

L'ha annunciato lui stesso ieri sul Foglio, forse per mettere sull'avviso gli sventurati destinatari delo suo voto, affinchè- seci riescono-adottino le dovute precauzioni contro il suo endorsement mortale.



Travaglio non dovrebbe meravigliarsi. Questa sembra una mossa strategica del profeta di Hardcore.

Prossimamente qui, B. avrà bisogno anche dell'alleanza con Mussoloni per formare il governo.

B. ha bisogno sì di alleati, ma di alleati deboli per poterli manovrare più facilmente.

Sollecitando Ferrara a dichiarare che voterà Pd, farà fuggire un pò di elettori del Pd targato Mussoloni.

In questo modo il Pd sarà pure il secondo partito di Merlonia, ma sarà sufficientemente indebolito.

E questo torna utile.

Re: Renzi

Inviato: 10/02/2018, 13:54
da UncleTom
Sosteneva stamani l'amico G. che chi si orienta verso i 5S, possiede ancora la speranza affinchè possa cambiare qualcosa in questo dannato Paese.

Pur consapevole del disastro in atto. l'amico G., come buona parte degli italiani si aggrappa alla parola magica "la speranza".

Travaglio e il :evil: fattO Quotidiano, nell'immaginario collettivo, viene fatto passare per grillino.

Probabile che al Fatto abbiano optato, tra i brocchi in campo negli ultimi anni, per sostenere i 5S, nella remota speranza che di arrestare il disastro evidente.


Però Travaglio, come riferimento fondamentale ha Indro Montanelli e pertanto non si faccia grandi ilusioni, anche se gli svarioni dell"Armata Brancaleone" non li nasconde come stanno facendo in questi giorni il Bufaliere e il vice Bufaliere, che nascondono ai loro lettori-elettori il caso della corruzzione dell'Eni che l'economista Luigi Zingales ha definito "il più grave di sempre".


Scrive Travaglio oggi, nel suo articolo di fondo:

Salvate il soldato Rosato

Re: Renzi

Inviato: 14/02/2018, 13:16
da UncleTom
...SE PERDO AL REFERENDUM MI RITIRO DALLA POLITICA....


14 feb 2018 11:49

IL CAZZARO DI RIGNANO VUOL TRASFORMARE IL PD IN UNA BAD COMPANY

– DOPO LE ELEZIONI, RENZI PRONTO AD UN NUOVO PARTITO CON LA PATTUGLIA DI FEDELISSIMI CHE HA SPEDITO IN PARLAMENTO: OBIETTIVO, RIBOLLITA DI MACRON

– MATTEO PUNTA A SUCCHIARE I VOTI DELLA LORENZIN E DELLA BONINO. CON LA PRIMA GLI RIESCE, CON LA SECONDA E’ IN FORSE


Luca Telese per la Verità




«Sono furibonda! Sono stata tradita... Tra-di-ta!». Chi era vicino a Beatrice Lorenzin, il giorno della presentazione delle liste, non potrà mai dimenticare il sorprendente sfogo di rabbia della ministra contro Matteo Renzi. Il «traditore» in questione, infatti, era lui. Ma il motivo per cui la Lorenzin era arrabbiata, la fregatura incassata, merita di essere raccontata perché è legata a un fenomeno che sta producendo i suoi effetti proprio in queste ore.

matteo renzi 3 matteo renzi 3



Si tratta della caduta del Pd in tutti i sondaggi riservati che arrivano al Nazareno e a Palazzo Chigi, e che indicano un dato, almeno fino ad oggi, che si aggira intorno al 20% più che al 25%: una forchetta arretrata di ben cinque punti, cioè, rispetto a quanto ipotizzato fino a pochi giorni fa, anche nella peggiore delle ipotesi. Inferiore al 40% vagheggiato durante l' approvazione della legge elettorale e al 30% sognato ancora alla presentazione delle liste. Adesso, a tre settimane dal voto, la corsa nei collegi non è partita, i candidati non girano come previsto, il valore aggiunto dei nomi, che era stato calcolato come fattore trainante, è pressoché nullo.



