Berlusconi è ancora armato e pericoloso

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camillobenso
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso

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Il tappetino "Bufala Bill" si lancia in un sondaggio padronale.


http://www.youtube.com/watch?v=05-sVnhLLD8



»Sondaggi
Futuro azzurro

Chi preferite come futuro leader del Pdl tra Marina Berlusconi e Daniela Santanché?

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Marina Berlusconi
70%

Daniela Santanché
30%


http://www.liberoquotidiano.it/sondaggi ... refresh_ce
camillobenso
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso

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Un Parlamento snobbato: B. presente solo alla fiducia

(Loredana Di Cesare).
15/06/2013 di triskel182


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RECORD INSIEME AI SUOI LEGALI GHEDINI & LONGO E ALLA SUA FEDELISSIMA MARIA ROSARIA ROSSI. ANCHE IL SOBRIO MARIO MONTI LATITA: 20 VOTAZIONI.

Silvio Berlusconi è allergico al banco del Senato quasi quanto al banco degli imputati: è il recordman di assenze in aula. Ha disertato Palazzo Madama il 99,37 per cento delle votazioni. Stessa percentuale per il suo avvocato, senatore Niccolò Ghedini, i colleghi di partito Maria Rosaria Rossi, Denis Verdini e Antonio Angelucci. Il quintetto ha disertato tutte le votazioni tranne una: il voto di fiducia al governo di Enrico Letta. Ma ce n’è un po’ per tutti. Sono in tanti, tra i big della politica, a non recarsi quasi mai in aula. Uno a caso: l’ex premier e senatore a vita Mario Monti che, in soli tre mesi, conta appena venti presenze. In campo Pd, Pier Luigi Bersani si colloca al nono posto, 43 presenze su 122 votazioni, nella speciale top ten degli assenti alla Camera. Umberto Bossi, leader del Carroccio, è il quarto, 108 assenze su 122, tra i deputati meno presenti, preceduto da un berlusconiano di ferro: Piero Longo. Anch’egli avvocato di Silvio Berlusconi. A stilare questa classifica è Openpolis, l’osservatorio civico che monitora le attività dei parlamentari alla Camera e al Senato.

SIA CHE SI PARLI di Camera, sia di Senato, la maglia nera per le assenze è aggiudicata sempre dal Pdl. Infatti, tra i primi dieci onorevoli, cinque sono stati eletti col partito di Berlusconi: oltre al già citato Longo, si contano Vincenzo Garofalo, Michela Brambilla, Rocco Crimi e Filippo Piccone. Il gruppo più presente alle votazioni della Camera è invece quello del Movimento Cinque stelle: 96 per cento di presenze. Segue il Pd, con il 93 per cento, e Sel con il 91,42 per cento. Quarto gruppo in classifica il misto (88,65 per cento), quindi Lega nord (87 per cento), Fratelli d’Italia (83,10 per cento) e Pdl (81,15 per cento). L’ultimo posto è occupato da Scelta Civica: 79,19 per cento delle presenze nelle votazioni. I più attivi sono invece Annalisa Pennarella di Sel, Roberta Agostini del Pd e Ferdinando Alberti del M5s: non hanno mai saltato un giorno di aula.

