Come se ne viene fuori ?
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Re: Come se ne viene fuori ?
Il punto – 1
Tutto è di nuovo in moto, anche lo spread che stamani ha superato quota 400. Pierazzurro ha rimesso in moto la politica italiana dopo la pausa dell’ammucchiata. In peggio, naturalmente.
Sul suo blog ha comunicato di aver dato le dimissioni di capogruppo dell’Udc alla Camera.
Inoltre, ribadisce l’impegno di assicurare ai moderati una nuova proposta politica sul rifiuto della demagogia, del populismo, che parli il linguaggio della verità e della serietà.
E’ sempre così poco serio che la serietà ce la infila dappertutto.
Varrebbe la pena di perdere tempo per ricercare come sia possibile che in questo travagliato Paese i vecchi tromboni riciclati riscuotano così tanto successo.
Siamo arrivati all’invidiabile cifra del 60 % di italiani che non sanno per chi votare con il 40 % che dichiara che non andrà a votare. Malgrado questo, ci tocca sentire vecchie parole d’ordine completamente vuote di uno dei massimi esponenti del trombonismo tricolore.
Nel restante 40 % di italiani che sa per chi votare dobbiamo purtroppo prendere atto che in prevalenza siamo in presenza del merlame residuale, lo zoccolo duro.
“Finché ci sono merli c’è speranza”, questo è motto dei politici falliti che si devono riciclare nuovamente.
Le proposte di Casini Royale sono perlomeno oscene, non in senso assoluto, ma in senso relativo che il politico bolognese ne fa. No alla demagogia, no al populismo, bisogna parlare un linguaggio della verità e della serietà. Bisogna essere veramente fessi conclamati per credere ancora a queste parole d’ordine trite e ritrite. Ma in tutti questi anni cosa ha proposto il bel Pier? In quale galassia ha vissuto, per scoprire l’acqua calda?
Giornalisti e colleghi compiacenti evitano di fargli la domanda diretta: “Perché hai la mano bruciata come Muzio Scevola?” Ai tempi dell’incriminazione di don Totò Cuffaro dichiarò di conoscerlo molto bene e che per lui avrebbe messo la mano sul fuoco. Ora don Totò sta all’Ucciardone e Pierazzurro si è completamente dimenticato di quanto affermato, allo stesso modo che il suo amico Celeste si è dimenticato dei bagordi pagati da Daccò. E’questo il linguaggio della verità e della serietà del ririclato Pier?
Stupisce profondamente che ci siano così tanti italiani che hanno creduto e credono ancora alle balle di Bossi e della sua banda. Non è la diversità di credo politico che è in gioco, ma le gigantesche balle raccontate. Lo stesso dicasi per lo zoccolo duro del Caimano. Anche Casini Royale non è da meno.
Ma quanti sono i merli in Italia?
Come si può credere ancora a queste fesserie?
Tutto è di nuovo in moto, anche lo spread che stamani ha superato quota 400. Pierazzurro ha rimesso in moto la politica italiana dopo la pausa dell’ammucchiata. In peggio, naturalmente.
Sul suo blog ha comunicato di aver dato le dimissioni di capogruppo dell’Udc alla Camera.
Inoltre, ribadisce l’impegno di assicurare ai moderati una nuova proposta politica sul rifiuto della demagogia, del populismo, che parli il linguaggio della verità e della serietà.
E’ sempre così poco serio che la serietà ce la infila dappertutto.
Varrebbe la pena di perdere tempo per ricercare come sia possibile che in questo travagliato Paese i vecchi tromboni riciclati riscuotano così tanto successo.
Siamo arrivati all’invidiabile cifra del 60 % di italiani che non sanno per chi votare con il 40 % che dichiara che non andrà a votare. Malgrado questo, ci tocca sentire vecchie parole d’ordine completamente vuote di uno dei massimi esponenti del trombonismo tricolore.
Nel restante 40 % di italiani che sa per chi votare dobbiamo purtroppo prendere atto che in prevalenza siamo in presenza del merlame residuale, lo zoccolo duro.