Un destino parallelo coinvolge i tre partiti alleati, che sono (se possibile) in condizioni ancora peggiori, all' insegna dell' antico adagio «Se Atene piange, Sparta non ride». Sparta sono Civica e Popolare, la fantasmatica lista Insieme, e Più Europa, la formazione assemblata da Emma Bonino. Le prime due liste non raggiungono in nessuna stima (per ora) il quorum dell' 1%. La terza naviga intorno al 2%. Il che significa che, se l' esito fosse davvero questo, le prime due formazioni non porterebbero al Pd un solo voto in più dei suoi.



beatrice lorenzin (3) beatrice lorenzin (3)

Mentre alla Bonino manca un punto per raggiungere lo sbarramento: in questo caso eleggerebbe una dozzina di deputati, ma se dovesse restare sotto l' asticella del quorum, per gli effetti nefasti di questa legge elettorale, farebbe guadagnare 12 eletti circa al Pd. È in questo scenario che si collocano e si spiegano la rabbia, l' amarezza, il dispetto della Lorenzin. La ministra della Salute sta facendo una campagna, dal suo punto di vista, tecnicamente perfetta.



Convincente, preparata nelle performance televisive, capace di rinnovare e rivoluzionare l' immagine e del Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano, quasi a tempo di record (con un restyling avviato dopo la sconfitta delle regionali siciliane). Ma la richiesta della Lorenzin che è stata disattesa, e che ha prodotto quella reazione, spiega molto della logica seguita da Renzi nella costruzione della colazione. La ministra aveva chiesto per la sua formazione trenta collegi.



Non collegi sicuri però - questo è il bello - e nemmeno di cosiddetta «seconda fascia»: ma piuttosto collegi «perdenti». Per quale motivo? A Civica e popolare i candidati marginali servivano per radicare in pochi giorni la lista nei territori: avere personale politico, gratificare i supporter locali, trainare i voti sul proporzionale, sostenere lo sforzo di comunicazione nazionale della Lorenzin. Ma allora, perché negare questa richiesta? Come nella favola della rana dello scorpione, per lo stesso motivo. Dal punto di vista dell' egoismo elettorale, per Renzi, era più utile avere un alleato qualificato sopra l' 1%, ma sicuramente al di sotto del 3%. In pratica un portatore di voti.



emma bonino emma bonino

Per lo stesso motivo, seguendo la ratio folle della legge, avere dei candidati «disperati» in più del suo partito, i cosiddetti ripescati, che comunque trainassero voti al Pd. I cultori della teoria dei giochi lo chiamerebbero un calcolo di «utilità marginale». Razionale e spietato, certo, ma che nelle condizioni che si sono create produce un effetto boomerang non solo sulle singole liste, ma su tutta la coalizione, che diventa meno attrattiva nel suo complesso.



L' effetto negativo più immediato è sulla Lorenzin. Poi sui «social-verdo-prodiani» di Insieme. E in parte anche sulla Bonino (che, essendo una lista di opinione, non ricava nulla da collegi marginali come quello di Riccardo Magi nel quartiere Monteverde di Roma). Ma con la coalizione che non decolla anche il Pd paga il salasso salato: ha ceduto dieci collegi di prima fascia ai big alleati paracadutati (come Pier Ferdinando Casini) per costruire l' alleanza. Però non riesce ad aumentare il suo potenziale di raccolta.



RENZI BOSCHI ELEZIONI RENZI BOSCHI ELEZIONI

Ma allora perché Renzi si è dissanguato, in maniera apparentemente irrazionale, finendo per tarpare le ali ai suoi alleati? La spiegazione è nei numeri, che autorizzavano a immaginare un piano A e un piano B a seconda degli scenari. Al contrario di Berlusconi che, puntando ha vincere, ha costruito una intera lista, la famosa «quarta gamba», solo per non perdere nemmeno un voto, Renzi, che si sta attrezzando a gestire una sconfitta, ha abbandonato il piano A (la coalizione di cartapesta) e sta perseguendo il piano B: massimizzare gli eletti del Pd rispetto agli altri, e quelli renziani rispetto a quelli del partito nel suo complesso.