Nei primi 90 giorni di legislatura – osserva Openpolis – ci sono stati diversi cambi di casacca in Parlamento: 12 alla Camera e 17 al Senato. Tra i più clamorosi, si segnalano quelli dei deputati Vincenza Labriola e Alessandro Furnari, che il 6 giugno, lasciando il gruppo del M5s, hanno aderito al gruppo misto. Restando tra i grillini, al Senato c’è il caso di Marino Mastrangeli, che dopo aver rotto con Beppe Grillo per la sua comparsata in tv, è transitato al gruppo misto. Anche un ex ministro, del calibro di Giulio Tremonti, ha cambiato casacca in soli tre mesi: addio alla Lega nord per entrare nel gruppo Grandi autonomie e libertà (Gal), in compagnia del collega Paolo Naccarato. A battere ogni record, però, sono i leghisti Gian Marco Centinaio e Jonny Crosio. In soli tre mesi hanno timbrato un biglietto di andata e ritorno: dalla Lega, passano a quello del Gal, salvo rientrare tra i colleghi del Carroccio. I parlamentari eletti con la sigla Fratelli d’Italia, invece, hanno abbandonato il gruppo misto per fondarne uno tutto loro. C’è poi il settore degli eletti “ribelli”: parliamo dei parlamentari che, in questo spicchio di legislatura, hanno votato in dissenso con le indicazioni di gruppo o di partito. In testa alla classifica troviamo Paolo Naccarato, del gruppo Grandi autonomie e libertà (Gal), che ha votato in dissenso ben 37 volte. Al secondo posto, tra i senatori indomiti, troviamo Domenico Scilipoti, l’uomo che – nella passata legislatura – abbandonò Antonio Di Pietro per accasarsi con il centrodestra guidato da Berlusconi. Per Scilipoti, su 68 votazioni, si contano 28 defezioni. Terzo classificato Francesco Palermo – prima esperienza da parlamentare con il gruppo del Psi – che ha votato 23 volte contro corrente. Cambiamo aula: a Montecitorio i più ribelli sono i leghisti Angelo Attaguile (25 voti “contro”) e Franco Marguerettaz (13 voti in dissenso con la linea del partito). Il terzo posto, tra i deputati più dissenzienti, spetta invece ad Andrea Vecchio, di Scelta civica, che ha contraddetto la linea di Monti per dieci volte.

Da Il Fatto Quotidiano del 15/06/2013.
camillobenso
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Guru e vaffanguru - 1


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18 GIU 2013 19:23
VIDEO-CAFONALINO - FATE LARGO ALLA “FALANGE AZZURRA”: ARRIVA L’ESERCITO DI SILVIO, “PRONTO A INVADERE IL PAESE”
I pasdaran del Banana si radunano in una saletta con più giornalisti che attivisti - Furlan, il fondatore: “Nei reggimenti Si sono già arruolati in 17mila. Saremo i soldati delle partite Iva e spiegheremo chi è davvero Berlusconi” (ancora?) - C'è pure il disturbatore Volpe Pasini, e si affaccia Galan: “Giovani coraggiosi, magari si tornasse al modello Publitalia”…

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http://www.youtube.com/watch?v=NwiML8pCB7E



Video di Veronica Del Soldà per Dagospia
La falange Azzurra dell'Esercito di Silvio

http://www.dagospia.com/rubrica-6/cafon ... -57915.htm


1. PDL: 'ESERCITO SILVIO' LANCIA 'CAMPAGNA D'ITALIA', PRONTI A INVADERE PAESE
(Adnkronos) - L'Esercito di Silvio e' pronto a invadere il Paese per difendere il Cav e ''spiegare alla gente chi e' veramente Berlusconi''. In una conferenza stampa all'hotel Nazionale, davanti a Montecitorio, il nuovo movimento ideato da Simone Furlan lancia la 'Campagna d'Italia' con una sorta di tour nelle varie regioni. In cantiere c'e' una serie di incontri nelle aziende di tutto il Paese.

L'obiettivo e' diventare l'esercito delle partite Iva. Ad ascoltare i promotori del'iniziativa c'e' anche il deputato Giancarlo Galan, berlusconiano della prima ora e tra i principali sostenitori di un ritorno allo spirito del '94: ''Ho assistito alla conferenza stampa perche' sono sempre incuriosito da chi e' spinto dallo stesso entusiasmo di 20 anni fa, quando arrivo' Forza Italia''.

