Re: Come se ne viene fuori ?
Inviato: 23/04/2012, 12:46
Il punto – 1
Tutto è di nuovo in moto, anche lo spread che stamani ha superato quota 400. Pierazzurro ha rimesso in moto la politica italiana dopo la pausa dell’ammucchiata. In peggio, naturalmente.
Sul suo blog ha comunicato di aver dato le dimissioni di capogruppo dell’Udc alla Camera.
Inoltre, ribadisce l’impegno di assicurare ai moderati una nuova proposta politica sul rifiuto della demagogia, del populismo, che parli il linguaggio della verità e della serietà.
E’ sempre così poco serio che la serietà ce la infila dappertutto.
Varrebbe la pena di perdere tempo per ricercare come sia possibile che in questo travagliato Paese i vecchi tromboni riciclati riscuotano così tanto successo.
Siamo arrivati all’invidiabile cifra del 60 % di italiani che non sanno per chi votare con il 40 % che dichiara che non andrà a votare. Malgrado questo, ci tocca sentire vecchie parole d’ordine completamente vuote di uno dei massimi esponenti del trombonismo tricolore.
Nel restante 40 % di italiani che sa per chi votare dobbiamo purtroppo prendere atto che in prevalenza siamo in presenza del merlame residuale, lo zoccolo duro.
“Finché ci sono merli c’è speranza”, questo è motto dei politici falliti che si devono riciclare nuovamente.
Le proposte di Casini Royale sono perlomeno oscene, non in senso assoluto, ma in senso relativo che il politico bolognese ne fa. No alla demagogia, no al populismo, bisogna parlare un linguaggio della verità e della serietà. Bisogna essere veramente fessi conclamati per credere ancora a queste parole d’ordine trite e ritrite. Ma in tutti questi anni cosa ha proposto il bel Pier? In quale galassia ha vissuto, per scoprire l’acqua calda?
Giornalisti e colleghi compiacenti evitano di fargli la domanda diretta: “Perché hai la mano bruciata come Muzio Scevola?” Ai tempi dell’incriminazione di don Totò Cuffaro dichiarò di conoscerlo molto bene e che per lui avrebbe messo la mano sul fuoco. Ora don Totò sta all’Ucciardone e Pierazzurro si è completamente dimenticato di quanto affermato, allo stesso modo che il suo amico Celeste si è dimenticato dei bagordi pagati da Daccò. E’questo il linguaggio della verità e della serietà del ririclato Pier?
Stupisce profondamente che ci siano così tanti italiani che hanno creduto e credono ancora alle balle di Bossi e della sua banda. Non è la diversità di credo politico che è in gioco, ma le gigantesche balle raccontate. Lo stesso dicasi per lo zoccolo duro del Caimano. Anche Casini Royale non è da meno.
Ma quanti sono i merli in Italia?
Come si può credere ancora a queste fesserie?
Tutto è di nuovo in moto, anche lo spread che stamani ha superato quota 400. Pierazzurro ha rimesso in moto la politica italiana dopo la pausa dell’ammucchiata. In peggio, naturalmente.
Sul suo blog ha comunicato di aver dato le dimissioni di capogruppo dell’Udc alla Camera.
Inoltre, ribadisce l’impegno di assicurare ai moderati una nuova proposta politica sul rifiuto della demagogia, del populismo, che parli il linguaggio della verità e della serietà.
E’ sempre così poco serio che la serietà ce la infila dappertutto.
Varrebbe la pena di perdere tempo per ricercare come sia possibile che in questo travagliato Paese i vecchi tromboni riciclati riscuotano così tanto successo.
Siamo arrivati all’invidiabile cifra del 60 % di italiani che non sanno per chi votare con il 40 % che dichiara che non andrà a votare. Malgrado questo, ci tocca sentire vecchie parole d’ordine completamente vuote di uno dei massimi esponenti del trombonismo tricolore.
Nel restante 40 % di italiani che sa per chi votare dobbiamo purtroppo prendere atto che in prevalenza siamo in presenza del merlame residuale, lo zoccolo duro.
“Finché ci sono merli c’è speranza”, questo è motto dei politici falliti che si devono riciclare nuovamente.
Le proposte di Casini Royale sono perlomeno oscene, non in senso assoluto, ma in senso relativo che il politico bolognese ne fa. No alla demagogia, no al populismo, bisogna parlare un linguaggio della verità e della serietà. Bisogna essere veramente fessi conclamati per credere ancora a queste parole d’ordine trite e ritrite. Ma in tutti questi anni cosa ha proposto il bel Pier? In quale galassia ha vissuto, per scoprire l’acqua calda?
Giornalisti e colleghi compiacenti evitano di fargli la domanda diretta: “Perché hai la mano bruciata come Muzio Scevola?” Ai tempi dell’incriminazione di don Totò Cuffaro dichiarò di conoscerlo molto bene e che per lui avrebbe messo la mano sul fuoco. Ora don Totò sta all’Ucciardone e Pierazzurro si è completamente dimenticato di quanto affermato, allo stesso modo che il suo amico Celeste si è dimenticato dei bagordi pagati da Daccò. E’questo il linguaggio della verità e della serietà del ririclato Pier?
Stupisce profondamente che ci siano così tanti italiani che hanno creduto e credono ancora alle balle di Bossi e della sua banda. Non è la diversità di credo politico che è in gioco, ma le gigantesche balle raccontate. Lo stesso dicasi per lo zoccolo duro del Caimano. Anche Casini Royale non è da meno.
Ma quanti sono i merli in Italia?
Come si può credere ancora a queste fesserie?