Nei collegi kamikaze desiderati dagli alleati sono stati mandati gli uomini delle minoranze. E adesso l' obiettivo non si misura più in punti, ma in seggi, pensando al dopo voto, e immaginando una operazione di rifondazione stile Emmanuel Macron. Se devi gestire una sconfitta, devi poter offrire un pasto ai media una «bad company» chiamata Pd. Una scatola ormai vuota piena di debiti, svuotata di militanti, con un simbolo da sterilizzare. E, insieme, una pattuglia di parlamentari con cui finanziare anche economicamente un nuovo partito, un nuovo simbolo, un nuovo inizio, un esercito di fedelissimi pronti a tutto da spendere sul tavolo delle larghe intese e degli scenari istituzionali. Ma con quali prospettive elettorali?

renzi nella sede pd del nazareno renzi nella sede pd del nazareno



Anche il paradosso della rana e dello scorpione inizia con una trovata apparentemente brillante, e finisce con due cadaveri nel fiume. La rottamazione finale, quella del Pd, può forse produrre una pattuglia di cento deputati: ma inizia con un progetto «Macron» e rischia di finire con un risultato «Micron».

http://www.dagospia.com/rubrica-3/polit ... 167082.htm

Re: Renzi

Inviato: 15/02/2018, 13:28
da UncleTom
:evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil:
NON SOLO BERLUSCONI, LA BANDA CRIMINALE HACKER NON VUOLE CHE SI POSTI NEI FRONTI DI PINOCCHIO MUSSOLONI

HA APPENA CANCELLATO IL POST SOTTORIPORTATO







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Turismo Cina-Francia. Il nostro guaio? Renzi non è Macron



Scritto il 15/2/18 • nella Categoria: segnalazioni Condividi
E mentre il portentoso Matteo ‘l’ammmerigano’ Renzi – in camicia, maniche arrotolate da gggiòvane – vanta in Tv d’aver speso gli spiccioli del verduraio per rilanciare il turismo italiano, il presidente francese Macron si connette coi 963 milioni di cinesi che ogni mese usano il Social (cinese) Wechat e lancia il turismo francese nel futuro. Queste sono le differenze. Ma non solo. Cina chiama Francia, e Parigi risponde subito, no cazzate. In quattro e quattr’otto nasce una piattaforma di scambio francese dedicata alla Cina, si chiama China Connect (nulla a che fare con le imitazioni italiche, vedrete, nda). La dirige una donna, Laure de Carayon da Parigi. Vanno a Pechino, fanno contatti e tornano. Non perdono tempo. Organizzano una mega conferenza di business e Tech interamente dedicata alla Cina per l’8 di marzo (mentre l’Itaglia sarà freneticamente dedita a distribuire mimose).
L’evento porterà a Parigi i top delle Start up, dei Mercati digitali e delle Tech cinesi e di tutta l’area Asia-Pacifico. Titolo: “La Cina, la nuova ispirazione del mondo”. Laure de Carayon dice: «L’ordine mondiale digitale si sta spostando da Silicon Valley all’Asia». Gli argomenti che saranno trattati, in questa melting pot di cervelli e aziende sino-francesi, sono: il commercio tradizionale e l’e-commerce, i Social, il Big Data, la Blockchain, la Virtual Reality, e l’Artificial Intelligence. Andrebbe detto a Matteo ‘l’ammmerigano’ Renzi che c’è chi nella vita è veloce, e non perde tempo alla vista del futuro di super Tech & Ai che sta inglobando il pianeta, anche senza aver letto Barnard.
Infatti la de Carayon ci avvisa che «queste nuove Tech sono una patata bollente: dobbiamo essere veloci, agili, e molto strategici. La corrente è impetuosa, globale, e debordante in Cina… In Europa tutti vanno dietro alle stesse vecchie cose, siamo come pecore. In Cina c’è fermento, e con esso nasce la complessità dell’oggi». Serve dire altro? No. Sto pensando a quelli che mi hanno detto che le richieste elettorali che vi ho suggerito sono troppo avanti… sticazzi, Macron già le mette in pratica. Il 4 marzo, voi Italians… mimose, sù. Alla de Carayon credo non freghino un caXXo.
(Paolo Barnard, “Il dramma è che Renzi non è Macron, Cina chiama Francia”, deal blog di Barnard dell’11 febbraio 2018).