Qualcuno dice che tra gli sponsor dell'Esercito di Silvio ci sia proprio il presidente della commissione Cultura della Camera, che non si sbilancia ma nemmeno esclude sviluppi in futuro del neo movimento: ''I giornalisti corrono e parlano di ala movimentista di una nuova Forza Italia: non e' cosi', si tratta di giovani coraggiosi, animati da tanta passione e fantasia. Cosa sara' questo 'Esercito di Silio', lo vedremo. Se avranno i numeri e saranno bravi, conteranno...''.

Galan condivide l'idea del Cavaliere di affidare a imprenditori di primo piano la gestione e il controllo del Pdl sul territorio al posto dei coordinatori regionali e rimpiange il 'modello Publitalia', cui si ispiro' Fi: ''Magari si tornasse al 'modello Publitalia'. La nostra rovina e' iniziata quando abbiamo cominciato a parlare il politichese, cioe' di tessere, congressi, direttivi...''.



2. ARRIVA L'ESERCITO DI SILVIO - MIMETICA E LINGUAGGIO DA CASERMA
Fed. Fan. per http://www.unita.it

«Arriva un momento nella vita in cui capisci che combattere per un ideale non è più una scelta, ma un obbligo». Con queste parole si presenta Simone Furlan, ideatore del sito «L'esercito della libertà, uniti per difendere il presidente Berlusconì. Il nuovo portale propone agli utenti: «Diventa comandante di un reggimento territoriale». E sotto il viso sorridente di un Berlusconi che impone le mani, il tasto «Arruolati».

Ad oggi sono 17326 le persone che si sono 'arruolate'. «Siamo imprenditori e aziende - spiega Furlan, durante la conferenza stampa di presentazione all'hotel Nazionale a Roma - sapevo che Silvio è ben voluto ma non pensavo così tanto». Un tasto che apre un modulo di «arruolamento» che così recita: «Io sottoscritto - nome cognome e residenza - dichiaro di volermi arruolare nell'Esercito di Silvio per difendere il presidente Berlusconi e combattere al suo fianco la Guerra dei Vent'anni. Di riconoscermi in lui, nel suo pensiero, nei suoi ideali e nel suo operato. Di volermi battere per la libertà, per una Italia libera e democratica. Di essere pronto a partecipare ad eventi o manifestazioni in supporto del Presidente Berlusconi per affermare il principio che la sovranità popolare non può essere sovvertita in alcun modo tranne attraverso l'azione politica».

Un arruolamento tutt'altro che finto: nella sezione dedicate al «reggimento territoriale», un altro modulo è dedicato a chi vuole diventare «comandante»: «Se desideri comandare un reggimento - si legge - impegnati a gestire gli arruolati della tua zona, a reclutare nuove leve per la causa della difesa di Silvio, a promuovere iniziative e manifestazioni sul tuo territorio e a partecipare attivamente a quelle organizzate a livello centrale, spedisci una tua foto ed una breve motivazione del perché ami Silvio utilizzando il form qui sotto. Sarai presto contattato dallo staff per essere inserito nel portale».
camillobenso
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso

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L'Esercito di Silvio e' pronto a invadere il Paese per difendere il Cav e ''spiegare alla gente chi e' veramente Berlusconi''.

A' schifezza, della schifezza, della schifezza e uommane.
camillobenso
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso

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Guru e vaffanguru - 2



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Video
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/06/ ... ra/237053/

Arriva l’Esercito di Silvio: “18 mila arruolati contro il piano eversivo della magistratura”

Diciottomila arruolati per 350 reggimenti, una campagna stampa in Italia e una raccolta firme per una petizione all’Europa a sostegno di Silvio Berlusconi. Ecco il programma dell’Esercito di Silvio, presentato durante una conferenza stampa da Simone Furlan e Diego Volpe Pasini. Il tutto per fermare la “persecuzione giudiziaria, tutta politica, ai danni di un grande presidente”, sostengono i luogotenenti del Cavaliere che affondano: “La magistratura ha messo in piedi un piano eversivo”. Chi è il burattinaio dietro questo fantomatico progetto? “Ilda Boccassini che dovrebbe essere indagata per diffamazione aggravata”. E nel caso che le condanne ai danni di B. diventino definitive? “Abbandonare il governo Letta e tornare al voto”

di Nello Trocchia
18 giugno 2013
camillobenso
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso

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19 GIU 2013 11:26
1. ARRIVA IL GIORNO DEL GIUDIZIO PER IL CAINANO, E NEL PALAZZO TUTTI TIFANO PER UNA SENTENZA PILATESCA, UNA SORTA DI PAREGGIO CHE NON DISTURBI LE LARGHE INTESE -


2. BASTEREBBE UNA FURBATA ALL’ITALIANA: CHE LA CONSULTA DESSE RAGIONE IN LINEA DI PRINCIPIO AL CAVALIER POMPETTA, RICONOSCENDO CHE GLI FU NEGATO UN LEGITTIMO IMPEDIMENTO, MA POI DELEGASSE ALLA CASSAZIONE, IN AUTUNNO E CON TUTTO COMODO, IL COMPITO DI VALUTARE IN CONCRETO IN QUALE MISURA RIAPRIRE IL PROCESSO -


3. E CASUALMENTE, PROPRIO OGGI VENGONO RECAPITATE LE IMPERATIVE VELINE CON LE QUALI RE GIORGIO, COADIUVATO DAL SUO CONSIGLIERE LUCIANO VIOLANTE, SPIEGA ALLA NAZIONE CHE SIAMO SOLO DI FRONTE A UN GIUDIZIO “TECNICO”, CHE “NON PUÒ ESSERE CONFUSO CON GLI ESITI PROCESSUALI, CHE HANNO UN PROPRIO, DIVERSO PERCORSO”




a cura di Colin Ward e Critical Mess (Special Guest: Pippo il Patriota)

1. AVVISI AI NAVIGATI
Arriva il giorno del giudizio per il Cainano, con la sentenza della Corte costituzionale sul processo Mediaset. E visto che in questo disgraziato paese nulla dev'essere mai chiaro, neppure un verdetto, nel Palazzo tutti tifano per una sentenza pilatesca, una sorta di pareggio che dia respiro al Banana ancora per qualche mese e non disturbi le larghe intese.


Basterebbe che la Consulta desse ragione in linea di principio al Cavalier Pompetta, riconoscendo che gli fu negato un legittimo impedimento, ma poi delegasse alla Cassazione, in autunno e con tutto comodo, il compito di valutare in concreto in quale misura riaprire il processo. Una furbata all'italiana, ma i nostri codici bizantini la permettono.


E casualmente, proprio oggi vengono recapitate le imperative veline con le quali Re Giorgio spiega alla nazione che siamo solo di fronte a un giudizio "tecnico", che "non può essere confuso con gli esiti processuali, che hanno un proprio, diverso percorso". Alludendo proprio a quella Cassazione di fronte alla quale pende il ricorso degli avvocati del Banana contro la condanna per frode fiscale a 4 anni di reclusione e 5 di interdizione dai pubblici uffici.

In prima linea, megafono in mano, la Repubblica degli Illuminati: "Mediaset, oggi decide la Consulta. Il Colle: il governo non corre rischi". C'è grande attesa per la sentenza? Il Cavaliere non ci dorme la notte? Aspenio Letta teme contraccolpi negativi sulla maggioranza? Una sentenza di rigetto può accelerare la fine politica del capo del Pdl, che rischia seriamente l'interdizione dai pubblici uffici e l'espulsione dal Parlamento?


Tutte balle. Sentite che ci manda a dire Re Giorgio: "La decisione della Consulta si è caricata di aspettative del tutto improprie. Invece andrà valutata per quello che è: un giudizio che non può essere confuso con gli esiti processuali, che hanno un proprio, diverso percorso".

