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Forum per un "Congresso della Sinistra" ... sempre aperto • Come se ne viene fuori ? - Pagina 126
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Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 26/08/2012, 23:03
da camillobenso
Gli ultimi commenti all'articolo precedente:


segretario 2 ora fa

La nuova legge elettorale? forse la faranno (io leggo solo le cose già fatte) per paura che Grillo prenda ancora più malcontenti in danno di PD e PDL per la prima volta sento che la casta si senta accerchiata.



segretario 2 ora fa

Noi ex PD non dobbiamo mai dimenticare che Bersani ha appoggiato e continua a farlo il governo Berlusconi bis(Monti) Credo che in molti.. al momento del voto ce lo ricorderemo.



Cristiano Taddei 2 ora fa

10 100 1000 CIVATI ! Bersani ha perso una buona occasione per stare zitto ed ha regalato un altro milione di voti a Grillo !



segretario 2 ora fa

caduta di stile di Bersani nei confronti di Grillo.. mi sarei aspettato di tutto.. comico, parolaio. incapace di fare un programma.. mai che lo chiamasse fascista. Il PD un partito che per la sua insipienza ed immobilità ha fatto crescere la Lega.. ha messo sul trono Berlusconi.. ha creato l'esigenza del M5S.. Sta facendo crescere a sue spese Di Pietro(con mia grande soddisfazione). Adesso a Bersani sta crollando il terreno sotto i piedi e se la prende con Grillo.. ma facci il piacere... PS la rappresentazione degli zombi è appropriata al 100%



segretario 2 ora fa

Bersani con la mossa Vendola (cosa gli avrà promesso?) tenta di isolare Di Pietro e per colmo diipocrisia dice poi che Di Pietro ha scelto un'altra strada.. Qualche anno addietro.. Antonio Di Pietro: Io credo che l'opposizione non debba aspettare. Non dobbiamo pensare di avere tempo fino al 2013. Non è vero che è presto per scegliere il candidato premier del centrosinistra. Secondo me, dobbiamo farlo entro qualche mese al massimo. Inoltre ho proposto a Bersani un insieme di incontri programmatici tra Pd e "Italia dei valori" per stabilire appunto le linee programmatiche di massima dell'opposizione. Da parte nostra, siamo partiti per tempo. Il Pd lo stiamo aspettando, ma si fa attendere. Il mio appello è che non sia soggetto passivo. Nessuna risposta



yardan 2 ora fa

Riporto un commento dal blog di Beppe grillo:

Beppe, leggo il tuo post, e godo per come hai trattato il Gargamella...
Purtroppo ho letto anche i vecchi post... quello di un Qui(u)rinale che costa 24.000 euro ALL'ORA!!, o i minipost in cui piccoli imprenditori, ma anche singoli cittadini, ci dicono come studi di settore o redditometri li facciano a pezzi.
E c'è molto meno da ridere.
Domani si torna al lavoro. Le ferie (rigorosamente a casa, ma almeno passate con mio figlio di 2 anni) sono finite.L'azienda in cui lavoro resiste ancora. Ripeto: ANCORA... mi sento un privilegiato ad avere un lavoro, ma sento tutto il senso della precarietà di questi ultimi anni. Basta un nulla per mandare gambe all'aria l'azienda, e far si che i miei titolari spostino tutto in Romania o Polonia. Poi andrò ad ingrossare le fila di coloro che con 40 anni ai colloqui fanno letteralmente schifo, come i lebbrosi, o andranno ad incolonnarsi in coda alla Caritas.
Il succo di questi giorni è che le grandi opere potrebbero essere esentate da una parte delle tasse, mentre io per comprare casa devo tirere la cinghia e sperare che l'agenzia delle entrate non trovi strano che mi sia comprato una casa con un vano in più, tassandomi alla caXXo di 40.000 euro, che potrei facilmente pagare se avessi la disponibilità del Qui(u)rinale che spende (PER UNA PERSONA) 24.000 euro l'ora... e se ci incazziamo per questo, ci danno pure dei fascisti.
Bersani fottuto, noi in provincia di Cuneo (Cuneense, 15000 morti in Russia grazie al Duce, primo eccidio nazifascista: Boves) sappiamo bene chi sono i fascisti.Voteremo M5S, e se ci verrai a dare del fascista, ti prenderemo a calci in culo.
Come ha già scritto qualcuno, alle politiche bisognerà volantinare tutti, anche fotocopiando a ns spese, e trascinare al seggio anche la trisnonna catatonica per farla votare M5S.
Se falliamo, rimarrà solo il passare alla rivolta armata