E mentre il portentoso Matteo ‘l’ammmerigano’ Renzi – in camicia, maniche arrotolate da gggiòvane – vanta in Tv d’aver speso gli spiccioli del verduraio per rilanciare il turismo italiano, il presidente francese Macron si connette coi 963 milioni di cinesi che ogni mese usano il Social (cinese) Wechat e lancia il turismo francese nel futuro. Queste sono le differenze. Ma non solo. Cina chiama Francia, e Parigi risponde subito, no cazzate. In quattro e quattr’otto nasce una piattaforma di scambio francese dedicata alla Cina, si chiama China Connect (nulla a che fare con le imitazioni italiche, vedrete, nda). La dirige una donna, Laure de Carayon da Parigi. Vanno a Pechino, fanno contatti e tornano. Non perdono tempo. Organizzano una mega conferenza di business e Tech interamente dedicata alla Cina per l’8 di marzo (mentre l’Itaglia sarà freneticamente dedita a distribuire mimose).

L’evento porterà a Parigi i top delle Start up, dei Mercati digitali e delle Tech cinesi e di tutta l’area Asia-Pacifico. Titolo: “La Cina, la nuova ispirazione del mondo”. Laure de Carayon dice: «L’ordine mondiale digitale si sta spostando da Silicon Valley Laure de Carayonall’Asia». Gli argomenti che saranno trattati, in questa melting pot di cervelli e aziende sino-francesi, sono: il commercio tradizionale e l’e-commerce, i Social, il Big Data, la Blockchain, la Virtual Reality, e l’Artificial Intelligence. Andrebbe detto a Matteo ‘l’ammmerigano’ Renzi che c’è chi nella vita è veloce, e non perde tempo alla vista del futuro di super Tech & Ai che sta inglobando il pianeta, anche senza aver letto Barnard.

Infatti la de Carayon ci avvisa che «queste nuove Tech sono una patata bollente: dobbiamo essere veloci, agili, e molto strategici. La corrente è impetuosa, globale, e debordante in Cina… In Europa tutti vanno dietro alle stesse vecchie cose, siamo come pecore. In Cina c’è fermento, e con esso nasce la complessità dell’oggi». Serve dire altro? No. Sto pensando a quelli che mi hanno detto che le richieste elettorali che vi ho suggerito sono troppo avanti… sticazzi, Macron già le mette in pratica. Il 4 marzo, voi Italians… mimose, sù. Alla de Carayon credo non freghino un caXXo.

(Paolo Barnard, “Il dramma è che Renzi non è Macron, Cina chiama Francia”, deal blog di Barnard dell’11 febbraio 2018).