Dal che non si capisce che l'abbiano promosso a fare Niccolò Ghedini e Piero Longo, avvocati del Cainano. Non solo, ma Bella Napoli ricorda che la vicenda Mediaset non si chiude qui, "ma andrà avanti con la pagina finale scritta dalla Cassazione tra 8-10 mesi" (p. 11). Come dire: caro Silvio, porta pazienza e aspetta ancora che poi tutto s'aggiusta.

Anche la Stampa riporta diligentemente le parole d'ordine di Re Giorgio: "Nessuna aspettativa impropria'. Il Quirinale invita alla calma". Il giornale diretto da Mariopio Calabresi parla di "informale monito" e si lancia in un'escusatio non petita: "Naturalmente nessuno può determinare la pronuncia, che sarà frutto del libero confronto tra gli ermellini.

I quali, poi, potrebbero in ipotesi anche non esaurire la loro discussione nella sola giornata di oggi" (p. 11). Un altro tartufesco rinvio? Sono 17 mesi che la Corte si tiene il delicato incartamento. I suggeritori del Colle colpiscono anche sul Messaggero: "Oggi la Consulta. Berlusconi: leale al governo. L'auspicio del Quirinale: non nutrire aspettative improprie. Il verdetto della Corte non va confuso con gli esiti processuali" (p. 7).

Per un disguido nelle comunicazioni, niente velina quirinalizia sul Corriere, che scrive: "Mediaset, la Consulta decide. Il pessimismo del Cavaliere. Ma la difesa dell'ex premier spera in un ‘compromesso'" (p. 9). Il ‘compromesso' è quello che spiegavamo prima sotto il nome di sentenza-pareggio.

Pessimismo ragionato e patriottico sul Giornale di Feltrusconi: "Il Cavaliere: i miei processi non faranno cadere il governo. L'ex premier è pessimista sull'esito delle sentenze in arrivo, ma assicura che le sue vicende giudiziarie non condizioneranno la tenuta del governo". "Il disaccordo tra i giudici dà una chance a Silvio. Oggi il verdetto della Consulta che potrebbe dare ragione in parte al leader del Pdl" (p. 4)
peanuts
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso

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Che invadono questi?
Con quelle facce?
Ce li vedo in piazza contro di noi, certo
Se ne restino buoni, sennò al primo atto eversivo...
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
camillobenso
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso

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ULTIM'ORA - PROCESSO MEDIASET
Berlusconi verso il rinvio in Cassazione
Secondo indiscrezioni, la Corte Costituzionale sarebbe orientata a rinviare il processo Mediaset in Cassazione


http://www.ilgiornale.it/news/interni/b ... 28558.html
camillobenso
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso

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20 GIU 2013 18:26
1. OVVIAMENTE IL BANANA VUOLE COMBATTERE SINO ALLA FINE PER DIFENDERE IL SUO ONORE. MA TRA L'ONORE E L’INTERESSE DI MEDIASET E DEI FIGLI, LA SCELTA E' PER LA DIFESA DEGLI INTERESSI, CON BUONA PACE DEI FALCHI CHE LO SPINGONO CONTRO I MULINI A VENTO -

2. MA LA VERSIONE STATISTA DI SILVIO BANANONI CONTINUERA' AD ESISTERE SOLO LO SPAZIO DELL'ESTATE, PERCHÉ A SETTEMBRE EGLI FARA' RIPARTIRE LA MADRE DI TUTTE LE BATTAGLIE IN TEMA DI GIUSTIZIA: LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE NELLA MAGISTRATURA -

3. CHE CI FACEVA IERI SERA TREMONTI A PALAZZO GRAZIOLI, DOVE TUTTI QUELLI DEL VECCHIO PDL E DEL FUTURO PARTITO LEGGERO SI SONO RECATI PER DARE LA PROPRIA SOLIDARIETÀ AL CAV? -