“Finché ci sono merli c’è speranza”, questo è motto dei politici falliti che si devono riciclare nuovamente.
Le proposte di Casini Royale sono perlomeno oscene, non in senso assoluto, ma in senso relativo che il politico bolognese ne fa. No alla demagogia, no al populismo, bisogna parlare un linguaggio della verità e della serietà. Bisogna essere veramente fessi conclamati per credere ancora a queste parole d’ordine trite e ritrite. Ma in tutti questi anni cosa ha proposto il bel Pier? In quale galassia ha vissuto, per scoprire l’acqua calda?
Giornalisti e colleghi compiacenti evitano di fargli la domanda diretta: “Perché hai la mano bruciata come Muzio Scevola?” Ai tempi dell’incriminazione di don Totò Cuffaro dichiarò di conoscerlo molto bene e che per lui avrebbe messo la mano sul fuoco. Ora don Totò sta all’Ucciardone e Pierazzurro si è completamente dimenticato di quanto affermato, allo stesso modo che il suo amico Celeste si è dimenticato dei bagordi pagati da Daccò. E’questo il linguaggio della verità e della serietà del ririclato Pier?
Stupisce profondamente che ci siano così tanti italiani che hanno creduto e credono ancora alle balle di Bossi e della sua banda. Non è la diversità di credo politico che è in gioco, ma le gigantesche balle raccontate. Lo stesso dicasi per lo zoccolo duro del Caimano. Anche Casini Royale non è da meno.
Ma quanti sono i merli in Italia?
Come si può credere ancora a queste fesserie?
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Re: Come se ne viene fuori ?
No non si può credere a queste fesserie ma purtroppo non si può neanche credere ai leaders del PD quanto dicono di voler rimanere fedeli a Rigor Montis fino alla fine... se lo faranno sarà un suicidio perfetto...
Lo stacco fra società civile reale e i politici è ormai abissale...
Lo stacco fra società civile reale e i politici è ormai abissale...
Re: Come se ne viene fuori ?
ROMA - Dopo Corea del Sud e Grecia, l'Italia e' il Paese al mondo dove le donne, ma anche gli uomini, si rifanno di più: e' quanto emerge da una ricerca di Trend Monitor, riportata dell'Economist.camillobenso ha scritto:Il punto – 1
Stupisce profondamente che ci siano così tanti italiani che hanno creduto e credono ancora alle balle di Bossi e della sua banda. Non è la diversità di credo politico che è in gioco, ma le gigantesche balle raccontate. Lo stesso dicasi per lo zoccolo duro del Caimano. Anche Casini Royale non è da meno.
Secondo lo studio, le italiane e gli italiani fanno ricorso per la maggior parte ad interventi sulla pelle e sui capelli, ma a livello ''non invasivo'', come ad esempio iniezioni per 'riempire' alcune zone del viso o il botox. Seguono gli interventi di chirurgia al volto, come lifting e protesi agli zigomi.
Dalla ricerca emerge inoltre che ogni Paese ha il suo 'canone estetico': in Brasile sono sette volte piu' diffusi gli interventi alle natiche, e cinque volte piu' frequenti quelli di 'ricostruzione della verginità'.
il sondaggio non tiene conto dei comportamenti politici, il solo Pierferdi ci farebbe balzare al primo posto per l'ultima voce .
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Re: Come se ne viene fuori ?
Eccolo qua, ci mancava solo lui.
A Otto e mezzo D’Alema ha dichiarato 5 minuti fa che i progressisti,…il Cs, devono governare con i moderati per la stabilità del Paese.
Sempre, immancabilmente sempre questi politici falliti pensano solo e soltanto al loro posto di lavoro, mai che si interessino del Paese.
Non fanno mai dichiarazioni di cosa è necessario fare in Italia per ripartire, ma sono ferratissimi su come devono occupare i posti di potere.
Non vale più il teorema di Nanni Moretti: “Con questi politici non vinceremo mai”,….è superato dagli eventi… con questi politici facciamo sicuramente la fine della Grecia.