segretario 2 ora fa

qualche anno fa.. Di pietro:"E' giunta l'ora di dividere il campo in due: da un lato il partito dell'illegalità a struttura e vertice piduista, dall'altro il partito della legalità. Il mio è un invito a Bersani e Fini, ai quali dico di fare una coalizione nuova".. nessuna risposta



segretario 2 ora fa

qualche anno addietro.. Di Pietro a Bersani: "Caro Luigi hai sentito pure tu che ieri Fini ha detto che Berlusconi si deve dimettere? Ti rendi conto anche tu che forse è arrivato il momento di sfiduciarlo visto che lui non si dimetterà mai? Tu potresti replicare che non abbiamo i numeri per farlo. Ma è qui che casca l’asino. In questo momento, noi dobbiamo stanare Fini e non Berlusconi, ci deve dimostrare se “ci fa o ci è”. L’unico modo per smascherarlo è chiedere a te, che hai i numeri sufficienti in Parlamento, di presentare una mozione di sfiducia nei confronti del Premier, basata sulle stesse motivazioni che sono venute fuori dal discorso di Fini a Bastia Umbra. Così metteremo alla prova Fini e vedremo se è disposto a votare la mozione oppure no. Cosi capiremo se vuole soltanto fare il furbo o meno.
Caro Luigi, noi dell’Italia dei Valori non abbiamo i parlamentari sufficienti per far passare questa mozione di sfiducia, ma l’abbiamo già depositata perché non vogliamo aspettare che il Paese muoia, mentre i politici se ne stanno chiusi nel bunker a rimpallarsi le responsabilità. Partiamo con un’iniziativa concreta, dimostrando di avere il coraggio di sfiduciare Berlusconi, di cambiare la legge elettorale e di andare alle urne." .. niente risposta

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 27/08/2012, 8:21
da camillobenso
Comincia così l’articolo del piccolo italiano che mette a nudo i mali del mondo. Lo sapevamo ma carta canta, adesso è stato messo nero su bianco e non può passare inosservato ai media del pianeta.

Questo è un problema immenso e totale dove i microbi della politica italiana evitano accuratamente di cimentarsi, preferiscono le guerricciole casalinge con i nuovi “fassissti” così riescono a conservare la propria cadrega. Oppure stringere accordi sulla legge elettorale truffa.

E’ un tema di cui mi aspetto un commento dai combattenti con visione internazionale pancho e giorgio in particolare, ma anche dagli altri forumisti naturalmente. E qui vale ripetere la domanda iniziale : Come se ne viene fuori?

Sembra una guerra persa in partenza dall’intero pianeta.


27 AGOSTO 2012

Saviano: ''Crimine organizzato al servizio della crisi mondiale''
Qual è stata l'influenza delle mafie nell'esplosione delle bolle economiche? E quale vantaggio stanno traendo i clan globalizzati dal bisogno di liquidità delle banche, a partire dai colossi americani? Lo scrittore Roberto Saviano lo ha spiegato sul New York Times. Il perché lo racconta a Repubblica Tv
L'articolo di Saviano sul New York Times


La crisi finanziaria globale è stata una benedizione per la criminalità organizzata. Una serie di scandali recenti hanno messo in luce la connection tra alcune delle più grandi commenti banche mondiali e la malavita, squallidi mafiosi, contrabbandieri, trafficanti di droga e trafficanti d'armi. Le banche americane hanno approfittato del riciclaggio e del capitalizzazione latino-americane dei cartelli della droga, mentre la crisi del debito europeo ha rafforzato la presa gli strozzini e gli speculatori che controllano le economie in maniera sotterranea in paesi come la Spagna e la Grecia.

Le relazioni reciprocamente vantaggiose tra banchieri e gangster, non sono una novità, ma ciò che è degno di nota è la loro portata ai più livelli alti della finanza del globale.


