mariok ha scritto:La Annunziata a Leader su Rai 3 mi sembra l'apprendista stregone. Le è sfuggita completamente di mano la trasmissione.
Sì, all’Annunziata è sfuggita completamente di mano la trasmissione ma penso che la responsabilità sia del produttore responsabile Rai che doveva sapere che non era possibile riprodurre una precedente formula dove in quelle sale di albergo, la giornalista intervistava 2-3 personaggi a puntata, ma sempre uno alla volta.
La formula piuttosto nuova di dare la parola a più gente anche della società civile non poteva essere gestita in quell’ambiente ristretto.
Il rapporto tempo totale e numero delle persone non torna. Troppe persone che non riescono ad avere un contradditorio.
Basta immaginarsi cosa succederebbe se la prossima volta si presentasse il gran cabarettista che pretende di parlare solo lui.
Ne potrebbe uscire un incontro di pugilato.
Comunque l’idea di dare spazio anche alla società civile è buona (vedi l’imprenditore di Treviso), ma l’impostazione della trasmissione è sbagliata.
Quello che manca all’Annunziata è l’esperienza di gestire questo tipo di trasmissioni.
Ha sempre condotto trasmissioni giornalistiche a tu per tu. Non avendo l’autorevolezza e l’esperienza di Santoro all’insorgenza del battibecco e della cagnara, ne è venuto fuori il caos.
Però ho potuto chiarirmi alcuni punti in sospeso:
1) La distorsione delle notizie da parte dei giornali come spiegato da Salvatore Borsellino. Non è cosa da poco, perché a questo punto si è costretti a generalizzare e non si sa più fino a che punto le notizie che pubblichiamo sul forum siano vere e quant’è, se esiste, il tasso di distorsione.
2) L’imprenditore di Treviso mi ha chiarito un sospetto che avevo da tempo. Lo scorso anno, si è verificata una serie di suicidi di piccoli imprenditori a causa della crisi economica.
Poi quando la situazione stava per diventare preoccupante, ad un certo punto hanno smesso di colpo. Io sono malfidente, per aver osservato per tantissimi anni il comportamento delle persone, e quindi i conti non tornavano.
Questa sera la conferma. Nei giorni scorsi nel Veneto si sono verificati 3 suicidi di piccoli imprenditori ma nessun giornale ne ha parlato.
Ritengo che l’hanno scorso sia partito l’ordine da Palazzo Chigi verso tutte le testate giornalistiche di mettere il silenziatore su questo fenomeno, e che l’ordine sia stato accettato.
Perché non è umanamente possibile che con una crisi progressiva di queste dimensioni non continuasse a mietere vittime.
Questo significa che siamo in libertà vigilata e il potere si difende mettendo il silenziatore come faceva esattamente il fascismo.
Il Partito Nazionale Fascista non ha mai permesso la divulgazione di notizie che potessero ledere l’immagine del fascismo.
Spiace doverlo dire, ma in questo caso la storia si sta ripetendo.
3) Ho potuto chiarirmi il perché il Pd possa avere il consenso del 30 % operando in una situazione come questa.
Un giovane, penso intorno alla trentina, ha posto la domanda ad Ingroia sul perché ha ritenuto opportuno formare un nuovo partito, anziché fare la battaglia all’interno del Pd, ritenendo che Ingroia lo faccia solo per ambizione personale.
Adesso è tutto chiaro. Di merli che credono alla befana e che i bambini li porta la cicogna sono ancora molti. Purtroppo con questi supporter il potere va a nozze.
E’ la ripetizione infinita dello scrivano Felice Sciosciammocca (Totò), nella commedia Miseria e Nobiltà, quando chiede al cafone se è ignorante, e alla conferma proclama:
<<Bene così. Viva l’ignoranza! Tutti così dovrebberlo essere. E se ha dei figliuoli non li faccia studiare, li faccia sguazzare nell’ignoranza>>.
E’ chiaro che da una situazione come questa non se ne viene fuori più.
4) L’impegno nella spesa militare. Vengono sottratti miliardi agli investimenti, oppure per pagare le aziende creditrici dello Stato, per acquistare armamenti.
Come già anticipato in precedenza i casi sono due:
- O dobbiamo entrare in guerra prossimamente, oppure,
- La spartizioni delle tangenti è alta e diffusa anche tra i partiti, non solo a livello militare e ministeriale.