Il dato che 6 italiani su 10 che non sanno per chi votare è ampiamente giustificato.
E più aprono la bocca i vecchi dinosuari fuggiti dal Museo delle cere di Madame Tussauds,....più aumenta il disgusto per la politica.
A Otto e mezzo D’Alema ha dichiarato 5 minuti fa che i progressisti,…il Cs, devono governare con i moderati per la stabilità del Paese.
Sempre, immancabilmente sempre questi politici falliti pensano solo e soltanto al loro posto di lavoro, mai che si interessino del Paese.
Non fanno mai dichiarazioni di cosa è necessario fare in Italia per ripartire, ma sono ferratissimi su come devono occupare i posti di potere.
Non vale più il teorema di Nanni Moretti: “Con questi politici non vinceremo mai”,….è superato dagli eventi… con questi politici facciamo sicuramente la fine della Grecia.
Il dato che 6 italiani su 10 che non sanno per chi votare è ampiamente giustificato.
E più aprono la bocca i vecchi dinosuari fuggiti dal Museo delle cere di Madame Tussauds,....più aumenta il disgusto per la politica.
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Re: Come se ne viene fuori ?
Amadeus ha scritto:
il sondaggio non tiene conto dei comportamenti politici, il solo Pierferdi ci farebbe balzare al primo posto per l'ultima voce .
questa è da concorso...mandala a spinoza.it.
Re: Come se ne viene fuori ?
D'Alema...con la solita aria di quello che ha capito tutto e gli altri , poverini, invece no.
quando si è trattato di agire s'è fatto sempre mettere sotto .
ma per questi lo scivolo verso la pensione non vale ? il sapone lo offro io.
quando si è trattato di agire s'è fatto sempre mettere sotto .
ma per questi lo scivolo verso la pensione non vale ? il sapone lo offro io.
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Re: Come se ne viene fuori ?
La responsabiltà è anche dei giornalisti che continuano a invitarli i dinosauri.camillobenso ha scritto:Eccolo qua, ci mancava solo lui.
A Otto e mezzo D’Alema ha dichiarato 5 minuti fa che i progressisti,…il Cs, devono governare con i moderati per la stabilità del Paese.
Sempre, immancabilmente sempre questi politici falliti pensano solo e soltanto al loro posto di lavoro, mai che si interessino del Paese.
Non fanno mai dichiarazioni di cosa è necessario fare in Italia per ripartire, ma sono ferratissimi su come devono occupare i posti di potere.
Non vale più il teorema di Nanni Moretti: “Con questi politici non vinceremo mai”,….è superato dagli eventi… con questi politici facciamo sicuramente la fine della Grecia.
Il dato che 6 italiani su 10 che non sanno per chi votare è ampiamente giustificato.
E più aprono la bocca i vecchi dinosuari fuggiti dal Museo delle cere di Madame Tussauds,....più aumenta il disgusto per la politica.
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Re: Come se ne viene fuori ?
Maucat ha scritto: No non si può credere a queste fesserie ma purtroppo non si può neanche credere ai leaders del PD quanto dicono di voler rimanere fedeli a Rigor Montis fino alla fine... se lo faranno sarà un suicidio perfetto...
Lo stacco fra società civile reale e i politici è ormai abissale........
I leaders del PD dal punto di vista strategico sono una sverza. Pensavano che dichiarare di essere stati coloro che hanno voluto Monti fosse un motivo di merito. Bassa propaganda, in quanto lo sponsor reale di Monti è Pierazzurro Casini in Caltagirone.
Tramontata l’ipotesi di un ammucchiata a guida Berlusconi nel luglio del 2010, tramontata l’ipotesi di una discesa in campo di Montezemolo, Casini ha successivamente puntato su Monti.
Che uso intendesse farne l’ex leader dell’Udc era piuttosto chiaro,…oggi ancora di più.