DAGOREPORT
Il giorno dopo la pronuncia della Corte Costituzionale (più netta contro il legittimo impedimento di quanti molti, anche in alto Colle, auspicavano) non sposta nulla a breve e il copione scivola come previsto: Berlusconi Silvio gioca allo statista, i falchi (tra i quali si distingue il duo Sallusti/Santanche') giocano agli incendiari. Ma i punti fermi sono due. Eccoli:

Uno. Il Bananoni resterà ancorato al realismo che sopra ogni cosa gli impone la tutela della famiglia, dei figli e dell'azienda. Ovviamente vuole combattere sino alla fine per difendere il suo onore. Ma tra l'onore e l'interesse della Mediaset e dei figli, la scelta e' per la difesa degli interessi, con buona pace dei Verdini, di Sallusti e signora, di Minzolini Augusto e di quant'altri lo spingono contro i mulini a vento.

Due. Ma la versione statista di Berlusconi Silvio continuera' ad esistere solo lo spazio dell'estate, perché a settembre egli fara' ripartire la madre di tutte le battaglie in tema di giustizia: la separazione delle carriere nella magistratura, vera cartina di tornasole per ogni riforma che vuole lasciare un segno definitivo nel sistema giudiziario italiano. Se il capo del centrodestra riuscisse a realizzarla potrebbe andarne fiero. Stavolta, giura chi ben lo conosce, non si fara' fermare dalle colombe, Letta Gianni in primis, che nel corso degli ultimi due decenni lo hanno sempre fermato garantendogli, senza poterla mantenere, la benevolenza dei giudici.

Naturalmente, la separazione delle carriere (insieme ad un altro tema, il futuro del Senato nel quadro delle riforme istituzionali), rappresenta una vera e propria mina sul sentiero stretto delle riforme per le quali sono in campo una quarantina di parlamentari e un numero quasi simile di "saggi", quelli che sono stati chiamati per fare i consulenti del governo. O si trovano soluzioni convincenti sulle due questioni, oppure esse deflagreranno con forza, salterà tutta la santabarbara e addio riforme. Come poi il governo, che sull'economia e sulla posizione in Europa sta arrancando, possa sopravvivere, si vedrà.

Un altro forte elemento di inquietudine sul quadro politico e' rappresentato dagli inquieti del Senato, che sono tanti. Ecco i principali focolai:

C'è innanzitutto l'inquietudine dei grillini più avveduti, quelli che non vogliono passare alla cronaca o alla piccola storia di questi anni come i "grullini" di Travaglio Marco dopo la vicenda di Gambaro Adele (obbligata dopo l'espulsione comminata dalla cosiddetta rete a passare al gruppo misto), s'interrogano su cosa fare nel prossimo futuro.

Molti sono i senatori grillini che solidarizzano con l'espulsa, anche se non sono riusciti ad evitarne l'espulsione. Ma la cosa più probabile e' che dopo l'estate nasca un nuovo gruppo parlamentare (a palazzo Madama bastano 10 senatori per formarlo) affrancato da Grillo Beppe.

I senatori indiziati stanno gia' allenandosi a superare la sudditanza psicologica verso il comico genovese all'insegna del motto: "Grillo e' stato un mezzo, i nostri obiettivi possono essere altri". Questo pezzo di grillini e' molto corteggiato non perché qualcuno, come nel recente passato Bersani Pierluigi, pensi di annetterli ma perché essi potrebbero rappresentare un'insidia vera rispetto agli attuali equilibri politici, in quanto di volta in volta potrebbero decidere di fare la differenza rispetto a provvedimenti divisivi all'interno della maggioranza facendo pendere la bilancia da una parte o dall'altra.

Vi e' poi l'inquietudine tra i senatori della Lega che non condividono lo scontro mortale tra Bossi Umberto e Maroni Bobo. E vi sono le inquietudini del Pdl, dei tanti che pensano davvero di essere a fine corsa e che ovviamente non ci pensano proprio alle dimissioni di massa anti Consulta e anti magistratura invocate da Verdini, Gasparri e Bondi.