***



By ROBERTO SAVIANO
Published: August 25, 2012
Rome
THE global financial crisis has been a blessing for organized crime. A series of recent scandals have exposed the connection between some of the biggest global banks and the seamy underworld of mobsters, smugglers, drug traffickers and arms dealers. American banks have profited from money laundering by Latin American drug cartels, while the European debt crisis has strengthened the grip of the loan sharks and speculators who control the vast underground economies in countries like Spain and Greece.
Mutually beneficial relationships between bankers and gangsters aren’t new, but what’s remarkable is their reach at the highest levels of global finance. In 2010, Wachoviaadmitted that it had essentially helped finance the murderous drug war in Mexico by failing to identify and stop illicit transactions. The bank, which was acquired by Wells Fargo during the financial crisis, agreed to pay $160 million in fines and penalties for tolerating the laundering, which occurred between 2004 and 2007.
Last month, Senate investigators found that HSBC had for a decade improperly facilitated transactions by Mexican drug traffickers, Saudi financiers with ties to Al Qaeda and Iranian bankers trying to circumvent United States sanctions. The bank set aside $700 million to cover fines, settlements and other expenses related to the inquiry, and its chief of compliance resigned.
ABN Amro, Barclays, Credit Suisse, Lloyds and ING have reached expensive settlementswith regulators after admitting to executing the transactions of clients in disreputable countries like Cuba, Iran, Libya, Myanmar and Sudan.
Many of the illicit transactions preceded the 2008 crisis, but continuing turmoil in the banking industry created an opening for organized crime groups, enabling them to enrich themselves and grow in strength. In 2009, Antonio Maria Costa, an Italian economist who then led the United Nations Office on Drugs and Crime, told the British newspaper The Observer that “in many instances, the money from drugs was the only liquid investment capital” available to some banks at the height of the crisis. “Interbank loans were funded by money that originated from the drugs trade and other illegal activities,” he said. “There were signs that some banks were rescued that way.” The United Nations estimated that $1.6 trillion was laundered globally in 2009, of which about $580 billion was related to drug trafficking and other forms of organized crime.
A study last year by the Colombian economists Alejandro Gaviria and Daniel Mejíaconcluded that the vast majority of profits from drug trafficking in Colombia were reaped by criminal syndicates in rich countries and laundered by banks in global financial centers like New York and London. They found that bank secrecy and privacy laws in Western countries often impeded transparency and made it easier for criminals to launder their money.
At a Congressional hearing in February, Jennifer Shasky Calvery, a Justice Department official in charge of monitoring money laundering, said that “banks in the U.S. are used to funnel massive amounts of illicit funds.” The laundering, she explained, typically occurs in three stages. First, illicit funds are directly deposited in banks or deposited after being smuggled out of the United States and then back in. Then comes “layering,” the process of separating criminal profits from their origin. Finally comes “integration,” the use of seemingly legitimate transactions to hide ill-gotten gains. Unfortunately, investigators too often focus on the cultivation, production and trafficking of narcotics while missing the bigger, more sophisticated financial activities of crime rings.
Mob financing via banks has ebbed and flowed over the years. In the late 1970s and early 1980s organized crime, which had previously dealt mainly in cash, started working its way into the banking system. This led authorities in Europe and America to take measures to slow international money laundering, prompting a temporary return to cash.
Then the flow reversed again, partly because of the fall of the Soviet Union and the ensuing Russian financial crisis. As early as the mid-1980s, the K.G.B., with help from the Russian mafia, had started hiding Communist Party assets abroad, as the journalist Robert I. Friedman has documented. Perhaps $600 billion had left Russia by the mid-1990s, contributing to the country’s impoverishment. Russian mafia leaders also took advantage of post-Soviet privatization to buy up state property. Then, in 1998, the ruble sharply depreciated, prompting a default on Russia’s public debt.