Ora, quando alle chiacchiere si è fatto posto ai fatti, alla realtà quotidiana, dopo 5 mesi della cura Monti ci si accorge che qualcosa non funziona.
Lo spread oggi ha raggiunto quota 410, ma non è il maggiore dei mali.
Lo è invece questo:
Def, Corte dei conti: tempi troppo stretti
Il presidente Giampaolino: l'effetto recessivo
delle manovre dissolverà 37,5 miliardi nel 2013
http://www.corriere.it/economia/12_apri ... 9241.shtml
Chiunque fosse arrivato dopo Berlusconi, preso atto anche che Catricalà ha dichiarato a Ballarò che le casse dello Stato erano vuote, …….sia che si chiamasse Stiglitz, Krugman, Summers, Abdul El Kassem, Lombardozzi, Scaccabarozzi,…..o Monti, di fronte a quel disastro evidente doveva prendere una ed una sola strada per salvare l’Italia. La manovra doveva essere a largo raggio privilegiando il rilancio dell’economia. Sono passati cinque mesi e siamo ancora qui a grattarcela senza interventi precisi per il tamponamento, la stabilizzazione e il rilancio dell’economia.
I mercati finanziari quando fanno investimenti a lungo termine valutano l’andamento dell’economia di una nazione. Nessuno intende perdere i capitali investiti e l’utile conseguente. Le manovre Berlusconi – Monti sono state tali da infilarci in un tunnel recessivo dove non si vede la fine.
Non deve quindi meravigliare il livello dello spread, anche se alcuni incrementi sono attribuibili a fattori da noi non governabili. Ma per la parte governabile, l’assenza dopo cinque mesi di interventi sull’economia viene valutata con grande timore dagli investitori.
Ergo,…….pensare di trarre vantaggio per l’appoggio al governo Monti, e il continuare ad insistere che deve durare fino al 2013, per il Pd, è uno svantaggio notevole.
Monti e il suo governo mantengono ancora un consenso intorno al 43 %.
Ma prevalentemente quel consenso non è una conseguenza diretta della fiducia verso l’operato del governo Monti, ma rappresenta la paura consapevole che se ritornano i partiti ora la Grecia è dietro l’angolo.
Sostenere una politica che oggi, anche chi non voleva vedere è costretto a toccare con mano, è controproducente.
Ma tanto vale,…..non sarebbero dirigenti del Pd se non praticassero il tafazzismo allo stato puro.
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Re: Come se ne viene fuori ?
omepage > BLOG di Giulietto Chiesa
di Giulietto Chiesa | 23 aprile 2012
Indice della protervia
Nella pausa che divide questo post dal precedente è accaduto quello che prevedo da tempo: la ricetta Monti proprio non funziona.
Non funziona perché lo spread è l’indice della protervia dei “proprietari universali”. E questi non prevedono limiti al loro potere. L’offensiva che hanno scatenato contro i popoli (contro quello americano come contro quelli europei) è un tentativo di cambiare epoca.
Cambiare epoca vuol dire cancellare il patto sociale che ha contraddistinto l’Europa in questi ultimi 50 anni. E vuol dire trasferire definitivamente il potere in luoghi non eletti da nessuno e impenetrabili a ogni controllo democratico.
La ricetta Monti non funziona, e lo si vedrà prestissimo, quando sarà chiaro a decine di milioni di persone che non ci sarà crescita.
Perché? Perché i nemici, i nostri nemici, sono molto forti. Chi sono i nostri nemici?
Citerò Eugenio Scalfari (anche se mi sembra che affastelli cose non del tutto omogenee) , così nessuno potrà dire che sono anti-americano: “I falchi della Bundesbank in Germania, l’establishment bancario di Wall Street e Londra, il Partito Repubblicano in USA” . Il problema (logico) è che Scalfari sostiene Monti, senza accorgersi che Monti è l’uomo che è stato messo al posto in cui è proprio da quei nemici. E dunque chiedere a Monti di fare qualcosa per tagliare le unghie a quei nemici è come chiedere al leone di non mangiare l’antilope che sta a portata di zampa.