Re: Renzi

Inviato: 15/02/2018, 13:33
da UncleTom
15 feb 2018 12:50

IL DUCETTO E LA SINDROME DEL GRAN CONSIGLIO. RENZI ORMAI VEDE TRADITORI DAPPERTUTTO

– E METTE NEL MIRINO GENTILONI (TIRA LA VOLATA ALLA BONINO E SI FA 'PRESENTARE' DA CALENDA E RUTELLI), MINNITI (CHE SPARLA DI LUI), MATTARELLA (NON LO VUOLE PERCHE' DIVISIVO)). ORMAI PARLA SOLO CON LOTTI E BOSCHI


– I SONDAGGI DICONO CHE PIERFURBY PERDE CON ERRANI

-


ww.dagospia.com/rubrica-3/politica/ducetto-sindrome-gran-consiglio-renzi-ormai-vede-traditori-167190.htm




DAGONOTA




renzi duce renzi duce

Il Ducetto e la sindrome del Gran Consiglio. Renzi ormai vede traditori dappertutto. Parla e telefona solo con Lotti e la Boschi. Ed ai suoi confida: ho fatto bene a mandare in Parlamento solo persone di fiducia. Ormai tutti mi vogliono morto. E le dinamiche dei sondaggi non contribuiscono certo a migliorargli l’umore.

pierferdinando casini e la compagna colombiana 1 pierferdinando casini e la compagna colombiana 1



Quelli ufficiali non sono un granchè e quelli riservatissimi che piovono sulla scrivania del Nazareno sono pure peggio. Un esempio su tutti: pare che Pierfurby Casini perda la sfida diretta a Bologna città con Vasco Errani. Insomma, Bologna si conferma “rossa” davvero; e non rosè, come l’ha immaginata il Cazzaro di Rignano.



VASCO ERRANI VASCO ERRANI

Nelle riflessioni onanistiche, però, Renzi è ormai assillato dai “traditori”. Li vede ovunque; e l’elenco comprende anche i nomi di Paolo Gentiloni e Marco Minniti. Al “Moviola” rimprovera la simpatia nei confronti della Bonino. Con la legge elettorale, se una lista prende meno dell’1% i suoi voti sono buttati; se ne prende dall’1 al 2,9%, vanno al principale partito della coalizione; se ne prende il 3% ed oltre elegge i propri candidati.

MATTEO RENZI E MARCO MINNITI MATTEO RENZI E MARCO MINNITI



Renzi punta che la Bonino prenda meno del 3%, così si pappa i suoi voti. Emma vuole andare oltre il 3%. E Gentiloni – insieme a Calenda e Rutelli – le stanno dando una mano; in tal modo, rischiano di garantire ad Emma 18 deputati e di toglierne altrettanti a Matteo. Tra l’altro, a spingere il ministro nelle braccia di Emma un ruolo non secondario ce l’ha avuto la madre, Cristina Comencini ("Se non ora, quando?").



Con Minniti i rapporti sono burrascosi da tempo. Ed a gettare benzina sul fuoco ha contribuito non poco l’intervista a Scalfari dell’altro giorno. Negli incontri della campagna elettorale, Marco racconta che Matteo non sarà premier di questo disgraziato Paese; e che l’unico futuro politico che intravvede per il Ducetto è a Bruxelles, lontano dai riflettori nazionali.

nemici di renzi nemici di renzi



Ma il vero traditore “numero uno”, secondo il Cazzaro, è proprio quel Sergio Mattarella che ha portato al Quirinale, frantumando gli accordi del Nazareno con Berlusconi. Alle orecchie (generose) di Matteo sono arrivati gli spifferi del Quirinale che riassumono più o meno così il ragionamento del Capo dello Stato:



renzi mattarella renzi mattarella

Matteo è troppo divisivo per giocare un ruolo in futuro. I risultati delle elezioni offriranno un paese diviso in tre, quindi servirà un governo di salute pubblica anche per fare la “finta” di una nuova legge elettorale; e lui con i suoi atteggiamenti non favorisce certo l’intesa con Berlusconi. Quindi, è bene che stia in panchina.



Ma Renzi non ha in mente di prendere freddo a bordo campo… Ce lo spingeranno gli italiani il 4 marzo.


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Re: Renzi

Inviato: 15/02/2018, 21:53
da cielo 70
I bolognesi in grossa parte sono di sinistra. Mica possono votare un ex democristiano del grande centro.