Although the United States cracked down on terrorist financing after the 9/11 attacks, instability in the financial system, like the Argentine debt default in 2001, continued to give banks an incentive to look the other way. My reporting on the ’Ndrangheta, the powerful criminal syndicate based in Southern Italy, found that much of the money laundering over the last decade simply shifted from America to Europe. The European debt crisis, now three years old, has further emboldened the mob.
IN Greece, as conventional bank lending has gotten tighter, more and more Greeks are relying on usurers. A variety of sources told Reuters last year that the illegal lending business in Greece involved between 5 billion and 10 billion euros each year. The loan-shark business has perhaps quadrupled since 2009 — some of the extortionists charge annualized interest rates starting at 60 percent. In Thessaloniki, the second largest city, the police broke up a criminal ring that was lending money at a weekly interest rate of 5 percent to 15 percent, with punishments for whoever didn’t pay up. According to the Greek Ministry of Finance, much of the illegal loan activity in Greece is connected to gangs from the Balkans and Eastern Europe.
Organized crime also dominates the black market for oil in Greece; perhaps three billion euros (about $3.8 billion) a year of contraband fuel courses through the country. Shipping is Greece’s premier industry, and the price of shipping fuel is set by law at one-third the price of fuel for cars and homes. So traffickers turn shipping fuel into more expensive home and automobile fuel. It is estimated that 20 percent of the gasoline sold in Greece is from the black market. The trafficking not only results in higher prices but also deprives the government of desperately needed revenue.
Greece’s political system is a “parliamentary mafiocracy,” the political expert Panos Kostakos told the energy news agency Oilprice.com earlier this year. “Greece has one of the largest black markets in Europe and the highest corruption levels in Europe,” he said. “There is a sovereign debt that does not mirror the real wealth of the average Greek family. What more evidence do we need to conclude that this is Greek mafia?”
Spain’s crisis, like Greece’s, was prefaced by years of mafia power and money and a lack of effectively enforced rules and regulations. At the moment, Spain is colonized by local criminal groups as well as by Italian, Russian, Colombian and Mexican organizations. Historically, Spain has been a shelter for Italian fugitives, although the situation changed with the enforcement of pan-European arrest warrants. Spanish anti-mafia laws have also improved, but the country continues to offer laundering opportunities, which only increased with the current economic crisis in Europe.
The Spanish real estate boom, which lasted from 1997 to 2007, was a godsend for criminal organizations, which invested dirty money in Iberian construction. Then, when home sales slowed and the building bubble burst, the mafia profited again — by buying up at bargain prices houses that people put on the market or that otherwise would have gone unsold.
In 2006, Spain’s central bank investigated the vast number of 500-euro bills in circulation. Criminal organizations favor these notes because they don’t take up much room; a 45-centimeter safe deposit box can fit up to 10 million euros. In 2010, British currency exchange offices stopped accepting 500-euro bills after discovering that 90 percent of transactions involving them were connected to criminal activities. Yet 500-euro bills still account for 70 percent of the value of all bank notes in Spain.
And in Italy, the mafia can still count on 65 billion euros (about $82 billion) in liquid capital every year. Criminal organizations siphon 100 billion euros from the legal economy, a sum equivalent to 7 percent of G.D.P. — money that ends up in the hands of Mafiosi instead of sustaining the government or law-abiding Italians. “We will defeat the mafia by 2013,” Silvio Berlusconi, then the prime minister, declared in 2009. It was one of many unfulfilled promises. Mario Monti, the current prime minister, has stated that Italy’s dire financial situation is above all a consequence of tax evasion. He has said that even more drastic measures are needed to combat the underground economy generated by the mafia, which is destroying the legal economy.
Today’s mafias are global organizations. They operate everywhere, speak multiple languages, form overseas alliances and joint ventures, and make investments just like any other multinational company. You can’t take on multinational giants locally. Every country needs to do its part, for no country is immune. Organized crime must be hit in its economic engine, which all too often remains untouched because liquid capital is harder to trace and because in times of crisis, many, including the world’s major banks, find it too tempting to resist.

http://video.repubblica.it/dossier/cris ... 651/102031

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 27/08/2012, 8:51
da camillobenso
Il rovescio della medaglia.

Una domanda per peanuts, se passa da queste parti.

Tanto per sgomberare il campo da qualsiasi equivoco, io sono d’accordo con lui sulla dannosa apatia e l’indolenza che registra presso alcuni suoi colleghi nell’affrontare i problemi sociali.

Ma dopo aver letto Saviano è d’obbiglo andare un po’ più in là e vedere le cose da un’altra angolazione.