Noi che cosa possiamo fare? Il quadro politico non offre nulla a chi voglia mutare il corso delle cose. Dunque non ci resta che proporci l’impossibile: cambiare radicalmente questo quadro politico. Questa cosa – di cui vedo tutta la difficoltà – la si potrà fare solo alzando il livello dello scontro sociale nel paese.
E questo lo si potrà fare solo unendo le forze (che ci sono) attualmente divise in dieci o cento rivoli diversi. E’ uno di quei rari momenti in cui – mentre le oligarchie sono nel panico e nel marasma – il popolo potrebbe dire la sua. Potrà farlo, senza diventare preda del demagogo di turno, solo se avrà una guida responsabile, forte, e decisa a difendere almeno quello che resta della democrazia
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/04 ... ia/206580/
di Giulietto Chiesa | 23 aprile 2012
Indice della protervia
Nella pausa che divide questo post dal precedente è accaduto quello che prevedo da tempo: la ricetta Monti proprio non funziona.
Non funziona perché lo spread è l’indice della protervia dei “proprietari universali”. E questi non prevedono limiti al loro potere. L’offensiva che hanno scatenato contro i popoli (contro quello americano come contro quelli europei) è un tentativo di cambiare epoca.
Cambiare epoca vuol dire cancellare il patto sociale che ha contraddistinto l’Europa in questi ultimi 50 anni. E vuol dire trasferire definitivamente il potere in luoghi non eletti da nessuno e impenetrabili a ogni controllo democratico.
La ricetta Monti non funziona, e lo si vedrà prestissimo, quando sarà chiaro a decine di milioni di persone che non ci sarà crescita.
Perché? Perché i nemici, i nostri nemici, sono molto forti. Chi sono i nostri nemici?
Citerò Eugenio Scalfari (anche se mi sembra che affastelli cose non del tutto omogenee) , così nessuno potrà dire che sono anti-americano: “I falchi della Bundesbank in Germania, l’establishment bancario di Wall Street e Londra, il Partito Repubblicano in USA” . Il problema (logico) è che Scalfari sostiene Monti, senza accorgersi che Monti è l’uomo che è stato messo al posto in cui è proprio da quei nemici. E dunque chiedere a Monti di fare qualcosa per tagliare le unghie a quei nemici è come chiedere al leone di non mangiare l’antilope che sta a portata di zampa.
Noi che cosa possiamo fare? Il quadro politico non offre nulla a chi voglia mutare il corso delle cose. Dunque non ci resta che proporci l’impossibile: cambiare radicalmente questo quadro politico. Questa cosa – di cui vedo tutta la difficoltà – la si potrà fare solo alzando il livello dello scontro sociale nel paese.
E questo lo si potrà fare solo unendo le forze (che ci sono) attualmente divise in dieci o cento rivoli diversi. E’ uno di quei rari momenti in cui – mentre le oligarchie sono nel panico e nel marasma – il popolo potrebbe dire la sua. Potrà farlo, senza diventare preda del demagogo di turno, solo se avrà una guida responsabile, forte, e decisa a difendere almeno quello che resta della democrazia
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/04 ... ia/206580/
il tempo delle mele IV
alzare il livello dello scontro sociale non mi pare una cosa da auspicare su un quotidiano, ma sbaglierò.
poi si auspica che il popolo si unisca sotto una guida...
il rischio che questa fantomatica guida non abbia le caratteristiche richieste ma ci faccia fare un bel tuffo nel passato è abbastanza alto visti i recenti trascorsi hardcoriani.
( FUHRER vuol dire guida)
anche i giornalisti sono nel marasma, evidentemente.
poi si auspica che il popolo si unisca sotto una guida...
il rischio che questa fantomatica guida non abbia le caratteristiche richieste ma ci faccia fare un bel tuffo nel passato è abbastanza alto visti i recenti trascorsi hardcoriani.
( FUHRER vuol dire guida)
anche i giornalisti sono nel marasma, evidentemente.
Chi c’è in linea
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