Vi e' l'inquietudine di Tremonti Giulio, che Dante metterebbe in un eventuale aggiornamento della Divina Commedia come un'anima errante alla ricerca di una collocazione che non riesce a trovare, se e' vero come e' vero che con il suo leale Naccarato Paolo e' allocato in un gruppo, il Gruppo autonomia e Libertà, con il quale nulla ha a che dividere essendo lui uomo del Nord e l'intero gruppo senatoriale espressione calabro-sicula.

Ps1. Che ci faceva ieri sera proprio Tremonti Giulio alla riunione di Palazzo Grazioli, dove tutti quelli del vecchio Pdl e del futuro partito leggero si sono recati per dare la propria solidarietà al Bananoni? Se avesse partecipato alla riunione, potremmo parlare di rientro all'ovile?

Ps2. Romani Paolo dopo il Dagoreport di ieri si e' messo al telefono per cercare conferme alla sua investitura nel partito leggero.
camillobenso
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso

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Totò: ma che gli fà lei alle donne,.......spogliatoio....
http://www.youtube.com/watch?v=uybMgrsbeBM


Pdl, Antonio Razzi: “A Berlusconi darei mia moglie, due reni, la mia vita”


http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/06/ ... ta/237328/

Ennesima “lisergica” intervista rilasciata da Antonio Razzi ai microfoni de “La Zanzara”, su Radio24. Molteplici i temi affrontati: dall’espulsione della senatrice M5S Adele Gambaro (“le ho dato la mia solidarietà, le ho detto che ci ho passato anch’io”) al suo amore smodato per Silvio Berlusconi fino alla sua attività nella Commissione Esteri del Senato. “Ultimamente con altri Paesi abbiamo fatto un paio di ‘rettifiche bilaterali’ (ratifiche, ndr)” – dichiara fiero il senatore Pdl, che ha avuto modo di snocciolare il suo lavoro in un’intervista cult al canale tv abruzzese Rete 8. In quell’occasione il parlamentare si era vantato di lavorare con Taiwan “per portare gli imprenditori taiwanesi in Abruzzo”, sottolineando: “‘Dentro’ il mese di luglio faremo un incontro”. E non solo. “Parlo spesso con il leader della Corea del Nord Kim Jong-un” –aveva affermato – “ho avuto il piacere di conoscerlo. Lui ha studiato all’Università di Berna e io sono vissuto lì. Quindi, parliamo in tedesco “insieme”. Nel mio ufficio” – aveva spiegato – “ho incontrato l’ambasciatore della Corea del Nord e l’ambasciatore della Corea del Sud. E ho trattato con tutti e due della loro riappacificazione. Se si mettono insieme e ‘si siedono a tavola’, possono dialogare perché sono persone eccezionali, uguali a noi Italiani”. E aveva aggiunto: “I Coreani, specie quelli del Nord, ascoltano solo quello che diciamo noi Italiani. Il viceministro degli Affari Esteri Pistelli mi ha detto: ‘Prenderai il Nobel per la pace’”. Nel corso de “La Zanzara”, Razzi ribadisce il suo folle amore per Berlusconi: “Lui è un Messia, i magistrati ‘gli stanno messo di continuo’ a rompergli le scatolette e non capisco il perché”. E aggiunge: “Io prego ogni giorno i miei Santi perché Berlusconi viva fino a 120 anni. Io darei la vita per lui, morirei. Gli darei un rene, due reni, persino mia moglie, se lei è d’accordo”. Razzi poi ribadisce la sua fede calcistica bianconera: “Mi sono fatto scattare una foto con Buffon, eravamo a cena insieme, seduti allo stesso tavolo rotondo. Proprio oggi abbiamo rinnovato il presidente della ‘Juventus club Parlamento’ che è Francesco Boccia”. E infine spiega a suo modo il video porno da lui linkato nel profilo facebook personale: “Non so chi l’ha messo, sarà stato un hacker”
di Gisella Ruccia
20 giugno 2013
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