Di fronte a problemi di questa portata, dove la criminalità insieme alla finanza governa il mondo può essere giustificato un comportamento in cui uno si rifugia nella propria nicchia e sopravvive parlando di belle mangiate in ferie, chi di calcio, chi delle tintarelle, chi di moto, chi di automobili, chi di come si fanno i soldi giocando in Borsa e chi della topa?

Spesso, con le persone con cui parlo dei problemi che dibattiamo quotidianamente sul forum, mi sento chiedere : <<Ma io, …ma noi,.. cosa possiamo fare?>>

Già si registra uno stop davanti ai problemi nazionali, figuriamoci di fronte a problemi internazionali di questa portata.

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 27/08/2012, 17:14
da iospero
E alla festa dell'Unità sono stati invitati quasi tutti, compreso Sallusti,

si sono dimenticati di invitare "Il Fatto quotidiano" , Beppe Grillo ...Di Pietro
forse è rimasta la sola opposizione al sistema

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 27/08/2012, 18:04
da peanuts
Loro chiamano fascisti gli altri ma poi censurano le risoluzioni sulla parità di diritti civili tra etero e omosessuali.
Ripeto, che vi crolli il palco mentre siete tutti su. Ci vengo io a sputare sulle macerie, zozzoni!

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 27/08/2012, 20:12
da camillobenso
La strana reazione di Bersani

Bersani, innesca la disputa con Grillo a Reggio Emilia il 25 agosto. Materia del contendere, le frasi:
“‘siete dei cadaveri ambulanti, vi seppelliremo vivi’ e così via,”

Grillo risponde sul suo blog il 26 agosto. Disquisisce sulle accuse di fassissti, da parte di Bersani,..ma poi aggiunge:
Lei ha ricevuto 98.000 euro da Riva, il padrone dell'ILVA, a che titolo? Chi è il fassissta, caro Bersani?

Poi oggi, come riporta l’articolo della Redazione,
Bersani insiste: “Non divagate, da Grillo linguaggio fascista contro il Pd”
Bersani ci mette il carico. E getta benzina sul fuoco della polemica. Il bersaglio è sempre lo stesso:Beppe Grillo e i suoi attacchi nei confronti del Partito democratico. Attacchi che, il segretario del Pd lo conferma, sono sferrati con linguaggio fascista

La materia del contendere è sempre la stessa, ma stranamente viene volutamente ignorata l’accusa riportata da Grillo che non ha paragoni con :
“‘siete dei cadaveri ambulanti, vi seppelliremo vivi’ e così via,”

Accusa Bersani di aver ricevuto 98.000 euro da Riva.

Ma Bersani nella sua replica odierna ignora quest’accusa che non ha paragoni col bollare grillo ed altri di fascisti.
Perchè?

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 27/08/2012, 20:16
da camillobenso
Bersani insiste: “Non divagate, da Grillo linguaggio fascista contro il Pd”
Dopo le polemiche dei giorni scorsi, il segretario nazionale dei democratici è tornato a criticare il leader del Movimento 5 Stelle. Al suo fianco anche Enrico Letta, secondo cui il comico genovese è l'unico politico a cui non si possono fare domande. Li Gotti (Idv): "Attenzione alle parole, la storia è amara"

di Redazione Il Fatto Quotidiano | 27 agosto 2012
Commenti (1637)

Bersani ci mette il carico. E getta benzina sul fuoco della polemica. Il bersaglio è sempre lo stesso: Beppe Grillo e i suoi attacchi nei confronti del Partito democratico. Attacchi che, il segretario del Pd lo conferma, sono sferrati con linguaggio fascista. “Rispetto tutti e voglio parlare con tutti e intendo approfittare anch’io della sacrosanta libertà della rete. Non insulto nessuno, né tantomeno voglio iscrivere qualcuno al partito nazionale fascista che, per fortuna, non c’è più – ha spiegato Bersani - Ho detto, e intendo ripetere, una cosa semplice e precisa. Frasi del tipo: ‘siete dei cadaveri ambulanti, vi seppelliremo vivi’ e così via, sono le frasi di un linguaggio fascista, così come lo abbiamo conosciuto in Italia”. ”E’ vero o no?”, si è chiesto Bersani: “Ci si rifletta un attimo e si risponda a questo senza divagare, senza deformare quel che ho detto, senza insultare – ha attaccato il segretario del Partito democratico – E a chi consiglia di lasciar correre per opportunità, o per opportunismo, rispondo – ha puntualizzato – che essere riformisti significa anche piantare qualche chiodo. Non pensando a noi, ma pensando all’Italia”.

