Re: Renzi
Inviato: 21/08/2018, 17:01
Cronaca/Interno/Politica
Tutte le balle di Renzi su Autostrade e dintorni
Pubblicato su 21 Ago 2018 da infosannio Lascia un commento
(themeticulous.altervista.org) – Ammonisce Matteo Renzi in una intervista su Repubblica sul caso autostrade: “Chi dice il falso pagherà”. Solo che è Renzi stesso a fare affermazioni molto lontane dalla realtà.
“L’attacco a Delrio ma anche a Enrico Letta su Abertis è falso e infame”
Graziano Delrio, da ministro dei Trasporti, ha autorizzato gli ultimi aumenti dei pedaggi a fronte di investimenti inferiori a quelli pattuiti e avallato l’allungamento di quattro anni dal 2038 al 2042 della concessione ad Autostrade. Enrico Letta, i cui rapporti con l’azienda sono noti, è entrato nel cda delle autostrade spagnole Abertis a fine 2016, poco prima che ripartisse il progetto di fusione con Autostrade per l’Italia, e lasciato il posto a fusione deliberata. Letta considera le dimissioni la prova dell’assenza di conflitti d’interesse, non così i critici che gli imputano di essere stato nel board giusto il tempo di facilitare la fusione.
“Delrio ha desecretato gli atti”
Delrio ha pubblicato sul sito alcuni documenti relativi alle concessioni, non gli allegati finanziari dove ci sono le informazioni più importanti, sugli impegni dei concessionari e sui meccanismi di remunerazione.
“Gentiloni ha allungato la concessione dal 2038 al 2042 per avere il via libera alla Gronda”
Via libera da chi? La promessa della Gronda è servita ad avere il via libera della Commissione europea a una proroga che Bruxelles non gradiva affatto.
“Revocare la concessione rischia di essere un regalo ad Autostrade: significa andare in causa per decenni, pagare 20 miliardi di danni e tener Genova divisa in due”
Se il processo per l’eventuale revoca sarà sicuramente lungo, per tutta la sua durata Autostrada dovrà tenere fede agli impegni presi (o si mette dalla parte del torto nel contenzioso). In base all’art. 9 della concessione il concessionario può provare a pretendere il valore attuale netto dei ricavi della gestione. Ma – ammesso che non contino più codice civile e codice degli appalti – è assai opinabile quali siano questi ricavi da considerare (1 miliardo come l’ultimo anno o quelli attesi sulla base di previsioni realistiche di traffico?) sia a quale tasso si attualizzano (il 7,9% di remunerazione prevista per investimenti che però, in caso di revoca, non si faranno? O un 2% più vicino ai tassi di finanziamento sul mercato?). Secondo i calcoli del professor Giorgio Ragazzi, l’indennizzo potrebbe scendere a 9-10 miliardi recuperabili dallo Stato in 4-5 anni di gestione diretta delle autostrade. Un sacrificio accettabile per non lasciare ai Benetton extra-profitti per 24 anni.
“Il selfie di Salvini ai funerali è squallido ma coerente”
Non molto diverso, peraltro, da quello che viene rilanciato sui social in queste ore dello stesso Renzi alla camera ardente dell’ex ministro Tina Anselmi.
“Dare la colpa di Genova alle privatizzazioni è assurdo: colpevole è chi ha sistemato quel maledetto ponte”
Sono le privatizzazioni che hanno stabilito, fin dal primo momento, il trasferimento di una rendita pubblica a un gruppo privato, privo di controlli efficaci e a cui la politica ha concesso profitti miliardari senza pretendere investimenti adeguati, anche sulla sicurezza.
Stefano Feltri – F.Q. 21 agosto 2018
Tutte le balle di Renzi su Autostrade e dintorni
Pubblicato su 21 Ago 2018 da infosannio Lascia un commento
(themeticulous.altervista.org) – Ammonisce Matteo Renzi in una intervista su Repubblica sul caso autostrade: “Chi dice il falso pagherà”. Solo che è Renzi stesso a fare affermazioni molto lontane dalla realtà.
“L’attacco a Delrio ma anche a Enrico Letta su Abertis è falso e infame”
Graziano Delrio, da ministro dei Trasporti, ha autorizzato gli ultimi aumenti dei pedaggi a fronte di investimenti inferiori a quelli pattuiti e avallato l’allungamento di quattro anni dal 2038 al 2042 della concessione ad Autostrade. Enrico Letta, i cui rapporti con l’azienda sono noti, è entrato nel cda delle autostrade spagnole Abertis a fine 2016, poco prima che ripartisse il progetto di fusione con Autostrade per l’Italia, e lasciato il posto a fusione deliberata. Letta considera le dimissioni la prova dell’assenza di conflitti d’interesse, non così i critici che gli imputano di essere stato nel board giusto il tempo di facilitare la fusione.
“Delrio ha desecretato gli atti”
Delrio ha pubblicato sul sito alcuni documenti relativi alle concessioni, non gli allegati finanziari dove ci sono le informazioni più importanti, sugli impegni dei concessionari e sui meccanismi di remunerazione.
“Gentiloni ha allungato la concessione dal 2038 al 2042 per avere il via libera alla Gronda”
Via libera da chi? La promessa della Gronda è servita ad avere il via libera della Commissione europea a una proroga che Bruxelles non gradiva affatto.
“Revocare la concessione rischia di essere un regalo ad Autostrade: significa andare in causa per decenni, pagare 20 miliardi di danni e tener Genova divisa in due”
Se il processo per l’eventuale revoca sarà sicuramente lungo, per tutta la sua durata Autostrada dovrà tenere fede agli impegni presi (o si mette dalla parte del torto nel contenzioso). In base all’art. 9 della concessione il concessionario può provare a pretendere il valore attuale netto dei ricavi della gestione. Ma – ammesso che non contino più codice civile e codice degli appalti – è assai opinabile quali siano questi ricavi da considerare (1 miliardo come l’ultimo anno o quelli attesi sulla base di previsioni realistiche di traffico?) sia a quale tasso si attualizzano (il 7,9% di remunerazione prevista per investimenti che però, in caso di revoca, non si faranno? O un 2% più vicino ai tassi di finanziamento sul mercato?). Secondo i calcoli del professor Giorgio Ragazzi, l’indennizzo potrebbe scendere a 9-10 miliardi recuperabili dallo Stato in 4-5 anni di gestione diretta delle autostrade. Un sacrificio accettabile per non lasciare ai Benetton extra-profitti per 24 anni.
“Il selfie di Salvini ai funerali è squallido ma coerente”
Non molto diverso, peraltro, da quello che viene rilanciato sui social in queste ore dello stesso Renzi alla camera ardente dell’ex ministro Tina Anselmi.
“Dare la colpa di Genova alle privatizzazioni è assurdo: colpevole è chi ha sistemato quel maledetto ponte”
Sono le privatizzazioni che hanno stabilito, fin dal primo momento, il trasferimento di una rendita pubblica a un gruppo privato, privo di controlli efficaci e a cui la politica ha concesso profitti miliardari senza pretendere investimenti adeguati, anche sulla sicurezza.
Stefano Feltri – F.Q. 21 agosto 2018