A rinforzare la posizione di Pier Luigi Bersani, inoltre, è arrivato anche il parere di Enrico Letta, secondo cui ”Grillo è l’unico leader politico italiano al quale non si possono fare domande, con il quale non si può avere una dialettica e un confronto faccia a faccia”. Per il vicecapogruppo del Pd, in diretta da ‘VeDro’ su Radio 24, “la politica per forza di cose deve essere faccia a faccia, domanda, risposta. Il M5S e Grillo in particolare, propone un modello nel quale lui lancia il verbo dall’alto, con lui non si può avere nessuna forma di dialogo e questo verbo, che nel 90% dei casi è sotto forma di anatema o insulto, viene replicato e diventa un’onda d’urto che la rete ripete”. “Bersani – ha spiegato Letta – ha reagito a questo meccanismo che non fa bene alla politica e credo che sia salutare che qualcuno abbia preso di petto Grillo perché quel meccanismo dell’anatema dall’alto replicato poi come un’onda d’urto che colpisce duramente la persona, è un meccanismo che ha fatto sì che in questi mesi si sia preferito evitare il confronto diretto con Grillo e in questo -conclude Latta – ecco il termine ‘squadrismo web‘”

Non la pensa così il senatore dell’Idv Luigi Li Gotti. “Spiace la reazione di Bersani alle critiche, anche aspre, al governo Monti e al Pd che lo sostiene – ha scritto sul suo blog l’esponente di punta dell’Italia dei valori – L’Idv conduce una opposizione netta e non si può pretende che si scindano le responsabilità nel momento della critica”. Per il responsabile Giustizia dell’Idv “ancor più evidente è il contrasto con chi è stato l’alleato sin dal 2006. Bersani omette di considerare che la divisione del centrosinistra non è dell’Idv, ma è nella realtà di un centrosinistra che governa e di un centrosinistra che è opposizione. Poi Bersani si offende per i toni ed i modi – ha continuato Li Gotti – : sono quelli delle competizioni e contrapposizioni politiche, esaltati dalla necessità di dover alzare la voce per farsi sentire, in un sistema mediatico fatto di spot e non di ragionamenti, con i tempi della comunicazione immediata”. “L’offeso Bersani ora – ha spiegato il senatore – ha trovato il modo mediaticamente più diretto per manifestare il suo radicale disappunto dandoci dei ‘fascisti’. Era lo stesso termine che venne usato per bollare i martiri di Budapest. Corsi e ricorsi storici: pensate – ha concluso Li Gotti- che il nostro Presidente della Repubblica, all’epoca, disse che i carri armati sovietici riportarono la pace e la servirono (25 mila rivoltosi ammazzati). Attenzione alle parole, la storia è amara”.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08 ... pd/335053/

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 27/08/2012, 20:18
da camillobenso
Questa sera a "Bersaglio mobile" dopo In Onda, su La7, dibattito sul tema bollente con Ferrara, Travaglio e Macaluso.

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 29/08/2012, 13:26
da iospero
Berlusconi: "Sì a riforma elettorale
ma con voto a novembre"

Il Cavaliere teme le ripercussioni di una condanna nel processo Ruby prima del voto. Allarme di Monti: "Interrompere ora il percorso può minare la ripresa di credibilità". Dubbi del Colle di CARMELO LOPAPA / SPECIALE repubblica.it

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 29/08/2012, 15:01
da Stratos58
«Con la crisi fallite quasi 50mila imprese».1

Drammatica fotografia, quella scattata dalla Cgia di Mestre. Che sottolinea come la situazione più grave sia «per quelle attività che lavorano per lo Stato centrale o per le Autonomie locali». Oltretutto «la mancanza di liquidità sta facendo crescere il numero degli 'sfiduciati', ovvero di quegli imprenditori che hanno deciso di non ricorrere all'aiuto di una banca».

http://www.unita.it/economia/dall-inizi ... e-1.441464